Fu uno dei personaggi più importanti della storia di Castel Goffredo: a lui si deve
gran parte dell'impianto urbanistico rinascimentale del paese, che elesse a
capitale del suo feudo, comprendente anche Castiglione e Solferino.
Voci di qualità
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La cirrosi epatica è una patologia epatica cronica e progressiva, caratterizzata
dal sovvertimento diffuso e irreversibile della struttura del fegato, conseguente a
danni di varia natura (infettiva, alcolica, tossica, autoimmune) accumulatisi per
un lungo periodo. La cirrosi epatica rappresenta quindi il quadro terminale della
compromissione anatomo-funzionale dell'organo. Il termine "cirrosi" deriva dal
greco: κίρρωσις; kirrhos (κιρρός) che significa "giallastro" e -osis (-ωσις) che
significa "condizione", una parola che descrive l'aspetto di un fegato cirrotico.
Alcune delle sue cause scatenanti principali sono l'abuso di alcol, le epatiti
croniche virali o di altra natura.
Durante gli esordi della malattia, spesso non si presentano sintomi, ma con il
progredire della condizione il paziente può accusare, insieme a sintomi aspecifici
(stanchezza, dispepsia), prurito, edema agli arti inferiori, colorito giallo delle
sclere (subittero) o della cute (ittero), raccolta di liquido nella cavità
peritoneale (ascite) o sviluppare un angioma stellare (delle "macchie" rossastre
simili a ragnatele) sulla cute. Le principali complicanze includono encefalopatia
epatica, sanguinamento dalle varici esofagee e tumore del fegato. L'encefalopatia
epatica provoca confusione mentale e può portare a perdita di coscienza. L'accumulo
di liquidi nell'addome può diventare spontaneamente infetto.
La diagnosi si basa sull'esame obiettivo, sulle analisi del sangue, sulle tecniche
di imaging biomedico e sulla biopsia epatica.
Alcune cause di cirrosi, come l'epatite B, possono essere prevenute grazie alla
vaccinazione. Evitare di assumere alcol è raccomandato in tutti i casi di cirrosi.
L'epatite B e C possono essere curate con farmaci antivirali. L'epatite autoimmune
può essere trattata con farmaci steroidei. Altri farmaci possono essere utili per
fronteggiare le complicazione, come il gonfiore addominale o quello delle gambe,
l'encefalopatia epatica e o la dilatazione delle vene esofagee. Nei casi gravi di
cirrosi può essere preso in considerazione un trapianto di fegato.