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Secondo Henry Remak, la letteratura comparata è:

lo studio della letteratura di là dai confini di un paese particolare e lo studio dei rapporti tra letteratura, da una
parte, e, dall'altra, altre aree della conoscenza e delle opinioni

La prima cattedra di letteratura comparata fu istituita:

in America, a Harward

La definizione di littérature comparée entrò in uso:

con l'articolo La notion de littérature comparée di Paul van Tieghem

Il concetto goethiano di Weltliterature, letteratura mondiale:

indicava uno stato di interdipendenza tra culture nazionali, libera circolazione delle idee e la fine delle guerre,
nonché rinviava a una continua tensione fra il locale e l'universale (quella zona ibrida che oggi chiamiamo glocal)

Oltre che dello studio dei rapporti e confronti tra le diverse tradizioni letterarie, la letteratura comparata si occupa
anche:

delle relazioni tra letteratura e arti figurative, letteratura e teatro, letteratura e media audiovisivi, letteratura e
musica

La critica di Benedetto Croce alla letteratura comparata riguardava:

le debolezze teoriche e metodologiche degli studi di letteratura comparata che venivano condotti in Italia in quei
tempi, spesso ridotti a pura erudizione positivistica

Nel libro Theory of Literature (1949), René Wellek afferma la necessità:

dell'allontanamento della comparatistica americana dalle tendenze positivistiche

La teoria della letteratura di René Wellek

auspicava lo sviluppo di una prospettiva internazionale che prevedesse l'ideale di una storia letteraria e di una
disciplina di studio con caratteri universali

Nell'Estetica, Hegel distingue tre generi

l'epica, la lirica, il dramma

Nel suo libro L'uno e il molteplice. Introduzione alla letteratura comparata, Claudio Guillen afferma che i generi:

occupano storicamente uno spazio le cui componenti evolvono nel corso dei secoli; sono modelli che evolvono
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L'espressione "il ritorno della critica tematica" è tratta dal titolo di un libro di:

Werner Sollors

Una discussione incentrata sui topoi fondanti della tradizione letteraria occidentale è trattata nel libro:

Letteratura europea e Medio Evo latino, di Ernst R. Curtius

Con Anatomia della critica, Northrop Frye:

si inserisce nel discorso della tematologia individuando i grandi archetipi letterari

Nel Dizionario dei temi letterari a cura di Ceserani, Domenichelli e Fasano, "tema" e "motivo" sono considerati come:

termini interscambiabili: ogni motivo può diventare tema e ogni tema motivo, a seconda dell'estensione e della
capacità di strutturazione tematica che tema o motivo assumono nelle singole opere o nel macrotesto della
tradizione letteraria

Secondo Tomaševskij (Tematika, 1925), il tema di un testo:

è formato di tanti temi minori, più o meno unitari, che a loro volta presentano altri elementi tematici, di dimensioni
inferiori, i motivi

Il modello classico all'origine di innumerevoli storie di viaggio è considerato:

l'Odissea di Omero

Per Goethe, la vera forza, la vera efficacia di una poesia risiedono:

nella situazione, nei motivi

La letteratura comparata si fonda:

sullo studio delle relazioni tra testi di lingue, culture ed epoche diverse, e non può non occuparsi dunque anche dei
rapporti che la letteratura intesse con altre «sfere dell'espressione umana» […] dotate di specifici linguaggi, codici e
modi di rappresentazione

Negli ultimi decenni si guarda alla relazione tra le arti alla luce:

dei due concetti chiave di ibridazione (tra i linguaggi e tra le forme) e di contaminazione (il termine, di origine
romantica, non può non accogliere oggi anche un significato politico)

Nella prospettiva dei visual studies, il rapporto tra parole e immagini:


È ritenuto avere profonde conseguenze di tipo culturale, e connotato di un significato politico

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Per Jean Rousset, l'arte risiede

nella solidarietà di una visione e di una forma

Il metodo critico di Auerbach consiste nel:

analizzare dei campioni testuali significativi come rappresentativi dell'intero testo

In Mimesis Auerbach fa una lettura contrastiva delle digressioni in:

l'odissea e la bibbia

Secondo Auerbach, l'effetto di indeterminatezza e oscurità del racconto biblico è dovuto a:

l'essenzialità del collegamento sintattico, la totale assenza di aggettivi e descrizioni, la frammentarietà dei dialoghi

Per Auerbach gli scrittori ebraici esprimono:

la compresenza e il conflitto dei diversi strati della coscienza

Nelle sue riflessioni su epos e romanzo, Michail Bachtin afferma che:

se l'epopea può essere incompleta, nel romanzo son caratteristici lo specifico interesse del seguito e della fine

Per Sergio Zatti, nell'Orlando Furioso a impersonare la devianza nello spazio e il differimento nel tempo sono
rispettivamente:

orlando e ruggiero

Per Peter Brooks, lʼidea stessa di avventura è:

legata a quel che deve accadere (ad-venire)

Secondo Hegel, «La visione di una totalità in sé compiuta» è data all'epopea da:

la raffigurazione della realtà e il carattere di azione individuale

Nella sua Teoria del romanzo, Lukács afferma che nell'epopea:

a contare sono determinati momenti di grande intensità, affini ai punti culminanti dell'intero, momenti il cui
significato si esaurisce nel formarsi o nel dissolversi di forti tensioni
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Il feuilleton, inteso come spazio tipografico, si diffonde:

all'inizio dell'800

Nel giornale, lo spazio occupato dal feuilleton era:

in basso alla pagina, il cosidetto "rez-de-chaussée"

La Vieille fille di Balzac appare su «La Presse»:

nel formato colonna

I tre moschettieri di Dumas esce a puntate su:

Le Siècle

Secondo Chatman, suspense e sorpresa:

sono termini complementari e non contraddittori, passibili di «funzionare insieme nelle narrazioni in modi complessi

Per Roland Barthes, la struttura "interrogativa" della narrazione caratterizzata dalla suspense si basa su delle
domande a cui la storia deve fornire una risposta. Queste sono:

chi? Che cosa? Come andrà a finire? In che modo?

Roland Barthes, in S/Z, spiega come la dinamica del testo sia paradossale, in quanto:

mira a mantenere l'enigma nel vuoto iniziale della sua risposta

Nei Misteri di Parigi, Rodolphe de Gerolstein si caratterizza come:

da un lato nobile ed eroico protettore dei deboli, dall'altro spietato giustiziere

Nei Misteri di Parigi, Fleur de Marie cade in balia di tormenti interiori per:

i sensi di colpa per la vita passata

Nei Misteri di Parigi la la fine del capitolo coincide frequentemente con:

i finali di puntata

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Nella Poetica, Aristotele afferma che lo storico e il poeta si distinguono:


in questo: lo storico dice le cose avvenute, il poeta quali possono avvenire

Nella Poetica, Aristotele considera la poesia di maggiore fondamento teorico e più importante della storia poiché:

dice infatti piuttosto le cose universali, la storia quelle particolari

Nel suo studio Il romanzo storico, Lukács afferma che l'anima del romanzo storico è

rappresentare i destini individuali in cui i problemi dell'epoca trovino la loro espressione al tempo stesso immediata
e tipica

Per Lukács, la forma classica del romanzo storico è incarnata da:

Walter Scott e Alessandro Manzoni

La definizione di 'effetti superlativi di reale', data da Barthes ai personaggi storici, implica che:

essi siano solo mescolati ai loro vicini fittizi, introdotti nella finzione lateralmente, obliquamente, di passaggio

Con l'espressione 'personaggi referenziali', attribuita ai personaggi storici, Hamon intende dire che:

essi rimandano a un senso definito da una determinata cultura a ruoli, programmi e usi stereotipati

Per quanto riguarda la relazione tra personaggio e idea, nel Novantatré:

Danton rappresenta la Montagna, Robespierre il Comitato di salute pubblica, Marat la Comune, Cimourdain il
Vescovato

Nel Novantatré di Victor Hugo i personaggi storici sono:

eroi colti nelle loro determinazioni storico-politiche, e partecipanti delle avventure degli altri personaggi

Nel capitolo 'Le cabaret du Paon', a livello formale, il personaggio fittizio Cimourdain si unisce al dialogo tra
Robespierre, Danton e Marat:

nella stessa modalità con cui sono descritti gli altri tre personaggi storici

Citando Lukács, Gauvain e Cimourdain possono essere definiti, al pari di Danton, Robespierre e Marat, 'individui
storici universali' poiché:

le loro vicende rispecchiano eventi, contraddizioni e passioni di quell'epoca

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Lukács definisce il Novantatré di Victor Hugo come


il primo grande poema storico in cui il nuovo spirito dell'umanesimo di protesta abbia cercato di dominare la storia
del passato

Hugo scrive il Novantatré:

nel 1871, durante i sanguinosi eventi legati alla repressione della Comune

Il cambiamento tonale ravvisabile nel passaggio dai Miserabili al Novantatré è dovuto all'influenza di un evento che
incide sulla visione di Hugo:

il trauma vissuto di fronte al bagno di sangue della repressione della Comune nel 1871

Nel passaggio dai Miserabili al Novantatré si può osservare che:

la narrazione titanica delle barricate presente nei Miserabili lascia il posto, nel Novantatré, a una rappresentazione
che attraverso i conflitti morali dei personaggi si fa riflessione sul tema della violenza e del diritto

Cimourdain, commissario delegato con pieni poteri dal Comitato della salute pubblica, ha l'incarico di fermare e
uccidere:

il marchese di Lantenac, comandante delle truppe contro-rivoluzionarie

A detta di Marat, il maggior difetto di Gauvain è:

la clemenza

In Hegel la distinzione tra i "caratteri eroici" della letteratura del passato e i personaggi delle opere romantiche si
articola:

sulla base della progressiva riduzione della sfera individuale che investe il personaggio

Secondo Hegel, per il nuovo protagonista romantico le possibilità di azione e di scelta sarebbero state

molto più limitate a causa dei «rapporti sociali sussistenti» che avrebbero limitato la sua volontà

Nel Novantatré la figura di Cimourdain è ispirata a:

Robespierre

Nel Novantatré, la figura di Gauvain esprime

la coscienza delle lacerazioni che attraversano vita e pensiero nella comprensione dei movimenti dello spirito del
tempo

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Nel Novantatré, l'agire di Cimourdain dimostra:

il prevalere dell'ideologia e dell'adesione incondizionata ai principi del giacobinismo

Di fronte al tribunale della sua coscienza, Gauvain:

cede all'imperativo categorico del perdono e all'assoluta priorità del concetto di umanità

Secondo Testa, le caratteristiche più evidenti del personaggio relativo sono:

temporalità, mutabilità e relazione

La violenza rivoluzionaria per Gauvain:

non perde la connotazione di "violenza pura"; il personaggio non rinuncia a voler distinguere nella sfera dei mezzi

Nel corso del dialogo nella cripta, il Marchese di Lantenac afferma:

la sua fedeltà ai concetti di tradizione, famiglia e rispetto verso le vecchie leggi

Cimourdain incarna:

la virtù repubblicana; la volontà monolitica, non negoziabile e dotata di pieni poteri

Di fronte alla scelta tra la legge rivoluzionaria e l'amore per Gauvain, Cimourdain:

condanna Gauvain alla ghigliottina

La narrazione del dialogo nella cripta tra Gauvain e Cimourdain è caratterizzata:

da un incedere che ricalca i momenti della liturgia evangelica

La Repubblica dell'ideale a cui mira Gauvain:

È governata dall'amore e tenuta insieme dall'armonia

La Tourgue e la ghigliottina rappresentano rispettivamente:

la ferocia antica e l'inesorabilità del presente

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Secondo Guy Rosa, nel Novantatré, a parte la sezione sulla Vandea, gli eventi storici:

sono disseminati nell'opera come in un quadro (tableau)


Nel Novantatré, la relazione tra storia e finzione è tale che:

ambedue sono fuse in un unico racconto e accomunate dalle medesime forme espressive

Nel Novantatré, lo stile dell'incipit del capitolo "Le cabaret du Paon" si caratterizza per:

la vividezza descrittiva che richiama la composizione figurativa di un oggetto dipinto e la plasticità drammatica di una
messa in scena teatrale

Nel Novantatré, nel ritratto di Robespierre:

Il pallore, lo sguardo freddo e le labbra sottili si accompagnano allo sparato di pizzo pieghettato e le scarpe con fibbia
di argento

Attraverso il modo melodrammatico, il Novantatré di Victor Hugo esprime:

con la massima potenza concettuale e visiva l'immaginazione morale del tempo

Nel Novantatré, nel corso del dialogo al cabaret du Paon, Marat dichiara che il pericolo è:

a Parigi, annidato nel "cumulo di bische" e nella "massa di club"

Victor Hugo mette in scena nel dialogo tra i tre rivoluzionari la dialettica del conflitto attraverso:

l'unione di immaginazione melodrammatica e l'espressione dell'oratoria rivoluzionaria

La descrizione dei tratti individuali dei personaggi

comprende l'ambito più astratto e retorico delle considerazioni di carattere universale sul genere umano e la Storia

Per Peter Brooks, i personaggi di Victor Hugo, nel personificare forze contrapposte e conflitti:

si limitano alla emersione di forze di superficie

Nel Novantatré, Victor Hugo mette in scena attraverso la figura di Robespierre

la volontà generale e la lotta alla Vandea

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Secondo la teoria dei modi di invenzione di Northrop Frye, quando l'eroe è superiore in grado agli altri uomini ed al
suo ambiente, siamo nell'ambito del:

romance

Secondo Northrop Frye, l'eroe dell'epica e della tragedia è:


un capo; possiede autorità, passioni e capacità di espressione molto più grandi delle nostre, ma ciò che egli fa è
soggetto sia alla critica sociale 'che all'ordine della natura'. È l'eroe del modo alto-mimetico

Secondo Northrop Frye, tipico di gran parte delle commedie e della narrativa realistica, l'eroe del modo basso-
mimetico è:

uno come noi: siamo sensibili alla sua comune umanità e chiediamo al poeta l'obbedienza agli stessi canoni di
probabilità che sono presenti nella nostra esperienza; non è superiore né agli altri uomini né al suo ambiente

Per Gérard Genette, le due modalità essenziali della regolazione dell'informazione narrativa sono:

distanza e prospettiva

Nella definizione di Clara Reeve, romance è:

una favola eroica, che tratta di persone e di cose favolose

Con il termine 'romanzesco' si intende

un'opera con un intreccio ricco di colpi di scena e avventure, in particolare cavalleresche; a questo si può aggiungere
un carattere fantastico più interiorizzato, e in quel caso 'romanzesco' vuol dire anche romantico, sentimentale,
sognante, suggestivo, misterioso, pittoresco

Nella seconda parte del Conte di Montecristo, il personaggio di Edmond Dantès è:

un uomo coltissimo e intelligentissimo, che si muove con piena consapevolezza nelle miserie della società della
Restaurazione

Con la definizione di 'superuomo di massa', Umberto Eco intende:

un personaggio eccezionale, che ripara i torti della società per iniziativa personale, senza comunque arrivare a
pensare di cambiare tutto

Il Novantatré di Victor Hugo è attraversato dalla compresenza dei modi:

epico, melodrammatico, tragico

Nel Novantatré, con la liberazione di Lantenac:

pietà e rivoluzione giungono ad escludersi reciprocamente e determinano la tragica paradossalità della sorte
dell'eroe

