Anno a cui si rivolge il percorso: classe 3° scuola primaria
2. Indicare conoscenze/competenze richieste agli alunni prima di affrontare l’argomento:
Gli alunni autonomamente o in compagnia degli alunni e dell’insegnante, descrivono
e si pongono quesiti sulla realtà circostante, anche facendo degli esperimenti. Sono in grado di evidenziare somiglianze e differenze tra gli elementi, riconoscendo i vari stati di aggregazione della materia.
3. Indicare le conoscenze/competenze acquisite dagli alunni alla fine del
percorso:
Attraverso contatti diretti con la realtà, evidenziare la struttura della materia e
riconoscere gli effetti che il movimento e il calore ha su di essa. Gli alunni devono essere in grado di resocontare quanto precedentemente appreso con un linguaggio adeguato, assumendo un atteggiamento di curiosità ed essendo dunque in grado di esplicitare semplici fenomeni della quotidianità, legati ai liquidi, al calore.
4. Descrivere brevemente l’argomento: La materia e i suoi stati di
aggregazione.
La realtà di cui facciamo parte è costituita da un insieme di piccole particelle in
relazione tra loro. Una domanda che frequentemente ci si pone è “di che cosa è fatta la materia”? Bisogna innanzitutto considerare che la scienza che si occupa dello studio di questo argomento, delle sue trasformazioni e della sua composizione è “la chimica”. Tutta la materia è costituita da particelle invisibili a occhio nudo, che prendono il nome di “atomi e molecole”. Tra le molecole esistono delle relazioni, che portano a osservare quelle che prendono il nome di condizioni di equilibrio tra le componenti attrattive, che fanno stare insieme le particelle, e quelle repulsive, che fanno sì che queste particelle anziché stare aggregate le une vicine alle altre, si muovano le une rispetto alle altre con energia crescente, fino a far diventare trascurabile la forza attrattiva rispetto a quella che è la forza di agitazione del sistema che si osserva. La condizione di equilibrio è dunque la relazione tra il calore e le forze attrattive o repulsive delle molecole, che determina lo stato di aggregazione della materia, perché: più si fornisce calore, più le particelle si respingono tra loro, al contrario, più la materia si raffredda, più le particelle si attraggono. Gli stati di aggregazione sono dunque: SOLIDO ( in cui un gruppo di particelle tutte uguali tra loro vanno a occupare POSIZIONI FISSE NELLO SPAZIO, perché nei corpi solidi le molecole hanno legami forti e sono molto vicine tra loro); LIQUIDO ( le molecole hanno legami deboli), GASSOSO (le molecole hanno legami molto deboli). Le transizioni di fase (quando la materia va incontro a un passaggio di stato),sono associate a una variazione dell’agitazione termica rispetto alla forza che li tiene vicini. In qualunque solido nel momento in cui viene riscaldato, le particelle fisse che lo costituivano, iniziano ad agitarsi, e dunque il reticolo sarà soggetto ad espansione. Questa transizione di fase, prende dunque il nome di fusione. Oltre i solidi e liquidi, ci sono anche i GAS. Se a un liquido viene fornito calore, si parlerà della transizione di fase che prende il nome di EVAPORAZIONE: tale processo permette di ottenere in forma solida un prodotto già disciolto, eliminando completamente il slvente.
Da liquido a solido, SOLIDIFICAZIONE
BRINAMENTO
SUBLIMAZIONE
CONDENSAZIONE
Se si sottrae calore alla materia, il movimento delle molecole diminuisce: il sistema
passa dallo stato gassoso a quello liquido e poi solido. Se al contrario si fornisce calore alla materia, il movimento delle molecole aumenta, passando da solido- liquido e gassoso.
Tuttavia, bisogna distinguere l’EBOLLIZIONE dall’EVAPORAZIONE, poiché col
primo termine si fa riferimento a un intera massa di liquido che dallo stato liquido passa allo stato vapore; col secondo termine invece facciamo riferimento a un fenomeno superficiale che avviene a prescindere dalla temperatura e a prescindere che si tratti di un liquido, poiché anche i solidi evaporano. Le transizioni, siccome le forze di attrazione delle molecole dipendono dalle caratteristiche delle molecole, sono costanti, e possono essere controllate a parità di pressione soltanto facendo variare la temperatura del sistema. 5. Descrivere il materiale didattico, i locali, il tempo e le attività dedicate al percorso: Per poter spiegare quello che è il concetto di SOLIDO, LIQUIDO e GAS in classe, si possono fare dei semplici esperimenti che permetteranno ai bambini di interiorizzare gli argomenti. Scoprire i GAS: (il gas non ha volume né forma propria; le particelle risentono di forza attrattive ma possiedono anche energia cinetica necessaria per muoversi e allontanarsi le une dalle altre. Non ha volume né forma propria). Gli alunni, dopo aver portato in classe una cannuccia e un bicchiere, dovranno provare a soffiare con una cannuccia in un bicchiere pieno di acqua. Si formeranno dunque delle bollicine, e l’insegnante potrà spiegare loro che l’aria è presente ovunque, anche dentro il corpo degli esseri umani. Successivamente, utilizzando una bottiglietta di plastica potranno sperimentare il fatto che anche l’aria occupa uno spazio, seppur non è possibile osservarlo ad occhio nudo. Schiacciando una bottiglietta di plastica, l’aria uscirà dalla bottiglietta che quindi si potrà facilmente accattorciare. Soffiando successivamente nella bottiglietta, questa piena d’aria, riacquisterà la sua forma originaria. Scoprire i SOLIDI: (le particelle risentono di forze attrattive molto forti, si muovono leggermente ma non si allontanano le une delle altre; i solidi hanno un volume e una forma ben definiti) Occorrerà: un barattolo di vetro o plastica col tappo; acqua; un congelatore. Gli alunni riempiranno il barattolo con acqua e poggeranno sopra il tappo, senza chiuderlo. Successivamente inserendo il barattolo nel congelatore, aspetteranno circa 40 minuti per poi rendersi conto che l’acqua nel barattolo sarà congelata. L’acqua solidificandosi, supererà l’orlo del barattolo. Questo permetterà dunque agli studenti di comprendere che l’acqua quando diventa ghiaccio occupa più spazio che allo stato liquido. Scoprire i LIQUIDI: ( le particelle risentono di forze attrattive , ma possiedono anche energia cinetica sufficiente che consente loro di muoversi e allontanarsi le une dalle altre; ha un volume definito, ma non ha una forza). Fare una gita fuori porta coi bambini e portarli al mare, ad osservare l’acqua: i liquidi.
6. Descrivere come e cosa si intende valutare al termine del percorso didattico:
La valutazione è da intendere come un processo di crescita personale, che permette di attribuire valori ai fatti e di considerare se è stato o meno raggiunto l’obiettivo.Per quanto riguarda la valutazione, verranno attributi dei punteggi che vanno da 5 a 10. La votazione verrà assegnata in base all’impegno messo, alle capacità di applicazione e rielaborazione, all’autonomia, alle conoscenze e la capacità di problem solving, all’elaborazione personale e l’esposizione, alla sicurezza nell’applicazione.