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Milano, 5 maggio 2011 I Giornata Nazionale della Previdenza Conferenza Formiche e cicale PASSERA: Innanzi tutto grazie ad Alberto

o Brambilla per linvito e complimenti, questa uniniziativa importante, uniniziativa che riguarda tutti, uniniziativa che solo in parte ancora percepita in tutta la sua portata. Riguardo al tema della giornata, le cose importanti le ha gi dette Elsa Fornero stamattina nel suo articolo, per cui non c molto che debba aggiungere. Provo per a dire qualcosa nella prospettiva della Banca e magari a mettermi nei panni di alcuni dei giovani che sono presenti in sala. Leducazione previdenziale davvero molto importante. importante perch prima non si poteva scegliere, era tutto automatico, altri sceglievano per te e non cerano opzioni alternative. Adesso bisogna scegliere, e se non lo si fa con scelte adeguate e lungimiranti, pu succedere di ritrovarsi anziani senza una pensione sufficiente. In molti paesi si stanno creando intere generazioni di anziani poveri. Dobbiamo evitare che questa situazione si verifichi anche nel nostro Paese. La pensione pu essere costruita bene, non fare le scelte giuste al momento giusto pu costare molto caro. Alberto Brambilla parlava in negativo della non contribuzione, cio del lavoro in nero che in certe fasi della vita, soprattutto allinizio, rischia di costare tantissimo in prospettiva sullintera vita lavorativa; in positivo, per esempio, si possono riscattare gli anni universitari al momento giusto e nel modo giusto. Io ricordo di aver avuto la fortuna che quando ero impiegato in Olivetti nel 78, qualcuno queste cose me le spieg, e sono precauzioni che, se prese in tempo, possono radicalmente cambiare il proprio profilo pensionistico. Come diceva invece prima Fabio Cerchiai, non possiamo in nessun modo dare per scontato che la struttura familiare su cui oggi poggia la sostenibilit dellintera societ rimanga la stessa anche nel futuro, anzi dobbiamo iniziare a immaginare una struttura completamente diversa. Lequilibrio di cui parlava prima Alberto Brambilla, della pensione per famiglia o del meccanismo genitori o nonni pensionati con pochi figli, molto presto verr a mancare e molte delle persone presenti in questa sala, quando saranno diventati capifamiglia, non dovranno farsi trovare impreparate. Allora la domanda : posso fare la differenza facendo le scelte giuste? Si, facendo le cose giuste, in termini di lavoro e di abitudini di risparmio, posso cambiare nettamente il mio profilo di futuro pensionato. Ecco, questo un tema nascosto nella complessit di questo settore, perch tutto ancora molto confuso, ed per questo che dobbiamo puntare anche sulleducazione finanziaria per cercare di semplificarlo. Un altro aspetto: i vantaggi fiscali che gi oggi ci sono solo parzialmente conosciuti, e sono enormi. Cio, leffettivo costo di una pensione integrativa decente veramente molto limitato grazie a significativi vantaggi fiscali, se si sanno utilizzare fino in fondo sia in

