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UNA DIDATTICA IMMERSIVA PER MIGRANTI E PER TUTTI Vimengo Pinello 1, IL MODELLO DIDATTICO ITASTRA, La definizione di un modello scientifico in qualunque settore disciplinare @ un proceso euistico molto complesso, soprattutto perché impone la procedura della sintesi tra prospettiva teorica da un lato e metodologia e prassi dalfaltxo. Cid é tanto pit vero nel settore glottodidattico, attraversato da un profondo mutamento di paradigma, in parallelo alla proliferazione di forme, modalits ¢ domini del contatto linguistico e dialettae. Con questo articolo ci si incatiea di tracciate le linee guida che hanno prima ispirato e poi orientato in maniera molto precisa il fare didattica a ItaStra, Un modello in itinere aunque, aperto agli impulsi e alle innovazioni che tuttii giorni giungono dallesperienza sul campo, per questo intonato a tutte le differenti tipologie di apprendenti e arzicchito dai fextili contuibuti teorici sempre pit corposi e differenziati. Ginsto a proposito del concorso tia teoria e prassi, @ opportuno evidenziare che il pensare e fare didattica a TtaStza non avzebbe potato avese htogo senza quel Iaboratario permanente costituito dal Master di II livello in “Teoria, progettazione didattica delV'taliano come lingua seconda e straniera”, lnogo di confionto e di tielaborazione di idee e percorsi nel quale il contiibuto dei soggetti in formazione é un punto qualificante (Arcusi, Mocciaro, 2014), II modello didattico di ItaStra sviluppato e consolidato nel corso degli anni pone al centio Papprendente come soggetto attivo di cittadinanza democratica. L’uso linguistico dellapprendente attivo @ un atto personale e sociale, di espressione e di condivisone di cultura, sentimenti, affettiviti, ditt, percezioni e rappresentazioni sulla lingua e sulle sue varieti. Tutti gli elementi appena clencati sono obiettivi della progcammazione e dellazione didattica e ad essi cotrispondono specifiche competenze. Percid costituiscono i fondamenti del macto-modello di ItaStra o modello didattico variazionale. Tale modello si sviluppa su quattro direttrici teorico-settoriali che lo caratterizzano, infatti, come di seguito: plusilingue e multilingue; incentrato sulla (neo)competenza vatiazionale; multidisciplinare; L2 estensivo. Questi ambiti teotici e settori metodologici sul fare e del sentite didattica a TtaStia saranno oggetto di analisi nei paragrafi che segnono. 2, PLURILINGUISMO E MULTILINGUISMO: LA MACRO-COMPETENZA VARIAZIONALE Se si accetta la radice comune delle definizioni di pluilinguismo ¢ multilinguismo, ovvero la situazione di compresenza di pit lingue e varieta, allora sari necessatio pensare la competenza come sistema aperto e instabile, prodotto di dispositivi acqnisizionali predisposti alla adattabiliti, * Universiti degl Studi di Palermo. “4 © Inaliono LinguaDue 1. 2 V. Pinello, Una didatica immersiva per migrant per tutti In una prospettiva volta a valorizzare pli strumenti conmnitati ensopei sul versante del plutilingnismo e del multilinguismo e delle competenze ad essi strettamente conrelate’, tale predisposizione alla adattabilita agli usi e ai contesti deve essere definita in termini di sovrapposizione repertoxiale tipica di sistemi a endo-confini sfumati, evidentemente in antitesi con il monolitismo linguistico. Questa che qui chiamiamo adattabiliti della lingua ai contesti e a dimensioni sia pre-testuale che testuale. Con la prima ci siriferisce di progeammazione cusriculare e i definizione delintervento didattico; con Valtea, alfagire didattico in senso proprio. Quest'ultimo, difatti, realizza sempre consistenze testuali di tipologie diverse, Nel livello testuale il profilo phurilingue é espresso dalla sensibiliti e dalla capacit’ di individuate, comprendere e sealizzate Ja vatiazione nella lingua obiettivo (nel prossimo paragrafo vediemo che dette