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Parrocchia S. Eustachio, via Quintino Di Vona 2, (Pastena-Salerno) Centralino: 089 334484 - 351 1543166 redazione@parrocchiasanteustachio.

it
Anno 3 - Numero 8
Luglio 2022

L’uomo riposa, Dio no! pag. 2


La parrocchia del cuore… pag. 3
Un centro mille progetti pag. 8
Toponomastica pag.10
Attività parrocchiali pag.11
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L’uomo riposa, Dio no!


Quando insegnavo al liceo, Innegabile lo straordinario e difficile e spesso dimenticato: la
aspettavo con tanto entusiasmo corposo lavorio svolto in comunità. La nostra fede si nutre di
l’ultimo suono della campanella, quest’anno pastorale; nessuno osi comunità o non è! Catechesi,
che segnava la fine delle lezioni e pensare se ne è valsa la pena, una riflessioni, adorazioni, preghiere,
dell’anno scolastico. Vivevo una domanda inutile per i credenti. omelie tutto condito con
sorta di liberazione. Come mi Il metro del giudizio per i credenti l’inemendabile concetto di
manca questa emozione! comunità. Certo, è difficile
L’anno vissuto insieme, oggi veicolare dei valori
carico di ricordi, di quando tutto è dominato
sentimenti, di emozioni dall’interesse ideologico o da
aveva il suo termine finale. ideologie interessate.
Sembrava un capitolo di un Rimango sconfortato quando
libro che si chiudeva per leggo che i compensi nel
iniziarne subito un altro. mondo del calcio sono
Ancora oggi, in parrocchia, stratosferici, eppure gli stadi
vivo così, una stagione se ne sono pieni. Sarebbe bello una
va per dare spazio a un’altra contestazione seria! Questo
con ritmi diversi, ma con la criterio dovrebbe valere
gioia di annunciare l’unica anche per altri ambiti,
verità che riempie e non va invece…Ricordiamoci che
mai via: Gesù Cristo. Sì, oggi si è un altro: è giusto e va fatto! passano il sole e la luna, che
vive sull’onda dell’entusiasmo e Questo evita la desolazione e in regolano l'universo, si polverizza la
spesso si vive solo se motivati dalla alcuni casi la disperazione. terra, ma le parole di Gesù no, sono
sensazione o dal piacere, invece chi Desidero ringraziare per l’impegno un sole che non tramonterà mai
va piantumare la vita in Cristo, “sa profuso secondo il proprio senso dagli orizzonti della storia, dal
che non è lui che vive, ma è Cristo dell’amore, tutti e ciascuno. cuore dell'uomo. La vera estate!
che vive in me”. Un anno all’insegna di un bene Don Nello

INCONTRI
Il gruppo adulti di Azione Cattolica, dopo aver
AMOCI
maniera vigorosa e al servizio della comunità, senza
meditato durante gli incontri su alcuni brani del trascurare la preghiera e la formazione anche durante
Vangelo secondo Luca sotto la sapiente guida di il periodo estivo.
Padre Giovanni, ed aver sperimentato attraverso le Buone vacanze a tutti sotto lo sguardo amorevole di
attività proposte dalla guida la bellezza della Maria!
condivisione e dell’ascolto, ha concluso il percorso Azione Cattolica Parrocchiale
annuale accogliendo in parrocchia la Presidenza
diocesana di A.C.
Maria Vittoria Lanzara e don Michele Oliviero,
rispettivamente Presidente e Assistente diocesano di
A.C. hanno espresso il desiderio, attraverso un giro di
visite nelle parrocchie, di incontrare il parroco
(Assistente dell’Azione cattolica parrocchiale), i
membri del Consiglio Parrocchiale di A.C. e gli
associati per un costruttivo confronto sulle peculiarità
e criticità presenti nei gruppi dell’Associazione che
insistono in parrocchia, nonché sulle attività ed i
percorsi svolti durante l’anno.
Da questo incontro è nato un dibattito ricco di spunti
di riflessione e di stimoli che vedono l’Azione
Cattolica pronta a ripartire anche il prossimo anno in
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Eccomi seduto sopra la montagna del tempo, guardando le mie