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A livello tematico, tra i tratti tipici del realismo figurano:

la rappresentazione seria della vita quotidiana e delle grandi forze sociali e basi economiche dello sviluppo storico
Per "grande romanzo realista" si intende:

un fenomeno storicamente determinato, circoscrivibile tra gli anni Trenta e gli anni Novanta dell'Ottocento

La struttura della serialità affonda le sue radici:

nelle antiche tradizioni orali e nelle saghe medievali

Grandi speranze di Dickens uscì a puntate per la prima volta:

negli Stati Uniti, sul settimanale Harper's Weekly

I finali di puntata dei romanzi di Balzac si concludono con:

un momento del racconto non particolarmente saliente

Quale era l'intento dei grandi romanzieri realisti?:

immergere il lettore gradatamente nel racconto, a passo lento, e con attenzione ai dettagli

Il romanzo di formazione che incarna la sintesi perfetta tra la spinta all'autodeterminazione e le esigenze della
socializzazione è:

il Wilhelm Meister di Goethe (1795-96)

Il romanzo di formazione ottocentesco esprimeva al massimo:

la forma della modernità, ponendo al centro simbolicamente la gioventù

Con Grandi speranze, attraverso le vicende di Pip, Dickens raffigurava:

i cambiamenti che attraversavano la società vittoriana

Tra i tratti caratteristici della classe media rappresentati da Grandi Speranze figurano:

il pendolarismo e la separazione tra sfera privata e sfera pubblica

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Per Michail Bachtin, gli eroi dei romanzi di Dostoevskij sono

ideologicamente autorevoli e autonomi, concepiti come autori di un proprio compiuto ideologema, e non come
oggetto della finale visione artistica di Dostoevskij

Secondo Bachtin, la caratteristica fondamentale dei romanzi di Dostoevskij è:


la pluralità delle voci e delle coscienze indipendenti e disgiunte e l'autentica polifonia delle voci pienamente
autonome

Per Michail Bachtin, Dostoevskij è il creatore di un genere romanzesco nuovo, ovvero

il romanzo polifonico

Nello specificare la natura metaforica del concetto di polifonia, Bachtin afferma che:

l'immagine della polifonia e del contrappunto indica l'esorbitare del romanzo dalla consueta unità monologica, così
come quando nella musica si va oltre la singola voce

Il critico russo Ivanon affermò che:

il romanzo di Dostoevskij si distingue dalla tragedia classica per il fatto che invece di poche semplici linee di
un'azione abbiamo di fronte a noi, per così dire, una tragedia potenziata: una tragedia-romanzo

Per Michail Bachtin, l'eroe di Dostoevskij è

l'intellettuale-raznocinec, staccato dalla tradizione culturale, dall'humus e dalla terra

In Delitto e castigo, nei diversi dialoghi, in Raskolinkov emerge

la necessità irreprimibile di confessare il delitto, tenuta a fatica sotto controllo

Al centro del dialogo tra Raskòl'nikov e Razumichin, seguente alla riunione con la madre e la sorella del protagonista,
domina con forza:

qualcosa che non viene mai detto

Il delitto di Raskòl'nikov nasce da:

un miscuglio dettato da necessità ed esaltazione ideologica, contraddetti dall'incompatibilità della sua fisionomia

Nella teoria di Raskòl'nikov, gli uomini straordinari sono:

persone che violano la legge, dei distruttori; il delitto non è più tale se commesso da loro

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Il passaggio tra Ottocento e Novecento è:

un periodo estremamente dinamico, pieno di trasformazioni violente e di mutamenti veloci, di scoperte e di


rivoluzioni

Nel primo Novecento:


Freud pubblica L'interpretazione dei sogni e formula la sua teoria dell'inconscio

Il nuovo sistema di coordinate che si afferma nel Novecento:

corrisponde a una brusca cesura, un trauma epocale che trasforma completamente la concezione del mondo e
l'autopercezione dell'uomo in rapporto alla realtà

Tra Ottocento e Novecento si assiste a:

l'invenzione di Guglielmo Marconi della radio e lo sviluppo delle telecomunicazioni

Nel primo Novecento:

l'essere umano si percepisce come soggetto scisso, diviso, interiormente lacerato

Nel primo Novecento:

il senso della crisi non si esaurisce nel ripiegamento, ma alimenta anche una spinta propulsiva, euforica

In Lo spirituale nell'arte, Kandinsky afferma

che ci si trova sulla soglia di una delle più grandi epoche che l'umanità abbia mai vissuto, l'epoca della grande
spiritualità

La letteratura e l'arte del primo Novecento si pongono:

all'insegna della contestazione e del rifiuto dei canoni tradizionali

La letteratura e l'arte del primo Novecento:

interpretano il mondo come il riflesso di un punto di vista, la proiezione di una soggettività

Nella letteratura primo-novecentesca:

l'oggetto della narrazione è costituito dal riflesso dei fatti nella coscienza dei personaggi

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Negli anni in cui Proust scrive la Recherche:

si registrava un attacco convergente contro l'edificio del romanzo classico, che veniva completamente destrutturato
e ricostruito su nuove basi

La teoria estetica di Proust:

È una concezione che assegna all'arte un ruolo prioritario, quasi salvifico


I pilastri che sostengono La Recherche sono:

le intermittenze del cuore

Secondo Debenedetti, le intermittenze del cuore in Proust sono:

sono l'improvvisa rivelazione che c'è dell'altro, che quelle certezze sulle quali avevamo riposato non erano che una
crosta sotto cui si nasconde la vera realtà

Nella Recherche, la storia di Swann si trova:

nel volume Dalla parte di Swann

Un amore di Swann di Marcel Proust è:

anche una lunga parentesi narrativa, che interrompe temporaneamente la storia del protagonista

La ricerca del tempo perduto è:

scritto in prima persona (narrazione autodiegetica), tranne la sezione Un amore di Swann, scritta in terza persona
(eterodiegetica)

Dal punto di vista temporale o strutturale, la storia di Swann è:

una lunga analessi esterna, collocata in un passato remoto che precede la nascita del narratore

Chi è Charles Swann nella Recherche di Proust:

un uomo di estrazione borghese, e amico della famiglia del narratore

Chi è Charles Swann nella Recherche di Proust:

un grande snob, una delle personalità più in vista del bel mondo parigino

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In Un amore di Swann di Proust risalta:

il monopolio del discorso amoroso da parte di Swann

In Un amore di Swann di Proust, insieme alla passione amorosa, è rappresentata:

la crisi del desiderio

Secondo Debenedetti, nel volume di Proust, Charles Swann


cerca donne che sono l'opposto del suo tipo, sia in senso fisico che in senso sociale

Secondo E.R. Curtius, nel volume di Proust, Swann:

segue quella discesa da una felicità irraggiungibile dell'amore alla ricerca senza felicità del piacere

In Un amore di Swann di Proust, l'amore del protagonista:

È in parte il risultato di uno sforzo volontario e volontaristico

In Un amore di Swann di Proust, l'amore del protagonista per Odette:

esprime una specie di scissione, un divario incolmabile tra il soggetto e l'oggetto del desiderio

In Un amore di Swann di Proust, Swann si innamora di Odette quando:

si accorge che Odette assomiglia alla Sefora di Botticelli

I brani di Proust in cui Swann nobilita la figura di Odette attraverso la pittura:

sono un'illustrazione magistrale di quell'atteggiamento definibile come misogino

In Un amore di Swann di Proust, emerge una visione:

estremamente scettica e pessimista dell'amore

Per Debenedetti, in Proust, l'amore e la gelosia di Swann:

rappresentano in modo emblematico, quasi allegorico, il meccanismo che sta alla base di tutto il libro: la ricerca della
verità

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Virginia Woolf nasce a Londra:

nel 1882, in una famiglia della tarda aristocrazia vittoriana

Con la sorella Vanessa, Virginia Woolf fonda:

Il gruppo di Bloomsbury

Il titolo iniziale di Mrs. Dalloway di Virginia Woolf era:

The Hours
Mrs. Dalloway di Virginia Woolf viene pubblicato:

nel maggio 1925 dall'editore Harcourt Brace

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, i personaggi:

si definiscono attraverso i rapporti che instaurano con gli altri

Nell'opera di Virginia Woolf, il tunneling process:

consiste nello scavare delle gallerie nel tempo e nella mente dei personaggi

Mrs. Dalloway di Virginia Woolf inizia:

in medias res, senza introduzioni e preparazioni

Nelle prime pagine di Mrs. Dalloway di Virginia Woolf:

a livello tematico, emerge subito la rilevanza della memoria

Mrs. Dalloway di Virginia Woolf:

È formato da sequenze narrative separate da brevi spazi bianchi

Mrs. Dalloway di Virginia Woolf:

racconta una normalissima giornata di giugno nella Londra degli anni Venti

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In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il tempo cronologico:

scorre tra le 10 della mattina e la tarda serata di una giornata di giugno

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il tempo del racconto:

non coincide con il tempo della storia, e fa uso di vari artifici costruttivi, come ellissi e le analessi

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il tempo interiore:

È il tempo della vita psichica, dal ritmo e durata molto diversi dal tempo esterno, cronologico

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il tempo distruttore:

È la grande forza storica e naturale (quasi cosmica) che annienta la vita degli uomini
In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, la caratterizzazione di Clarissa è affidata:

a lei stessa, ai suoi pensieri e ricordi del passato, e al punto di vista degli altri personaggi

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, Clarissa:

È stata malata, ha avuto una malattia cardiaca

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, Clarissa:

compare in scena come se noi già la conoscessimo, in medias res

Nell'opera di Virginia Woolf la figura della signora Brown è narrata:

In un saggio critico pubblicato nella sua ultima versione nel 1924

Il saggio Mr Bennett and Mrs Brown di Virginia Woolf:

postula una «frattura» generazionale tra gli edoardiani e i georgiani

Nel saggio Mr Bennett and Mrs Brown, Virginia Woolf:

afferma che un romanziere come Bennett, nel descrivere l'esteriorità della signora Brown, si farebbe sfuggire la sua
essenza, la sua vita

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In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il centro dell'interesse risiede:

nella vita e nei drammi interiori del personaggio

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, la rappresentazione della soggettività trova un esempio particolarmente forte nei
personaggi di:

Clarissa e Septimus

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, le relazioni tra i personaggi sono:

soggette a un'evoluzione, a un continuo cambiamento

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, a livello di ruoli narrativi, Clarissa e Septimus possono essere definiti:

protagonista e deuteragonista

Il punto di vista è:

la prospettiva da cui la storia viene osservata, e quindi comunicata al lettore


Nei Promessi sposi di Manzoni la vicenda viene narrata da:

un narratore onnisciente

Nei romanzi di Virginia Woolf, il narratore:

filtra la rappresentazione attraverso la soggettività di uno o più personaggi

Quando il narratore ha un livello di sapere uguale a quello del personaggio:

si tratta di un racconto a focalizzazione interna

Secondo Gerard Genette:

la formula di focalizzazione non coinvolge sempre un'opera intera

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, l'effetto di coralità è ottenuto:

attraverso la gestione multiprospettica della narrazione

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I narratori del primo Novecento concepiscono la scrittura:

come ricerca, sperimentazione ed esplorazione di campi ancora sconosciuti

A parlare di "una seconda realtà" in riferimento alla poetica del primo Novecento è:

Giacomo Debenedetti

Con i romanzieri del primo Novecento:

viene sferrato un attacco contro tutti i piani della struttura narrativa

Nella letteratura del primo Novecento:

la prospettiva viene affidata al personaggio, o addirittura a diversi personaggi

In Al faro di Virginia Woolf, l'incipit:

inizia in medias res, con una battuta di dialogo

In Al faro di Virginia Woolf, l'incipit è:

concentrato sulla figura di James


In Al faro di Virginia Woolf, il dialogo con cui si apre il romanzo verte:

sul progetto di una gita in barca pensata per il giorno dopo

Il romanzo Al faro di Virginia Woolf:

È diviso in tre parti: La finestra, Il tempo passa, Il faro

La terza parte del romanzo Al faro di Virginia Woolf narra:

il ritorno nella casa al mare, e il compimento delle due azioni rimaste interrotte

In Al faro di Virginia Woolf, la finestra :

È la finestra della casa, attraverso la quale si guarda e si è guardati

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Virginia Woolf è stata fondatrice e membro del:

Bloomsbury Group

Tra le opere maggiori di Virginia Woolf figurano i romanzi:

La signora Dalloway, Al faro, Orlando, Le onde

Vanessa Bell è stata membro del gruppo:

Omega Workshops

La storia raccontata da Vanessa Bell alla sorella Virginia Woolf su alcune falene giganti viste a Cassis fu lo spunto che
spinse la scrittrice a scrivere:

Le onde

La morte di Percival, come trasfigurazione della scomparsa di Thoby Stephen, fratello di Virginia Woolf e Vaness Bell,
è narrata nel romanzo:

Le onde

Nel corso della loro infanzia, Virginia Woolf e Vanessa Bell erano solite trascorrere le estati a:

St.Ives

Il Godrevy Lighthouse, il faro che si scorge dalla baia di St Ives, ispirò in Virginia Woolf il romanzo:
Al faro

Al St. Ives Arts Club Vanessa Bell incontrò diversi artisti attenti alle nuove tendenze, tra i quali:

Adrian Scott Stokes, Louis Grier and Stanhoper Forbes

Nella prosa Passeggiata notturna di Virginia Woolf emerge:

il senso di spaesamento e il desiderio di solidità

Nella prosa Passeggiata notturna di Virginia Woolf, la notte e la campagna assumono connotazioni che rimandano
alla sfera semantica:

dell'acqua e dell'oscurità

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La mostra Manet and the Post-Impressionists, che si tenne a Londra nel 1910, fu progettata da:

Roger Fry

La mostra Manet and the Post-Impressionists, presso la Grafton Gallery di Londra nel 1910:

ebbe un forte impatto sul pubblico britannico, ancora legato ai precetti tradizionalisti della Royal Academy

Virginia Woolf sosteneva che la letteratura del suo tempo:

fosse condizionata dalla pittura, per lei fu naturale voler trasferire l'estetica post-impressionistica sul piano della
letteratura

Vanessa Bell espresse pubblicamente la sua poetica:

nella conferenza tenuta nel 1925 alla Leighton Park School

Per Virginia Woolf è possibile produrre una pagina tersa e impersonale:

solo eliminando l'eccesso di rappresentazione

Nell'opera di Virginia Woolf la ricerca sull'astrazione che caratterizza l'arte primonovecentesca è in dialogo costante
con:

la tensione tra evanescenza e solidità, che attraversa tutta la sua produzione, dai primi racconti alle opere maggiori

Nei racconti di Virginia Woolf, i personaggi:

sono rappresentati come fasci di pensieri, ricordi e desideri, attraverso il lavoro sul punto di vista
Nei racconti di Virginia Woolf, attraverso oggetti solidi come specchi, vestiti, spille

viene espresso ciò che è normalmente invisibile, il lato inafferrabile del reale

Le riflessioni di Virginia Woolf sull'arte, e sulla costruzione del personaggio, sono contenute:

Nel saggio Il signor Bennett e la signora Brown

Una caratteristica dei ritratti di Vanessa Bell, della sorella Virginia e degli amici di Bloomsbury:

risiede nella cancellazione dei tratti del volto: sono ritratti faceless

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In Teoria degli adattamenti, Linda Hutcheon afferma che gli adattamenti:

rappresentano allo stesso tempo modalità diverse di coinvolgere il pubblico cui di volta in volta si rivolgono

