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IL DIRITTO COSTITUZIONALE

ALLA PROVA
DELLA CRISI ECONOMICA
Atti del Convegno di Roma, 26-27 aprile 2012

a cura di

Francesca Angelini - Marco Benvenuti

JOVENE EDITORE
NAPOLI 2012
DIRITTI D’AUTORE RISERVATI
© Copyright 2012
ISBN 978-88-243-2147-1

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Printed in Italy Stampato in Italia


PRESENTAZIONE

Il presente volume raccoglie gli atti delle giornate di studi, dal mede-
simo titolo, svoltesi il 26-27 aprile 2012 presso la Facoltà di Economia
dell’Università degli studi di Roma «La Sapienza» e scaturisce da una se-
rie di riflessioni comuni portate avanti con alcuni colleghi giuristi – in
particolare, Fabrizia Covino e Elena Paparella – ed economisti sui modi e
sulle forme con cui il diritto costituzionale viene messo, per l’appunto,
«alla prova» dalla crisi economica in atto, sulla scia del fecondo insegna-
mento di Vincenzo Atripaldi, il quale nel corso del suo insegnamento ha
ripetutamente parlato dell’opportunità (rectius: dell’ineludibilità) di
creare un «laboratorio scientifico» tra discipline diverse ma circumvicine.
Tre sollecitazioni hanno fatto da sfondo a quelle riflessioni preli-
minari. In primo luogo, si è partiti dalla considerazione che la crisi eco-
nomica del tempo presente abbia operato, stia operando ed opererà non
soltanto sull’an, sul quomodo e sul quantum del riconoscimento e della
garanzia dei diritti costituzionali, nell’ambito di una più ampia riconside-
razione del c.d. Stato sociale, ma altrettanto, seppure in modo diverso, su
tutta l’organizzazione costituzionale, ovvero sull’ordinamento della Re-
pubblica complessivamente inteso. In secondo luogo, ci è sembrato che la
questione dell’influenza della crisi sul diritto costituzionale (e, per altro
verso, quella dell’incidenza del diritto costituzionale al tempo della crisi)
sia sì un tema nuovo, nella misura in cui diverse sono le premesse e le
prospettive della fase economica attuale, ma non per questo inedito, es-
sendo quello di cui si discute un problema ricorrente (almeno) degli ul-
timi quattro decenni della storia costituzionale italiana. In terzo luogo, le
crescenti relazioni tra ordinamenti e ordini giuridici, i condizionamenti di
provenienza sovra e internazionale, le progressive limitazioni di sovranità
che connotano l’Italia del tempo presente – ovvero, per riprendere le pa-
role di Raffaele Bifulco nell’introduzione, le «difficoltà che gli Stati nazio-
nali incontrano nel continuare ad assicurare le tradizionali funzioni di ga-
ranzia e di sicurezza a fronte di processi che portano in emersione nuovi
soggetti con forti pretese normative» – sono tutti fenomeni che inducono
a mettere in questione, in una prospettiva che distintamente ma paralle-
XII PRESENTAZIONE

lamente vuole essere descrittiva e prescrittiva, ma anche a rivendicare l’ef-


fettiva (r)esistenza, ad oggi, del «nostro» diritto costituzionale (statale).
Su queste ipotesi di lavoro, seguendo un formato già collaudato in
via sperimentale in occasione di un precedente incontro, intitolato Le
nuove frontiere del diritto dell’immigrazione: integrazione, diritti, sicu-
rezza, si è voluto coinvolgere come relatori una serie di studiosi del diritto
pubblico in prevalenza (accademicamente) giovani – e perciò accomunati,
come già nella precitata occasione, da un medesimo vissuto generazionale
e forse anche da una comune percezione della pervasività della crisi, in
presenza di molteplici percorsi individuali (ancora!) segnati da precarietà
lavorativa – e farli confrontare, in questa circostanza, con i Professori Raf-
faele Bifulco, Paola Bilancia, Massimo Luciani e Marco Ruotolo, i quali
hanno generosamente voluto introdurre, coordinare e concludere le tre
sessioni in cui si è articolato il Convegno. Al senso di vera riconoscenza
nei Loro confronti va aggiunto un ringraziamento particolare al Professor
Maurizio Franzini, Direttore del Dipartimento di Economia e Diritto del-
l’Università degli studi di Roma «La Sapienza», per il sostegno morale ed
anche finanziario della nostra comune struttura di appartenenza all’ini-
ziativa; nonché, per altro verso, alle valenti Dottoresse Marta Capesciotti
e Francesca Fontanarosa per il contributo alla confezione finale del testo.
Non è naturalmente questa la sede per predeterminare se ed even-
tualmente in quale misura le sollecitazioni summenzionate possano risul-
tare dal complesso dei contributi qui raccolti smentite o confermate. Mas-
simo Luciani, in chiusura della sua relazione al Convegno dell’Associa-
zione italiana dei costituzionalisti svoltosi a Torino nell’ottobre del 2011,
in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha formulato le se-
guenti considerazioni: «la durezza della crisi e il visibile scontro di poteri
economici e politici (e di interessi nazionali) che è in atto attendono i pro-
pri interpreti. I costituzionalisti possono, debbono essere tra questi». L’au-
spicio è dunque che queste giornate di studi e il volume che ne raccoglie i
lavori possano anch’essi, in qualche misura, contribuire a una riflessione
comune e allo stesso tempo critica su un tema cruciale, non solo natural-
mente per i costituzionalisti, ma di certo anche per loro.
I Curatori

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