orme in questa parrocchia, ricordandomi di ogni bel ricordo e di
ogni volto dei mei parrocchiani, nonchè dei momenti della mia
amara solitudine e delle mie immense gioie spirituali.
È molto difficile parlare di me stesso, o della parrocchia che mi ha
ospitato come uno dei suoi, un prete sull'altare della sua Chiesa. Ma
se ciò viene fatto con uno spirito d'umiltà e di ringraziamento,
diventa testimonianza preziosa.
Nella parrocchia di Sant’Eustachio martire sono precisamente
arrivato il 30 settembre 2021, mentre le nuvole d'autunno si
preparavano ad occupare il cielo di Salerno. Tutto è passato come
se fosse veramente ieri, secondo quello che dice il salmo: "Mille
anni ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato" (sl. 89.4).
Sono arrivato venendo da un piccolo paese, il Libano, quasi invisibile sulla carta mondiale, il paese visitato da
Gesù, dai suoi discepoli, con sua madre che lo aspettava ritornare dalle città di Tiro e di Sidone dove insegnava
ai fenici la legge del nuovo Regno. Come cattolico, sento che la mia patria spirituale vale il mondo intero, e che
la mia appartenenza alla Chiesa cattolica rappresenta un passaporto mondiale. E così è stato più facile, per me,
buttarmi in questa nuova esperienza di vita.
La parrocchia di Sant’Eustachio è stata, con tutti i suoi
componenti, una vera scuola grazie alla quale ho imparato molte
cose nel campo umano, liturgico, linguistico, spirituale e
pastorale.
La comunità parrocchiale è eccezionalmente creativa e
dinamica, produce eventi, organizza momenti spirituali, artistici
e liturgici sotto forme sempre nuove e sorprendenti, grazie ad un
gruppo di fedeli vicini all'immagine voluta dal Concilio Vaticano
II, guidati da un parroco eclettico, accogliente e intelligente, che
mi ha riservato un amore paterno sin dal primo momento,
coinvolgendomi in ogni occasione e affidandomi compiti
importanti a servizio della comunità.
I testi dell'Adorazione Eucaristica sono ben scelti, i gesti liturgici sono ricchi di simboli e significati. Una
parrocchia simile veramente a un alveare che non riposa mai. In questo contesto, io ho cercato di pormi come
un ponte tra la cultura cristiana orientale, soprattutto maronita (abitudini, tradizioni, spiritualità e storia), e
quella occidentale romana. Ho portato il volto dell'Oriente all'Occidente, e porterò quell'ultimo in Oriente. Ho
provato con tutto il cuore a servire il Sacramento della penitenza, il più piacevole al cuore dei maroniti, e mi è
stata consolante la recita del Rosario ogni sera con la Legio Mariae.
Ma il servizio più caro al mio cuore è l'aiuto dato alla Caritas parrocchiale a sostegno dei poveri.
Uniche note dolenti l'assenza dei giovani in parrocchia e un po' di “lontananza” dei parrocchiani.
Noi parroci viviamo tante volte un’amara
solitudine anche se è fruttuosa a livello culturale, e
sentiamo il bisogno di essere circondati dall'affetto
dei nostri parrocchiani, soprattutto se proveniamo
da Paesi lontani.
L’amore e il sostegno che ho ricevuto, sono stati e
sono comunque eccezionali e chiedo scusa a tutti
per ogni mia mancanza o debolezza. Auguro un
sacco di benedizioni a tutta la parrocchia. Siate
sicuri che io vi voglio tanto bene e che il mio spirito
di servizio, fondato sull’esempio di Gesù che lavò
i piedi ai suoi discepoli, non verrà mai meno!
Padre Giovanni Khadra
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In quest’anno criticare, di non chiacchierare, di capito che la sinodalità̀ diventa così


pastorale volere a tutti bene, di chiedere cioè un modo di essere, di esprimersi, di
abbiamo la conversione del nostro cuore. incontrarsi, in cui si vive gli uni per
cercato di fare In una sola parola di “Amarci gli gli altri, si cerca il bene altrui come
un percorso di uni con gli altri” come le prime il proprio, ci si stima a vicenda, per
crescita per comunità cristiane. assumere uno stile di vita da offrire
maturare il Comunità rimanda a come speranza al cammino degli
senso della sinodalità, che è senz’altro il modo uomini.
comunità e, più adatto di vivere la comunione e Il termine parrocchia, dunque, ci
grazie a questo la corresponsabilità. Il Concilio, ricorda che siamo una comunità di
spazio vorremmo far riflettere sul infatti, ha unito l’immagine della pellegrini in viaggio insieme verso
significato profondo di ciò a cui sinodalità a quella del popolo di la vera patria, il Cielo. Essere
tutti siamo chiamati ad essere come Parrocchia vuol dire essere Chiesa
parrocchia. viva, essere Chiesa nel territorio,
Papa Francesco, nell’Udienza una Chiesa che si interroga e si
Generale del 27 agosto 2014, ha verifica, incentrata sulla carità.
parlato, nella sua catechesi, La Parrocchia è comunità di fedeli,
dell’unità della Chiesa. Ma non si è è apertura e accoglienza, servizio e
soffermato soltanto sull’unità tra i risposta a domande e bisogni, ma
cristiani, scendendo nello specifico, anche luogo privilegiato dove si
fin dentro le nostre più piccole mettono insieme i propri doni,
comunità. dove si condivide ciò che si è e ciò
Il Sommo Pontefice ancora una che si può dare, dove si diventa
volta ha sottolineato quanto Dio: la Chiesa è un popolo che dono. Dove si diventa segno di
facciano male le chiacchiere, le cammina insieme nella storia per Cristo. Perché si è parrocchia
invidie, le maldicenze: queste essere segno del regno di Dio quando si è segno di salvezza e
portano alla divisione e, come ha offerto a tutta l’umanità. Nella segno di fiducia nell’uomo e nelle
detto il Papa: “In una comunità nostra parrocchia, in molte persone sue capacità di vivere il proprio
cristiana, la divisione è uno dei è senz’altro cresciuto il senso di tempo, di innamorarsi dei
peccati più gravi” perché opera del partecipazione e di collaborazione cambiamenti, di creare legami che
diavolo. Non dobbiamo arrivare a e le diverse attività ed occasioni di aiutino a crescere, di progettare il
tagliarci la lingua ha continuato il incontro stanno diventando sempre futuro.
Santo Padre, ma chiedere la grazia più luoghi di confronto per Il coordinatore RnS
al Signore di non sparlare, di non prospettive comuni. Molti hanno Pierpaolo Morello

