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LA TEOLOGIA NEL CAMBIAMENTO D’EPOCA

1. L’eredità di Lonergan per la Gregoriana. Lonergan studente e professore. Le idee di


MT sono state sviluppate qui. Tra le opere più importanti della teologia del XX
secolo.
2. Sinodalità. Sulle orme di Papa Francesco cresce la consapevolezza della necessità di
riflettere sul metodo in teologia. 2 orientamenti distinti e significativi: uno volto ad
extra, il riconoscimento dei segni dei tempi, la chiesa in uscita che si riconosce come
abitante della casa comune con porte e finestre aperte. Il secondo punto presta
attenzione ad intra. Amicizia e corresponsabilità per la costruzione del Regno di Dio.
In che modo le voci della chiesa possono influenzare il modo in cui facciamo
teologia? Aiutarci a riflettere ulteriormente sulla sinodalità per capire come il metodo
di Lonergan può aiutare l’università ad essere al servizio di una chiesa sinodale e in
uscita.

SULLA STRADA VERSO “Method in theology”: LA SVOLTA DI LONERGAN


VERSO LE SPECIALITA’ FUNZIONALI

Ivo Coelho

E’ difficile ritenere che la spezializzazione funzionale sia stata inventata da Lonergan, però
liu le ha fatte convergere in un modello e posto al loro cuore le specializz funzionali di
Dialettica e Fondazione.

Da Insight a MT

Dialettica

Sinodalità

Ci sono tensioni nel metodo remeneutico di Insight che devono essere superati fino a MT. Lo
spostamento di Lonergan alla Gregoriana dice di aver incontrato la storicità e questo gli ha
fatto fare 3 cambiamenti: a. l’aspetto esistenziale. Insight è uno studio dell’esperienza umana
e adesso approfondisce il livello esistenziale. Parliamo dell’interiorità dell’umano e non solo
conoscitiva. 2. Sviluppo teologico. Insgith prende per socontato che la teologia comincia con
le verità rivelate, mentre poi inizia con una teologia empirica che comincia con una nuova
fondazione: l’interiorità dei teologi. 3. Svolata del ’65: 8 SF-

DIALETTICA

Al cuore del metodo c’è il metodo dialettico. Conversione e verità. Il progresso è tipoco non
dell’individuo, ma della specie. Soggetti in conversazione e autoconoscenza. Ci si conosce
solo attraverso l’incontro con l’altro, con il testo e con le tradizioni. Il venire alla luce de se e
delle tradizioni. Mutua automediazione attraverso la tradizione. La SF della dialettica si
concentra su conflitti radicali, su orizzonti che sono dialetticamente opposti, secondo la
presenza o meno di conversione. Lo scopo del metodo è portare alla luce questi orizzonti.
Passi che possono essere sintetizzati: valutare i passi precedenti, selezionare quelle radicate in
orizzonti opposti, discernere tra posizioni, decidere come il primo può essere accettato o
ribaltato.

La prima obiettivazione è individuale: quando parliamo evidenziamo chi siamo. Contatto con
gli altri: confronto e critica. La dialettica si deve fare in gruppo. Lonergan poi suggerisce un
altro passo: la dialettica ha a che fare con soggetti che si trattano come oggetti e come
soggetti. In questo ultimo caso la dialettica diventa dialogo: gli studiosi si invitano a vicenda
alla conversione. La dialettica, così concepita, richiede una serie di abilità e strumenti. Non si
può mettere da parte l’interiorità del teologo: porsi domande sulla propria autenticità
personale, preghiera, prassi, impegno per il vicino e, tutto ciò, in un clima di amicicia.

La procedura non garantisce risultati uniformi. Le differenze ultime sono radicate nella
soggettività. La conversione è un atto personale. La dialettica fa appello alla autenticità.
Esperimento cruciale: in questo processo si testa la propria autenticità. La strategia del
teologo non è affermare le propria opinioni, ma mostrare la radice di quello che dice. MT:
cos’è la autenticità per mostrare come raggiungerla. La conquista più preziosa è l’autenticità.
Metodo spiacevolmente esistenziale. L’interiorità non è isolamento, siamo un noi. Questo
metodo invita a prendere posizione. L’autenticità è la chiave del metodo. La soggettività non
sempre è sbagliata. Il punto cruciale è rimuovere le ambiguità. Distinguere l’oggettività nel
modo dell’immediatezza e nel modo mediato dal significato e motivato da valore.
L’oggettività viene da un autentica soggettiva. Questo viene dalla tradizione gesuita del
discernimento ed à bello che PFrancesco riprende la questione del discernimento (Cr: uomo
spirituale).

