GUIDA SEO
TRUCCHI E SEGRETI PER MIGLIORARE
IL POSIZIONAMENTO NEI MOTORI DI
RICERCA -
PER SITI WEB WORDPRESS
PRINCIPIANTI E INTERMEDI
di Massimiliano Piacentini
3
PREFAZIONE
Agli inizi del mio percorso, quando il mio desiderio più grande era
iniziare questo lavoro, ho passato intere giornate a cercare sul web
informazioni valide, ma mi sono reso conto molto presto che una
buona percentuale delle cose che si trovano su internet sono solamente
infarinature, copie di copia e incolla da un blog all’altro.
Ho capito che, se volevo ottenere qualche risultato, dovevo avere una
formazione diversa, più completa ed esaustiva, ho quindi iniziato il mio
personale percorso di studi.
Dopo aver studiato ore e ore (più di 1000) per arrivare ad un buon
livello e trascorso giornate intere a mettere in pratica ciò che stavo
studiando, ho messo a punto un mio protocollo, un vero e proprio
disciplinare, “IL” mio modo di vedere ed applicare la SEO.
Cercherò di condensare tutto quello che ho imparato nelle pagine di
questo libro.
Vi guiderò attraverso i meandri dei contenuti di valore, della
4
struttura di un sito web, della parte social e di alcuni trucchetti per
Wordpress (ebbene sì useremo Wordpress).
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INDICE
Indice della terminologia
Cos’è la SEO
Chiavi Brand
Traguardi
Analisi
I punti di forza
I competitor
Il piano editoriale
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Struttura del sito web
Categorie
Tag
Permalink
Copywriting
Leggibilità
Author info
Il metodo fai-da-te
Compressione delle immagini in ottica SEO
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Descrizione
Didascalia
Riflessioni
Backlink
Link building
Link earning
Social
8
condividere contenuti su Faceboook
condividere contenuti su Instagram
condividere contenuti su Linkedin
Consigli
Conclusioni
Ringraziamenti
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INDICE DELLA TERMINOLOGIA
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SEM: Search Engine Marketing. Si tratta delle strategie a
pagamento create per aumentare e mantenere la visibilità dei siti
web all’interno dei motori di ricerca tramite ADS come possono
essere gli annunci di Google o le sponsorizzazioni di Facebook,
ma non solo, anche l’email marketing, le fidelizzazioni e tutto ciò
che serve a mantenere il contatto con i clienti è SEM
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sorgente della pagina, sia dei contenuti, secondo le regole della
SEO, con lo scopo di aumentare il posizionamento sui motori di
ricerca e il relativo volume di traffico.
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Server: Macchina fisica, come un computer, su cui vengono
ospitati i siti web. Ha la prerogativa di avere a disposizione veri
processori, ram e tutto ciò che serve a un sito web per avere alte
prestazioni
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aprire la pagina), quella verde URL (cioè l’indirizzo della pagina)
mentre quella in nero è nota come Meta tag description (la
descrizione della pagina). Lo snippet è molto importante per
l'ottimizzazione sui motori di ricerca. Ha una doppia funzione:
contenere parole chiave che servono per il valore del sito nel
motore di ricerca + essere dettagliato e stimolante per
persuadere l’utente a cliccare sul link.
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COS'È LA SEO
Cominciamo con un chiarimento:
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ricerca dei contenuti più vicini alla tua Query, seguendo delle
regole precise in un procedimento molto complesso.
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A COSA SERVE LA SEO
Come già affermato, la SEO serve per posizionarsi il più in
alto possibile nelle Query effettuate con i motori di ricerca.
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La SEO è il mezzo utilizzato per portare le pagine del sito nei
primi posti, allo scopo di raccogliere la maggiore quantità di
persone interessate all’argomento trattato, per trasformarle da
semplici curiosi in clienti, quindi lo scopo principe è, alla fin fine,
quello di monetizzare.
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SEO E MARKETING
La SEO e il Marketing sono le 2 facce della stessa medaglia.
LE CHIAVI DI RICERCA O
“KEYWORD”
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Un sito web, oppure un blog, nascono da un’idea di business,
dalla volontà di trasformare una passione, una conoscenza
approfondita in un qualcosa di redditizio.
E qui arriviamo al vero punto focale, perché tutti, chi più chi
meno, siamo a conoscenza del fatto che una chiave è
necessaria per essere trovati sui motori di ricerca.
Quando le persone fanno una ricerca su Google utilizzano
una parola chiave che, se coincide con il problema che tu, con
la tua idea di business, dici di risolvere, ti porterà il traffico.
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Si tratta del tentativo di capire cosa realmente cerca
quell’individuo, cosa si nasconde dietro a ogni ricerca.