Secondo Linda Hutcheon, un adattamento:

È una forma di ripetizione senza replicazione

Quando Gerard Genette parla di "testo di secondo grado", si riferisce:

a un testo la cui creazione e successiva ricezione avvengono in relazione a un testo precedente

Secondo Linda Hutcheon, un adattamento:

È una transcodificazione che può comprendere un cambio di medium, di genere, e della struttura complessiva del
racconto

La Recherche di Proust, è stata trasposta in film da:

Volker Schlöndorff, Chantal Ackerman, Raoul Ruiz

Nel saggio Contre Sainte-Beuve, Proust afferma che lo stile è:

una qualità della visione

La Recherche di Marcel Proust:

È caratterizzata da un narratore che non coincide con l'autore

Nel film Le temps retrouvé di Raoul Ruiz, la stanza in cui Proust scrisse la Recherche:
muta a seconda dei punti di vista nei quali siamo proiettati

Nel film Le temps retrouvé di Raoul Ruiz, il tempo passato ritorna grazie a:

le fotografie sfogliate nella stanza dell'appartamento parigino

Nel film Le temps retrouvé di Raoul Ruiz, le fotografie, il manifesto con la marca di cioccolato, il tovagliolo:

sono oggetti-soglia che riportano in un tempo anteriore e al passato perduto

4-4

Il nucleo originario della Recherche di Marcel Proust è costituito da:

Le intermittenze del cuore

Le Temps retrouvé di Marcel Proust, ultimo volume della Recherche, narra, tra le varie cose:

l'attraversamento di una crisi e la scoperta della vocazione

Nella sezione Combray della Recherche di Proust, il campanile di Saint Hilaire:

rappresenta l'intera chiesa, l'essenza della cittadina e il tempo in essa custodito

Nel trasporre Il tempo ritrovato di Proust in opera filmica, Raoul Ruiz si rifà:

ai modelli del lavoro onirico analizzati da Freud

Nella trasposizione filmica che Raoul Ruiz fa del Tempo ritrovato di Proust, la ricchezza della scrittura proustiana,
trova equivalenza:

nella saturazione dell'immagine filmica, in uno slittamento che ci sposta dall'asse del tempo a quello dello spazio

Nella trasposizione filmica che Raoul Ruiz fa del Tempo ritrovato di Proust, a esprimere il processo di reminiscenza e
trasfigurazione poetica:

È il campanile di Saint-Hilaire

Nella trasposizione filmica che Raoul Ruiz fa del Tempo ritrovato di Proust:

i sogni del narratore sono tormentati dalle figure di Gilberte e Albertine

Nella trasposizione filmica che Raoul Ruiz fa del Tempo ritrovato di Proust, la presenza dei soldati:

esprime il tema dell'omosessualità maschile e dello sfruttamento sessuale


Nel film Il tempo ritrovato di Raoul Ruiz, nella scena che ruota intorno alla stanza 14bis dell'hotel di Jupien:

il volto del narratore è colto nell'atto di spiare dall'occhio di bue

Nel film Il tempo ritrovato, nella scena che mostra l'incontro del narratore con la compagna di Bloch alla matinée,
Raoul Ruiz:

nell'attribuirle la nazionalità americana, manipola il testo letterario con quella tecnica onirica che Freud ha definito
con la figura della persona composita

5-1

Il concetto di "inerme" formulato da Adriana Cavarero indica:

chi non ha armi e quindi non può offendere, uccidere, ferire. Indifeso e in baia dell'altro, subisce una violenza alla
quale non può sfuggire né rispondere

La Storia di Elsa Morante è un romanzo che mette in scena:

le microstorie della "gente piccola"

Alla sua pubblicazione, La Storia di Elsa Morante viene attaccato duramente:

perché si scontra con le tendenze filosofiche, politiche e letterarie dell'epoca, che prediligevano le avanguardie

Nella Storia di Elsa Morante, la figura di Ninnuzzu rappresenta:

un giovane ingenuo che dopo un iniziale periodo di adesione al Fascismo passa alla Resistenza

Nella Storia di Elsa Morante si legge: «Il [primo] dopoguerra fu un'epoca di fame e di epidemie. Però, come succede,
la guerra, che per i più era stata un disastro totale, per altri era stata un affare di successo finanziario (e non per
niente l'avevano favorita)». In questo brano, chi vede è:

l'autore/autrice onnisciente

Nella Storia di Elsa Morante, la scelta della polifonia:

È volta a dare la voce agli ultimi, e al contempo non implica la cancellazione del posizionamento del narratore

Nella Storia di Elsa Morante, è evocata:

una memoria antropologica e creaturale

In riferimento alla Storia di Elsa Morante, Giovanna Rosa di una "memoria antropologica", intendendo con questa
espressione una memoria:

una memoria prossima alla zona del sacro e voce della coscienza antropologica che sa gli eventi perché ne ha
"condiviso" creaturalmente l'esito
Il romanzo La Storia di Elsa Morante inizia:

con una scheda cronologica dei principali eventi della storia del Novecento, dai primi del secolo al 1940, e prosegue
con otto lunghi capitoli dedicati ognuno a un anno di guerra, dal 1941 al 1947

Nella Storia di Elsa Morante, la figura di Gunther, autore di uno stupro, è rappresentata come:

un giovane soldato gettato nella violenza del secolo e destinato anch'esso a perire in terra africana

5-2

Nell'estetica di Elsa Morante, l'arte:

non deve solo limitarsi a denunciare lo scandalo della "irrealtà", ma deve indicare anche qualcosa d'altro, poiché
"l'arte è il contrario della disgregazione

La scrittura di Elsa Morante ha in comune con quella di Christa Wolf e Ingeborg Bachmann:

la struttura interrogativa e l'istanza utopica

Per Elsa Morante, il ruolo dello scrittore è quello:

di restare "sul campo", provare interesse per gli altri e agire come predestinato antagonista al processo di
disintegrazione della realtà

Un passo di Walter Benjamin, tratto dalla Tesi n. 7, è particolarmente affine alle riflessioni di Elsa Morante. Il brano
corretto è:

quelli che di volta in volta dominano sono però gli eredi di tutti coloro che hanno vinto sempre. L'immedesimazione
con il vincitore torna perciò sempre a vantaggio dei dominatori di turno

Concetta D'Angeli ha affermato che il tempo della narrazione è:

di gran lunga più esteso rispetto alle pagine con le schede storiche introduttive ai capitoli

Si è parlato di "infrastoria" in riferimento a:

I promessi sposi di Alessandro Manzoni

Nella Storia di Elsa Morante, tra le vittime dello scandalo della Storia, i protagonisti principali sono:

Ida e Useppe

Nella Storia di Elsa Morante la figura di Useppe è:

una creatura al di là di ogni struttura sociale convenzionale; gioiosa e disposta a vedere la meraviglia nel mondo
Il fanciullo morantiano è:

la metafora di tutto quello che è ancora buono, puro e naturale

Nella Storia di Elsa Morante, oltre a una rappresentazione iperrealista della violenza storica:

È rappresentata la gioia di vivere e la capacità di trovare vita e amore negli interstizi della storia

5-3

Con la scrittura di Trama d'infanzia, Christa Wolf intende:

ravvivare la memoria sugli anni del nazismo e su come questi fossero stati vissuti da quella generazione di tedeschi
cresciuta durante gli anni Trenta sotto il Terzo Reich

La memoria e l'oblio sono temi cruciali in Trama d'infanzia di Christa Wolf, e fanno parte di una riflessione basata sul
presupposto che:

la banalizzazione della memoria del passato genera "individui mancati", immemori, e quindi facili prede di
movimenti totalitari

Dal punto di vista del genere, Trama d'infanzia di Christa Wolf è:

un romanzo, un'autobiografia, un diario di viaggio

L'inserimento del materiale d'archivio nel romanzo - costituito da documenti pubblici, come i giornali dell'epoca o i
dialoghi di Hitler e Himmler - è rivolto a:

problematizzare il silenzio collettivo di quella generazione dei tedeschi che assistette agli orrori del nazismo

Il mescolamento di materiale documentario e memoria individuale presente in Trama d'infanzia riflette la scelta di:

evitare una narrazione assoluta, e lasciar trapelare le voci multiple della storia

Trama d'infanzia di Christa Wolf comincia con:

la descrizione della difficoltà di trovare un inizio

In Trama d'infanzia di Christa Wolf l'io narrante si scinde perché:

la difficoltà di dire io per il soggetto narrante dell'opera è attribuibile al passato nazista: è impossibile collegare la
parola io alla parola Auschwitz

In Trama d'infanzia di Christa Wolf, la divisione dell'io narrante è tale per cui:
l'io dell'infanzia si incarna nel personaggio di Nelly, mentre la coscienza riflessiva dell'io narrante è espressa con la
seconda persona singolare Du, volta a creare un senso di comunità tra il lettore e lo scrittore

Trama d'infanzia di Christa Wolf è solitamente classificata all'interno della:

letteratura della Vergangenheitsbewaltigung (superamento del passato)

In Trama d'infanzia, Christa Wolf usa la sua autobiografia come spunto per:

la disamina di quei modelli di comportamento all'origine di alcuni atteggiamenti, come la paura dell'autorità e
l'obbedienza indiscriminata al nazismo, ancora percepibili nelle persone della sua generazione

5-4

Nel corso dei secoli, la contrapposizione netta tra storia e finzione nel romanzo:

sfuma sempre di più a favore dell'intreccio

Il romanzo storico tradizionale, soprattutto nella versione di Manzoni:

presupponeva una distinzione netta tra fatti reali e fatti immaginari

Nel romanzo contemporaneo, l'intreccio tra storia e finzione:

diventa sempre di più una composizione in cui i confini tra vero, falso e finto, in alcune narrazioni, sono sempre più
labili

Nel suo libro Metahistory (1973), Hayden White afferma:

l'essenza della storia come costruzione retorica e narrativa

Nelle prime opere di Carlo Ginzbug, come Il formaggio e i vermi, si riscontra:

la tendenza, sollecitata anche dalle sue origini familiari, a sperimentare diverse possibilità narrative

Nella polemica sul revisionismo storico svoltasi con Hayden White, Carlo Ginzburg:

sottolinea con forza i pericolosi risvolti che si aprono quando si va a toccare il tema del confine tra il testo "narrativo"
basato sul documento storico e l'opera letteraria

Nel saggio Microstoria: due o tre cose che so di lei, Carlo Ginzburg:

rivendica la polemica condotta insieme a Giovanni Levi contro le posizioni relativistiche che riducono la storiografia a
una dimensione testuale, privandola di qualsiasi valore conoscitivo

Per Hayden White, l'esistenza stessa di una retorica della storiografia:


è prova dell'impossibilità di stabilire dei criteri di verità: la Storia è narrazione di storie, che in quanto tali sono
sempre inevitabilmente situate e frutto di un'organizzazione discorsiva sovradeterminante rispetto all'evento storico

In Postmodernism, or, the Cultural Logic of Late Capitalism, Fredric Jameson considera la narrazione postmoderna
come:

un pastiche privo di critica sociale e derivante dalla condizione del lavoro intellettuale imposta dal modo di
produzione tardo capitalista

Remo Ceserani riscontra nella narrativa postmoderna:

la presenza di un distacco emotivo strategico a creare la distanza necessaria per poter mettere a fuoco una realtà
dominata da fenomeni complessi che sfuggono alla comprensione delle persone comuni

6-1

Le riscritture del mito sono:

pratiche di intertestualità e di ripresa testuale che riattualizzano il passato, caricandolo di nuovi significati

Per Sergio Givone, il tragico è:

l'apertura di forme diverse di esperienza, e continua ad agire nella letteratura moderna con le sue interrogazioni
sulla condizione umana, sul mistero della vita e della morte in un eterno divenire

In Cassandra di Christa Wolf, la voce narrante dell'incipit è di:

l'autrice, narratrice extradiegetica

In Cassandra di Christa Wolf, nel brano: «Con questo racconto vado nella morte», a prendere la parola è:

Cassandra

Nel romanzo Cassandra, Christa Wolf ridà voce al femminile nel mito:

attraverso il recupero della storia perduta o mancante, compiuto mediante la produzione di un "altro" ordine
simbolico generato nella libertà della dimensione letteraria

Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, la veggenza acquista il significato di:

saper interpretare correttamente il reale, al di là della fitta cortina mistificatrice perpetrata dal potere, con un'ottica
che è "altra", "diversa" da quella dominante

Nell'Iliade o il poema della forza di Simone Weil, la forza:

È il centro dell'Iliade, e la sua proprietà principale è quella di reificare, spogliare l'essere umano di se stesso
Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, la più alta forma di eroismo è data da:

la conoscenza di sé

Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, l'esistenza di un nemico esterno è funzionale:

a promuovere la repressione sotto il vessillo della "sicurezza", e tenere fuori le tensioni dalla città

In Cassandra di Christa Wolf, i personaggi - come Cassandra, Enea, o le donne della comunità dello Scamandro:

sono soggetti altri, in divenire, migranti; descritti come un continuum in cui passato e futuro, memoria e proiezioni
sono interrelati

6-2

L'episodio centrale della Medea di Euripide, e che costituisce lo scarto rispetto alle versioni precedenti, è:

l'infanticidio

Nella tragedia di Euripide, Medea è rappresentata come:

un essere umano dotato della conoscenza di arti malefiche

Nel romanzo di Christa Wolf, Medea è rappresentata:

come una figura mitica dotata di arti benefiche, maga e guaritrice, e immagine dell'alterità

Con la riattualizzazione del mito di Medea, Christa Wolf intende:

illustrare i meccanismi che portano i nativi, incapaci di risolvere i propri problemi, alla trasformazione dello
"straniero" in capro espiatorio

La struttura del romanzo Medea di Christa Wolf è:

polifonica, l'io narrante si dissemina nelle voci dei personaggi

Riprendendo lo schema di Genette, possiamo considerare Medea di Christa Wolf come:

un racconto a focalizzazione multipla

Il punto di vista e la voce sono strumenti importanti in quel tipo di narrativa:

che intende raccontare la Storia o il Mito da prospettive diverse e minoritarie, restituendo dunque la voce ai soggetti
dimenticati o considerati marginali, come le donne o i soggetti non occidentali

Nell'ambito dei Women's Studies, il concetto di riscrittura è stato descritto come:


un ri- guardare" la Storia, i saperi non più da un punto di vista andro- e eurocentrico, ma con originali prospettive
critiche, partendo dal punto di vista del soggetto donna

Le "voci" che strutturano il racconto in Medea di Christa Wolf sono:

sei "io" differenti che raccontano ognuno la propria "verità" su Medea, dalla quale sono attratti e respinti allo stesso
tempo; sono "io" isolati e imprigionati nell'incomunicabilità

Nel romanzo Medea di Christa Wolf, a Corinto l'Ordine interno è mantenuto da:

l'identificazione di un capro espiatorio sul quale scaricare le magagne della società: Medea; donna, barbara, maga

