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LE NOTAZIONI POLIFONICHE NERA E BIANCA E LA NOTAZIONE ROTONDA

La notazione della musica polifonica evolve insieme alle forme contrappuntistiche, dal IX al
XVI secolo.
Tra la fine del XII e la metà del XV secolo, è usata la notazione nera, modale o mensurale, così
chiamata perché i segni delle note erano tutti completamente anneriti, come lo sono i neumi dai
quali derivano.
Verso la metà del XV secolo, si diffonde l’impiego della carta in luogo della pergamena,
generalmente usata in precedenza.
Poiché impiegando senza parsimonia l’inchiostro si corre il rischio di bucare la carta, molto
meno spessa e resistente della pergamena, si comincia a scrivere solo i contorni delle note di valore
maggiore: nasce così la notazione mensurale bianca, in uso fino alla fine del XVII secolo, quando
si avrà un ulteriore passaggio: dalla notazione quadrata alla notazione rotonda, che consente
maggiore velocità di scrittura.

Notazione mensurale quadrata nera


Notazione mensurale quadrata bianca

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