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1.

IL CRITERIO DI CONDORCET1

Supponiamo che una collettività debba effettuare una scelta tra più alternative (o tra più candidati) e
che voglia fare tale scelta tenendo conto delle preferenze individuali, esprimibili per mezzo di un voto.
Assumiamo, come principio pratico, il seguente

Criterio di maggioranza:
Se un’alternativa è preferita da più di metà dei votanti, allora dev’essere scelta2.

Date le alternative 𝑋 e 𝑌, useremo la notazione
𝑋 → 𝑌
per indicare che un dato votante preferisce l’alternativa 𝑋 all’alternativa 𝑌; useremo la notazione
𝑋~𝑌
per indicare che le alternative 𝑋 e 𝑌 sono indifferenti per il votante.
Un dato individuo viene detto elettore (o votante) razionale se, e solo se, la relazione di preferenza
(“→”) e la relazione di indifferenza (“~”), relative ad un insieme Ω di alternative, godono delle seguenti
proprietà:
1) nessuna alternativa è preferita a sé stessa;
2) se 𝑋 è preferita a 𝑌 e 𝑌 è preferita a 𝑍, allora 𝑋 è preferita a 𝑍;
3) ogni alternativa è indifferente a sé stessa;
4) se 𝑋 è indifferente a 𝑌, anche 𝑌 è indifferente a 𝑋;
5) se 𝑋 è indifferente a 𝑌 e 𝑌 è indifferente a 𝑍, allora 𝑋 è indifferente a 𝑍;
6) se 𝑋 è indifferente a 𝑌 e 𝑌 è preferita a 𝑍, allora 𝑋 è preferita a 𝑍;
7) se 𝑋 è preferita a 𝑌 e 𝑌 è indifferente a 𝑍, allora 𝑋 è preferita a 𝑍;
8) comunque si prendano le alternative 𝑋 e 𝑌, 𝑋 è indifferente a 𝑌 oppure 𝑋 è preferita a 𝑌 oppure
𝑌 è preferita a 𝑋.


Si fa l’ipotesi che ogni individuo coinvolto in una data votazione sia razionale. L’insieme delle
preferenze e delle indifferenze di ciascun votante, ottenute considerando tutte le coppie di alternative
distinte, dà origine alla cosiddetta classifica individuale. Tale classifica viene descritta da una sequenza,
nella quale le alternative risultano ordinate (in senso lato, se ci sono elementi distinti indifferenti), a
cominciare dall’alternativa preferita.

1 Marie Jean Antoine Nicolas de Caritat, marquise de Condorcet (1743-1794). Il lavoro i cui compare il criterio (che
enunceremo più avanti) è del 1785.
2 Il criterio è consapevolmente violato in tutti i contesti in cui sia richiesta una maggioranza qualificata, per la quale viene
alzata la soglia di maggioranza (solitamente da metà ai due terzi).

ESEMPIO 1 I signori 𝐴, 𝐵, 𝐶 e 𝐷 sono candidati per il ruolo di sindaco in una città non meglio
identificata. Le classifiche individuali di cinque elettori siano le seguenti:
elettore 1: 𝐴 → (𝐶~𝐷 ) → 𝐵
elettore 2: 𝐶 → 𝐴 → 𝐷 → 𝐵
elettore 3: 𝐵 → (𝐴~𝐶~𝐷)
elettore 4: 𝐷 → 𝐴 → (𝐵~𝐶)
elettore 5: 𝐴 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐵
La sequenza
𝐴 → (𝐶~𝐷) → 𝐵
equivale ai sei confronti esplicitati qui di seguito:
𝐴 → 𝐶, 𝐴 → 𝐷, 𝐴 → 𝐵, 𝐶 → 𝐵, 𝐷 → 𝐵, 𝐶~𝐷
Analoghe interpretazioni valgono per le altre sequenze.

