Sei sulla pagina 1di 1

IL LAVORO MINORILE NEL MONDO

Il lavoro minorile è definito come l’attività lavorativa che priva i bambini e le bambine della loro infanzia, della
loro dignità e influisce negativamente sul loro sviluppo psico-fisico. Esso nacque in Gran Bretagna ai tempi
della rivoluzione industriale, ma si dovette aspettare il 1878 perché entrasse in vigore la prima legislazione che
vietasse il lavoro ai minori di dieci anni, e costringesse i datori di lavoro a limitare l'assunzione di bambini fra
10 e 14 anni.

L’incidenza di lavoro minorile è più elevata nei Paesi poveri, ma i Paesi a medio reddito hanno il maggior
numero di bambini lavoratori. Il lavoro minorile tra le bambine è diminuito del 40% dal 2000, mentre quello dei
bambini solo del 25%. Alcune delle principali cause del lavoro minorile sono una povertà sempre più diffusa e
una difficoltà o impossibilità a ricevere un’istruzione.

La più alta percentuale di minori sfruttati si registra nel settore primario, nelle coltivazioni di cotone, tabacco e
cacao e un'altra buona percentuale di minori è impiegata invece nelle fabbriche. Per un 12% i minori vengono
invece arruolati come soldati. Questo tipo di sfruttamento viene praticato soprattutto in Africa per operazioni di
guerriglia estremamente pericolose.

Tra le grandi multinazionali coinvolte nello sfruttamento della mano d’opera minorile, possiamo menzionare la
Coca Cola, Mc Donald’s, Nike, Timberland o la Apple ,nelle cui fabbriche dislocate in Cina sono stati trovati el
2010 ben 91 bambini lavoratori.

Potrebbero piacerti anche