Sei sulla pagina 1di 8

Elettrotecnica

T

7. Sistemi trifase

Sistemi di potenza trifase
I sistemi di potenza per la ge-
nerazione e la distribuzione di
energia elettrica utilizzano si-
stemi trifase (three-phase sy-
stem). In un sistema trifase il
generatore di potenza elettrica
è connesso all’utilizzato-re od
agli utilizzatori tramite un sistema di trasporto a tre fili (tre linee elettriche) alimentati in re-
gime sinusoidale. Il generatore solitamente è una macchina rotante trifase, un alternatore nelle
centrali termoelettriche, nucleari, idrauliche. Questa macchina trifase può essere considerata
come un insieme di tre generatori di tensione monofase alla stessa frequenza ed ampiezza, sfa-
sati fra loro di 120°. In sistemi di generazione che producono energia elettrica a tensione co-
stante come nei sistemi fotovoltaici, un inverter, costituito da un apparato elettronico di po-
tenza, converte l’energia elettrica prodotta da monofase in corrente continua in trifase in re-
gime sinusoidale.

La frequenza utilizzata in Europa, Australia, America del Sud e buona parte dell’Asia è di 50 Hz
(w = 314 rad/s). Negli Stati Uniti, in Canada ed altri viene usata una frequenza di 60 Hz (w =
377 rad/s).
Le motivazioni per un trasporto a tre fili, oltre che all’essere i generatori di potenza costituiti
da macchine elettriche trifase, risiedono in quanto segue:
• In sistemi trifase simmetrici ed equilibrati, ove sia le tre tensioni siano di uguale ampiezza
e sfasate fra loro di ± 120° (terna delle tensioni simmetrica), sia le tre correnti nelle tre li-
nea siano di uguale ampiezza e sfasate fra loro di ± 120° (terna equilibrata delle correnti)),
la potenza totale istantanea è costante nel tempo e non pulsata. A ciò consegue una tra-
smissione di energia elettrica uniforme con minor vibrazioni e/o sollecitazioni sulla linea.
• Il trasporto della medesima potenza risulta più economico in un sistema trifase che ad una
fase.

Triangolo delle tensioni e triangolo delle correnti
La descrizione delle grandezze di un sistema trifase in regime sinusoidale isofrequenziale può
essere fatta nello spazio dei fasori. Con riferimento alla figura del paragrafo precedente le cor-
renti di linea (line currents) i1(t), i2(t) ed i3(t) sono le tre correnti che fluiscono nelle tre linee
(fili conduttori) del sistema trifase. Le tensioni concate-
nate (line-to-line tensions or line tension) v12(t), v23(t) e
v31(t) sono le tensioni fra la linea 1 e la 2, fra la 2 e la 3, ed
infine fra la 3 e la 1.
Come risulta dalla figura le tensioni concatenate obbedi-
scono alla LKT. Si ha perciò:
v12(t) + v23(t) + v31(t) = 0 Þ
V̇!" + V̇"# + V̇#! = 0
Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione 1


Elettrotecnica T

Inoltre le correnti di linea soddisfano la LKC:
i1(t) + i2(t) + i3(t) = 0 Þ
I!̇ + İ" + İ# = 0
Nel piano complesso la somma dei tre fasori delle tensioni e la somma dei tre fasori delle cor-
renti danno origine ad due triangoli: il triangolo delle tensioni concatenate (triangle of the
line tensions) ed il triangolo delle correnti di linea (triangle of the line currents).