SINODALITA’

Il MT è sinodale. La teologia è necessariamente collaborativa, come qualsiasi altra scienza.


Lonegran da un metodo che facilita una collaborazione creativa. Questo metodo si base
sull’interiorità comune umana e religiosa. Francesco ricorda ai vescovi che lo Spirito Santo è
stato dato a tutti i battezzati. La dialettica rende il metodo aperto a tutti, non devi mostrare le
tue credenziali! E’ la dialettica che mette insieme gente con diversi orizzonti, ‘ un esercizio
accademico di discernimento individuale e comunitario. E’ un sinodos, adatto ad oggi.

UNA CHIESA CHE IMPARA: IL SIGNIFICATO DELLA SINODALITA’ PER IL


METODO TEOLOGICO

G. Whelan
Momento in cui siamo: passo verso la sinodalità. Rovesciamento di pensiero che
percepiamo…non solo noi teologi dobbiamo dire al processo sinodale cosa fare, ma il
processo sinodale ci sfida. Una chiesa che impara viene da Lonergan e Fred Crow, grande
interprete di Lonergan. L’implicazione della chiesa di MT, non solo una chiesa che ascolta e
non solo insegna.

SF. Al cuore di MT 8 SF. La rilevanza di ciò…. Ancor anon conosciuta, ma che ci aiuterebbe
ad entrare nello spirito del CVII. 3 aspetti della specializzazione:

1. Dipendenza reciproca delle precedenti SF dall’ottava


2. Conversione e differenziazione di coscienza
3. Ruolo dell’opzione preferenziale per i poveri. (Robert Doran)

Ascolto della realtà ad extra. Nella spiegazione delle 8 SF dice che hanno un rapporto
reciproco fra loro. In un certo senso si comincia nell’ottava, cercare di ascoltare la realtà e
cambiarla, ma quando lo si fa si vede che il mio modo di predicare non ascolta i problemi
degli ascoltatori. C’è un processo rovesciato e l’ascolto provoca un nuovo uso delle SF.
L’analisi sociologica di progresso, declino, redenzione può essere un punto di partenza della
nostra riflessione. Cosi la teologia comincia con l’ascolto. Chiesa in uscita (MT cap 14). Si
dice che Lonergan non ha scritto ecclesiologia, ma questi termini… La chiesa è un processo
di autocostruzione di comunicazione del vangelo ai cristiani, ma la chiesa deve essere piò
ampia che solo si sacerdoti. La vita interiore della chiesa non è un fine in se, siamo chiesa in
missione. Mediare la redenzione alla storia, rovesciando il declino e promuovendo il
progresso. La sinodalità ci sfida ad ascoltare ad intra. Segni dei tempi e cosa sente il popolo
di Dio. Nel processo di autostrutturazione della chiesa dobbiamo ascoltare anche ad intra.

Non solo conversione, ma anche differenziazione. Destra rigida che vuol vivere in un mondo
che non esiste e una sinistra frammentata. Come uscire da quel dilemma? Come dialogare in
modo dialettico e personale? Conversione intellettuale… La gran parte della sinodalità si
esprime nella differenziazione del buon senso. Decodificare la saggezza del sensus fidelium
che si esprime nel buon senso. Ma dobbiamo anche vedere il limite del buon senso e questo
spetta a chi ha un ruolo nel processo decisionale della chiesa.

Doran: esempio del pensiero vivo lonerganiano. Parla della conversione psichica. Siamo
wounded healers. Ascolatre gli emarginati. Altri segni del momento prifiquo che sentiamo di
vivere. Veritatis Gaudium, interdisciplinarietà e transdisciplinareità: Amoris Letitia la cui
base è il metodo della morale, la gradualità. Doran ritiene che papa Francesco è il primo papa
di consapevolezza storica.

SULLA TEORIA DELLA STORIOGRAFIA DI METHOD IN THEOLOGY

G. Guglielmi

MT frutto di una lunga gestazione. Fonti di Lonergan: scuola storica del XIX, autori come
Leopod Von Ranken… Si avvicinò grazie a quella cerchia di storici appartenenti allo
storicismo tedesco del XIX sec. Gadamer, etc. Unermann. Lonergan subì l’influsso di altri
come Becker… AL centro della nostra attenzione sta MT. L’interesse di Lonergan per la
storia sta nel tentativo di conciliare storia e sistematica. Cap. 8 e 9 ci danno una visione
compiuta di Lonergan sulla storia. L’interesse alla storia in tutte le SF. Lonergan resta un
teologo sistematico, Non voleva che il sapere teologico si perdesse negli studi storici e
filologici. Fondazione: metodo trascendentale in grado di fondare i singoli metodi dei vari
saperi. La metafisica come totalità di integrare i vari saperi dettata il metodo della
storiografia. Giudizio. Con il giudizio si andava oltre il significato… Se la storia e i saperi
positivi si presentavano come un ambito regionale in un orizzonte più… Immagine della
battaglia. La sua teoria storiografica: eccedenza del significato sulla storia.

