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UN MONDO DI Garanzie sovranazionali

DIRITTI
Ist. dir. pubblico 1
Prof. M. MASSA
DIRITTI

Garanzie costituzionali
1. Rigidità costituzionale
2. Riserva di legge
3. Azionabilità e riserva di giurisdizione
Garanzie sovranazionali

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GARANZIE SOVRANAZIONALI
Un mondo di diritti…

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GARANZIA SOVRANAZIONALI
Livello globale

• Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo

• Patti internazionali sui diritti umani (1966):


• Sui diritti civili e politici
• Sui diritti economici, sociali e culturali

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GARANZIA SOVRANAZIONALI
Nel Consiglio d’Europa

• Il Consiglio d’Europa è un’organizzazione


fondata nel 1949 con 47 Stati membri

• Convenzione europea per la salvaguardia dei


diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
(Convenzione europea sui diritti dell’uomo,
CEDU), firmata a Roma il 4 novembre 1950

• Corte europea dei diritti dell’uomo (Strasburgo)

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GARANZIA SOVRANAZIONALI
Nel Consiglio d’Europa

Corte europea dei diritti dell’uomo:


• accessibile alle persone giuridiche e fisiche i cui
diritti siano stati violati dagli Stati membri
• ricorso esperibile entro sei mesi
dall’esperimento dei rimedi interni
• la Corte può accertare la violazione e accordare
un indennizzo
• gli Stati membri sono obbligati a rimuovere le
cause della violazione

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GARANZIA SOVRANAZIONALI
Nell’Unione europea (UE)

 Rinvio alla lezione sull’UE

• Carta dei diritti fondamentali dell'Unione


europea (CDFUE), proclamata a Nizza il 7
dicembre 2000, adattata a Strasburgo il 12
dicembre 2007
• Corte di giustizia dell’UE (Lussemburgo)

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GARANZIE SOVRANAZIONALI
Dagli ordinamenti sovranazionali a quello costituzionale

• Fondamento costituzionale:
• Art. 11  Rinvio alla lezione sulla forma repubblicana
• Art. 117, primo comma, Cost. (legge costituzionale n. 3 del 2001): «La potestà legislativa è esercitata
dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti
dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali»
• Applicazione in Italia  Rinvio alla lezione sulle fonti del diritto internazionali e dell’UE
• Influenze interpretative: «Indipendentemente dal valore da attribuire alle norme pattizie […] i
diritti umani, garantiti anche da convenzioni universali o regionali sottoscritte dall’Italia, trovano
espressione, e non meno intensa garanzia, nella Costituzione […]: non solo per il valore da
attribuire al generale riconoscimento dei diritti inviolabili dell’uomo fatto dall’art. 2 della
Costituzione, sempre più avvertiti dalla coscienza contemporanea come coessenziali alla dignità
della persona […], ma anche perché, al di là della coincidenza nei cataloghi di tali diritti, le
diverse formule che li esprimono si integrano, completandosi reciprocamente nella
interpretazione»
• Non sempre l’integrazione e il completamento reciproco sono scontati…

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Art. 116 Cost.
In generale

Nella Costituzione
italiana: art. 116

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Costituzione, articolo 116

Il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol  Regioni speciali


e la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste dispongono di forme e condizioni
particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con
legge costituzionale.

La regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è costituita dalle Province autonome  Province autonome


di Trento e di Bolzano.

Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le  Regioni «specializzate»


materie di cui al terzo comma dell'articolo 117 e le materie indicate dal
secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente
all'organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite
(regionalismo differenziato in
ad altre regioni, con legge dello stato, su iniziativa della regione interessata, senso stretto, nel lessico giuridico
sentiti gli enti locali, nel rispetto dei princìpi di cui all'articolo 119. La legge è italiano)
approvata dalle camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base
di intesa fra lo stato e la regione interessata.

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 Una realtà consistente:
 Poco meno di 9 milioni di abitanti
 Circa 183 mld € PIL

 Ragioni storiche, geografiche, di tutela

REGIONI delle minoranze linguistiche (art. 6


Cost.)

