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VETRINI:

CITOLOGIA e ISTOLOGIA
LABORATORIO N.1
MUCOSA UTERINA, GHIANDOLE UTERINE

Fase secretoria progestinica.


Ghiandole tubolari ramificate con aspetto frastagliato e
tortuoso, detto «a cavatappi».
L’epitelio ghiandolare è stimolato a produrre glicogeno,
importante fonte di nutrimento per l’uovo fertilizzato
MUCOSA UTERINA, GHIANDOLE UTERINE

Fase proliferativa estrogenica.


Ghiandole tubulari semplici, rivestite da un unico strato di
cellule basse colonnari
FOLLICOLO DI GRAAF

Ovocita secondario circondato da uno strato di cellule della granulosa


detta corona radiata, che sporge nell’antro follicolare.
Prima dell’ovulazione l’embrione si trova libero all’interno del follicolo. A
questo stadio il follicolo raggiunge 1,5-2,5 mm di diametro e forma una
prominenza nell’ovario.
Al momento dell’ovulazione, il follicolo maturo si rompe e l’uovo è
espulso nella cavità peritoneale, vicino all’ingresso della tuba uterina.
CORPO LUTEO
OVARIO MATURO

Osservare i numerosi follicoli a diverso stadio di maturazione.


Al centro un ovocita multiluminare.
EPITELIO GERMINATIVO IN OVARIO POSTNATALE

Si osservano tutti gli ovociti primari, circondati da un singolo


strato di cellule follicolari appiattite.
CELLULE INTERSTIZIALI DEL TESTICOLO: CELLULE DEL LEYDING

Responsabili della sintesi e della secrezione di ormoni sessuali


maschili, in particolare del testosterone essenziale per la
spermatogenesi.
Sono il tipo di cellule principali del tessuto connettivo tra i
tubuli seminiferi
PROSTATA

L’epitelio ghiandolare prostatico è colonnare pseudostratificato, con


la maggior parte delle cellule cuboidali alte o colonnari; i nuclei sono
collocati alla base e con un citoplasma pallido e schiumoso. Lungo la
membrana basale sono visibili cellule appiattite con nuclei scuri.
L’epitelio forma pieghe ramificate, provviste di un asse centrale di
lamina propria che conferisce aspetto papillare al lume ghiandolare. Il
prodotto di secrezione è un fluido lattiginoso ricco di acido citrico, di
enzimi idrolitici e di fibrolisina, che liquefa il seme dopo che è stato
depositato nell’apparato genitale femminile.
Si formano concrezioni prostatiche con l’invecchiamento.
FEGATO

Preparato per iniezione; ben evidenti le vene centrolobulari e i sinusoidi.

SINUSOIDI
LOBULO EPATICO

Al centro si nota la vena centrolobulare. Gli epiteli appaiono ripieni


di glicogeno (masse colorate in rosso).
FEGATO

Si notano lobuli epatici e vena centrolobulare.


SPAZIO PORTALE

La venula terminale ortale: parete sottile rivestita da cellule endoteliali


appiattite. Lume di grandi dimensioni, pieno di eritrociti.
Il ramo terminale dell’arteria epatica ha un lume angusto con parete
spessa.
Il duttulo biliare è iniettato con inchiostro di china. La parete è rivestita da
un epitelio cubico o cilindrico.
PANCREAS

Ghiandola acinosa composta; secrezione sierosa.


PANCREAS

Al centro si può vedere l’isolotto di Langherans.


PANCREAS ESOCRINO

Ci sono acini pancreatici sierosi. Il nucleo è rotondo, situato alla


base della cellula; l’apice cellulare è rivolto verso il lume, ripieno di
granuli di secreto (granuli di zimogeno) il cui numero diminuisce
durante l’attività digestiva.
PANCREAS ESOCRINO

Osservare gli acini pancreatici e le cellule centroacinose.