7-1

Per Amy Elias, la relazione del romanzo metastorico con la Storia è:

caratterizzata dal desiderio per un'alterità che sfugge e mai accessibile

Per Robert Scholes, la narrativa postmoderna successiva agli anni Cinquanta è:

segnata da una prevalenza del romance sul novel

La "rivoluzione copernicana" di Freud ha:

sottratto lo studio e la cura delle patologie nervose all'ambito strettamente medico della neurofisiologia

Nell'ambito della psicoanalisi freudiana, la relazione analitica è:

la verifica pratica nel dialogo con i pazienti

Per Freud, l'inconscio è:

la parte della nostra psiche che non raggiunge il livello della coscienza, in cui risiedono le pulsioni elementari

Nel saggio L'Io e l'Es di Freud, la struttura psichica è considerata costituita da:

Es, Io e Super Io

Con il termine "Formazione di compromesso", Freud indica:

fenomeni come i sogni, i lapsus, i sintomi, i motti di spirito, in cui sistemi reciprocamente ostili non riescono a
conciliarsi

Riguardo ai processi di condensazione e spostamento, Freud afferma che:

si ha la condensazione quando diverse figure vengono fuse in una sola; si ha lo spostamento quando l'intensità
psichica, per effetto della censura, si concentra su una figura o un aspetto marginali
Con l'espressione "ritorno del rimosso" Freud si riferisce a:

il premere e l'emergere delle pulsioni censurate nella coscienza dell'individuo

Per Cathy Caruth, chi ha subito un trauma:

non esperisce l'evento nel suo accadere, ma lo assimila in un secondo tempo, generandone la ripetizione in
diverse forme

7-2

Il romanzo In fuga di Anne Michaels è ambientato:

nel contesto dell'invasione nazista della Polonia

Per Edward Said, l'esilio è:

una crepa incolmabile, perlopiù imposta con forza, che si insinua tra un essere umano e la sua casa nel mondo

Il romanzo In fuga di Anne Michaels inizia come:

un'autobiografia

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il personaggio di Athos incarna:

la riflessione sulla memoria e l'atto del narrare

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il trauma di Jakob deriva da:

l'uccisione dei genitori e della sorella compiuta dai nazisti

Nel romanzo In fuga, il tema del trauma si esprime:

nel personaggio di Jakob: la storia sommersa dilaga nella sua sfera cosciente attraverso rappresentazioni patogene, e
nella sfera onirica con sogni che lo riportano al momento dell'evento traumatico

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, percorso esistenziale di Jakob è segnato da una trasmutazione, nel cui arco:

la reminiscenza da traccia mnestica di origine traumatica diverrà percezione dell'essenza attraverso la poesia

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, l'isola di Idra incarna simbolicamente:

una stazione di cambio, un momento terapeutico che vede l'approdo di Jakob alla poesia e alla redazione del libro

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il ruolo incarnato da Michaela è:


la cura del mondo

Nella parte finale del romanzo In fuga di Anne Michaels, nell'evoluzione di Jakob, la Storia:

resta come testimonianza e ricordo ma non divora più l'esperienza

7-3

Prima del romanzo Le rondini di Montecassino Helena Janeczek ha pubblicato:

Cibo

I romanzi neostorici sono:

narrazioni che intendono proporsi come "integrazioni" all'indagine storiografica

L'impianto narrativo del romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek è strutturato

come un mosaico, ed è suddiviso in sezioni intitolate in funzione delle battaglie

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, quale è la sezione che costituisce il punto d'ingresso
della narrazione in prima persona?:

la sezione iniziale «Prima della battaglia» (Milano 2007)

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, l'intento è di narrare l'invenzione del nome del padre
come:

una storia tanto mitica per chi l'ascolta da troncare ogni domanda

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la memoria privata:

fa emergere dal passato i soldati anglo-americani, gli indiani, i nepalesi, i maori, gli algerini, gli ebrei venuti dalla
Palestina con la Jewish Brigade e tutti gli altri soldati del mondo intero

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek:

le vicende sono narrate da una voce eterodiegetica e tutte hanno qualcosa in comune: un eroe che viene da lontano
e affronta varie traversie per raggiungere il campo di battaglia in terra straniera, nel quadro della Seconda Guerra
Mondiale

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la storia della Battaglia di Montecassino:

emerge anche nel dialogo con altre trasformazioni, come la creazione dell'assetto post-bellico dell'Europa e
dell'Unione Sovietica
Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, il racconto della Prima Battaglia (12 gennaio - 12
febbraio 1944) è narrato:

del sergente John "Jacko" Wilkins, della 36a Divisione "Texas"

Nel romanzo Le rondini di Montecassino, a un livello formale e metodologico, l'uso dell'archivio da parte di Helena
Janeczek emerge:

dai brani relativi al museo di Yad Vashem

7-4

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la vecchia "infrastoria" di manzoniana memoria ritorna:

arricchita dalla presenza dell'elemento autobiografico e da una prospettiva postcoloniale

A proposito delle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, si può parlare di postmemoria perché:

il romanzo mette in scena la storia del padre dell'autrice, attraversata dagli eventi storici narrati

Nelle Tempeste di acciaio di Ernst Jünger:

il racconto epico delle battaglie, pur nel testimoniare l'orrore, riflette anche la fascinazione che la guerra esercitava
sull'autore combattente

Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, nei brani che narrano le battaglie, i soldati sono descritti come:

giocatori di una partita di cui ignorano la regia, privi di una visione d'insieme e ignari della loro funzione

Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, tra le varie vicende, narra quando Emilio Steinwurzel:

partecipa alla battaglia con il 52° Battaglione Fucilieri di Vilna, del Secondo Corpo d'Armata polacco

Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, nei dialoghi tra la narratrice e Gianni si rileva:

la mescolanza di ricordi e attualità, in un flusso che vede le vicende passate di Emilio Steinwurzel diluirsi nelle
riflessioni sul mutamento della circostante Chinatown milanese

Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, le vicende di Milek:

sono emblematiche dei percorsi del displacement ebraico durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale

Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la piccola epopea di Emilio Steinwurzel è considerata preziosa
perché:

rappresenta una storia di resistenza che costituisce una fonte di ossigeno per la memoria collettiva di un gruppo
sociale crudelmente bersagliato dalla storia
Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, attraverso le figure dell'io-testimone e di Rapata, emerge:

la relazione dei bambini agli eventi traumatici sperimentati dai genitori

Marianne Hirsch definisce la postmemoria (Postmemory) come:

la relazione dei bambini agli eventi traumatici sperimentati dai genitori

7-5

Cos'è il New Italian Epic:

una nebulosa di testi che presentano una nuova etica del narrare

Quali caratteristiche deve avere un'opera del NIE:

deve rispondere al principio di una nuova etica del narrare e presentare almeno alcune delle caratteristiche citate
dai Wu Ming

Qual è il rapporto del NIE con il postmodernismo:

il NIE prende alcuni aspetti "utili" dal postmodernismo, non lo sovverte del tutto

Chi sono i Wu Ming:

un collettivo di scrittori

Come va inteso il "ritorno al passato" delle opere dei Wu Ming:

lo sguardo al passato nasce dal bisogno di calarsi nella storia monumentale per poi "sbriciolare il monumento" e
"rafforzare i muscoli critici" nei confronti del presente

Perché, nella definizione di Renello, molti personaggi di Q hanno delle "identità mutanti":

perché il protagonista cambia spesso nome e si configura come "eroe collettivo", mentre l'antagonista usa varie
identità come coperture

Cosa si intende per "postmemoria":

la relazione dei figli dei testimoni di traumi collettivi con le esperienze dei loro genitori

In che modo il what-if è un tratto importante nelle Rondini di Montecassino:

È un tratto presente in varie modalità e si collega soprattutto al ruolo che l'autrice dà alla finzione letteraria
Perché le vicende delle Rondini di Montecassino riguardano "storie sommerse":

perché vengono riportate alla luce le vicende di molti soldati che parteciparono alla battaglia, compresi coloro che
facevano parte delle truppe coloniali

Cos'è la memoria multidirezionale:

una memoria che segue più direzioni, soffermandosi su concetti vari (dall'identità ai gruppi sociali) senza tentare di
escludere, in una logica dominatrice, le memorie degli altri gruppi

8-1

Cos'è il feuilleton:

il "romanzo a puntate" ottocentesco

Qual è la differenza principale tra film e serie TV:

i film raccontano una storia in un unico testo, mentre le serie Tv si articolano su più livelli (la puntata e la stagione)

Quale tra questi è un carattere fondamentale delle serie TV:

il senso dell'attesa

Perché il senso d'attesa tradizionale tra diversi episodi della stessa stagione non è più scontato:

a causa della pratica del binge-watching, favorita dalle piattaforme di streaming online

In quale cornice della narrativa contemporanea si inserisce Romanzo criminale di De Cataldo:

nella cornice del "ritorno alla storia" dal respiro epico

Perché Romanzo criminale - la serie ha un ruolo fondante per la serialità televisiva italiana:

perché è il primo caso di serie TV italiana ad alta originalità linguistica, tecnica e stilistica; inoltre, ha fatto scuola

Perché la ricezione di Suburra conferma il ruolo pionieristico di Romanzo criminale - la serie:

perché basta scorrere rapidamente le recensioni per rendersi conto che i due titoli vengono spesso e volentieri
accostati anche dai "non addetti ai lavori"

Perché Gomorra- la serie può considerarsi a tutti gli effetti un adattamento del romanzo e del film:

Gomorra - la serie non è un adattamento del romanzo né del film, piuttosto è una loro estensione narrativa

Perché l'assenza sistematica di un lieto fine in Gomorra - la serie può leggersi in una chiave distopica critica:
tutte le risposte precedenti sono corrette

(perché l'assenza di un finale positivo è inevitabile in mondo senza redenzione come quello della serie)

(perché non sarebbe realistico il contrario)

(perché invoglia lo spettatore a contrastare "nei fatti" la situazione distopica rappresentata nel mondo finzionale)

Secondo De Rogatis, sono le quattro ragioni principali del successo della quadrilogia di Elena Ferrante:

Napoli, nuova identità femminile, gusto del memoir, lunga durata

8-2

Che tipo di rapporto c'è stato nel Novecento tra letteratura e cinema:

la letteratura passa da un complesso di superiorità di inizio secolo a un complesso di inferiorità dal secondo
dopoguerra in poi

Quale disciplina si occupa dei rapporti tra letteratura e cinema:

la comparatistica

Secondo Calvino, qual è una delle qualità più importanti della letteratura:

la visibilità

Qual è la caratteristica principale che accomuna cinema e letteratura:

il procedimento stesso della narrazione

In che modo cinema e letteratura interagiscono a livello tematico:

i temi letterari vengono riutilizzati dal cinema, mentre in letteratura è presente un immaginario filmico

In che modo cinema e letteratura interagiscono a livello tecnico-strutturale:

la letteratura fa propri procedimenti e tecniche del linguaggio cinematografico, adattandoli alla forma scritta

Quale delle seguenti affermazioni sulla pratica degli adattamenti è corretta:

gli adattamenti sono dotati di una propria originalità e devono essere riconosciuti come tali

Che mestiere fa il protagonista della Separazione del maschio di Francesco Piccolo:

il montatore
Quale delle seguenti affermazioni sul ruolo della tematica cinematografica nelle opere di Francesco Piccolo è vera:

l'immaginario cinematografico riflette la modalità di pensiero del protagonista, una filosofia antigerarchica

Qual è l'elemento centrale di Gomorra, presente in modi diversi nel romanzo e nel film:

la rappresentazione realistica del Sistema-camorra, senza far sì che il potere dei boss diventi motivo di fascino sul
modello Scarface

8-3

Cosa si intende per transmedialità:

ha due accezioni: l'applicabilità di un dato concetto teorico a espressioni artistiche appartenenti a media differenti e
l'estensione di uno stesso mondo finzionale su media differenti

Cos'è un ecosistema narrativo:

nn'espressione nata in ambito italiano che coincide con la transmedialità intesa come estensione di un mondo
finzionale su più media

Come possiamo definire Manituana dei Wu Ming:

un ambizioso esempio di transmedia storytelling

Cosa può fare un lettore sulla piattaforma www.manituana.com:

tutte le risposte sono corrette

(partecipare all'estensione dell'universo narrativo elaborando scenari alternativi, spin off, illustrazioni…)

(navigare tra le mappe geografiche reali e le mappe storiche attraverso Google Earth)

(leggere testi scritti dai Wu Ming ma rimasti esclusi dalla versione definitiva del romanzo)

Da quale aspetto di Sirene di Laura Pugno è evidente la volontà di dare vita a un "manga scritto":

soprattutto sul piano della lingua e dello stile, perché spesso le frasi dallo l'impressione di essere state pensate come
vignette

Perché Mio salmone domestico di Emmanuela Carbé è un esempio di forma ibrida:

perché accosta la scrittura a veri e propri inserti fumettistici e perché non appartiene a un genere ben definito

Secondo Maria Rizzarelli, quali sono le tre tipologie principali di fototesto nella narrativa contemporanea:

i fototesti autobiografici, i fototesti della scrittura finzionale e i fototesti che includono soprattutto immagini di
luoghi
Che tipo di autorialità presenta Condominio Oltremare di Giorgio Falco e Sabrina Ragucci:

un'autorialità autenticamente condivisa: la scrittura di Falco e le fotografie di Ragucci compongono un progetto


unitario, senza gerarchie tra codici

Ci sono legami tra le tendenze del fumetto italiano e quelle della letteratura contemporanea:

sì, infatti in letteratura si parla spesso di "nuovo realismo" e parallelamente cresce l'importanza del "fumetto di
realtà"

Quaderni russi di Igort e Kobane calling di Zerocalcare possono definirsi entrambi dei fumetti "impegnati":

sì, entrambe sono opere impegnate, ma impiegano strategie diverse (Zerocalcare coniuga l'impegno civile al fumetto
di intrattenimento)
Critica Letteraria – LM-39 di Silvia Panzieri

G/H

O/P

Q/R

U/V

A
A detta di Marat, il maggior difetto di Gauvain è: la clemenza

A livello tematico, tra i tratti tipici del realismo figurano: la rappresentazione seria della vita quotidiana e
delle grandi forze sociali e basi economiche dello sviluppo storico

A parlare di "una seconda realtà" in riferimento alla poetica del primo Novecento è: Giacomo
Debenedetti

A proposito delle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, si può parlare di postmemoria


perché: il romanzo mette in scena la storia del padre dell'autrice, attraversata dagli eventi storici
narrati

Al centro del dialogo tra Raskòl'nikov e Razumichin, seguente alla riunione con la madre e la sorella
del protagonista, domina con forza: qualcosa che non viene mai detto

Al St. Ives Arts Club Vanessa Bell incontrò diversi artisti attenti alle nuove tendenze, tra i quali:
Adrian Scott Stokes, Louis Grier and Stanhoper Forbes
Alla sua pubblicazione, La Storia di Elsa Morante viene attaccato duramente: perché si scontra con le
tendenze filosofiche, politiche e letterarie dell'epoca, che prediligevano le avanguardie

Attraverso il modo melodrammatico, il Novantatré di Victor Hugo esprime: con la massima potenza
concettuale e visiva l'immaginazione morale del tempo

C
Che mestiere fa il protagonista della Separazione del maschio di Francesco Piccolo: il montatore

Che tipo di autorialità presenta Condominio Oltremare di Giorgio Falco e Sabrina Ragucci:
un'autorialità autenticamente condivisa: la scrittura di Falco e le fotografie di Ragucci compongono un
progetto unitario, senza gerarchie tra codici