SPECIALI
 Fonti di disciplina
 Statuto speciale (legge costituzionale)
 Norme di attuazione
 «Legge statutaria»

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 Statuti speciali

 Art. 10 della legge cost. n. 3 del 2001: «Sino


all'adeguamento dei rispettivi statuti, le
disposizioni della presente legge costituzionale
si applicano anche alle Regioni a statuto speciale
ed alle province autonome di Trento e di
Bolzano per le parti in cui prevedono forme di
autonomia più ampie rispetto a quelle già
REGIONI attribuite»

SPECIALI:
 Limiti generali alle competenze statutarie:
 Limiti di materia

COMPETENZE  Limite territoriale


 Limite costituzionale e obblighi

LGS.VE internazionali
 Limiti del diritto privato, penale e
processuale
 Principi delle «grandi riforme economico-
sociali»
 Principi generali dell’ordinamento

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Costituzione, articolo 116, terzo
comma

Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia,


concernenti le materie di cui al terzo comma
dell'articolo 117 e le materie indicate dal secondo
comma del medesimo articolo alle lettere l),
limitatamente all'organizzazione della giustizia di
REGIONI pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre
Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della
«SPECIALIZZATE: Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel
» IN COSA? rispetto dei princìpi di cui all'articolo 119. La legge è
approvata dalle Camere a maggioranza assoluta
dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la
Regione interessata.

NB: art. 117, secondo comma, Cost.


• lettera n): norme generali sull'istruzione
• lettera s): tutela dell'ambiente, dell'ecosistema
e dei beni culturali

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Costituzione, articolo 116, terzo
comma

Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia,


concernenti le materie di cui al terzo comma
REGIONI dell'articolo 117 e le materie indicate dal secondo
«SPECIALIZZATE: comma del medesimo articolo alle lettere l),
limitatamente all'organizzazione della giustizia di
» ENTRO QUALI pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre
LIMITI? Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della
Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel
rispetto dei princìpi di cui all'articolo 119. La
legge è approvata dalle Camere a maggioranza
assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo
Stato e la Regione interessata.

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Costituzione, articolo 116, terzo
comma

Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia,


concernenti le materie di cui al terzo comma
REGIONI dell'articolo 117 e le materie indicate dal secondo
comma del medesimo articolo alle lettere l),
«SPECIALIZZATE» limitatamente all'organizzazione della giustizia di
pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre
: COME? Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della
Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel
rispetto dei princìpi di cui all'articolo 119. La legge è
approvata dalle Camere a maggioranza assoluta
dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato
e la Regione interessata.

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REGIONI
«SPECIALIZZATE»:
QUANDO?
 Il 25 febbraio 2019 sono state sottoscritte dal Presidente
del Consiglio dei ministri e dai Presidenti delle Regioni
Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto tre intese ai sensi
dell’art. 116, terzo comma, Cost.
 Delle intese è stato reso noto solo il Titolo I (Disposizioni
generali), non la parte (Titolo II) relativa alle funzioni
specificamente trasferite e al loro finanziamento
 Su queste bozze si è aperto un ampio dibattito, con
opinioni critiche ad es. dell’Ufficio parlamentare di
bilancio, di Gianfranco Viesti e di Roberto Bin
 Successivamente il tema ha perso priorità politica

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UN MONDO DI
DIRITTI
Diritto di asilo
Diritti degli stranieri
1. Diritto di asilo
2. Diritti inviolabili dell’uomo
3. Diritti garantiti da norme internazionali
4. Divieto di discriminazioni irragionevoli

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• Convenzione di Ginevra del 1951: status di rifugiato per chi sia perseguitato
per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato
gruppo sociale o per le sue opinioni politiche

• Art. 78 TFUE e direttiva 2011/95/UE: protezione sussidiaria per chi, se


ritornasse nel paese di origine, correrebbe un rischio effettivo di subire
• la pena di morte
• la tortura o altra forma di pena o trattamento inumano o degradante
• la minaccia grave e individuale alla vita o alla persona di un civile
derivante dalla violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato

Diritto di • Art. 78 TFUE e direttiva 2011/55/CE: protezione temporanea in caso di

asilo «afflusso massiccio» da zone di conflitto armato o di violenza endemica, o da


rischi gravi di violazioni sistematiche o generalizzate dei diritti umani

• Art. 10 Cost.: diritto di asilo quale per lo straniero al quale «sia impedito nel
suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla
Costituzione italiana»
• TU imm.: varie tipologie di protezione speciale (permesso di
soggiorno), tendenti a coprire tutti gli obblighi internazionali e
costituzionali dello Stato, ivi compreso il rispetto della vita privata e
familiare
L’Unione europea
Istituzioni di governo