NOTA Come si può derivare con un po’ di logica elementare, la relazione di preferenza gode della
proprietà antisimmetrica forte3:
𝑠𝑒 𝑋 → 𝑌, 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑛𝑜𝑛 (𝑌 → 𝑋)
per tutte le alternative 𝑋, 𝑌 ∈ Ω. Vale anche la seguente:
𝑠𝑒 𝑋 → 𝑌, 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑛𝑜𝑛 (𝑋~𝑋)

Dall’esame delle preferenze di tutti i votanti, si può desumere la cosiddetta classifica collettiva.
Per ogni coppia di alternative 𝑋 e 𝑌 si conta il numero di votanti che preferiscono 𝑋 a 𝑌 e il numero di
quelli che preferiscono 𝑌 e 𝑋. A seconda che il primo numero sia rispettivamente maggiore, minore o
uguale al secondo si scriverà
𝑋 ⇒ 𝑌
𝑌 ⇒ 𝑋
𝑋 ≈ 𝑌
L’insieme di tutte le relazioni tra le alternative in esame si dirà classifica collettiva (oppure aggregata, o
globale)

ESEMPIO 2 Costruiamo una tabella (tabella di Condorcet) basata sulle preferenze dei cinque
elettori menzionati sopra nell’esempio 1.
𝐴 𝐵 𝐶 𝐷
𝐴 4 3 3
𝐵 1 1 1
𝐶 1 3 2
𝐷 1 4 1

3 La proprietà antisimmetrica debole (o proprietà antisimmetrica) è espressa dalla formula: 𝑠𝑒 𝑋 → 𝑌 𝑒 𝑌 → 𝑋, 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑋 = 𝑌,
per tutti gli 𝑋 e 𝑌. La proprietà antisimmetrica forte implica la proprietà antisimmetrica debole.
La classifica collettiva è la seguente:
𝐴 ⇒ 𝐶 ⇒ 𝐷 ⇒ 𝐵

Criterio di Condorcet
Se un’alternativa è collettivamente preferita ad ogni altra alternativa, allora dev’essere scelta.

Nell’esempio 2, il vincitore (vincitore di Condorcet) è 𝐴. Il criterio di Condorcet non è sempre
applicabile, perché la relazione “⇒”, diversamente da “→”, non sempre risulta transitiva. Ad esempio,
le preferenze
𝐴→𝐵→𝐶
𝐵 → 𝐶 → 𝐴
𝐶→𝐴→𝐵
offrono la tabella
𝐴 𝐵 𝐶
𝐴 2 1
𝐵 1 2
𝐶 2 1
da cui si vede che la classifica collettiva non è transitiva, perché 𝐴 è preferito a 𝐵, 𝐵 è preferito a 𝐶 e 𝐶
è preferito ad 𝐴. Tale situazione, denominata ciclo di Condorcet, viene solitamente descritta con la
scrittura
𝐴 ⇒ 𝐵 ⇒ 𝐶 ⇒ 𝐴

ESERCIZIO 1 I signori 𝐴, 𝐵, 𝐶 e 𝐷 sono candidati per il ruolo di sindaco del comune di
Corinmano. Le preferenze dei 540 elettori sono le seguenti:
200 elettori: 𝐴 → 𝐷 → (𝐵~𝐶 )
110 elettori: 𝐴 → 𝐵 → 𝐷 → 𝐶
100 elettori: (𝐴~𝐵) → (𝐶~𝐷)
70 elettori: 𝐷 → 𝐴 → (𝐵~𝐶)
60 elettori: 𝐴 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐵
Costruire la tabella di Condorcet relativa, determinare la classifica collettiva e stabilire se vi è, o meno,
un vincitore.

ESERCIZIO 2 I signori 𝐴, 𝐵 e 𝐶 sono candidati per il ruolo di sindaco del comune di
Mezzogaudio. Le preferenze dei 600 elettori sono le seguenti:
280 elettori: 𝐴 → 𝐵 → 𝐶
200 elettori: 𝐵 → 𝐶 → 𝐴
120 elettori: 𝐶 → 𝐴 → 𝐵
Costruire la tabella di Condorcet relativa, determinare la classifica collettiva e stabilire se vi è, o meno,
un vincitore.

