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co
ar
Complessità delle decisioni,
M
funzioni della valutazione e prospettive della
riforma urbanistica
o
lm
lie
ug
G
di
tu
iS
Argomenti
gl
1
n i
Obiettivi
co
• Attraverso la fruizione dei contenuti di questa lezione, sarà possibile
ar
raggiungere i seguenti obiettivi:
• riflettere
ifl tt sulla
ll complessità
l ità ddell progetto
tt e ddeii processii di trasformazione
t f i e
sull’incertezza dei processi decisionali;
M
• comprendere il quadro generale della riforma urbanistica e del rapporto
fra valutazione e nuovi contenuti di piano;
• comprendere le funzioni della valutazione;
o
• capire il ruolo della valutazione nel verificare la sostenibilità ambientale
delle trasformazioni urbane e le previsioni urbanistiche.
lm
lie
ug
G
di
tu
iS
d i i
decisione spesso vedono
d mutare
t nell tempo
t i giudizi
i di i di valore
l secondod
nuove gerarchie sempre più complesse
• Si possono presentare le seguenti due situazioni:
– Applicazione di tecniche di calcolo quando sia stato precisato il punto
ità
2
n i
La razionalità economica e la complessità delle
co
decisioni
ar
spiegare con una certa precisione un piano d’azione, soprattutto di
carattere economico, ma in presenza di conflitti cosa possiamo definire
ottimale?
M
• Far convergere punti di vista divergenti e diversi giudizi di valore diventa
più facile se si adotta un punto di vista soddisfacente, se si cercano
soluzioni sufficientemente buone e non per forza soluzioni ottime.
o
• In situazioni dominate dall’incertezza e dalla conflittualità, in relazione alla
lm
dimensione spaziale e temporale dei problemi (di natura economica ed
extraeconomica), tenendo conto delle esternalità, si può operare in temini
probabilistici o organizzare le valutazioni secondo una struttura gerarchica
lie
ug
G
di
tu
iS
Razionalità sostanziale e
procedurale nell’approccio
Concetto di “gerarchia” economico
de
• Ill concetto di
d “gerarchia”
“ h ” può ò • L’economia
’ illustra
ll come
essere utilizzato come supporto interagiscono l’ambiente esterno
alla spiegazione di fenomeni e quello interno e, in particolare,
complessi e viene infatti utilizzato come un sistema intelligente si
ità
3
n i
La razionalità economica e la complessità delle
co
decisioni
ar
di gerarchia; si tratta di verificare se sia possibile ricondurre alcune
valutazioni, multiobiettivo e multidimensionali, entro uno schema più
semplice e governabile, senza rinunciare alla complessità dell’obiettivo
M
che viene proposto. La complessità può essere definita come
l’interdipendenza tra diversi elementi i cui comportamenti si influenzano a
vicenda.
o
sistema pianificazione
lm
Società complessa
p =
moltitudine di problemi da valutare
lie
ug
Rapporto tra sistema e pianificazione in contesti complessi
G
di
tu
iS
punto
t di vista
i t sistemico.
i t i
ive
Un
4
n i
Riforma urbanistica e domanda di valutazione
co
• A partire dagli anni ’70, il modello di pianificazione in Europa ha
ar
attraversato notevoli cambiamenti per le trasformazioni di tipo sociale ed
economico
i avvenute t qualili la
l deindustrializzazione,
d i d t i li i il calo
l demografico,
d fi lo
l
sviluppo dell’informatica, l’emergere di temi come l’ecologia e la
M
globalizzazione.
o
fondamentale n. 1150 del 1942 e, nel corso del tempo, è stata modificata
lm
da altre leggi statali per alcuni aspetti e da varie leggi regionali. Di fronte
all’esigenza
all esigenza di fare chiarezza nel panorama degli strumenti utilizzati
nell’ambito di nuove procedure di pianificazione come la
“programmazione negoziata”, gli “accordi di programma”, le “conferenze
lie
di servizi”, ecc, vari soggetti hanno posto la questione di una riforma
urbanistica.
ug
G
di
tu
iS
coincidenti
i id ti con quelli lli assunti
ti dal
d l legislatore
l i l t nazionale
i l per promuovere la
l
riforma della Pubblica amministrazione (si veda la legge n. 59 del 1997
nota come “Bassanini 1”):
– sussidiarietà,
ità
– responsabilità e autonomia,
– efficacia,
– sostenibilità ed equità.