Tentennamenti che lo stesso Lonergan esprime in MT: differenza tra interpretazione e storia,
possibilità o meno dello storico di uscire fuori dal proprio punto di vista, ecc. Diversi di
questi elementi richiamano l’autoanalisi di altri autori che riflettono sulla crisi dello
storicismo. La ricerca non di un senso della storia, ma nella storia…. Lonergan ha avvertito il
limite della sua impresa. Piè tardi dice che, pur essendo guidata da un metodo la storia non lo
seguiva totalmente, ma si poneva nell’alveo degli studi umani come la filologia.

VA evitato di cristallizzare Lonergan in una visione sistematica che lo scollegherebbe dal suo
contesto storico, diverso dal nostro.

Dipendenza reciproca delle SF e differenziazioni della coscienza.

Riconoscendo i limiti, riconosciamo la fecondità dei nostri autori. Lonergan a fatto teologia a
cavallo del CVII e la sua formazione è stata prevalentemente dopo il CVI. Il fare teologia
richiama u ambito di competenza, di ambiti… è un intreccio che è transdisciplinare e
interdisciplinare…

Enfatizzare dialettica e dialogo. Convergenza delle religioni del mondo, l’importanza del
dialogo, etc. Astratto e individualistico può essere l’impressione che Lonergan può dare.

Livelli di coscienza… espandere piuttosto che rifiutare. L’insight è ancorato nella struttura
trascendentale della persona.

Distinguere tra una dimensione operativa e la limitatezza che sta negli obiettivi. Crisi dello
storicismo: relatività dei contesti. Fine dell’età dell’innocenza… Fine di un soggetto
trasparente a se stesso.

Differenza tra dialettica e dialogo. Non abbiamo una discussione che tocca la nostra
interiorità, ma se potessimo immaginare eventi in cui abbiamo momenti in cui si può parlare
in senso più personale… Tra un affare strettamente accademico e un modo di fare teologia
che implica la vita dei teologi. Non possiamo pensare a noi stessi isolatamente. Siamo frutto
di una storia in rete… Differenza che tratta i soggetti come oggetti e una dialettica che
divetna dialogo.

L’importanza della genuinità.. autenticità.

Comunicazione: parlare alla chiesa, evangelizzazione, predicazione, ecc.

Lonergan ha appreso, cambiando continente, muovendo il suo pensiero. Una grande capacità
di apprendimento. Prospettiva cumulativa: aggiungere a quello che c’è. Discontinuità
generativa: attraverso crepe che generano nuovi cammini.

ASCOLTARE IL PASSATO
UN ESEMPIO DI TEOLOGIA CONTESTUALE: IL MAGISTERO DEGLI ABUSATI
E IL MODELLO BIBLICO DI RUTH

Stefania de Vito

Bisogno di frenare le ambizioni totalitarie di cui ha sofferto la teologia. Interpretazione dei


testi della bibbia: incontro con i testimoni del passato.

Esperienza di teolgia contestuale che nasce dall’ascolto dei segni dei tempi Sinodalità come
camminare nella storia in ascolto dei segni dei tempi… I segni dell’abuso. Sussidi per la
tutela dei minori. Fenomenologie dell’abuso e ruolo dell’abusato nel ruolo di chi ha sofferto
l’abuso nei processi di guarigione ecclesiale. Cattedra della sofferenza…

Libro di Ruth, esodo e controesodo esistenziale. Lettura delle sue figure nel pattern della
carestia. Elimelech. E’ presente nel background narrativo per orientarsi. Intro: dramma che
sta per svolgersi. Apertura: tempo dei giudici, segnato dal caos… La carestia di Ruth sembra
plausibile dal punto di vista storico. Il punto di partenza della storia: Gerusalemme. Un’altra
storia: nella casa del pane non c’è più pane.

Lonergan atto interpretativo come atto di conoscenza del testo del detto e non detto.
Elimelech aveva ricevuto un’importante eridità di fede, ma anche una fame di Dio e
un’aridità che lo spinge fuori. Segno di questo sono i nomi dati ai figli. Rapporto Elimelech
Dio. Assenza di pane e di discendenza che spinge Noemi sulla strada di ritorno verso
Betlemme. Costruzione di una relazione amorosa con Dio.