fase di versamento sia poi, in prospettiva, in fase di liquidazione. E poi - anchio quando ho iniziato ad occuparmene non potevo immaginare che ci fossero tutti questi meccanismi per crearsi la pensione: con 100 oggi versati, si pu avere 10 volte, si pu avere 1.000 volte dopo 40 anni, organizzandosi regolarmente. Non stiamo parlando di dettagli, non stiamo parlando di una cosa che richiede uno sforzo insostenibile a fronte di un magro ritorno. No! Con uno sforzo accettabile, uno sforzo compatibile - perch molto spesso i ragazzi nei primi anni di lavoro non hanno dei redditi importanti, non hanno un risparmio messo da parte, n hanno la possibilit di accumularlo differenza. Queste cose fanno parte del contenuto delleducazione previdenziale che dobbiamo fornire e queste giornate possono contribuire molto in questa direzione. Chi deve occuparsi di educazione previdenziale e finanziaria? Non retorico rispondere che tutti se ne devono occupare. E ce ne dobbiamo occupare fin dalla scuola. Perch se non partiamo dalla scuola, e mi fa piacere quello che diceva il Ministro Gelmini nel suo telegramma, poi molto difficile costruire le cose in modo sostenibile; se non ci sono i rudimenti, i basics gi allinterno della scuola per capire quali sono i meccanismi, il vocabolario comune, se non costruiamo delle basi minime di educazione finanziaria difficilmente possiamo poi intenderci sui concetti pi complicati, che fanno capo alleducazione previdenziale. Leducazione finanziaria la devono garantire i fornitori di previdenza, gli istituti previdenziali. Lo strumento pi formidabile di formazione la busta arancione: sapere quello che uno ha da parte, sapere quello che uno automaticamente avrebbe senza fare niente determinante, perch magari non neanche noto a tutti. La rendicontazione periodica che listituto previdenziale, il fornitore previdenziale - sia questo privato o pubblico - ti d di quello che hai via via messo da parte, di quello che il tuo risparmio previdenziale, di quello che succeder in base a certe ipotesi tra dieci, venti o trentanni lelemento di formazione previdenziale pi importante. Cosa pu fare il legislatore? Il legislatore pu rendere a monte un po pi leggero lo sforzo di educazione previdenziale e finanziaria, semplificando le disposizioni normative, perch ancora adesso gli ordinamenti in questo campo sono di una complessit notevole per i non addetti ai lavori. Anche fare consulenza, fare advisory, rispondere ai clienti che vengono a porre domande in banca non per niente facile. Pertanto, se vogliamo rendere il pi efficace possibile lo sforzo di educazione finanziaria e previdenziale, cerchiamo di rendere meno gravoso e meno complesso loggetto da spiegare. E credetemi, si pu davvero fare molto. Le banche cosa possono fare? Possono fare molto. Innanzi tutto perch conoscono i loro clienti: noi come Gruppo Intesa Sanpaolo abbiamo 11 milioni di clienti in Italia e - il giovane pu costruirsi una pensione integrativa che far la

sono altrettante realt delle quali seguiamo la vita attraverso le generazioni, visto che la maggior parte dei nostri clienti lo sono oramai da decenni. Il nostro compito quello di rendere il pi semplice possibile la scelta delle diverse soluzioni previdenziali. chiaro che la necessaria pressione perch queste soluzioni siano facilmente comprensibili e trasparenti, rende molto pesante lammontare di informazioni che viene corredata al momento della commercializzazione di qualsiasi prodotto previdenziale. Dobbiamo fare un ulteriore sforzo di sintesi, di semplificazione, di

facilitazione nella comprensione di questa montagna di informazioni. Dobbiamo far bene la nostra parte di gestori e di consiglieri, di consulenti in termini di strategie di investimento perch, lo ripeto, investire avendo prospettive a trentanni o quarantanni in strumenti monetari una pazzia, vuol dire buttare via unenormit di soldi. Bisogna avere la capacit di convincere e ovviamente di fornire in seguito strumenti di investimento a lungo termine che siano coerenti con il ciclo di vita dellassicurato previdenziale, e che permettano di acquisire i benefici che solo da strumenti di lungo periodo possono giungere, tanto pi quando si hanno prospettive di questo genere. chiaro che questo significa creare una nuova forma di intermediazione bancaria. La banca fino a questo momento ha creato depositi e impieghi nelle sue varie forme tecniche e nelle sue varie durate. La previdenza sollecita una nuova forma di intermediazione bancaria, che raccoglie il risparmio previdenziale e incoraggia investimenti di lungo termine coerenti con le prospettive del risparmio previdenziale, e quindi anche questo un ruolo molto importante. Conclusione: il nostro Paese ha fatto meglio di altri, ha reso sostenibile il sistema previdenziale che era una bomba innescata e che avrebbe potuto mettere a rischio lintera tenuta dei conti pubblici. Per questa nuova situazione apre opportunit e rischi importanti per la sostenibilit personale, familiare e sociale di quello che sar lapporto previdenziale nei prossimi anni, se non si fanno le scelte giuste. unoccasione importante, anche perch questo risparmio previdenziale pu diventare un contributo allinvestimento di lungo termine e quindi alla crescita sostenibile del Paese; il far bene tutto questo pu diventare un contributo indiretto anche alleconomia complessiva e alla crescita, perch se riuscissimo a indirizzare risorse (che spesso difficile trovare) su investimenti di lungo e lunghissimo termine, saremmo in grado poi di affrontare problemi sul fronte della produttivit del sistema, dello stimolo agli investimenti e alla crescita sostenibile. Leducazione finanziaria e previdenziale uno strumento fondamentale in questa prospettiva, e aiuta ad essere pi padroni di s stessi, a diventare cittadini molto pi consapevoli, pi partecipi e pi attivi nel contribuire al cosiddetto Bene comune.