sensibilita e capacita sono di tipo sia sociolinguistico che creativo-manipolativ E anche vero che il tema della compresenza di codici di comunicazione phurali di antica trattazione in linguistica e in sociolingnistica: le osservazioni di Sapir sulle due persone della stessa generazione, che vivono nella stessa localiti, paslano esattamente lo stesso dialetto e frequentano le medesime seti sociali, ma che non presentano mai wna coincidenza assoluta tra le loro abitudini linguistiche, oppure le teorizzazioni di Terracini sul coagulo identitasio nel punto minimo, interpretavano git, in qualche modo, il crogiuolo della pluralita idiolettale e della molteplicith sociolettale. ‘Va peré chiatito che non basta il trasferimento nel territorio della glottodidattica del concetto di competenza comunicativa e delle nozioni ad esso corelate di abiliti sociolingnistiche e pragmatiche. Il rischio riduzionistico insito nella semplice traslazione 8 stato efficacemente descritto come «paradosso ditina competenza comunicativay siferita al «parlante nativo modelloy monolingne, coinvolto in «situazioni comunicative endolinguistiche» in cui i soggetti presentano conoscenze omogene sulla lingua comnne di prima socializzazione (Coste, Moore, Zarate, 2009: 9). I macro-modello variazionale di TtaStza, nello sdoganare nel campo della glottodidattica la teoria della competenza pragmatica e dell’appropriatezza comunicativa, atuaverso il filtro dei grandi sommovimenti teorici determinatisi in area EU nelPultimo decennio intomo ai concetti di plurilinguismo e multilinguismo, ha adetito a un‘idea dinamica di (neo}competenza. Quest'ultima & caratterizzata da: vsi si esprime nelle insieme delle attivita — sariabiliti, perché espressione di atti linguistici contestualizzati e, in quanto tali, predisposti al mutamento in diacronia e in diafasia; = franmentareti, perché coxselata funzionalmente ai profi biografici,linguistici e social, personal e di gruppo degli apprendenti; — inctabilité, perché instabile & la rete di relazione che lega le sotto-competenze linguistiche e pragmatiche® Le proprieta appena elencate della (neo)competenza sono il tiflesso della natura variazionale dei repertori di lingua e della loro instabilita che li connatura come sistemi spect. In tale quadio Ja (neo)competenza in sede di programmazione curriculare dovra essere posta in relazione costante con la dimensione virtuale, 0 sistemica, o normativa della 2 Facciamo sfesimento in pasticolase al seguenti document: MAGICC (Risinen A,, Teija N, Focster B, 2013); CARAP (Candelier ML. eal, 2007); REFIC (hups:/ /wwww-mitiadi net/sefic), sul quale v. De Caslo MM, Anqueti M. 2019); 31 QCER (Consiglio d'Fucopa, 2002) el QCER volume complementare (Consigio eEurope, 2020). 5 Tue puuti esprimono i concerti di com Moore, Zarate (2009) 20 phutilingue ¢ phuticulmsale nella prospettiva di Coste, © Inaliono LinguaDue 1. 2 V. Pinello, Una didatica immersiva per migrant per tutti lingua, Detto in altri termini, la (neo)competenza variazionale, plurilingue e multilingue riguarda in maniera non accidentale Ia capaciti di intendete lo specifico uso linguistico come norma violata. Tutto questo esprime il profilo della macto-competenza vasiazionale, fondamento della teoria e della prassi della didattica delf'taliano L2. 3. (NEO)COMPETENZA E OBIETIIVI LINGUISTICO.SOCIO-PRAGMATICL 11 phusilinguismo manifesta quindi il radicamento ai vissuti esperienziali, E_ il multilinguismo rilevato in uno specifico contesto socio-tersitoriale ostenta Ia natura socio- linguistica siflessa siproducendo spontaneamente la variabilita dei zepertosi. Entrambe queste determinazioni detivano dal campo aperto della formazione permanente, bipastita nei processi di apprendimento guidato e di immersione nel testitorio realizzata in larga parte attraverso le pratiche di tirocinio. Queste ultime coinvolgono ogni anno oltre 100 studenti