Visitare: Dio che…

Shema, ascoltare, interpretazione credente che permette a Noemi di capire la presenza di pane
a Betlemme come presenza di Dio. Il controesodo di Noemi è difficle. “La mano del Signore
si è rivolta contro di me”… Ma c’è ambiguità. Shaddai. Il termine ebraico shaddad che
significa distruzione. IL Dio che distrugge la sua famiglia dalla radici e al futuro. Dio non
parla ad eccezione di 4,3. 6,1. Dono del pane da parte di Dio sana e del figlio a Noemi
attraverso Rut è ferita sanata e apertura…
Prospettiva dell’appartenenza appare di nuovo alla fine.

Storia di rinascita regale in cui la comunità è centrale. Gli anziani. La narrazione della ferita
subita portano all’integrazione di una integrità lacerata.

Fa riflettere la presenza di verbi di risurrezione. La scelta accentrata di Elimelec e la


guarigione di Rut… ascolto del magistero delle vittime. Cosa impara la teologia dalla cattedra
delle sofferenze di Noemi? Assumere il testo sacro per costruire una nuova prassi.
Rielaborazione nella fede e nuova prassi che mira alla ricostruzione di una umanità ferita.

Noemi… Elimelec può simboleggiare un atteggiamento autocentrato senza innescare processi


di ricostruzione. Strategia quasi spontanea di un’intelligenza che si sviluppa…
L’elaborazione dell’abusato diventa patrimonio di tutti. Buon senso o senso comune
dell’abusato che può parlare nel seno della comunità-

Dimensione antropologica da favorire: essere in relazione. Crisi come sfida da riconoscere e


risolvere. Il compito creativo è quello di trovare risposte che sorgono da insight diversi e in
contrapposizione .

Due specialità in gioco: l’interpretazione e la comunicazione. Esercizio di esegesi biblica


contestuale.

Non c’è nessuno che si limita colo a una SF e questo aiuta ad evitare l’assolutismo degli
specialisti.

LE RADICI STORICHE DELLA TEOLOGIA DELLA GRAZIA IN LONERGAN

M. Vanzini

Esempio di come ho provato ad entrare nella storia dello sviluppo di una concreta dottrina.
Cap 4 di MT: mi colpisce la sicurezza con cui identifica il principio della esp religiosa:
l’infusione dell’amore, Innamoramento che indentifica con la grazia santificante. Sembra
superare tante difficoltà teologiche. C’è grazia santificante in ogni esp religiosa autentica. Ma
questa identificazione non ‘ immmediata in altri teologo. Danielou dice che Dio attua in ogni
uomo con la grazia, ma non parla di grazia santificante… Rahner sembra quasi abolire l’idea
che il dono di Dio nell’uomo abbia i suoi tempi perché la grazia è un esistenziale
soprannaturale. Siamo all’opposto a Danielou. Lonergan riconosce che è grazia e grazia
santificante e avviene nella storia dell’uomo. Non è un dato constante. Grazia operans (studio
sulla grazia in San Tommaso). Distizione tra grazia abituale e attuale. Questa affermazione è
pià rispettosa del dato della chiesa che c’è un preparazione alla grazia. L’analisi
dell’interiorità umana permette di collocare bene questo dono.

Come arriva a questa identificazione?

Lonergan comincia il suo studio sulla grazia nella sua tesi dottorale. Esamina tutto il contesto
di Tommaso, quello che aveva recepito. Ottiene una definizione di grazia abituale in
categorie scolastiche e comprende la sintesi di Tommaso perché ricostruisce bene le sue fonti,
il suo contesto, etc. La sintesi di Lonergan non è una collezione, ma entra con gli strumenti
che lui proporrà piò tardi. Grazia, opera di Dio perché l’uomo entri in cià che Dio vuole e il
fine è il bene che è Dio. Nel suo dinamismo verso il bene la grazia aiuta l’uomo a
raggiungerlo. Arrivare ad avere le idee di Tommaso… Approccio estatico, cioè capace di
uscire da sé per ascoltare l’altro.

Percorso… Fa lezioni sulla grazia negli anni ’50 e ’60. Doran riprende queste lezioni nel suo
libro. Appare con forza il tema dell’amore. Grazia vista come partecipazione dell’uomo
all’amore di Dio e la grazia come infusione d’amore. In insight elabora la struttura funzionale
dell’uomo. 958; scoperta del quarto livello, l’uomo decide sul bene costruendo se stesso. La
nozione trascendentale di valore diventa il motore di tutto il dinamismo umano, anche dei
primi 3 livelli, tutto è trainato dall’intenzione del bene che sente che è al di là, che non riesce
da solo a raggiungere. L’intende umano è un movimento unico che punta al bene vero, che
merita davvero.