Quest’anno nonostante i lunghi periodi di fermo delle attività, la Legio Mariae,


seguita nel suo percorso da Padre Giovanni, presente a tutte le riunioni ed
appuntamenti del gruppo, ha intrapreso un cammino non solo spirituale, ma
anche di riflessione sul concetto di comunità, seguendo le raccomandazioni
e le linee guida di don Nello che tanto si è speso sul tema del sinodo.
Nei nostri incontri si è sempre partiti con la recita del Santo Rosario, e con la
riflessione su di un brano del Vangelo.
Da questo lavoro periodico e costante, ci siamo resi conto dell’importanza
che riveste la comunità, in seno alla Chiesa, in uno al concetto di perdono e
dell’armonia tra le persone, che passa attraverso un lavoro di accettazione e
sostegno, senza alcun velo di condanna, tra la fragilità esistenti.
Ci auguriamo, l’anno prossimo, ancor più formate e rafforzate nella nostra
fede e nell’amore per Maria, di poter riprendere anche l’assistenza agli
ammalati e le consuete attività che caratterizzano ancor di più il nostro
cammino, personale e di gruppo.
Legio Mariae
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Siamo giunti alla fine di un altro distribuzione alla Croce


anno pastorale e, come giusto fare, Rossa Italiana, dai
vorremmo tracciare un resoconto privati alle tantissime
sul cammino fin ora fatto: cosa di persone della
valido abbiamo realizzato, cosa parrocchia che, in
correggere e quali impegni per il occasione delle
prossimo anno. Cominciamo col “domeniche della
dire che, in seguito al covid prima e carità”, giornate in cui,
alla guerra poi, il nostro impegno si durante le varie Messe,
è intensificato in quanto nuove si raccolgono alimenti
famiglie si sono a noi rivolte, da distribuire alle
chiedendoci aiuto per un sostegno famiglie, testimoniano
sia alimentare sia economico per il concretamente l’amore
pagamento delle utenze. per chi non ha neanche caratteri e modi di pensare e fare: su
C'è il rammarico di non aver avuto l’indispensabile. Quest'anno, grazie questo molto c'è ancora da fare, ma
la possibilità di arrivare a tutti; a Dio, abbiamo avuto la possibilità siamo consapevoli che l’unica
questo è già un impegno per il di incontrarci più frequentemente strada da poter utilmente
prossimo futuro, cercare, cioè, le come gruppo e di fare insieme passi percorrere è quella, faticosa,
famiglie bisognose che, per motivi in avanti sia dal punto di vista della stimolante e vincente della
vari, non chiedono aiuto. spiritualità che dell’unità. sinodalità, sia in seno al gruppo, sia
Tutto questo è stato e sarà possibile Certo, come in ogni buon gruppo nella più ampia comunità
grazie al contributo di varie che si rispetti, viviamo i nostri parrocchiale.
componenti: dal Centro di momenti di difficoltà dovuti ai vari Caritas parrocchiale

In cammino…
Con una piacevolissima serata in precarietà dell’oggi e del domani
“presenza” si è concluso il percorso con la sola certezza di lasciarsi
dell’anno pastorale del gruppo guidare dalla fede. Programmi per
famiglia della nostra parrocchia. il prossimo anno?
Una serata tra amici dove ormai Allargare il gruppo ed aprirlo a
“mettersi a nudo” non è più un nuove leve, sperando nelle
sentirsi a disagio ma un liberarsi numerose famiglie che già
delle proprie incertezze… frequentano la parrocchia
Anche se gli incontri si sono svolti attraverso il catechismo.
sempre on line, il piacere dello stare Gruppo famiglia
insieme e la consapevolezza che il
tempo trascorso era utile alla
crescita personale, ha fatto sì che
essi si protraessero a lungo, molto
più del previsto.
Tanti gli argomenti trattati basati
sicuramente sull’amore, quello ciascuno con i propri tempi, ha
vero e gratuito, ma ciò che è stato maturato una nuova e sana
in maniera privilegiata coscienza del vivere con e per
sperimentato è stato il percorso del l’altro.
perdono, strada lunga e difficile. Mettersi in gioco e in discussione
Camminare insieme, questo il sempre, così ci siamo lasciati, per
leitmotiv assunto dal gruppo e, sentirsi vivi e vivere anche la
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Beati pauperes spiritu: quoniam ipsorum est regnum caelorum (Mt 5,3)
(Beati i poveri in spirito poiché di essi è il regno dei cieli)

