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ESTRATTI di LE PORTE DELLA PERCEZIONE

1- Noi viviamo insieme, agiamo e reagiamo gli uni agli altri; ma sempre, in tutte le circostanze, siamo
soli. I martiri quando entrano nell’arena si tengono per mano; ma vengono crocifissi soli. Allacciati, gli
manti cercano disperatamente di fondere le loro estasi isolate in una singola autotrascendenza; invano.
Per la sua tessa natura, ogni singolo è condannato a soffrire e godere in solitudine.Dalla famiglia alla
nazione ogni gruppo umano è una società di universi-isole.2- Vederci come gli altri ci vedono è uno dei
doni più salutari. Appena meno importante è la capacità di vedere gli altri come essi si vedono. Es.:
Come un sano può arrivare a comprendere che cosa effettivamente prova a essere pazzo?Vi è un
interno da sperimentare oltre che l’esterno.

3- Io sono e, per quanto posso ricordare, sono stato sempre povero d’immaginazione. Le parole, anche
quelle suggestive dei poeti, non evocano quadri alla mia mente. Solo quando ho la febbre alta le mie
immagini mentali hanno vita indipendente.

Assunzione di 40 g di mescalina.
- Indifferenza per lo spazio e il tempo
- Capacità di ricordare e “pensare direttamente” è poco ridotta
- Impressioni visive intensificate e l’occhio ritrova un po’ dell’innocenza di percezione dell’infanzia,
quando il senso non era immediatamente e automaticamente subordinato al concetto.
- La volontà peggiora, non vede ragione di far niente in particolare.
- Tutti i colori intensificati
- “Oggi il percento aveva inghiottito il concetto”

4- Guardavo i miei mobili come l’esteta puro il cui interesse è solo per le forme e per i loro rapporti
entro il campo visivo o lo spazio del quadro.5- Con successo o senza, tutti noi rappresentiamo la parte
del nostro personaggio da romanzo preferito.6- Il mondo esterno è quanto ci aspetta al risveglio ogni
giorno della nostra vita; è il luogo dove, volenti o nolenti, dobbiamo cercare di organizzare la nostra
vita. Nel mondo interiore non vi è né lavoro, né autonomia. Noi lo visitiamo solo nei sogni e nella
meditazione, e la sua singolarità è tale che non troviamo mai lo stesso mondo in due occasioni
successive.7- Seurat, pittura paesaggistica mistica.8- Il bisogno di trascendere la personalità cosciente
dell’Io è un’in’inclinazione principale dell’anima.
9- Guarda, il povero indiano, la cui mente ignorante gli ricopre la fronte, ma lo lascia nudo dietro. Ma
in effetti siamo stati noi, bianchi ricchi e altamente istruiti, a rimaner nudi dietro. Noi ricopriamo la
nostra nudità anteriore con qualche filosofia ma dietro rimaniamo scoperti, alla mercè di tutti i venti
delle circostanze.
10- Noi parliamo troppo, dovremmo parlare di meno e disegnare di più. Cit. Goethe
11- Dobbiamo intensificare la nostra capacità di guardare il mondo direttamente.
12- Gli psicologi gestisti, come Samuel Renshaw, hanno escogitato metodi per allargare la portata e
aumentare l’acutezza delle percezioni umane, Ma nulla di questo viene applicato dai nostri educatori
13- Ma l’uomo che ritorna dalla Breccia del Muro non sarà mai proprio lo stesso dell’uomo che era
andato: sarà più saggio ma meno presuntuoso, più felice, ma meno soddisfatto di sé, più umile nel
riconoscere la sua ignoranza, eppure meglio attrezzato per capire il rapporto tra parole e cose, tra
ragionamenti sistematico e Mistero insondabile che egli cerca, sempre invano, di comprendere.

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