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zzzzzzz.

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Sulle “ribellioni anti-covid”.
17 January 2021
Alla fine e' abbastanza chiaro anche all'
Italia che esiste un problema di forniture
dei vaccini. Non e' niente di nuovo in
Germania, dove le forniture di fatto si sono
sospese praticamente dopo le prime due. Oggi
anche l'Italia sa che si ridurranno, mettendo
a rischio il richiamo vaccinale , e prima o
poi sara' chiaro che Pfizer sta seguendo ,
nelle forniture, un'agenda geopolitica.

Il “rallentamento”, che arriva quando


dovrebbe iniziare la seconda fase (il
richiamo) rischia di invalidare la prima
dose. Ma avviene solo contro nazioni europee:
ne' l' inghilterra ne' gli USA, ne' Israele
sono stati soggetti a rallentamenti o ritardi
o, come in Germania, ad intere forniture
cancellate.

I giornalisti cominceranno a notare piu'


avanti che questi rallentamenti/ritardi di
Pfizer, che e' americana, seguono un'agenda
politica. Purtroppo ci sono ancora troppi
giornalisti italiani cui piace il sapore di
culo americano. Ma anche questa in Europa e'
un'epidemia.

Ma andiamo al problema di quelli che vogliono


ribellarsi alle misure anticovid. I
negozianti che riaprono, quelli che vanno
alle feste illegali.

La vera domanda e': quanto dureranno le


misure?
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Tutti vendono delle date inverosimili,


perche' “ora abbiamo il vaccino”. Aha. Ma
anche se vaccinassimo velocemente come gli
inglesi o come gli americani, che hanno
cominciato prima, il bilancio e' spaventoso.
Consideriamo che in due settimane e mezzo
l'italia e' arrivata ad un milione di
vaccinati, per arrivare ai 17/18 milioni di
persone a rischio occorrono quasi 50
settimane in totale (un anno) e per arrivare
all'immunita' da vaccino (60/70% della
popolazione) occorrono circa due anni.

Lo stesso vale per USA e UK: siccome hanno


cominciato prima, hanno avuto quasi il doppio
del tempo per arrivare a quelle percentuali
di vaccinati. Questo significa che , anche se
apparentemente hanno vaccinato il doppio, la
velocita' e' la medesima o quasi.

Ma...

presto sulla stessa infrastruttura ricadra'


anche il richiamo. Dovete quindi dividere per
due la capacita' . Se pure ipotizzassimo che
l'infrastruttura raddoppiera' la banda quando
ci sara' il richiamo (che non e' vero), e la
velocita' rimanesse costante, per arrivare
alla tranquillita' si parla di DUE ANNI. E'
improbabile, ma facciamo un favore agli
ottimisti.

Parliamo di fine 2022, non di fine 2021.

E' assolutamente prevedibile cosa sta per


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succedere.

arrivati verso aprile/maggio, il clima


migliorera' e l'infettivita' del virus
diminuira' inevitabilmente. Le persone
chiederanno “allora? possiamo tornare ad
uscire? . Non avete vaccinato abbastanza?”

no, guarda, siamo ancora a meta' delle


persone a rischio per eta' e condizione
fisica.

quindi si parla di novembre/dicembre e poi


torniamo a vivere? Organizzo il cenone? Tutti
liberi a capodanno?

no, perche' saremo ancora lontani dalle


condizioni di sicurezza. Riparliamone a fine
2022.

ma io t'ammazzo, infame!

Questo e' circa il dialogo che succedera'


quando comincera' il bel tempo, la stagione
turistica ricomincera' (o ci provera'), i
ristoratori vorrebbero mettere i tavoli
fuori, gli alberghi riaprire, le citta'
ricominciare a pensare alla gente sulle
strade.

al ritmo attuale di vaccinazione, il tempo di


risoluzione del problema Covid non e'
economicamente e socialmente accettabile.
per quanto tempo ancora potete sospendere
affitti, licenziamenti, pagamenti, casse
integrazioni speciali, lockdown, coprifuochi?
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Quanto e' umanamente ,socialmente ed
economicamente sostenibile?

Non due anni. Perche' e' gia' andato in fumo


il 2020. Andra' sicuramente in fumo il 2021,
e anche il 2022 e' ipotecato al 70%.

Non e' sostenibile. L'approccio lockdown/


misure non puo' funzionare ancora. E'
chiaramente la migliore strategia di breve
termine, ma a medio e lungo termine non
funziona.