Che tipo di rapporto c'è stato nel Novecento tra letteratura e cinema: la letteratura passa da un
complesso di superiorità di inizio secolo a un complesso di inferiorità dal secondo dopoguerra in poi

Chi è Charles Swann nella Recherche di Proust: un grande snob, una delle personalità più in vista del bel
mondo parigino

Chi è Charles Swann nella Recherche di Proust: un uomo di estrazione borghese, e amico della famiglia
del narratore

Chi sono i Wu Ming: un collettivo di scrittori

Ci sono legami tra le tendenze del fumetto italiano e quelle della letteratura contemporanea:
sì, infatti in letteratura si parla spesso di "nuovo realismo" e parallelamente cresce l'importanza del
"fumetto di realtà"

Cimourdain incarna: la virtù repubblicana; la volontà monolitica, non negoziabile e dotata di pieni poteri

Cimourdain, commissario delegato con pieni poteri dal Comitato della salute pubblica, ha l'incarico di
fermare e uccidere: il marchese di Lantenac, comandante delle truppe contro-rivoluzionarie

Citando Lukács, Gauvain e Cimourdain possono essere definiti, al pari di Danton, Robespierre e
Marat, 'individui storici universali' poiché: le loro vicende rispecchiano eventi, contraddizioni e passioni
di quell'epoca

Come possiamo definire Manituana dei Wu Ming: un ambizioso esempio di transmedia


storytelling

Come va inteso il "ritorno al passato" delle opere dei Wu Ming: lo sguardo al passato nasce dal
bisogno di calarsi nella storia monumentale per poi "sbriciolare il monumento" e "rafforzare i
muscoli critici" nei confronti del presente

Con Anatomia della critica, NorthropFrye: si inserisce nel discorso della tematologia individuando i
grandi archetipi letterari

Con Grandi speranze, attraverso le vicende di Pip, Dickens raffigurava: i cambiamenti che
attraversavano la società vittoriana

Con i romanzieri del primo Novecento: viene sferrato un attacco contro tutti i piani della struttura narrativa
Con il termine "Formazione di compromesso", Freud indica: fenomeni come i sogni, i lapsus, i sintomi,
i motti di spirito, in cui sistemi reciprocamente ostili non riescono a conciliarsi

Con il termine Metamorfosi Roger Fidler intende il processo per cui: i nuovi media emergono
gradualmente dalla metamorfosi dei vecchi mezzi

Con il termine 'romanzesco' si intende: un'opera con un intreccio ricco di colpi di scena e avventure, in
particolare cavalleresche; a questo si può aggiungere un carattere fantastico più interiorizzato, e in quel caso
'romanzesco' vuol dire anche romantico, sentimentale, sognante, suggestivo, misterioso, pittoresco

Con la definizione di 'superuomo di massa', Umberto Eco intende: un personaggio eccezionale, che
ripara i torti della società per iniziativa personale, senza comunque arrivare a pensare di cambiare tutto

Con la riattualizzazione del mito di Medea, Christa Wolf intende: illustrare i meccanismi che portano i
nativi, incapaci di risolvere i propri problemi, alla trasformazione dello "straniero" in capro espiatorio

Con la scrittura di Trama d'infanzia, Christa Wolf intende: ravvivare la memoria sugli anni del nazismo
e su come questi fossero stati vissuti da quella generazione di tedeschi cresciuta durante gli anni Trenta sotto
il Terzo Reich

Con la sorella Vanessa, Virginia Woolf fonda: Il gruppo di Bloomsbury

Con l'espressione 'personaggi referenziali', attribuita ai personaggi storici, Hamon intende dire che:
essi rimandano a un senso definito da una determinata cultura a ruoli, programmi e usi stereotipati

Con l'espressione "ritorno del rimosso" Freud si riferisce a: il premere e l'emergere delle pulsioni
censurate nella coscienza dell'individuo

Concetta D'Angeli ha affermato che il tempo della narrazione è: di gran lunga più esteso rispetto alle
pagine con le schede storiche introduttive ai capitoli

Cosa può fare un lettore sulla piattaforma www.manituana.com:


tutte le risposte sono corrette
(partecipare all'estensione dell'universo narrativo elaborando scenari alternativi, spin off, illustrazioni...) (navigare tra le mappe geografiche reali e le
mappe storiche attraverso Google Earth)
(leggere testi scritti dai Wu Ming ma rimasti esclusi dalla versione definitiva del romanzo)

Cosa si intende per "postmemoria": la relazione dei figli dei testimoni di traumi collettivi con le
esperienze dei loro genitori

Cosa si intende per transmedialità: ha due accezioni: l'applicabilità di un dato concetto teorico a
espressioni artistiche appartenenti a media differenti e l'estensione di uno stesso mondo finzionale
su media differenti

Cos'è il feuilleton: il "romanzo a puntate" ottocentesco

Cos'è il New Italian Epic: una nebulosa di testi che presentano una nuova etica del narrare

Cos'è la memoria multidirezionale: una memoria che segue più direzioni, soffermandosi su
concetti vari (dall'identità ai gruppi sociali) senza tentare di escludere, in una logica dominatrice, le
memorie degli altri gruppi
Cos'è un ecosistema narrativo: nn'espressione nata in ambito italiano che coincide con la
transmedialità intesa come estensione di un mondo finzionale su più media

Da quale aspetto di Sirene di Laura Pugno è evidente la volontà di dare vita a un "manga scritto":
soprattutto sul piano della lingua e dello stile, perché spesso le frasi dallo l'impressione di essere state
pensate come vignette

Dal punto di vista del genere, Trama d'infanzia di Christa Wolf è: un romanzo, un'autobiografia, un
diario di viaggio

Dal punto di vista temporale o strutturale, la storia di Swann è: una lunga analessi esterna, collocata in
un passato remoto che precede la nascita del narratore

Di fronte al tribunale della sua coscienza, Gauvain: cede all'imperativo categorico del perdono e
all'assoluta priorità del concetto di umanità

Di fronte alla scelta tra la legge rivoluzionaria e l'amore per Gauvain, Cimourdain: condanna Gauvain
alla ghigliottina

È ormai acquisito come le serie televisive contemporanee: siano caratterizzate da una struttura
complessa

È radicata nel senso comune e legata all’influenza dell’estetica idealista l’idea secondo cui:
Ripetitività e serialità siano inconciliabili con originalità e artisticità

G/H

Grandi speranze di Dickens uscì a puntate per la prima volta: negli Stati Uniti, sul settimanale
Harper'sWeekly

Hugo scrive il Novantatré: nel 1871, durante i sanguinosi eventi legati alla repressione della Comune

I brani di Proust in cui Swann nobilita la figura di Odette attraverso la pittura: sono un'illustrazione
magistrale di quell'atteggiamento definibile come misogino

I finali di puntata dei romanzi di Balzac si concludono con: un momento del racconto non
particolarmente saliente

I narratori del primo Novecento concepiscono la scrittura: come ricerca, sperimentazione ed esplorazione
di campi ancora sconosciuti

I pilastri che sostengono La Recherche sono: le intermittenze del cuore


I romanzi neostorici sono: narrazioni che intendono proporsi come "integrazioni" all'indagine
storiografica

I tre moschettieri di Dumas esce a puntate su: Le Siècle

Il cambiamento tonale ravvisabile nel passaggio dai Miserabili al Novantatré è dovuto all'influenza di
un evento che incide sulla visione di Hugo: il trauma vissuto di fronte al bagno di sangue della repressione
della Comune nel 1871

Il critico francese C.A. de Sainte-Beuve attribuiva al feuilleton: una mancanza di maturità,


riflessione e tenuta letteraria, accompagnata da effetti facili e grossolani

Il concetto di "inerme" formulato da Adriana Cavarero indica: chi non ha armi e quindi non può
offendere, uccidere, ferire. Indifeso e in baia dell'altro, subisce una violenza alla quale non può sfuggire né
rispondere

Il concetto goethiano di Weltliterature, letteratura mondiale: indicava uno stato di interdipendenza tra
culture nazionali, libera circolazione delle idee e la fine delle guerre, nonché rinviava a una continua tensione
fra il locale e l'universale (quella zona ibrida che oggi chiamiamo glocal)

Il critico russo Ivanon affermò che: il romanzo di Dostoevskij si distingue dalla tragedia classica per il
fatto che invece di poche semplici linee di un'azione abbiamo di fronte a noi, per così dire, una tragedia
potenziata: una tragedia-romanzo

Il delitto di Raskòl'nikov nasce da: un miscuglio dettato da necessità ed esaltazione ideologica,


contraddetti dall'incompatibilità della sua fisionomia

Il fanciullo morantiano è: la metafora di tutto quello che è ancora buono, puro e naturale

Il feuilleton, inteso come spazio tipografico, si diffonde: all'inizio dell'800

Il feuilleton, inteso come spazio tipografico, si diffonde: all'inizio dell'800

Il Godrevy Lighthouse, il faro che si scorge dalla baia di St Ives, ispirò in Virginia Woolf il romanzo:
Al faro

Il mescolamento di materiale documentario e memoria individuale presente in Trama d'infanzia


riflette la scelta di: evitare una narrazione assoluta, e lasciar trapelare le voci multiple della storia

Il metodo critico di Auerbach consiste nel: analizzare dei campioni testuali significativi come
rappresentativi dell'intero test

Il modello classico all'origine di innumerevoli storie di viaggio è considerato: l'Odissea di Omero

Il Novantatré di Victor Hugo è attraversato dalla compresenza dei modi: epico, melodrammatico,
tragico

Il nucleo originario della Recherche di Marcel Proust è costituito da: Le intermittenze del cuore

Il nuovo sistema di coordinate che si afferma nel Novecento: corrisponde a una brusca cesura, un trauma
epocale che trasforma completamente la concezione del mondo e l'autopercezione dell'uomo in rapporto alla
realtà
Il passaggio tra Ottocento e Novecento è: un periodo estremamente dinamico, pieno di trasformazioni
violente e di mutamenti veloci, di scoperte e di rivoluzioni

Il punto di vista e la voce sono strumenti importanti in quel tipo di narrativa: che intende raccontare la
Storia o il Mito da prospettive diverse e minoritarie, restituendo dunque la voce ai soggetti dimenticati o
considerati marginali, come le donne o i soggetti non occidentali

Il punto di vista è: la prospettiva da cui la storia viene osservata, e quindi comunicata al lettore

Il romanzo Al faro di Virginia Woolf: È diviso in tre parti: La finestra, Il tempo passa, Il faro

Il romanzo di formazione che incarna la sintesi perfetta tra la spinta all'autodeterminazione e le


esigenze della socializzazione è: il Wilhelm Meister di Goethe (1795-96)

Il romanzo di formazione ottocentesco esprimeva al massimo: la forma della modernità, ponendo al


centro simbolicamente la gioventù

Il romanzo In fuga di Anne Michaels è ambientato: nel contesto dell'invasione nazista della
Polonia

Il romanzo In fuga di Anne Michaels inizia come: un'autobiografia

Il romanzo La Storia di Elsa Morante inizia: con una scheda cronologica dei principali eventi della storia
del Novecento, dai primi del secolo al 1940, e prosegue con otto lunghi capitoli dedicati ognuno a un anno di
guerra, dal 1941 al 1947

Il romanzo storico tradizionale, soprattutto nella versione di Manzoni: presupponeva una distinzione
netta tra fatti reali e fatti immaginari

Il saggio Mr Bennett and Mrs Brown di Virginia Woolf: postula una «frattura» generazionale tra gli
edoardiani e i georgiani

Il titolo iniziale di Mrs. Dalloway di Virginia Woolf era: The Hours

In Al faro di Virginia Woolf, l'incipit: inizia in medias res, con una battuta di dialogo

In Al faro di Virginia Woolf, l'incipit: concentrato sulla figura di James

In Al faro di Virginia Woolf, il dialogo con cui si apre il romanzo verte: sul progetto di una gita in barca
pensata per il giorno dopo

In Al faro di Virginia Woolf, la finestra : È la finestra della casa, attraverso la quale si guarda e si è
guardati

In Apocalittici e integrati Umberto Eco affermava che se l’errore degli apologeti della cultura di
massa era di ritenere che: la moltiplicazione dei prodotti dell’industria fosse di per sé buona

In Apocalittica e integrati Umberto Eco affermava che se l’errore degli apocalittici aristocratici
era di pensare che: la cultura di massa fosse radicalmente cattiva proprio per la sua natura di fatto
industriale
In Cassandra di Christa Wolf, i personaggi - come Cassandra, Enea, o le donne della comunità dello
Scamandro: sono soggetti altri, in divenire, migranti; descritti come un continuum in cui passato e futuro,
memoria e proiezioni sono interrelati

In Cassandra di Christa Wolf, la voce narrante dell'incipit è di: l'autrice, narratrice extradiegetica

In Cassandra di Christa Wolf, nel brano: «Con questo racconto vado nella morte», a prendere la
parola è: Cassandra

In che modo cinema e letteratura interagiscono a livello tecnico-strutturale: la letteratura fa propri


procedimenti e tecniche del linguaggio cinematografico, adattandoli alla forma scritta

In che modo cinema e letteratura interagiscono a livello tematico: i temi letterari vengono riutilizzati dal
cinema, mentre in letteratura è presente un immaginario filmico

In che modo il what-if è un tratto importante nelle Rondini di Montecassino: È un tratto


presente in varie modalità e si collega soprattutto al ruolo che l'autrice dà alla finzione letteraria

In Delitto e castigo, nei diversi dialoghi, in Raskolinkov emerge: la necessità irreprimibile di confessare il
delitto, tenuta a fatica sotto controllo

In Hegel la distinzione tra i "caratteri eroici" della letteratura del passato e i personaggi delle opere
romantiche si articola: sulla base della progressiva riduzione della sfera individuale che investe il
personaggio

In Lo spirituale nell'arte, Kandinsky afferma: che ci si trova sulla soglia di una delle più grandi epoche
che l'umanità abbia mai vissuto, l'epoca della grande spiritualità

In Mimesis Auerbach fa una lettura contrastiva delle digressioni in: l'Odissea e la Bibbia

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, i personaggi: si definiscono attraverso i rapporti che instaurano con
gli altri

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il centro dell'interesse risiede: nella vita e nei drammi interiori del
personaggio

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, la rappresentazione della soggettività trova un esempio


particolarmente forte nei personaggi di: Clarissa e Septimus

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, le relazioni tra i personaggi sono:soggette a un'evoluzione, a un


continuo cambiamento

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, a livello di ruoli narrativi, Clarissa e Septimus possono essere
definiti: protagonista e deuteragonista

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, l'effetto di coralità è ottenuto:attraverso la gestione multiprospettica


della narrazione

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il tempo cronologico: scorre tra le 10 della mattina e la tarda serata
di una giornata di giugno
In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il tempo del racconto: non coincide con il tempo della storia, e fa
uso di vari artifici costruttivi, come ellissi e le analessi

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il tempo interiore: È il tempo della vita psichica, dal ritmo e durata
molto diversi dal tempo esterno, cronologico

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il tempo distruttore: È la grande forza storica e naturale (quasi
cosmica) che annienta la vita degli uomini

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, la caratterizzazione di Clarissa è affidata: a lei stessa, ai suoi
pensieri e ricordi del passato, e al punto di vista degli altri personaggi

