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UNITAÁ 2 Sintesi

LEZIO in slide
NE 2
d L'articolo
d La prima declinazione

OBIETTIVI

^ Conoscenze: ^ AbilitaÁ:
d Morfologia: d distinzione tra radice, tema e desinenza dei nomi
> la flessione d riconoscimento dei numeri, dei generi e dei casi della
> la declinazione greca declinazione greca
> l'articolo d riconoscimento dell'articolo
> la prima declinazione
d riconoscimento dei sostantivi della prima declinazione
> la diaÁtesi, i numeri e le persone del
verbo greco d riconoscimento della diaÁtesi, dei numeri e delle persone
> la coniugazione del presente indica- del verbo greco
tivo, imperativo e infinito attivo di d riconoscimento del presente indicativo, imperativo e
un verbo in -x infinito attivo e medio-passivo di un verbo in -x
> la coniugazione del presente indica- d riconoscimento del presente indicativo, imperativo e
tivo, imperativo e infinito di ei$li* infinito di ei$li*
> il prefisso a- d riconoscimento dei diversi valori della diaÁtesi media
> la diaÁtesi media d riconoscimento dei vari valori del prefisso a- e delle
> la coniugazione del presente indica-
particelle le*m e de*
tivo, imperativo e infinito medio-
passivo di un verbo in -x
d distinzione tra la posizione attributiva e quella predica-
tiva dell'articolo
d Sintassi:
> l'uso dell'articolo
d distinzione tra la proposizione oggettiva e quella sog-
> la frase gettiva
> il complemento di mezzo d riconoscimento dei complementi di mezzo, compagnia,
> i complementi di compagnia e di unione, modo, luogo, causa, agente e causa efficiente
unione d riconoscimento dei vari valori dell'inficito
> le particelle le*m e de* d capacitaÁ di declinare un sostantivo della prima declina-
> il complemento di modo zione
> i complementi di luogo d capacitaÁ di coniugare il presente indicativo, imperativo
> il complemento di causa ed infinito attivo e medio-passivo di un verbo in -x
> i complementi di agente e di causa
d capacitaÁ di coniugare il presente indicativo, imperativo
efficiente
ed infinito di ei$li*
> l'infinito oggettivo, soggettivo e so-
stantivato d arricchimento e organizzazione delle conoscnze lessicali
> le proposizioni oggettive e soggettive d capacitaÁ di svolgere semplici esercizi di vario tipo
d Elementi di lessico: sostantivi della d capacitaÁ di analizzare e tradurre semplici frasi e brani di
prima declinazione e verbi in -x ad modesta difficoltaÁ
alta e media frequenza

24 UNITAÁ 2
d TEST DI VERIFICA DEI PREREQUISITI

Rispondi alle seguenti domande. 5. Quali sono i temi dei nomi maschili della prima
declinazione? In quali casi essi hanno un'uscita
1. Da quali elementi eÁ costituito il nome in greco? diversa da quella dei nomi femminili?
2. Quanti numeri, generi e casi ha la declinazione 6. Da quali norme eÁ regolata l'accentazione dei
greca? sostantivi della prima declinazione?
3. Qual eÁ l'articolo della lingua greca?
4. Quali temi possono avere i nomi femminili
della prima declinazione?

ARTICOLO
Es. n. 1 - Colloca correttamente spiriti e accenti sui seguenti articoli.
ai - sgm - soi| - g - sg| - sxm - o - sot - sz - sa| - s{ - oi - sot| - som - sai| - sx - saim -
so - soim - sa.

Es. n. 2 - Indica il caso, il genere e il numero dei seguenti articoli; poi traducili in italiano.
oi< - sai&| - o< - so* - soi&m - sx* - soi&| - sot& - sai&m - ai< - s{
& - sz& - sa* - sg&| - sot*| - sa*| - so*m -
sx& m - g< - sg*m.

Es. n. 3 - Traduci in greco i seguenti articoli e preposizioni articolate.


alla - ai due (m. e n.) - delle - il, lo (nom. m.) - i due (m. e n.) - dei due (m. e n.) - i, gli
(nom. m.) - ai, agli (m. e n.) - il, lo (acc. m.) - dei, degli (m. e n.) - la (acc.) - le due - alle
due - i, gli (acc. n.) - il, lo (nom. n.) - le (nom.) - alle - della - delle due - la (nom.) - del,
dello (m. e n.) - il, lo (acc. n.) - i, gli (acc. m.) - al, allo (m. e n.).

L'uso dell'articolo
In greco l'articolo puoÁ precedere anche i nomi propri:

S C H E D A ^ o< Peqijkg&| («Pericle»)


SINTATTICA
Generalmente esso si tralascia nelle massime e nelle sentenze e davanti a sostantivi astratti,
nomi degli deÁi, nomi di feste.
L'articolo eÁ in posizione attributiva quando precede aggettivi, avverbi e participi:
^ g< a$cahg+ heqa*paima
g< heqa*paima g< a$cahg* 6 «la buona ancella»

Negli altri casi eÁ in posizione predicativa:


^ g< heqa*paima a$cahg*
a$cahg+ g< heqai*paima 6 «la buona ancella»

Nella posizione attributiva la persona o la cosa indicate dal nome si distinguono dalle altre
della stessa specie che non hanno quella particolare qualitaÁ; in quella predicativa la persona
o la cosa sono considerate in se stesse e la loro qualitaÁ eÁ vista come accessoria. )

L'articolo d
La prima declinazione 25
In alcuni casi la diversa posizione comporta anche una differenza di significato; cioÁ avviene
in particolare con alcuni aggettivi, come le*ro| («centrale»), pqx & so| («primo»), a>jqo|
* >
(«alto»), lomo| («solo»), ervaso| («estremo»):
^ g< le*rg jx*lg
g< jx*lg g< le*rg 6 «il villaggio che sta in mezzo»

g< jx*lg le*rg


le*rg g< jx*lg 6 «la parte centrale del villaggio»

Un aggettivo, un participio, un infinito, un avverbio o una qualsiasi altra parte del discorso,
preceduti dall'articolo, assumono valore di sostantivi (articolo sostantivante):
^ so+ di*jaiom («il giusto, la giustizia»)
o< bariket*xm («il regnante, il re»)
so+ cqa*ueim («lo scrivere, la scrittura»)
oi< pa*kai («quelli di un tempo, gli antichi»)

L'articolo originariamente era un pronome dimostrativo, in seguito ha conservato questo


valore nei casi seguenti:
Ð nelle contrapposizioni, unito a le*m e de*:
^ o< le+m... o< de* («questo... quello, l'uno... l'altro»)
oi< le+m... oi< de* («questi... quelli, gli uni... gli altri»)
Ð nelle forme avverbiali:
^ so+ (sa+) le+m... so+ (sa+) de* («parte... parte, ora... ora»)
Ð in principio di frase, seguõÁto dalla particella de*:
^ o< de* («ed egli, e quello»)
Ð in alcune locuzioni, nelle quali eÁ seguõÁto da un genitivo o da un complemento retto da
preposizione:
^ o< sot& Jt*qot («il figlio di Ciro»)
so+ Rxjqa*sot| («il detto di Socrate»)
oi< peqi+ so+m $Ake*namdqom («quelli intorno ad Alessandro, quelli del seguito di
Alessandro, Alessandro e i suoi»)
sa+ sg&| po*kex| («le cose, gli affari della cittaÁ»)

Le varie voci del vocabolario di greco, si-


stemate in ordine alfabetico (come quelle di ogni
altra lingua), si definiscono lemmi. Di ogni
Per una facile consultazione lemma, riportato in grassetto, sono forniti i se-
guenti elementi:
EÁ necessario che gli alunni si accostino in Ð informazioni di carattere morfologico;
modo consapevole al vocabolario, che eÁ uno
Ð l'etimologia (cioeÁ l'origine delle parole);
strumento di lavoro indispensabile e molto utile,
se il suo uso eÁ corretto e attento. Per prendere Ð eventuali confronti con il latino (o altre lin-
confidenza con il dizionario, eÁ necessario iniziare gue);
a esaminare le prime pagine, dove solitamente Ð informazioni relative al significato (o ai si-
viene riportata la legenda delle abbreviazioni gnificati); )
utilizzate e degli autori citati.

26 UNITAÁ 2
Ð citazioni di sintagmi o frasi con i relativi portati in successione i vari significati, a partire
autori e opere. dal significato base fino a quelli piuÁ specialistici
Non vi eÁ nessuna difficoltaÁ per i lemmi in- o piuÁ rari, accompagnati spesso da esempi co-
variabili, cioeÁ indeclinabili, ma per i lemmi sog- stituiti da citazioni d'autore.
getti a flessione (declinazione per nomi, agget- Un errore da evitare durante la consultazione eÁ
tivi, pronomi e alcuni numerali; coniugazione quello di cercare un vocabolo nel dizionario sen-
per i verbi) il dizionario deve essere consultato za aver letto con attenzione il testo da tradurre e
con molta attenzione. senza averlo poi analizzato, formulando una
Per quanto attiene al significato, bisogna no- ipotesi di traduzione che tenga conto del con-
tare che molti termini possono assumere varie testo. Un altro errore da non commettere eÁ
sfumature semantiche nel contesto e presso i vari quello di leggere solo il primo significato di un
autori che li usano: nel vocabolario vengono ri- lemma, senza porre attenzione a tutti gli altri.

° (PURA)
SOSTANTIVI FEMMINILI DELLA PRIMA DECLINAZIONE IN -a

Repertorio lessicale
d a$coqa* (piazza) d e$ketheqi*a (libertaÁ) d jaji*a (malvagitaÁ)
d a$diji*a (ingiustizia) d e$pihtli*a (desiderio, passione) d jaqdi*a (cuore)
d a$htli*a (scoraggiamento) d e<rpe*qa (sera) d lami*a (follia)
d ai$si*a (causa) d e<rsi*a (focolare domestico) d oi$ji*a (casa)
d a$mamdqi*a (viltaÁ) d e$rva*qa (braciere) d paidei*a (educazione)
d a$sani*a (disordine) d et$dailomi*a (felicitaÁ) d pemi*a (povertaÁ)
d a$sili*a (disonore) d et$loqui*a (bellezza) d roui*a (saggezza, sapienza)
d a$stvi*a (infelicitaÁ) d e>vhqa (inimicizia, odio) d rsqasia* (esercito)
d bi*a (violenza, forza) d g<le*qa (giorno) d rxsgqi*a (salvezza)
d cexqci*a (agricoltura) d g<rtvi*a (tranquillitaÁ) d uiki*a (amicizia)
d dotkei*a (schiavituÁ) d hea* (dea) d uikoroui*a (filosofia)
d dtrstvi*a (sventura) d hg*qa (caccia) d vx*qa (regione, paese)
d e%dqa (sedile) d ht*qa (porta)

Es. n. 4 - Declina i seguenti sostantivi con i rispettivi articoli.


g< a$coqa* (piazza) - g< cexqci*a (agricoltura) - g< ht*qa (porta) - g< e<rpe*qa (sera).

Es. n. 5 - Completa i seguenti sintagmi con le forme rispettive degli articoli, poi traduci.
e$ketheqi*ai| - dotkei*y - heai&m - oi$ji*a| -
g<le*qai - cexqci*am - uikoroui*a| -
e$pihtlix
& m.

Es. n. 6 - Analizza e traduci i seguenti sintagmi.


# uiki*a - sai&| a$diji*ai| - sg+m barikei*am - sa+| hea*| - g< hg*qa -
Ð sz& bi*y - sg+m a$sili*am - x
sg&| e<rpe*qa| - sg+m a$coqa*m - sz& roui*y - sx & m rsqasix & m - ai< e%dqai - sai&m jaqdi*aim -
sa+| dtrstvi*a|.
LA LINGUA GRECA...
barikei*a Ð alla saggezza - la libertaÁ (compl. ogg.) - le inimicizie (sogg.) - delle due regioni - le
porte (compl. ogg.) - la caccia (sogg.) - agli eserciti - delle case - della bellezza - o
disonore.