Questo vi aiuterà a creare dei contenuti ad hoc con più facilità.
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CHIAVI BRAND
Le chiavi Brand sono tutte le chiavi di ricerca “corte” che
solitamente si utilizzano come Brand:
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CHIAVI LONG TAIL
Le chiavi di ricerca “long tail”, invece, sono quelle che
descrivono il prodotto o servizio:
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TRAGUARDI
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ANALISI
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I PUNTI DI FORZA
Sembra ovvio, ma nel caso vogliate buttarvi in questa
fantastica carriera, dovete tenere presente che, per iniziare un
progetto SEO, dovete basarvi esclusivamente sui punti di forza
dell’azienda o vostri in caso vogliate migliorare il posizionamento
del vostro sito web personale.
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ANALISI DEI COMPETITOR
Come avete fatto prima per i vostri punti, stilate adesso una
lista dei vostri competitor diretti, elencando, per ciascuno di loro,
i punti di forza e soprattutto cercate di trovare i loro punti deboli.
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PIANO EDITORIALE O P.E.
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ottenere i risultati desiderati con il sito web aziendale o
personale, affrontando uno ad uno i punti e i tempi necessari per
gestire i contenuti.
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SCELTA DELL’HOSTING
MIGLIORE
Big G o Mr. Google, che dir si voglia, per chi non lo sapesse, è
un appassionato della velocità di caricamento e proprio per
questo premia chi ha un sito molto performante e veloce nel
caricamento, sia in versione classica o desktop, sia in versione
Mobile per visualizzarli da un dispositivo portatile come un
telefono, smartphone, o tablet.
Facilità di acquisto
Facilità di installazione di cms come Wordpress, Drupal,
Magento o Prestashop
Presenza di interfaccia cPanel per la gestione dei servizi
Limite di banda/Quantità di accessi giornalieri, settimanali,
mensili
Quantità di spazio offerto per installare l’intero sito web
Tipi di CPU e quantità di RAM che mettono a disposizione
Posizione dei server
Sistema di caching con Varnish
Cdn compreso nel piano
Tipo di assistenza fornita
Velocità di assistenza
Qualità di assistenza ricevuta
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rete diventa difficile.
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vetrina, molto piccoli e con pochi script javascript al loro interno).
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USER EXPERIENCE O UX
Trovato l’hosting preferito, si passa ad un termine che molti
avranno sentito ma che probabilmente non avranno capito a
fondo: la user experience.
Giusto?
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Lo scopo principale è quello di offrire un'esperienza
piacevole, avendo la capacità di posizionare i giusti elementi nel
giusto posto dando un senso di gradevolezza e pulizia alla
pagina, privilegiando l'utilità, la semplicità d'utilizzo e l'efficienza
del tutto.
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SCELTA DEL TEMPLATE DA
UTILIZZARE IN WORDPRESS
Per rendere possibile ciò che abbiamo appena detto, sempre
utilizzando Wordpress, ci vengono in aiuto i template o “temi”
che possono essere gratuiti o premium (che sono ovviamente a
pagamento).
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Ma tornando al discorso iniziale, ogni tema è ottimizzato per
avere di default una buona disposizione degli elementi e una
discreta UX, sta a voi non stravolgere tutto.
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CERTIFICATO SSL-TLS (HTTPS)
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QUALE È IL MOTIVO PER CUI
DOBBIAMO ATTIVARE IL
PROTOCOLLO HTTPS?
Molte query sul web sono di persone che chiedono il motivo
per cui è “obbligatorio” il passaggio dal vecchio http al nuovo
HTTPS, e la risposta è semplice:
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SICUREZZA
Inutile dire che se sul vostro sito non avete attivato l’SSL
Secure Certificate (HTTPS) quando un potenziale cliente tenta
di iscriversi alla newsletter, oppure cerca di contattarvi dal vostro
sito, là dove avete inserito un form, Chrome (oppure gli altri
browser) restituisce una schermata rossa, sicuramente i risultati
che rischiate di ottenere sono:
Il cliente si spaventa
Rischiate di sembrare un sito fraudolento
Perdete la credibilità acquisita fino a quel momento
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Non credo proprio.
Per ovviare a questo il passo è semplice, basta contattare il
vostro provider e attivarlo.
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MA COS’È NELLO SPECIFICO IL
PROTOCOLLO HTTPS?
È l’acronimo di <<Hypertext Transfer Protocol Secure>> che
detta in parole povere è: protocollo per il trasferimento sicuro di
contenuti ipertestuali.