Alla fine di ogni anno e in Cura speciale è stata data anche per
previsione di quello che verrà, ogni le celebrazioni liturgiche dedicate
seria agenzia educativa è chiamata ai bambini e ai giovani inserendoli
a verificare ciò che si è fatto, ciò che in un contesto celebrativo in qualità
si poteva fare e ciò che, di crociferi, candelieri, incensieri,
eventualmente, si potrà fare in etc. avviandoli ad un percorso
futuro. ecclesiale e comunitario.
Fare sintesi non è facile, ma tutto Il gruppo ha anche organizzato
ciò che è stato fatto è stato alcune forme liturgiche in spazi,
deliberato in primis dal Consiglio quali l’atrio della chiesa, giardino,
pastorale e, successivamente, cortile, diversi da quelli soliti.
realizzato dal gruppo liturgico in Ogni componente del gruppo ha
spirito di comunione con il parroco assunto su di sé la responsabilità
don Nello Senatore e con gli altri degli incarichi affidatigli cercando
gruppi presenti e operanti nelle di realizzarli con spirito di servizio
varie pastorali. e mettendo a frutto la propria
Le riunioni del gruppo hanno avuto preparazione ed esperienza.
cadenza settimanale e particolare Concludendo il gruppo ha avuto
attenzione è stata messa in vista sempre presente l’impegno di
delle festività liturgiche e patronali, mai slegate dal creare, attraverso la liturgia, quel clima di
mistero pasquale. raccoglimento, di preghiera e di intimità, che sempre
Anche le catechesi sulla fede, sul valore della favorisce l’incontro personale e comunitario con
comunità, la via crucis, le lodi mattutine in avvento e Cristo portando nella vita vissuta la gioia del Risorto.
in quaresima, le riflessioni sulle adorazioni del Pur avendo contezza del momento difficile della
venerdì sera, hanno sempre avuto il loro significato Chiesa in questi tempi amari e avari per la
più pregnante ponendolo in relazione con il Mistero trasmissione della Fede, “lavoriamo” quanto meno
della Eucarestia. per conservare posizioni non più di rendita, ma di
Un lavoro accurato è stato svolto nella ricerca e testimonianza, in attesa della Gloria futura.
preparazione dei lettori, perché la Parola fosse ben Gruppo liturgico
proclamata e non scivolasse verso una anonima e
incomprensibile lettura.
Le azioni liturgiche sono state sempre studiate nei
particolari perché tutto avesse un decoro funzionale
con lo scopo di aiutare l’assemblea a comprendere e
vivere al meglio, anche con la presenza di un
didascalo, alcuni passaggi celebrativi.
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Siamo giunti alla conclusione Catechisti ad essere creativi, a numerosi genitori, circa sessanta
dell’anno catechistico: ci sono stati cercare mezzi e modi diversi per bambini hanno potuto
momenti di grande gioia ed annunciare Cristo ed è proprio alla sperimentare la Misericordia di
entusiasmo ma anche difficoltà luce delle parole del Santo Padre Dio, a cui è seguito un momento
legate principalmente alla che abbiamo operato. conviviale per tutti i presenti. Il 12
pandemia, che non sempre ci ha È stato necessario incontrarci Giugno un primo gruppo di
consentito di svolgere appieno la settimanalmente per confrontarci e bambini ha ricevuto la Prima
nostra missione. La nostra cercare insieme le strategie più Comunione.
attenzione, quest’anno, è stata adeguate per raggiungere gli Noi catechisti sentiamo il bisogno
rivolta ai gruppi di prima obiettivi prefissati. Il 27 Maggio è di esprimere la nostra gratitudine al
confessione, prima comunione e stata celebrata la “Festa del Signore per quanto abbiamo
post-comunione. La presenza dei Perdono” per sottolineare realizzato.
ragazzi alla catechesi del sabato l’importanza del Sacramento della Un grazie di cuore va anche ai
pomeriggio è stata quasi sempre Riconciliazione: in un clima di bambini, nostri compagni di
costante, un po’ meno la grande gioia e alla presenza di viaggio, ai genitori per la loro
partecipazione alla Messa preziosa collaborazione e a
domenicale per cui è stato Padre Giovanni, sempre
necessario programmare e affabile e accogliente.
attivare una serie di Infine un grazie speciale va
iniziative che hanno dato al nostro parroco don Nello
vita a laboratori finalizzati per i suoi preziosi
al coinvolgimento e alla insegnamenti, per la
partecipazione attiva dei fiducia che ha sempre
bambini e dei loro genitori riposto in noi, per averci
alla celebrazione incoraggiato nei momenti
Eucaristica del giorno del di difficoltà e spronato a
Signore. Papa Francesco ha fare sempre meglio.
sempre incoraggiato i Gruppo Catechisti

Il coro svolge un ministero a servizio dell'assemblea e


non si limita a prestare la sua opera solo in occasione
delle grandi solennità, essendo a disposizione per
tutte quelle celebrazioni che comportino un impegno
musicale.
Per svolgere al meglio il proprio compito il coro deve
coinvolgere il più possibile l'assemblea e diventare il
mezzo attraverso il quale i fedeli celebrano la gloria
di Dio. Col canto la preghiera diventa più gioiosa e
coinvolgente, infatti attraverso la musica e il canto il
messaggio evangelico si trasmette con più trasporto
emotivo ed è per questo scopo che i cantori si
formano continuamente vocalmente, liturgicamente
e spiritualmente. Dedicando del tempo allo studio
della Parola di Dio, cercano di conoscerlo meglio e di
imparare da Lui. Solo attraverso questa costante degna guida dei fedeli e far sì che la musica e il canto
attività, formativa e relazionale, il coro può essere diventino il luogo di incontro con Dio.
Coro unitario
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“Il ricordo che maggiormente mi ha colpito è il bagno