Ricapitolazione e commento

Il Consiglio europeo e il Consiglio


• sono istituzioni prettamente intergovernative
• sono titolari di poteri decisionali determinanti in
Unione tutte le competenze dell’UE

europea La Commissione europea:


• è un’istituzione comunitaria
• ha un’anima politica e una tecnocratica
• difficilmente può essere sfiduciata dal Parlamento
europeo
• ha poteri di impulso, ma – in linea di massima –
non di decisione politica
Istituzioni di governo
Ricapitolazione e commento

Il Parlamento europeo:
• ha visto crescere le proprie funzioni nel tempo
• ha ormai funzioni simili alle tre classiche dei parlamenti nazionali
• tuttavia:
• si basa su un sistema di «partiti» peculiare
• condivide le funzioni principali con il Consiglio

Unione • subisce limiti legali alle proprie funzioni:


• difficilmente può sfiduciare

europea •

non ha iniziativa legislativa
in alcune materie ha competenze decisionali limitate o nulle
• risorse proprie dell’UE
• politica estera
• politica economica, monetaria, sociale  III pt
• co-decide un bilancio modesto  III pt
Risultato:
• elezioni europee vissute come un sondaggio sui partiti nazionali
• partecipazione limitata (62% nel 1979, poi in calo sino al 43% nel 2018)
• difficoltà di capire cosa il Parlamento europeo è e fa
Approfondimento facoltativo:
Chi ha scelto la Commissione von der Leyen?
L’attuale Presidente della Commissione europea si trova a
gestire una fase delicatissima di ridefinizione e, potenzialmente,
espansione del ruolo dell’Unione europea. Ma a chi è ascrivibile
la scelta di Ursula von der Leyen come Presidente: ai cittadini
europei, al Parlamento europeo, ai governi nazionali? E chi, e
come, ha scelto gli altri membri della Commissione, anch’essi
partecipi di questo momento decisivo?
Utilizzando le lezioni e il manuale, la rivista Quaderni
costituzionali (si cerchi soprattutto negli indici dei n. 4/2019 e
1/2020) ed eventualmente le cronache giornalistiche (ad
esempio del Sole24Ore), si riassumano le procedure che hanno
portato all’elezione del Presidente e all’approvazione della
Commissione europea attualmente in carica.
L’esercizio aiuterà a comprendere la complessità dei nodi politici
e delle procedure istituzionali dell’Unione europea e le
differenze, soprattutto se guardate dal punto di vista del
funzionamento concreto, rispetto ai modelli tradizionali delle
forme di governo nazionali.
Ist. dir. pubblico
Prof. M. MASSA

LO STATO Approfondimenti:
1. Tre costituzionalismi occidentali
2. Costituzionalismo italiano
E LE SUE FORME 3. Costituzionalismo contemporaneo
1. COSTITUZIONALISMO LIBERALE:
TRE STORIE E TRE MODELLI
Costituzionalismo britannico (Rivoluzione gloriosa del 1688-1689):
• Tradizione e testi non scritti (common law)
• Garanzia delle libertà individuali e indipendenza dei tribunali
• Sovranità del King in Parliament

Costituzionalismo statunitense (Rivoluzione americana, 1776; Costituzione del 1787):


• Abbandona la forma monarchica ma riprende la tradizione britannica di garanzia delle libertà e rappresentanza politica
(common law)
• Si afferma con una costituzione scritta, votata e “irrigidita” da specifiche disposizioni
• Inventa la giustizia costituzionale

Costituzionalismo francese (Rivoluzione francese e Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del
1789):
• Civil law
• Rottura con la tradizione
• Costituzione scritta e votata
• Sovranità popolare radicale espressa tramite la Costituzione e la legge Ist. dir. pubblico 2
Prof. M. MASSA
2. COSTITUZIONALISMO ITALIANO:
PRIMA DELLA REPUBBLICA
1848: concessione dello Statuto Albertino
1913-1919: suffragio universale maschile
1919: passaggio al sistema elettorale proporzionale; affermazione dei partiti di massa