Fa sì che la navigazione degli utenti, mediante lo scambio di
pacchetti dati tra server e interlocutore, avvenga in maniera
sicura, criptata. Lo scambio di dati, avviene tramite TLS “transfer
layer security” che permette di ottenere 3 livelli di protezione che
sono:
Autenticazione: Dimostra che gli utenti stanno scambiando
dati esattamente con il sito web in cui stanno effettuando
acquisti, registrazione ecc.
Crittografia: Ogni scambio di dati, mentre l’utente visita il sito
web, è criptato, pertanto è impossibile intercettare, tenerne
traccia o leggerlo da parte di terzi.
Sicuramente un ottimo metodo di navigazione sicura.
Integrità dei dati: Ogni dato che viene scambiato, non può
essere né alterato né danneggiato durante il trasferimento,
senza lasciare traccia.
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STRUTTURA DEL SITO WEB
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TAG H1-H6, P, TITLE + META
TAG DESCRIPTION
COSA SONO I TAG H1 H2 H3 E P, E COME
VANNO USATI PER ESSERE SEO FRIENDLY
ED EFFICIENTI.
Titolo 1
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
Titolo 6
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IL TAG TITLE O H1
Deve essere lungo meno di 70 caratteri, questo perché Google ha
posto il limite nella visualizzazione dei risultati di ricerca.
Per evitare che sia troncato o i motori di ricerca scelgano di
visualizzare un testo diverso al suo posto rispettate questa richiesta di
Google.
Alcuni testi possono andare oltre i 70 caratteri, in base alla larghezza in
pixel di ogni lettera, ma prendiamo per buono quello detto in
precedenza…
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DEVE CONTENERE KEYWORDS
Ovvero le parole chiave che gli utenti potrebbero cercare nei
motori di ricerca e deve racchiudere anche una descrizione
accurata e sintetica del contenuto di una pagina.
Gli spider di Google, o di altri motori di ricerca, vanno a verificare
la coerenza delle keyword inserite, confrontandole con la
descrizione e il titolo del post/pagina che state creando.
Maggiore sarà la coerenza, migliore sarà il risultato.
Contenuti della pagina o del post, il Tag H1 deve essere lo
stesso del titolo della pagina (non del sito), in grassetto o
comunque in evidenza rispetto al testo. Offre al cliente un’idea
chiara di ciò di cui si parla all’interno della pagina. Ogni motore
di ricerca, dà molta importanza all’usabilità di un sito web,
ovvero alla chiarezza e alla facilità di “lettura”
di una pagina web, quindi maggiore sarà la “semplicità” con
una buona chiarezza di lettura, maggiore sarà il rank che verrà
associato alla pagina.
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INSERIRE UN SOLO TAG H1 PER
PAGINA.
I tag vanno da H1 a H6, ma H1 e H2 sono i più importanti. Sta
all’utente decidere a quali parti del testo dare più importanza,
per cui H2 può essere un sotto-paragrafo di H1 o il sottotitolo di
H1. L’importante è scrivere in maniera chiara sia per i motori di
ricerca che per chi naviga il sito. Ogni pagina, quindi, può essere
divisa in parti principali o secondarie a seconda dei tag H2, H3,
H4 assegnati.
Facciamo un esempio pratico
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IL TAG P O PARAGRAFO
Il tag paragrafo <p> è il contenitore di tutto il testo che si
presenta sotto un titolo o sottotitolo.
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DEVE CONTENERE LA
KEYWORD PRINCIPALE
Se siete del mondo della SEO (se state leggendo qui
probabilmente non lo siete) saprete già che è uno step
fondamentale. Il primo paragrafo deve contenere la keyword
principale che abbiamo impostato per la pagina.
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DEVE AVERE UN’ALTA
LEGGIBILITÀ
Ne parleremo meglio nel capitolo “Copywriting” ma vi accenno
qualcosa adesso.
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fare uso di paragrafi spaziati, che offrono a chi legge la
possibilità di fare uno stop di lettura facilmente
raggiungibile.
usare colori di sfondo che non creino riflessi e non facciano
brillare gli occhi a causa del contrasto tra testo e sfondo.
fare uso di un carattere che garantisca la massima chiarezza
e aiuti a confondere il meno possibile le lettere.
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DEVE ARGOMENTARE NEL
MODO GIUSTO CIÒ CHE È STATO
SCRITTO NEL TITOLO
Inutile spiegarlo.
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KEYWORD DENSITY E SINONIMI
Questo punto, fa sorgere da anni controversie nel mondo
della SEO.
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IL META TAG DESCRIPTION
A concludere i tag principali per la SEO, manca l’ultimo
ovvero il meta tag description
Vediamo un esempio:
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CATEGORIE
Adesso veniamo alle categorie.