rs
ive
Un
5
n i
Riforma urbanistica e domanda di valutazione
co
• Il concetto di sussidiarietà indica che ciascun livello di governo deve
ar
svolgere le funzioni a cui è maggiormente adeguato, dunque ciò ribalta il
sistema
i t ttradizionale
di i l di pianificazione
i ifi i di tipo
ti gerarchico-piramidale
hi i id l
M
• Il concetto di responsabilità e autonomia ha cambiato la forma del piano
introducendo la distinzione delle previsioni di tipo strutturale da quelle di
tipo operativo e rendendo queste ultime di esclusiva competenza dell’ente
o
pianificatore. Per quanto riguarda gli aspetti procedurali, si richiede che la
lm
tradizionale approvazione del piano ad opera dell’ente sovraordinato sia
sostituita dal metodo della pianificazione cooperativa, realizzabile
attraverso “conferenze di pianificazione” tra enti competenti per lo stesso
territorio. Inoltre, l’approvazione delle previsioni di tipo operativo è
lie
affidata a procedure semplificate da esplicare all’interno dell’ente di
pianificazione in tempi brevi.
ug
G
di
tu
iS
perseguire
i glili obiettivi
bi tti i assunti.
ti
• Il principio di sostenibilità ambientale dello sviluppo, secondo il quale il
soddisfacimento dei bisogni della generazione attuale non deve
compromettere la possibilità delle generazioni future di godere dei propri,
ità
6
n i
Le funzioni della valutazione
co
• Le scelte che il pianificatore pubblico opera nella redazione del piano
ar
urbanistico, prevedendo l’allocazione delle risorse ed il loro uso, sono il
contenuto
t t ddell piano
i stesso
t e costituiscono
tit i l’l’ambito
bit di applicazione
li i delle
d ll
valutazioni;
M
• A seconda del tipo di approccio al processo decisionale la valutazione
assume significati diversi: per esempio si può essere più interessati alle
o
conseguenze delle scelte che al modo con cui sono state effettuate e,
lm
quindi, si pone l’accento sulla sostenibilità degli effetti, per la previsione
dei quali necessitano strumenti capaci di organizzare tutte le informazioni
disponibili.
lie
ug
G
di
tu
iS
di pianificazione
i ifi i sono molteplici
lt li i e portatori
t t i di interessi
i t i e poste
t in
i gioco
i
diversi, può svolgere una funzione razionalizzatrice, ma al contempo ha
dei limiti riguardo alla sua utilizzazione;
• I limiti della funzione razionalizzatrice dipendono dall’approccio teorico
ità
spiegare il tutto.
ive
7
n i
Le funzioni della valutazione
co
• La valutazione del piano può essere una procedura che esprime un
ar
giudizio a posteriori, oppure uno strumento che precede ed assiste la
f
formulazione
l i d
dell piano,
i che
h segue la
l sua messa in
i opera,
rispettivamente:
M
• Valutazione ex post,
o
• Valutazione ex ante,
• Valutazione in itinere.
lm
lie
ug
G
di
tu
iS
i grado
in d di quantificare
tifi la
l divergenza
di tra
t i risultati
i lt ti attesi
tt i e quelli
lli
conseguiti, ha quindi la funzione di verificare i risultati delle decisioni
pubbliche,
• La valutazione ex ante ha una funzione di aiuto alla decisione ed al
ità
obiettivi di piano.
• La valutazione in itinere ha l’obiettivo di supportare il processo
ive
8
n i
Le funzioni della valutazione
co
• Gli strumenti di pianificazione e di • La seconda è che gli aspetti della
ar
programmazione negoziata hanno prima questione hanno posto la
posto due
d questioni cruciali: l l
valutazione dei
d piani e dei
d
M
• La prima è che l’efficacia dei programmi urbani in ambiti
programmi, l’efficienza delle pluralisti, avendo maggiore
amministrazioni locali, l’equità attenzione per l’ottimizzazione
e la sostenibilità degli scenari delle funzioni valutative.
o
e delle soluzioni sono • Infatti, la valutazione nella
diventati fondamentali per la pianificazione e nelle leggi
lm
valutazione dei p piani e dei urbanistiche regionali,
g , assume
programmi urbani. sempre più una funzione sociale,
predilegendo un approccio
lie
interattivo di azione all’interno del
processo di piano.
ug
G
di
tu
iS
(tempestive).