ESERCIZIO 3 I signori 𝐴, 𝐵, 𝐶 e 𝐷 sono candidati per il ruolo di sindaco del comune di
Malpartito. Le preferenze dei 700 elettori sono le seguenti:
360 elettori: 𝐴 → 𝐵 → 𝐷 → 𝐶
180 elettori: 𝐵 → 𝐷 → 𝐶 → 𝐴
160 elettori: 𝐶 → 𝐵 → 𝐷 → 𝐴

Costruire la tabella di Condorcet relativa, determinare la classifica collettiva e stabilire se vi è, o meno,
un vincitore.

2. IL METODO DELLE PREFERENZE INDIRETTE
Analizziamo il seguente caso, con quattro alternative e nove votanti:
3 elettori: 𝐴 → 𝐵 → 𝐶 → 𝐷
3 elettori: 𝐷 → 𝐶 → 𝐴 → 𝐵

2 elettori: 𝐵 → 𝐶 → 𝐴 → 𝐷
1 elettore: 𝐷 → 𝐴 → 𝐵 → 𝐶
La tabella di Condorcet relativa è la seguente:
𝐴 𝐵 𝐶 𝐷
𝐴 7 4 5
𝐵 2 6 5
𝐶 5 3 5
𝐷 4 4 4
Si riconosce la presenza di un ciclo:
𝐴 ⇒ 𝐵 ⇒ 𝐶 ⇒ 𝐴

Per ovviare a tale inconveniente, Markus Schulze propose, nel 2003, di valutare la forza di ciascuna
preferenza. Tale forza tiene conto anche delle preferenze indirette. Consideriamo, nella tabella sopra,
la sequenza
𝐵 ⇒ 𝐶 ⇒ 𝐴
L’alternativa 𝐵 è preferita a 𝐶 da sei elettori, mentre l’alternativa 𝐶 è preferita ad 𝐴 da cinque elettori.
Dunque, cinque elettori preferiscono, indirettamente, l’alternativa 𝐵 all’alternativa 𝐴. In generale, data
una sequenza, la sua forza viene valutata come il più piccolo numero delle preferenze (dirette) delle
coppie della sequenza. In presenza di più sequenze, la forza di una preferenza (diretta o indiretta) è il
più grande valore delle forze di tutte le sequenze possibili.
Calcoliamo la forza della preferenza di 𝐵 relativamente ad 𝐴. Le sequenze dominate da 𝐵 con terminale
𝐴, sono le seguenti:
sequenza forza
𝐵⇒𝐴 2
𝐵⇒𝐶⇒𝐴 min(6, 5) = 5

𝐵⇒𝐷⇒𝐴 min(5, 4) = 4
𝐵⇒𝐶⇒𝐷⇒𝐴 min(6, 5, 4) = 4
𝐵⇒𝐷⇒𝐶⇒𝐴 min(5, 4, 5) = 4
La forza di 𝐵 relativamente ad 𝐴 è
forza(𝐵, 𝐴) = max(2, 5, 4, 4, 4) = 5
Si osservi che, ogniqualvolta compaia 𝐷 in una sequenza, la forza indiretta non può superare il valore
4, che è la forza diretta della sequenza 𝐷 ⇒ 𝑋, per ogni 𝑋 ∈ {𝐴, 𝐵, 𝐶}. Pertanto, ogniqualvolta nel
calcolo delle forze diretta e indirette avremo dei valori maggiori o uguali a 4, saremo autorizzati ad
ignorare qualsiasi (altra) sequenza contenete l’alternativa 𝐷.
Calcoliamo le forze relative degli altri elementi:
sequenza forza
𝐴⇒𝐵 7
𝐴⇒𝐶⇒𝐵 min(4, 3) = 3
forza di Schulze (𝐴, 𝐵) = 7
𝐴⇒𝐶 4
𝐴⇒𝐵⇒𝐶 min(7, 6) = 6
forza di Schulze(𝐴, 𝐶) = 6
𝐵⇒𝐶 6

