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IL CIRCOLO DELLA PLUS-POTENZA (il moto a spirale)

La stabilità del divenire — in quanto moto spiraliforme — può essere ottenuta, ossia a sua volta
stabilizzata, e resa operante, solo se viene progettato e istituito (fondato) un particolare modo di vedere che
abbiamo definito anticipante, proprio perché deve essere in grado di conoscere già sempre in anticipo il
tracciato stesso del moto della plus-potenza. Si tratta insomma di un vedere che “sta in un punto”, cioè che si
stabilizza e si fissa situandosi in un punto del tempo-spazio, e che si costituisce pertanto come uno stabile
punto-di-vista. Un punto-di-vista singolare: esso deve ogni volta mettere in atto un prospettare
(prospezione), ossia un guardare-in-avanti che, mediante un’opportuna parametrizzazione, riporta via via al
punto-di-vista ciò che guarda e osserva. Si tratta allora di un punto-di-vista prospettico, cioè un guardare che
pone tutto in prospettiva in vista però ogni volta di una retrospettiva o retrospezione. È un punto-di-vista
prospettante-puntuante — organizzato retrospettivamente.

Che natura hanno i parametri grazie ai quali il prospettare (che è posto in atto per il controllo del moto
spiraliforme della plus-potenza) effettua il computante riporto al suo punto-di-vista, cioè attua la retro-
spezione? Ogni parametro sarà anch’esso un punto, cioè ogni volta l’effetto del puntuare, dell’annotare per
punti: sarà insomma quel (nuovo) punto sul quale il punto-di-vista primario prospetta per ritornare a sé
compiendo così la retro-spezione. I parametri sono punti-di-vista prodotti dal punto-di-vista primario; in tal
modo quest’ultimo può attraversare l’intero divenire, vale a dire può prospettarlo da cima a fondo
riportandolo a sé in quanto moto della plus-potenza. Il punto di vista primario pro-spetta il divenire nella
misura in cui ogni volta — puntualmente — lo retro-spetta.

Ogni prospezione è una retrospezione. Ogni retrospezione è necessaria per la successiva prospezione. Ogni
prospettiva sul divenire è una retrospettiva. Ogni retrospettiva è prospettante il divenire stesso.

Il vedere anticipante richiesto dal circolo della plus-potenza è un vedere prospettico retro-spicente: un
adocchiamento che attraversa interamente il moto di potenziamento (il divenire) in cui consiste la volontà per
la potenza, e che guarda alle condizioni di incremento e conservazione calcolandole in anticipo (cioè
riportandole al punto-di-vista primario).

= potenziamento > mantenersi in questo gioco di prospezione e retrospezione (che si lega a quello di
incremento e conservazione)

LA SPIRALE
«Sprirale» — dal latino spira, in cui si sentono i sensi del ripiegare e del torcere, dell’attorcere, nonché
dell’intreccio, del continuo curvare che procede e torna, che si espande raccogliendosi ogni volta in sé. Si
pensi all’immagine del serpente. Le spire della serpe: gli avvolgimenti, gli anelli che la serpe forma con il
proprio corpo. Con un ulteriore traslato, la spirale è quella condizione o situazione che avvolge e stringe in
modo tenace: dibattersi tra le spire del vizio. Abitare nelle spire della plus-potenza.

IL PILOTAGGIO
Il tratto di fondo di ogni computabile processo (della plus-potenza) è il controllo, che si attua in forma di
pilotaggio (prospezione retrospettiva → retro-azione per la pro-azione = retro-azione proattiva). Il
pilotaggio di un processo per mezzo di un altro processo viene mediato attraverso la trasmissione di una nota
direttiva, attraverso l’informazione. Nella misura in cui il processo pilotato a sua volta si retro-notifica a
quello pilotante, e in tal modo lo in-forma, il pilotaggio ha il carattere della retro-azione fondata sul retro-
abbinamento delle informazioni.

MOTO MECCANICO del pensare mediante valori


= mette l’uomo a suo agio perché gli consente di essere semplicemente un ripetitore, dispensandolo dalla
“fatica del concetto”
= ogni valore ne mette in moto altri

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