Le categorie sono le frecce nella faretra di un SEO Specialist,
sono più importanti di quanto si possa pensare.
Prendiamo l’esempio di un blog di elettronica: questo blog può
avere molti articoli che trattano di tecnologia, ma la tecnologia
non va considerata una micro-categoria, bensì una macro-
categoria nella quale si possono trattare mille altri argomenti
come ad esempio:
1. Smartphone
a. IPhone
b. Samsung
c. Huawey
d. Nokia
2. Giochi
a. Sparatutto
b. Strategia
c. Rompicapo
d. Arcade
3. Computer
a. Gaming
i. Fascia bassa
ii. Fascia media
iii. Fascia alta
b. Lavoro
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4. Software
a. Grafica
i. 2d
ii. 3d
b. Gestionali
c. Video editing
5. Componenti hardware
a. Gaming
i. Schede video
ii. Schede audio
iii. Casse acustiche
iv. Mouse con alto dpi
v. Tastiere ergonomiche
vi. Tastiere gaming
vii. Monitor con refresh veloce
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Adesso invece cosa possiamo capire soltanto guardando la
url?
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TAG
Dopo aver impostato correttamente tutte le categorie, c’è un
ulteriore modo per andare a categorizzare gli articoli, i prodotti e
le pagine, sto parlando dei “tag”.
Definiamo cosa è il tag:
Facciamo un esempio:
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Adesso chiunque ricerchi, all’interno del vostro sito/blog, la
chiave “Call Of Duty” troverà i 3 articoli appena elencati.
Le categorie di ogni articolo saranno probabilmente differenti,
ma il tutto sarà identificato da un tag in comune.
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PERMALINK
Impostare bene la struttura dei Permalink può davvero fare la
differenza tra un buon progetto e uno di scarso valore.
Esattamente come vi abbiamo consigliato di dedicare molta
attenzione alla struttura del sito, spiegata nella sezione delle
categorie, anche per i Permalink dobbiamo fare la stessa
attenzione, perché anche questi servono e fanno la loro parte;
impostare la struttura se poi si sbagliano le impostazioni dei link
è un errore enorme.
In WordPress se andate in impostazioni>Permalink vi
troverete in una schermata in cui si può scegliere varie cose tra
cui:
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INSTALLAZIONE DI ALL-IN-ONE
SEO PACK O YOAST
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Su Yoast invece si possono fare le medesime cose, ma in più
è stata aggiunta una sezione visiva che funziona tramite piccoli
semafori (Rosso Giallo e Verde) con i quali si può capire se la
parte SEO di ogni pagina può essere migliorata e in che modo, e
se i contenuti testuali della pagina necessitano di miglioramenti
per quanto riguarda la leggibilità (cosa molto importante “vedi al
capitolo paragrafo>leggibilità ”).
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CREAZIONE DELLA
SITEMAP.XML
Sempre con i programmi appena detti, sarà possibile andare
a creare la sitemap.xml che altro non è che un file in XML dove
si va a spiegare ai motori di ricerca quali sono i contenuti da
indicizzare, il loro title, il permalink, e l’importanza che ha ogni
contenuto che abbiamo inserito al suo interno.
articoli
pagine
media/allegati
Custom_post_type creati da voi
62
Categorie
tag
formati
Custom Tassonomy create da voi
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IMPOSTAZIONI PER
CONDIVISIONE SOCIAL
Come abbiamo appena fatto per la sitemap, anche
l’abilitazione dei tag per la condivisione sui social, è molto
importante. Nella barra di sinistra, cliccate su “all in one SEO”,
dopo di ché andate nella sezione “gestione delle funzionalità” e
abilitate la condivisione social. Da adesso, su ogni pagina e
articolo, in fondo alla pagina del backend, troverete, oltre alla
linguetta canonica di All-In-One per title, description, una
ulteriore linguetta che vi permetterà di impostare alcuni Tag per
condividere il contenuto appena creato sui social.
In particolare potrete:
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COPYWRITING
L’arte del copywriting, è una delle cose più difficili da
apprendere e, probabilmente, di tutto il lavoro che stiamo
facendo insieme.
Come già scritto nell’indice della terminologia, all’inizio del libro,
è l’abilità di creare, con il giusto e sapiente uso del testo, della
parola, (ma non solo), quei contenuti definiti appunto “testuali”,
che siano di qualità , completi, esaustivi, originali, non copiati da
altri siti o blog (Google con i suoi meccanismi riesce a leggere e
confrontare milioni di parole, per cui è in grado di capire se quel
testo è copiato anche solo in parte e di conseguenza lo
penalizza), espressi in italiano corretto e che, in funzione del
quadro generale, siano in grado di trasmettere il giusto
messaggio, lavorando su ogni singola parola.
