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LA FILOSOFIA SCIENTIFICA

Come detto all’inizio ,la filosofia scientifica e quindi la scienza , non è importante
soltanto da un punto di vista nozionistico , ma trova anche molteplici applicazioni
pratiche nella nostra società, che ci permetto sia di guardare al passato e sia di sperare
in un futuro migliore . è innegabile infatti che la società di oggi risenta dell’influenza
delle conoscenze scientifiche , le quali essendo in continua evoluzione modificano
alcune concezioni filosofiche ,politiche , culturali , ne confermano altre e altre ancora
ne fanno nascere. Essa però è di fondamentale importanza perché ha permesso
all’umanità di inoltrarsi nella conoscenza dell’infinitamente grande della struttura
dell’universo e nell’infinitamente piccolo dei componenti fondamentali della materia,
ha messo a disposizione scoperte sulla nascita, sulla vita e sulla morte cellulare, ha
reso possibili nuove cure per malattie incurabili fino a poco tempo fa, ha messo a
disposizione strumenti per nuove forme di intelligenza, in primo luogo quella
collettiva indotta attraverso Internet e i social networks,e inoltre essa è motore dello
sviluppo e della competizione economica capitalistica ed anche della supremazia
militare di parti del mondo su altre. La scienza però suscita anche significative
dispute su temi importanti come il cambiamento climatico , la medicina e la
tecnologia , sulle quali tutto il mondo continua a discutere , cercando di trovare
soluzioni utili affinché la natura non arrivi a schiacciarci completamente. A questo
proposito ,potremmo infatti riferirci alla situazione in cui ci siamo improvvisamente
ritrovati da circa un anno e dalla quale non avremo mai potuto sperare di uscire se la
scienza , in tutto gli ambiti ad essa connessi , non fosse stata in continua evoluzione .
Essa infatti ci ha permesso e ci permette ancora di combattere contro un mostro , il
Covid , che ci ha attaccati improvvisamente e che ha gettato il mondo in un baratro
nel quale sembrava non ci fosse via d’uscita . Coloro che però ne sono i portavoce
come i medici , non hanno il semplice compito di studiarla ed applicarla come se
fosse unicamente un insieme di regole ,ma devono prendere coscienza di ciò che
fanno perché si ritrovano , come in questo caso, di fronte ad una scelta più grande di
loro stessi , che li porta a dover decidere di salvare la vita ad una persona piuttosto
che ad un’altra. Per questo motivo è importante ricordare che il medico e gli
scienziati in generale hanno tanti doveri ma due su tutti, quello di agire in scienza e
coscienza, cosa che ci porta a trovare uno stretto legame tra la filosofia scientifica e la
filosofia morale . In questi mesi infatti ha dominato il “secondo me”, non il “secondo
la scienza”, cosa che ci ha portati ad essere lontanissimi da quel metodo scientifico
che ci ha concesso di definirci “progrediti” ed “evoluti”. Come si può quindi
pretendere che il cittadino abbia fiducia, come si può pensare che il professionista
della salute goda ancora del prestigio e dell’autorevolezza che erano sue per
definizione? Scienza e coscienza infatti , in questa epidemia sono state spesso messe
da parte da egoismo, ignoranza e interessi personali che hanno portato spesso a
pensare che tutto ciò che venisse fatto fosse soltanto in relazione all’economia .
Senza la “coscienza” quindi , il medico non è più il medico, lo scienziato non è più
uno scienziato , ma un semplice esecutore, un servo-tecnico della salute chiamato,
grazie alle sue abilità, a soddisfare le richieste di chiunque, indipendentemente da
qualunque valutazione rispetto alla risposta al bisogno di salute. Scienza infatti
sebbene significhi basarsi sulle conoscenze scientifiche, dare solo informazioni
provate, Non deve però portare a formulare previsioni azzardate su una malattia che
ancora non conosciamo. DI fatto essa per essere utile al mondo e all’essere umano ha
bisogno di Coscienza , ossia di ciò che non ci porta né a terrorizzare e né a
banalizzare scelte importanti ,che potrebbero portare a diffondere paura, dubbio e
diffidenza tra i cittadini . Tutto questo però non è da considerarsi un arduo compito ,
perché basta che la scienza si ricordi a chi si rivolge : LE PERSONE .

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