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TUTTO QUELLO

CHE AVRESTI
SEMPRE
VOLUTO
SAPERE SUI
TAROCCHI
MA NON HAI MAI OSATO CHIEDERE

A CURA DI CECILIA LATTARI

WWW.CECILIALATTARI.COM
Leggo le carte sin da quando ero una
ragazzina. Mi aggiravo tra i miei amici, in
estate, con un mazzo di carte da gioco – mi
ero inventata tutto un codice fantasioso per
ritrovare nel mazzo significati e consigli arcani.

Poi mi fu regalato il mio primo mazzo – un


mazzo che ho sempre usato poco, a dir la
verità, perché in quel periodo ero assorbita
dalla vita da studentessa della Scuola di
Teatro e dallo studio dell’I Ching e dai cieli
infiniti di Bologna.

E’ stato grazie ad un’amica che ho ripreso in


mano il mazzo di Tarocchi. Insieme a lei ho
rispolverato tutto quello che sapevo, e passo dopo passo mi sono rimessa a studiare,
interpretare e farmi guidare da quelle carte così magiche.

Qualche anno fa, quando lavoravo come commessa in un’erboristeria di un centro


commerciale, una mia collega mi disse: “Ma perché non usi i Tarocchi nel tuo lavoro? Ti
dovresti inventare qualcosa!” Questa sua idea ha trovato sempre più spazio in me, e così
è iniziato il mio lavoro di consulenze intuitive. Insieme a quelle oggi offro anche consulti
floriterapici, perché sono diventata Floriterapeuta e sono anche erborista laureata.

Uso i Tarocchi, i Fiori di Bach e le piante officinali per aiutare le donne a tornare in
contatto con il loro mondo più autentico e ad essere felici.

I Tarocchi mi hanno fatto incontrare Francesca Matteoni, che è una poetessa e che
legge i Tarocchi come me; grazie ai Tarocchi siamo diventate amiche, e teniamo insieme
laboratori creativi dedicati alle piante, alla scrittura ed ai Tarocchi Intuitivi, ovviamente.

Posso dite che i Tarocchi hanno cambiato gran parte della mia vita. E che continuo a
cambiare insieme e grazie a loro. Sono biglietti magici per un viaggio indimenticabile.

Sito: www.cecilialattari.com

Instagram @cecilia.herbs.and.tarot

Facebook: www.facebookcom/ cecilia.lattari

Il materiale che trovi qui dentro è di mia proprietà intellettuale. Se vuoi condividerlo con le tue amiche,
indirizzale al link dal quale possono scaricare gratuitamente il pdf. Non barare, che ti vedo!

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Mi piacerebbe, ma ho paura!

Mi sono sentita dire questa cosa un milione di volte: cavoli, che bello, fai i Tarocchi! Ma
non fa per me, io ho paura di farmi leggere le carte!

I motivi spesso sono molteplici: perché porta sfiga, perché scoprirò cose terribili sul mio
destino, perché possono condizionarmi, perché sento vibrazioni strane, etcetera.

Vediamo di sfatare tutti questi miti: perché sono proprio quello che ho appena detto!
Ovvero miti, qualcosa che appartiene ad una visione passata delle cose, e che è
fortemente condizionata da una visione iper-razionale, per la quale l’intuito, la fantasia, il
parlare per immagini ed i sogni sono “tutte sciocchezze”.

In Italia è ancora molto diffusa questa visione dei Tarocchi: come se fossero uno
strumento per predire il futuro, per indovinare che cosa accadrà o per lanciare anatemi
vari. Devo dirti una cosa: non è affatto così.

Non voglio negare che esistano persone sensitive, sensibili, che possono avere
premonizioni su accadimenti futuri – ma questo tipo di persona, beh, può dirti qualcosa di
sorprendente anche semplicemente leggendo le posate della tua cucina.

Quello che voglio dire, e che è davvero fondamentale sapere prima di avvicinarsi ai
Tarocchi, è che il futuro è tutto nelle tue mani. E’ così, baby. Questo significa prendersi la
responsabilità della propria felicità – e delle proprie scelte.

I Tarocchi non leggono il futuro, perché il tuo futuro è affar tuo – e di nessun altro. Perché
anche se possono accadere cose imprevedibili, noi decidiamo come reagire, come stare
nelle cose, e che piega dare alla nostra vita.