Si tratta dunque di creare contenuti testuali relativi ad argomenti
precisi, sicuramente fatti in ottica SEO e accattivanti quel tanto
che serve a trasmettere il messaggio scelto, che siano capaci di
spiegare, argomentare, far apprezzare e vendere i vostri prodotti
e servizi.
Il segreto è scrivere per l'utente, in modo fluente, amichevole,
proprio come se fosse un confronto con un amico.
Questa è una strategia che ti porterà a dei risultati non
indifferenti nel lungo termine e, soprattutto, ti porterà ad avere
una crescita continua nel tempo per quello che è il traffico
organico, cioè il traffico naturale, che viene da sé, quello “gratis”.
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meglio l’argomento.
Facciamo un esempio:
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STESURA E CREAZIONE DI
CONTENUTI TESTUALI
Per creare contenuti testuali degni di un buon copywriter,
innanzitutto si deve studiare bene l’argomento di cui si deve
andare a parlare, decidendo i punti principali e come seconda
cosa si deve tenere conto di alcuni aspetti:
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LEGGIBILITÀ
Adesso che abbiamo le “basi” per andare a stilare un buon
testo, anche la leggibilità vuole la sua parte.
Cosa è la leggibilità?
La leggibilità è la comprensibilità dei contenuti di un testo.
Esistono anche processi matematici relativi alla lunghezza delle
frasi e alla lunghezza della parola (indice Gulpease). Questo
indice non intende sostituirsi alle valutazioni umane, ma riesce a
fornire delle indicazioni.
Un papiro di 2000 parole senza interruzioni, sottotitoli o
elementi grafici, risulta stressante e difficile da leggere.
Quindi:
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AUTHOR INFO
Ultima cosa per quanto riguarda il Copywriting è l’author info.
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ma...come posso fidarmi del tipo che ha scritto questa guida?
Non sottovalutatelo.
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CREAZIONE E MODIFICA DI
IMMAGINI (CONTENUTI VISIVI)
Siamo arrivati all’ottimizzazione della parte più strettamente
grafica del vostro progetto, ovvero le immagini.
Vediamo di seguito.
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SERVIZI ONLINE GRATUITI E A
PAGAMENTO
Uno dei metodi più semplici per recuperare immagini o
contenuti grafici da inserire nel sito, è quello di prenderli da siti di
settore, specializzati in contenuti grafici.
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pagina autore).
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MODIFICA DI CONTENUTI
REPERITI ONLINE
Per quanto riguarda le grafiche intese come volantini,
brochure, copertine Facebook, grafiche da ri-utilizzare per social
ecc, appena scaricate saranno con contenuti testuali fittizi con,
probabilmente, lorem ipsum in ogni dove.
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IL METODO FAI-DA-TE PER LE
GRAFICHE
Se non vi piace prendere spunti da altre persone, il modo
migliore è quello di creare totalmente la grafica con le vostre
mani e la vostra immaginazione.
Illustrator è il vostro migliore alleato in questo, in quanto
permette di creare lavori degni della Pixar; vedrete delle grafiche
che rasentano il realismo, quindi ciò che potrà fermarvi, sarà
soltanto il limite della vostra immaginazione.
Un consiglio:
Cercate di evitare colori troppo forti; utilizzate colori tenui che
siano gradevoli agli occhi delle persone che li visualizzeranno su
schermi retroilluminati con i colori sparati a mille.
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IL METODO FAI-DA-TE PER LE
IMMAGINI
Come per le grafiche, il metodo migliore è quello di crearsele
da soli.
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COMPRESSIONE DELLE
IMMAGINI IN OTTICA SEO
Come già detto nelle prime pagine di questo libro, Big G.
predilige contenuti leggeri, veloci da caricare, con grafiche
leggibili e con codice ottimizzato.
77
Poi in alto a destra, troverete un menu a tendina che vi chiede
il formato di esportazione del file (se non ci sono trasparenze
mettete jpg altrimenti png).
78
Peso del file max: 150/200Kb
79
NOME DEL FILE DELL’IMMAGINE
Qui entriamo un po’ più nel dettaglio della strategia SEO e
delle Keywords.
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TAG “ALT” O TESTO
ALTERNATIVO, TITOLO E
DESCRIZIONE
Adesso che avete creato l’immagine, e le avete assegnato il
nome della keyword principale, quando andrete a caricarla su
WordPress, potete notare che ci sono delle etichette su cui
potete scrivere, sulla parte destra dello schermo ovvero:
Titolo
Testo alternativo
Descrizione
Didascalia
(non in quest’ordine).