1922 (28 ottobre): marcia su Roma

1943 (25 luglio): destituzione di Benito Mussolini dagli incarichi di governo


1943 (8 settembre): armistizio tra l’Italia e gli Alleati – fuga di Vittorio Emanuele III a Brindisi

1943-1946: Comitato di liberazione nazionale e Governi provvisori


1944 (aprile): patto di Salerno,
• accordo tra tutti i partiti antifascisti
• passaggio delle funzioni regie da Vittorio Emanuele III a Umberto, Luogotenente del Regno
• Rinvio dell’elezione dell’Assemblea Costituente e della scelta della forma di Stato a dopo la Guerra
Ist. dir. pubblico 3
Prof. M. MASSA
2. COSTITUZIONALISMO ITALIANO:
VERSO LA COSTITUZIONE
1944: l’idea di una assemblea costituente
1945: il Ministero per la Costituente
2 giugno 1946: referendum istituzionale ed elezione dell’Assemblea costituente
• Ripartizione dei 556 seggi tra i partiti principali: DC, 207; PSIUP, 115; PCI, 104
• Il cd. velo di ignoranza (John Rawls)
28 giugno 1946-22 dicembre 1947: attività dell’Assemblea costituente
• prima nella Commissione per la Costituzione e nelle tre Sottocommissioni
• poi nell’Assemblea
1° gennaio 1948: entrata in vigore della Costituzione

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Prof. M. MASSA
ORDINE DEL GIORNO DOSSETTI
(9 SETTEMBRE 1946)
La visione dell’uomo e dello Stato presupposta dalla forma repubblicana
Ist. dir. pubblico
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3. COSTITUZIONALISMO CONTEMPORANEO:
CRISI DELLO STATO?
Sovranità limitata (negata?):
• Dalla Costituzione  Stato costituzionale
• Dagli ordinamenti internazionali e sovranazionali
• Dall’affermazione di carte mondiali, internazionali e sovranazionali sui diritti dell’uomo

Democrazia (sovranità popolare) demistificata:


• Crisi delle grandi identità politiche e sociali
• Democrazia come competizione tra gruppi organizzati (élites)
• Influenza dei mezzi di comunicazione di massa

Globalizzazione economico-finanziaria:
• Collocazione del potere economico al di là dei confini degli Stati
• Prevalenza della finanza nell’economia:
• Estrema fluidità dello spostamento di risorse finanziarie
• Influenza dei mercati e degli attori finanziari sugli Stati

Ciò riduce ma non esaurisce il ruolo degli Stati contemporanei come ambito in cui il potere politico trova forma e
legittimazione, persegue le proprie finalità e opera, anche come fattore di legittimazione e garanzia dell’ordine internazionale ed
economico  Rinvio all’ultimo capitolo del manuale a cura di S. Cassese Ist. dir. pubblico 6
Prof. M. MASSA
POSTDEMOCRAZIA?
UN APPROFONDIMENTO FACOLTATIVO
Colin Crouch, Combattere la postdemocrazia, Laterza, Roma-Bari, 2020
• Reperibile nella biblioteca di Ateneo
• Acquistabile anche in formato ebook

C.C. (professore emerito di governance all’Università di Warwick) ha utilizzato la categoria della


«postdemocrazia» per mettere a fuoco alcuni profili di debolezza e crisi della democrazia nella società
contemporanea.

Domande per gli studenti interessati


1. Cosa intende esattamente C. per «postdemocrazia»?
2. Quali sono le principali cause della «postdemocrazia» connesse al sistema economico?
3. Quali vie d’uscita suggerisce C. per «combattere la postdemocrazia»?
4. Quali punti di contatto ci sono tra i temi trattati a lezione (nei manuali ecc.) e l’analisi di C.?
5. Quali commenti ritenete di fare a proposito dell’analisi di C.?