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, Clarissa: È stata malata, ha avuto una malattia cardiaca

In Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, Clarissa: compare in scena come se noi già la conoscessimo, in
medias res

In Postmodernism, or, the Cultural Logic of Late Capitalism, FredricJameson considera la narrazione
postmoderna come: un pastiche privo di critica sociale e derivante dalla condizione del lavoro intellettuale
imposta dal modo di produzione tardo capitalista

In quale cornice della narrativa contemporanea si inserisce Romanzo criminale di De


Cataldo: nella cornice del "ritorno alla storia" dal respiro epico

In riferimento alla Storia di Elsa Morante, Giovanna Rosa di una "memoria antropologica",
intendendo con questa espressione una memoria: una memoria prossima alla zona del sacro e voce della
coscienza antropologica che sa gli eventi perché ne ha "condiviso" creaturalmente l'esito

In Teoria degli adattamenti, Linda Hutcheon afferma che gli adattamenti: rappresentano allo stesso
tempo modalità diverse di coinvolgere il pubblico cui di volta in volta si rivolgono

In Trama d'infanzia di Christa Wolf l'io narrante si scinde perché: la difficoltà di dire io per il soggetto
narrante dell'opera è attribuibile al passato nazista: è impossibile collegare la parola io alla parola Auschwitz

In Trama d'infanzia di Christa Wolf, la divisione dell'io narrante è tale per cui: l'io dell'infanzia si
incarna nel personaggio di Nelly, mentre la coscienza riflessiva dell'io narrante è espressa con la seconda
persona singolare Du, volta a creare un senso di comunità tra il lettore e lo scrittore

In Trama d'infanzia, Christa Wolf usa la sua autobiografia come spunto per: la disamina di quei
modelli di comportamento all'origine di alcuni atteggiamenti, come la paura dell'autorità e l'obbedienza
indiscriminata al nazismo, ancora percepibili nelle persone della sua generazione

In Un amore di Swann di Proust risalta: il monopolio del discorso amoroso da parte di Swann

In Un amore di Swann di Proust, emerge una visione: estremamente scettica e pessimista dell'amore

In Un amore di Swann di Proust, insieme alla passione amorosa, è rappresentata: la crisi del desiderio

In Un amore di Swann di Proust, l'amore del protagonista per Odette: esprime una specie di scissione,
un divario incolmabile tra il soggetto e l'oggetto del desiderio
In Un amore di Swann di Proust, l'amore del protagonista: È in parte il risultato di uno sforzo volontario
e volontaristico

In Un amore di Swann di Proust, Swann si innamora di Odette quando: si accorge che Odette
assomiglia alla Sefora di Botticelli

La critica di Benedetto Croce alla letteratura comparata riguardava: le debolezze teoriche e


metodologiche degli studi di letteratura comparata che venivano condotti in Italia in quei tempi, spesso
ridotti a pura erudizione positivistica

La critica letteraria primo-novecentesca considerava Dickens: un mero caricaturista,


intrattenitore popolare e moralista, adatto alle letture per l’infanzia o a un pubblico poco sofisticato

La definizione di 'effetti superlativi di reale', data da Barthes ai personaggi storici, implica che: essi
siano solo mescolati ai loro vicini fittizi, introdotti nella finzione lateralmente, obliquamente, di passaggio

La definizione di littérature comparée entrò in uso: con l'articolo La notion de littérature comparée di
Paul van Tieghem

La descrizione dei tratti individuali dei personaggi: comprende l'ambito più astratto e retorico delle
considerazioni di carattere universale sul genere umano e la Storia

La letteratura comparata si fonda: sullo studio delle relazioni tra testi di lingue, culture ed epoche diverse,
e non può non occuparsi dunque anche dei rapporti che la letteratura intesse con altre «sfere dell'espressione
umana» [...] dotate di specifici linguaggi, codici e modi di rappresentazione

La letteratura e l'arte del primo Novecento si pongono: all'insegna della contestazione e del rifiuto dei
canoni tradizionali

La letteratura e l'arte del primo Novecento: interpretano il mondo come il riflesso di un punto di vista, la
proiezione di una soggettività

La memoria e l'oblio sono temi cruciali in Trama d'infanzia di Christa Wolf, e fanno parte di una
riflessione basata sul presupposto che: la banalizzazione della memoria del passato genera "individui
mancati", immemori, e quindi facili prede di movimenti totalitari

La morte di Percival, come trasfigurazione della scomparsa di Thoby Stephen, fratello di Virginia
Woolf e Vaness Bell, è narrata nel romanzo: Le onde

La mostra Manet and the Post-Impressionists, che si tenne a Londra nel 1910, fu progettata da: Roger
Fry

La mostra Manet and the Post-Impressionists, presso la Grafton Gallery di Londra nel 1910: ebbe un
forte impatto sul pubblico britannico, ancora legato ai precetti tradizionalisti della Royal Academy

La narrazione del dialogo nella cripta tra Gauvain e Cimourdain è caratterizzata: da un incedere che
ricalca i momenti della liturgia evangelica

La nascita del feuilleton porta a: l’accentuazione delle tecniche narrative volte a mantenere vivo
l’interesse degli abbonati
La prima cattedra di letteratura comparata fu istituita: in America, a Harward

La Repubblica dell'ideale a cui mira Gauvain: È governata dall'amore e tenuta insieme dall'armonia

La Recherche di Proust, è stata trasposta in film da , Chantal Ackerman, Raoul Ruiz

La Recherche di Marcel Proust: È caratterizzata da un narratore che non coincide con l'autore

La ricerca del tempo perduto è: scritto in prima persona (narrazione autodiegetica), tranne la sezione Un
amore di Swann, scritta in terza persona (eterodiegetica)

La "rivoluzione copernicana" di Freud ha: sottratto lo studio e la cura delle patologie nervose all'ambito
strettamente medico della neurofisiologia

La scrittura di Elsa Morante ha in comune con quella di Christa Wolf e Ingeborg Bachmann: la
struttura interrogativa e l'istanza utopica

La Storia di Elsa Morante è un romanzo che mette in scena: le microstorie della "gente piccola”

La storia raccontata da Vanessa Bell alla sorella Virginia Woolf su alcune falene giganti viste a Cassis
fu lo spunto che spinse la scrittrice a scrivere: Le onde

La struttura del romanzo Medea di Christa Wolf è: polifonica, l'io narrante si dissemina nelle voci dei
personaggi

La struttura della serialità affonda le sue radici: nelle antiche tradizioni orali e nelle saghe medievali

La struttura della serialità si sviluppa in senso moderno: con i processi di industrializzazione


che coinvolgono l’occidente a partire dal diciannovesimo secolo

La terza parte del romanzo Al faro di Virginia Woolf narra: il ritorno nella casa al mare, e il
compimento delle due azioni rimaste interrotte

La teoria della letteratura di René Wellek: auspicava lo sviluppo di una prospettiva internazionale che
prevedesse l'ideale di una storia letteraria e di una disciplina di studio con caratteri universali

La teoria estetica di Proust: È una concezione che assegna all'arte un ruolo prioritario, quasi salvifico

La Tourgue e la ghigliottina rappresentano rispettivamente: la ferocia antica e l'inesorabilità del presente

La Vieille fille di Balzac appare su «La Presse»: nel formato colonna

La violenza rivoluzionaria per Gauvain: non perde la connotazione di "violenza pura"; il personaggio non
rinuncia a voler distinguere nella sfera dei mezzi

Le "voci" che strutturano il racconto in Medea di Christa Wolf sono: sei "io" differenti che raccontano
ognuno la propria "verità" su Medea, dalla quale sono attratti e respinti allo stesso tempo; sono "io" isolati e
imprigionati nell'incomunicabilità
Le riscritture del mito sono: pratiche di intertestualità e di ripresa testuale che riattualizzano il passato,
caricandolo di nuovi significati

Le riflessioni di Virginia Woolf sull'arte, e sulla costruzione del personaggio, sono contenute: Nel
saggio Il signor Bennett e la signora Brown

Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, tra le varie vicende, narra quando Emilio
Steinwurzel: partecipa alla battaglia con il 52° Battaglione Fucilieri di Vilna, del Secondo Corpo
d'Armata polacco

Le Temps retrouvé di Marcel Proust, ultimo volume della Recherche, narra, tra le varie cose:
l'attraversamento di una crisi e la scoperta della vocazione

L'episodio centrale della Medea di Euripide, e che costituisce lo scarto rispetto alle versioni precedenti,
è: l'infanticidio

L'espressione "il ritorno della critica tematica" è tratta dal titolo di un libro di: Werner Sollors

L'impianto narrativo del romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek è strutturato: come
un mosaico, ed è suddiviso in sezioni intitolate in funzione delle battaglie

L'inserimento del materiale d'archivio nel romanzo - costituito da documenti pubblici, come i giornali
dell'epoca o i dialoghi di Hitler e Himmler - è rivolto a: problematizzare il silenzio collettivo di quella
generazione dei tedeschi che assistette agli orrori del nazismo

Lukács definisce il Novantatré di Victor Hugo come: il primo grande poema storico in cui il nuovo spirito
dell'umanesimo di protesta abbia cercato di dominare la storia del passato

Marianne Hirsch definisce la postmemoria (Postmemory) come: la relazione dei bambini agli
eventi traumatici sperimentati dai genitori

Mrs. Dalloway di Virginia Woolf viene pubblicato: nel maggio 1925 dall'editore Harcourt Brace

Mrs. Dalloway di Virginia Woolf inizia: in medias res, senza introduzioni e preparazioni

Mrs. Dalloway di Virginia Woolf: È formato da sequenze narrative separate da brevi spazi bianchi

Mrs. Dalloway di Virginia Woolf: racconta una normalissima giornata di giugno nella Londra degli anni
Venti

Negli anni in cui Proust scrive la Recherche: si registrava un attacco convergente contro l'edificio del
romanzo classico, che veniva completamente destrutturato e ricostruito su nuove basi

Negli ultimi decenni si guarda alla relazione tra le arti alla luce: dei due concetti chiave di ibridazione
(tra i linguaggi e tra le forme) e di contaminazione (il termine, di origine romantica, non può non accogliere
oggi anche un significato politico)

Nei Misteri di Parigi la la fine del capitolo coincide frequentemente con: i finali di puntata
Nei Misteri di Parigi, Fleur de Marie cade in balia di tormenti interiori per: i sensi di colpa per la vita
passata

Nei Misteri di Parigi, Rodolphe de Gerolstein si caratterizza come: da un lato nobile ed eroico protettore
dei deboli, dall'altro spietato giustiziere

Nei Promessi sposi di Manzoni la vicenda viene narrata da: un narratore onnisciente

Nei racconti di Virginia Woolf, i personaggi: sono rappresentati come fasci di pensieri, ricordi e desideri,
attraverso il lavoro sul punto di vista

Nei racconti di Virginia Woolf, attraverso oggetti solidi come specchi, vestiti, spille: viene espresso ciò
che è normalmente invisibile, il lato inafferrabile del reale

Nei romanzi di Virginia Woolf, il narratore: filtra la rappresentazione attraverso la soggettività di uno o
più personaggi

Nel capitolo 'Le cabaret du Paon', a livello formale, il personaggio fittizio Cimourdain si unisce al
dialogo tra Robespierre, Danton e Marat: nella stessa modalità con cui sono descritti gli altri tre
personaggi storici

Nel corso dei secoli, la contrapposizione netta tra storia e finzione nel romanzo: sfuma sempre di pi a
favore dell'intreccio

Nel corso del dialogo nella cripta, il Marchese di Lantenac afferma: la sua fedeltà ai concetti di
tradizione, famiglia e rispetto verso le vecchie leggi

Nel corso della loro infanzia, Virginia Woolf e Vanessa Bell erano solite trascorrere le estati a: St.Ives

Nel Dizionario dei temi letterari a cura di Ceserani, Domenichelli e Fasano, "tema" e "motivo" sono
considerati come: termini interscambiabili: ogni motivo può diventare tema e ogni tema motivo, a seconda
dell'estensione e della capacità di strutturazione tematica che tema o motivo assumono nelle singole opere o
nel macrotesto della tradizione letteraria

Nel film Il tempo ritrovato, nella scena che mostra l'incontro del narratore con la compagna di Bloch
alla matinée, Raoul Ruiz: nell'attribuirle la nazionalità americana, manipola il testo letterario con quella
tecnica onirica che Freud ha definito con la figura della persona composita

Nel film Il tempo ritrovato di Raoul Ruiz, nella scena che ruota intorno alla stanza 14bis
dell'hotel di Jupien: il volto del narratore è colto nell'atto di spiare dall'occhio di bue

Nel film Le temps retrouvé di Raoul Ruiz, la stanza in cui Proust scrisse la Recherche: muta a seconda
dei punti di vista nei quali siamo proiettati

Nel film Le temps retrouvé di Raoul Ruiz, il tempo passato ritorna grazie a: le fotografie sfogliate nella
stanza dell'appartamento parigino

Nel film Le temps retrouvé di Raoul Ruiz, le fotografie, il manifesto con la marca di cioccolato, il
tovagliolo: sono oggetti-soglia che riportano in un tempo anteriore e al passato perduto

Nel giornale, lo spazio occupato dal feuilleton era: in basso alla pagina, il cosidetto "rez-de-chaussée"
Nel libro Theory of Literature (1949), René Wellek afferma la necessità: dell'allontanamento della
comparatistica americana dalle tendenze positivistiche

Nel Novantatré di Victor Hugo i personaggi storici sono: eroi colti nelle loro determinazioni
storicopolitiche, e partecipanti delle avventure degli altri personaggi

Nel Novantatré la figura di Cimourdain è ispirata a: Robespierre

Nel Novantatré, con la liberazione di Lantenac: pietà e rivoluzione giungono ad escludersi reciprocamente
e determinano la tragica paradossalità della sorte dell'eroe

Nel Novantatré, la figura di Gauvain esprime: la coscienza delle lacerazioni che attraversano vita e
pensiero nella comprensione dei movimenti dello spirito del tempo

Nel Novantatré, la relazione tra storia e finzione è tale che: ambedue sono fuse in un unico racconto e
accomunate dalle medesime forme espressive

Nel Novantatré, l'agire di Cimourdain dimostra: il prevalere dell'ideologia e dell'adesione incondizionata


ai principi del giacobinismo

Nel Novantatré, lo stile dell'incipit del capitolo "Le cabaretduPaon" si caratterizza per: la vividezza
descrittiva che richiama la composizione figurativa di un oggetto dipinto e la plasticità drammatica di una
messa in scena teatrale

Nel Novantatré, nel corso del dialogo al cabaret duPaon, Marat dichiara che il pericolo è: a Parigi,
annidato nel "cumulo di bische" e nella "massa di club"

Nel Novantatré, nel ritratto di Robespierre: Il pallore, lo sguardo freddo e le labbra sottili si
accompagnano allo sparato di pizzo pieghettato e le scarpe con fibbia di argento

Nel Novantatré, Victor Hugo mette in scena attraverso la figura di Robespierre: la volontà generale e la
lotta alla Vandea

Nel passaggio dai Miserabili al Novantatré si può osservare che: la narrazione titanica delle barricate
presente nei Miserabili lascia il posto, nel Novantatré, a una rappresentazione che attraverso i conflitti morali
dei personaggi si fa riflessione sul tema della violenza e del diritto