di popolo, il fiume di persone che, in questi mesi,
attendevano, l’uno dietro l’altro, di poter ricevere il
vaccino; un’esperienza in un certo qual modo
democratica, perché livellava tutti, diventando
occasione di reciproco sostegno e socializzazione nei
momenti dell’attesa, spesso carica di tensione,
speranza e paura”. Il rapporto con la parrocchia,
“nato” quasi per caso o forse grazie alla “provvidenza
divina”, non si interromperà qui: come detto il centro
vaccinale, a seconda delle esigenze del momento,
resterà in vita e ci sono tanti altri progetti ed iniziative
che vedranno camminare, fianco a fianco, alla luce
della sintonia e reciproca stima creatasi in questi mesi
così intensi, la comunità di Sant’Eustachio, il Rotary,
le Istituzioni ed altre Associazioni.
10 Giugno 2022: degli ambienti che ospitavano il Cura della salute, raccolte fondi, attenzione alla
Centro Vaccinale “Don Alfonso Santamaria e Pietro persona (il Rotary ha da poco istituito un Centro di
Fiocco” resta attualmente ben poco. Ascolto presso la Caserma dei Carabinieri di
Gli spazi che occupavano l’intera stecca prospiciente Mercatello) e al territorio, cultura (proprio il 10
il parcheggio parrocchiale sono ora interessati da giugno si è tenuta la presentazione dell’interessante
lavori di ripristino dello status quo ante, mentre un libro “Il Paradiso di Pastena” presso il teatro
piccolo avamposto vaccinale è ancora presente di parrocchiale Annabella Schiavone), sono gli obiettivi
fianco al bar, per ricordarci che la battaglia contro che si perseguiranno, provando a tracciare strade
questo subdolo virus non è ancora vinta del tutto e nuove e coinvolgenti, che possano scuotere le
che bisogna restare ancora vigili sul tema. coscienze, suscitare interesse, attirare volontari e
In questa fresca serata primaverile incontriamo il aiutare quante più persone possibile!
dott. Enzo Abate, presidente del Rotary Salerno Pietro Biancardi
Duomo, associazione che si è spesa, insieme all’ASL
SA1 e alle Istituzioni, per la realizzazione di questo
centro, diventato anche un polo aggregativo di idee e
di umanità: “Oltre 70.000 vaccinazioni ed un modello
di gestione ed organizzativo, nella cura della
pandemia, esportato sino in Germania; un connubio
tra settore pubblico e terzo settore che, se ben gestito,
porta a risultati di tutto riguardo, a tutela del cittadino
e delle fasce più bisognose”, ci comunica con orgoglio
e un velo di commozione il dott. Abate, per ricordare
la gran mole di lavoro svolta, non senza difficoltà e
sacrificio, dai tanti operatori che si sono interfacciati
direttamente con l’utenza, ma anche da tutti coloro
che hanno operato “dietro le quinte”.
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Gobetti fu uomo politico, scrittore il Governo vara dei provvedimenti politica vista attraverso gli occhi e
e fondatore del periodico “Energie sulla libertà di stampa in senso l’azione liberal/democratico
Nove” e del settimanale restrittivo e il giovane Piero ne socialista (Turati), popolare
“Rivoluzione liberale”. Fu precoce subisce dolorose conseguenze ((Toniolo, Meda, Sturzo),
e acuto ispiratore dell’antifascismo anche fisiche per mano di gruppi in comunista (Gramsci), nazionalista
di matrice liberale e radicale, camicia nera, mostrando, il (A. Rocco), repubblicana.
interpretando il regime fascista fascismo, di aver smarrito persino Con la terza parte, il cuore pulsante
come “rivelazione” dei mali storici lo spirito di quella civiltà romana di del saggio, si prospetta una vera
dell’Italia. cui, però, si riempiva la bocca: lotta di classe, sia come scuola
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 “Cogitationis poenam nemo esperienziale per i futuri dirigenti,
da genitori di origine contadina patitur” (nessuno può essere punito sia come rinnovamento e catarsi
passati poi al commercio con per i propri pensieri). popolare. Nei confronti della
l’intento di assicurare al loro unico Nel 1924 esce il capolavoro politico Chiesa, Gobetti, voleva
figlio un avvenire quanto più vicino di Piero Gobetti la “Rivoluzione un’autentica laicità dello Stato che,
ai loro sogni lavorando, come Liberale” saggio sulla lotta politica decenni dopo, la si esprimerà con la
ricorderà Piero, diciotto ore al in Italia, le cui tematiche possono formula spadoliniana: “Tevere più
giorno. largo”.
Dopo gli studi elementari Di grandissima attualità è la parte
frequenterà il Ginnasio e poi si dedicata al problema dei
iscriverà al Liceo Classico dove contribuenti. Dirà, infatti, “il
conobbe la sua futura moglie Ada contribuente paga bestemmiando
Prospero. lo Stato. L’imposta gli è imposta”.
Nel dicembre del 1918, a soli Riteneva, però, prematura una
diciassette anni, si iscriverà alla rivoluzione dei contribuenti perché
facoltà di Giurisprudenza non esisteva (nelle forme attuali) il
segnalandosi come studente di contribuente e perché
straordinaria intelligenza. l’analfabetismo dilagante impediva
Nel 1920 guarda con entusiasmo di comprendere la “funzione
all’occupazione delle fabbriche sovrana delle tasse”.
avvicinandosi al proletariato La comprensione della funzione
torinese divenendo, nel contempo, contributiva per il miglioramento
attivo antifascista. della vita sociale e imparare il
Nel 1922 esce il primo numero “valore dell’onestà” gli stava molto
della “Rivoluzione liberale” che a cuore. A questo proposito,
avrà come scopo di formare “una condensarsi in 4 punti Gobetti affida alla scuola il valore
classe politica che abbia fondamentali. Nella prima parte educativo e sociale.
conoscenza delle sue tradizioni Gobetti dirà “Il problema italiano Gobetti, come si può comprendere
storiche e delle esigenze sociali non è di autorità ma di autonomia” fu rivoluzionario tanto nelle idee
nascenti”. visibile nell’assenza di una vita quanto nell’azione per cui nel 1925
Da editore, a soli 22 anni, pubblica libera che, lungo i secoli, aveva si intensificarono le restrizioni alla
oltre 100 libri di alcuni tra i giovani impedito “la creazione di una libertà personale e le violenze
autori più promettenti e autorevoli classe dirigente (…) per il formarsi fisiche, per evitare le quali fu esule
dell’antifascismo quali Luigi di una attività economica moderna in Francia. Il 6 febbraio del 1926
Einaudi, Francesco Saverio Nitti, e di una classe tecnica progredita” parte per Parigi, lasciando a Torino
Giovanni Amendola, Francesco (lavoro qualificato, imprenditori, la sposa e il figlio Paolo appena
Ruffini, Don Luigi Sturzo, Curzio risparmiatori). Il primo dopo nato. il 13 ammalatosi gravemente
Malaparte, Guido Dorso. Di guerra sembrava voler colmare di bronchite, anche per le
Montale, nel 1925, pubblicherà queste lacune – nascita dei partiti, vessazioni subite, viene trasferito in
“Ossi di seppia” e un saggio sviluppo del tessuto industriale, etc. clinica dove morirà la notte tra il 15
dedicato a Giacomo Matteotti. – che, però, ben presto, furono e il 16 febbraio.
Era chiaro che un tale impegno soffocate dall’intolleranza fascista. Le sue spoglie si trovano al
letterario e politico non poteva non La seconda parte si divide in sei cimitero parigino “Père La
essere “attenzionato” dalle autorità capitoli in ognuno dei quali è Chaise”.
fasciste. Già dal 1922, infatti, presentato un fattore della lotta Paolo Mariani
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Gli aspetti terapeutici del teatro sono stati dimostrati nel corso la storia. Il concetto di
catarsi (dal greco kàtharsis), fu introdotto da Aristotele per esprimere il peculiare
effetto che il dramma greco aveva
sui suoi spettatori. Lo scopo del
dramma era purificare gli spettatori
attraverso le emozioni che
funzionavano come liberazione
delle loro passioni personali.
Il teatro presenta un’occasione di
integrazione, il rifiuto delle
maschere, il palesamento della vera
essenza: una totalità di reazioni fisico-mentali.
In questo possiamo scorgere la funzione terapeutica del teatro,
un teatro che non si limiti soltanto a rispecchiare la società ma
che concorra a cambiarla, un teatro che si trasformi in azione,
un teatro che esca dal teatro per entrare nel mondo con una missione trasformativa.
Pensando dunque a questa funzione “terapeutica” del teatro, gli sforzi, affinchè il nostro bellissimo ed
accogliente teatro “Annabella Schiavone”, risplenda e risuoni tra musica, danza, teatro, sono innumerevoli: una
forte squadra che lavora dietro le quinte per
organizzare, accogliere e fare in modo che
tutto sia rispondente alle richieste degli
artisti e del pubblico.
La novità di questa nuova stagione estiva
che si svolgerà all’aperto, è l’inaugurazione
di un nuovo palcoscenico ubicato in
un’ampia zona, in una cornice suggestiva
che ci accompagnerà, insieme alla luna, per
l’intera estate.
Vi aspettiamo quindi numerosi ai
molteplici appuntamenti che saranno
proposti per ritrovare insieme la serenità.
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L’Amore… l’ingrediente segreto!