L'articolo d
La prima declinazione 27
Es. n. 7 - Volgi i seguenti sintagmi dal singolare al plurale e viceversa, poi traduci.
sg+m ht*qam - x# e$pihtli*ai - sa+| vx*qa| - sg&| oi$ji*a| - ai< a$diji*ai - sx & m - sz& e<rpe*qy -
& m hex
#
sai&| a$stvi*ai| - g< e$rva*qa - x uiki*a - sz& a$mdqei*y - ai< heai* - sai&m rsqasiai&m - g< et$loqui*a
- sai&| a$coqai&|.

ARISTOT. Pol. 1280b 37, al. ecc. || crist.


sacrificio, di Cristo IO. Hlo. 8.484B ecc. |
dell'eucarestia CAP. 5.19.7 GREG. Or. 5.29.20,
Ricerca di un sostantivo al. ecc. &b est. vittima sacrificale, offerta VT.
Lev. 14,31 PLUT. 15.184f LUC. 30.12 XEN1.
Nel vocabolario di greco tutti i sostantivi sono 1.10.6 d ion. -i*g.
registrati al nominativo singolare, seguito dalla Notiamo che:
terminazione del genitivo singolare, dall'articolo
Ð il nominativo singolare del termine eÁ ripor-
e dal significato.
tato in neretto;
Consideriamo, come esempio, il sostantivo
Ð dopo il nominativo singolare vi sono la ter-
htri*a, -a|, riportato nel dizionario GI-FRANCO
minazione del genitivo singolare e l'articolo
MONTANARI, Loescher, Torino 2014, II ed.:
femminile;
ht±ri*a -a|, g< [ht*x] &a sacrificio, rito sacrificale,
Ð in parentesi viene riportata l'informazione
cerimonia sacra HDT. 1.50.2, al. ecc.; htri*a|
etimologica;
o htri*am ht*eim fare, compiere, celebrare un
sacrificio HDT. 1.131.2 PLAT. Rp. 362c = a$ma*- Ð i vari significati sono registrati in neretto e
ceim HDT. 2.60.3 = e$pisekei&m IPRIEN. 108.27 ordinati a partire dal significato base;
(IIa) = poiei&rhai PLAT. Symp. 174c ecc.; Ð le abbreviazioni in maiuscoletto e in corsivo
htri*am pqorue*qeim si offrire qcs. in sacrificio si riferiscono rispettivamente agli autori e alle
MEN. fr. 683.1 || modo di sacrificare HDT. relative opere.
4.60.1 || anal. festa sacra PLAT. Phaed. 61b, al.

c
Particolare di una pisside (piccolo
vaso per cosmetici) con figure
rosse su fondo nero (V sec. a.C.),
che rappresenta il matrimonio di
PeÁleo e Teti. Parigi, Museo del
Louvre.

28 UNITAÁ 2
La diaÁtesi, i numeri e le persone del verbo. Il presente indicativo, impe-
rativo e infinito attivo di ht*x

SCHEDA
Nella lingua greca il verbo ha tre forme (o diaÁtesi): attiva, passiva e media.
M O R F O L O G I C A Le prime due hanno lo stesso significato e lo stesso uso dell'italiano e del latino. Per quanto
attiene alla forma media, bisogna ricordare che in greco, come in latino, vi sono i verbi
deponenti con forma media e significato attivo:
^ la*volai («io combatto»)
Le coniugazioni sono due: in -x e in -li. Come il sostantivo, il verbo greco ha tre numeri:
singolare, duale e plurale; tre sono le persone per il singolare ed il plurale, due per il duale
(la seconda e la terza).
ht*x («io sacrifico») - tema verbale ht°±-
PRESENTE INDICATIVO ATTIVO PRESENTE IMPERATIVO ATTIVO

Numeri Numeri
e persone e persone
SING. 1 ht*-x («io sacrifico») SING. 2 ht*-e («sacrifica tu»)
2 ht*-e-i| 3 ht-e*-sx
3 ht*-e-i
DUALE 2 ht*-e-som
DUALE 2 ht*-e-som 3 ht-e*-sxm
3 ht*-e-som
PLUR. 2 ht*-e-se
PLUR. 1 ht*-o-lem 3 ht-o*-msxm
2 ht*-e-se (ht-e*-sxram)
3 ht*-otri(m)

PRESENTE INFINITO ATTIVO

ht*-eim
(«sacrificare»)

Il presente indicativo, imperativo e infinito di ei$li*


ei$li* («io sono») - tema verbale r-/e$r-
PRESENTE INDICATIVO

Numeri
e persone
SING. 1 ei$-li* («io sono», lat. sum)
2 ei#
3 e$r-si*(m)
DUALE 2 e$r-so*m
3 e$r-so*m
PLUR. 1 e$r-le*m
2 e$r-se*
3 ei$-ri*(m)
)

L'articolo d
La prima declinazione 29
Le voci del presente indicativo di ei$li* sono enclitiche, tranne la seconda persona singolare.
PRESENTE IMPERATIVO

Numeri
e persone
SING. 2 >i-r-hi («sii tu», lat. es)
3 e>r-sx
DUALE 2 e>r-som
3 e>r-sxm
PLUR. 2 e>r-se
3 e>r-sxm
(e>r-sxram)

PRESENTE INFINITO

ei#-mai
(«essere», lat. esse)

Repertorio lessicale
d a$cce*kkx (io annuncio) d kalba*mx (io prendo) d rsqe*ux (io volto)
d a>cx (io conduco) d ke*cx (io dico, raccolgo) d si*jsx (io genero)
d y>dx (io canto) d moli*fx (io ho in uso, credo) d si*mx (io pago)
d a$jot*x (io odo) d paidet*x (io educo) d sisqx*rjx (io ferisco)
d ba*kkx (io getto) d pai*fx (io scherzo) d sqe*px (io volgo)
d bke*px (io guardo) d pei*hx (io persuado) d sqe*ux (io nutro)
d ctlma*fx (io esercito) d pe*lpx (io mando) d uai*mx (io mostro)
d cqa*ux (io scrivo) d pi*mx (io bevo) d ue*qx (io porto, sopporto)
d e$kpi*fx (io spero) d pi*psx (io cado) d uet*cx (io fuggo)
d hatla*fx (io ammiro, mi mera- d pke*jx (io intreccio) d uhi*mx (io mi consumo, rovino)
viglio) d rglai*mx (io segnalo, indico) d utka*rrx (io custodisco, difendo)
d joli*fx (io porto) d rse*kkx (io mando) d ve*x (io verso)
d jqt*psx (io nascondo) d rse*qcx (io amo) d vqi*x (io ungo)

Es. n. 8 - Coniuga il presente indicativo, imperativo ed infinito attivo dei seguenti verbi.
a$cce*kkx (io annuncio) - y>dx (io canto) - cqa*ux (io scrivo) - ke*cx (io dico, raccolgo).

Es. n. 9 - Analizza e traduci le seguenti voci verbali.


Ð cqa*uese - y>de - y>dei - ke*colem - y>deim - rse*kkx - hatla*fese - y>desom -
paidet*otri(m) - hatla*fei| - moli*folem - cqa*uei - hatla*fotri(m) - ei#mai - pe*lpeim
- hatlafe*sxm - pi*psx - cqa*ux - moli*fese - cqa*uesom - ei# - kece*sx - cqa*uei| -
pipso*msxm - e$rsi*(m) - pi*psolem - ei$ri*(m) - pi*psesom - e$rso*m - e$rse* - uet*colem -
pi*pseim - pe*lpei - pi*pse - e>rsxm - ei$li* - >irhi.
Ð cantare - fuggano essi - io ammiro - tu scrivi - essi ammirano - voi dite -

30 UNITAÁ 2
ammirare - scrivi tu - noi custodiamo - io sono - scriva egli - sopportare - scrivano
loro due - essi sono - egli crede - essi cadono - ferire - egli scrive - odano essi - cadi
tu - egli eÁ - siano loro due - sia egli - tu versi - egli persuade - noi nascondiamo.

posto, essere assegnato o designato c anche


senza acc. | con inf. || anal. ad Atene ottenere o
essere designato ad una carica | con inf. | ass. ||
Ricerca di un verbo giurid. ottenere di poter intentare un processo,
far causa, con e senza di*jgm: simi a o contro
Per quanto riguarda i verbi, mentre nel voca- qcn. | ei>| o pqo*| sima dinanzi a qcn. & c
bolario di italiano bisogna cercare l'infinito pre- ottenere, ricevere: simo| qcs. || causat. (in aor.
sente, in quello di greco essi sono registrati alla ep. ke*kavom) far ottenere (in possesso),
prima persona singolare del presente indicativo, concedere, dare || poster. avere, accogliere
a cui bisogna necessariamente risalire. Per fare &d ass. tirare a sorte, sorteggiare | peqi* simo|
questo, partendo da una qualsiasi voce verbale, riguardo a qcs. & e intrans. toccare in sorte
si deve isolare il tema, eliminando la termina- ' passivo essere designato per sorteggio,
zione (vocale tematica + desinenza), e aggiun- essere scelto || impers.
gervi -x (per i verbi tematici), oppure -li (per i Notiamo che, dopo l'indicazione della prima
verbi atematici): persona singolare del presente indicativo, regi-
^ ht*-ese, «voi sacrificate» ? ht*-x, «io strata in neretto, sono riportati i seguenti ele-
sacrifico» menti:
dei*jmt-lem, «noi mostriamo» ? dei*jmt- Ð l'informazione etimologica in parentesi;
li, «io mostro» Ð il paradigma, cioeÁ le forme dei vari tempi
diversi dal presente;
Identificato il verbo, bisogna leggere con at-
Ð i vari significati in neretto ordinati a partire
tenzione tutte le informazioni riportate.
dal significato base e accompagnati da in-
Consideriamo, come esempio, il verbo kac- formazioni sintattiche (relative alle diverse
va*mx, registrato nel vocabolario GI-FRANCO MON- costruzioni del verbo); tali informazioni sono
TANARI, Loescher, Torino 2014, II ed.: riportate con abbreviazioni.
kacva*mx [cfr. ai. laks.aÂ-?] impf. e$ka*cvamom, m. Se il verbo da cercare eÁ un deponente (con
p. poster. e$kacvamo*lgm || ft. m. kg*nolai || diaÁtesi media ma significato attivo), per risalire
aor2. e>ka±vom, m. e$kavo*lgm || pf. ei>kgva, m. p. alla prima persona singolare del presente indi-
ei>kgclai || ppf. ei$kg*veim || aor. p. e$kg*vhgm cativo, bisogna isolare il tema e aggiungervi
& attivo (e ft. medio) & a ottenere in sorte: csi
-olai:
qcs. | avere la propria parte, in una distribu-
^ bot*k-esai, «egli vuole» ? bot*k-olai,
zione || di divinitaÁ governare, avere in potere |
«io voglio»
tutelare, proteggere & b ottenere in sorte un

La frase
In greco il verbo tende ad assumere una posizione di rilievo che, a seconda dell'at-
S C H E D A teggiamento di colui che parla, puoÁ essere quella iniziale, quella centrale o quella finale.
S I N T A T T I C A Molto frequentemente il complemento di specificazione si trova tra l'articolo e il sostantivo
dal quale dipende. Talvolta esso si trova dopo il sostantivo con l'articolo ripetuto. Sia nel
primo che nel secondo caso la posizione del complemento di specificazione si definisce
attributiva:
^ g< sg&| vx*qa| et$dailomi*a
g< et$dailomi*a g< sg&| vx*qa| 6 «il benessere del paese»

L'articolo d
La prima declinazione 31
Es. n. 10 - Analizza le seguenti frasi, sottolineando gli articoli e distinguendo il soggetto dal com-
d plemento oggetto; poi traduci.
1. <G e<rpe*qa sai&| jo*qai| g<rtvi*am ue*qei. - 2. Sg+m a$mamdqi*am uet*colem. - 3. <G
rsqasia+ sg+m a>jqam jasakalba*mei. - 4. <G jaji*a sa+| rtluoqa+| pokka*ji| si*jsei. -
5. <G et$moli*a a$ei+ sz& vx*qy sg+m et$dailomi*am paqe*vei. - 6. Sg+m paidei*am rse*qcx. -
7. Ai< heai+ sg+m sx & m rsqasix & m a$mdqei*am bke*potrim. - 8. Pokka*ji| g< lakaji*a
rtluoqx & m ai$si*a e$rsi*m. - 9. <G hea+ sg+m sg&| vx*qa| e$ketheqi*am diautka*ssei. - 10. <G
a$sani*a sz& rsqasiy& dtrstvi*am ue*qei. - 11. <G sx & m e$pihtlix& m dotkei*a dtrstvi*am
si*jsei. - 12. Sg+m a$sili*am uetce*sxm.