9
n i
Le funzioni della valutazione
co
• L’esame di alternative di piani esplicitate in modo completo, ossia una
ar
sorta di forma di razionalizzazione del processo decisionale, è realizzabile
attraverso:
tt
M
– la definizione di obiettivi,
– il confronto tra le alternative di progetto,
o
– la strutturazione delle preferibilità rispetto a criteri che rappresentano
l’eterogeneità dei gruppi portatori d’interesse.
lm
lie
ug
G
di
tu
iS
pianificazione,
– la fattibilità degli interventi proposti.
ive
Un
10
n i
Le funzioni della valutazione
co
• Per quanto riguarda l’attuazione della sussidiarietà e del metodo della
ar
pianificazione cooperativa, la valutazione aiuta a definire le procedure che
fi
fissano le
l regole
l del
d l gioco
i nelle
ll “conferenze
“ f di pianificazione”
i ifi i ” e nelle
ll altre
lt
occasioni di concertazione interistituzionale. Ciò è utile per assicurare la
M
trasparenza e la partecipazione e condivisione delle scelte del piano.
o
valuti il piano (strutturale) sottoposto alla sua approvazione non più con
lm
un approccio in termini di conformità alle proprie scelte, ma in termini di
congruenza e di compatibilità. La valutazione espleta la propria funzione
di certificazione adottando le verifiche di congruenza e di compatibilità,
seguendo il principio di sussidiarietà, che prevede che a ciascun livello di
lie
governo siano attribuite le funzioni che è maggiormente adeguato a
svolgere, ed entrando solo nel merito delle scelte sostanziali, verificando
la loro rispondenza agli obiettivi assunti dai piani di livello superiore.
ug
G
di
tu
iS
cittadini
itt di i il percorso logico
l i che h hah portato
t t a definire
d fi i le
l scelte
lt
• La questione dell’efficacia della pianificazione è fortemente legata alla
valutazione, in quanto ad essa si richiede di far sì che le trasformazioni
ipotizzate siano altamente realizzabili. Nel caso dei piani urbanistici le
ità
valutazioni di fattibilità sono rese complesse dal fatto che l’attuazione del
piano non dipende da un unico decisore, ma è affidata ad una serie di
soggetti diversamente motivati.
rs
• Pertanto, la valutazione analizza il flusso dei benefici e dei costi per tutti i
gruppi sociali coinvolti, facendo in modo che il piano li distribuisca al fine
di accrescerne la probabilità di realizzazione. Proprio in ambienti in cui
ive
11
n i
Le funzioni della valutazione
co
• Un’altra funzione della valutazione è quella processuale ed interattiva, che
ar
assicura la partecipazione dei cittadini, poiché gli obiettivi e i criteri di
scelta
lt non sono preventivamente
ti t determinati,
d t i ti ciòiò avviene
i in
i contesti
t ti
decisionali aperti, che prediligono il principio di equità sociale. Il suo
M
compito diventa così quello di strutturare in itinere il processo decisionale,
migliorandone la qualità.
o
• La capacità di accrescere l’apprendimento sociale durante l’elaborazione
lm
del piano è un’altra funzione importante della valutazione, perché crea
rappresentazioni e visioni condivise della trasformazione urbana, tenendo
conto delle istanze di vari gruppi sociali (la comunità).
• Tutte le funzioni della valutazione si rispecchiano nei principi della riforma
lie
urbanistica.
ug
G
di
tu
iS
di realizzare
li la
l sostenibilità
t ibilità cosiddetta
idd tt “f
“forte”
t ” è proprio
i ddella
ll di
dimensione
i
strutturale della pianificazione. Il piano strutturale individua in modo
vincolante le parti di territorio destinate a essere tutelate da
trasformazioni in considerazione della loro valenza culturale e ambientale.
ità
12
n i
Valutazione e sostenibilità ambientale
co
• Per esprimere una valutazione delle risorse territoriali che tenga conto
ar
della dimensione non monetaria oltre che di quella monetaria, si può
ricorrere
i all “valore
“ l complesso”,
l ” detto
d tt ancheh ““sociale”
i l ” per evidenziare
id i
l’interesse pubblico per la tutela e l’uso delle risorse culturali e ambientali.