La felicità è una scelta, dice Gala Darling. E io non potrei essere più d’accordo con lei.

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I Tarocchi non sono mazzi di carte polverosi nascosti in qualche scrigno di legno, sotto una
botola, nello scantinato di una stamberga medievale – i Tarocchi sono uno strumento
fighissimo, efficace, succulento per capire meglio te stessa ed il tuo presente.

I Tarocchi sono attuali, sono colorati, sono nuovi; spesso sono realizzati da artiste o artisti
indipendenti, e possono essere dedicati alla botanica, al femminile, alle Dee, alle stelle e
alla Luna, alla vita di tutti i giorni…e potrei continuare per ore!

I Tarocchi sono piccole opere d’arte; non troverai mai un mazzo di Tarocchi uguale
all’atro, eppure tutti hanno un denominatore comune, che è quello legato al significato
delle carte stesse.

I Tarocchi sono un alfabeto prezioso che ti permette di parlare per immagini, di pensare
per immagini: sblocca la creatività, lascia spazio all’immaginazione, libera la mente e la
fa volare. Ti permette di sognare ad occhi aperti, focalizzando meglio quella che sei e
quello che vuoi.

I Tarocchi servono proprio per far luce sulle tue risorse personali, su quello che sei e quello
che puoi diventare, sui tuoi momenti down. E’ come chiedere un consiglio ad una saggia
saggissima donna che ti conosce assai bene.

I Tarocchi sono specchi per te stessa, spiegano e inventano i tuoi giorni, ti permettono di
vedere tutto in un altro modo.

E, soprattutto: i Tarocchi ti aiutano. Sono una bacchetta magica che illumina il sentiero.
Sono un caleidoscopio di possibilità e di forme, di sensazioni e di emozioni, e puntano tutti
a quella che sei. Disvelano te stessa a te stessa.

Che ne dici, ti fanno ancora paura?

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Il viaggio con i Tarocchi è una storia d'amore, che ha le sue domande e le sue risposte
(che sono quelle che tutti cerchiamo).
Eppure, le Carte non funzionano come un Google dell'Universo: non puoi formulare
qualsiasi domanda.

Penso che in parte questo appartenga alla natura stessa dei Tarocchi, che sono simboli,
archetipi e come tali vanno interpretati: sono un alfabeto intuitivo, che non può essere
confinato in maniera troppo stretta. E' un linguaggio fantastico: sarebbe come se ti
chiedessero di raccontare una fiaba utilizzando solo due o tre parole: difficile, no?

I Tarocchi non possono essere incasellati: la loro voce si espande, e ti porta messaggi
precisi ma sempre poetici, in un certo senso. Hanno bisogno di spazio, di una grande
pagina bianca, dove poter raccontare la tua storia.

Vediamo, allora, che cosa è meglio NON chiedere ai Tarocchi :

1. Il mio principe o la mia principessa azzurro mollerà la tipa con cui sta adesso/con cui
convive/etc.? oppure, come questa, altre domande che riguardano la vita privata di
qualcuno. Non è etico chiedere questa cosa ai Tarocchi: sarebbe come spiare nella vita
di un'altra persona, e a meno che tu non sia Grace Kelly nella Finestra sul cortile, meglio
guardare nel proprio giardino. Puoi però trasformare la domanda in: come posso vivere al
meglio la mia storia d'amore? Come posso affrontare il fatto che il mio amore abbia
un'altra relazione?

2. Sono sano? Ho qualche malattia? questa domanda, come tutte le altre relative alla
salute, vanno fatte ad un medico: io, come molti altri tarot's reader, non esploro questioni

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legate alla salute- perchè lascio che siano le figure professionali giuste a dare questo tipo
di risposta.

3. Sono incinta? e qui ti racconto una cosa molto personale: ho fatto questa domanda ai
Tarocchi milioni di volte, e ogni volta la risposta era relativa non tanto al fatto in sè quanto
alla mia predisposizione, a quello che pensavo e che sentivo profondamente rispetto alla
questione.

In effetti, il modo migliore per avere la risposta a questa domanda è un test di gravidanza!