dell'Universiti di Palermo iscuitti ai corsi triennali e magistrali di intercultura e didattica, formati prima delVinizio del titocinio ¢ supervisionati durante tutto il percorso. Le teorizzazioni di plutilingnismo vissuto e multilinguismo tiflesso sispondono alfesigenza di ricostmite un filo di senso nel vatiegato repertorio lingnistico osservabile nel Iaboratoxio di ItaSt:a: il patsimonio idiolettale e sociolettale delle centinaia di apprendenti provenienti da tntte le parti del globo!. Una sua descuizione analitica tichiede di contemplare perlomeno: le lingue nazionali le vatieta regionali e sub-areali le koiné e le costellazioni dei dialettilocali e delle varieti parlate nei micro-gruppi etnici i codici e i sotto-codici; le variet di registto; le lingue delle aree di bilinguismo e di diglossia; le Interlingue delitaliano L2 ¢ i “tanti italiani” della variazione diamesica, diafasica, diastratica, diatopica; le alte lingue nazionali apprese come L2 0 LS”. E del tutto evidente che Aabitarlinguistici e cultusali di questo genexe alimentano da un. lato e xeclamano dallaltuo Vetlas del multiversim, del diffoume, del molteplice. I sentimento della differenza e dell’analogia che involve le componenti emotive della conoscenza e della scopesta Plasilingnismo vissuto, mmultlinguismo tiflesso ¢ (neo)competenza variazionale sono le tue aree di teotia, metodo e prassi che sostanziano il macto-modello di ItaStxa Della (neo)competenza abbiamo proposto un profilo generale. Ma essa é realizzata da specitici obiettivi lingnistico-socio-pragmatici in connessione seticolare: 2) consapevolezza della vasiazione linguistica; b) consapevolezza delle differenti funzioni lingnistico-pragmatiche nella dimensione delle steuttuze (o sistema) e nella dimensione dell'uso (0 ennciato); ©) capacitA di gestixe le strategie di creativitA linguistica volte alla tasformazione e alla perturbazione del testo di partenza’. Gli apprendenti devono saggiungere lo stadio della «presa del gusto» della creativita il cui stato ideale é la rimozione del filtro affettivo e di ogai sua conseguenza, interna e/o esterna alla lingna; connessa alla perturbazione @ la «detabuizzazione testuale» (Pinello, 2014); $1 dati del 2019 sugli jes ai coesi artestano cizes 1500 preseaze tea snadenti Erasmas, Iaternazionali e Migeans. 5 Quviamente ci fimisiamo a una elencazione ‘elasica' che non prende in considerazione la complessiti anche desesitva di celts linguistiche alle quali si accenna nel saggio di Mari D'Agostino con eui si apre questa monogeafia In questa sede cilimitiamo a simandave alla sempre pit couposs bibliografin sulla glottodidattica dia ea segnalaue i si internet delle scuole ci leteratura potenzisle bips://www.oulipo.net, hitps:/ /swww oplepo.com/, http://www paotoalbanit/ 16 © Inaliono LinguaDue 1. 2 V. Pinello, Una didatica immersiva per migrant per tutti 4) detabuizzazione testuale: il testo @ oggetto di manipolazione per sua natura. Le attiviti, creativo-manipolative sono la messa in pratica del patto ludico tra testo e apprendente. Testo e apprendente cooperano alla creazione e alla rappresentazione di testi alti a pattie dal testo medesimo. Tutte le attiviti di manipolazione del testo riconducono sempre al testo. In questa dimensione il filtro affettivo & del tutto annullato. Vige lo stato fisico-cognitivo della “serenita testuale”; ©) capaciti di concettualizzazione dei miclei fondanti della societi, della cultura e della storia del contesto d’arrivo, sia in diacronia che in sincronia; £) consapevolezza della stretta correlazione tra strutture e usi lingnistici e atteggiamenti © comportamenti sociali; g)_ sensibilita civico-linguistica ed esercizio della relazione funzionale tra lingua e diritti Lintero corpus di obiettivi linguistico-socio-pragmatici richiede, sia nella progtammazione didattica che nella prassi, Ia sovrapposizione permanente tra