𝐵⇒𝐴⇒𝐶 min(2, 4) = 2
forza di Schulze(𝐵, 𝐶 ) = 6
𝐶⇒𝐴 5
𝐶⇒𝐵⇒𝐴 min(3, 2) = 2
forza di Schulze(𝐶, 𝐴) = 5
𝐶⇒𝐵 3
𝐶⇒𝐴⇒𝐵 min(5, 7) = 5
forza di Schulze(𝐶, 𝐴) = 5
Si determina la seguente tabella, detta tabella di Schulze:
𝐴 𝐵 𝐶 𝐷
𝐴 7 6 5
𝐵 5 6 5
𝐶 5 5 5
𝐷 4 4 4
La classifica collettiva
𝐴 ⇒ 𝐵 ⇒ 𝐶 ⇒ 𝐷
è ora priva di cicli e 𝐴 è il vincitore (vincitore di Schulze).
3. BORDA4

Il metodo di Borda (1770) consiste nell’assegnazione, da parte di ogni elettore, di un punteggio a
ciascuna delle 𝑛 alternative del contesto di votazione, in base alla classifica individuale delle
preferenze: 𝑛 − 1 punti all’alternativa preferita, 𝑛 − 2 alla seconda 𝑛 − 3 alla terza e così via fino
all’ultima, cui vengono attribuiti 0 punti. La classifica collettiva si ottiene sommando i punti di tutte le
classifiche individuali e ordinando i risultati ottenuti.

ESEMPIO 3 Si consideri il seguente caso, con quattro alternative e otto votanti:
2 elettori: 𝐴→𝐵→𝐶→𝐷
1 elettore: 𝐷→𝐶→𝐴→𝐵
1 elettore: 𝐵 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐴
2 elettori: 𝐵→𝐶→𝐴→𝐷
2 elettori: 𝐷→𝐴→𝐵→𝐶

i ii iii iv v vi vii viii
𝐴 3 3 1 0 1 1 2 2 13
𝐵 2 2 0 3 3 3 1 1 15
𝐶 1 1 2 2 2 2 0 0 10
𝐷 0 0 3 1 0 0 3 3 10

La classifica collettiva è
𝐵 ⇒ 𝐴 ⇒ (𝐶 ≈ 𝐷)
Il 𝑣𝑖𝑛𝑐𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝐵𝑜𝑟𝑑𝑎 è 𝐵.
La tabella di Condorcet è la seguente:
𝐴 𝐵 𝐶 𝐷
𝐴 5 4 4
𝐵 3 7 5
𝐶 4 1 5
𝐷 4 3 3
Collettivamente, l’alternativa 𝐴 è preferita a 𝐵 ed è indifferente tanto a 𝐶 quanto a 𝐷, quindi la scelta
del vincitore (di Condorcet) dovrebbe cadere su 𝐴. (Non è possibile stilare una classifica generale, per
la presenza di cicli 𝐴 ⇒ 𝐵 ⇒ 𝐶 ≈ 𝐴 e 𝐴 ⇒ 𝐵 ⇒ 𝐷 ≈ 𝐴)
Si noti che, sommando i numeri su ogni riga della tabella di Condorcet, si ottiene il punteggio di Borda:
𝐴 𝐵 𝐶 𝐷
𝐴 5 4 4 5 + 4 + 4 = 13
𝐵 3 7 5 3 + 7 + 5 = 15
𝐶 4 1 5 4 + 1 + 5 = 10
𝐷 4 3 3 4 + 3 + 3 = 10