Basta aggiungerlo all’entusiasmo e la ricetta è pronta!


Non costa nulla, lo abbiamo tutti ma ce ne dimentichiamo; imparando a diffonderlo sarà il segreto
della felicità!
In questi due anni di “Giornale”, abbiamo cercato di raccontarvi la vita comunitaria e le varie attività della
nostra parrocchia; lavoro svolto da tante persone che cercano di perseguire gli stessi fini:
“annuncio del Vangelo e il bene comune”!
Noi siamo orgogliosi di far parte di questa collettività che, nonostante il COVID, è sempre pronta
ad accogliere, con grande umanità, chi necessità di aiuto spirituale e comunitario.
In questi mesi sono stati avviati vari corsi: “percussioni-batteria”, “disegno e pittura”, “pianoforte”, attività
teatrale; dopo l’estate sarà possibile iscriversi ad un nuovo corso creativo: il “diorama”.
A fine estate, ci sarà un nuovo “Grest” per ragazzi, fatto da ragazzi, pertanto siete tutti invitati a parteciparvi.
Tutti i numeri del “Giornale” sono sfogliabili online sul sito della parrocchia.
Seguiteci anche su Facebook ed Instagram.

Vi ricordiamo che il 30 luglio è il termine ultimo per aderire al progetto: “Io Penso a Te”,
borsa di studio pluriennale destinata ad uno studente meritevole ed in stato di necessità.
Buona estate a tutti.
Gruppo Comunicazione
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Corsi di Pianoforte
L’Associazione Musicale “Alphard” da anni si occupa di:
-Corsi Musicali bambini 0-6 anni secondo la Music Learning Theory di “E.E. Gordon”
-Corsi Musicali bambini e ragazzi secondo la Metodologia “Orff-Schulwerk” p.g.s.
In un contesto fatto di gioco, movimento, creatività ed esplorazione, gli allievi saranno guidati
allo sviluppo dell’AUDIATION (Ascolto Attivo) e di competenze ritmiche e melodiche, necessarie
per lo sviluppo dell’Intelligenza Musicale e delle Abilità Strumentali.
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SETTIMANALE
Chiesa S. Eustachio martire Maestri: NICOLA e GERARDO AVOSSA
via Quintino Di Vona-Pastena Salerno Centralino: 089 334484 /Attività Oratorio

I giovani studenti:
Carmine Di Muro, Simone Pietro Parisi, Giovanni Volonnino
indirizzo musicale “Liceo Alfano I” e studenti del conservatorio di Salerno,
sotto l’attenta osservazione del Tutor M° Gerardo Avossa Sapere
e del M° Nicola Avossa -Associazione Amicus-,
presso “Teatro Annabella Schiavone” - Parrocchia S. Eustachio Di Pastena Salerno,
hanno tenuto un Laboratorio multidisciplinare conclusosi con un “saggio”.
Fatevi coinvolgere dal ritmo della grande passione musicale!
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Di orama R ealtà in Scala

DIORAMA “COLORI DELLA PALESTINA”