Il complemento di mezzo
GRECO: dativo
SCHEDA dia* e il genitivo (forma obbligatoria quando il mezzo eÁ costituito da una
SINTATTICA
persona)
LATINO: ablativo (generalmente con i nomi indicanti una cosa)
per e l'accusativo (generalmente con i nomi indicanti una persona)
^ Bi*am bi*y (dia+ bi*a|) a$lt*mx.
Vim vi repello.
Respingo la violenza con la violenza.

I complementi di compagnia e di unione


GRECO: rt*m e il dativo
lesa* e il genitivo
LATINO: cum e l'ablativo
^ <G de*rpoima rt+m sai&| a$dekuai&| (lesa+ sx & m) e$rsim.
& m a$dekux
Domina cum sororibus est.
La padrona eÁ con le sorelle.

Es. n. 11 - Analizza le seguenti frasi, individuando i complementi di mezzo e di compagnia, poi


d traduci.
1. Htri*a| sai&| heai&| paqe*vese - 2. <G e$ketheqi*a sz& et$sani*y ha*kkei. - 3. <G jaqdi*a
sx& m e$pihtlix
& m e%dqa e$rsi*m. - 4. Ai< sg&| pemi*a| a$poqi*ai pokka*ji| a$htli*am si*jsotrim. -
5. Ai< rsqasiai+ bi*y sa+| vx*qa| utkarrotrim. - 6. Ue*qolem sa+| a$stvi*a|, uet*colem sa+|
LA LINGUA GRECA...
bi*a a$diji*a|. - 7. Sz& a$mdqei*y sg+m sg&| vx*qa| g<rtvi*am r{*folem. - 8. Rt+m jo*qai|
peqipase*x. - 9. <G uiki*a et$dailomi*am paqe*vei. - 10. <G paidei*a sai&| jo*qai| sg&|
et$dailomi*a| ai$si*a e$rsi*m.

32 UNITAÁ 2
SOSTANTIVI FEMMINILI DELLA PRIMA DECLINAZIONE IN -g

Repertorio lessicale
d a$dekug* (sorella) d g<domg* (piacere) d rekg*mg (luna)
d ai$rvt*mg (vergogna, pudore) d jeuakg* (testa) d rjgmg* (scena, tenda)
d a$jsg* (sponda) d jki*mg (letto) d rse*cg (tetto)
d a$ma*cjg (necessitaÁ) d jo*lg (chioma) d rsokg* (stola)
d a$pohg*jg (dispensa) d jo*qg (fanciulla) d rxuqort*mg (saggezza)
d a$qesg* (virtuÁ) d jx*lg (villaggio) d se*vmg (arte)
d a$qvg* (origine, comando) d kt*pg (dolore) d silg* (onore)
d at$kg* (cortile) d la*vg (battaglia) d st*vg (sorte)
d dijaiort*mg (giustizia) d mi*jg (vittoria) d t%kg (selva, bosco)
d di*jg (giustizia) d o$qcg* (ira) d utcg* (fuga)
d ei$qg*mg (pace) d pgcg* (fonte) d uxmg* (voce)
d e<oqsg* (festa) d pkgcg* (percossa) d wtvg* (anima)
d e$pirsg*lg (conoscenza) d pt*kg (porta) d {$dg* (canto)
d g%bg (giovinezza) d q<x*lg (vigore)

Es. n. 12 - Declina i seguenti sostantivi con i rispettivi articoli.


g< pt*kg (porta) - g< e<oqsg* (festa) - g< a$ma*cjg (necessitaÁ) - g< rekg*mg (luna).

Es. n. 13 - Analizza e traduci i seguenti sintagmi.


Ð ai< pgcai* - sg+m a$qesg*m - sg&| ei$qg*mg| - rt+m sai&| jo*qai| - sz& la*vz - sai&| silai&| - sa+|
jeuaka*| - sx & m a$qesx& m - sa+ wtva* - g< di*jg - sai&m uxmai&m - sg+m la*vgm - sg&| at$kg&|.
Ð della percossa - con la virtuÁ - o anima - dei tetti - con le fanciulle - il villaggio
(compl. ogg.) - la selva (sogg.) - ai piaceri - o dolori - le anime (sogg.) - del piacere -
alla giustizia - le due fonti - le voci (compl. ogg.).

Es. n. 14 - Volgi i seguenti sintagmi dal singolare al plurale e viceversa, poi traduci.
ai< g<domai* - sai&| pgcai&| - g< kt*pg - sg&| a$qvg&| - sz& pgcz& - sx
& m ptkx # wtvg* - sg+m
&m - x
utcg*m - sa+| la*va| - sg&| at$kg&| - ai< jeuakai* - g< rjgmg* - sz& se*vmz - sg+m t%kgm - sa+|
pkgca*| - sg&| uxmg&|.

Le particelle le*m e de*


Le particelle le*m e de* sono spesso usate in correlazione tra loro, per indicare distinzione tra
S C H E D A due azioni, oggetti, idee o per indicare contrapposizione.
S I N T A T T I C A Esse non si trovano mai all'inizio di una frase, ma immediatamente dopo i due termini della
correlazione o dopo l'articolo che accompagna ciascuno di essi.
Se fra i due termini vi eÁ una semplice distinzione, nella traduzione italiana le due particelle
possono essere tralasciate; se vi eÁ, invece, contrapposizione, in italiano o si traduce solo de*
con una congiunzione avversativa o si traducono entrambe le particelle con «da una parte...
dall'altra», «come... cosõÁ», «non solo... ma anche»:
^ Sg+m le+m a$diji*am uet&ce, sg+m de+ a$qesg+m rse*qce.
Da una parte fuggi l'ingiustizia, dall'altra ama la virtuÁ (Fuggi l'ingiustizia, ama
invece la virtuÁ).
Le*m e de* possono essere anche autonome, cioeÁ usate separatamente: in tal caso le*m si
traduce con «certo», «veramente»; de* si rende con «ma», «oppure», «e». )

L'articolo d
La prima declinazione 33
Il complemento di modo
GRECO: dativo
rt*m e il dativo
LATINO: cum e l'ablativo (la preposizione si omette o si interpone se il sostantivo eÁ
accompagnato da un aggettivo)
^ (Rt+m) di*jz jqi*mese.
Cum aequitate iudicatis.
Voi giudicate con giustizia.

I complementi di luogo
Ð Il complemento di stato in luogo
GRECO: e$m e il dativo
dativo
LATINO: in e l'ablativo
^ $Em sz& vx*qy oi$je*x.
In regione habito.
Abito nella regione.
In greco altre determinazioni di stato in luogo si hanno con peqi* («presso») e l'accusativo,
e$pi* («sopra») e il genitivo o il dativo, pqo* («davanti») e il genitivo, jasa* («sotto») e il
genitivo, paqa* («presso») e il dativo.
Originariamente il complemento di stato in luogo era espresso sia in greco che in latino con
il caso locativo, la cui desinenza era i/i. Di questo antico caso si conservano ancora tracce:
^ valai* (lat. humi, «a terra»)
oi>joi (lat. domi, «in casa»)
Ð Il complemento di moto a luogo
GRECO: pqo*|, ei$|, e$pi* e l'accusativo
LATINO: in o ad e l'accusativo
^ Oi< rsqasix & sai pqo+| (ei$|) sg+m jx*lgm bai*motrim.
Milites ad vicum eunt.
I soldati vanno verso il villaggio.
Per esprimere il complemento di moto a luogo nella lingua greca si usano talvolta alcune
forme con il suffisso -fe o -de:
^ oi>jade («verso casa»)

Ð Il complemento di moto da luogo


GRECO: a$po*, e$j (e$n) e il genitivo
LATINO: a, ab, e, ex, de e l'ablativo
^ $Ej (a$po+) sg&| a<la*ng| a$pobai*motrim.
De curru descendunt.
Scendono giuÁ dal carro. )

34 UNITAÁ 2
In greco questo complemento si esprime anche mediante alcune forme con il suffisso -hem:
^ $Ahg*mghem («da Atene»)

Ð Il complemento di moto per luogo


GRECO: dia* e il genitivo
LATINO: per e l'accusativo
^ Dia+ sg&| vx*qa| g%jx.
Per regionem iter feci.
Sono venuto attraverso la regione.

Es. n. 15 - Completa le seguenti frasi con la forma appropriata del vocabolo in parentesi, poi traduci.
d

1. Lesa+ (g< htri*a) ai< jo*qai voqet*otrim.


2. $Aqvg+ (g< roui*a) g< paidei*a e$rsi*m.
3. $Em (g< uiki*a) g<domg+m et<qi*rjx.
4. Ai< Mt*luai lesa+ (g< hea*) e$m sz& t%kz pai*fotrim.
5. >Amet (g< ei$qg*mg) ot$j e>rsi et$dailomi*a.

Es. n. 16 - Analizza le seguenti frasi, sottolineando le voci verbali e individuando i complementi di


d luogo; poi traduci.
1. <Qx*lgm a>met di*jg| ot$ hatla*folem. - 2. Ai< jo*qai lesa+ sx & m a$dekux & m ei$rim. -
+ > * + + $ * + + $
3. $Ecx (io) oijoi lemx. - 4. Sgm lem adijiam uet&ce, sgm de aqesgm rseqce. - 5. Lesa+
+ *
(dopo) sg+m kt*pgm pokka*ji| sg+m g<domg+m e$he*kolem. - 6. $Em sz& pemi*y g< uiki*a g<rtvi*am
LA LINGUA GRECA...
lesabokg* paqe*vei. - 7. <G e$jjkgri*a e$m sz& a$coqy& rtkke*cesai (si riunisce). - 8. <G rsqasia+
a$mdqei*y la*vesai (combatte). - 9. Ai< sg&| Sqoi*a| jo*qai sz& hey& rsokg+m joli*fotrim. -
10. Oi>johem g%jese. - 11. <G rsqasia+ pqo+| sa+| pt*ka| bai*mei. - 12. <G o$qcg+ sz& wtvz&
bkabeqa* (dannosa) e$rsim. - 13. Sg+m sg&| pokisei*a| lesabokg+m e$he*kolem. - 14. Ai<
meue*kai sg&| rekg*mg| at$ca+| jakt*psotrim.

Es. n. 17 - Analizza e traduci le seguenti frasi.


d

1. Fuggite l'ingiustizia. - 2. L'amicizia genera amicizia, il disordine genera disordine. -


3. Ammiro lo splendore della luna. - 4. Con la violenza generiamo l'ira. - 5. Nelle
battaglie il coraggio porta la vittoria. - 6. Andiamo spesso ad Atene. - 7. Non c'eÁ
felicitaÁ senza (a>met + gen.) tranquillitaÁ. - 8. Amo la libertaÁ, fuggo la schiavituÁ. - 9. La
saggezza genera tranquillitaÁ al cuore. - 10. Siamo venuti attraverso i villaggi.