Alla luce delle acquisizioni che vanno fino a MT diventa chiara la trasposizione che lui fa in
MT tra la grazia tra mozione di Dio o abito e la visione di MT, la grazia come in fuzione
dell’amore di Dio che gli permette di innamorarsi del bene per raggiungere quel bene che è al
di là di lui e trasvalorare i valori umani.

Dopo il CVII: la questione fondamentale sulla grazia dei non cristiani à che si salvano se
riconoscono la voce del bene e cercano di farlo e l’aiuto di Dio è nella direzione del bene. L è
coerente con questa nuova visione o forse ha aiutato o produrre quest’idea. La grazia
santificante l’uomo acquisisce la capacità di tendere al bene.

Dialogo interreligioso: mettere l’accento sul ricevere l’aiuto da Dio da parte di tutti permette
di riflettere in seno al dialogo interreligioso sulla verità, l’aiuto che tutte le religioni danno al
vedere la verità.

Sinodalità: la grazia che Dio infonde come amore per ordinare i suoi valori deve arrivare
attraverso la chiesa al mondo e per questo c’è bisogno di ascolto. La sua attenzione alla storia
ci aiuta a vedere che camminiamo insieme nella storia.

Accoglienza della grazia: responsabilità dell’essere umano. Il dono è universale, ma c’è


bisogno di un’accoglienza. Se evitiamo il relativismo o la rigidità, il dialogo può fiorire
meglio.

Il realismo critico che ci ancora alla verità aiuta più che rendere difficile il dialogo.

DAI MODELLI ALLA SINODALITÀ: IL METODO DEI MODELLI DI DULLES E


LA QUARTA SPECIALITÀ FUNZIONALE DI LONERGAN

T. Kristiatmo

Dulles. Fare ecclesiologia oggi, in modo da mantenere…


Contributo di Dulles alla sinodalità.

Modelli di D. nasca del desiderio di conoscere, puro, distaccato, disinteressato. Andare oltre
certe intuizioni del mistero per formulare alcuni giudizi. L’ecclesiologia di Dulles manca
chiarezza teologica. Moderare questa critica a D…

Ma D.parla di metodo, per lo meno!

Dimorare nella chiesa per capirla.

Un modo critico - realistico di spiegare D. Passaggio dialettica, fondamenti, sistematica. D


non raggiunge questa chiarezza, propone diversi criteri che non risolvono i problemi.

I criteri proposti da D sono una sorta di estroversione. Knowing as taking a good look.
Confusione tra il mondo dell’immediatezza e il mondo mediato dal significato. D riflette
questo realismo dogmatico. Non arriva la giudizio….

Oggettività, in gioco nella sinodalità, senza la quale la sinodalità può regredire in una
democratizzazione della chiesa.

Differenziare le tappe che D non fa.. salta dalla dialettica alla sistematica…

Il ruolo della comunità nel processo sinodale del veder – giudicare – agire. Ci sono dati che
vengono dalla scrittura, dall’analisi dialettica e poi un andare insieme verso. Insight che si
completano e correggono a vicenda da dove viene il processo sinodale.

Capacità di estendere il principio della grazia fuori dai confini della cattolicità.

Rotornare alla gratia operans di L. vuol dire tornare alla radice tommasiana di L. Questione
della traduzione inglese “being in love” che si è tradotto come innamoramento. La traduzione
dal punto di vista teologico migliore o essere o esistere nell’amore di Dio non innamorarsi di
Dio. L’innamoramento è una fase che precede l’amore, ‘ l’anticamera. Ma L parlava
del’amore di Dio in tutta la sua pienezza. S. Paolo nella lettere ai Rm 5,5 parla dell’amore di
Dio come presente in noi. Rm 8, 38-39: nulla potrà toglierci l’amore di Dio.
L’innamoramento e il suo entusiasmo non basta. Dio ci offre un amore pieno e profondo.
L’amore di Dio come realità in noi c’è, ma noi siamo chiamati ad accoglierlo.

Papa Francesco ha detto noi siamo noi che mettiamo Cristo al centro, ma Lui è il centro!

Esistere nell’amore è una scelta di mettere la nostra esistenza nell’amore di Dio.

Being in love e grazia significante in relazione è una novità. L nel MT parla della
conversione come viene definita coincide con il modo di raggiungere la conversione. Quando
L para di dialogo non lo restringe solo ai cristiani.
Esperienza religiosa e fede. Distinzione radicale tra espereinza religiosa che ha scandalizzato
alcuni autori come Emerith Coreth, Every Dullas. Per alcuni non c’è differenza tra un atto
intellettuale e un atto di fede. C’è la dimensione esistenziale dell’esperienza religiosa,
interpretata dalla fede della persona. Per questo ci sono differenti fedi. Abbiamo una maniera
di difendere la verità della fede cristiana. La fede è differente, ma l’esperienza può essere la
stessa.