4 Jean-Charles de Borda, detto Chevalier de Borda (1733-1799).


La tabella di Schulze è la seguente:
𝐴 𝐵 𝐶 𝐷
𝐴 5 5 5
𝐵 4 7 5
𝐶 4 4 5
𝐷 4 4 4
e offre la classifica
𝐴 ⇒ 𝐵 ⇒ 𝐶 ⇒ 𝐷

ESEMPIO 4 Si consideri il seguente caso, con tre alternative e cinque votanti:
3 elettori: 𝐴 → 𝐶 → 𝐵

2 elettori: 𝐶 → 𝐵 → 𝐴
La tabella di Condorcet, arricchita di una colonna con il punteggio di Borda, è
𝐴 𝐵 𝐶
𝐴 3 3 6
𝐵 2 0 2
𝐶 2 5 7

Il vincitore di Condorcet è 𝐴, mentre il vincitore di Borda è 𝐶, quindi il metodo di Borda non soddisfa il
criterio di Condorcet. Inoltre, se si elimina 𝐵 dalla competizione, il vincitore di Borda diventa 𝐴, quindi
il metodo di Borda non soddisfa nemmeno il criterio d’indipendenza delle alternative irrilevanti.

ESERCIZIO 7 Quattro piccole città, che denoteremo 𝐴, 𝐵, 𝐶 e 𝐷, sono chiamate a decidere in quale di
esse costruire l’ospedale di riferimento della loro zona.







Si supponga che i votanti chiamati a decidere siano così distribuiti nelle quattro città: 4200 votanti
nella città 𝐴, 1600 nella città 𝐵, 2500 nella città 𝐶 e 1700 nella città 𝐷. Si faccia l’ipotesi che ogni
votante desideri che l’ospedale venga costruito il più vicino possibile alla città di appartenenza.
1) Determinare lo schema delle classifiche individuali dei votanti delle quattro città.
2) Determinare la tabella di Condorcet relativa a tale contesto.
3) Calcolare i punteggi di Borda di ciascuna alternativa.
4) Determinare, ammesso che esistano, i vincitori di Condorcet e di Borda.



42 votanti: 𝐴 → 𝐵 → 𝐶 → 𝐷
16 votanti: 𝐵 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐴

25 votanti: 𝐶 → 𝐷 → 𝐵 → 𝐴
17 votanti: 𝐷 → 𝐶 → 𝐵 → 𝐴

𝐴 𝐵 𝐶 𝐷
𝐴 42 42 42 126
𝐵 58 58 58 174
𝐶 58 42 83 183
𝐷 58 42 17 107


Una variante del metodo di Borda, detto voto a punteggio, prevede che l’elettore attribuisca ad ogni
alternativa un punteggio che ha l’unico vincolo di essere scelto in una scala prefissata (ad esempio, da
zero a dieci).


4. MAGGIORANZA RELATIVA E BALLOTTAGGIO

Criterio della maggioranza semplice (o relativa)
Se un’alternativa è preferita dal maggior numero dei votanti, allora dev’essere scelta.

In generale, è un errore operare secondo il criterio della maggioranza semplice, perché può capitare (è
già capitato, capiterà di nuovo) che l’alternativa preferita dal maggior numero dei votanti sia
considerata la peggiore da più della metà dei votanti.

ESEMPIO 5 Si consideri la seguente situazione, con tre alternative e sette elettori:
1 elettore: 𝐴 → 𝐵 → 𝐶
2 elettori: 𝐴 → 𝐶 → 𝐵

2 elettori: 𝐶 → 𝐵 → 𝐴
2 elettori: 𝐵 → 𝐶 → 𝐴
Ecco la classifica delle preferenze principali, stilata immaginando i risultati di una votazione in cui ogni
elettore possa esprimere una sola scelta:
𝐴 tre voti
𝐵 due voti
𝐶 due voti
Non c’è un vincitore di maggioranza (assoluta); il vincitore di maggioranza relativa è 𝐴.
Applichiamo il metodo di Condorcet:
𝐴 𝐵 𝐶
𝐴 3 3
𝐵 4 3
𝐶 4 4
La classifica collettiva è
𝐶 ⇒ 𝐵 ⇒ 𝐴
e il vincitore di Condorcet è 𝐶.

