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FARFALLA VANESSA.

L'atalanta (Vanessa atalanta (Linnaeus, 1758)), nota anche come vulcano, è un lepidottero appartenente


alla famiglia Ninfalidi, diffuso nelle zone temperate di Eurasia e Nord America.

Questa grande farfalla si riconosce dal vivace motivo color marrone scuro, bianco e arancione, con due piccole
macchie indaco, delle sue ali, che raggiungono l'apertura media di 45–50 mm. L'adulto di questa specie vive per circa
undici mesi.

Il bruco si nutre di foglie di ortica, mentre gli esemplari adulti prediligono le infiorescenze (in botanica è un


raggruppamento di rami che portano fiori) di piante come la Buddleja  (fiori si raccolgono in lunghe pannocchie.)

e la frutta in avanzata fase di maturazione.


Questa specie vive abitualmente in zone temperate, ma effettua delle migrazioni verso nord in primavera e
occasionalmente in autunno - poi in direzione inversa.

Vanessa io, chiamata anche Occhio di pavone (il nome scientifico è Aglais io), qui ritratta da Matteo Trentin, è
considerata tra le farfalle più belle dei nostri territori. L'epiteto “Io” è stato dato, infatti, ispirandosi alla figura
mitologica dell'omonima sacerdotessa di Giunone dalla leggendaria bellezza.

La farfalla Vanessa io si difende dai predatori, ad ali chiuse, sembrando una foglia, ad ali aperte, esponendo quattro
grandi macchie colorate a forma di occhio, Questi ocelli hanno una precisa funzione difensiva: in caso di pericolo, se
per esempio attaccata da un uccello, la farfalla apre le ali, mettendo in mostra i quattro grandi occhi colorati con
l’obiettivo di spaventare l’aggressore.

Ma le strategie della vanessa io non finiscono qui: questa farfalla è una vera e propria maestra del criptismo, cioè la
strategia di difendersi dai possibili predatori confondendosi con l’ambiente circostante: la superficie ventrale delle ali,
di colore dal bruno al nero, le permette di assomigliare a una foglia, tanto e vero che quando si sente minacciata
chiude le ali e rimanendo immobile cerca di assumerne le sembianze.

Oltre che nei boschi e prati, la vanessa io può essere avvistata anche 2.500 metri di quota. Allo stadio adulto trascorre
l’inverno in letargo, trovando rifugio in un albero o in edificio, tornando a volare all’arrivo della primavera, periodo
anche della posa delle uova, che ogni volta possono raggiungere il numero di 400-500.
La farfalla Vanessa io vive 15- 29 giorni
FARFALLA DIURNA:
Le farfalline bianche diurne, che nel Sud Italia sono anche note col nome di “palummelle” (palombelle), sono invece
ritenute dalla tradizione popolare anime di defunti finiti in Purgatorio e che pertanto devono purificarsi in quella
forma.

La palummella, cos’è e cosa rappresenta

Con il termine “palummelle” (palombelle) in napoletano si indicano genericamente tutte le


farfalline (quelle davvero piccole) di colore bianco ma che per lo più sono falene. Vengono chiamate così perché non
solo sono bianche come appunto le colombe, ma anche perché sono ritenute messaggere di (buone) notizie (anche se
la tradizione popolare vorrebbe rappresentino le anime dei defunti che vengono a visitare i parenti vivi, per questa
“associazione” e per altre credenze –> Le false credenze sulle falene).

I napoletani le chiamano “palummelle” (palombelle), termine che sta ad indicare quelle farfalline piccole di colore
bianco.

Le falene odiano l'odore di alcune piante come la lavanda, la menta, i chiodi di garofano, il timo e il rosmarino.
Sfruttando questo punto debole, si possono creare dei sacchetti contenenti queste erbe essiccate da posizionare
all'interno di armadi e cassetti, in modo che il loro odore tenga a distanza gli insetti.
La loro presenza è determinata dalle fonti di luce artificiale – dai lampadari ai televisori – tali da alterare le loro
capacità visive, spesso fino a disorientarle.