Innamoramento: L con quel termine vuole esprimere un’esperienza che porta fuori di sé…
proprio dell’innamoramento che fa vedere con occhi nuovi. La sua espressione è molto ardita,
ma allo stesso tempo equilibrata perché la grazia santificante che è abito, disposizione stabile
è preceduta da una disposizione del soggetto, ha bisogno di occasioni ed è preceduta da
grazie attuali. L’inizio del cambiamento dell’essere umano che si rivolge a Dio è una grazia
attuale.

La grazia santificante come partecipazione all’amore del Padre e del Figlio che ci predispone
a ricevere l’amore di Dio.

(DIFFERENZA AMORE INNAMORAMENTO)

ORIENTARE IL FUTURO
Predicazione diretta, oratione recta…

LA CONVERSIONE COME FONDAZIONE DELLA SINODALITÀ:


TESTIMONIARE DELL'UNITÀ DELLA FEDE NELLA PLURALITÀ DELLE
TEOLOGIE

A. Desmazières

Fase in cui la teologia è mediatizzata. La svolta che si opera tra le due fasi… Come il
pensiero di L può contribuire a considerare il pluralismo una ricchezza per la teologia? Come
riconciliare pluralismo e unità della fede che si incarna e si contìcretizza nella diversità
umana?

Il pluralismo ‘ trattato anche in SF dottrine. La minaccia reale per l’unità della fede risiede
nell’assenza della conversione. A conversione ‘è la realtà fuìondazionale e al cuore della FS
fondazione.

1. Come Lo interpreta la nozione di pluralismo


2. Nozione contemporanea di pluralismo
3. Carattere transculturale del metodo

1. Pluralismo in una chiave realista critica


Il pluralismo. L partecipa alla commissione unità della fede e pluralismo teologico. Si
pronuncia con Philips e contro De Lubac a favore della parola pluralismo. Pluralismo
culturale, pluralismo legato alla differenziazione della coscienza, p legato all’assenza di
conversione. Il pluralismo culturale e le conseguenze cruciali. Introduzione di MT: emergere
di una cultura non classicista. Nuovo contesto di pluralismo culturale, non fatto dalla teologia
e che si sta emancipando dal classicismo.

Pluralismo legato alla differenziazione degli stadi di coscienza. L distingue i pluralismo di


espressioni causato da quello culturale e degli stati di coscienza da quello dottrinale dovuto
all’assenza di conversione. Questo rappresenta la minaccia reale all’assenza di dialogo.

La persona, il teologo può cambiare di orizzonte grazie alla conversione. Il pluralismo può
essere oltrepassato nella capacitò di uscire dal proprio orizzonte ed entrare nell’orizzonte
dell’altro. Legami che uniscono Fondazioni a Dialettica che mette in evidenza l’esistenza di
orizzonti opposti che non possono riconciliarsi senza cambiamento e agire libero.
Cambiamento radicale di orizzonte che esercita la libertà in modo verticale. La libertò è presa
di posizione come atto di coscienza, più che di volontà- Conscousness becomes conscious.

La metodologia richiede una presa di posizione personale. Esercizio verticale della libertà.
Cambio fondamentale della realtà umana che è il teologo che cambia la realtà cosi’ come la
realtà cambia il teologo. Il fare teologia è cammino di conversione che riveste un ruolo
primordiale. L’esperienza religiosa è primaria dal punto di vista causale. Amare senza
condizioni né qualificazioni. La conversione morale è decisiva nelle nostre società che
richiamano all’autenticità- La conversione morale come principio di quella intellettuale.
Conoscere non è guardare, è sperimentare, comprendere, giudicare e decidere (credere).
Conversone intellettuale, conversione a credere

3.La conversione al cuore della dinamica sinodale

Papa Francesco incoraggiava a parlare con parresia e umiltà. La sinodalità è radicata nella
conversione umile e nella parresia. Sinodalità: dinamica di cammino fatto insieme.
Conversione non è semplicemente privata. CI si può chiedere se la chiamata di pFrancesco
non sia una chiamata al cambiamento di orizzonte. Il pluralismo richiede una maggiore
sinodalità della chiesa. Le conversioni di cui parla L aiuta ad allargare il nostro concetto di
conversione che non è solo religiosa. La Chiesa è un luogo di esperienza etica. La sinodalià
come cammino per vivere le parole di Cristo: Gv 13.. se avete amore gli uni per gli altri.