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TITOLO
Il titolo dell’immagine deve essere lo stesso della keyword
principale.
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TESTO ALTERNATIVO
Il testo alternativo dell’immagine deve essere lo stesso della
keyword principale.
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DESCRIZIONE
La descrizione, oltre a contenere obbligatoriamente anche lei
la keyword principale, deve poter spiegare ciò che avviene
nell’immagine (ricordate la premessa fatta ad inizio capitolo). In
questo modo Google o qualsiasi altro motore di ricerca,
sapranno esattamente qual è il contenuto della vostra immagine.
84
DIDASCALIA
La didascalia non deve limitarsi a descrivere quello che si
vede nella foto, altrimenti è piuttosto inutile.
Se hai scattato una foto di una moto e nella didascalia scrivi
"Motocicletta", non trasmetti nessuna informazione in più al
lettore.
Prova invece a descrivere i dettagli dell'immagine che non
sono immediatamente visibili, come l’occasione particolare, il
luogo, la data.
Cerca di descrivere tutti gli elementi che non sono così dati
per scontati.
Ad esempio, per una foto di un tramonto, puoi scrivere:
"Tramonto sulla costa tirrenica, settembre 2019, Punta Ala,
Grosseto".
85
RIFLESSIONI
In un sito web la stesura dei contenuti testuali è normalmente
molto lunga e richiede molto tempo, allo stesso modo anche la
parte relativa alle grafiche e alle immagini può portare via molto
tempo al vostro lavoro.
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REPORT E TOOLS ONLINE
Adesso che è finalmente pronto il progetto, il sito è online e
inizierà a generare traffico, ma quanto e da dove? Per capire
questo ci vengono in aiuto due strumenti gratuiti di Google,
rispettivamente
Bouncing Rate
Pagine più visitate
Contatore di pagine visitate
Contatore di sessioni
Nuovi utenti
Utenti totali
Pagine per sessione
Durata media a sessione
87
ATTIVAZIONE DELLA GOOGLE
SEARCH CONSOLE
Per attivare la search console è semplice, basta Googlare
“Google search console”, cliccare sul primo risultato che viene
proposto, cliccare su “inizia ora” ed accedere al vostro account
Google (è il solito di gmail, quindi basta inserire quei dati ;)).
1. Dominio
2. Prefisso URL
88
DOMINIO
Se scegliete la voce dominio, vi basterà inserire il vostro
dominio come tuodominio.it (prenderà in automatico sia l’http
che https, www. e non www. in automatico) e proseguire.
oppure
sostituire DNS per Search console per Aruba
Ecc.
NB: la sostituzione dei dns, ha una tempistica di
propagazione che solitamente è di pochissimi minuti, ma in
alcuni casi ci possono volere delle ore, quindi nel caso non
funzioni subito il consiglio è quello di avere pazienza ed
aspettare ;-).
89
Et voilà, avete confermato la vostra proprietà.
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PREFISSO URL
A differenza del primo, questo metodo è più semplice da
verificare ma ogni versione del vostro sito dovrà essere una
proprietà singola).
1. http://www.tuosito.it
2. http://tuosito.it
3. https://www.tuosito.it
4. https://tuosito.it
91
SOSTITUZIONE DEI DNS (LO
STESSO DEL PRECEDENTE)
Senza dilungarsi troppo, vedi il metodo precedente.
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INSERIMENTO DEL TAG
FORNITO NELL’HEADER DEL
VOSTRO SITO IN MODO
MANUALE
A fine dell’inserimento dei dati richiesti del vostro sito web, vi
verrà fornito un tag che è tipo:
93
INSERIMENTO DEL TAG
FORNITO NELL’HEADER DEL
VOSTRO SITO TRAMITE
UTILIZZO DI PLUG-IN
Salvate ed è fatto
94
DOWNLOAD DI UN FILE E
CARICAMENTO TRAMITE FTP
SUL VOSTRO HOSTING
(SEMPLICE E VELOCE)
Il metodo più semplice, invece, è quello tramite upload di un
file .html che Google mette a disposizione.
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ATTIVAZIONE ACCOUNT
GOOGLE ANALYTICS
Come per la search console, cercate su Google “Google
Analytics” o andate su analytics.google.com e accedete con il
vostro account Google.
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BACKLINK
Adesso che tutto è in funzione, e abbiamo la possibilità di
controllare se il nostro sito web genera traffico, è importante
andare a “creare” dei link da siti autorevoli che rimandino verso
le nostre pagine.
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COS’È L’AUTHORITY?
L’authority è semplicemente un numero che indica quanto è
alto “il valore” della tua pagina/sito in base a determinati fattori.