Il ballottaggio evita il difetto del criterio di maggioranza relativa messo in luce dall’esempio sopra.
Nella sua forma più semplice (quella utilizzata nelle elezioni), tale metodo consiste in una seconda
votazione nella quale ogni lettore deve scegliere tra le due alternative che, nella prima fase, hanno
ricevuto il maggior numero di voti. Anche il ballottaggio può produrre vincitori diversi dal vincitore di
Condorcet.

ESEMPIO 6 Si consideri la seguente situazione, con tre alternative e settecento elettori:
100 elettori: 𝐴 → 𝐵 → 𝐶
200 elettori: 𝐴 → 𝐶 → 𝐵

199 elettori: 𝐶 → 𝐵 → 𝐴
201 elettori: 𝐵 → 𝐶 → 𝐴
La relativa tabella di Condorcet
𝐴 𝐵 𝐶
𝐴 300 300
𝐵 400 301
𝐶 400 399
dà la classifica
𝐶 ⇒ 𝐵 ⇒ 𝐴
La classifica delle preferenze principali è
𝐴 300 voti
𝐵 201 voti
𝐶 199 voti
Al ballottaggio vanno le alternative 𝐴 e 𝐵. Se tutti gli elettori andranno a votare e nessun elettore
cambierà la propria classifica individuale, il vincitore sarà 𝐵.


ESERCIZIO 8 Si consideri la seguente situazione, con cinque alternative e mille elettori:

150 elettori: 𝐴 → 𝐵 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐸
100 elettori: 𝐴 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐵 → 𝐸
190 elettori: 𝐵 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐸 → 𝐴

210 elettori: 𝐶 → 𝐷 → 𝐵 → 𝐸 → 𝐴
170 elettori: 𝐷 → 𝐵 → 𝐶 → 𝐸 → 𝐴
180 elettori: 𝐸 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐵 → 𝐴

1) Stilare la classifica delle preferenze principali.
2) Escludere dalla classifica sopra il maggior numero possibile di alternative, partendo dal fondo della
classifica, facendo in modo che le alternative restanti siano complessivamente votate da almeno il 50%
dei votanti.
3) Ridefinire le classifiche individuali (ignorando le alternative escluse al punto sopra) e stilare una
nuova classifica delle preferenze principali.
4) Applicare le procedure (2) e (3) finché non si determini un vincitore che rispetti il criterio della
maggioranza assoluta.

ESERCIZIO 9 Come nell’esercizio precedente, con questi nuovi dati:

101 elettori: 𝐴 → 𝐵 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐸
100 elettori: 𝐵 → 𝐶 → 𝐷 → 𝐸 → 𝐴
99 elettori: 𝐶 → 𝐷 → 𝐸 → 𝐴 → 𝐵
102 elettori: 𝐷 → 𝐸 → 𝐴 → 𝐵 → 𝐶
103 elettori: 𝐸 → 𝐴 → 𝐵 → 𝐶 → 𝐷



5. TEOREMA DI IMPOSSIBILITÀ DI ARROW5

Consideriamo una collettività assegnata di individui, deputati ad operare una scelta all’interno di un
numero finito di alternative. Tale collettività, qualche volta chiamata società, può consistere
nell’insieme degli elettori di uno stato (o di una regione, di una città), nell’insieme dei giurati di un
concorso di bellezza o altro ancora, purché sia ben definito l’insieme delle scelte possibili (le
cosiddette alternative) e ogni individuo abbia sufficienti informazioni per produrre una classifica
personale di preferenze e indifferenze che abbia i requisiti della razionalità. L’insieme delle classifiche
individuali si dice profilo sociale.
Gli studi di Arrow riguardano la possibilità di definire una funzione di scelta sociale (o funzione di
scelta collettiva) che, per ogni profilo sociale, fornisca una classifica collettiva. Utilizzando un paragone
informatico, ogni funzione di scelta sociale può essere pensata come un programma che accetti come
input l’insieme di tutte le classifiche individuali e dia come output una classifica.
In linea di principio, si possono definire svariate funzioni di scelta sociale, non tutte però di eguale
valore. Una buona funzione di scelta sociale dovrebbe soddisfare i seguenti quattro ragionevoli criteri:

1) Universalità del dominio
Nessuna classifica individuale, purché razionale (in sostanza, priva di cicli), può essere ignorata o
esclusa dal profilo sociale.