Farfalle e anime, un legame che dura da millenni


I motivi per cui l’uomo cerca segni dell’esistenza di un’altra vita, sotto un’altra forma o dimensione, sono sempre gli
stessi da millenni. Il dolore per un lutto, che si tratti di un nostro congiunto, un amico o un animale da compagnia, la
paura della morte, la curiosità. Per questo molte culture hanno sviluppato una serie di leggende riguardo il legame tra
il mondo dei vivi e quello dei morti e dei segnali che consentono di coglierne la loro presenza ancora tra noi, grazie a
piccoli eventi quotidiani, fenomeni anomali e a quelle che i più scettici definiscono semplici “coincidenze”. Uno di
questi segni sembra essere universale ed è legato alle farfalle. Già alcune razze di falene (ossia farfalle notturne), ad
esempio, venivano indicate come annunciatrici di morte nella tradizione medievale. Ancora oggi alcune tradizioni
popolari le collegano ad anime dannate, suggerendo di scacciarle di casa senza però ucciderle.
Le farfalline bianche diurne, che nel Sud Italia sono anche note col nome di “palummelle” (palombelle), sono invece
ritenute dalla tradizione popolare anime di defunti finiti in Purgatorio e che pertanto devono purificarsi in quella
forma. L’origine di questa leggenda sembra risalire all’antica Grecia (che colonizzò il Sud Italia oltre duemila anni fa).

UNA TRADIZIONE CHE RISALE ALL’ANTICA GRECIA


I greci avevano un termine, “psychè”, che esprimeva tre significati eloquenti al riguardo: “spirito”, “anima umana” e
“farfalla”. Un triplice significato che si fa derivare dalla metamorfosi del bruco. Il bruco è infatti considerato l’essere
vivente, forma primordiale che deve ancora crescere, ha una vita limitata e deve imparare, rafforzarsi e prepararsi
all’evoluzione in uno stadio superiore. La crisalide è la morte del bruco nella sua forma terrena, ma al tempo stesso è
l’inizio dell’evoluzione in un’altra forma, in grado non solo di sopravvivere sulla terra ma anche nell’aria, ossia nel
mondo materiale come in quello etereo.

La farfalla, infine, è l’essere che si libera dopo la morte del bruco, in grado di librarsi in volo e raggiungere il cielo. La
metamorfosi della farfalla è così stata facilmente accostata al passaggio dell’anima umana ad un livello evolutivo
superiore.

I SIGNIFICATI VARIANO NELLE DIVERSE CULTURE


Ma i significati attribuiti alle farfalle non sono sempre uguali: se greci e romani ritenevano che fossero le anime dei
defunti che uscivano con l’ultimo respiro, per gli aztechi esse rappresentavano le anime delle donne morte di parto.

I maya credevano che le farfalle fossero spiriti dei defunti tornati sulla terra per un ultimo saluto ai propri cari. In
Messico alcune leggende suggerivano di disegnare sulla schiena di una persona morta una farfalla rossa, per
permettere alla sua anima di trovare la giusta via per l’aldilà.

Anche in Giappone le leggende descrivono le farfalle agli spiriti come le anime di defunti tornate a visitar luoghi già
frequentati in vita. A Okinawa, in particolare, la farfalla che vola di notte è ritenuta essere l’anima di un uomo
assassinato nei pressi.

In Cina, invece leggenda vuole che l’anima di una donna amata, se non sposata, salga al cielo in forma di farfalla.
Tornando in Europa, in Scozia e in Irlanda tradizionalmente vedere una farfalla dorata nelle vicinanze di un defunto o
di una tomba indica che l’anima di costui è ascesa in cielo.

FARFALLE COME METAFORA DELLA SPIRITUALITÀ


da millenni le farfalle sono considerate una metafora vivente di tutto ciò che è effimero e rappresentano il simbolo
della spiritualità dell’anima, capace di sollevarsi dai vincoli della materia così come la crisalide si libera dal suo bozzolo.
Voi, se volete, evitate di scacciarle: sia che siano le anime dei vostri cari tornate a darvi un ultimo saluto, sia che non lo
siano, sono animali di grande bellezza e delicatezza. Due valori di cui il mondo moderno mostra sempre più carenza.

https://www.summermagazine.it/farfalle-e-anime-un-legame-che-dura-da-millenni/

portafortuna: Farfalle rosse, presagio di buone notizie (Può anche essere vista come un intervento divino, la
benedizione di Dio o un Potere Superiore. Rossa: i nativi americani credevano che una farfalla rossa, se avvistata per
caso, fosse presagio di notizie importanti che cambiano la vita.