Si potrebbe invocare (come permesso dai


trattati internazionali in caso di emergenze
sanitarie) ora la “mandatory disclosure” dei
brevetti sui vaccini, e forse si
moltiplicherebbero le forze perche' tutte le
aziende del paese potrebbero produrre i
vaccini. Ma e' ancora fantascienza. Non lo
faranno mai. E ora e' troppo tardi, andava
fatto nel 2020.

Ma il tempo passa. Verso maggio/giugno,


avrete vere e proprie rivolte di piazza,
oppure un chiarissimo vaffanculo dalla
popolazione.
Tre anni in apnea non sono sostenibili.

La narrazione attuale e' quella che se


disprezziamo abbastanza i negazionisti,
allora potremo tenere la popolazione sui
binari della scienza.

Questa idea stupida ha un piccolo problema.


Non e' scienza.
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Sappiamo benissimo che la negazione e' un


meccanismo psicologico di difesa. Lo dice la
scienza, appunto. E non esiste alcuna
letteratura scientifica che consigli di usare
il disprezzo, l'ostracismo o la polizia
contro chi ha paura e si trova nella fase
della negazione.

Chi consiglia di usare la forza,


l'ostracismo, il disprezzo o la polizia
contro una popolazione che e' immersa nel
meccanismo psicologico di difesa che e' la
fase della negazione, non sta dalla parte
della scienza. Sta dalla parte della
superstizione fascista piu' bieca.
Quello che ci dice “la scienza” e' che il
meccanismo di difesa della negazione e' uno
dei tanti meccanismi psicologici di difesa
che servono a limitare l'ansia, il lutto o la
paura. In una popolazione che ha paura (e una
pandemia fa paura) , e' NORMALE che appaiano
questi meccanismi. Non sono evitabili, a
meno di cambiare la chimica del cervello
umano. Non c'entrano i social: e' la logica
dei fatti umani.

La scienza ci dice gia' quali saranno le fasi


che una societa' attraversera' durante la
pandemia.

negazione: la fase in cui si trovano i


negazionisti. “Non puo' essere vero”. Gli
esempi: ce la faremo con il telelavoro.
Oppure: nulla sara' piu' come prima.
rabbia: la fase in cui si trovano i
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negazionisti estremisti: “Bastardo, e' colpa
tua!!!” oppure “che cazzo vai a fare jogging,
troia, ci ammazzi tutti!!!”. UN sintomo: le
risse organizzate dei ragazzini. Rabbia che
si sfoga.
contrattazione. La fase in cui si trova la
maggior parte della popolazione: “come faccio
ad uscirne vivo? pensiamo ad una strategia”.
Lockdown? Regione rossa? Regione gialla?
RIstori?
depressione. La fase che iniziera' tra poco.
“Ma a che cazzo serve andare avanti. Non
serve a niente!”? Ma l'onda di suicidi non si
e' ancora vista. Non abbiamo ancora esempi di
suicidi su grandi numeri. Per fortuna.
accettazione: “e' una merda, ma forse stare
insieme agli altri mi aiutera'”.Esempio:
progettiamo il dopo-covid. Questa fase non e'
ancora arrivata, perlomeno non in massa.
La negazione e la rabbia sono le prime fasi.
Solo che il processo ricomincia ad ogni
brutta notizia. “Lutto” in psicologia e'
qualsiasi brutta notizia: “il tuo locale va
chiuso”, “i tuoi genitori potrebbero morire”,
“non ci sara' la stagione turistica”,
eccetera.

Ma il problema e' che la verita' sta


arrivando col contagocce, nessuno ha ancora
spiegato davvero alla popolazione che la
vaccinazione finisce (se va bene) a fine
2022, e quindi mano a mano che le notizie
filtrano, chi era gia' in contrattazione
torna indietro alla fase di rabbia. Ogni
volta la popolazione ricomincia da caso, e
questo ingigantisce la fase della negazione e
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pone piu' gente nella “pre-rabbia”.

Questo modo di dare le notizie piano piano


non sta migliorando le cose. Sta creando una
sacca di negazione e di rabbia sempre piu'
forti. Prima o poi, o si traduce in
depressione (ondata di suicidi), o in una
violenza insensata (come i ragazzini che si
pestano), o in violenza politica. Basta una
scintilla.
Il fatto che una grossa ondata di suicidi non
si sia ancora vista dice chie le popolazioni
sono ancora chiuse tra le fasi 1 e 2. Usare
la forza con una popolazione che e' tra
negazione e rabbia significa scatenare una
rivolta.