98
COME AVERE PIÙ AUTHORITY?
Premessa: ci sono alcuni siti web disastrosi dal punto di vista
dell’ottimizzazione SEO all’interno delle loro pagine, con
contenuti scritti male e nemmeno molto esaustivi, che grazie alle
tecniche che vi sto per esporre, sono in prima pagina con
moltissime chiavi di ricerca (ovviamente non faccio il gioco
sporco, non citerò alcun sito per ledere la loro autorità).
99
LINK BUILDING
Sostanzialmente la link building è la costruzione artificiosa di
link che rimandano al vostro sito sottolineando “in modo
artificioso”.
Semplice no?
No, non lo è affatto.
100
Spesso non riceverete risposta e in caso riusciste a mettervi
in contatto con loro, dovete proporre contenuti di valore anche
per loro altrimenti non vi considereranno per niente.
101
LINK EARNING
La Link earning, invece, è la creazione in modo naturale dei
link da siti esterni verso il vostro.
102
OCCHIO AI BACKLINK DANNOSI
Viceversa, se non abbiamo backlink di valore, ma abbiamo
link cattivi (di basso livello), questi faranno più danni della
grandine.
Avere backlink buoni è molto difficile, ma il loro uso ci
permette di posizionare meglio un sito gradualmente.
Quelli cattivi (esempio di spam) invece, fanno perdere molto
velocemente il posizionamento ottenuto.
Ci sono siti che offrono backlink a pagamento, ma diffidate da
questi mezzucci per arrivare al vostro scopo. Google con i suoi
algoritmi sempre in evoluzione, è molto intelligente e riesce a
capire sempre meglio quali sono buoni e quali no.
103
SOCIAL
Facciamo un piccolo recap di quello che abbiamo fatto:
104
naturale
Vi dò una mano….
Leggete il titolo del capitolo !!!!! :-D
105
CREAZIONE E SETTING DELLE
PAGINE SOCIAL
Adesso vediamo insieme il perché si dovrebbero creare le
pagine social e come impostarle, prendendo come esempio i 3
social più utili secondo la mia esperienza, ovvero Facebook,
Instagram e Linkedin.
106
PERCHÉ CREARE UNA PAGINA
FACEBOOK
Non dovete fare altro che aprire una nuova pagina, seguire la
guida a video che vi consiglia e vi permette di scegliere varie
tipologie di layout ed il gioco è fatto! siete potenzialmente
visualizzabili dal mondo intero.
L’importante è ricordarsi che l’occhio vuole sempre la sua
parte.
Mi spiego meglio:
Un potenziale cliente vi trova su Facebook e apre la vostra
pagina.
107
Entrano nelle info dell’azienda e non trovano né numero di
telefono, né indirizzo fisico, né un contatto email.
PROFESSIONALITÁ.
numero di telefono
indirizzo email
indirizzo fisico
orari di apertura
biografia
storia
Come seconda cosa dovete impostare un’immagine di
copertina (quella stretta e lunga in alto alla pagina), scusate lo
slang, strafiga.
108
PERCHÉ CREARE UNA PAGINA
INSTAGRAM
Se con Facebook abbiamo un social polivalente, dall’altra ne
abbiamo uno che permette solo la condivisione di foto e
immagini con aggiunta di testo limitato e che non prevede la
presenza di link.
Eh sì, Instagram non permette l’inserimento di link all’interno dei
contenuti condivisi, o meglio, lo mostra a video ma cliccandoci o
facendo un “tap” con le dita non apre nessun link.
109
foto dell’inaugurazione o di un evento in particolare.
110
PERCHÉ CREARE UNA PAGINA
LINKEDIN
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CONDIVISIONE DEI CONTENUTI
Dopo aver impostato tutto il progetto, ed aver capito gli scopi
di ogni social, vediamo cosa si dovrebbe condividere e perché.
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CONDIVIDERE I CONTENUTI SU
FACEBOOK
Su Facebook, si ha praticamente carta bianca sulla
condivisione dei contenuti.
Foto
Si può condividere una semplice foto di produzione, per
mostrare ai potenziali clienti che il nostro prodotto ha una bella e
artigianale lavorazione.
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Si possono condividere “link” intesi come vere e proprie
pagine; se copiate e incollate il permalink, di cui abbiamo parlato
nei capitoli precedenti, sul vostro stato di Facebook, tramite dei
tag opengraph generati automaticamente o manualmente con
l’utilizzo del plugin YOAST o All In One SEO (es “og:image,
og:title, og:type e og:url ”) cattureranno un’immagine (spesso
quella in evidenza della pagina/post), Il titolo della pagina e una
brevissima descrizione di quello che state condividendo.