Sistemi simmetrici ed equilibrati
In genere il sistema delle tensioni è rappresentato da
un triangolo generico non equilatero come quello in fi-
gura. In tal caso le ampiezze delle tre tensioni sono di-
verse e i tre angoli di sfasamento di ciascuno dei fasori
delle tensioni rispetto agli altri due sono differenti. In
un sistema trifase simmetrico (balanced line tension
system) le ampiezze delle tensioni concatenate e, cor-
rispondentemente, i loro valori efficaci sono gli stessi
(V12 = V23 = V31). In tal caso il triangolo dei fasori delle
tensioni risulta essere equilatero e gli sfasamenti fra le tre tensioni sono di ± 120° (qV12 - qV23 =
qV23 - qV31 = qV31 - qV12 = ± 120°). Un sistema
simmetrico può essere costituito da una
terna delle tensioni concatenate diretta o da
una terna inversa. Per la terna diretta, per il
passaggio dal fasore V̇12 al fasore V̇23 ed in-
fine a V̇ 31 si deve compiere una rotazione
oraria:
V̇!" , V̇"# = V̇!" e-j(2p/3), V̇#! = V̇!" e-j(4p/3)
Posto il numero complesso 𝛼̇ = ej2p/3, per
una terna diretta si ottiene:
V̇!" , V̇"# = 𝛼̇ 2 V̇!" , V̇#! = 𝛼̇ V̇!"
Una terna di tensioni concatenate simmetrica inversa, corrispondente ad una rotazione antio-
raria, è:
V̇!" , V̇"# = 𝛼̇ V̇!" , V̇#! = 𝛼̇ 2 V̇!"
Nel caso in cui le correnti di linea abbiano lo
stesso valore efficace (I1 = I2 = I3) il sistema
trifase delle correnti si dice equilibrato
(balanced line current system). Anche in
tal caso la terna può essere diretta od in-
versa:
I!̇ , İ" = 𝛼̇ 2 I!̇ , İ# = 𝛼̇ I!̇ terna diretta
I!̇ , İ" = 𝛼̇ I!̇ , İ# = 𝛼̇ 2 I!̇ terna inversa

Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione 2




Elettrotecnica T

Un sistema trifase di correnti equilibrato è ottenuto da un sistema di tensioni simmetrico cari-
cato con impedenze uguali: Ż!" = Ż"# = Ż#! = Ż. Un sistema trifase simmetrico ed equilibrato si
dice anche equilibrato.

Tensioni di fase e tensioni concatenate
Le tensioni di fase Ė! , Ė" ed Ė# sono le differenze di potenziale
fra ciascuna linea (o fra i tre nodi 1, 2 e 3) ed il centro della stella
delle tensioni di fase O. Data una terna di tensioni concatenate
V̇!" , V̇"# , V̇#! , (ultima figura della pagina precedente) la LKT per-
mette di esprimere le tensioni concatenate per mezzo delle ten-
sioni di fase:
V̇!" = Ė! - Ė"
V̇"# = Ė" - Ė#
V̇#! = Ė# - Ė!
Nella figura a fianco è rappresentato il triangolo delle tensioni concatenate e la loro relazione
con le tensioni di fase.
Dato un determinato triangolo delle tensioni concatenate V̇!" , V̇"# e V̇#! , la terna di tensioni di
fase derivanti da esse dipende dalla posizione del centro stella O nel piano complesso. Poiché il
punto O può essere un qualsiasi punto nel piano complesso esistono ¥2 possibilità per tale
scelta. Esistono quindi ¥2 gradi di libertà.
Dato un sistema simmetrico di tensioni concatenate, è possibile
scegliere il centro stella in modo che anche le tensioni di fase co-
stituiscano una terna simmetrica. Qualora ad esempio le tensioni
concatenate siano una terna simmetrica diretta, scelto per O il ba-
ricentro del triangolo equilatero di tali tensioni, le tensioni di fase
risultanti sono anch’esse date da una terna simmetrica diretta:
V̇!" = V, V̇"# = 𝛼̇ 2 V̇!" = V𝛼̇ 2, V̇#! = 𝛼̇ V̇!" = V𝛼̇
® Ė! = E e-j(p/6) Ė" = 𝛼̇ 2 Ė! , Ė# = 𝛼̇ Ė!
dove E = V/√3 = V/1,732 = 0,577 V
Le terne simmetriche delle tensioni concatenate e delle tensioni di fase sono quindi espresse
da:
V̇!" = V,
!
V̇"# = V e-j(2p/3) = - (1 + j √3 )
"
!
V̇#! = V e-j(4p/3) = - (1 - j √3 )
"
! #
® Ė! = E e-jp/6 = (1- )
" √%
! #
Ė" = 𝛼̇ 2 Ė! = E e-j 5p/6 = - (1+ )
" √%

Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione 3




Elettrotecnica T

!
Ė# = 𝛼̇ Ė! = E e j p/2 = j
"

Carichi trifase
Gli utilizzatori (o anche “carichi”) di una linea trifase possono essere costituiti da porzioni di
circuito comunque complesse che si analizzano con i metodi di analisi circuitale descritti in
precedenza nel dominio dei fasori.
Vi sono però su due tipologie di utilizzatori di uso molto frequente: il triangolo di impedenze e
la stella di impedenze.
Un triangolo di impedenze (delta impedance system)
collegato ad una linea trifase è mostrato nella figura a
fianco. Ogni impedenza è sottoposta alla corrispondente
tensione concatenata. Le correnti che attraversano cia-
scuna impedenza sono:
İ!" = V̇!" / Ż!"
İ"# = V̇"! / Ż"!
İ#! = V̇#! / Ż#!
Le correnti assorbite dalla line si determinano per mezzo della LKC
applicata ai tre nodi del triangolo di impedenze:
İ! = İ!" - İ#!
İ" = İ"# - İ!"
İ# = İ#! - İ"#
Qualora il sistema delle tensioni concatenate sia simmetrico e le tre
impedenze siano uguali, i sistemi delle correnti attraverso le impe-
denze poste sulle tensioni concatenate e delle correnti assorbite dalla linea risultano equili-
brati. In tal caso, come si vede dalla figura, che rappresenta nel piano complesso le relazioni tra
correnti di linea e correnti ai capi di impedenze che insi-
stono sulle tensioni concatenate, il valore efficace delle
correnti di linea è √3 volte maggiore di quello delle cor-
renti ai capi delle impedenze. Il sistema trifase con ten-
sioni simmetriche e correnti equilibrate è detto simme-
trico ed equilibrato o anche sistema trifase bilanciato
(balanced system).
Una stella di impedenze (wye impedance system) colle-
gato ad una linea trifase è mostrato nella figura a fianco.
V̇!" = Ż! I!̇ - Ż" İ"
V̇"" = Ż" İ" - Ż# İ#
İ! + İ" + İ# = 0
In questo caso le impedenze sono sottoposte alla terna di tensioni seguente:

Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione 4




Elettrotecnica T

Ė! = Ż! İ!
Ė" = Ż" İ"
Ė# = Ż# İ#
® V̇!" = Ė! - Ė"
V̇"# = Ė" - Ė#
V̇#! = Ė# - Ė!
Anche in questo caso qualora il sistema delle tensioni concatenate
sia simmetrico e le tre impedenze siano uguali, il sistema delle cor-
renti che attraversano le impedenze, correnti assorbite dalla linea,
risulta equilibrato. Inoltre le tensioni ai capi delle impedenze costi-
tuiscono un sistema simmetrico con ugual valore efficace (E = V/√3
ove V è il valore efficace delle tensioni concatenate). Il sistema tri-
fase è bilanciato.

Sistemi trifase con neutro
I sistemi trifase con neutro
(tree-phase four-wire system)
sono frequentemente utilizzati
per la distribuzione dell’energia
elettrica.
Nel sistema trifase con neutro un
generatore trifase, equivalente a
tre generatori monofase disposti
a stella le cui tensioni erogate dai
tre generatori monofase, ali-
menta una linea trifase. Un gene-
ratore trifase (un alternatore) ge-
nera una terna di tensioni conca-
tenate e, corrispondentemente, una terna di tensioni di fase simmetriche. Le tensioni di fase
corrispondono alle tensioni generate dai tre generatori monofase equivalenti al generatore tri-
fase. Alla linea trifase è aggiunto un quarto filo collegato al centro O della stella dei tre genera-
tori monofase. In questo caso fra ciascuna linea e neutro insiste una delle tre tensioni di fase
della terna simmetrica generata.
Le relazioni fra le tensioni concatenate per la LKT e dalle correnti di linea per la LKC sono:
V̇!" + V̇"# + V̇#! = 0
I!̇ + İ" + İ# + İ$ = 0
Inoltre per le tensioni di fase si ha:
Ė! + Ė" + Ė# = 0
Anche in questo caso con tensioni di fase e tensioni concatenate simmetriche, i valori efficaci
delle tensioni di fase E e delle tensioni concatenate V sono: E = V/√3.

Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione 5




Elettrotecnica T

In un sistema trifase simmetrico con neutro è possibile utilizzare per i carichi sia le tensioni
concatenate di una terna simmetrica con valore efficace V sia le tensioni simmetrica di fase con
terna simmetrica di valore efficace E. Le terne delle tensioni concatenate e le tensioni di fase
dipendono dai generatori e sono indipendenti dai carichi. Quindi, qualora siano simmetriche lo
sono indipendentemente dalla terna delle impedenze di carico. In Europa sia a livello indu-
striale è disponibile una tensione trifase a 380 V che è il valore efficace delle tensioni concate-
nate. Inoltre sono disponibili linee monofasi a 220 V (= 380/√3) realizzate dal sistema delle
tensioni di fase del sistema trifase collegando al neutro ognuna delle tre linee con tensioni con-
catenate a 380 V. Per uso domestico le linee monofasi di uso comune sono realizzate in tal
modo.
In conclusione un sistema trifase con neutro è utilizzabile nello stesso modo in cui viene utiliz-
zato un sistema trifase senza neutro. Inoltre rende disponibile anche un sistema di tre fasi con
un centro-stella baricentrico fisso e con le tensioni indipendenti da come ciascuna di esse viene
caricata.

Potenza nei sistemi trifase
Un sistema di tensioni di fase simmetrico derivante da un sistema di tensioni concatenate sim-
metrico può essere ottenuto o da un carico trifase con impedenze uguali o da un sistema trifase
con neutro. In un sistema trifase simmetrico ed equilibrato diretto, con tensioni di fase simme-
triche lo sfasamento fra tensioni di fase e correnti è dato dallo steso angolo j :
E1 = √2E cos wt; E2 = √2E cos(wt – 120°); E3 = √2E cos(wt +120°)

i1 = √2I cos (wt - j); i2 = √2I cos(wt –120°- j); i3 = √2I cos(wt +120°- j)


La potenza istantanea assorbita dal sistema dei carichi è:
p(t) = p1(t) + p2(t) + p3(t) = E1i1 + E2ip + E3i3 =
= 2 E I [cos wt cos (wt - j) + cos(wt – 120°) cos(wt –120°- j) +

+ cos(wt –120°- j) cos(wt +120°- j)] (2) =

= E I [3 cos j + cos (2wt- j) + cos (2wt –240°- j) + cos (2wt +240°- j)] (3) =

= E I [3 cos j + cos g + cos (g –240°) + cos (g +240°)] (3) =


= E I [3 cos j + cos g + cos gcos 240° + sin g sin 240° + cos g cos 240° - b

- sin gsin 240°] =


= E I [3 cos j + cos g + 2cosg cos 240°] (4) =


= E I [3 cos j + cos g + 2 cos g (-1/2)] =



!
2 Per tale uguaglianza si applica: cosa cosb = [𝑐𝑜𝑠 (α + β) + cos (α − β)]
"
3 Si è definito: g = 2wt - j
3 Per tale uguaglianza si applica: cos(a+b) = cosa cosb - sina sinb; cos (a - b) = cosa cosb + sina sinb

4 Si noti che: cos 240° = -1/2

Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione 6




Elettrotecnica T

= 3 E I cos j

Perciò la potenza istantanea in un sistema trifase bilanciato è costante nel tempo. Questo
risultato è indipendente sia che il sistema dei carichi sia a stella o a triangolo.
Quindi le tre potenze attive Pp (p = 1, 2, 3) e le tre potenze reattive Qp per ciascuna fase sono:
Pp = E I cos j = R I2

Qp = E I sin j = X I2

Le tre potenze apparenti e le tre potenze complesse per ciascuna fase sono:
Np = E I = *P$" + Q"$
Ṅp = Pp + j Qp = Ė İ* = V̇ İ*/√3 = E I ejj