4. Dovrei accettare quel lavoro? e tutte le domande che iniziano con dovrei...: la
responsabilità delle tue scelte è solo tua- i Tarocchi possono aiutarti a vedere meglio la
questione, a capire quali sono i pro e i contro della scelta. La domanda, riformulata,
potrebbe essere: cosa posso aspettarmi riguardo quel lavoro/quella particolare
questione? Ecco che qui i Tarocchi possono aiutarti nel prendere una decisione che
rimane tua.

5. Vincerò la causa? tutte le domande che hanno pertinenza legale vanno affrontate
nelle loro sedi: se hai bisogno di un consiglio legale, trovati un buon avvocato: io, in
particolare, non faccio letture che riguardano questioni legali, perchè non lo ritengo
professionale nè appropriato.

6. Tutte le domande che hanno come risposta solo si o no: i Tarocchi sono un
fantastico modo per conoscere meglio te stessa ed il mondo che ti circonda, ma non
sono strumenti per leggere nella mente. Le domande chiuse, come ti spiegavo prima, non
funzionano bene con il linguaggio dei tarocchi.

Ok, ho capito, sotto con le domande fighe!

Le domande migliori sono domande aperte, che ti possono aiutare a vedere meglio una
situazione, a scoprire le tue risorse nascoste, a capire quali azioni puoi compiere e per le
quali è meglio aspettare;

sono ottime domande quelle che non sono troppo vaghe nè troppo dettagliate: pensa di
dover tracciare un quadro con qualche pennellata, e di lasciare il resto alla mano dei
Tarocchi!

Ecco una serie di ispirazioni che possono aiutarti a formulare la domanda giusta:

 Che cosa ho bisogno di sapere, riguardo alla situazione?

 Come posso aumentare la mia capacità di...?

 Quali sono le mie risorse, riguardo a...?

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 Che cosa è necessario cambiare, per fare questa cosa?

 Come posso relazionarmi al meglio con...?

 Quali sono i punti forti e i punti deboli della mia relazione con...?

Per esempio, la domanda chiusa mi sposerò quest'anno? può essere riformulata


come che cosa ho bisogno di sapere, per potermi sposare entro quest'anno?

Una volta che formulerai la domanda giusta, riceverai anche una risposta esauriente ed
ispirante. Un pò come quando chiedi al tuo amore di farti un grattino alla schiena, e lui
individua subito il punto giusto.

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Piante e Tarocchi sono assai legati: iniziamo con il dire che dentro alle carte dei Tarocchi,
puoi trovare molto spesso fiori, piante, alberi – ognuno con un suo significato ed una sua
ragion d’essere.

Io ho conosciuto piante e Tarocchi quasi nello stesso periodo: per parlare di piante devo
tornare molto indietro. Torno ad un pomeriggio di primavera, ero dalla mia nonna ed a
trovarla c'era suo fratello, lo zio Sveno. Me lo ricordo come un signore gentile, alto e
magro, con un bellissimo sorriso. Lo zio Sveno mi leggeva sempre una pagina del mio
inseparabile Diario delle Giovani Marmotte: c'era un orologio, disegnato come un
cerchio, ed al posto delle ore erano disegnati dei fiori: ad ogni ora il suo fiore, a seconda
del periodo del giorno in cui sbocciava.

Il mio preferito era la Bella di Notte: chiedevo sempre allo zio di raccontarmi la storia di
quel fiore misterioso, che si apriva a mezzanotte.

Il mio amore, viscerale, per le piante è nato lì, a casa di mia nonna, che era una grande
giardiniera. Parlava con le sue rose, e aveva sempre fiori colorati sui davanzali. Con lei ho
imparato a mettere i semini nella terra, e a mangiare il richiccolo, la resina dolce degli
albicocchi che aveva in giardino.

La mia nonna materna è morta a Novembre di qualche anno fa: qualche giorno prima
che morisse l'ho sognata. Mi ha guardata, e mi ha detto una sola cosa, prima di
andare: prenditi cura delle Piante.

So che prendermi cura delle persone attraverso le piante, e stabilire un rapporto speciale
con esse, fa parte della mia missione: ho sempre sentito un legame speciale con il mondo
vegetale, un legame che mi ha spinta a trasferirmi dalla mia amata Bologna fin sui monti

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toscani, per vivere immersa nel grembo di Madre Natura.