GHIANDOLA SURRENALE

Dall’esterno verso l’interno si notino:


• Densa capsula fibrosa
• Corticale del surrene:
‒ Zona glomerulare
‒ Zona fascicolata
‒ Zona reticolare
• Midollare del surrene
GHIANDOLA SURRENALE, ZONA GLOMERULARE

Osservare la capsula fibrosa e la struttura della zona glomerulare


con cellule dispose in aggregai irregolari, detti ovoidi; sono
separate da trabecole connettivali che contengono i capillari di
grosso diametro. Le cellule secretorie hanno nuclei rotondi,
colorati. Il citoplasma è scarso.
GHIANDOLA SURRENALE, ZONA FASCICOLATA

È formata da stretti cordoni di cellule secretorie,


separati da tralci di tessuto connettivo ricchi di capillari
con diametro elevato.
Le cellule secretorie sono grandi; il citoplasma è
abbondante e scarsamente colorato. Grande quantità
di REL e gocce lipidiche, che conferiscono alle cellule un
aspetto spugnoso (spongiociti).
GHIANDOLA SURRENALE, ZONA RETICOLARE E MIDOLLARE

La zona reticolare è sottile, formata da una rete irregolare di


cordoni ramificati di cellule secretorie, separati da ampi sinusoidi.
Le cellule sono piccole e colorate intensamente; nel citoplasma si
accumulano granuli di lipofucsina, un pigmento bruno.
La zona midollare è formata da aggregati di cellule secretorie
fittamente stipate, sostenute da una trama reticolare contenente
ampi capillari. Le cellule secretorie hanno grandi nuclei; il
citoplasma è abbondante. Acquistano il colore marrone se
colorate con cromo, per questo motivo sono chiamate cellule
cromaffini.
GHIANDOLA TIROIDE

Impregnazione argentica. Si notano follicoli tiroidei di


dimensioni variabili, i setti connettivali che si approfondano
nella ghiandola e la dividono in lobuli.
All’esterno è avvolta da una capsula esterna di tessuto
connettivo lasso; all’interno vi è una capsula di tessuto
fibro-elastico.
GHIANDOLA TIROIDE

Le unità funzionali sono i follicoli tiroidei, strutture


irregolari e sferoidali formate da un singolo strato di
cellule epiteliali cubiche, circondate da una membrana
basale.
Le dimensioni dei follicoli sono variabili.
I follicoli contengono un materiale colloide omogeneo,
contenente gli ormoni T3 e T4 colorati , in questo caso, di
rosa.
GHIANDOLA PARATIROIDE

È compresa nella capsula connettivale della ghiandola


tiroide. La capsula da origine a setti connettivali che
suddividono il parenchima in masse cordonali di cellule
secretorie. Queste sono le cellule principali, piccole con
nucleo evidente e citoplasma scarso.
Sono essenziali per la vita.
GHIANDOLA TIROIDE INATTIVA

I follicoli sono distesi dalla colloide contenuta; le cellule di rivestimento


sono appiattite contro la membrana basale del follicolo.
GHIANDOLA TIROIDEA e PARATIROIDEA

La ghiandola paratiroidea al centro è organizzata con cordoni; la


ghiandola tiroidea la circonda con un’organizzazione a follicoli.
EPIFISI

Si notino i pineacociti disposti in cordoni, circondati da capillari fenestrati.


