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dopo il 1830 le industrie avevano cominciati a diffondersi anche in altri stati

dell europa del nord-occidentale:Belgio,Francia, Germania.Negli ultimi anni


dell’Ottocento l’industrializzazione si diffusero anche negli Stati Uniti e nel
Giappone.Tra la fine dell’Ottoceno e inizio Novecento, grazie al progresso
scientifico e tecnologico quegli anni vennero definiti come Seconda rivoluzionr
industriale. In quegli annici fu la scoperta del petrolio e dell’elettricità. Nel
campo dell elettricità Thomas Alva Edison invento il fonografo nel 1878 e nel 1879
inventò la lampadina elettrica. Un’altra svolta era l utilizzo del petrolio che
venne chiamato ORO NERO.Ci furono notevoli progressi nel settore della chimica con
i colorati tessili e sostanze plastiche, e anche nel settore farmaceutico con i
medicinali sintetici.Infine ci fu l’acciaio che divenne un materiale fondamentale
nella tecnologia delle costruzioni.questi progressi portò l aumeto del aspettativa
di vita e il calo del tasso di mortalità.nel 1871 ci fu il primo traforo
ferroviario del Fréjus. ci fu anche l invenzione dei piroscafi a vaporo il
telegrafo e il telefono. Nel 1871 Antonio Meicci inventò il telefono e trent anni
dopo guglielmo marconi inventò il primo collegamento senza fili. Le fabbriche
spesso facevano una quantità di prodotti superiore alla domanda dei conservatori e
buona parte rimaneva invenduta, e questo portò a sovrapproduzione,licenziamenti e
disoccupazione.E grazie al protezionismo nacquero grandi società.Dopo la grande
depressione si avviò un nuovo ciclo di espansione industriale e in frabbrica
comparve la catena di montaggio.in italia la produzione agricola conobbe gravi
difficolta e il governo emanò il protezionismo. La crisi economica e la
disoccupazione furono la causa di fenomeno migratorio che assunse dimensioni enormi
e a partire dalla meta del XIX seco l’Europa settentrionale migravano verso
l’America. Nel decennio 1881-1891 furono circa due milioni di italiani che
abbandonarono la penisola e partiro per l’America e nel giro di un trentennio
partirono dall’Italia circa 13 milioni di persone. I paesi di destinazione furono
l’Argentina, il Brasile e gli Stati Uniti. La vita dei migranti non era facile
perché gli venivano assegnati i lavori piu faticosi e a vivere in abitazioni
fatiscenti.

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