1) La notte prima dell’incontro con Renzo, don Abbondio trascorre una
notte insonne a causa dei numerosi pensieri che lo tormentano, non
sapendo cosa fare per non celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia. Dopo vari ripensamenti, don Abbondio sceglie la soluzione più facile, ovvere perdere tempo e rinviare il matrimonio. Il mattino dopo Renzo giunge presso la sua abitazione per stabilire gli ultimi dettagli; egli è descritto come un giovane benestante di vent’anni, un filatore di seta, vestito da festa e con un’aria spavalda (da bravo). Don Abbondio inizialmente perde tempo, finge di essersi scordato che il giorno del matrimonio sia oggi. Successivamente spiega che vi sono alcune formalità che devono essere ancora sbrigate e inizia a elencare in latino, con lo scopo di confondere Renzo, tutti i motivi che impediscono il matrimonio o lo invalidano. Renzo quindi si incammina verso casa di Lucia, ma lungo la strada incontra Perpetua che si lascia sfuggire il motivo per cui il parroco non voglia celebrare il matrimonio, senza però specificare chi sia il colpevole. Renzo allora si reca di nuovo da don Abbondio e riesce a estorcergli la verità: Don Rodrigo non vuole che le nozze siano celebrate. Così Renzo si allontana con la voglia di uccidere Don Rodrigo, ma si calma al pensiero di Lucia. Arrivato presso la casa della sposa, egli le racconta quello che è successo e Lucia è meravigliata che Don Rodrigo sia arrivato fino a questo punto. Intanto Lucia manda via le amiche dicendo che il matrimonio non si sarebbe celebrato perché il parroco non si sentiva bene. 2) In questo capitolo è usato il meccanismo narratologico dell’antifrasi o ironia, che consiste nel mascherare il proprio discorso dicendo qualcosa di diverso oppure l’opposto di ciò che si pensa veramente. Essa è usata dal narratore (Manzoni) nel confronto tra il principe di Condé e don Abbondio. Il principe, coraggioso militare riesce a dormire prima di una battaglia, mentre Don Abbondio non riesce a dormire la notte prima di parlare con Renzo. 3) Manzoni ha collocato come protagonisti del suo romanzo un filatore di seta ed una ragazza di origini sociali modeste perchè era un argomento moderno e popolare e serviva per attrarre i lettori; così facendo Manzoni si avvicina alla realtà contadina e operaia.