Conversione intellettuale. La persona umana è abitata da un desiderio di conoscere che fa la


sua dignità. Il relaizmo critico di L gli fa riconoscere che la Chiesa è in cammino verso la
gloria quindi ciè che raggiunge è precario. Conflitto. Sviluppo umano si fa nella risoluzione
dei conflitti. Assumere e affrontare il conflitto nella sinodalità che non è assenza di conflitti,
ma superamento nella triplice conversione.

Assenza di conversione in quelli che governano la chiesa o insegnano in suo nome. Maggiore
conversione tra teologi. Teologia come disciplina di consenso come ogni altra disciplina.
LA SPECIALIZZAZIONE FUNZIONALE DELLA DOTTRINA ALL'OPERA: LA
TEOLOGIA DELL'ESPERIENZA RELIGIOSA

C. Tagliapietra

6th SF che è la dottrina. ’40, anno in cui lui pubblica la sia tesi di dottorato. Ci metterà 30
anni a mettere insieme la dottrina dell’esperienza religiosa. Cap. 4.

Esperienza religiosa i ordine cronologico e in dialogo in altri autori del XX sec, prima e dopo
il VCII. Non era sufficiente, però, fare un riassunto, ma dire la mia. Il teologo contribuisce a
una teologia sinodale non perché ha un contenuto concreto da mettere a sistema, ma perché il
percorso che ha attraversato corrisponde alla sua esperienza religioso e questo è parte del
contributo che lui ha da offrire.

La tentazione e il prezzo di una teologia deduttivista dalla quale L invita a prendere le


distanze. Teologia dottrinale: quello che potremmo definire come teologia fondamentale in
contesto. Autonomia del contributo del teologo e sinodalità.

Innamoramento che travolge, che trasforma il tuo modo di vedere. Nai fatti quello che
avviene è un esistere nell’amore di Dio che L assume e prende da Rm 5,5. Dottrina teologica.
SI può costruire una teologia dell’esperienza religiosa alla luce della fede e di quella
comprensione di Dio e dell’uomo che è… Fino a quel punto si fanno tante teologie a partire
dell’esperienza religiosa, ma non molte che la analizzano come categoria teologica. L’uomo
che vive nello stato di innamoramento è una nuova creatura, convertito intellettualmente,
moralmente e religiosamente e sperimenta la risposta alla domanda su Dio come colui che è
la fonte dell’amore. Al teologo sono richieste queste 3 conversioni. Cosa L chiede al teologo
che si accinge a fare una dottrina? DI un teologo che vuol far storia?

Convertirsi intellettualmente, moralmente religiosamente, far sporzi per produrre una


dottrina, inserirla nel sistema della fede e cominicarla. La ricerca teologica non è solo una
riflessione sulla fede, ma un evento interno al teologo. Non è solo produzione di qualcosa, ma
frutto della sua esperienza religiosa e che viene trasformato dal suo teologare. E questo non lo
fa solo, ma strutturalmente con altri. La teologia è strutturalmente intersoggettiva. Si rivolge
al futuro. Riguarda il credente che tende a far avanzare la conoscenza teologica. Il fatto che il
teologo si appropria del metodo gli consente di gestire i dati e deve stare nello stato
dell’amore di Dio. Questa è la condizione di colui che si è deciso di vivere una vita santa, per
questo

Perché il teologo possa formulare la sua dottrina deve far proprio un metodo: entrare nel
processo, accettare l’istanza metodica e prendere le distanze da una teologia di stile
deduttivistico. L afferma che la SF della fondazione deriva dall’esperienza religiosa.
Cosa la SF della dottrina mi suggerisce per costruire una teologia sinodale? Ogni teologo
deve operare un continuo discernimento. E’ facile cercare di mettere d’accordo quello che
abbiamo trovato con quello che già c’è. Come porto avanti la ricerca teologica tentano di
essere fedele dalla tradizione? Convertiti e prendi le distanze del deduttivismo. Il teologo
convertito può fare una buona teologia, sana e di frontiera, appropriandosi del metodo. Saper
dialogale con se stesso e con altre posizioni. A quel punto diventa sinodale e si introduce
l’esigenza di un discernimento comune delle dottrine. Il problema dell’unità della fede non
sta nella differenza delle opinioni, ma dall’assenza di conversione.

Autonomia e sinodalità. Il teologo è autonomo perché è retto dalle regole del metodo. Non
deve preoccuparsi di non essere fedele alla tradizione. Cammino sinodale perché il metodo
implica un cammino collettivo.

Distinzione libertà verticale e orizzontale (????). grazia attuale e grazia abituale. Come questa
distinzione ha a che fare con l’inizio della ricerca di L.

La questione della conversione religiosa diventa sempre più importante. Fare un po' di storia
ci aiuta a capire meglio L e vedere i punti nuovi.

L trasforma tutti i livelli dell’interiorità. Guardini fa riferimento a Rm 1, 19-20 che è


complementare. Amore ultramondano.

