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Ceo JPMorgan dice che arriverà un uragano, mercati finanziari in crollo

Com’è lo Stato dell’economia attuale?

Estevao: posizione particolare, con mix tra shock di offerta (carente) spinta dalla domanda. I tassi aumentati
dal FED sono fatti per arginare la domanda. In Italia doppio shock: Covid e Ucraina.
Problemi dal punto di vista delle materie prime e shock monetarie.
2 tipi di velocità: Europa a NON rischio recessione. Alcuni paesi sono ovviamente più sensibili, ma ad oggi
c’è il rischio di rallentamento.

Tria: conferma quanto detto da Estevao: ci sono rischi di peggioramento, con correzione delle previsioni
(Cambiamenti strutturali, con modelli che funzionano poco).
Rischio di forti errori politici dai diversi Stati.
Dal Covid abbiamo avuto 3 problemi: come uscire dalle politiche super espansive, come uscire dai debiti
privati e debiti sovrani, come ricostruire le catene commerciali. Sono problemi che riguardano tutti.
Soluzione: coordinamento simile a quello che c’è stato del 2008 per uscire dalla crisi, ma oggi accade il
contrario (FED, BCE, CINA fanno ognuno manovre per il proprio paese).
Durante la pandemia abbiamo avuto inflazione dei titoli finanziari grazie alla liquidità, investita nel mercato.
Oggi bisogna spostarla alle imprese, ma rischio crollo mercato.
Troppa globalizzazione, che sta portando dopo 30 anni forte inflazione.

Estevao: mercati emergenti.


Alcuni soffrono la forza del dollaro, altri guadagnano dall’aumento dei prezzi delle materie prime.
Prezzi delle commodity molto alto, che aiuta i paesi che li esportano. Questo è visibile in Cile, Perù, Nigeria
(petrolio ad esempio), mentre altri soffrono.
Forti problemi per i paesi che importano il cibo (grano che è aumentato di molto il prezzo), quindi ci sono
paesi già messi male che rischiano la catastrofe (paper su questi  Sri Lanka).
Brasile, quando il dollaro sale di prezzo, il brasile ci guadagna.
Quindi in generale non c’è il rischio di una crisi globale dei mercati emergenti, ma bisogna vigilare.

Tria: il ruolo delle banche centrali  problema stagflazione.


Divergenza tra FED e BCE (apprezzamento del dollaro), che implica aumento di inflazione in Europa che
importa in dollari (ruolo predominante del dollaro).
In europa poche riserve del dollaro.
La BCE è partita in ritardo perché pensava fosse una cosa di passaggio (pensava che i prezzi delle materie
prime  prezzi relativi  non aumentassero per così tanto tempo)

Carenza di offerta  inflazione. La politica monetaria non può fare granché.

Spirale prezzi salari.

La BCE si fida molto delle previsioni dei mercati finanziari, ma l’economia è irrazionale.

È probabile che si cercherà di uscire dalle politiche ultra-espansive. (Se gli Stati cercheranno di evitare la
spirale prezzi-salari avranno bisogno di fondi per assumersi una parte dell’aumento dei prezzi, ma i debiti
pubblici sono troppo alti  la BCE non acquisterà nuovo debito.)
2 politiche: non intervenire o creare un debito pubblico comune europeo.

Apprezzare l’euro o no? No comment da parte di Lagarde e BCE

Estevao: peso della Cina e dei suoi lockdown.

Economia Cinese molto grande (seconda al mondo), un suo problema colpisce tutti.
Ora c’è qualche lieve miglioramento per una diminuzione dei lockdown. Il commercio sta riprendendo.
La Cina aveva diminuito la domanda, quindi aveva fermato un po’ l’inflazione. Ora c’è il rischio che con la
riapertura (fine lockdown) appaia nuova inflazione (perche la Cina importa molto).

Tria: Volatilità dei mercati, con riduzione della liquidità, scoppio bolle immobiliari.

Nella pandemia si creava liquidità, usata nel mercato finanziario e non nelle imprese.
Prima della pandemia c’era un tasso di investimenti troppo basso in tutto il mondo (ad esempio le
infrastrutture, seppur ci fosse molta liquidità).
La causa è l’incertezza globale, dove gli investimenti reali e indutriali sono considerati più rischiosi.
La globalizzazione anche causa di incertezza, il nuovo crea il vecchio ma è più importante DOVE SI CREA E
DOVE SI DISTRUGGE (questione Geopolitica).

Ad oggi non si sa quali saranno gli effetti di lungo periodo della guerra (come cambierà il commercio?
Quanto ha importanza la geopolitica?).

FINALE: stare attenti al rischio recessione potenziale.

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