Es. n. 18 - Analizza le seguenti frasi, sottolineando le voci verbali e individuando i complementi di


d luogo e di modo; poi traduci.
1. <G deiki*a dotkei*a| pgcg* e$rsim. - 2. Ai< t'kai sai&| jo*qai| rvia+m paqe*votrim. - 3. Ei$|
$Ajaqmami*am bai*mx. - 4. <G le+m a$qesg+ silg*m, g< de+ deiki*a ai$rvt*mgm sz& rsqasiy& ue*qei. -
& qai et$dailomi*am e>votrim. - 6. <G hea+ sa+| i<jeri*a| rt+m o$qcz&
5. Lesa+ sg&| ei$qg*mg| ai< vx
a$jot*ei. - 7. Ot$j e>rsi g<rtvi*a e$m sai&| vx*qai| a>met dglojqasi*a|. - 8. <G rsqasia+ sz&
q<x*lz sg+m vx*qam utka*ssei. - 9. Ai< a$dekuai+ ei$| sa+| a>jqa| bai*motrim. - 10. Htri*y g<
e<oqsg+ a>qvesai (ha inizio).

L'articolo d
La prima declinazione 35
±
SOSTANTIVI FEMMINILI DELLA PRIMA DECLINAZIONE IN -a
(PURA E IMPURA)

Repertorio lessicale
d a$kg*heia (veritaÁ) d e$pile*keia (sollecitudine, cura) d le*kirra (ape)
d a%lana (carro) d et>moia (benevolenza) d le*qilma (affanno)
d a%likka (rivalitaÁ, gara) d et$re*beia (religiositaÁ) d loi&qa (destino, sorte)
d a>moia (stoltezza) d g'rra (sconfitta) d lti&a (mosca)
d a$re*beia (empietaÁ) d ha*karra (mare) d pei&ma (fame)
d bari*keia (regina) d heqa*paima (ancella) d pei&qa (prova)
d ckx& rra (lingua) d ht*ekka (tempesta) d q<i*fa (radice)
d de*rpoima (padrona) d i<e*qeia (sacerdotessa) d ruai&qa (sfera, palla)
d dia*moia (pensiero) d ke*aima (leonessa) d sqa*pefa (tavola)
d do*na (opinione, gloria) d la*vaiqa (spada) d t<ci*eia (salute)

Es. n. 19 - Declina i seguenti sostantivi con i rispettivi articoli.


g< q<i*fa (radice) - g< ha*karra (mare) - g< e$pile*keia (cura) - g< ruai&qa (sfera).

Es. n. 20 - Analizza e traduci i seguenti sintagmi.


Ð sa+| hte*kka| - rt+m sz& heqapai*mz - x # de*rpoima - sg&| ckx*rrg| - sx& m q<ifx
& m - e$m sz&
hakarrz - sai&| leqilmai| (mezzo) - sgm donam - sa| keaima| - sg&| ala*ng| - ai<
* * + * + * <
# de*rpoimai - ai< ruai&qai.
e$pile*keiai - a>met sg&| a$kehei*a| - sz& lavai*qy - x
Ð verso il villaggio - le regine (sogg.) - la sollecitudine (compl. ogg.) - della religiositaÁ -
delle due tempeste - alle api - alla leonessa - insieme con le padrone - le spade
(compl. ogg.) - o ancelle - con la palla (mezzo) - alle sconfitte - le rivalitaÁ (compl.
ogg.) - della tavola - degli affanni.

Es. n. 21 - Completa i seguenti sintagmi, inserendo opportunamente le desinenze e gli accenti che
mancano; poi traduci.
rt+m sz& i<eqei - a>met sg&| don - lesa+ sg+m g<rr - sx
&m
$epilekei - sa+| lekirr - rt+m sai&| heqapaim - sz& lavaiq
$ <
(mezzo) - em sz& alan <
- ai leqilm .

Es. n. 22 - Completa le seguenti frasi con la forma appropriata del vocabolo in parentesi, poi traduci.
d

1. <G i<e*qeia sai&| heai&| lesa+ (g< heqa*paima) ht*ei.


2. <G sg&| e<rpe*qa| g<rtvi*a sa+| sg&| g<le*qa| (g< le*qilma) diakt*ei.
& rra pokka*ji| sa+| (g< rtluoqa*)
3. <G ckx si*jsei.
4. <G de*rpoima sz& sx & m (g< uikopomi*a)
& m heqapaimx vai*qei.
5. Ai< ke*aimai sg+m sg&| hea&| (g< a%lana) e%kjotrim.

36 UNITAÁ 2
Es. n. 23 - Analizza le seguenti frasi, distinguendo i nomi femminili di prima declinazione in tre gruppi
d (in -a°, in -g e in -a±); poi traduci.

1. $Em sz& haka*rrz pokka+| (molte) pe*sqa| o<qx & lem (vediamo). - 2. Sg+m ckx & rram
*
jasevese. - 3. Sgm sx+ & m lekirrx * + + *
& m uikopomiam jai rpotdgm hatlafolem. - 4. <G
ht*ekka sg+m ha*karram saqa*rrei. - 5. Pokkoi+ (molti) sg+m sx & m htekkx& m bi*am
LA LINGUA GRECA...
rpotdg* deilai*motrim. - 6. Sz& a$kghei*y, ot$ sai&| sg&| ckx*rrg| se*vmai| pirset*olem (pirset*x
regge il dat.). - 7. Lesa+ sg+m la*vgm g< bari*keia sg+m sg&| rsqasia&| so*klam e$cjxlia*fei. -
8. $Em sai&| a$stvi*ai| g< et$re*beia sx & m jasautcg* e$rsim. - 9. <G uikoroui*a sa+| sg&|
& m ktpx
wtvg&| kt*pa| a$pekat*mei. - 10. $Ahg*mghem g%jolem. - 11. $Em sz& oi$ji*y a%dotrim ai<
e<sai&qai. - 12. <G de*rpoima pokka*ji| sg+m heqa*paimam rt+m o$qcz& bke*pei.

Es. n. 24 - Analizza e traduci le seguenti frasi.


d

1. Evitate le sconfitte con il valore. - 2. L'ingiustizia eÁ causa di disgrazie. - 3. Non


amiamo le arti della lingua, ma sempre la veritaÁ. - 4. Gli affanni divorano (e$rhi*x) i
cuori delle fanciulle. - 5. Dopo la tempesta c'eÁ tranquillitaÁ sul mare. - 6. Le rivalitaÁ
sono radici di inimicizie. - 7. La sacerdotessa fa un sacrificio (ht*x) alle dee. - 8. La
padrona ammira la sollecitudine delle ancelle.

Il complemento di causa
GRECO: dia* e l'accusativo
SCHEDA dativo
SINTATTICA genitivo seguõÁto da e%meja (causa finale)
LATINO: ablativo
ob o propter e l'accusativo
genitivo seguõÁto da causaÅ o gratiaÅ (causa finale)
^ Deiki*y (dia+ deiki*am) a<laqsa*mese.
IgnaviaÅ (propter ignaviam) erratis.
Sbagliate per viltaÁ.
Oi< $Ahemai&oi e$ketheqi*a| e%meja la*vomsai.
Athenienses libertatis causaÅ pugnant.
Gli Ateniesi combattono per la libertaÁ.

Es. n. 25 - Traduci i seguenti sintagmi al singolare e poi volgili al plurale.


lesa+ sg+m la*vgm - g< le*kirra - sg&| derpoi*mg| - ei$| sg+m a$jsg*m - g< pkgcg* - e$m sz& e$jjkgri*y
- rt+m sz& a$dekuz& - ei$| sg+m cg&m - dia+ sg&| vx*qa| - g< de*rpoima - sg+m ckx & rram - e$m sz&
la*vz - e$m sz& haka*rrz - sg&| e$ketheqi*a| - paqa+ sz& a$coqy& - sg+m sg&| hea&| a%lanam - g<
et$re*beia - e$m sz& oi$ji*y - dia+ sg+m kt*pgm - sg+m sg&| vx*qa| hea*m - sg&| g<le*qa|.

L'articolo d
La prima declinazione 37
LABORATORIO LESSICALE

Dal sostantivo femminile cg&, cg&| («terra, regione, territorio, suolo») derivano in italiano numerosi
termini composti:
± geocentrico ± geoidrologõÁa ± geometrico ± ipogeÁo
± geodinamica ± geologõÁa ± geomorfologõÁa ± paleogeografõÁa
± geofauna ± geoÁlogo ± geopolitica ± pangeÁa
± geoflora ± geomagnetismo ± georgico ± zoogeografõÁa
± geografõÁa ± geoÁmetra ± geostatica
± geografico ± geometrõÁa ± geotermõÁa
d Con l'aiuto del dizionario italiano, indica il significato dei termini evidenziati in neretto.

Es. n. 26 - Analizza le seguenti frasi, individuando i complementi di mezzo, di causa e di luogo; poi
d traduci.
1. Ai< oi$jode*rpoimai ot$ sai&| htri*ai|, a$kka+ sai&| a$qesai&| sa+| hea+| heqapet*otrim. - 2.
Ot$ dia+ pemi*am, a$kka+ dia+ pkeomeni*am pokka*ji| oi< a>mhqxpoi (gli uomini) sa+| kt*pa|
ue*qotrim. - 3. Ai< heqa*paimai sa+| sg&| derpoi*mg| fgli*a| deilai*motrim. - 4. Ai< sg&|
LA LINGUA GRECA...
a$qesg* rsqasia&| pqodori*ai sg+m g'rram si*jsotrim. - 5. $Em sai&| la*vai| g< so*kla a>met
rxuqort*mg| sg+m g'rram ue*qei. - 6. Ot$ lo*mom sg+m q<x*lgm, a$kka+ jai+ sg+m a$qesg+m
rse*qcese. - 7. Ai< jo*qai sg+m sx& m $Ahgmx & m ckx & rram lamha*motrim. - 8. $Em $Ahg*mai|
sgm olomoiam hatlafx. - 9. <G paideia qifa sg&| roui*a| e$rsi*m. - 10. Sai&| sg&| g<le*qa|
+ < * * * < *
leqi*lmai| g< sg&| e<rpe*qa| g<rtvi*a e%pesai (segue). - 11. Oi< meami*ai (giovinetti) sg+m
hg*qam lamha*motri jai+ sg+m q<x*lgm at$na*motrim. - 12. %Ose (quando) g< e<rpe*qa
jasabai*mei, ai< de*rpoimai sa+| sg&| oi$ji*a| ht*qa| jkei*otrim.

° (PURA) E IN -g
SOSTANTIVI MASCHILI DELLA PRIMA DECLINAZIONE IN -a

Repertorio lessicale
d %Aidg| (Ade) d kzrsg*| (pirata) d pqerbetsg*| (ambasciatore)
d a$hkgsg*| (atleta) d lahgsg*| (discepolo) d pqodo*sg| (traditore)
d at$kgsg*| (flautista) d mat*sg| (navigante, marinaio) d pqoug*sg| (profeta, indovino)
d bibkiopx*kg| (libraio) d meami*a| (giovinetto) d Pthaco*qa| (Pitagora)
d derpo*sg| (padrone) d molohe*sg| (legislatore) d rakpicjsg*| (trombettiere)
d dijarsg*| (giudice) d oi$je*sg| (abitante) d rasqa*pg| (satrapo)
d et$eqce*sg| (benefattore) d o<pki*sg| (oplita) d rouirsg*| (sofista, sapiente)
d et<qesg*| (inventore) d paidosqi*bg| (maestro di ginna- d Rpaqsia*sg| (spartano)
d jke*psg| (ladro) stica) d rsqasix*sg| (soldato)
d jqisg*| (giudice) d poigsg*| (poeta) d sevmi*sg| (artista)
d jtbeqmg*sg| (nocchiere) d poki*sg| (cittadino) d sono*sg| (arciere)

Es. n. 27 - Declina i seguenti sostantivi con i rispettivi articoli.


o< sono*sg| (arciere) - o< jtbeqmg*sg| (nocchiere) - o< a$hkgsg*| (atleta).

