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Diritto costituzionale (2022/2023)

Nozioni generali e costituzione

Organizzazione della società: diritto

1. Nozioni
Diritto: Rta (sanscr.), arta (ir.), ars e ritus (lat.): ordine, modo di agire
Legge: dhaman (sanscr.), themis (gr.): porre in esistenza, stabilire,
istituzione fondata

Themis: diritto del genos, della tribù, posto da dio per la sua comunità
(origine divina; poi processo di laicizzazione: laos, non semplice comunità
individui insediata su un territorio = demos, ma comunità virile, guerriera,
in rapporto al suo capo, il pastore-poimén, il condottiero-órkhamos)
Dike: diritto tra famiglie della tribù; etimo: deik, dico, dicere: mostrare,
dire (oralità) con autorità formule (insieme di formule custodite dal
giudice, ius dicere)

Themis: posizione autoritaria del diritto, la sua legalità e validità


Dike, la sua applicazione giudiziaria (ciò che spetta a ciascuno, la
spettanza cui si ha diritto, contr. hybris, azione contraria al diritto, poi
trascendere i limiti della natura umana e tentare gli dei), parola di lotta per
rivendicazioni sociali, per diritto scritto al posto del diritto stabilito con
autorità dai giudici attingendo alla tradizione (themis), eguaglianza
(rendere pari al pari, ≠ isonomia: V sec. eguaglianza democratica), parità
del diritto, innanzi al giudice, innanzi alla legge; poi Dikaiosyne, nuovo
concetto di giustizia, l’areté in senso assoluto (obbedienza alla legge dello
stato): cfr. W. Jaeger, Paideia, Bompiani, 2018, 200 ss.

Se ne deduce: themis, l’ordine posto di origine divina (legge non scritta),


dike giusta misura, eguaglianza innanzi alla legge, stato di diritto, chi si
comporta in modo conforme alla legge adempie al suo dovere (nella
giustizia ogni virtù).

Ius (yaus, yaos: stato di normalità, di regolarità che è richiesto dalle cose
rituali): in latino: conforme a… (iustae nuptiae, iusta uxor), formula di
normalità (ius dicere)
Ius iurandum, giuramento: ripetere la formula pronunciata dall’autorità
(sacramentum: impegno in modo solenne davanti a dio)

Med- (radice osca): governare, pensare, curare, misurare; modus,


misura, non il misurare (metior), ma moderazione (modestus), stabilire
una misura imposta con autorità, per ristabilire l’ordine o conservarlo (in
un corpo malato: lat. medeor, medicus; nell’universo: Zeus medeon=Zeus
moderatore; negli affari umani, guerra o pasto): regola stabilita (non la
regola giusta)

Il passaggio da ius o med (formule inerti, senza derivati) a diritto (recht,


law): elevazione da nozioni a carattere formale a nozioni di contenuto
morale

1
(fonte: Emile Benveniste, Il vocabolario delle istituzioni indoeuropee, II
Potere, diritto, religione, Einaudi, 1976)

2. Socialità del diritto, organizzazione politica, ordinamento del


potere
Ubi societas ibi ius: diversi significati (dialettica; oggetto del diritto: i
comportamenti umani; rapporto fatto e diritto, essere e dover essere;
caratteri norma giuridica: generalità-destinatari, astrattezza-
comportamenti tipici, imperatività, coercibilità-sanzione)

Societates (pluralismo): private, pubbliche; ordinamento e pluralità


ordinamenti giuridici (S. Romano)
Diritto costituzionale: ordine di una società politica
Costituzione: non la politica ma regola della politica
Società politica (polis): organizzare il potere politico, (potere: produrre
effetti desiderati su altri individui mediante decisioni=una linea di
condotta che comporta sanzioni: prescrizione): ergo rapporti tra
governanti e governati (in determinate aree di attività)

Rapporto tra potere e diritto (costituzionale)


(il potere non è solo forza: ma potere secondo diritto: Rousseau “il più
forte non sarebbe mai abbastanza forte per essere sempre il padrone, se
non trasformasse la sua forza in diritto e l’obbedienza in dovere; Hobbes
“anche il tiranno deve dormire”)1
La trasformazione della potenza/forza in diritto mediante un processo di
razionalizzazione del potere, il cui culmine è la costituzionalizzazione, la
Costituzione2

3. Costituzione:
forma giuridica della società politica, dello stato (moderno): processo di
razionalizzazione del potere
Concetto: 4 pilastri
a) fondare il potere
b) addomesticare il potere
c) finalizzare il potere
d) codificazione costituzionale

1
C.E. Merriam (1931): Nessun potere potrebbe mantenersi sulla base della sola violenza
poiché la forza non è abbastanza forte per resistere agli incidenti provocati dal
malcontento o dalle rivalità. La potenza che crea il diritto dev’essere diversa da quella
della forza fisica. Deve avere radici profonde nell’emozione, nei sentimenti e nelle forme
di razionalizzazione elaborate ai più alti livelli della cultura” (cit. da Lasswell e Kaplan
ivi).
2
Riformulo così la frase di Harold D. Lasswell e Abraham Kaplan, Potere e società, Il
Mulino, 1997, p. 168: lì si riferisce la razionalizzazione del potere alla “dottrina politica”,
l’insieme dei simboli chiave e degli assiomi indiscutibili su cui poggia la società

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