Gruppo 1 carne fresche e conservanti: fornisce proteine (consentono alle cellule di nutrire
l’apparato muscolare, ci forniscono gli aminoacidi essenziali), ferro e lipidi;
Gruppo 2 latte e derivati: fornisce calcio, fosforo, proteine e vitamine del gruppo B. il calcio è
importante per ossa, denti, coagulazione del sangue, conduzione degli impulsi nervosi e di
conseguenza per la contrazione muscolare;
Gruppo 3 cereali e derivati: fornisce amido, carboidrati, proteine di scarso valore biologico;
Gruppo 4 legumi: fornisce ferro, calcio, carboidrati, proteine con discreto valore biologico;
Gruppo 5 grassi e oli da condimento: fornisce lipidi (acidi grassi). La funzione di questo gruppo è
energetica e sono importanti perché sono dei costituenti delle membrane biologiche;
Gruppo 6 ortaggi e frutta (fonti vitamina A): fornisce la vitamina A, minerali, acqua e zuccheri. La
loro funzione è quella dell’accrescimento e per la visione corpuscolare;
Gruppo 7 ortaggi, frutta (fonti di vitamina C): fornisce antiossidanti attraverso la vitamina C e aiuta
l’organismo a formare il collagene, inoltre serve per l’integrità delle pareti dei vasi sanguigni, per il
rimarginamento delle ferite e delle scottature.
• Sodio e cloro servono per i liquidi extracellulari (fuori dalla cellula) e li troviamo nel sale da
cucina. Un eccessivo apporto di sodio attraverso l’alimentazione ha un ruolo patogenetico
(ovvero è causa della comparsa di patologie).
• Il potassio vive all’interno della cellula e lo troviamo nelle mele, cocco, legumi, prosciutto
magro, parmigiano, frutta fresca.
• Il calcio e fosforo rappresentano la struttura mineralizzata delle ossa e dei denti e per la
trasmissione dell’impulso neuromuscolare. Lo troviamo nel latte, cereali e uova. Il fosforo è
importante per la vita e le funzioni delle cellule, l’energia della cellula attraverso l’ATP.
• Il magnesio sta dentro la cellula ed è uno stabilizzatore, ovvero porta equilibrio tra il
neurone e il muscolo. Lo troviamo nei cereali, frutta e verdura.
• FERRO: entra nella costituzione del sangue, viene utilizzato per il trasporto dell’ossigeno, si
trova nelle noci, mandorle, fegato, carne, pesce e tuorlo dell’uovo.
• IODIO: componente importante degli ormoni, si trova nel pesce.
• ZINCO: ha ruoli metabolici e si trova nelle carni, uova, crostacei.
• RAME: presente nelle reazioni enzimatiche.
LE VITAMINE si ricavano dall’alimentazione e non possono essere sintetizzate dal corpo umano.
Sono utilizzate per le reazioni biochimiche ed è importante per la sua sostenibilità.
Le vitamine si sciolgono nei grassi o si mescolano con i componimenti dell’acqua nel nostro corpo.
La vitamina C si trova negli agrumi, pomodori e peperoni, essa interviene nella sintesi del
collagene e serve per la regolazione della respirazione cellulare e agisce come antiossidante del
nostro corpo, bloccando la sintesi delle sostanze cancerogene presenti nel tabacco e alimenti.
La carenza di vitamina C produce lo scorbuto (malattia).
ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE
Entro il 2050, la popolazione mondiale sarà di 9 miliardi di persone, e con tale crescita aumenterà
anche la domanda alimentare.1 In più, le regioni più sviluppate del pianeta consumano più cibo di
quanto necessitano e molti tipi di alimentazione sono ricchi di prodotti alimentari di origine animale
che incidono negativamente sull’ambiente.2,3 Per garantire cibo a sufficienza per le generazioni
future e al tempo stesso minimizzarne l’impatto ambientale, è necessario passare a produzioni
alimentari più sostenibili e cambiare le nostre abitudini a tavola.1
Secondo la definizione della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e
l'agricoltura, l’alimentazione sostenibile è quella che ha un ridotto impatto ambientale e al tempo
stesso soddisfa le linee guida nutrizionali, è economica, accessibile e culturalmente
accettabile.4 Ma per questo obiettivo devono essere effettuati dei cambiamenti.
Le misure che ognuno di noi può adottare per un’alimentazione sana e sostenibile potrebbero a
prima vista sembrare confuse, ma nonostante la loro complessità tutti possiamo apportare dei
cambiamenti per raggiungerla: consumare meno cibo, sprecarne di meno e ridurre il consumo di
prodotti alimentari di origine animale, optando per alternative di origine vegetale.