Detto I il valore efficace delle tre correnti di linea ed E il valore efficace delle tensioni di fase,
uguale a V/√3 dove V è il valore efficace delle tensioni concatenate, per la potenza attiva P, la
potenza reattiva Q, la potenza apparente N e la potenza complessa Ṅ di un sistema trifase bi-
lanciato si ottiene:
P = P1 + P2 + P3 = 3 E I cos j = √3 V I cos j = 3 R I2
Q = Q1 + Q2 + Q3 = 3 E I sin j = √3 V I sin j = 3 X I2
N = N1 + N2 + N3 = 3 E I = √3 V I = *P " + Q"
Ṅ = Ṅ3 +Ṅ1 + Ṅ3 = P + j Q = 3 Ė İ* = √3 V̇ İ* = √3 V I ejj
= 3 Ė İ* = 3 I2 Z ̇ = 3 E2/Z ̇ = V2/Z ̇
Si ricordi che I, E e V sono i valori efficaci delle correnti di linea, delle tensioni di fase e delle
tensioni concatenate. j è l’esponente dell’impedenza di carico uguale per le tre fasi, Z ̇= Zejj =
R+jX. j è dato dall’angolo la cui tangente è data da X/R. j è anche l’angolo di sfasamento fra
tensione e corrente.

Fattore di potenza
In sistemi trifase simmetrici ed equilibrati o anche in sistemi non simmetrici e non equilibrati,
il fattore di potenza si definisce come:
& & &
cos j = cos 0tan%! '4 =
=
'&! ()! *
dove P e Q sono la potenza attiva e la potenza reattiva del sistema trifase. Esse date dalle espres-
sioni:
P = E1I1 cosj1 + E2I2 cosj2 + E3I3 cosj3 = R1 I!" + R2 I"" + R3 I#"
Q = E1I1 sinj1 + E2I2 sinj2 + E3I3 sinj3 = X1 I!" + X2 I"" + X3 I#"
dove j1, j2 e j3 sono gli angoli di sfasamento fra tensioni e correnti nelle tre fasi, R1, R2 ed R3
sono le resistenze dei tre carchi a stella e X1, X2 e X3 sono le rispettive reattanze.
Per un sistema trifase qualunque si definisce fattore di potenza il termine cosj come:

Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione 7




Elettrotecnica T

P = N cos j
Per j = 0, corrispondente a cos j = 1, la potenza attiva raggiunge il suo massimo a parità di
potenza apparente.
L’angolo j è l’angolo di cui si deve ruotare il sistema di cor-
renti rispetto a quello delle tensioni per rendere massima
la potenza attiva totale del sistema trifase.
In un sistema non equilibrato indicati gli sfasamenti delle tre
fasi con j1, j2 e j3, dopo un rifasamento con rotazione di j
per ogni fase, gli sfasamenti divengono j1 - j, j2 - j e j3 - j. In
questo caso la potenza attiva e quella reattiva sono:
P = E1I1 cos(j1 - j) + E2I2 cos(j2 - j) +
+ E3I3 cos(j3 - j)
Il massimo di P corrisponde alla rotazione di un angolo j per cui:
+&
= 0
+,
+&
= - E1I1 sin(j1 - j) - E2I2 sin(j2 - j) - E3I3 sin(j3 - j) (5) =
+,
= - cos j (E1I1 sinj1 + E2I2 sinj2 + E3I3 sinj3) +

+ sin j (E1I1 cosj1 + E2I2 cosj2 + E3I3 cosj3) = 0


-./ , 2" 3" -./," (2! 3! -./,! (2# 3# -./,# )


→ tan j = = =
01- , 2" 3" 01-," (2! 3! 01-,! (2# 3# 01-,# &
Quindi il fattore di potenza dato dal coseno dell’angolo la cui rotazione del sistema delle cor-
renti rispetto a quello delle tensioni rende la potenza attiva massima per una data potenza ap-
parente, è definito da:
& & &
cos j = cos 0tan%! '4 =
=
'&! () ! *



(5) Per tale uguaglianza si applica: sin(a - b) = sina cosb - cosa sinb

Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione 8

Potrebbero piacerti anche