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PEDAGOGIA SPECIALE E PER LA PRIMA INFANZIA E LABORATORIO

Capire il grado di scientificità della pedagogia speciale e individuare il campo di indagine (di cosa si occupa).

-Cosa si intende per pedagogia speciale e perché?


Si intende lo studio/la ricerca/la scienza dell’educazione in generale dei soggetti portatori di svantaggio. Lo
studio di questo sapere quindi riguarda l’educazione, la formazione, l’istruzione dei soggetti portatori di
svantaggio.

-Che cos’è lo svantaggio per la pedagogia speciale?


Ogni forma di svantaggio risente di una presunta normalità. È difficile stabilire il concetto di normalità.
L’OMS ha emesso una classificazione che elenca gli svantaggi (2001). Lo svantaggio si può definire, infatti a
partire dal 2001. Tutti i paesi coinvolti hanno adottato questo documento. Può esserci uno svantaggio di
tipo sociale, che oggi rientra nel concetto di BES, che riguarda tutte le forme di difformità rispetto questo
concetto, che però ha un dato significato. Per esempio riguarda chi proviene da un ambiente precario dal
punto di vista del benessere sociale.

-La pedagogia è una scienza oppure è solo una conoscenza/un sapere?


La pedagogia speciale ha un suo statuto scientifico. Un sapere, quale che esso sia, per essere scienza ha
bisogno di sei presupposti che le conferiscono la scientificità. Questi sei elementi costituiscono “lo statuto
scientifico”. Il concetto di statuto che attribuisce un’immagine di certezza, lo si ha anche in altri campi,
come ad esempio il diritto, la giurisprudenza, in politica; esistono gli statuti (es. statuto albertino). Uno
statuto differisce da una costituzione perché è dato da concessione. Lo statuto di un sapere è stabilito (non
votato) dalla procedura scientifica, dalla conferma dei dati della ricerca scientifica.

Quali sono questi sei elementi che danno al sapere la veste di scientificità? (lo si può rapportare a qualsiasi
sapere)

1) Il campo di indagine: un sapere per essere scienza deva avere un proprio ambito in cui fa ricerca,
indaga, fa conoscenza. Il campo di indagine della medicina ad esempio è la salute di una
popolazione, per garantire la salute deve fare ricerca, conoscenza e poi intervenire con le terapie. Il
campo di indagine della pedagogia speciale riguarda il provvedere allo svantaggio, agli svantaggiati
di ogni genere, quindi parliamo dell’educazione dello svantaggio/svantaggiati.
2) Linguaggio: un sapere per essere scienza deve avere un suo linguaggio specifico. Un esempio
moderno è dato dall’informatica, che ormai ha un proprio linguaggio specifico. La pedagogia
speciale è “debole” da questo punto di vista, perché alcuni termini li prende dalle altre scienze,
come la pedagogia generale, medicina, psicologia ecc. Non è una scienza matura, non ha ancora un
linguaggio proprio.
3) Metodi e mezzi di ricerca, di indagine, scoperta: i metodi per conoscere sono molto antichi e
diversi. Un metodo di conoscenza è il metodo deduttivo, cioè da una premessa deduco una
conseguenza. La deduzione è un processo logico: procedere logico del nostro pensiero. La
scientificità è più elevata nel metodo induttivo, cioè in quello che raccoglie una serie di casi
particolari, di dati ed elementi e poi trarre delle conseguenze, non una legge ma una regola. Con il
metodo induttivo noi ricaviamo una regola generale, che diventa poi una legge, che si conferma nel
tempo e nello spazio. Proprio per questo è una legge. Si fa conoscenza anche con una conoscenza
che definiamo per autorità, l’autorità fa scienza. Es. le chiese si rifanno al Papa (avendo lui una
notevole autorità), la politica si rifà allo stesso modo a Mattarella. “IPSE DIXIT”, riferito ad Aristotele
ed altri autori. Noi facciamo continuo riferimento alle bibliografie (esempio tesi di laurea),
l’autorevolezza dei soggetti che noi citiamo fa conoscenza. E questo metodo di conoscere e fare
conoscenza per autorità è molto diffuso. Però non si può dire che sia scientificamente molto valido,
poiché le opinioni del Papa, del ministro dei ministri ecc. sono delle “doxa”, cioè appunto opinioni e
pensieri di questi soggetti; ciò non significa che queste siano legge scientifica, anche se hanno molta
influenza. Altro metodi di conoscenza è il metodo deduttivo, cioè da un premessa deduco una
conseguenza. La deduzione è un processo mentale che compiamo noi attraverso la nostra mente.
La scientificità allora dove la troviamo? È presente e più elevata nel metodo induttivo, che raccoglie
una serie di casi particolari di dati ed elementi per poi trarne delle conseguenze, quindi non una
legge ma una regola. L’induzione è quindi il metodo più attendibile per infondere conoscenza
rigorosa. I medici attuano l’induzione istituendo la cartella clinica, raccogliendo dati. La verifica si fa
anche in questo campo, con i soggetti portatori di svantaggio. Gran parte di questi metodi derivano
dal comportamentismo e si parla di metodi induttivi. La pedagogia speciale utilizza anche metodi
induttivi; la deduzione è la seconda faccia dell’induzione. I mezzi della pedagogia speciale sono
molteplici ed avanzati (es. dal punto di vista tecnologico facciamo riferimento a tutte le protesi per
coloro che ne hanno bisogno opp. Il linguaggio per sordomuti). Strumenti utilizzati per
l’apprendimento.