38 UNITAÁ 2
Es. n. 28 - Analizza e traduci i seguenti sintagmi.
Ð sx& m jkepsx & m - so+m meami*am - oi< rsqasix # mat&sai - sot+|
& sai - soi&| poki*sai| - x
#
pqodo*sot| - lesa+ sot& jqisot& - x de*rposa - s{ & rasqa*pz - sot& sono*sot - sot+|
et$eqce*sa| - soi&| poigsai&| - rt+m s{ & derpo*sz - sx & m oi$jesx& m - a>met sx&m
rsqasixsx & m - sx+ sono* sa - +
rt m soi&m $
oi *
je saim.
Ð al profeta - i cittadini (sogg.) - del ladro - dei due soldati - o cittadino - insieme con i
satrapi - con il trombettiere - i padroni (compl. ogg.) - l'arciere (compl. ogg.) - o
padroni - all'inventore - dei benefattori - ai librai - l'atleta (compl. ogg.) - gli arcieri
(sogg.) - dei due opliti.

Es. n. 29 - Completa il seguente schema, annotando per ciascun sostantivo della prima declinazione
tutti i dati richiesti. L'esercizio eÁ avviato.

Sostantivo Nominativo e Genere, caso e


Significato Traduzione
e articolo genitivo numero
soi&| mat*sai| mat*sg|, -ot «navigante» maschile dat. plur. «ai naviganti»
sg&| e<rpe*qa|
sz& jo*qz
o< poigsg*|
so+m jqisg*m
sa+| rsqasia*|
sx
& m pokisx
&m
sai&| ai$si*ai|
& pqodo*sz
s{
sx
& m ptkx
&m
sot+| meami*a|
ai< le*kirrai
sai&m vx*qaim

Es. n. 30 - Rispondi ``vero'' (V) o ``falso'' (F) per ciascuna delle seguenti affermazioni.
VERO FALSO

1. Il termine oi>jade eÁ un complemento di moto a luogo. &


V &
F
2. Rasqa*pg| significa «soldato». &
V &
F
3. Poki*sai| eÁ il dativo plurale di poki*sg|. &
V &
F
4. Hatla*fotrim eÁ la terza persona plurale del presente indicativo attivo
di hatla*fx. &
V &
F
5. $Ej sg&| at$kg&| eÁ un complemento di stato in luogo. &
V &
F
6. Rt*m sai&| a$dekuai&| eÁ un complemento di compagnia. &
V &
F

L'articolo d
La prima declinazione 39
Quindi, per cercare nel vocabolario un sostan-
tivo della prima declinazione, bisogna risalire al
nominativo singolare, prestando molta attenzione
I sostantivi della prima declinazione: ri- al tema della parola. Se, tolta la terminazione del
cerca del nominativo singolare caso, la radice eÁ in -e, -i, -q, il sostantivo eÁ in -a
pura, che puoÁ essere lunga (come vx*qa e meami*a|)
Nel vocabolario ogni sostantivo della prima o breve (come a$kg*heia) e in entrambi i casi il
declinazione (come anche quelli delle altre de- nominativo singolare saraÁ in -a. Se, invece, la
clinazioni) viene registrato al nominativo singo- radice termina con un'altra lettera, si tratta di un
lare, seguõÁto dalla terminazione del genitivo sin- sostantivo in -a impura, per cui bisogneraÁ stabilire
golare (che serve per identificare la declinazione se tale a sia breve o lunga: nel primo caso il
a cui il nome appartenga) e dall'articolo al no- nominativo singolare saraÁ in -a (come ckx & rra),
minativo (che serve per classificare il sostantivo nel secondo caso saraÁ in -g (come pgcg& e poki*sg|).
in relazione al genere). Dopo queste informa- Praticamente, se il termine da tradurre eÁ ht*-
zioni vengono riportati i significati: qam, la terminazione -am ci fornisce l'informa-
^ vx*qa, -a|, g<, «regione» zione che si tratta dell'accusativo singolare di un
pgcg&, -g&|, g<, «fonte» sostantivo della prima declinazione; a sua volta,
a$kg*heia, -a|, g<, «veritaÁ» la radice htq- ci informa che esso eÁ in -a pura.
ckx& rra, -g|, g<, «lingua» Pertanto il nominativo singolare da cercare eÁ
meami*a|, -ot, o<, «giovinetto» ht*qa («porta»).
poki*sg|, -ot, o<, «cittadino»

Il prefisso a-

Il prefisso a- nella lingua greca puoÁ avere i seguenti valori:


S C H E D A Ð privativo (quando indica mancanza, privazione):
MORFOLOGICA
^ a$-htli*a («scoraggiamento, mancanza di coraggio»)

Ð copulativo (quando indica compagnia, somiglianza):


^ a%-pamse| («tutti insieme»)

Ð intensivo (quando accentua il significato):


^ a$-semg*| («molto teso»)

Ð eufonico (quando serve a eliminare una cacofonõÁa, cioeÁ un cattivo suono, e viene
premesso specialmente a parole che cominciano con due consonanti):
^ a$-bkgvqo*| («debole»)

Es. n. 31 - Analizza le seguenti frasi, sottolineando i termini con il prefisso a- con valore privativo e
d individuando i complementi espressi con il dativo e l'accusativo preceduti da preposizione;
poi traduci.
1. Soi&| lahgsai&| g< rpotdg+ jai+ g< e$pile*keia pqe*potrim. - 2. <G sx & m jtbeqmgsx &m
a$peiqi*a soi&| mat*sai| rtluoqx & m ai$si*a e$rsi*m. - 3. Sg&| sx & m e$jjkgri*a| ai<
& m pokisx
jo*qai ai< <Ekkgmijai+ (greche) ot$ lese*votrim (lese*vx regge il gen.). - 4. Oi< mat&sai e$j
LA LINGUA GRECA...
ai$si*a e jaqdi*a sg&| rja*ug| e$jbai*motrim. - 5. Dia+ sg+m sx & m rsqasixsx & m pqorbokg+m ei$| sg+m jx*lgm

40 UNITAÁ 2
saqavg+ e$m sz& sx & m jaqdi*y ci*cmesai (nasce). - 6. <G sot& jtbeqmg*sot e$lpeiqi*a
& m pokisx
soi&| mat*sai| rxsgqi*a| ai$si*a e$rsi*m. - 7. #X jqisa*, sot+| sg&| e$ketheqi*a| pqodo*sa|
jo*kafe. - 8. Oi< poki&sai sg+m sx & m rsqasixsx & m a$mdqei*am, ot$ sg+m a$botki*am jai+ sg+m
a$htli*am hatla*fotrim. - 9. Oi< kzrsai+ sa+| sx & m dijarsx & m fgli*a| ot$ deilai*motrim. -
10. $Em sz& sx & m $Ahgmx & m rsqasiy& jai+ o<pki&sai jai+ peksarsai+ jai+ sono*sai jai+
ruemdomg&sai la*vomsai (combattono). - 11. <G i<rsoqi*a sg+m sg&| a$kghei*a| lmg*lgm
paqe*vei. - 12. Ai< heqa*paimai rt&m sz& derpoi*mz e$j sg&| a$coqa&| ei$| sg+m oi$ji*am
bai*motrim.

LABORATORIO LESSICALE

Dal sostantivo femminile jaqdi*a, -a| («cuore, animo, intelligenza») derivano in italiano molti termini
scientifici afferenti all'area della medicina:

± brachicardõÁa ± cardiografõÁa ± cardiospasmo ± elettrocardiogramma


± cardiaco ± cardiologõÁa ± cardiostenoÁsi ± endocaÁrdio
± cardialgõÁa ± cardiologo ± cardiostimolante ± epicaÁrdio
± cardiochirurgõÁa ± cardiopalmo ± cardiotonico ± pericaÁrdio
± cardiochirurgo ± cardiopatõÁa ± cardiovascolare ± stenocardõÁa
± cardiocircolatorio ± cardiopatico ± cardõÁte ± tachicardõÁa
± cardiodilatazione ± cardioscopõÁa ± ecocardiografõÁa
d Con l'aiuto del dizionario italiano, indica il significato dei termini evidenziati in neretto.

La diaÁtesi media
Hanno diaÁtesi media ma significato attivo i verbi deponenti:
SCHEDA
MORFOLOGICA ^ bot*kolai («io voglio»)
ci*cmolai («io sono, divento»)
dt*malai («io posso»)
e$qca*folai («io lavoro»)
e>qolai ed ei>qolai («io domando»)
e>qvolai («io vado, vengo»)
et>volai («io prego»)
g<ce*olai («io guido, comando, credo»)
koci*folai («io calcolo, considero»)
la*volai («io combatto»)
Oltre ai deponenti vi sono, in greco, verbi con diaÁtesi attiva accanto a quella media;
quest'ultima puoÁ avere significati diversi:
^ kt*olai, «io mi sciolgo» (valore riflessivo)
ht*olai, «io sacrifico per me» (valore d'interesse)
rse*qcolai, «io sono amato» (valore passivo)
pokiset*olai, «io partecipo alla vita politica» (valore dinamico o di partecipazione)
dida*rjolai, «io faccio istruire» (valore causativo)
jsei*momsai, «si uccidono tra loro» (valore reciproco) )

L'articolo d
La prima declinazione 41
Alcuni verbi hanno la diaÁtesi media con un significato diverso da quello della diaÁtesi attiva:
^ ai$rvt*mx, «io deturpo»
m. ai$rvt*molai, «io mi vergogno»

a$lt*mx, «io respingo»


m. a$lt*molai, «io mi difendo»

a%psx, «io attacco»


m. a%psolai, «io tocco»

a>qvx, «io sono il primo»


m. a>qvolai, «io comincio»

de*x, «io ho bisogno»


m. de*olai, «io prego»

et$uqai*mx, «io rallegro»


m. et$uqai*molai, «io sono lieto»

lilmg*rjx, «io faccio ricordare»


m. lilmg*rjolai, «io mi ricordo»

pei*hx, «io persuado»


m. pei*holai, «io obbedisco»

uai*mx, «io mostro»


m. uai*molai, «io sembro, appaio»

vqa*x, «io doÁ oracoli»


m. vqa*olai, «io uso»

Il presente indicativo, imperativo e infinito medio-passivo di ht*x


ht*x («io sacrifico») - tema verbale ht°±-
PRESENTE INDICATIVO MEDIO-PASSIVO

Numeri
e persone

SING. 1 ht*-o-lai
Æ («io sono sacrificato, mi sacrifico, sacrifico per me»)
2 ht*-z (<*ht-e-rai)
3 ht*-e-sai
Æ

DUALE 2 ht*-e-rhom
3 ht*-e-rhom

PLUR. 1 ht-o*-leha
2 ht*-e-rhe
3 ht*-o-msai
Æ

42 UNITAÁ 2
PRESENTE IMPERATIVO MEDIO-PASSIVO

Numeri
e persone
SING. 2 ht*-ot (<*ht-e-ro) («sii sacrificato tu, sacrõÁficati tu, sacrifica per te»)
3 ht-e*-rhx
DUALE 2 ht*-e-rhom
3 ht-e*-rhxm
PLUR. 2 ht*-e-rhe
3 ht-e*-rhxm
(ht-e*-rhxram)

PRESENTE INFINITO MEDIO-PASSIVO

ht*-e-rhaiÆ
(«essere sacrificato, sacrificarsi, sacrificare per se»)