“Men are sinners”. Peccatori perdonati, guaritori feriti… teodicea di L come elemento
propulsivo per sostenere un autentico sviluppo sinodale. Questione del progresso e del
declino. Guardando la storia della chiesa vediamo entrambi. Tendiamo a pensare lo sviluppo
come crescita continuo, ma L ci aiuta a vedere anche le cose negative. Capire che ci può
essere del declino, ma non è la fine! Parlare di redenzione è dire che il declino non ha
l’ultima parola.

L riconosce il ruolo pubblico della teologia. La teologia può contribuire a contrastare questo
declino. In tutti gli scritti di L si vede l’impronta ignaziana. Senza purificazione non si
avanza, l’illuminazione viene dopo. Coscienza: ascolto del Signore nel nostro cuore.

Possiamo essere religiosamente convertiti, ma non essere convertiti moralmente e


intellettualmente.

FS 8: frutto di tuta la teologia che porta a comunicare quello che abbiamo trovato. Tutto è
inutile se non formiamo la chiesa come processo di autocostruzione, se questa comunità non
prende la sua responsabilità di rovesciare il declino e promuovere il progresso.

Le SF interagiscono: quasi nessuno rimane solo in una e tutti dobbiamo avere cura per
l’ottava. Il pluralismo che può venire da diverse differenziazioni di coscienza. Il pluralismo
deve avere una mano sulla dialettica.

Mantenere lo sguardo sulle dottrine valide che vengono dalla tradizione. Il pluralismo si
occupa tanto della comunicazione.
Fondazioni, Dottrine e comunicazione (Don Claudio)

La dottrina e la creatività del teologo dipende lai segni dei tempi, da ciò che si deve
enfatizzare oggi.

COMUNICAZIONE

Julio Martinez

Murray knew very well insight… We now face the great opportunity to develop a new
paradigm within the Magisterium. New understanding of the Papacy. It does not give
homogenous solution for the problems people face. Participation of those who are in the
periphery in the space of discernment, decision and celebration. But how to listen their
voices? It is time to rehabilitate a new procedure to understand the reality. Contribution of
different fields and cultures. Inter – trans – disciplinarity. VG as a document that helps us to
renew the methodology of theology after Amoris Letitiae. Path of self-transcendence and
knowledge. Without attention to reality there are not intelligent questions and then real and
certain knowledge. Go out to the existential peripheries to meet people there. Where people
are and not there moralist want people to be. Reflection must aim at action. The practical
moment of ethics: dialogue, solidarity and justice. GS: the human and the divine horizon.

Gregory Woimbee

3 magisteri: 3 modi diversi di parlare, sperimentare e operare. CI sono 3 modi di parlare e


operare dal punto di visto epistemologico. Magisterium, sensus fidei, teologia. Si può dire
che la teologia è un magistero, nel senso dell’ascolto, ma sono 3 modi diversi complementari
per fare progredire. Una dottrina senza il magistero e sensus fidei.. etc. Conservare la
specificità della teologia come modo di capire, contemplare una verità ricevuta, conservare il
Magistero come ciò che preserva l’autentificazione. E il sensus fidei che la condizione di
possibilità. Queste cose vanno insieme, ma non sono le stesse. Se invece abbiamo 3 magisteri
abbiamo una competizione. La parola degli abusati ha un livello epistemologico è può essere
un luogo di progresso nel modo di ricevere la parola di Dio. Nella mediazione ecclesiale ci
sono mediazioni personali.

Patto educativo.

Difficoltà all’interno delle facoltà di teologia di dialogare tra le facoltà. Impostazione molto
individualistica.

Ascoltare anche gli abusatori (Rita Segato).

Clima di serenità e bontà fa parte del modo di L di fare teologia.


2 vie di sviluppo umano: dal basso e dall’alto. C’è anche lo sviluppo dall’alto. Prima viene
l’amore, il motore di tutto.

Lonergan insiste sulle due missioni divine: Dio ci raggiunge attraverso il Figlio (spazio e
tempo, Chiesa) e attraverso lo Spirito (libero da spazio e tempo). Dono dello Spirito dato a
tutti.

There is the date with experience, with meaning, and with true meaning. Noi cristiani non
abbiamo solo l’esperienza religiosa senza forma, ma attraverso la Parola vera. Pensare di
usare Lonergan, di applicare il suo metodo.

La dialettica tratta solo dei conflitti radicalmente dialettici.

Amoris Letitia come un nuovo paradigma del ministero ecclesiastico: dall’applicazione della
legge al concreto al discernimento a partire dal concreto per arrivare al concreto.

Creatività in collaborazione.

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