4) Cultori della materia: (esempio giurisprudenza, il numero di coloro che la coltivano la materia è
alquanto elevato, lo stesso quasi per la medicina) gli scienziati che si dedicano alla ricerca in un
campo di sapere costituisce un punto forte. Una scienza ha bisogno di un numero di cultori elevato,
per alimentare, aumentare, stimolare la ricerca, al fine di avere dati risultati. Nella scuola oggi ci
sono 118000 docenti di sostegno e ci sono dei concorsi in atto perché mancano gli insegnanti.
Quindi cultori di questa materia ci sono, ma tutto il mondo del terzo settore che si occupa dello
svantaggio nella materia più ampia possibile, ha molti docenti che si occupano di soggetti
svantaggiati, pur non essendo mai citati. In tutti gli enti del volontariato ci sono tante persone
brave, nel trattare con questi soggetti e tirar fuori anche delle conoscenze. La pedagogia speciale ha
un numero elevato di cultori della materia.

5) Utilità pubblica de sapere: se una scienza non è utile non è una scienza e non serve. Tutta la
popolazione risente utilmente di alcuni tipi di saperi, come la medicina. Quindi la pedagogia
speciale è utile? Soltanto prima della costituzione italiana nuova. Oggi abbiamo nel sistema
scolastico italiano il 3% circa di ragazzi italiani che hanno bisogno di mezzi e sostegni. L’utilità
pubblica di questo sapere è quindi indispensabile.

6) La logica euristica: la logica col quale si fa ricerca, il processo mentale che il ricercatore mette in
atto quando fa ricerca. La logica euristica della ricerca scientifica per esempio è la criticità, cioè
prendere i dati della ricerca e sottoporli ad esame critico.
Per avere un pensiero critico e dare un giudizio, bisogna raccogliere gli elementi, verifico se hanno
fondamento veritiero/oggettivo), faccio delle considerazioni ecc.

Il pensiero critico ha 3 comportamenti: di fronte ad una qualsiasi posizione/dato/fenomeno/persona si può


accettare, cioè vuol dire far proprio ciò che ascoltiamo e confutarlo però con delle argomentazioni, cioè
elementi che sono oggettivamente inconfutabili (confutarlo: processo mentale che comporta il rifiuto del
parere ecc., non basta solo dire se un qualcosa non va, ma bisogna dimostrare e giustificare). Di fronte un
fenomeno è possibile rifiutarlo (sulla base di elementi inconfutabili, quindi oggettivi) ed accettarlo (senza
ragionare, per autorità), quindi senza innestare il pensiero critico. Il pensiero critico è quindi il porsi di
fronte a fenomeni in accettazione e in confutazione, apportando degli elementi/dati provati. Nella
giurisprudenza per esempio prevale tanto il pensiero critico, anche a scopo difensivo.

IN GENERALE (riassunto): Un sapere per essere scienza deve avere un suo statuto scientifico completo e
maturo.

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