SECONDA PARTE PASSERA: Non cadiamo nellerrore tipicamente italiano di ricominciare a parlare di riforma; un pezzetto che completi la riforma il premio al risparmio di lungo termine, che in Italia ancora non , come in altri paesi, una regola del gioco. Noi non abbiamo ancora messo sul tavolo tutti gli strumenti e tutti i meccanismi fiscali che in modo intelligente potrebbero premiare linvestimento di lungo periodo. Con questo, con leducazione, secondo me ci sar una maggiore selezione, e una migliore capacit di canalizzare il risparmio nella direzione giusta. Mi collego ad alcune cose dette sul welfare aziendale. Il welfare aziendale destinato a giocare un ruolo sempre pi determinante - lo dico di nuovo ai giovani che sono qui presenti nel contribuire alla scelta delle aziende nelle quali decidere di lavorare. Noi, per esempio, abbiamo deciso di impegnarci molto sulla previdenza integrativa, sulla sanit integrativa, sullassistenza nei momenti di difficolt, sulle attivit anche ricreative, che possono fare una gran differenza rispetto a piccoli scarti nella sola componete della retribuzione. Certe volte si discute di piccoli interventi al margine sulle retribuzioni, quando invece dagli interventi che si possono immaginare nel campo del welfare aziendale si possono ottenere benefici molto pi significativi. Mi ricollego a unaltra delle tante cose dette efficacemente da Elsa Fornero: il pensionamento flessibile. Fa parte del tema, dobbiamo essere innovativi nel trovare soluzioni sia sul fronte del risparmio previdenziale, sia su quello della creazione di nuovi posti di lavoro. C da fare una grande battaglia di sistema per combattere il precariato abusivo, il precariato eccessivo, il precariato male utilizzato, sopportato, subto da chi deve farlo, ma male utilizzato o utilizzato in maniera abusiva dalle aziende, mentre c da valorizzare molto, anche in prospettiva previdenziale, lapprendistato vero, biennale o triennale, con formazione, con contributi, che segni linizio della costruzione di un percorso di accumulo previdenziale. Dobbiamo quindi sistemare vari strumenti che possano lavorare nello stesso tempo sulla parte previdenziale e sulla parte della creazione di nuova occupazione. Molto importante nellinnovazione finanziaria il piano per trovare meccanismi per liquidificare, diciamo cos, almeno parzialmente e almeno in talune situazioni, il patrimonio immobiliare, per venire incontro al bisogno dellanziano con pensione insufficiente o con necessit di avere dei servizi. Bisogna farlo assicurando il massimo di garanzie a chi mette a disposizione, a chi mette sul tavolo, il proprio bene ultimo, il bene fondamentale per cui ha risparmiato tutta la vita: la propria casa. Direi che, come conclusione, dal discorso venuto fuori che un maggiore impegno sulleducazione finanziaria e previdenziale nellinteresse di tutti: per chi deve farsi la

pensione, per chi deve fornirla, per chi deve regolare il mondo della previdenza. Se riusciremo a fare di pi - e sono molte le iniziative spesso non coordinate nel campo delleducazione finanziaria se riusciremo a valorizzare adeguatamente sia leducazione finanziaria che quella previdenziale, potremo dire di aver affrontato con successo temi che sono vicini tanto alla sicurezza delle famiglie, quanto allo stato di salute della nostra economia. Inoltre, avere pi coscienza degli aspetti economici, di come funziona il proprio Paese, favorisce anche una partecipazione democratica di maggiore qualit di cui sentiamo sicuramente il bisogno.

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