Repertorio lessicale
d ai>qx (io sollevo) d oi$ji*fx (io costruisco) d de*qjolai (io vedo)
d a$kka*rrx (io cambio) d o$mola*fx (io nomino) d de*volai (io ricevo)
d a$kei*ux (io ungo) d o<pki*fx (io armo) d ei>qolai (io chiedo)
d a<qlo*fx (io adatto) d o$qt*rrx (io scavo) d e%polai (io seguo)
d a<qpa*fx (io rapisco) d pa*rvx (io soffro) d e>qvolai (io vado, vengo)
d at$na*mx (io aumento) d pqa*rrx (io faccio) d et>volai (io prego)
d bka*psx (io danneggio) d rja*psx (io scavo) d i<jme*olai (io giungo)
d deilai*mx (io temo) d rjeta*fx (io preparo) d i<ka*rjolai (io placo)
d dida*rjx (io insegno) d rpei*qx (io semino) d jsa*olai (io acquisto)
d dija*fx (io giudico) d r{*fx (io salvo) d koci*folai (io calcolo)
d e$cei*qx (io sveglio) d saqa*rrx (io turbo) d ktlai*molai (io guasto)
d et<qi*rjx (io trovo) d sa*rrx (io ordino) d la*volai (io combatto)
d e>vx (io ho) d sei*mx (io tendo) d lei*qolai (io ho in parte)
d ht*x (io sacrifico) d se*lmx (io taglio) d o$dt*qolai (io mi lamento)
d jai*mx (io uccido) d st*psx (io batto, colpisco) d oi>olai (io credo)
d jakt*psx (io copro, nascondo) d t<pole*mx (io sopravvivo, tollero) d oi>volai (io vado via)
d jeket*x (io comando, esorto) d uhei*qx (io distruggo, corrompo) d o$kout*qolai (io mi lamento)
d jke*psx (io rubo) d a$cxmi*folai (io gareggio) d pe*solai (io volo)
d jki*mx (io piego) d ai$de*olai (io ho rispetto) d ptmha*molai (io mi informo)
d jo*psx (io taglio, percuoto) d ai$rha*molai (io percepisco, mi d rje*psolai (io osservo)
d jqi*mx (io distinguo, scelgo, giu- accorgo) d sejlai*qolai (io testimonio)
dico) d a%kkolai (io salto) d uei*dolai (io risparmio)
d kei*px (io lascio) d a>vholai (io mi adiro) d uhe*ccolai (io parlo, grido)
d kot*x (io lavo) d bot*kolai (io voglio) d vaqi*folai (io mi mostro cortese)
d kt*x (io sciolgo) d ci*cmolai (io divento, sono, na- d x$me*olai (io compro)
d le*mx (io rimango, aspetto) sco)

L'articolo d
La prima declinazione 43
Es. n. 32 - Coniuga il presente indicativo, imperativo ed infinito medio-passivo dei seguenti verbi.
r{*fx (io salvo) - bka*psx (io danneggio) - saqa*rrx (io sconvolgo) - jai*mx (io uccido).

Es. n. 33 - Coniuga il presente indicativo, imperativo e infinito medio dei seguenti verbi.
koci*folai (io calcolo) - et>volai (io prego) - la*volai (io combatto).

Es. n. 34 - Analizza e traduci le seguenti voci verbali.


Ð r{*folai - jqi*merhom - o<pki*ferhai - a<qpa*fesai - rjeta*folai - o$mola*ferhai -
saqarro*leha - kte*rhxram - et<qi*rjomsai - rjeta*fot - r{*ferhe - keipo*leha -
jo*pserhom - dijafo*leha - kt*erhe - sa*rrz - o$qt*rresai - pqa*rromsai - dija*fot -
jaktpse*rhxm - et<qi*rjerhai - jeket*esai - uhei*qolai - a<qlo*ferhai - saqa*rresai -
sa*rrerhe - stpso*leha - se*lmerhai - deilai*molai.
Ð tu ti nomini - io mi salvo - egli eÁ giudicato - tu sei ucciso - voi siete temuti - io sono
esortato - essi sono preparati - essere colpito - tuÁrbati tu - salvarsi - tu ordini per te -
egli si uccide - si salvino loro due - egli eÁ piegato - essere ordinato - egli fa per se -
siate colpiti voi - si sacrifichi egli - siano nominati essi - copriti tu - voi due siete
giudicati - colpisci tu per te - essere esortato - egli si copre - sollevarsi - essi
seminano per se - voi vi turbate.

Es. n. 35 - Analizza e traduci le seguenti voci verbali.


Ð pe*serhai - o$dt*qomsai - e>qvolai - koci*fesai - la*vomsai - oi>vz - ptmhamo*leha -
rpe*psomsai - vaqi*ferhe - uei*dot - lei*qerhom - i<karje*rhxm - et$ve*rhx - bot*kz -
ci*cmolai - devo*leha.
Ð essi saltano - voi diventate - io percepisco - tu ti adiri - egli vuole - noi riceviamo -
seguire - voi due vi lamentate - essi gridano - volare - compra tu - voi acquistate -
noi ci informiamo - combattete voi.

dia eÁ diverso rispetto all'attivo, il lemma eÁ


diviso in due sezioni, una per l'attivo e una
per il medio;
La diaÁtesi media Ð quando un verbo presenta significati diversi in
ognuna delle tre diaÁtesi, le sezioni sono tre, una
Quando si consulta il vocabolario per leggere i per l'attivo, una per il medio e una per il passivo.
significati di un verbo, bisogna fare attenzione
In ogni caso per ciascuna forma sono riportati
alla diaÁtesi, in relazione alla quale si possono
non solo i significati ma anche le relative infor-
distinguere i seguenti casi:
mazioni sintattiche e i relativi esempi (sintagmi o
Ð se un verbo ha solo diaÁtesi attiva, vi eÁ un'u- frasi) citati con gli autori.
nica sezione con i significati dell'attivo;
Consideriamo, come esempio, il verbo ut-
Ð quando un verbo nella diaÁtesi media presenta lo ka*rrx, registrato nel vocabolario GI-FRANCO
stesso significato della diaÁtesi attiva, ma un MONTANARI, Loescher, Torino 2014, II ed.:
significato diverso nella diaÁtesi passiva, vi sono
& attivo &a ass. fare la guardia, stare di o in
due sezioni, una per l'attivo e una per il passivo;
guardia, spec. di notte | con prop. fin. || con lg*
Ð se il significato di un verbo nella diaÁtesi me- e cong. stare attento, badare, guardare o )

44 UNITAÁ 2
guardarsi | con pt. del sogg. || stare in guardia, guardarsi, badare, con inf. | con x<| lg* e inf. |
guardare, aspettare | est. stare in guardia & b con (o%px|) lg* e cong. stare attento, badare & c
gener. trans. sorvegliare, proteggere, custo- tal. in senso positivo stare attento, avere cura,
dire, difendere, fare la guardia | con acc. int. | con acc. | con gen. &d tras. con acc. custodire,
di pers. | con acc. e inf. | con (o%px|) lg* e cong. conservare, mantenere ( passivo & a essere
&c stare in vigile attesa: si o sima di qcs. o qcn. sorvegliato o custodito, essere tenuto sotto
| stare in attesa, aspettare, attendere guar- sorveglianza & b essere mantenuto, conservato.
dando: | spesso con pt. dell'ogg. | con pron. Notiamo che:
rel. || guardare, osservare & d tras. mantenere,
conservare, rispettare, osservare, di sentimenti Ð i significati sono registrati in tre sezioni
o di stati d'animo: | di prescrizioni, ordini, distinte, indicate con le sigle & attivo, '
leggi ecc. | con agg. pred. || concr. conservare, medio, ( passivo;
tenere in serbo || con acc. di luogo restare & e Ð ogni significato viene riportato in neretto;
rar. evitare ' medio & a ass. stare in guardia, Ð in ogni sezione i significati sono registrati
stare attento, essere cauto & b stare in guardia o
numericamente;
attento, tenersi lontano, guardarsi, evitare,
con acc. | con gen. | con prep. || stare attento, Ð le informazioni sintattiche vengono riportate
in corsivo.

Es. n. 36 - Volgi dalla diaÁtesi attiva a quella medio-passiva le voci seguenti verbali, lasciando inalterati
il modo, il tempo, la persona e il numero; poi traduci.

pe*lpei| - ke*cese - ue*qe - utka*rreim - uhei*qotri(m) - paidet*ei - hatla*folem - kte*sxm


- rse*qcx - dida*rjeim - a<qpa*fei| - saqa*rrese - et<qi*rjeim - jeket*x - sa*rrolem -
dija*fei - jqi*me.

I complementi di agente e di causa efficiente


Ð Complemento di agente
SCHEDA
SINTATTICA GRECO: t<po*, paqa*, e$j (e$n) e il genitivo
LATINO: a, ab e l'ablativo
^ <O rsqasix*sg| t<po+ (paqa+) sot& rsqasgcot& joka*fesai.
Miles a duce poenaÅ afficõÆtur.
Il soldato eÁ punito dal generale.

Ð Complemento di causa efficiente


GRECO: t<po*, paqa*, e$j (e$n) e il genitivo
dativo
LATINO: ablativo
^ Oi< a>mhqxpoi t<po+ sot& a$qctqi*ot (s{
& a$qctqi*{) uhei*qomsai.
Homines pecuniaÅ corrumpuntur.
Gli uomini sono corrotti dal denaro.

L'articolo d
La prima declinazione 45
Es. n. 37 - Completa le seguenti frasi con la forma appropriata del vocabolo in parentesi, poi traduci.
d

1. Oi< dijarsai+ sot+| (o< pqodo*sg|) joka*fotrim.


& m (o< poigsg*|)
2. Ai< sx ckx& rrai sg+m a$kg*heiam ke*cotrim.
3. <G sqoug+ t<po+ sx & m sz& derpoi*mz (paqarjeta*fx)
& m heqapaimx .

4. Sx
& m joqx & m (genit. partitivo) ai< le+m ei$| sg+m (g< pgcg*)
bai*motrim, ai< de+ e$pirsoka+| pokka*ji| ue*qotrim, ai< de+ sa+| e<oqsa+| (a$cce*kkx)
.

5. <G de*rpoima rpotdz& (bke*px) jai+ ei#sa sa+| heqapai*ma|


(joka*fx) .

Es. n. 38 - Analizza le seguenti frasi, sottolineando i complementi di agente; poi traduci.


d
1. Soi&| poki*sai| t<po+ sx & m molohesx & m g< a$rua*keia paqe*vesai. - 2. Oi< rsqasix & sai
paiami*fotrim, o%se (quando) sg&| la*vg| a>qvomsai (a>qvolai regge il genit.). - 3. <G sx &m
Rpaqsiasx & m pokisx * * *
& m peihaqvia pokkaji| hatlafesai. - 4. Diomtro| (DioÁniso,*
LA LINGUA GRECA...
a$qvg* Bacco) t<po+ sx & m poigsx & m sg&| a$lpe*kot (della vite) et<qesg+| ke*cesai. - 5. <O meami*a|
sai&| sx& m poigsx & m {$dai&| paidet*esai. - 6. <G sx & m a$qvg+ t<po+ sot& rakpicjsot&
& m lavx
rglaimesai. - 7. Oi lem poigsai sz& daumz, oi d$ ahkgsai+ sz& e$kai*y rse*uomsai. - 8. Oi<
* < + + * < $
le+m mat&sai s{ & jtbeqmg*sz, oi< de+ oi$je*sai s{ & derpo*sz peihe*rhxram. - 9. Ot$ lo*mom g<
e$pirsg*lg, a$kka+ jai+ g< a$qesg+ t<po+ sx & m meamix & m hatla*fesai. - 10. Oi< poki&sai pokka*ji|
sai&| heai&| et>vomsai (et>volai regge il dat.).

