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L'ANFITEATRO

I combattimenti gladiatori, come le gare con i carri, si tenevano in origine in grandi spazi
aperti con dei sedili provvisori; è stato attestato che alcuni munera avevano luogo nel foro, ad
esempio. Quando, in seguito, i giochi divennero più frequenti e popolari, si rese necessaria
una struttura più grande e permanente. Anche se a tale scopo veniva spesso usato il Circo
Massimo per via della sua maestosa capacità, i romani alla fine crearono un edificio
specificatamente per questo tipo di spettacoli, chiamato Anfiteatro perchè i sedili erano
distribuiti tutti intorno alla struttura ovale o ellittica dell'area in cui avvenivano i
combattimenti nell'arena, il cui terreno era ricoperto di sabbia. Un anfiteatro è diverso dal
circo romano che era usato per corse con i cavalli aggiogati a dei carri, e che ha una forma
molto più allungata (di solito supera i 400 m). Tuttavia i circhi erano piuttosto rari, mentre
teatri e anfiteatri (assieme alle terme) rappresentano un reperto tipico di ogni città romana
grande o piccola.

L'Anfiteatro, nell'architettura romana, era uno spazioso edificio scoperto, generalmente


ellittico, costituito da uno spazio centrale piano, l'arena, circondata da gradinate disposte in
file concentriche e attraversate da corridoi radiali. Sotto l'arena potevano trovare posto
ambienti di servizio, celle, gabbie per animali. Come i teatri Romani così gli anfiteatri erano
delle strutture provvisorie: non essendo scavati nel declivio naturale del terreno infatti, questi
potevano essere costruiti ovunque. Uno degli anfiteatri più antichi è quello di Pompei, che
risale all'80 ca. a.c. con una capienza di circa 20.000 posti, è ancora ben conservato. Si
possono vedere attraverso il livello superiore delle arcate una serie di sedili in pietra disposti
a gradinate, oltre alle mura esterne. Nella città di Roma, il primo anfiteatro, in legno, fu
costruito nel 59 a.c. dal pontifex maximus Caio Scribonio Curio, mentre il primo
parzialmente realizzato in pietra risale al 30 a.c., edificato da Ottaviano. Ma furono i Flavi a
dotare Roma di un grande edificio per gli spettacoli dei gladiatori, degno della Capitale.
L'edificio, l'Anfiteatro Flavio, sarebbe passato alla storia come Colosseo. Vi si svolgevano
lotte di gladiatori, combattimenti di animali feroci e altri spettacoli; talvolta l'arena veniva
allagata per ospitare battaglie navali. Solo con il Colosseo la città ebbe un anfiteatro
interamente costruito in pietra; l'anfiteatro Flavio venne iniziato dall'imperatore Vespasiano
nel 72 d.c. e inaugurato dal figlio Tito nell'80. Secondo un documento del IV secolo, esso
riusciva a contenere circa 85.000 spettatori, ma gli studiosi contemporanei ritengono che
potesse ospitarne solo 50.000, almeno da seduti. Tutte le principali città dell'impero ebbero
un anfiteatro. Fra gli edifici meglio conservati, si ricordano gli esempi di Pozzuoli, Capua,
Verona in Italia, Tarragona in Spagna, Nîmes e Arles nella Francia meridionale, El Djem in
Tunisia.

GIOCHI GLADIATORI

Come le gare con i carri, anche le lotte gladiatorie ebbero origine probabilmente come giochi
funebri privati, pur essendo molto meno antichi rispetto alle prime. Il primo combattimento
gladiatorio in Roma di cui si ha testimonianza ebbe luogo quando tre coppie di gladiatori
lottarono fino alla morte durante il funerale di Giunio Bruto nel 264 a.c., ma si pensa che non
fossero stati i primi. I giochi gladiatori, chiamati "Munera" poiché costituivano in origine una
sorta di "tributo" versato agli antenati defunti, gradualmente si spostarono dai funerali di
cittadini individuali e divennero una parte importante degli spettacoli pubblici, finanziati dai
politici e dagli imperatori. La popolarità di questi giochi è testimoniata dall' abbondanza di
dipinti murari e mosaici che ritraggono i gladiatori.

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