M
• Il valore sociale complesso rappresenta un giudizio quanti-qualitativo del
valore d’uso e dei valori d’uso indipendenti dall’uso. Esso viene reso
operativo dalla valutazione multicriteriale.
o
lm
Valore sociale complesso
Utenti indiretti,
Utenti diretti
lie
potenziali e futuri
b
breve-medio di periodo
i d e definisce
d fi i glili ambiti
biti di intervento
i t t entro
t lel aree che
h
il piano strutturale ha indicato come passibili di trasformazioni e precisa i
contenuti funzionali e morfologici di tali trasformazioni
• Nel formulare giudizi di valore su tutte le risorse per decidere in merito
ità
alla loro utilizzazione si deve precisare che solo per alcune risorse
territoriali il valore è espresso dal mercato, attraverso il prezzo. Per le
risorse naturali, storiche il valore non si esaurisce in quello di scambio o
di pproduzione, ma fa rifermento a variazioni di utilità di cui beneficiano i
rs
sviluppo sostenibile, è dato dalla somma del valore d’uso attuale e dei
valori indipendenti dall’uso (valore d’opzione e valore di esistenza o
intrinseco).
Un
13
n i
Valutazione e sostenibilità ambientale
co
• L’analisi economica per valutare se una modificazione dell’attuale
ar
allocazione delle risorse è efficiente calcola i benefici sociali netti
conseguenti ti alla
ll decisione
d i i di investimento.
i ti t LaL situazione
it i con il progetto
tt
viene confrontata con quella senza progetto.
M
• Per la complessità della misurazione di valori monetari attribuiti a beni
con prevalente carattere pubblico è bene che il risultato dell’analisi
o
economica (costi-benefici) venga integrato con una matrice d’impatto che
lm
espliciti gli effetti del progetto difficilmente monetizzabili.
lie
ug
G
di
tu
iS
piano,
i all fine
fi di capire
i come essii sii distribuiscono
di t ib i fra
f i diversi
di i gruppii
sociali. Per realizzare questa indagine si utilizza la valutazione di impatto
comunitario, evoluzione del bilancio sociale di pianificazione (Lichfield,
1996), che stima i costi e i benefici associati a ogni progetto e la loro
ità
14
n i
Valutazione e previsioni urbanistiche
co
• La riforma urbanistica predeve la distinzione della pianificazione
ar
strutturale da quella operativa:
Riforma urbanistica
M
Piano strutturale Piano operativo
(comunale e provinciale) (comunale)
o
Conserva le risorse Seleziona gli ambiti di intervento
ambientali e territoriali localizzati nelle aree suscettibili di
lm
non riproducibili trasformazione intensiva
lie
funzionali ed economici
trasformazione intensiva e di tali trasformazioni
definisce i carichi
urbanistici e ambientali
Valutazioni di sostenibilità
Classifica il territorio
secondo la perequazione urbanistica
ug e valutazioni di fattibilità
La riforma urbanistica
G
di
tu
iS
d i
derivantiti dalla
d ll realizzazione
li i delle
d ll dotazioni
d t i i territoriali,
t it i li tra
t i proprietari
i t i
degli immobili interessati dagli interventi.
15
n i
Valutazione e previsioni urbanistiche
co
• La costruzione del quadro contabile è utile per verificare la convenienza di
ar
ciascun gruppo sociale, o singolo operatore, a realizzare il piano e, quindi,
con esso sii può
ò testare
t t il lilivello
ll di partecipazione
t i i o di opposizione
i i all
piano.
M
• Tenendo conto di queste indicazioni il piano può essere modificato e
migliorato creando singole condizioni di convenienza, affinché si possano
o
realizzare gli effetti che ne determinano la convenienza sociale.
lm
lie
ug
G
di
tu
iS
Conclusioni
gl
elementi
l ti di complessità
l ità del
d l progetto
tt e dei
d i processii di trasformazione
t f i
richiede di andare oltre un approccio riduzionista.
verificare la sostenibilità
à ambientale delle trasformazioni urbane e le
previsioni urbanistiche utilizzando strumenti diversi.
ive
Un
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o
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lm
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