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L'Europa riscrive le regole della finanza

In risposta alla crisi, l'UE sta rivedendo l'intero modello europeo di governance economica comunitaria e avviando la costruzione di una nuova architettura di vigilanza del sistema finanziario. Il mondo cooperativo non sar esentato dalle ricadute della rivoluzione in corso. Governance Economica La crisi greca e il rischio per la stabilit della zona euro hanno messo in luce l'interdipendenza e la vulnerabilit degli Stati membri, obbligando l'UE ad agire. Le misure d'urgenza intraprese per stabilizzare il settore finanziario, rivitalizzare l'economia, rinsaldare l'Eurozona non saranno sufficienti. Ci sar anche bisogno di una strategia di lungo periodo per coordinare le politiche economiche nazionali. Al proposito, la Commissione Europea ha proposto quattro linee di azione: rafforzare il Patto di Stabilit; estendere la sorveglianza agli squilibri macroeconomici; creare un "Semestre Europeo" per coordinare le finanziarie nazionali; avviare un meccanismo per la gestione delle crisi. Le proposte legislative sono gi in cantiere e Commissione, Consiglio e Parlamento sono decisi a negoziare compromessi condivisibili per assicurarne la messa in opera entro il 2011. Supervisione finanziaria L'impianto della supervisione finanziaria comunitaria stato ufficialmente approvato, con un Board Europeo per il Rischio Sistemico (ESRB) e tre Autorit di Supervisione Europea (ESAs) per le banche (EBA), i mercati (ESMA) e le pensioni (EIOPA). L'obiettivo ora renderlo operativo entro gennaio 2011. Secondo gli accordi, le tre ESAs avranno potere di intervento sui supervisori nazionali e sui singoli istituti di credito, in caso di: disaccordo tra supervisori nazionali; violazione di una normativa europea; stato di crisi dichiarato dal Consiglio Europeo. LESRB sar guidato dal Presidente della BCE per i primi cinque anni e interverr solo in caso di rischio sistemico, mentre le ESA si dedicheranno ai settori di riferimento. Tuttavia, la riforma non si limita al solo quadro di vigilanza. A met settembre sono state approvate misure legislative in materia di agenzie di rating creditizio, hedge funds, private equity e derivati. Altri interventi, come la revisione della direttiva sui requisiti di capitale (CRD4) legata a Basilea III e la revisione della MiFID, sono attese entro fine anno. Il processo revisionale in corso costituisce un notevole passo avanti, ma molto resta da fare. Il Commissario Barnier ha dichiarato che "la vera prevenzione delle crisi ha inizio all'interno delle imprese stesse. Dobbiamo garantire la presenza di controlli interni pi efficaci, promuovere una migliore gestione del rischio, rafforzare il ruolo delle autorit di vigilanza." Aggiungendo che tutte le banche saranno interessate dalle nuove misure - "comprese le banche di credito cooperativo che non si considerano responsabili della crisi" - pur riconoscendo la necessit di proporzionalit, per non penalizzare l'economia reale. L'agenda della Commissione del resto in linea con quanto stabilito nei summit del G20, nella consapevolezza che un coordinamento delle riforme a livello internazionale sar indispensabile per evitare nuove crisi in futuro. Previsioni FMI Il FMI prevede che anche nel sistema finanziario futuro le banche cooperative continueranno a prosperare, contrariamente agli istituti di grandi dimensioni. L'analisi completa in: Redesigning the contours of the future financial system, L. Krodes e A. Narain, FMI, 16 agosto 2010.

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