le dimensioni dell’oralit’ e della scrittara, Nel ivello pit propriamente connesso alf'ordinatia attivita didattica, ItaStra utiliza eli stramenti degli approcci e dei metodi pitt innovativi, adeguandoli ai profili dei gruppi apprendenti e facendo ricorso a materiali scritti, orali, visivi, audiovisivi, multimedia, digitali, selezionati com tigore. In tale livello si innesta la vocazione multidisciplinare del modelo. Sotto questo punto di vista, esso sfugge alle diffuse classificazioni di approcci e metodologie didattiche, siano esse tradizionali 0 cosiddette innovative, Piuttosto, miza all'uso consapevole della lingua nelle diverse foume mediatiche, nelle situazioni comunicative differenziate e tenendo conto delle variazioni determinate anche dai fatti social. C’% da dire, in conclusione di questa parte, che il nuovo contesto di apprendimento determinato dall’emergenza sanitaria’ ha costituito un banco di prova per il macro- modello ¢ per Farchitettura delle (neo)competenze. Un gruppo di lavoro costituito dai docenti esperti ItaStra ha elaborato una griglia metodologica in quattro punti finalizzata alla stimolazione della sfera emotiva e cognitiva nelle attivita a distanza: = modalita sincrona oxientata sulla didattica cooperativa e laboratotiale; — _segmentazione delle procedure di apprendimento/insegnamento; — tripletta: docente/apprendenti — gruppi di lavoro — docente/apprendenti; — gmuppi di lavoro in modalitA alla pati ‘apprendenti/tirocinanti’ con supervisione Come si vede, la griglia si colloca all'intemo delle linee guida del macro-modello e degli obiettivi linguistico-socio-pragmatici delle (neo) competenze ¢ mira alla reduplicazione del contesto di apprendimento 12. 4, La MONADE TESTO-APPRENDENTE Infine, il modello di TtaStra é L2-estensivo. Questo significa che la fiattura tra contesto di apprendimento ¢ contesto di acquisizione & annullata nella pratica didattica e formativa. La strategia di ItaStra prevede infatti un unico processo di “impossessamento” della lingua che coinvolge In didattica in classe e le attiviti di bagno linguistico nel tertitorio. In tal modo, lapprendente vive wn tempo di formazione linguistica permanente, cooperando con docenti specializzati e con coetanei madrelingua di italiano appositamente addestrati, Per altro verso, il modello si propone di tealizzare Pimmersione linguistica dell’taliano 7 Fin dai primi giomi delemergenza ItaStea ha tasferito le atiiti didattiche su piatiaforma Teams, git dotazione dell’Ateneo di Paleemo, E seguita wna fase di didatica mista, Da alcuni mesi le atviti sono tounate intecamente in presenzs © Italiano LinguaDue 1.2022, V.Pinello, Una didatin immer per migrant e per ttt lingua obiettivo anche in contesto LS, attraverso la reduplicazione dell’ambiente L2 con particolate rignardo alle dimensioni cognitive e culturali,oltreché linguistiche. Un modello dinamico, quindi, fondato sulle (neo)competenze, i contesti d’uso, la pluualiti ela molteplicita delle lingue e delle culture, altamente sensibile alla pragmatica della norma e delfuso, aperto al contsibuto di settori di studio parallel: Ia teoxia vatiazionale, in primo luogo, ma anche discipline sorelle della letteratura e della testualiti, come Ia letteratua potenziale e In metodologia della creativiti linguistica. Al centro dellaschitettusa glottadidattica @ proclamata la persistenza della monade apprendente- studente, quindi in posizione di privilegio epistemico: il luogo da dove tutto parte, e dove tutto sitorma RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Accuti A., Mocciaro E. (2014), (a cura di), Verso ama didattica linguistca riflessina, Percors di formariane inizjale per insegnanti di italiano come lingua non matenra, Senola di lingua italiana per Straniesi dell'Universit’ di Paleumo. Candelier M. (dir) et aft! (2012), Le CARAP. 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