Nel primo Novecento: Freud pubblica L'interpretazione dei sogni e formula la sua teoria dell'inconscio

Nel primo Novecento: il senso della crisi non si esaurisce nel ripiegamento, ma alimenta anche una spinta
propulsiva, euforica

Nel primo Novecento: l'essere umano si percepisce come soggetto scisso, diviso, interiormente lacerato

Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, la più alta forma di eroismo è data da: la conoscenza di sé

Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, la veggenza acquista il significato di: saper interpretare
correttamente il reale, al di là della fitta cortina mistificatrice perpetrata dal potere, con un'ottica che è "altra",
"diversa" da quella dominante

Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, l'esistenza di un nemico esterno è funzionale: a promuovere la
repressione sotto il vessillo della "sicurezza", e tenere fuori le tensioni dalla città
Nel romanzo Cassandra, Christa Wolf ridà voce al femminile nel mito: attraverso il recupero della storia
perduta o mancante, compiuto mediante la produzione di un "altro" ordine simbolico generato nella libertà
della dimensione letteraria

Nel romanzo contemporaneo, l'intreccio tra storia e finzione: diventa sempre di più una composizione in
cui i confini tra vero, falso e finto, in alcune narrazioni, sono sempre più labili

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il personaggio di Athos incarna: la riflessione sulla memoria e
l'atto del narrare

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il ruolo incarnato da Michaela è: la cura del mondo

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il trauma di Jakob deriva da: l'uccisione dei genitori e
della sorella compiuta dai nazisti

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, l'isola di Idra incarna simbolicamente: una stazione di
cambio, un momento terapeutico che vede l'approdo di Jakob alla poesia e alla redazione del libro

Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, percorso esistenziale di Jakob è segnato da una
trasmutazione, nel cui arco: la reminiscenza da traccia mnestica di origine traumatica diverrà
percezione dell'essenza attraverso la poesia

Nel romanzo In fuga, il tema del trauma si esprime: nel personaggio di Jakob: la storia
sommersa dilaga nella sua sfera cosciente attraverso rappresentazioni patogene, e nella sfera onirica
con sogni che lo riportano al momento dell'evento traumatico

Nel romanzo di Christa Wolf, Medea è rappresentata: come una figura mitica dotata di arti benefiche,
maga e guaritrice, e immagine dell'alterità

Nel romanzo Medea di Christa Wolf, a Corinto l'Ordine interno è mantenuto da: l'identificazione di un
capro espiatorio sul quale scaricare le magagne della società: Medea; donna, barbara, maga

Nel saggio L'Io e l'Es di Freud, la struttura psichica è considerata costituita da: Es, Io e Super Io

Nel saggio Microstoria: due o tre cose che so di lei, Carlo Ginzburg: rivendica la polemica condotta
insieme a Giovanni Levi contro le posizioni relativistiche che riducono la storiografia a una dimensione
testuale, privandola di qualsiasi valore conoscitivo

Nel saggio Mr Bennett and Mrs Brown, Virginia Woolf: afferma che un romanziere come Bennett, nel
descrivere l'esteriorità della signora Brown, si farebbe sfuggire la sua essenza, la sua vita

Nel saggio Contre Sainte-Beuve, Proust afferma che lo stile è: una qualità della visione

Nel suo libro L'uno e il molteplice. Introduzione alla letteratura comparata, Claudio Guillen afferma
che i generi: occupano storicamente uno spazio le cui componenti evolvono nel corso dei secoli; sono
modelli che evolvono

Nel suo libro Metahistory (1973), Hayden White afferma: l'essenza della storia come costruzione retorica
e narrativa

Nel suo studio Il romanzo storico, Lukàcs afferma che l'anima del romanzo storico è: rappresentare i
destini individuali in cui i problemi dell'epoca trovino la loro espressione al tempo stesso immediata e tipica
Nel trasporre Il tempo ritrovato di Proust in opera filmica, Raoul Ruiz si rifà: ai modelli del lavoro
onirico analizzati da Freud

Nel volume curato da Francesco Casetti, l’immagine al plurale, sono indagati i concetti di:
serialità, dilatazione e ripetizione

Nella definizione di Clara Reeve, romance è: una favola eroica, che tratta di persone e di cose favolose

Nella letteratura del primo Novecento: la prospettiva viene affidata al personaggio, o addirittura a diversi
personaggi

Nella letteratura primo-novecentesca: l'oggetto della narrazione è costituito dal riflesso dei fatti nella
coscienza dei personaggi

Nella parte finale del romanzo In fuga di Anne Michaels, nell'evoluzione di Jakob, la Storia:
resta come testimonianza e ricordo ma non divora più l'esperienza

Nella Poetica, Aristotele afferma che lo storico e il poeta si distinguono: in questo: lo storico dice le cose
avvenute, il poeta quali possono avvenire

Nella Poetica, Aristotele considera la poesia di maggiore fondamento teorico e più importante della
storia: dice infatti piuttosto le cose universali, la storia quelle particolari

Nella polemica sul revisionismo storico svoltasi con Hayden White, Carlo Ginzburg: sottolinea con
forza i pericolosi risvolti che si aprono quando si va a toccare il tema del confine tra il testo "narrativo"
basato sul documento storico e l'opera letteraria

Nella prosa Passeggiata notturna di Virginia Woolf emerge: il senso di spaesamento e il desiderio di
solidità

Nella prosa Passeggiata notturna di Virginia Woolf, la notte e la campagna assumono connotazioni che
rimandano alla sfera semantica: dell'acqua e dell'oscurità

Nella prospettiva dei visual studies, il rapporto tra parole e immagini: È ritenuto avere profonde
conseguenze di tipo culturale, e connotato di un significato politico

Nella Recherche, la storia di Swann si trova: nel volume Dalla parte di Swann

Nella seconda parte del Conte di Montecristo, il personaggio di Edmond Dantès è: un uomo coltissimo e
intelligentissimo, che si muove con piena consapevolezza nelle miserie della società della Restaurazione

Nella sezione Combray della Recherche di Proust, il campanile di Saint Hilaire: rappresenta
l'intera chiesa, l'essenza della cittadina e il tempo in essa custodito

Nella Storia di Elsa Morante la figura di Useppe è: una creatura al di là di ogni struttura sociale
convenzionale; gioiosa e disposta a vedere la meraviglia nel mondo

Nella Storia di Elsa Morante si legge: «Il [primo] dopoguerra fu un'epoca di fame e di epidemie. Però,
come succede, la guerra, che per i più era stata un disastro totale, per altri era stata un affare di
successo finanziario (e non per niente l'avevano favorita)». In questo brano, chi vede è: l'autore/autrice
onnisciente

Nella Storia di Elsa Morante, è evocata: una memoria antropologica e creaturale


Nella Storia di Elsa Morante, la figura di Gunther, autore di uno stupro, è rappresentata come: un
giovane soldato gettato nella violenza del secolo e destinato anch'esso a perire in terra africana

Nella Storia di Elsa Morante, la figura di Ninnuzzu rappresenta: un giovane ingenuo che dopo un
iniziale periodo di adesione al Fascismo passa alla Resistenza

Nella Storia di Elsa Morante, la scelta della polifonia: È volta a dare la voce agli ultimi, e al contempo
non implica la cancellazione del posizionamento del narratore

Nella Storia di Elsa Morante, oltre a una rappresentazione iperrealista della violenza storica: È
rappresentata la gioia di vivere e la capacità di trovare vita e amore negli interstizi della storia

Nella Storia di Elsa Morante, tra le vittime dello scandalo della Storia, i protagonisti principali sono:
Ida e Useppe

Nella sua Teoria del romanzo, Lukács afferma che nell'epopea: a contare sono determinati momenti di
grande intensità, affini ai punti culminanti dell'intero, momenti il cui significato si esaurisce nel formarsi o
nel dissolversi di forti tensioni

Nella teoria di Raskòl'nikov, gli uomini straordinari sono: persone che violano la legge, dei distruttori; il
delitto non è più tale se commesso da loro

Nella tragedia di Euripide, Medea è rappresentata come: un essere umano dotato della conoscenza di arti
malefiche

Nella trasposizione filmica che Raoul Ruiz fa del Tempo ritrovato di Proust: i sogni del narratore sono
tormentati dalle figure di Gilberte e Albertine

Nella trasposizione filmica che Raoul Ruiz fa del Tempo ritrovato di Proust, a esprimere il processo di
reminiscenza e trasfigurazione poetica: È il campanile di Saint-Hilaire

Nella trasposizione filmica che Raoul Ruiz fa del Tempo ritrovato di Proust, la presenza dei soldati:
esprime il tema dell'omosessualità maschile e dello sfruttamento sessuale

Nella trasposizione filmica che Raoul Ruiz fa del Tempo ritrovato di Proust, la ricchezza della
scrittura proustiana, trova equivalenza: nella saturazione dell'immagine filmica, in uno
slittamento che ci sposta dall'asse del tempo a quello dello spazio

Nell'ambito dei Women'sStudies, il concetto di riscrittura è stato descritto come: unri- guardare" la
Storia i saperi non più da un puntodi vista andro- e eurocentrico, ma con originali prospettive critiche,
partendo dal punto di vista del soggetto donna

Nell'ambito della psicoanalisi freudiana, la relazione analitica è: la verifica pratica nel dialogo con i
pazienti

Nell'estetica di Elsa Morante, l'arte: non deve solo limitarsi a denunciare lo scandalo della
"irrealtà", ma deve indicare anche qualcosa d'altro, poiché "l'arte è il contrario della disgregazione

Nell'opera di Virginia Woolf, il tunneling process: consiste nello scavare delle gallerie nel tempo e nella
mente dei personaggi

Nell'opera di Virginia Woolf la figura della signora Brown è narrata:In un saggio critico pubblicato
nella sua ultima versione nel 1924
Nell'opera di Virginia Woolf la ricerca sull'astrazione che caratterizza l'arte primonovecentesca è in
dialogo costante con: la tensione tra evanescenza e solidità, che attraversa tutta la sua produzione, dai primi
racconti alle opere maggiori

Nelle prime opere di Carlo Ginzbug, come Il formaggio e i vermi, si riscontra: la tendenza, sollecitata
anche dalle sue origini familiari, a sperimentare diverse possibilità narrative

Nelle prime pagine di Mrs. Dalloway di Virginia Woolf: a livello tematico, emerge subito la rilevanza
della memoria

Nel romanzo Le rondini di Montecassino, a un livello formale e metodologico, l'uso


dell'archivio da parte di Helena Janeczek emerge: dai brani relativi al museo di Yad Vashem

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek: le vicende sono narrate da una
voce eterodiegetica e tutte hanno qualcosa in comune: un eroe che viene da lontano e affronta varie
traversie per raggiungere il campo di battaglia in terra straniera, nel quadro della Seconda Guerra
Mondiale

Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, attraverso le figure dell'io-testimone e di


Rapata, emerge: la relazione dei bambini agli eventi traumatici sperimentati dai genitori

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, il racconto della Prima


Battaglia (12 gennaio - 12 febbraio 1944) è narrato: del sergente John "Jacko" Wilkins, della 36a
Divisione "Texas"

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la memoria privata: fa emergere


dal passato i soldati anglo-americani, gli indiani, i nepalesi, i maori, gli algerini, gli ebrei venuti
dalla Palestina con la Jewish Brigade e tutti gli altri soldati del mondo intero

Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la piccola epopea di Emilio Steinwurzel è


considerata preziosa perché: rappresenta una storia di resistenza che costituisce una fonte di
ossigeno per la memoria collettiva di un gruppo sociale crudelmente bersagliato dalla storia

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la storia della Battaglia di


Montecassino: emerge anche nel dialogo con altre trasformazioni, come la creazione dell'assetto
post-bellico dell'Europa e dell'Unione Sovietica

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la vecchia "infrastoria" di


manzoniana memoria ritorna: arricchita dalla presenza dell'elemento autobiografico e da una
prospettiva postcoloniale

Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, le vicende di Milek: sono emblematiche dei
percorsi del displacement ebraico durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, l'intento è di narrare


l'invenzione del nome del padre come: una storia tanto mitica per chi l'ascolta da troncare ogni
domanda

Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, nei brani che narrano le battaglie, i soldati
sono descritti come: giocatori di una partita di cui ignorano la regia, privi di una visione d'insieme
e ignari della loro funzione
Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, nei dialoghi tra la narratrice e Gianni si
rileva: la mescolanza di ricordi e attualità, in un flusso che vede le vicende passate di Emilio
Steinwurzel diluirsi nelle riflessioni sul mutamento della circostante Chinatown milanese

Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, quale è la sezione che costituisce
il punto d'ingresso della narrazione in prima persona?: la sezione iniziale «Prima della
battaglia» (Milano 2007)

Nelle sue riflessioni su epos e romanzo, Michail Bachtin afferma che: se l'epopea può essere incompleta,
nel romanzo son caratteristici lo specifico interesse del seguito e della fine

Nelle Tempeste di acciaio di Ernst Jünger: il racconto epico delle battaglie, pur nel testimoniare
l'orrore, riflette anche la fascinazione che la guerra esercitava sull'autore combattente

Nell'estetica di Elsa Morante, l'arte: non deve solo limitarsi a denunciare lo scandalo della "irrealtà", ma
deve indicare anche qualcosa d'altro, poiché "l'arte è il contrario della disgregazione

Nell'Estetica, Hegel distingue tre generi: l'epica, la lirica, il dramma

Nell'Iliade o il poema della forza di Simone Weil, la forza: È il centro dell'Iliade, e la sua proprietà
principale è quella di reificare, spogliare l'essere umano di se stesso

Nello specificare la natura metaforica del concetto di polifonia, Bachtin afferma che: l'immagine della
polifonia e del contrappunto indica l'esorbitare del romanzo dalla consueta unità monologica, così come
quando nella musica si va oltre la singola voce

O/P

Oltre che dello studio dei rapporti e confronti tra le diverse tradizioni letterarie, la letteratura
comparata si occupa anche: delle relazioni tra letteratura e arti figurative, letteratura e teatro, letteratura e
media audiovisivi, letteratura e musica

Per Amy Elias, la relazione del romanzo metastorico con la Storia è: caratterizzata dal desiderio per
un'alterità che sfugge e mai accessibile

Per Auerbach gli scrittori ebraici esprimono: la compresenza e il conflitto dei diversi strati della
coscienza

Per Cathy Caruth, chi ha subito un trauma: non esperisce l'evento nel suo accadere, ma lo assimila in un
secondo tempo, generandone la ripetizione in diverse forme

Per Debenedetti, in Proust, l'amore e la gelosia di Swann: rappresentano in modo emblematico, quasi
allegorico, il meccanismo che sta alla base di tutto il libro: la ricerca della verità

Per Edward Said, l'esilio è: una crepa incolmabile, perlopiù imposta con forza, che si insinua tra
un essere umano e la sua casa nel mondo

Per Elsa Morante, il ruolo dello scrittore è quello: di restare "sul campo", provare interesse per gli altri e
agire come predestinato antagonista al processo di disintegrazione della realtà
Per Freud, l'inconscio è: la parte della nostra psiche che non raggiunge il livello della coscienza, in cui
risiedono le pulsioni elementari

Per Gérard Genette, le due modalità essenziali della regolazione dell'informazione narrativa sono:
distanza e prospettiva

Per Goethe, la vera forza, la vera efficacia di una poesia risiedono: nella situazione, nei motivi

Per "grande romanzo realista" si intende: un fenomeno storicamente determinato, circoscrivibile tra gli
anni Trenta e gli anni Novanta dell'Ottocento

Per Hayden White, l'esistenza stessa di una retorica della storiografia: è prova dell’impossibilità di
stabilire dei criteri di verità: la Storia è narrazione di storie, che in quanto tali sono inevitabilmente situate e
frutto di un'organizzazione discorsiva sovradeterminante rispetto all'evento storico

Per Jean Rousset, l'arte risiede: nella solidarietà di una visione e di una forma

Per Lukàcs, la forma classica del romanzo storico è incarnata da: Walter Scott e Alessandro Manzoni

Per Michail Bachtin, Dostoevskij è il creatore di un genere romanzesco nuovo, ovvero: il romanzo
polifonico

Per Michail Bachtin, gli eroi dei romanzi di Dostoevskij sono: ideologicamente autorevoli e autonomi,
concepiti come autori di un proprio compiuto ideologema, e non come oggetto della finale visione artistica di
Dostoevskij

Per Michail Bachtin, l'eroe di Dostoevskij è: l'intellettuale-raznocinec, staccato dalla tradizione culturale,
dall'humus e dalla terra

Per Peter Brooks, i personaggi di Victor Hugo, nel personificare forze contrapposte e conflitti: si
limitano alla emersione di forze di superficie

Per Peter Brooks, lʼidea stessa di avventura è: legata a quel che deve accadere (ad-venire)

Per quanto riguarda la relazione tra personaggio e idea, nel Novantatré: Danton rappresenta la
Montagna, Robespierre il Comitato di salute pubblica, Marat la Comune, Cimourdain il Vescovato

Per Robert Scholes, la narrativa postmoderna successiva agli anni Cinquanta è: segnata da una
prevalenza del romance sul novel

Per Roland Barthes, la struttura "interrogativa" della narrazione caratterizzata dalla suspense si basa
su delle domande a cui la storia deve fornire una risposta. Queste sono: chi? Che cosa? Come andrà a
finire? In che modo?