Il richiamo, fortissimo, delle piante e della cura attraverso queste io l'ho sentito netto un
pomeriggio, d'estate stavolta, in macchina con la mia amica Francesca: tornavamo da
alcune prove in teatro, e io le dissi "Fra, mi sa che io mollo tutto e mi iscrivo a Tecniche
Erboristiche"..

Così è iniziato il mio percorso universitario, dove ho conosciuto le piante sotto un altro
aspetto: quello medico, scientifico, che si integra perfettamente con la mia visione
analogica della natura.

Da figlia di medici, credo che erboristeria e medicina siano migliori quando si completano
a vicenda, quando riescono a lavorare insieme, senza escludersi, ma potenziandosi.

E le Carte? Anche qui, devo l'amore per i simboli magici delle carte a mio nonno. Grande
mente logica, amava molto fare i solitari: da piccola ne sapevo già una decina, e mi
divertivo con il nonno a scoprire le carte, ad indovinare che carta potesse esserci sotto, a
fare somme, sottrazioni, ed a dare vita e parola alle figure delle carte. La Regina di Cuori,
il Re di Picche, i Cavalieri con gli occhi azzurri, erano tutti personaggi fantastici, compagni
di storie che mi raccontavo.

E quelle storie ho iniziato, da ragazzina, a raccontarle agli altri: attraverso un metodo che
mi ero inventata da sola, leggevo le carte da gioco, intrecciandole agli amori estivi, alle
merende con gli estatè, alle arrampicate sugli alberi.

Poi, sono venuta a contatto con i Tarocchi. E li ho studiati, disegnati, letti e riletti: mi sono
appassionata, poi li ho mollati per anni, mentre ero attrice e portavo in scena gli archetipi
dei Tarocchi stessi, senza rendermene conto.
Fino a riprendere i mazzi in mano, prima per fare le carte alle amiche, poi per usarli come
strumento di consapevolezza del Sè.

Ecco che Piante e Carte, simboli e colori, si intrecciano e si parlano, rimandando a


significati altri, sottili, intuitivi. Sono due mondi che si parlano: come il mondo delle
emozioni e quello della razionalità – vicini ed inscindibili.

Immagina che le Carte traccino una mappa della tua parte interiore: mentre le Piante
sono la tua guida attraverso il tuo corpo, le sue sensazioni, i suoi equilibri.

Il mio percorso erboristico attinge all’Erboristeria Tradizionale Mediterranea, che suddivide


le piante secondo la visione tradizionale – quella che prendeva in considerazione i
quattro fluidi che governano il nostro corpo: Flemma, Sangue, Bile Gialla e Bile Nera.
Ognuno di questi fluidi è collegato ad un elemento naturale: Acqua, Fuoco, Aria, Terra.

I semi che ritroviamo nei Tarocchi sono Coppe, Bastoni, Spade e Pentacoli. Indovina?
Esatto: ognuno di questi semi è espressione di un elemento naturale. Porta che sé le sue

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caratteristiche e le sue inclinazioni. E se seguiamo l’antico adagio “come sopra così sotto”
possiamo collegare i Tarocchi ed il loro alfabeto magico con il nostro corpo e le sue
energie.

Fico, no?

Come puoi connetterti alle Piante ed ai Tarocchi

Scegli una carta dal tuo mazzo di Tarocchi e osservala bene: ci sono piante? Scegli una
carta che abbia dentro una o più piante. A questo punto, fai una ricerca: che tipo di
pianta è? Che cosa ti evoca? Che significato e che simbologia ha?

Valla a ricercare nei paraggi, incontrala, studiala, osservala: appunta su un quaderno


quello che ti dice, come ti parla, cosa ti fa immaginare.

A questo punto mettila in relazione con la carta che hai scelto: ha qualcosa a che vedere
con il suo significato tradizionale? E con quello che tu dai alla carta? Non fermarti solo alle
apparenze, permetti alla tua mente di fantasticare, immaginare, colorare la carta con i
tuoi significati – con quelli che ti ha sussurrato la pianta.