Il diorama in figura, costruito con la fattiva collaborazione
del Sig. Enzo De Concilio, evidenzia un’ambientazione ai tempi
della Palestina di Gesù con mura e case. La scenografia è stata
pensata e realizzata con i colori tipici della pietra di questo luogo:
“il bianco panna”. I diorami non si costruiscono solo per
divertimento ma anche per rendere “materialmente” presente un
panorama, un ricordo particolarmente suggestivo o caro, perché
affettivamente “vicino” a chi ricostruisce ambientazioni e colori,
verosimilmente il più vicino possibile ai luoghi impressi nella
mente o nel cuore. Per il lavoro sono stati usati fogli di polistirene,
polistirolo, polvere di cemento, gesso alabastrino, carta stagnola.
I colori sono degli acrilici a volte “sporcati” con altre sostanze
come l’aceto o il caffè. Work in Progress…
Paolo Mariani
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Carissimi,
siamo grati a tutti ed a ciascuno per l’impegno profuso in questi primi mesi di esistenza del “LAB Arti
Figurative”.
Le problematiche del Covid 19 e dell’assetto del piccolo gruppo formatosi, pur rendendo difficile l’andamento
del progetto, che con tanto entusiasmo era stato concepito già da tempo, sono state superate proprio grazie
alla buona volontà ed alla tenacia dei tutors e delle ragazze Anna Chiara, Claudia, Kendra e Maria Grazia,
e di ciò, siamo orgogliosi. È nostra intenzione tenere aperto il LAB fino a lunedì 27 giugno 2022, con riapertura
lunedì 19 settembre 2022. Prima di tale data Vi ricontatteremo per le conferme ed eventuali nuove iscrizioni.
Queste riguarderanno ragazzi e ragazze dai 12 ai 15 anni; ovvero range 2a media - 1° superiore.

Enzo e Pina

Olio su tela del Maestro “Raffaele Graziano”

Acquerello su carta
M.G. Russo
Olio su tela “Enzo De concilio”
Tecnica mista allieva
Maria Grazia Buona estate LAB “Arte Figurativa”
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Benvenuti nell’isola della creatività,


dove potrete svolazzare trascinati dalla fantasia!
“Modelliamo le nostre passioni!”
Sulla tavola del “Buon Gusto”, al sapore uniamo l’estetica con tovaglioli piegati ad arte ‘origami’

Voglio aiutarvi ad imbandire una tavola elegante senza spendere troppo!


Piegando i tovaglioli, con l’arte dell’origami, potrete portare in tavola la poesia di decorazioni e figure fantastiche:
ventagli, ninfee, cigni, farfalle, cuspidi, colonne, cappelli, stelle, portatovaglioli e tantissime altre cose.
L’uso del tovagliolo, come lo intendiamo oggi, compare sul finire del XV secolo; a tal proposito si racconta che nel
1491 Leonardo da Vinci, in qualità di “Gran Maestro di feste e banchetti” presso la corte di Ludovico Sforza, ebbe
l’intuizione di creare “una tovaglia in miniatura” per ciascun ospite, il tovagliolo appunto. Sempre a Leonardo da
Vinci si attribuiscono mirabili schizzi riportati nel cosiddetto “Codice Atlantico”, in cui sono schematizzate
fantasiose piegature di tovaglioli.
I manuali di galateo incominciarono a raccomandare l’uso decoroso e raffinato del tovagliolo,
per proteggere gli abiti indossati durante i banchetti.
Nacque: “l’arte di piegatura dei tovaglioli” con veri e propri capolavori!
Iniziata come attività dei sarti, nella seconda metà del Cinquecento passò nelle mani dei “credenzieri”. Nel 1629 l’arte
fu insegnata nell’Università di Padova, dove per la prima volta venne pubblicato
il “Trattato delle Piegature” del tedesco Mattia Giegher.

Le foto di tovaglioli piegati (tutti di mia creazione), le troverete al link:


https://www.origamidauria.it/2022/06/12/tovaglioli/

Link tutorial piegare un tovagliolo:


https://www.youtube.com/watch?v=rRwhkhb28mw

Per chi vuole usare i diagrammi (scelta consigliata), prima consultate la tabella dei simboli:
https://www.origamidauria.it/site2016/wp-content/uploads/2021/03/Tabella-simboli.pdf
e poi quella dei diagrammi:
https://www.origamidauria.it/site2016/wp-content/uploads/2022/06/tovagliolo.pdf

Sito dove trovare un po’ di tutto sul mondo degli “origami”:


https://www.origamidauria.it/
Facebook: “origamidauria”

CALENDARIO EVENTI:
Mese di agosto evento Origami presso “Parrocchia S Eustachio di Pastena-Salerno”

Ottime pieghe.

Pasquale D’Auria
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Le meraviglie del cielo estivo