2) Unanimità
Se tutti gli individui esprimono la preferenza 𝑋 → 𝑌, anche la classifica collettiva prodotta deve
esprimere tale preferenza: 𝑋 ⇒ 𝑌. Più estesamente se, per ogni individuo, si ha 𝑋 → 𝑌 oppure 𝑋~𝑌,
allora nella classifica collettiva non si può avere 𝑌 ⇒ 𝑋.

3) Indipendenza dalle alternative irrilevanti
Se si prende in considerazione un sottoinsieme proprio delle alternative e si riscrivono le classifiche
individuali ignorando le alternative escluse, la classifica collettiva relativa a tale sottoinsieme deve
coincidere con la classifica collettiva dell’insieme di partenza ripulita delle alternative escluse. Ad
esempio, se la classifica collettiva è
𝐶 ⇒ (𝐴 ≈ 𝐷) ⇒ 𝐸 ⇒ 𝐵
e si vogliono ignorare le alternative 𝐵 e 𝐷, la nuova classifica collettiva dovrà risultare
𝐶 ⇒ 𝐴 ⇒ 𝐸
Una conseguenza di tale criterio è il fatto che profili diversi, ma coincidenti su alcune alternative,
devono produrre classifiche collettive coincidenti su tali alternative.

5 Kenneth J. Arrow (1921-2017), Premio Nobel per l’economia nel 1972.


4) Non dittatorialità
Si dice dittatore ogni individuo per il quale una sua preferenza 𝑋 → 𝑌 comporti 𝑋 ⇒ 𝑌 nella classifica
collettiva, indipendentemente dalle classifiche degli altri individui. Il criterio di non dittatorialità
esclude la presenza di dittatori.

Teorema di Arrow Se la collettività consiste di almeno due individui e le alternative sono
almeno tre, allora non esiste alcuna funzione di scelta sociale in grado di ricavare una classifica collettiva
da ogni possibile profilo sociale e di rispettare i quattro criteri sopra.

Gli usuali sistemi di voto nelle elezioni politiche non tengono conto delle classifiche indivi-duali e
violano il primo criterio (universalità del dominio).


6. PARADOSSO DI OSTROGORSKI6

Anche in presenza di due soli partiti, non si possono escludere situazioni paradossali. Supponiamo che
i partiti 𝐴 e 𝐵 abbiano esposto il loro programma relativamente a tre temi 𝑋, 𝑌 e 𝑍 (ad esempio:
economia, ambiente, politica estera). Su ciascuno di tali temi, le preferenze individuali possono non
collimare con l’uno o l’altro dei partiti; siano dati mille elettori, con le seguenti preferenze:
𝑋 𝑌 𝑍 voto
200 elettori 𝐴 𝐵 𝐵 𝐵
200 elettori 𝐵 𝐴 𝐵 𝐵
200 elettori 𝐵 𝐵 𝐴 𝐵
400 elettori 𝐴 𝐴 𝐴 𝐴

Alla fine, 600 elettori voteranno 𝐵 e 400 voteranno 𝐴, perciò vincerà il partito 𝐵. Tuttavia, si può
rilevare che, per ciascuno dei tre temi 𝑋, 𝑌, 𝑍 esiste una maggioranza assoluta di 600 elettori che
preferiscono la politica del partito 𝐴 a quella del partito 𝐵.



6 Moisei Ostrogorski (1854-1921).

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