Ist. dir. pubblico 7


Prof. M. MASSA
COME NACQUE LA COSTITUZIONE ITALIANA
UN APPROFONDIMENTO FACOLTATIVO
Paolo Pombeni, La questione costituzionale in Italia, Bologna, il Mulino, 2016
• Reperibile nella biblioteca di Ateneo
• Reperibile, attraverso la biblioteca di Ateneo, anche in formato digitale (banca dati Darwinbooks)
• Acquistabile anche in formato ebook

P.P. (storico e professore emerito dell’Università di Bologna) ha dedicato molti studi alla storia politica
contemporanea e, in particolare, ai protagonisti e ai temi del dibattito costituente. Questo volume documenta e
riassume la sua riflessione su come nacque la Costituzione italiana.

Gli studenti interessati leggano i capitoli V, VI e VII (primi due par., sino a pag. 312) e rispondano a una o più
delle seguenti domande:

1. Quali erano i principali schieramenti politici alla Costituente e i loro leader?


2. Identificare e descrivere uno o più punti di dissenso e conflitto nei lavori della Costituente, e/o uno o più
costituenti particolarmente scettici sui lavori in corso e sulla futura Costituzione.
3. Cosa si dice dell’ordine del giorno Dossetti (9 settembre 1946)?
4. Cosa si dice dell’ordine del giorno Perassi (4 settembre 1946)?
5. Qual era il senso attribuito dai costituenti a «fondata sul lavoro»?
6. Come venne affrontato il nodo dei rapporti tra Stato e Chiesa cattolica?
7. Come venne affrontato il tema della forma di governo?
8. Chi, quando e perché iniziò a criticare la Costituzione risultata dai lavori dell’Assemblea costituente?
Ist. dir. pubblico 8
Prof. M. MASSA
PERSONALISMO
PLURALISMO Un excursus
LAICITÀ
1
PERSONALISMO, PLURALISMO, LAICITÀ
Eguale libertà di professione e organizzazione religiosa

Articolo 3, comma I: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali.»

Articolo 8, commi I e II: «Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti,
in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.»

Articolo 19: «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi
forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto,
purché non si tratti di riti contrari al buon costume»

Articolo 20: «Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od
istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami
fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività»

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Prof. M. MASSA
PERSONALISMO, PLURALISMO, LAICITÀ
Eguale libertà di professione e organizzazione religiosa

Corte cost., sent. n. 63 del 2016

L’ordinamento repubblicano è contraddistinto dal principio di laicità, da intendersi […]


non come indifferenza di fronte all’esperienza religiosa, bensì come salvaguardia della
libertà di religione in regime di pluralismo confessionale e culturale: compito della
Repubblica è «garantire le condizioni che favoriscano l’espansione della libertà di tutti e,
in questo ambito, della libertà di religione», la quale «rappresenta un aspetto della dignità
della persona umana, riconosciuta e dichiarata inviolabile dall’art. 2» Cost. […] Di
conseguenza, quando tale libertà e il suo esercizio vengono in rilievo, la tutela giuridica
deve abbracciare allo stesso modo l’esperienza religiosa di tutti, nella sua dimensione
individuale e comunitaria, indipendentemente dai diversi contenuti di fede; né in senso
contrario varrebbero considerazioni in merito alla diffusione delle diverse confessioni,
giacché la condizione di minoranza di alcune confessioni non può giustificare un minor
livello di protezione della loro libertà religiosa rispetto a quella delle confessioni più
diffuse […]

Ist. dir. pubblico 3


Prof. M. MASSA
PERSONALISMO, PLURALISMO, LAICITÀ
Principio concordatario

Articolo 7: «Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi.
Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione
costituzionale»

Articolo 8, comma III: «I loro rapporti [n.d.r.: delle confessioni religiose diverse dalla cattolica] con
lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.»

Ist. dir. pubblico 4


Prof. M. MASSA
PERSONALISMO, PLURALISMO, LAICITÀ
Patti con la Chiesa cattolica

Patti Lateranensi, 11 febbraio 1929:


• Trattato: soluzione della «questione romana»
• Art. 1: «L’Italia riconosce e riafferma il principio consacrato nell’articolo 1° dello Statuto del Regno 4
marzo 1848, pel quale la religione cattolica, apostolica e romana è la sola religione dello Stato»
• Convenzione finanziaria
• Concordato sulle «condizioni della Religione e della Chiesa in Italia»

Accordo di revisione del Concordato, 18 febbraio 1984:


• Art. 1: «La Repubblica italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno
nel proprio ordine, indipendenti e sovrani, impegnandosi al pieno rispetto di tale principio nei loro rapporti
ed alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese»
• Protocollo addizionale, art. 1: «Si considera non più in vigore il principio, originariamente richiamato dai
Patti lateranensi, della religione cattolica come sola religione dello Stato italiano»

Ist. dir. pubblico 5


Prof. M. MASSA
PERSONALISMO, PLURALISMO, LAICITÀ
Intese con le altre confessioni

Intese approvate con legge:


1984 – Tavola valdese (*)
1986 – Assemblee di Dio in Italia; Avventisti del 7° Giorno (*)
1987 – Unione delle Comunità Ebraiche in Italia (*)
1993 – Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia; Chiesa Evangelica Luterana in Italia
2007 – S. Arcidiocesi ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale; Chiesa di Gesù Cristo dei Santi
degli ultimi giorni; Chiesa Apostolica in Italia; Unione Buddista italiana; Unione Induista Italiana
2015 – Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai
(*): successivamente modificate con ulteriori intese e leggi di approvazione

Intese non approvate con legge:


2000, 2007 – Testimoni di Geova
2019 – Associazione "Chiesa d'Inghilterra"
Intese rifiutate:
2003 – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR)
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Prof. M. MASSA
PERSONALISMO, PLURALISMO, LAICITÀ
Intese con le altre confessioni

Corte cost., sent. n. 52 del 2016

Il significato [dell’art. 8, terzo comma, Cost.] consiste nell’estensione, alle confessioni


non cattoliche, del “metodo della bilateralità”, in vista dell’elaborazione della disciplina
di ambiti collegati ai caratteri peculiari delle singole confessioni religiose […] Ciò che la
Costituzione ha inteso evitare è l’introduzione unilaterale di una speciale e derogatoria
regolazione dei rapporti tra lo Stato e la singola confessione religiosa, sul presupposto che
la stessa unilateralità possa essere fonte di discriminazione […]

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PERSONALISMO, PLURALISMO, LAICITÀ
Intese con le altre confessioni

Corte cost., sent. n. 52 del 2016

Per il Governo, l’individuazione dei soggetti che possono essere ammessi alle trattative, e
il successivo effettivo avvio di queste, sono determinazioni importanti, nelle quali sono
già impegnate la sua discrezionalità politica, e la responsabilità che normalmente ne
deriva in una forma di governo parlamentare. Vi è qui, in particolare, la necessità di ben
considerare la serie di motivi e vicende, che la realtà mutevole e imprevedibile dei
rapporti politici interni ed internazionali offre copiosa, i quali possono indurre il Governo
a ritenere non opportuno concedere all’associazione, che lo richiede, l’avvio delle
trattative. A fronte di tale estrema varietà di situazioni, che per definizione non si presta a
tipizzazioni, al Governo spetta una discrezionalità ampia, il cui unico limite è
rintracciabile nei principi costituzionali, e che potrebbe indurlo a non concedere nemmeno
quell’implicito effetto di “legittimazione” in fatto che l’associazione potrebbe ottenere dal
solo avvio delle trattative. Scelte del genere, per le ragioni che le motivano, non possono
costituire oggetto di sindacato da parte del giudice.

Ist. dir. pubblico 8


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PERSONALISMO, PLURALISMO, LAICITÀ
Discrezionalità nei negoziati vs. eguale libertà

Corte cost., sent. n. 52 del 2016

È essenziale sottolineare […] che, nel sistema costituzionale, le intese non sono una
condizione imposta dai pubblici poteri allo scopo di consentire alle confessioni
religiose di usufruire della libertà di organizzazione e di azione, o di giovarsi
dell’applicazione delle norme, loro destinate, nei diversi settori dell’ordinamento. A
prescindere dalla stipulazione di intese, l’eguale libertà di organizzazione e di azione è
garantita a tutte le confessioni dai primi due commi dell’art. 8 Cost. […] e dall’art. 19
Cost, che tutela l’esercizio della libertà religiosa anche in forma associata. La
giurisprudenza di questa Corte è anzi costante nell’affermare che il legislatore non può
operare discriminazioni tra confessioni religiose in base alla sola circostanza che esse
abbiano o non abbiano regolato i loro rapporti con lo Stato tramite accordi o intese […]

Ist. dir. pubblico 9


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