La parte più calda dell’anno, ovvero l’estate, è alle porte. Dal punto di vista astronomico, l’ingresso nell’estate è
segnato dal giorno 21 giugno 2022, data del solstizio d’estate. In questa data, l’emisfero nord del nostro pianeta avrà la
massima inclinazione verso il Sole, con il risultato di osservare la giornata più lunga dell’anno! Questo ci dice che nei
dintorni di quella data, le ore di luce saranno molto lunghe ed i tramonti più tardivi, ma questo andazzo tenderà poi a
scemare nel tempo visto che ci si avvicinerà poi alla stagione fredda ed al solstizio di inverno, l’esatto opposto del
solstizio d’estate. Difatti, in maniera impercettibile, le ore di luce si accorceranno sempre più via via che ci avviciniamo
all’inverno… ma è presto per parlarne, non è vero? Abbiamo tre mesi di periodo caldo di cui godere: vacanze al mare o in
montagna e, nonostante le giornate più lunghe, attività astronomiche! Difatti, l’estate porta con sé interessanti
costellazioni ed oggetti. Qui in Italia, guardando sul basso orizzonte verso Sud, potremo vedere le costellazioni estive
dello Scorpione e del Sagittario fare capolino. Questa seconda costellazione è molto interessante, non solo perché nella
sua direzione risiede il centro della Via Lattea ma anche perché lì si trova il buco nero supermassiccio immortalato
dall’Event Horizon Telescope ed annunciato lo scorso 12 maggio in diretta mondiale. Alzando lo sguardo verso l’alto del
cielo italiano, possiamo ammirare altre tre costellazioni molto interessanti: il Cigno, la Lira e l’Aquila. Queste tre
costellazioni contengono tre astri molto brillanti, rispettivamente Deneb, Vega ed Altair che formano il cosiddetto
Triangolo Estivo. Con l’approssimarsi del mese di agosto, non mancheranno in tarda serata i protagonisti principali del
cielo estivo: i pianeti giganti Giove e Saturno. Per chi non avrà sonno la sera, questa estate ne vedremo delle belle… e
molte le potremo ammirare negli spazi della Parrocchia Sant’Eustachio di Salerno!
Con i telescopi del Centro Astronomico “Neil Armstrong” di Salerno, potrete diventare testimoni della bellezza del
cielo notturno senza spendere nient’altro che una parte del vostro tempo nel venire a trovarci. Vi aspettiamo!

A cura di Biagio De Simone


Centro Astronomico “Neil Armstrong”, Salerno

Cosa aspettate a farci visita?


Non limitatevi a sognare le stelle, vivetele con noi!
Il Centro Astronomico “Neil
Armstrong” di Salerno è attivo in
città e provincia dal 1982, anno della
sua fondazione. Da allora, abbiamo
portato la conoscenza delle stelle e
dell’astronautica a tutti. Nonostante
il difficile momento storico e le
pregresse esperienze, non riteniamo
assolutamente che la nostra missione
sia conclusa. Continueremo a
divulgare, facendo del nostro meglio.
Ci trovate alla Parrocchia
Sant’Eustachio, Via Quintino di
Vona, 2 per un caffè ed una sbirciata
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Il modellismo oltre ad essere un hobby è


una vera e propria arte che sposa creatività
e ingegno!
Il cocktail è così accattivante da tenere impegnati giovani ed anziani al punto
d’abbattere qualsiasi barriera sociale in favore della creazione di gruppi.
Il modellismo può essere “statico” se gli oggetti sono immobili e “dinamico” se gli oggetti sono mobili.
Il “modellismo statico” tipicamente comprende riproduzioni in scala della realtà destinate ad esposizione,
quindi oggetti da tenere fermi!
Il “modellismo dinamico” è un’evoluzione dello statico perché lo rende “vivo”. Per esempio, se ad un modello
in scala di: un’automobile, una barca, un trenino, un aeromodello, etc., aggiungiamo parti elettriche ed
elettroniche, potremmo farli muovere ed anche volare con un telecomando!
Quindi nel modellismo è possibile creare scene realistiche facendole interagire tra loro; provate a pensare
al “presepe” (diorama), a cui aggiungiamo la fontanella con il getto d’acqua, le luci che si accendono e si
spengono, il pastore che si muove, in sostanza arte e tecnologia!
Ognuna di queste materie costringe indirettamente i suoi appassionati a studiare stando lontani dalla pigrizia!
Studiando e sperimentando sul campo si fa teoria e pratica e non ci si sazia mai!

Qui sotto grande divertimento nell’area verde della parrocchia


CONCORSO
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“GRUPPI Creativi”
INVIATECI il FILMATO dell’IDEA
le migliori saranno pubblicate e premiate!

Non hai IDEE? Prendi qualche spunto


-Musica, Coro, Danza
-Teatro, Recitazione
-Poesie-Romanzi, Calligrafia, Scrittura Creativa
-ARTE: Disegno, Pittura, Diorama-Presepe, Origami-Kirigami
-Modellismo, Scienza in genere, Astronomia
-SPORT
-Cura delle Piante e del Territorio
-Riciclo PLASTICA
-Grafica-Giornalino, Cortometraggio (Cinema e Video Editing)
-Regia AUDIO, Video-Conferenze
-Cucina Creativa

“LE IDEE” non hanno ETÀ! realizzale da NOI


Parrocchia S. Eustachio, via Quintino Di Vona 2, Pastena-Salerno Centralino: 089 334484
www.parrocchiasanteustachio.it redazione@parrocchiasanteustachio.it
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PREMIO
DON ALFONSO SANTAMARIA
a cura del Comitato “Premio don Alfonso Santamaria” con sede a Monza, via Moncenisio 4,
col supporto della Parrocchia Sant’Eustachio Martire del Rione Pastena Salerno

“Io penso a te”


Borsa di studio pluriennale ad uno/una studente, di 2.000€ annui, meritevole e in stato
di necessità, residente a Salerno, preferibilmente nell’ambito della Parrocchia Sant’Eustachio
Martire di Pastena, che frequenti o intenda frequentare una scuola/ istituto superiore
per il conseguimento del relativo diploma.
Parrocchia, enti pubblici e privati, scuole, docenti, possono sottoporre il/i nominativi al gruppo
di valutazione, contattando il presidente alla seguente mail:
premiodonalfonso@gmail.com

SCADENZA SEGNALAZIONI 30 LUGLIO 2022


INDIVIDUAZIONE DEL BENEFICIARIO ED EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
ENTRO IL 30 OTTOBRE DI OGNI ANNO
PER OTTENERE IL REGOLAMENTO E INFORMAZIONI SCRIVERE A:
premiodonalfonso@gmail.com
Il Presidente del Comitato Umberto Santamaria

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