Per Sergio Givone, il tragico è: l'apertura di forme diverse di esperienza, e continua ad agire nella
letteratura moderna con le sue interrogazioni sulla condizione umana, sul mistero della vita e della morte in
un eterno divenire

Per Sergio Zatti, nell'Orlando Furioso a impersonare la devianza nello spazio e il differimento nel
tempo sono rispettivamente: Orlando e Ruggiero

Per Virginia Woolf è possibile produrre una pagina tersa e impersonale: solo eliminando l'eccesso di
rappresentazione
Perché Gomorra- la serie può considerarsi a tutti gli effetti un adattamento del romanzo e del film:
Gomorra - la serie non è un adattamento del romanzo né del film, piuttosto è una loro estensione narrativa

Perché il senso d'attesa tradizionale tra diversi episodi della stessa stagione non è più scontato: a causa
della pratica del binge-watching, favorita dalle piattaforme di streaming online

Perché la ricezione di Suburra conferma il ruolo pionieristico di Romanzo criminale - la serie: perché
basta scorrere rapidamente le recensioni per rendersi conto che i due titoli vengono spesso e volentieri
accostati anche dai "non addetti ai lavori"

Perché l'assenza sistematica di un lieto fine in Gomorra - la serie può leggersi in una chiave distopica
critica: tutte le risposte precedenti sono corrette (perché l'assenza di un finale positivo è inevitabile in mondo senza redenzione
come quello della serie) (perché non sarebbe realistico il contrario) (perché invoglia lo spettatore a contrastare "nei fatti" la situazione distopica
rappresentata nel mondo finzionale)

Perché le vicende delle Rondini di Montecassino riguardano "storie sommerse": perché


vengono riportate alla luce le vicende di molti soldati che parteciparono alla battaglia, compresi
coloro che facevano parte delle truppe coloniali

Perché Mio salmone domestico di Emmanuela Carbé è un esempio di forma ibrida: perché
accosta la scrittura a veri e propri inserti fumettistici e perché non appartiene a un genere ben
definito

Perché, nella definizione di Renello, molti personaggi di Q hanno delle "identità mutanti":
perché il protagonista cambia spesso nome e si configura come "eroe collettivo", mentre
l'antagonista usa varie identità come coperture

Perché Romanzo criminale - la serie ha un ruolo fondante per la serialità televisiva italiana:
perché è il primo caso di serie TV italiana ad alta originalità linguistica, tecnica e stilistica; inoltre,
ha fatto scuola

Prima del romanzo Le rondini di Montecassino Helena Janeczek ha pubblicato: Cibo

Q/R

Quaderni russi di Igort e Kobane calling di Zerocalcare possono definirsi entrambi dei fumetti
"impegnati": sì, entrambe sono opere impegnate, ma impiegano strategie diverse (Zerocalcare coniuga
l'impegno civile al fumetto di intrattenimento)

Qual è il rapporto del NIE con il postmodernismo: il NIE prende alcuni aspetti ‘utili’ dal
postmodernismo, non lo sovverte del tutto (la + lunga e nei test da 10 la da sbagliata ma è giusta nei test da
30)

Qual è l'elemento centrale di Gomorra, presente in modi diversi nel romanzo e nel film: la
rappresentazione realistica del Sistema-camorra, senza far sì che il potere dei boss diventi motivo di fascino
sul modello Scarface

Qual è la caratteristica principale che accomuna cinema e letteratura: il procedimento stesso


della narrazione

Qual è la differenza principale tra film e serie TV: i film raccontano una storia in un unico testo,
mentre le serie Tv si articolano su più livelli (la puntata e la stagione)
Quale delle seguenti affermazioni sul ruolo della tematica cinematografica nelle opere di Francesco
Piccolo è vera: l'immaginario cinematografico riflette la modalità di pensiero del protagonista, una filosofia
antigerarchica

Quale delle seguenti affermazioni sulla pratica degli adattamenti è corretta:


gli adattamenti sono dotati di una propria originalità e devono essere riconosciuti come tali

Quale disciplina si occupa dei rapporti tra letteratura e cinema: la comparatistica

Quale era l'intento dei grandi romanzieri realisti? Immergere il lettore gradatamente nel racconto, a
passo lento, e con attenzione ai dettagli

Quale tra questi è un carattere fondamentale delle serie TV: il senso dell'attesa

Quali caratteristiche deve avere un'opera del NIE: deve rispondere al principio di una nuova
etica del narrare e presentare almeno alcune delle caratteristiche citate dai Wu Ming

Quando Gerard Genette parla di "testo di secondo grado", si riferisce: a un testo la cui creazione e
successiva ricezione avvengono in relazione a un testo precedente

Quando il narratore ha un livello di sapere uguale a quello del personaggio: si tratta di un racconto a
focalizzazione interna

Remo Ceserani riscontra nella narrativa postmoderna: la presenza di un distacco emotivo strategico a
creare la distanza necessaria per poter mettere a fuoco una realtà dominata da fenomeni complessi che
sfuggono alla comprensione delle persone comuni

Riguardo ai processi di condensazione e spostamento, Freud afferma che: si ha la condensazione quando


diverse figure vengono fuse in una sola; si ha lo spostamento quando l'intensità psichica, per effetto della
censura, si concentra su una figura o un aspetto marginali

Riprendendo lo schema di Genette, possiamo considerare Medea di Christa Wolf come: un racconto a
focalizzazione multipla

Roland Barthes, in S/Z, spiega come la dinamica del testo sia paradossale, in quanto: mira a mantenere
l'enigma nel vuoto iniziale della sua risposta

Secondo Auerbach, l'effetto di indeterminatezza e oscurità del racconto biblico è dovuto a:


l'essenzialità del collegamento sintattico, la totale assenza di aggettivi e descrizioni, la frammentarietà dei
dialoghi

Secondo Bachtin, la caratteristica fondamentale dei romanzi di Dostoevskij è: la pluralità delle voci e
delle coscienze indipendenti e disgiunte e l'autentica polifonia delle voci pienamente autonome

Secondo Calvino, qual è una delle qualità più importanti della letteratura: la visibilità

Secondo Chatman, suspense e sorpresa: sono termini complementari e non contraddittori, passibili di
«funzionare insieme nelle narrazioni in modi complessi
Secondo Debenedetti, le intermittenze del cuore in Proust sono: sono l'improvvisa rivelazione che c'è
dell'altro, che quelle certezze sulle quali avevamo riposato non erano che una crosta sotto cui si nasconde la
vera realtà

Secondo Debenedetti, nel volume di Proust, Charles Swann: cerca donne che sono l'opposto del suo tipo,
sia in senso fisico che in senso sociale

Secondo De Rogatis, sono le quattro ragioni principali del successo della quadrilogia di Elena
Ferrante: Napoli, nuova identità femminile, gusto del memoir, lunga durata

Secondo E.R. Curtius, nel volume di Proust, Swann: segue quella discesa da una felicità irraggiungibile
dell'amore alla ricerca senza felicità del piacere

Secondo Gerard Genette: la formula di focalizzazione non coinvolge sempre un'opera intera

Secondo Guy Rosa, nel Novantatré, a parte la sezione sulla Vandea, gli eventi storici: sono disseminati
nell'opera come in un quadro (tableau)

Secondo Hegel, «La visione di una totalità in sé compiuta» è data all'epopea da: la raffigurazione della
realtà e il carattere di azione individuale

Secondo Hegel, per il nuovo protagonista romantico le possibilità di azione e di scelta sarebbero state:
molto più limitate a causa dei «rapporti sociali sussistenti» che avrebbero limitato la sua volontà

Secondo Henry Remak, la letteratura comparata è: lo studio della letteratura di là dai confini di un paese
particolare e lo studio dei rapporti tra letteratura, da una parte, e, dall'altra, altre aree della conoscenza e delle
opinioni

Secondo la teoria dei modi di invenzione di NorthropFrye, quando l'eroe è superiore in grado agli altri
uomini ed al suo ambiente, siamo nell'ambito del: romance

Secondo Linda Hutcheon, un adattamento: È una forma di ripetizione senza replicazione

Secondo Linda Hutcheon, un adattamento: È una transcodificazione che può comprendere un cambio di
medium, di genere, e della struttura complessiva del racconto

Secondo Maria Rizzarelli, quali sono le tre tipologie principali di fototesto nella narrativa
contemporanea: i fototesti autobiografici, i fototesti della scrittura finzionale e i fototesti che
includono soprattutto immagini di luoghi

Secondo NorthropFrye, l'eroe dell'epica e della tragedia è: un capo; possiede autorità, passioni e capacità
di espressione molto più grandi delle nostre, ma ciò che egli fa è soggetto sia alla critica sociale 'che
all'ordine della natura'. È l'eroe del modo alto-mimetico.

Secondo NorthropFrye, tipico di gran parte delle commedie e della narrativa realistica, l'eroe del
modo basso-mimetico è: uno come noi: siamo sensibili alla sua comune umanità e chiediamo al poeta
l'obbedienza agli stessi canoni di probabilità che sono presenti nella nostra esperienza; non è superiore né
agli altri uomini né al suo ambiente

Secondo Testa, le caratteristiche più evidenti del personaggio relativo sono: temporalità, mutabilità e
relazione
Secondo Tomaševskij (Tematika, 1925), il tema di un testo: formato di tanti temi minori, pi o meno
unitari, che a loro volta presentano altri elementi tematici, di dimensioni inferiori, i motivi

Si è parlato di "infrastoria" in riferimento a: I promessi sposi di Alessandro Manzoni

Tra i tratti caratteristici della classe media rappresentati da Grandi Speranze figurano: il pendolarismo
e la separazione tra sfera privata e sfera pubblica

Tra le opere maggiori di Virginia Woolf figurano i romanzi: La signora Dalloway, Al faro, Orlando, Le
onde

Tra Ottocento e Novecento si assiste a: l'invenzione di Guglielmo Marconi della radio e lo sviluppo delle
telecomunicazioni

Trama d'infanzia di Christa Wolf comincia con: la descrizione della difficoltà di trovare un inizio

Trama d'infanzia di Christa Wolf è solitamente classificata all'interno della: letteratura della
Vergangenheitsbewaltigung (superamento del passato)

U/V

Un amore di Swann di Marcel Proust è: anche una lunga parentesi narrativa, che interrompe
temporaneamente la storia del protagonista

Un passo di Walter Benjamin, tratto dalla Tesi n. 7, è particolarmente affine alle riflessioni di Elsa
Morante. Il brano corretto è: quelli che di volta in volta dominano sono però gli eredi di tutti coloro che
hanno vinto sempre. L'immedesimazione con il vincitore torna perciò sempre a vantaggio dei dominatori di
turno

Una caratteristica dei ritratti di Vanessa Bell, della sorella Virginia e degli amici di Bloomsbury:
risiede nella cancellazione dei tratti del volto: sono ritratti faceless

Una discussione incentrata sui topoi fondanti della tradizione letteraria occidentale è trattata nel libro:
Letteratura europea e Medio Evo latino, di Ernst R. Curtius

Vanessa Bell è stata membro del gruppo: Omega Workshops

Vanessa Bell espresse pubblicamente la sua poetica: nella conferenza tenuta nel 1925 alla Leighton Park
School

Victor Hugo mette in scena nel dialogo tra i tre rivoluzionari la dialettica del conflitto attraverso:
l'unione di immaginazione melodrammatica e l'espressione dell'oratoria rivoluzionaria

Virginia Woolf nasce a Londra: nel 1882, in una famiglia della tarda aristocrazia vittoriana

Virginia Woolf è stata fondatrice e membro del: Bloomsbury Group

Virginia Woolf sosteneva che la letteratura del suo tempo: fosse condizionata dalla pittura, per lei fu
naturale voler trasferire l'estetica post-impressionistica sul piano della letteratura
CRITICA EXTRA

Nel volume curato da Francesco Casetti, l’immagine al plurale, sono indagati i concetti di:
serialità, dilatazione e ripetizione

In Apocalittici e integrati Umberto Eco affermava che se l’errore degli apologeti della cultura di massa era di
ritenere che:
la moltiplicazione dei prodotti dell’industria fosse di per sé buona

In Apocalittica e integrati Umberto Eco affermava che se l’errore degli apocalittici aristocratici era di pensare
che:
la cultura di massa fosse radicalmente cattiva proprio per la sua natura di fatto industriale

Con il termine Metamorfosi Roger Fidler intende il processo per cui:


i nuovi media emergono gradualmente dalla metamorfosi dei vecchi mezzi

Il critico francese C.A. de Sainte-Beuve attribuiva al feuilleton:


una mancanza di maturità, riflessione e tenuta letteraria, accompagnata da effetti facili e grossolani

La critica letteraria primo-novecentesca considerava Dickens:


un mero caricaturista, intrattenitore popolare e moralista, adatto alle letture per l’infanzia o a un pubblico
poco sofisticato

La nascita del feuilleton porta a:


l’accentuazione delle tecniche narrative volte a mantenere vivo l’interesse degli abbonati

È ormai acquisito come le serie televisive contemporanee:


siano caratterizzate da una struttura complessa

È radicata nel senso comune e legata all’influenza dell’estetica idealista l’idea secondo cui:
Ripetitività e serialità siano inconciliabili con originalità e artisticità

La struttura della serialità si sviluppa in senso moderno:


con i processi di industrializzazione che coinvolgono l’occidente a partire dal diciannovesimo secolo

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