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IL CANTO CRISTIANO ANTICO DALLE ORIGINI ALLE PRIME FORME DELLA POLIFONIA MEDIEVALE - Lezione 1

Ciò che studiamo è il repertorio sacro cristiano antico , quindi siamo indicativamente localizzati sulla linea temporale
intorno al IX secolo d.C.
Le date fondamentali da tenere a mente sono :

313-- Editto di Costantino : concessione della libertà di culto che permette ai cristiani di uscire dalla clandestinità; quindi
nuove basiliche e riti liturgici rinnovati assumendo le forme della cerimonia pubblica

476-- caduta dell'Impero romano d'occidente

529-- San Benedetto fonda il monastero di Montecassino--- il monachesimo si diffonde presto in tutta Europa e all'interno
di questi nascono le biblioteche con lo scopo di tramandare e conservare la cultura musicale antica e medievale.

590-- Gregorio I Magno uniforma il rito in tutta la cristianità occidentale + riordino del repertorio musicale sacro degli ultimi
5 secoli --> canti gregoriani appunto

800-- Carlo Magno diventa imperatore del Sacro romano Impero e utilizza il repertorio di Gregorio Magno I per unificare
culturalmente il vastissimo Sacro Romano Impero.

In Spagna c'erano i Visigoti, mentre a nord avevamo i Longobardi ; i vari substrati culturali hanno condizionato
l'intonazione dei riti .

Dal IX secolo iniziano a diffondersi i neumi in campo aperto, poi dall'anno 1000 con Guido d'Arezzo i TETRAGRAMMI
(quattro righi) do-fa-
LA lingua utilizzata per i canti era il latino perché oltre ad essere la lingua corrente era anche una lingua ritmica in grado
quindi di intrecciarsi bene con la musica.
Venivano utilizzate delle strutture retoriche che facevano capire quando finisce il recitato intonato -- nel X secolo Agostino
ribadiva che secondo lui il testo sacro , se intonato, si ricorda meglio; infatti aveva ragione.

IMPORTANTI FUNZIONI DEL CANTO GREGORIANO :


1- rendere solenne e autorevole il testo sacro, allo scopo di confondere maestosità e dignità alla preghiera
2- garantire la comprensibilità delle parole cantate
3-favorire la concentrazione
4- sviluppare un senso di comunione

Per quanto riguarda il clero, possiamo distinguerlo in due macro-categorie : SECOLARE ( preti, vescovi, diaconi) e
REGOLARE (frati, monaci ,suore)

SECOLARE : facevano le messe ,quindi dei riti, all'interno dei quali si distinguevano due tipi di preghiera, PROPRIA
(variava di rito in rito) e ORDINARIA ( kyria , gloria , credo , sanctus , agnus ) . Questi ultimi venivano messi in musica
perché tanto si cantavano sempre.

REGOLARE : seguivano dei cicli di preghiera che rispettavano le ore canoniche . I SALMI erano il tipo di preghiera più
frequente e questi possono avere tre tipi di invocazione 1) diretta, 2) responsoriale , 3) antifonale , rispettivamente il testo
veniva distribuito quindi su una persona sola, tra un solista e un coro, tra due cori che si alternano.

Dalla MONO DIA  si passa  lentamente alla POLI FONIA.


Venne scritto un trattato in Francia , chiamato " Musica enchiriadis " nel quale viene identificato l'organum parallelo , primo
modello di musica polifonica . Questo solitamente utilizzava dei DISCANTI , ovvero dei moti contrari che partono insieme
e si allontanano per 4 o 5 o 8 e poi si riuniscono .

Verso l metà del XII secolo il sapere antico inizia ad essere commentato nelle prime università ( Bologna in primis) e in
musica si sviluppa sempre di più l'ORGANUM MELISMATICO ( melisma : gruppo di notte di passaggio tra due note
appartenenti alla stessa linea melodica ). In sostanza viene tenuto un canto gregoriano e poi saranno i compositori ad
aggiungerci altre cose dando libero sfogo alla propria creatività .

-- ascolto : " sederunt principes" :  Pérotin (magister Perotinus magnus) (Parigi, 1160 circa – 1230 circa) è stato un
compositore francese, che appartenne alla celebre Scuola di Notre-Dame a Parigi.
- GUIDO D'AREZZO :
. non fu un compositore, ma un insegnante e un teorico vissuto tra il 992 e il 1050.
 . la sua più importante innovazione fu un sistema di notazione realizzato con con righe parallele di diversi colori fra le
quali si pongono le lettere che caratterizzano le note .
. sistema per far ricordare ai cantori l'esatta intonazione delle note -- INNO A SAN GIOVANNI , i primi sei versi
cominciano con note in successione ascendente e chiamò tali note ognuna con la sillaba iniziale corrispondente del verso
: ut , re , mi , fa , sol , la , si , stesse intonazioni che usiamo tutt'oggi.
.Nella musica medievale, la mano guidoniana (o mano armonica) fu un sistema mnemotecnico utilizzato per aiutare i
cantanti nella lettura a prima vista-- solmisazione, prima forma di solfeggio

«Ut queant laxis ‖ Resonare fibris


Mira gestorum ‖ Famuli tuorum,
Solve polluti ‖ Labii reatum,
Sancte Iohannes.»

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