CHE SEGNO è LA FARFALLA? La farfalla in molte culture è anche simbolo degli antenati in quanto il passaggio dalla vita
alla morte rappresenta la metamorfosi completa, la metamorfosi per eccellenza. Nel suo passaggio da bruco a
crisalide ed infine a farfalla questo insetto simboleggia anche la morte e la rinascita.

Xke muoiono? Le Falene sono quelle farfalline che spesso vediamo girare di notte, impazzite, intorno a fonti luminose
come lampadine e lampioni. Il loro girare vorticosamente sempre più vicine alla luce, però, le porta alla morte per il
calore insopportabile cui si sottopongono.
Una differenza tra specie “diurne” e specie “notturne” è data dal modo in cui tengono le ali quando riposano:
le farfalle “diurne” le ripiegano l'una contro l'altra perpendicolarmente al corpo, le “notturne” le dispongono a tetto
lungo l'addome.
Cosa le attira? Piantate quindi alcune erbe quali l'aneto, il finocchio ed il prezzemolo e vedrete scorrazzare felici tanti
piccoli bruchi. Inoltre le farfalle amano le pozze di fango in cui possono bere l'acqua ed assorbire i minerali quindi una
zona di terreno umido le renderà certamente felici.

In che mese si vedono? Il periodo migliore per osservare le farfalleadulte coincide con la primavera e l'estate. La
maggior parte delle specie trascorre i mesi invernali come uovo o crisalide, mentre altre specie affrontano la brutta
stagione come esemplari adulti ma rifugiandosi in alberi, soffitte o cantine.

Le farfalle più belle che esistono al mondo: la metamorfosi


La farfalla è un insetto lepidottero tra i più belli del mondo. All’ordine dei lepidotteri (Lepidoptera), appartengono
anche le tarme. La metamorfosi della farfalla è il processo che le permette di trasformarsi da bruco a un affascinante
insetto alato. Il suo ciclo di vita si suddivide in quattro fasi:
1. Uovo
2. Larva
3. Pupa
4. Farfalla.
5. La durata di ciascuna di queste fasi, così come la lunghezza della sua vita, dipende dalla specie a cui
appartiene.
6. Possiamo dire che questo insetto si distribuisce in quasi tutto il mondo, eccetto l’Antartide. Si alimentano di
nettare, per cui anche le farfalle sono animali impollinatori.
Le farfalle più belle che esistono al mondo: le farfalle notturne
Strano, ma vero: molti tipi di farfalle hanno abitudini notturne. È proprio quando i raggi solari scompaiono, che molti
insetti alati tendono a uscire dal loro rifugio protetto, poichè diminuiscono i predatori in giro. Inoltre, le ali di queste
farfalle hanno una colorazione che permette loro di mimetizzarsi facilmente tra i tronchi d’albero e le foglie.
 Farfalla Luna spagnola (Graellsia isabelae): una delle farfalle notturne più comuni in Europa, in particolare
nei boschi di Francia e Spagna. Si nasconde nell’incavo degli alberi durante la giornata, e di notte, quando
escono allo scoperto, sono in grado di percorrere grandi distanze, soprattutto nel periodo della riproduzione.
 Farfalla zebra (Heliconius charithonia): un’altra specie notturna piuttosto comune da vedere in Florida, Stati
Uniti, nonché in America del Sud. Si presenta con ali nere con strisce bianche. Nella fase di larva il corpo è
scuro e pieno di peli.
 Polythysana cinerascens è uno dei tipi di farfalla più particolare. Rintracciabile ampiamente in Cile, questo
genere di farfalla suddivide le abitudini in base al loro sesso: i maschi sono diurni e le femmine notturne. Sulle
loro ali appaiono diversi colori, ma soprattutto risaltano quattro macchie circolari che sembrano degli occhi.
Grazie a questa caratteristica riescono a sviare l’attenzione dei predatori, che le confondono con uccelli o
animali di maggiori dimensioni.

