14 settembre 2022
La storia doveva essere fondata su documenti certi e sicuri, la storia doveva dire la verità
riesumando il passato. Questa idea fu scritta nel testo di Leopold Von Ranke (1795 -1886),
che scrisse un testo mastodontico nel quale de nì che lo storia non doveva patteggiare i fatti di
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nessun soggetto, ma doveva solo basarsi su fatti veri certi che raccontino il passato
“apologicamente” (apologia della storia) ovvero senza l’in uenza di nessun pensiero. Nasce il
bisogno di tendere alla neutralità, alla ricostruzione dei fatti oggettiva.
La storia deve differirsi dal giudizio personale, ma è possibile descrivere i fatti senza giudizio
personale? Per Bloch no, perché il passato è terminato e noi possiamo solo avvicinarci e non
potremo mai sapere quale sia.
Opposizione alla storia come morale, tentativo di avvicinare la storia alle scienze esatte.
Bisogna allontanare il giudizio personale per studiare la storia (esempio romani – Colosseo –
belve feroci che ammazzano le persone)
Edward Hallett Carr (1892-1982) grande giornalista e vicedirettore del Times, disse che è
lo storico colui che decide quali sono i fatti interessanti, i fatti storici, i fatti degni di
essere raccontati. I fatti storici non esistono nché gli storici non li creano. Signi ca non solo
dare libertà, ma anche dare allo storico la responsabilità di scegliere i fatti utili e degni di
essere tramandati e studiati, accentuando il relativismo storico attraverso questo
pensiero.
LE FONTI
Le fonti sono il punto di partenza, sono tutte quelle tracce che si portano dietro un eco di un
fatto storico, ma le fonti hanno la necessità di essere ltrate tra fonti primarie ovvero quelle
che sono state a diretto contatto con l’evento storico.
Le fonti vanno comunque vagliate (pluralità delle fonti e corretto uso di queste) per
esempio il testimone oculare è lui stesso oggetto di indagine perché la memoria di una
persona non può essere una fonte primaria. (veri ca delle fonti)
Confrontabilità delle fonti, necessità di ltrare e confrontare le varie fonti tar di loro e
provare a vedere quali sono quelle più attendibili.
Idea di fondo della storia: LA STORIA CAMBIA NEL TEMPO ED è SOGGETTA A UNA
CONTINUA RISCRITTURA – RELATIVISMO DELLA STORIA (VOLTAIRE fra i
primi a postularlo, mediante la critica all’eurocentrismo del racconto storico). Ogni storia
cambia in base a chi la racconta o a chi la scrive.
Fino al 700 Storia come APOLOGIA, storia PROVVIDENZIALE
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Anche in seguito la storia fu fatta da MASCHI, BIANCHI, EUROPEI, BORGHESI,
ADULTI (modello che entra in crisi tra 800 e 900). Costruzione di una identità̀ ; legami con il
censo, la lingua, il genere, la nazione (NAZIONALISMO).
Benedetto Croce: “ogni storia è sempre storia contemporanea” quindi, relativismo del
racconto storico in relazione con il contesto di chi scrive la storia. (esempio: avversione degli
illuministi verso il Medioevo: racconti storici in ciati)
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Rischio: la storia allora diventa immobile? La critica alla lunga durata sottolinea il rischio di
congelare la storia in permanenze immutabili, perdendo il divenire e il mutamento.