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LE IDEE SOCIALI DELL’800

La storia di metà ‘800 si riflette nella vita di tutti i giorni:


- aumentano i trasporti
- nuove forme di energia
- nuove innovazioni
- aumento produttività

Tutto questo implica la crescita demografica: la condizione sociale era una


condizione di progresso e miglioramento, portando così una ventata di pensieri
ottimisti.
Nel periodo del 1850-1900 si sviluppa il POSITIVISMO: corrente ideologica che
esalta il progresso e lo sviluppo che derivano dalla scienza. La scienza e il metodo
scientifico dovrebbero migliorare la condizione sociale. Alla base di questa corrente
vi è la teoria evoluzionistica di Darwin, secondo la quale:
1. la lotta per l’esistenza rafforza i più forti e indebolisce i più deboli
2. la specie più forte non è necessariamente quella umana, ma è quella che
riesce ad adattarsi, ovvero a saper vivere in un determinato ambiente (ciò si
consolida per via ereditaria)
Questo tipo di pensiero prevede una visione decisamente materialista.

Di conseguenza alla teoria di Darwin, un filosofo britannico, Spencer, teorizza il


Darwinismo sociale, il quale afferma che l’evoluzione prevede un vincitore ed un
vinto. La rivoluzione delle classi disagiate non fa altro che rallentare l’evoluzione, e
per questo viene interpretata come un ostacolo. Secondo tale pensiero il progresso
avviene naturalmente.

Nello stesso periodo, si verifica un peggioramento delle condizioni sociali e di vita


dei contadini e dei proletari: il proletario viene sfruttato ed il contadino è un braccio a
servizio latifondista. La condizione di disagio trova spazio nel pensiero sociale di
Marx, il proletario viene sfruttato per interessi capitalistici, critica gli stessi, incitando
le masse alla rivoluzione per creare una società definita COMUNISTA: ovvero una
società in cui non vi è distinzione sociale, tutti partecipano, per quanto possibile, alla
società. QUesto tipo di società propone l'abbattimento della proprietà privata, in
quanto gli spazi dovevano essere a servizio di tutti. Il pensiero di Marx espresso nel
capitale ha delle conseguenze storiche e sociali:
- nascita del partito socialista
- nascita dei sindacati
- gli scrittori e i letterari portano alla luce le vere piaghe sociali, donando una
particolare attenzione alle classi disagiate. Presenza dei romanzi sociali
realisti e testi in prosa: il primo tratteggia la vita delle classi sociali trattando i
temi dell’esclusione, situazioni di disagio ed emarginazione.

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