IPOFISI o ghiandola pituitaria

Si noti la diversa struttura dell’adenoipofisi (ipofisi anteriore), a sinistra,


costituita da cellule secretorie; la neuroipofisi (ipofisi posteriore), a
destra, è costituita da cellule e assoni amielinici di cellule
neurosecretorie.
IPOFISI ANTERIORE

Osservare le cellule cromofile di due tipi:


• Acidofile, in rosso
• Basofile, in blu-viola
È presente un agglomerato di cellule cromofobe.
IPOFISI POSTERIORE

Contiene gli assoni mielinici delle cellule


neurosecretorie dell’ipotalamo.
Osservare la presenza di pituiciti e la ricca rete di
capillari fenestrati.
GHIANDOLA SUDORIPARA MEROCRINA

Sono ghiandole tubulo-glomerulari semplici, ciascuna formata da un


singolo tubulo raggomitolato nelle tre dimensioni; porzioni di ghiandola
sono visibili in vari piani di sezione.
La porzione secretoria ha epitelio semplice; il dotto escretore ha l’epitelio
stratificato.
GHIANDOLE SUDORIPARE APOCRINE

Sono confinate alle ascelle e alle regioni genitali, dove producono una
secrezione viscida e lattiginosa; assume odore in seguito all’azione di
batteri cutanei.
Sono ghiandole grandi. La porzione secernente è tubulo-glomerulare, con
un lume molto dilatato. Le cellule secretorie sono basse e cuboidali.

Non sono funzionali fino alla pubertà e, nella donna, vanno incontro a
modificazioni cicliche sotto l’influenza degli ormoni che controllano il ciclo
mestruale. Il significato funzionale nell’uomo non è noto.
GHIANDOLA SEBACEA

È una ghiandola acinosa ramificata olocrina.

Si notino:
• Le cellule integre, localizzate nella parte profonda
dell’adenometro
• Le cellule vicine al dotto che stanno diventando picnotiche e
piene di secreto. Tali cellule rappresenteranno il secreto.
GHIANDOLA SEBACEA DELLA PALPEBRA

Sono ghiandole esocrine a secrezione sebacea; hanno la


caratteristica di essere riunite a grappolo intorno ad un unico
dotto escretore. Sboccano in corrispondenza della zona di
transizione tra cute e congiuntiva.
GHIANDOLA SOTTOLINGUALE

Ghiandola tubulo-acinosa composta, a secrezione


mista. È composta unicamente da acini mucosi che
producono un secreto viscido.
Sono presenti numerosi dotti di diverso calibro.
GHIANDOLA SOTTOMASCELLARE

Ghiandola tubulo-acinosa, composta da acini sierosi


a secrezione mista.
Sono presenti diversi dotti di diverso calibro.
GHIANDOLA MAMMARIA ATTIVA

Ghiandola tubulo-alveolare composta. Presenza di secreto


negli alveoli e nei dotti escretori.
GHIANDOLA MAMMARIA NON ATTIVA

Ghiandola alveolare o tubulo-alveolare composta; secrezione apocrina.


GHIANDOLA LACRIMALE

Ghiandola tubulo alveolare composta a secrezione sierosa.


È responsabile della secrezione delle lacrime, fluido
acquoso che contiene lisozima.
EPITELIO PAVIMENTOSO PLURISTRATIFICATO NON CHERATINIZZATO:
VAGINA

È formato da un numero variabile di strati cellulari, la cui forma si modifica


da cuboide basale fino a piatta superficiale.
Gli strati basali vanno incontro a divisioni mitotiche.

Sopporta una modesta usura ma non l’essiccamento.


Cute di un uomo di colore con abbondante melanina nello strato
basale dell’epidermide.
La melanina è presente sia nei melanociti, che la sintetizzano, sia nei
cheratinociti.
EPIDERMIDE con evidente strato spinoso.
EPIDERMIDE SPESSA

Zona palmare e plantare. Evidente lo strato corneo.

Nell’epidermide di un soggetto caucasico ci sono solo tracce di


melanina nelle cellule epiteliali basali; i melanociti sono inattivi e
incolore.
PAROTIDE

Ghiandola acinosa composta a secrezione sierosa.