LABORATORIO LESSICALE

Dal sostantivo femminile a$qvg*, -g&| («principio, origine, causa prima, fondamento, comando, potere,
dominio, governo, magistratura, carica, regno») e dal verbo a>qvx («io sono il primo, comando»)
derivano in italiano:
± anarchõÁa ± archeÁtipo ± archivista ± diarchõÁa
± anarchico ± architettare ± arciconfraternita ± gerarchõÁa
± arcaico ± architetto ± arcidiacono ± monarchõÁa
± arcaismo ± architettura ± arciduca ± oligarchõÁa
± archeologõÁa ± architrave ± arciprete
± archeologico ± archiviare ± arcivescovo
± archeoÁlogo ± archivio ± autarchõÁa
d Con l'aiuto del dizionario italiano, indica il significato dei termini evidenziati in neretto.

Es. n. 39 - Assembla correttamente i vocaboli della colonna di sinistra con quelli della colonna di
d d destra, poi traduci. L'esercizio eÁ avviato.
1. <O dijarsg+| a. paidet*omsai. 1. d.
2. Oi< rsqasix& sai b. lamha*mei.
3. Oi< meami*ai c. rse*uesai.
4. <O poigsg+| d. dija*fei.
5. <O lahgsg+| e. la*vomsai.

46 UNITAÁ 2
Es. n. 40 - Analizza e traduci le seguenti frasi, poi volgile nella corrispondente forma passiva e traduci
d d di nuovo, come nell'esempio.
<O jqisg*| sot+| pqodo*sa| joka*fei. ?
Oi< pqodo*sai t<po+ sot& jqisot& joka*fomsai.
I traditori sono puniti dal giudice.
1. Ai< sx
& m poigsx & m {$dai+ sa+| sx & m wtva+| paidet*otrim.
& m meamix
2. <G jo*qg sg+m e$pirsokg+m cqa*uei.
LA LINGUA GRECA...
3. <G sx& m pokisx & m o<lo*moia sg+m e$ketheqi*am utka*rrei.
wtvg* 4. <
Oi lahgsai+ sa+| se*vma| lamha*motrim.
5. <G t%kg soi&| o<di*sai| rvia+m paqe*vei.

LABORATORIO LESSICALE

Dal sostantivo femminile wtvg*, -g&| («animo, vita, soffio vitale, spirito, ombra, animo, coraggio,
indole») derivano molti vocaboli italiani afferenti alle aree della psicologia e della psichiatria:
± metempsicoÁsi ± psiche ± psicolabile ± psicopedagogõÁa
± neuropsichiaÁtra ± psichedeÁlico ± psicologõÁa ± psicoÁsi
± neuropsichiatrõÁa ± psichiaÁtra ± psicologico ± psicosomatico
± parapsicologõÁa ± psichiatrõÁa ± psicoÁlogo ± psicoterapeÁuta
± psicagogõÁa ± psichiatrico ± psicomotorio ± psicoterapõÁa
± psicanalisi ± psichico ± psicopatico
± psicanalista ± psicocineÁsi ± psicopatologõÁa
± psicanalitico ± psicofarmaco ± psicopatologico
d Con l'aiuto del dizionario italiano, indica il significato dei termini evidenziati in neretto.

Es. n. 41 - Analizza e traduci le seguenti frasi.


d

1. Le fanciulle pregano spesso la dea. - 2. I Celti non chiudono la porta di casa. - 3. I


soldati cantano il peana e poi combattono. - 4. Fuggite, o giovinetti, traditori e ladri. -
5. Le vittorie degli atleti sono celebrate dai poeti con i canti. - 6. Grande eÁ in Italia la
fama di Pitagora. - 7. La pigrizia dei discepoli eÁ punita dal maestro di ginnastica. - 8.
La pace eÁ fonte di felicitaÁ per i cittadini, il valore eÁ fonte di salvezza per i soldati. - 9. Il
navigante teme gli scogli del mare e le tempeste. - 10. Il valore dei soldati eÁ ammirato
dai giovani.

L'infinito oggettivo, soggettivo e sostantivato


L'infinito greco, come quello latino, puoÁ avere funzione di soggetto (infinito soggettivo) o
S C H E D A di complemento oggetto (infinito oggettivo):
SINTATTICA
^ Vqg+ vqgrsa+ ke*ceim.
Opus est honesta diceÆre
Bisogna dire cose oneste.
Bot*kolai a$kghet*eim.
Verum diceÆre volo.
Voglio dire la veritaÁ. )

L'articolo d
La prima declinazione 47
Oltre ad avere valore di soggetto e di complemento oggetto, l'infinito puoÁ assumere anche
la funzione di altri complementi: in questo caso si definisce infinito sostantivato, che ricorre
in greco molto piuÁ spesso che in latino e che si forma premettendo l'articolo neutro
all'infinito. Esso, in questo modo, si declina regolarmente, come se fosse un sostantivo, e
corrisponde al gerundio latino:
^ N. so+ ke*ceim («il dire», lat. diceÆre)
G. sot& ke*ceim («del dire», lat. dicendi)
D. s{& ke*ceim («al dire», lat. dicendo)
A. so+ ke*ceim («il dire», lat. diceÆre)

L'infinito sostantivato greco puoÁ essere anche retto da una preposizione e in questo caso
equivale a una proposizione secondaria implicita (causale, finale, temporale, ecc.):
^ dia+ so+ ke*ceim («a causa del dire»)
pqo+| so+ pqa*rreim («per il fare»)
lesa+ so+ diapqa*sserhai («dopo il compiere»)
& | pqa*rreim, ai< heqa*paimai sg+m de*rpoimam ot$ rse*qcotrim.
Dia+ so+ jajx
Le ancelle non amano la padrona, poiche agisce male (a causa dell'agire male).

Le proposizioni oggettive e soggettive


Le proposizioni oggettive e soggettive, che appartengono al gruppo delle subordinate
completive (o complementari dirette o sostantive), in greco si possono esprimere con
l'accusativo e l'infinito (costruzione implicita usata anche in latino), o con le congiunzioni
o%si ed x<| («che») seguite da un modo finito (costruzione esplicita):

^ Ke*colem sg+m de*rpoimam jakg+m ei#mai.


Ke*colem o%si (x<|) g< de*rpoima jakg* e$rsim.
DicõÆmus dominam venustam esse.
Diciamo che la padrona eÁ bella.

Ke*cesai sg+m de*rpoimam jakg+m ei#mai.


Ke*cesai o%si (x<|) g< de*rpoima jakg* e$rsim.
Dicunt dominam venustam esse.
Si dice che la padrona eÁ bella.
Il soggetto dell'oggettiva in greco non eÁ espresso se eÁ uguale a quello della reggente: in
questo caso, se nell'oggettiva c'eÁ un nome del predicato, esso si esprime con il nominativo:
^ <G de*rpoima moli*fei jakg+ ei#mai.
La padrona crede di essere bella.
In latino quest'ultima costruzione eÁ possibile solo con i verbi di volontaÁ, mentre in tutti gli
altri casi il soggetto si esprime sempre in accusativo.
La proposizione soggettiva spesso eÁ introdotta da espressioni impersonali:
^ Vakepo*m e$rsi sot+| rsqasix*sa| la*verhai.
EÁ difficile che i soldati combattano.

48 UNITAÁ 2
Es. n. 42 - Rispondi «vero» (V) o «falso» (F) per ciascuna delle seguenti affermazioni.
VERO FALSO

1. Il sintagma t<po+ sot& derpo*sot eÁ un complemento di agente. &


V &
F
2. La voce verbale bka*psomsai eÁ di forma attiva. &
V &
F
3. Il verbo a>qvx ha lo stesso significato sia nella forma attiva che in quella
media. &
V &
F
4. La voce verbale de*olai significa «io prego». &
V &
F
5. Il sintagma dia+ lesabokg*m eÁ un complemento di moto per luogo. &
V &
F
6. Il sostantivo molohe*sg| eÁ di genere maschile. &
V &
F
7. Il verbo lei*qolai significa «io volo». &
V &
F
8. So+ sa*rreim eÁ un infinito sostantivato. &
V &
F

Es. n. 43 - Analizza le seguenti frasi, distinguendo i nomi maschili di prima declinazione in due gruppi
d (in -a° e in -g); poi sottolinea le proposizioni oggettive; quindi traduci.
1. Moli*fotri sa+| $Ahg*ma| sx & m e<rsi*am ei#mai. - 2. Ke*colem sg+m ei$qg*mgm sa+|
& m sevmx
se*vma| sqe*ueim. - 3. <O meami*a| sai&| sot& paidosqi*bot rtlbotkai&| pei*hesai. - 4. Ai<
LA LINGUA GRECA...
sx& m a$hkgsx & m mi&jai soi&| poki*sai| do*nam ue*qotrim. - 5. <G sx & m at$kgsx & m se*vmg soi&|
g<celomi*a e a$jqoasai&| vaqa+m ue*qei. - 6. #X meami*ai, sg+m sx & m pqodosx & m o<liki*am uet*cese. -
a$diji*a
7. Cicmx*rjx sg+m rxuqort*mgm sg&| a$qesg&| q<i*fam ei#mai. - 8. Lesa+ sg+m la*vgm oi<
rsqasix & sai sot+| sqatlasi*a| rtkke*cotrim. - 9. <G jo*qg ke*cei jakg+ (bella) ei#mai. - 10.
Oi< poigsai+ y>dotrim o%si ai< Lot&rai heai* ei$rim. - 11. <G sot& rsqasix*sot pqodori*a sg+m
mi*jgm soi&| pokeli*oi| (ai nemici) paqe*vei. - 12. Moli*folem sa+| a$dekua+| g%jeim. -
13. Cicmx*rjolem so+m rasqa*pgm e$m sz& vx*qy a$diji*y jai+ bi*y sg+m g<celomi*am e>veim. -
14. Ke*cotrim o%si o< molohe*sg| sz& roui*y sot+| poki*sa| et$ht*mei.

VERSIONI

§
d s 1. Bisogna sempre seguire la virtuÁ s

<G le+m a$qesg+ et$stvi*am ue*qei, g< de+ jaji*a ai$si*a sx & m e$rsim jai+ e>vhqa|
& m dtrstvix
poqi*fei. Dio*peq uet*cese sg+m a$diji*am jai+ sg+m bi*am, rse*qcese de+ sg+m dijaiort*mgm, sg+m
a$mdqei*am jai+ sg+m roui*am.
<G le+m et$re*beia sg+m wtvg+m jakkt*mei jai+ e$m sai&| dtrstvi*ai| pokka*ji| a$rua*keiam
ue*qei. g< de+ a$re*beia jai+ e$m sz& et$stvi*y a$poqi*am paqe*vei. <G a$qesg+ jai+ g< et$re*beia
et$dailomi*am soi&| a$mhqx*poi| (agli uomini) ue*qotrim.

§
d s 2. Le nove Muse s

Ai< Lot&rai e$m sai&| sx & m hex& m e<oqsai&| y>dotri jai+ voqet*otrim, t<po+ sx & m pokisx&m
heqapet*omsai jai+ {$dai&| sx & m poigsx & m vai*qotrim.
<G sx & m Lotrx & m oi$ji*a e$m sai&| t%kai| paqa+ sai&| jqg*mai| e$rsi*m. <Gri*odo| (Esiodo) o<
poigsg+| ke*cei o%si ai< Lot&rai e$mme*a (nove) ei$ri*m. Jkeix+ (Clio) lot&ra* e$rsim sg&| i<rsoqi*a|,
Seqwivo*qg de+ sg&| voqei*a|, $Eqasx+ (Erato) de+ sx & m ktqijx& m (lirici) {$dx& m, Et$se*qpg de+

L'articolo d
La prima declinazione 49
sg&| lotrijg&|, Jakkio*pg de+ sg&| poigsijg&|, Ot$qami*a de+ sg&| a$rsqomoli*a|, Pokt*lmia de+
sg&| t<lmijg&| (relativa agli inni) se*vmg|, Lekpole*mg de+ sg&| sqac{di*a|, Ha*keia de+ sg&|
jxl{di*a|. Ai< e$mme*a Lot&rai e$m silz& g#ram (erano) e$m $Ahg*mai|.

