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IL QUOTIDIANO

Dal 1960, giornali di qualità

IL CITTADINO E LO STATO:
MUTAZIONI E AMBIENTE
Le abitudini che influiscono sulla nostra salute in relazione all’ambiente

COSA SONO LE MUTAZIONI E COSA


PROVOCANO?
Le mutazioni genetiche sono alterazioni della
catena del DNA che possono verificarsi durante
la sua duplicazione. Esse sono sempre esistite,
ma tuttavia non bisogna pensare che sono
necessariamente dannose; infatti in molti casi
sono vantaggiose o neutre, ossia che non
influiscono negativamente sull’individuo. In altri
casi però possono portare a malattie genetiche. Il fumo attivo, principale causa di cancro ai polmoni

MALATTIE E AMBIENTE
Queste malattie sono multifattoriali, ovvero
possono essere scaturite da più motivazioni.
Tuttavia bisogna sempre considerare che il
manifestarsi di queste varia molto da individuo a
individuo, in particolare dal suo genotipo.
Generalmente però uno dei principali fattori della
formazione delle malattie è l’ambiente. Questo
perché l’entrata a contatto dell’uomo con fattori
nocivi quali il fumo (passivo e attivo), i raggi
ultravioletti o l’azione dei clorofluorocarburi
possono incentivare notevolmente il formarsi
delle mutazioni genetiche e quindi delle malattie.
Questi aspetti sono stati trattati all’interno del
protocollo di Montréal.
Esempio di catena di DNA alterata

Curiosità: Il protocollo di Montréal


Il protocollo di Montréal è un accordo tra stati che fu firmato nel 1987 con il fine di ridurre le
emissioni di clorofluorocarburi e altre sostanze dannose poiché causano l’assottigliamento dello
strato di ozono. È il primo trattato riguardante l’ambiente firmato da tutti gli stati. Una ricerca
svolta da un team NASA e pubblicata all'inizio del 2018 ha mostrato che c'è una correlazione diretta
tra la presenza di CFC in atmosfera e la distruzione dell'ozono. La ricerca ha mostrato anche che la
costante riduzione dei CFC sopra l'Antartide sta portando a una riduzione della distruzione
dell'ozono e che quindi il protocollo di Montréal sta funzionando.

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

L’AGENDA 2030:
i punti da soddisfare dai cittadini e dallo stato per l’ambiente

OBIETTIVO 3: SALUTE E BENESSERE OBIETTIVO 11: CITTA E COMUNITÀ


SOSTENIBILI
L’obiettivo numero 3 dell’agenda 2030 mira ad
assicurare a tutti (specialmente ai bambini) la L’obiettivo numero 11, strettamente collegato
sanità, in modo da ridurre il tasso di mortalità al numero 3, mira a creare città più sostenibili.
soprattutto nei neonati e nelle madri. Sono stati È importante infatti che siano ridotte le
compiuti significativi progressi nell’accesso emissioni di gas e sostanze nocive,
all’acqua pulita e all’igiene, nella riduzione principalmente da parte delle industrie, come
della malaria, della tubercolosi, della già visto nel protocollo di Montréal. Questo
poliomielite e della diffusione ovviamente perché oltre a colpire lo strato di
dell’HIV/AIDS. Nonostante ciò, sono ozono, va anche a gravare sulla salute dei
necessari molti altri sforzi per sradicare cittadini causando cancri alla cute per via dei
completamente un’ampia varietà di malattie e raggi ultravioletti. Inoltre un dato importante è
affrontare numerose e diverse questioni che oltre il 70% della popolazione mondiale
relative alla salute, siano esse recenti o vive nelle città, quindi ciò rende ancora più
OBIETTIVO 13: LOTTA CONTRO IL OBIETTIVO 17: PARTNERSHIP PER
CAMBIAMENTO CLIMATICO GLI OBIETTIVI

Il cambiamento climatico rappresenta una Ultimo ma fondamentale obiettivo, senza


sfida centrale per lo sviluppo sostenibile. I il quali gli altri non potrebbero essere
mutamenti del sistema climatico globale soddisfatti, è il numero 17. Questo infatti
dovuti al riscaldamento dell'atmosfera invita tutti gli stati a cooperare nel
terrestre compromettono le basi raggiungimento dei 16 obiettivi precedenti
esistenziali di ampie parti della ad esso, sia a livello di azioni quotidiane,
popolazione nelle regioni meno sia a livello economico. Infatti affinché si
sviluppate, mentre nelle zone sviluppate abbia una solida base finanziaria, è
sono soprattutto l'infrastruttura e singoli opportuno che tutti gli stati dedichino lo
rami dell'economia a essere esposti a tali 0,7% del proprio PIL all’aiuto pubblico
rischi. L'obiettivo 13 invita gli Stati a allo sviluppo. Senza infatti il lavoro di
integrare misure di protezione squadra di tutto il mondo, la lotta contro il
dell'ambiente nelle proprie politiche cambiamento climatico, lo sviluppo di
nazionali e di sostenersi reciprocamente di città sostenibili e la garanzia di salute per
fronte alle sfide. tutti sarebbero impossibili.
Redattori: Ghianni Pietro, Grassi Emanuele

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