È la più grande tra le ghiandole salivari, secerne una soluzione acquosa
contenente elettroliti e l’enzima amilasi.
EPITELIO PAVIMENTOSO SEMPLICE: MESOTELIO

Riveste la cavità peritoneale. Grazie alla colorazione con l’argento si


evidenzia l’interdigitazione irregolare dei confini cellulari.
ALVEOLO POLMONARE

Epitelio pavimentoso semplice. Riveste sacchi aerei ed è


composto da pneumociti di I° e II° tipo.

la parete sottile permette lo scambio di CO2 e O2, tra l’aria e


il sangue dei capillari adiacenti.
ALVEOLO POLMONARE DI FETO

Epitelio pavimentoso semplice.


In utero gli alveoli sono pervi dal liquido proveniente da
un’ultrafiltrazione capillare e da secrezione alveolare.
Il volume fetale polmonare è simili a quello del neonato a termine.

Gli alveoli polmonari non si espandono; il feto utilizza O2 e nutrienti


fornitigli dalla madre attraverso la placenta.
EPITELIO PSEUDOSTRATIFICATO

TRACHEA:
- Cellule con ciglia
- Cellule caliciformi mucipare
- Cellule basali
LARINGE E CORDE VOCALI

Passaggio tra epitelio respiratorio (sx) ed epitelio pluristratificato squamoso (dx).


ESOFAGO

Tubo la cui parete ha un’importante componente muscolare,


con la funzione di convogliare il cibo dall’orofaringe allo
stomaco. Il lume è rivestito da epitelio di protezione
stratificato; in animali con dieta ricca di fibre può essere
cheratinizzato.
LINGUA

Organo muscolare che si proietta nella cavitò orale, a partire dalla superficie
inferiore. È rivestita da epitelio pavimentoso stratificato, in parte cheratinizzato.

Le modificazioni degli strati cellulari passano da cuboide, nello strato basale, ad


appiattita, negli strati superficiali. L’epitelio poggia su tessuto connettivo lasso.
Protegge e sopporta una modesta usura, senza sopportare l’essiccazione.

La mucosa della superficie dorsale forma:


- Papille filiformi
- Papille fungiformi
- Papille circumvallate
Ci sono muscoli striati intrinseci ed estrinseci volontari. Sono orientati lungo tre
piani, ognuno ad angolo retto rispetto agli altri due. Tale disposizione è unica e
permette un’enorme flessibilità e precisione dei movimetni, essenziali per la
fonazione umana, per la digestione e per la deglutizione.
PAPILLE FILIFORMI

Sono le più numerose, formate da una parte centrale di


tessuto connettivo denso e da una parte superficiale
cheratinizzata.

Rimuovono il cibo dalla superficie del palato e non


possiedono calici gustativi.
PAPILLE FOLIATE

Appaiono solchi verrticali, somiglianti a pagine di un


libro.
Funzionano come calici gustativi nel neonato, per poi
degenerare verso il II° o III° anno di vita.

Alla loro base si aprono i dotti delle ghiandole di Ebner.


EPITELIO POLIMORFO o urinario

Vescica vuota
EPITELIO POLIMORFO o urinario

Vescica ripiena
STOMACO – CELLULE PARIETALI

Riconoscibili per il loro tipico aspetto a ‘’uovo fritto’’.


DUODENO – GHIANDOLE DEL BRUNNER

Sono ghiandole tubulari ramificate a secrezione mucosa.


DUODENO

Si evidenziano le ghiandole mucose. La mucosa duodenale ha


la forma tipica di quella del piccolo intestino, con villi allungati
alla cui base si aprono cripte.
GHIANDOLE ESOFAGEE

Ghiandole mucose che contribuiscono alla


lubrificazione, confinate nel terzo inferiore
dell’esofago.
GIUNZIONE ESOFAGO – GASTRICA

Notare il brusco passaggio da un epitelio pavimentoso


stratificato, di protezione, a quello cilindrico dello
stomaco con la comparsa di ghiandole.

Da notare, la presenza di fossette gastriche;


invaginazioni rivestite da epitelio che si continuano
senza interruzione nei tubuli ghiandolari in profondità.

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