Chi pensa di sommergere negazionisti e


rivoltosi nel disprezzo e nella repressione
NON sta ascoltando la scienza: si sta
cercando la rivolta di piazza. E di quelle
brutte, perche' parliamo di una rivolta
irrazionale. (significa che non si ferma solo
perche' e' razionale fermarsi, e non ci puoi
negoziare).

La verita' e' che occorre cambiare strategia.


Chiudere in casa quelli a rischio
(principalmente i vecchi) e lasciar vivere
tutti gli altri. “Chiudere in casa ”
significa che si piazzano nastro e sigilli
sulla porta. L' idea di “vaccinarli per primi
sembra razionale”, ma non ci siamo proprio
coi tempi e coi numeri. In Italia parliamo di
17 milioni di persone, in Germania 23, e
numeri simili sono ovunque. Almeno un anno, a
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questo ritmo di vaccinazione.

Questo approccio non funziona e va cambiato.

l'approccio Lockdown/Home Working non


funziona se non nel breve e medio periodo. O
lo si cambia, o presto scoppieranno rivolte.
Oppure semplicemente l'intera popolazione
comincera' ad ignorare gli ordini,
ricomincera' a vivere normalmente, e la
propagazione del virus ripartira' in maniera
esponenziale.

Ma vi faccio presente che se la popolazione


si mette ad ignorare gli ordini, la
situazione sanitaria esplode immediatamente.
Potete chiamare la polizia? Non importa, la
polizia non ferma i virus. Anche nel caso le
manifestazioni di protesta fossero represse
dalla polizia, sono sufficienti a fare
esplodere i focolai di contagio.

Quelle ribellioni dei negozianti che riaprono


sono ancora nulla. Ma sono l'inizio.

Che cosa temo di preciso? Proviamo a fare il


worst case scenario.

verso giugno 2021 l'esasperazione economica


raggiunge il massimo. Le imprese cominciano a
ribellarsi e i negozi a riaprire. Masse di
persone si riversano nelle strade come se non
ci fosse pandemia.

il tasso di infezione comincia a salire, ma


viene ignorato o mitigato dal clima. La
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polizia interviene e nascono rivolte di
piazza e manifestazioni non autorizzate, che
diffondono il virus ancora di piu'.

a meta'/fine settembre la sanita' viene


travolta dal numero di infetti e malati. Non
ci sono piu' posti negli ospedali, e le
persone cominciano a morire soffocate nei
loro letti.

a Ottobre comincia la strage degli anziani


con numeri attorno ai 10.000 morti al giorno.
I nuovi lockdown del governo vengono ignorati
dai piu'. Ogni negoziante teme che i
concorrenti tengano aperto e apre a sua
volta. Le persone, vedendo i negozi aperti,
ricominciano a vivere.

Per febbraio 2022, non ci sono piu' persone a


rischio da proteggere.

La realta' non “bussa alla porta”. La realta'


–> E' <– la porta.
O proteggete gli anziani, o moriranno
comunque quando l'opinione pubblica cedera'.
Per salvare i soldi e la posizione di
privilegio di pochi anziani, li ammazzerete
tutti.

Il lockdown delle persone a rischio va


ovviamente organizzato: qualcuno deve portare
loro cibo (volontari? Uber? Tassisti?) , le
medicine (Tassisti? Lo fanno gia', non c'e'
bisogno di nuove leggi) , e deve controllare
che siano ancora vivi , a cadenze strette:
(polizia? Esercito? volontari? App da usare
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almeno due volte al giorno? ) . Occorre un
piano di turnover e prepensionamento che
copra tutti quelli che per eta' (occorrera'
chiudere in casa circa a partire dai 60, se
non 55) non possono andare a lavorare
(professori e maestri, eccetera) e che se
vengono sostituiti da giovani non saranno
reintegrati. Uno sforzo non indifferente. Ma
necessario.

E un piano imperfetto e' sempre migliore di


un piano che non ha alcuna chance di arrivare
a termine. Perche' ripeto, il lockdown
generale e' un'ottima misura una tantum,
un'ottima misura locale , un'ottima misura di
breve periodo, ma ormai ci siamo dentro da un
anno, e se ne prospettano altri due. Piano da
bocciare. Non ha chance nel medio e lungo
termine.

Spiacente per tutti gli aristocratici anziani


che dovremo togliere dai loro posti di potere
dirigenza. Sono una minoranza degli anziani.
E hanno riserve per il futuro.

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