Le farfalle più belle che esistono al mondo: le farfalle diurne


Le farfalle diurne, invece, spiccano per i loro colori sgargianti e risultano più eleganti. Vediamone alcune:

 Pieride della senape (Leptidea sinapis): questa è la prima delle farfalle diurne che osserviamo. Si tratta di una
specie che si trova in Europa ed in Asia, dove vive nei prati e nei campi. Misura fino a 42 mm, e
disgraziatamente la sua specie è fortemente diminuita durante la ultima decade. Si presenta con corpo e ali
bianche e alcune zone argentate. A volte possiede piccole macchie nere.
 Quercusia quercus:  questa, invece, è un tipo di farfalla con ampia distribuzione in Europa. Misura 39 mm e fa
nidi negli alberi, dove forma colonie estese. Si alimenta di nettare ed è solita volare durante i pomeriggi estivi.
I colori di questa farfalla cambiano rispetto al sesso: i maschi presentano una colorazione simile al caffè e al
grigio, mentre nelle femmine sono presenti macchie blu sulle ali superiori.
 Hamearis lucina:  questa è una specie tipica della Spagna, talvolta presente anche in Inghilterra. Misura circa
32 mm e abita le zone di prati e boschi, dove vive in colonie. Il suo corpo nero presenta delle macchie
arancioni.


Le farfalle più belle che esistono al mondo: le farfalle più grandi
Le farfalle normalmente sono conosciute come animali piccoli e discreti, ma possono essere anche di grandi
dimensioni. In alcuni luoghi si possono trovare infatti con farfalle che misurano anche 30 cm.

 La farfalla della regina Alessandra (Ornithoptera alexandrae)


 Farfalla Atlante (Attacus atlas)
 Farfalla Imperatore (Thysania agrippina)
 Morfo blu (Morpho menelaus)
 Farfalla aurora (Anthocharis cardamines)
 Vanessa io o Occhio di Pavone (Aglais io)
 Farfalla monarca (Danaus plexippus)
 Alcune farfalle hanno un’apertura alare impressionante, mentre altre sono piccole e delicate. In generale le
farfalle più piccole in dimensioni hanno anche una speranza di vita inferiore, e posseggono una colorazione
più semplice, spesso a tinta unita.
 La farfalla monarca è tra le più famose e apprezzate al mondo, la si trova nel Nord America e le sue ali
arancio presentano un contorno nero e puntini bianchi, spettacolari!
 Il morfo blu è un lepidottero esotico dal colore blu brillante, con toni cangianti, molto bello. Si distribuisce nei
boschi dell’America Centrale e Meridionale, dove vive tra gli arbusti per alimentarsi di bruchi e nettare dei
fiori. Oltre alla sua speciale colorazione, misura fino a 20 cm, per cui è una delle farfalle più grandi al mondo.
 Un’altra tra le farfalle più grandi è la farfalla atlante, le cui ali aperte raggiungono i 30 cm di larghezza. È
possibile trovarla in Cina, Malesia e Indonesia, dove vive nei boschi. Le ali di questa farfalla presentano una
colorazione che combina castano rossiccio, con verde pallido e crema. È una specie allevata per ottenere la
cera.
 A ridosso dei Colli Euganei, nel cuore di una delle più grandi zone termali d’Italia, c’è la prima Casa delle
Farfalle realizzata nel nostro Paese e une delle prime al mondo.

 La monarca (Danaus plexippus (Linnaeus, 1758)) è una farfalla della famiglia Nymphalidae, nativa


dell'America. È probabilmente la farfalla più conosciuta di tutto il Nord America. La Monarca è l'“insetto
nazionale” degli stati dell'Alabama, Idaho, Illinois e Texas, e la “farfalla nazionale”
del Minnesota, Vermont e Virginia Occidentale. Nel 1989 è stata nominata "insetto nazionale" degli Stati Uniti
d'America.

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