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CONDIVIDERE I CONTENUTI SU
INSTAGRAM
A differenza di Facebook, che permette di condividere
qualsiasi cosa sul suo social, Instagram permette di condividere
esclusivamente delle immagini con commenti che possono
contenere i famigerati “hashtag” caratterizzati dal cancelletto #
“hash” prima del tag.
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CONDIVIDERE I CONTENUTI SU
LINKEDIN
È la solita procedura di Facebook con i soliti scopi, quindi per
scopo di guadagno, di vanto o di dottrina.
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SPONSORIZZARE SUI SOCIAL
Parlando in particolare di FB, la sponsorizzazione è quanto di
più efficace possiate avere nella faretra delle vostre possibilità.
Oltre a poter sponsorizzare praticamente tutti i contenuti che
volete, ha una semplice funzione che vi permette di risparmiare
soldi, cercando il vostro pubblico target e andando a
massimizzare le conversioni… come si chiama?
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scarpe
scarpe da donna
scarpe classiche
scarpe décolleté
stiletto
ballerine
stivali
stivaletti
tronchetti
anfibi
scarpe aperte
scarpe sportive
sneakers
Gucci
Prada
Burberry
Chanel
Louis Vuitton
Michael Kors
Christian Louboutin
Manolo Blahnik
Jimmy Choo
Nike
Adidas
Puma
Diadora
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Inserendo tutte queste caratteristiche, sarete sicuri che la
vostra inserzione catturi le persone realmente interessate e,
invece, non venga visualizzata da quelle persone che possono
non essere attratte dai vostri prodotti.
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TUNING DEL SITO WEB
(VELOCIZZARE UN SITO WEB)
L’ultima freccia che rimane nella nostra faretra per una buona
seo è fare un buon tuning, cioè una messa a punto dell’intero
sito web per ottimizzare il codice, le immagini e la velocità in
modo da avere un punteggio alto nei test di analisi come Google
Speed o Gtmetrix.
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SERVIZIO ONLINE PER TEST DI
VELOCITÀ GTMETRIX
Come appena accennato, lo strumento migliore (Gratuito) per
analizzare le prestazioni del vostro sito web è Gtmetrix. Vi
permetterà di capire se ci sono degli errori nel vostro sito, quali
sono e attraverso una semplice ricerca online, capire come
correre ai ripari.
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Le cose da fare sono veramente tante ma le più importanti da
prendere in considerazione sono le seguenti:
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TOOL PER WORDPRESS
Per ogni passo sopra citato la soluzione più rapida, ma anche
la migliore, è fare uso di semplici plugin che risolveranno il
problema.
Ricordiamo, per chi non sapesse come si fa, quali sono i passi
da fare per scaricare, installare e attivare un plugin in
Wordpress.
Una volta loggati al vostro sito all’indirizzo (se non si è
modificato) tuosito.it/wp-admin, sarete portati alla dashboard del
vostro progetto.
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Cliccate nuovamente su quel tasto ed il plugin sarà installato
e attivato correttamente (salvo errori che potranno apparire in
alto sotto la barra di amministrazione).
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MINIFY
Questo plugin è molto utile per minimizzare il codice del
vostro sito web, che sia html, php o css poco importa, ridurrà al
minimo tutto il vostro codice.
L’esempio classico che faccio sempre è il seguente:
< /div>
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FASTEST CACHE
Qui apriamo un mondo molto tecnico fatto di richiami php
codici e query ma non è questo il momento e il luogo di spiegarvi
come funzionano nello specifico.
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VARNISH E W3 TOTAL CACHE
Se invece avete optato per un hosting come Register.it, con i
piani Linux Base, Advanced o Enterprise, avrete già incluso nel
piano acquistato, un sistema di caching innovativo come
“Varnish” che farà tutto quello che può fare il plugin “Fastest
Cache” ma a livello di server.
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CDN
Di pari utilità, ma solo in caso si venda o ci si proponga ad un
pubblico estero, il CDN (Content Delivery Network ) è
esattamente una manna dal cielo.
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IMSANITY
Ultimo trick, come già accennato nella sezione delle immagini
affrontato in precedenza, è l’utilizzo di plugin come “Imsanity” o
similari.
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CONSIGLI
Prima di concludere questa guida, prima dei saluti e dei
ringraziamenti voglio aggiungere i miei consigli personali.
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CONCLUSIONI
Siamo arrivati in fondo alla nostra guida per principianti e
intermedi per una buona SEO.
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RINGRAZIAMENTI
Approfitto di questa ultima pagina per ringraziare di cuore
e pubblicamente:
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