riassunto:
Virgilio guida Dante fra le tombe della città di Dite. Dante è incuriosito e chiede al maestro se è possibile vedere le
anime che risiedono nelle tombe, dato che che i coperchi sono sollevati e non ci sono guardie a sorvegliarle. Virgilio
risponde che le tombe saranno chiuse in eterno il giorno del Giudizio Universale, quando le anime si saranno
riappropriate del corpo nella valle di Iosafat. Spiega inoltre che in questo cimitero giacciono tutti i seguaci di Epicuro,
che hanno proclamato la mortalità dell'anima. Infine promette a Dante che sarà soddisfatto il desiderio che gli ha
espresso e un altro che non ha rivelato, sapere se lì c'è l'anima di Farinata degli uberti. D'improvviso una voce
proveniente da una delle tombe si rivolge a Dante, identificandolo come toscano e pregandolo di fermarsi perché il suo
accento lo indica come originario della sua stessa città. Dante ha timore e si stringe a Virgilio, il quale però lo invita a
voltarsi e a guardare Farinata, che si è sollevato da una delle tombe. Dante obbedisce e quindi Virgilio lo spinge verso
di lui e gli raccomanda di parlare dignitosamente. Quando Dante giunge ai piedi del sepolcro di Farinata, quest' ultimo
gli domanda chi fossero i suoi antenati. Il poeta rivela la sua discendenza e Farinata osserva che gli antenati di Dante
furono aspri nemici di lui, dei suoi antenati e della sua parte politica (i Ghibellini), tanto che li cacciò per due volte da
Firenze. Dante ribatte che, se essi furono cacciati, seppero rientrare in città entrambe le volte, mentre non si può dire lo
stesso degli antenati di Farinata. All' improvviso accanto a Farinata si alza un altro dannato, che si sporge fino al
mento. Lo spirito si guarda intorno, come se cercasse qualcuno con Dante che però non vede. Poi, piangendo, chiede
a Dante dove sia suo figlio e perché non accompagni il poeta in questo viaggio. Dante comprende che si tratta di
Cavalcante Cavalcanti, padre del suo amico Guido, e risponde che lui è lì non solo per i suoi meriti e indica Virgilio
come colui destinato a guidarlo a qualcuno che, forse, il figlio di Cavalcante ebbe a disdegno. Cavalcante si alza e
chiede a Dante se suo figlio Guido sia morto: il poeta tarda a rispondere, quindi il dannato precipita nella tomba per non
tornare più fuori. Farinata, per nulla scomposto dall' accaduto, prosegue il suo discorso con Dante e dice che se i suoi
antenati non seppero rientrare in Firenze dopo la cacciata, questo gli provoca dolore. Il dannato chiede poi per quale
motivo il Comune di Firenze è così duro in ogni sua legge contro la sua famiglia e Dante risponde che ciò è per il
ricordo della battaglia di Montaperti, che arrossò di sangue il fiume Arbia. Farinata osserva che a quella battaglia non
partecipò lui solo, mentre fu l'unico a opporsi alla distruzione di Firenze in seguito alla vittoria dei Ghibellini. Dante
chiede a Farinata di risolvergli un dubbio, relativo alla facoltà che gli sembra abbiano i dannati di prevedere il futuro e
che ha causato la sua precedente esitazione nel rispondere a Cavalcante. Farinata spiega che i dannati vedono, sì, il
futuro, ma in modo imperfetto, riuscendo a scorgere gli eventi solo quando sono molto lontani; quando si avvicinano nel
tempo o stanno avvenendo diventano loro invisibili. Perciò alla fine dei tempi, dopo il Giudizio Universale, la loro
conoscenza del futuro sarà del tutto annullata. Dante comprende l' errore e prega Farinata di informare Cavalcante che
suo figlio Guido è ancora vivo. Virgilio richiama Dante, che perciò si affretta a domandare al dannato con chi condivida
la sua pena nella tomba. Farinata risponde di giacere lì con più di mille anime, tra cui quelle di Federico II di Svevia e
del cardinale Ottaviano degli Ubaldini, mentre tace degli altri. A quel punto Farinata rientra nel sepolcro e Dante segue
Virgilio. Dopo un po' Virgilio chiede a Dante la ragione del suo smarrimento e il discepolo svela le sue preoccupazioni.
Virgilio gli promette che quando sarà giunto in Paradiso presso Beatrice, lei gli darà ogni spiegazione sulla sua vita
futura. Poi il poeta latino si volge a sinistra e lascia le mura.
parafrasi
1. Ora il mio maestro [Virgilio] procede per un
sentiero stretto, tra le mura della città e i
luoghi di tormento, ed io lo seguo.
63.Guido disdegnò.
Le sue parole e il tipo di pena mi avevano già
rivelato il nome di costui; per questo la mia
risposta fu così completa.
Cavalcante de Cavalcanti, padre di Guido - Rivolto ad adorare Il figlio, crede di comprendere da una frase di Dante
che Guido sia morto e si accascia in un dolore disperato. Al contrario di Farinata, la figura di Cavalcante è irrequieta e
sensibile, creando un effetto di potente contrasto tra i due personaggi.