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FUNZIONE: è una legge che associa ad ogni elemento di un insieme A, uno ed un

solo elemento dell’insieme B.


Se A e B sono insiemi di numeri reali, la funzione si dice reale, e si indica così: y=f(x)
Nelle funzioni reali A si chiama Dominio, e contiene tutti i valori che può assumere la
x, invece B si chiama Codominio e contiene tutti i valori che assume la y.
x è la variabile indipendente, y è la variabile dipendente.

FUNZIONE PARI: il grafico è simmetrico rispetto all’asse delle y


Se la funzione è pari: ∀ x ∈ D f(x) = f(-x) (per ogni x appartenente al
dominio si verifica che effe di x è = a effe di meno x)

FUNZIONE DISPARI: il grafico è simmetrico rispetto all’origine degli assi cartesiani


Se la funzione è dispari: ∀ x ∈ D f(x) = - f(-x) (per ogni x appartenente al
dominio si verifica che effe di x è = a meno effe di meno x)

FUNZIONE POSITIVA: quando y>0, vuol dire che il grafico sta al di sopra dell’asse x
FUNZIONE NEGATIVA: quando y<0 vuol dire che il grafico sta al di sotto dell’asse x

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ASINTOTI: sono rette al quale il grafico della funzione si avvicina
Possono essere orizzontali, verticali e obbliqui, non tutti le funzioni hanno gli
asintoti, e comunque se in una funzione c’è l’asintoto orizzontale non può esserci
quello obliquo e viceversa.
Se in una funzione il dominio è tutto R non ci sono asintoti verticali.
DERIVATA IN UN PUNTO P DELLA FUNZIONE: è un numero che indica il coefficiente
angolare della tangente al grafico nel punto P. (Il coefficiente angolare è un numero
che indica la direzione della retta).
DERIVATA PRIMA (yI): serve per studiare la monotonia della funzione, cioè per
vedere dove la funzione è crescente e dove è decrescente
La regola dice che dove yI > 0 la funzione è crescente, dove yI < 0 la funzione è
decrescente.
DERIVATA SECONDA (yII): serve per studiare la concavità della funzione.
La regola dice che dove yII > 0 la funzione volge la concavità verso l’alto (U),
dove yII < 0 la funzione volge la concavità verso il basso (ꓵ).

PUNTI STAZIONARI: sono punti della funzione che hanno due caratteristiche:
1. Derivata prima nulla
2. Tangente al grafico orizzontale
Sono di 3 tipi: massimo, minimo e flesso a tangente orizzontale.
Massimo (M): punto con ordinata maggiore, se l’ordinata è maggiore rispetto a
tutto il dominio, allora si parla di massimo assoluto, se invece l’ordinata è maggiore
rispetto ad un suo intorno, allora si parla di massimo relativo.
La funzione a sinistra del massimo è crescente e la derivata pima è positiva, invece a
destra del massimo la funzione è decrescente e la derivata pima è negativa.
Minimo (m): punto con ordinata minore, se l’ordinata è minore rispetto a tutto il
dominio, allora si parla di minimo assoluto, se invece l’ordinata è minore rispetto ad
un suo intorno, allora si parla di minimo relativo.
La funzione a sinistra del minimo è decrescente e la derivata pima è negativa, invece
a destra del minimo la funzione è crescente e la derivata pima è positiva.
Flesso a tangente orizzontale: può essere ascendente o discendente.

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Nel flesso ascendente la funzione è sempre crescente (sia a sinistra che a destra),
quindi la derivata prima è sempre positiva.
Nel flesso discendente la funzione è sempre decrescente (sia a sinistra che a destra),
quindi la derivata prima è sempre negativa.

Differenza tra massimo e minimo, e Flesso a tangente orizzontale


Sia nel minimo che nel massimo avviene il cambio di monotonia, invece nel flesso la
monotonia non cambia, ma cambia la concavità.

IN BOCCA AL LUPO A TUTTI

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