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Letteratura latina.
Caratteri della letteratura dell'età augustea. L’età augustea storicamente
comprende la produzione letteraria dalla morte di Cesare a quella di augusto
mentre temporalmente va dal 43 a.C. (morte di Cesare) al 17 d.C. (morte di
Ovidio).
Il nome “augustea” deriva dal cognomen “Augusto”. In realtà Caio Giulio
Cesare Ottaviano assunse il nome di Augusto nel 27 a.C., e per il primo
decennio la sua figura non appare determinante; la datazione, tuttavia, è utile
per-ché nel 44-43 a.C.
muoiono Cesare e Cicerone (perni politico-letterari di Roma) e da quel mo-
mento le figure dominanti della nuova poesia (Virgilio, Ovidio, Orazio e Tito
Livio) hanno precisi e documentati rapporti con Augusto. Ta-le periodizzazione
non va presa in maniera vin-colante, perché uscendo ad esempio dal campo della
poesia, nell’opera di Sallustio, sebbene ca-da in età augustea, i problemi
dell’età augustea non giocano alcun ruolo.
Età augustea: tesina di letteratura latina
ETA' AUGUSTEA: PERIODO STORICO
Virgilio e Orazio forniscono riferimenti più precisi e rientrano pienamente
nell’età augustea, in quanto pienamente inseriti nell’ambiente poli-tico di
Ottaviano; anche le Bucoliche di Virgilio e le Epodi di Orazio, che subiscono solo
a tratti dell’influsso di Ottaviano, risentono della crisi generale su cui si basa lo
sviluppo del partito di Ottaviano.
Il tema dominante delle opere composte tra la morte di Cesare e la battaglia di
Anzio, è quello della “grande paura” che imperversa a Roma e nella provincia per
la guerra civile tra “cesarici-di”, Antonio e Ottaviano e che rimangono a lungo
nella letteratura augustea: nelle Georgi-che, ad esempio, pubblicate in clima di
pace, c’è un forte richiamo alle guerre civili; gravi ricordi sono contenuti nella
prima raccolta delle Odi di Orazio e nell’Eneide la guerra tra Troiani e Lati-ni è
vista come una guerra civile.
L'ETA' AUGUSTEA, LETTERATURA LATINA:
RIASSUNTO
Dopo la battaglia di Anzio, Ottaviano appare come colui che può portare un
nuovo periodo di prosperità e di pace nell’impero; Virgilio e Ovi-dio che hanno
subito le conseguenze della guer-ra civile (il primo con la perdita e poi il
recupero di terreni e il secondo combattendo dalla parte sbagliata a Filippi),
ottengono da Ottaviano pro-tezione e sostegno ed essi pongono in lui ogni
speranza di pace.
Inizia, dopo Anzio, una fase di concordia e ri-costruzione, in cui i poeti e i
letterati hanno spesso un ruolo attivo e individuale. La nuova ideologia produce
opere di grande equilibrio classico, come le Odi di Orazio e i capolavori di
Virgilio, in cui tuttavia si trova tutta la contrad-dizione che esiste tra Ottaviano
uomo di pace e Ottaviano distruttore e protagonista della guerra civile. Così
Enea deve fondare la città del futu-ro ma per farlo deve farsi portatore di guerra.
E questo ricordo della guerra civile sarà can-cellato solo dal testamento politico
di Augusto, le Res Gestae.