Analisi guidata
d COMPRENSIONE TESTUALE
1. Che cosa fanno le Muse nelle feste degli deÁi?
2. Di che cosa godono?
3. Dove si trova la loro casa?
4. Qual eÁ il loro numero?
d COMPETENZA LINGUISTICA
1. La voce verbale heqapet*omsai (r. 2) eÁ attiva o passiva?
2. Nel brano sono numerosi i genitivi o i dativi?
3. Il sintagma e$m sai&| t%kai| (r. 3) esprime un complemento di stato in luogo o moto a luogo?
4. Quale proposizione secondaria eÁ introdotta da o%si (r. 4)?

UNO SGUARDO AL PASSATO

Le Muse pendici del monte Elicona e si trovavano alle


dipendenze di Apollo, che dirigeva i loro canti

L e Muse (Lot&rai) erano nove sorelle, figlie


di Mnemosine e di Zeus. Esse presiedevano
al pensiero umano sotto tutte le sue forme e con i
presso la fonte di Ippocrene.
Varie erano le funzioni delle Muse: CallõÁope, la
prima in dignitaÁ, presiedeva alla poesia epica;
loro canti e le loro danze rallegravano Zeus e tutti Clio era la musa della storia; a Polimnia erano
gli altri deÁi. assegnati gli inni religiosi; a Euterpe era affidata
Secondo il mito esistevano due gruppi di Muse: la musica; TersõÁcore sovrintendeva alla danza ed
quelle della Pieria e quelle della Beozia. Le prime EÁrato alla lirica corale; MelpoÁmene si prendeva
si trovavano vicine al monte Olimpo ed erano cura della tragedia, TalõÁa della commedia, Urania
chiamate Pieridi, le seconde erano poste alle dell'astronomia e della geometria.

c
Disegno del cosiddetto
``Sarcofago delle Muse'',
che, rappresentate da
sinistra a destra, sono:
Clio, TalõÁa, EÁrato,
Euterpe, Polimnia,
CallõÁope, TersõÁcore,
Urania e MelpoÁmene.
Parigi, Museo del Louvre.

50 UNITAÁ 2
§
d s 3. La battaglia delle TermoÁpili s

Kexmi*da| sot+| rsqasix*sa| e$pi+ sa+| Heqlopt*ka| a>cei ei$| sg+m sg&| vx*qa| rxsgqi*am
jasa+ sx & m Peqrx& m. e$m sz& sot& Kexmi*da rsqasiy& g< a$qesg+ sx & m rsqasixsx& m jai+ g< sg&|
mi*jg| e$pihtli*a ka*lpotrim, a$kka+ $Euia*ksg| o< pqodo*sg| soi&| Pe*qrai| sg+m poqei*am
a$pouai*mei jai+ dio*peq g< sx & m Peqrx& m rsqasia+ sg&| mi*jg| e$pikalba*mesai jai+ g< sot&
Kexmi*da rsqasia+ diajo*psesai.
Oi< poigsai+ sg+m sx& m rsqasixsx& m a$qesg+m jai+ sg+m sot& Kexmi*da do*nam a>dotrim.

UNO SGUARDO AL PASSATO

Le guerre persiane

L e guerre combattute contro i Persiani sal-


varono il popolo greco dalla schiavituÁ e gli
procurarono una gloria imperitura. La prima
guerra persiana inizioÁ quando Dario, re di Persia,
allestõÁ una spedizione contro i Greci (490 a.C.).
L'avvio delle ostilitaÁ fu decisamente promettente
per gli invasori: i Persiani, infatti, occuparono le
Cicladi, l'isola di Delo e quella di Eubea. Essi, poi,
sbarcarono nella piana di Maratona, a pochi
chilometri da Atene. Gli Ateniesi chiesero aiuto
agli altri Greci, ma si trovarono isolati, poiche m
Persepoli, zoccolo della scalinata di accesso al Palazzo Reale.
Sparta, per motivi religiosi, non poteva inviare il
suo esercito e le altre cittaÁ, come Tebe, non na-
scondevano la loro ostilitaÁ verso Atene. Alle Termopili (agosto del 480 a.C) i trecento
Lo scontro, deciso senza attendere gli aiuti opliti spartani, al comando del re Leonida, af-
spartani, avvenne a Maratona, nel settembre del frontarono coraggiosamente la morte per ritar-
490 a.C.: l'esercito ateniese, guidato da Milziade, dare l'avanzata persiana; gli Ateniesi abbando-
ottenne una vittoria inaspettata con l'aiuto dei narono la loro cittaÁ, alla cui distruzione dovettero
soli Plateesi. Subito dopo venne sventata una assistere impotenti dall'isola di Salamina. Lo
mossa improvvisa della flotta persiana, che, dop- scontro navale successivo, tuttavia, fu a favore dei
piando il capo Sounion, aveva l'intenzione di Greci: la flotta greca, guidata dall'ateniese Temi-
raggiungere Atene sguarnita di truppe. Ebbe cosõÁ stocle, attiroÁ il nemico nella baia di Salamina
termine la prima guerra persiana. (settembre del 480 a.C.) e, in quello stretto brac-
Morto Dario (485 a.C.), Serse, suo figlio e suc- cio di mare, le triremi greche riuscirono a muo-
cessore, preparoÁ una seconda spedizione contro versi facilmente, attaccando la flotta persiana su
la Grecia, costruendo anche due ponti di barche, piuÁ fronti e decimandola.
per permettere alle truppe di passare l'Ellesponto. Serse ritornoÁ in Asia, ma lascioÁ in Tessaglia una
Nel 481 a.C. un esercito persiano partõÁ alla volta parte del corpo di spedizione, che saccheggioÁ
della penisola greca, dando inizio alla seconda Atene per la seconda volta. Nel 479 a.C. un eser-
guerra persiana. Sparta e Atene capirono che in cito delle cittaÁ greche federate, al comando del re
quel momento dovevano essere unite per salvare spartano Pausania, si scontroÁ con i Persiani a
l'indipendenza della Grecia e si decise che gli Platea e li costrinse alla fuga. Nello stesso anno a
Spartani avrebbero cercato di fermare gli invasori MõÁcale, in Asia Minore, un contingente greco
al passo delle Termopili, mentre gli Ateniesi riuscõÁ a sbarcare, sorprendendo le truppe persiane
avrebbero inviato la loro flotta presso l'isola di e incendiando la loro flotta.
Eubea.

L'articolo d
La prima declinazione 51
§
d s 4. I poeti s

Oi< poigsai+ sg+m sx & m joqx& m et$loqui*am jai+ sg+m sx & m pokisx & m o<lo*moiam jai+ sg+m sx &m
rsqasixsx & m a$qesg+m jai+ sg+m sx& m heqapaimx & m uikopomi+am jai+ sg+m sx & m meamix& m q<x*lgm
y>dotrim.
Soi&| poigsai&| le+m a$qe*rjei g< ei$qg*mg jai+ g< e$pirsg*lg jai+ g< g%bg, ot$de+ de+ oi< jke*psai
otde oi< kzrsai+ ot$de+ g< a$re*beia ot$de+ g< o$qcg+ a$qe*rjotrim. Oi< poigsai* ei$rim {$dai&| sg&|
$ +
a$po+ sx& m ktpx & m jai+ sx& m rtluoqx & m jasautcg&| ai$si*a.

§
d
s 5. Le abitudini di vita degli Ateniesi s

Oi< rsqasix & sai sz& mi*jz silg+m jai+ do*nam soi&| poki*sai| ue*qotrim. $Em sai&| e<oqsai&| de+
ai< jo*qai jai+ oi< meami*ai {$da+| sai&| heai&| y>dotrim jai+ sz& jiha*qy jai+ sz& {$dz& sa+| wtva+|
et$uqai*motrim.
Oi< mat&sai le+m sg+m ha*karram diabai*motrim, oi< lahgsai+ de+ paidet*omsai jai+ sa+| sot&
paidosqi*bot rtlbotka+| a$pokalba*motrim. Oi< jqisai+ le+m sot+| sg&| e$ketheqi*a|
pqodo*sa| joka*fotrim, oi< a$hkgsai+ de+ sai&| mi*jai| jai+ sai&| silai&| vai*qotrim, oi<
molohe*sai de+ a$rua*keiam soi&| poki*sai| paqe*votrim.

§
d s 6. Atene e Sparta s

Ai< $Ahg&mai e$m sz& $Assijz& ei$rim, g< Rpa*qsg de+ e$m sz& Kajxmijz&. $Em sai&| $Ahg*mai| oi<
poki&sai e$kai*a| utset*otri jai+ sz& a>cqy jai+ sz& a<kiei*y vai*qotrim.
Ai< $Ahg&mai sai&| sx & m rsqasixsx & m a$hkghx
& m jai+ sx & m mi*jai|, jai+ sai&| sx
& m rouirsx
&m
diasqibai&| jkeimai* (famosa) ei$rim. <G de+ Rpa*qsg sz& sx & m molohesx & m rxuqort*mz jai+ sz&
& m rsqasixsx
sx & m peihaqvi*y jai+ sz& sx & m pokisx& m jaqseqi*y jkeimg* (famosa) e$rsim.
c
Acropoli di
Atene,
Eretteo con
la loggetta
delle
Cariatidi.

52 UNITAÁ 2
§
d s 7. Le fanciulle dell'antica Grecia s

Ai< jo*qai <Ekkgmijai+ (greche) sg+m pemi*am jai+ sa+| rtluoqa+| t<pole*motrim, a$kka+ ot$
sg+m a$sili*am jai+ sg+m a$uiki*am. <G g%bg pgcg* e$rsi sg&| g<domg&| sai&| jo*qai|. Ot$de+ sg&| sx &m
pokisx & m e$jjkgri*a| ot$de+ sx & m lavx& m lese*votrim, ca+q sg+m sx & m meamix & m q<x*lgm ot$j
e>votrim.
Ai< jo*qai de+ sa+| se*vma| rse*qcotri jai+ sai&| heai&| ht*otrim. e$m sz& oi$ji*y so+m bi*om (la
vita) dia*cotrim.
c
Statuetta bronzea di una kore con un
ampio peplo. Atene, Museo
Archeologico Nazionale.

§
d s 8. La pace eÁ fonte di benessere s

Ai< g<domai+ sx
& m ktpx& m ai$si*a ei$ri*m jai+ ai< e$pihtli*ai sa+| wtva+| saqa*rrotrim. <G sx
&m
pokisx & m o<lo*moia sz& vx*qy sg+m ei$qg*mgm paqe*vei jai+ sg&| et$pahei*a| q<i*fa e$rsi*m.
Sz& ei$qg*mz g< et$uqort*mg ci*cmesai, sz& de+ et$uqort*mz oi< poki&sai sa+| se*vma|
e$qca*fomsai. Oi< le+m pqerbt*sai sg+m dijaiort*mgm jai+ sg+m e$cjqa*seiam sot+| meami*a|
dida*rjotrim (dida*rjx regge il doppio acc.), oi< de+ dijarsai+ sg+m di*jgm helirset*otrim. g<
le+m roui*a sg+m pokisei*am utka*rrei, ai< de+ bka*bai a$posqe*pomsai.

Analisi guidata
d COMPRENSIONE TESTUALE
1. Che cosa procura la concordia dei cittadini al paese?
2. Durante la pace che cosa fanno i vecchi e i giovani?
3. Qual eÁ il compito della saggezza?
d COMPETENSA LINGUISTICA
1. Quali sono i sostantivi femminili e maschili presenti nel brano?
2. Quale diaÁtesi ha la voce verbale e$qca*fomsai (r. 4)?
3. Con il sintagma sz&... et$uqort*mz (r. 3) si esprime un complemento di mezzo, di modo o di causa?

L'articolo d
La prima declinazione 53

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