Per coloro che scelgono di eliminare del tutto gli alimenti di origine animale dalla propria
alimentazione, l’alternativa vegetariana o vegana può fornire il necessario apporto proteico se
bilanciato e proveniente da fonti diverse. La diversificazione alimentare è importante perché
alcuni nutrienti, fra cui le proteine e gli amminoacidi essenziali, si trovano in quantità minori in
prodotti di origine vegetale rispetto a carne o pesce. Pertanto, laddove un alimento non fornisca
un determinato nutriente, esso va bilanciato con un altro.12 Il progetto Protein2Food finanziato
dall’UE ha lo scopo di creare e promuovere prodotti alimentari innovativi di origine vegetale
arricchiti con proteine e di qualità. Nel futuro, questi prodotti potrebbero rappresentare
un’attraente alternativa di apporto proteico per coloro che desiderano inserire in
un’alimentazione equilibrata prodotti di origine vegetale sostenibili e al tempo stesso nutrienti.
Optare per alimenti prodotti localmente può sembrare una scelta sostenibile, ma è così solo se
sono di stagione, in quanto l’energia necessaria a coltivare frutta e verdura nelle serre durante
l’inverno è molto più ingente rispetto a quella impiegata nel loro trasporto dai Paesi caldi.13
Similmente, i benefici ambientali e quelli per la nostra salute non vanno necessariamente di pari
passo. Ad esempio, il fatto che il consumo di pesce, soprattutto grazie al suo contenuto di omega-
3, fa bene alla salute è ben accertato, ma l’eccessiva attività di pesca e il conseguente
impoverimento delle risorse ittiche è un problema ormai assodato e se tutti aumentiamo il
consumo di pesce secondo quanto consigliato dalle linee guida nutrizionali, la situazione potrebbe
addirittura peggiorare. La ricerca sta sviluppando la produzione di semi oleosi a maggiore
contenuto di omega-3 e il pollo arricchito con omega-3 è già disponibile nei supermercati. Questi
prodotti alimentari innovativi possono aiutarci a soddisfare i nostri bisogni nutrizionali senza
incidere sulla vita marina. Inoltre, tutti dovremmo optare per il pesce che riporta l’etichetta con la
dicitura ‘proveniente da pesca sostenibile’.13
La Terra fatica sempre di più a sostenere l’impatto dell’uomo e di conseguenza, quello che si deve
avere con la Green economy è l’applicazione di un tipo di sviluppo sostenibile, che porti a crescere
il Paese e a non impattare sulla natura.
In questo quadro l’ambiente viene infatti visto come un fattore di crescita economica per l’uomo,
dal momento che l’impoverimento delle risorse e il consumo eccessivo delle materie prime
comporta anche un aumento di prezzo delle stesse e quindi un danno dal punto di vista
dell’economia.
Il problema principale della green economy è che richiede una trasformazione profonda della
società che non è ancora pronta ad affrontare: deve avvenire una presa di coscienza da parte delle
aziende, che devono farsi carico di quella che in inglese viene definita corporate social responsibility,
responsabilità sociale d’impresa, che prevede l’impegno da parte dell’azienda nell’azione di
strumenti e tecnologie che mirino a impattare il meno possibile sull’ambiente.
MSC
La nostra missione è affrontare il problema della pesca non sostenibile e salvaguardare le risorse
ittiche per il futuro.
Marine Stewardship Council è un'organizzazione non profit che opera per promuovere la pesca
sostenibile, affinché gli oceani possano essere sempre pieni di vita, oggi e per le generazioni future.
Pesca sostenibile significa lasciare nei mari abbastanza pesci, rispettare gli habitat e assicurarsi
che le persone che dipendono dall'economia della pesca possano mantenere i loro mezzi di
sussistenza.
Il Marine Stewardship Council (o brevemente MSC) è una organizzazione no profit indipendente con
un programma di certificazione ecolabel e di pesca, la cui finalità è verificare il rispetto di pratiche
di pesca ecosostenibili assegnando un marchio blu MSC ecolabel a chi rispetta i criteri di valutazione.
Lo standard ambientale MSC per la pesca sostenibile è stato sviluppato in circa due anni attraverso
un processo di validazione. I tre principi della norma MSC prendono in considerazione:
1. La condizione degli stock ittici soggetti a pesca
2. L'impatto della pesca sull'ecosistema marino
3. Il sistema di gestione della pesca