Preparati una tisana oppure un tè: un tè di quelli super luscious, magari con scaglie di
cioccolata oppure fiori di Gelsomino. Prenditi 10 minuti solo per te. Tassativi. Niente
telefono, campanello, gatti, cani, figli, compagni o compagne – tu, ed il tuo tè.

Rilassati. Bevi il tè sentendo come agisce dentro di te. E’ dolce? Amaro? Dove lo senti di
più? Immergiti in queste sensazioni.

Dopo, alza una carta dal tuo mazzo di Tarocchi. Prova ad interpretarla lasciandoti
trasportare dall’apertura e dalla centratura che ti ha regalato il tuo tè.

Se ti senti particolarmente ispirata, prendi una pianta tintoria, oppure dei frutti che tingono
(bacche di Sambuco, more, lamponi, petali di Rosa, petali di Iperico, Ortica sono solo
degli esempi). Spremi il succo colorato e disegna la tua carta dei tarocchi preferita,
utilizzando il colore delle piante. Usala come talismano magico per amplificare la tua
creatività e cavalcare con gli unicorni!

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Ok, ci sono: voglio il mio mazzo di Tarocchi! Però aspetta: ce ne sono MILIONI. Non
scherzo. E sono tutti assai belli. Interessanti. Strani, Colorati.

Come faccio a scegliere quello giusto per me?

Durante i nostri laboratori di Tarocchi Intuitivi spesso accade che le nostre allieve si
innamorino di TUTTI i mazzi che portiamo a lezione (e ne abbiamo tanti. Un numero
imbarazzante, direi).

Eppure, da qualche parte dovrai iniziare – ed ecco come fare per scegliere il tuo primo,
sfavillante mazzo di Tarocchi!

Comprare un mazzo di Tarocchi è come iniziare una nuova relazione. Sicuramente vedrai
un sacco di mazzi che sai di dover assolutamente avere, e troverai scritto ovunque che il
miglior modo per iniziare è quello di acquistare un mazzo di Tarocchi Rider-Waite. Uhm. Io
non sono del tutto d’accordo con questa affermazione.

Perché potresti acquistare un mazzo di classicissimi Rider-Waite e scoprire che quelle carte
non ti parlano. Che quei simboli non risuonano in te. E magari abbandonare il mazzo sulla
mensola del tuo studio, in attesa di tempi più ispiranti.

A volte ho acquistato mazzi che dovevo avere, perché erano espressione artistica di una
certa filosofia, oppure perché erano mazzi famosi – per poi trovarmi a non poterci
lavorare, perché non mi ritrovavo nelle immagini, perché, sinceramente, non mi
parlavano affatto.

Il primo mazzo che per me ha funzionato davvero è stato il The Wild Unknown: un mazzo
apparentemente difficile, perché molto diverso dai mazzi classici. Mi ci sono dedicata, ho
letto online molto sull’interpretazione delle carte del mazzo ma, soprattutto, mi sono fatta

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guidare dal mio intuito. Solo così sono entrata davvero a contatto con il mazzo – l’ho
capito e l’ho fatto mio.

Per scegliere il tuo primo mazzo, fatto guidare dalla tua pancia. Ascolta l’intuito. Questo è
il primo passo per un approccio diverso, meno accademico e più istintivo, alla pratica
della lettura dei Tarocchi. Fidati di te stessa e delle sensazioni che senti osservando il
mazzo.

Un ottimo metodo per osservare bene le carte è quello di cercarle su Google: fai una
ricerca per immagini, digitando il nome del mazzo che ti interessa, oppure fai un giretto
qui e prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per osservare e gustarti i mazzi che trovi!

Leggi le recensioni, guarda bene le figure, informati sui libri: ma, alla fine, fidati di te stessa
e delle tue sensazioni! Loro ti porteranno al tuo primo, vero, mazzo.

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Prima di utilizzare per la prima volta il tuo nuovo fiammante mazzo di Tarocchi, è buona
pratica purificarlo e caricarlo. Così il tuo mazzo sarà pronto da utilizzare, e intanto avrai
stabilito con lui un primo contatto personale. Puoi usare questa tecnica quando vuoi,
scegliere un giorno al mese da dedicare alla cura del tuo mazzo, oppure dedicargli la
notta di Luna Piena.

INCENSO O SMUDGE STICK

Scegli il tuo incenso preferito. L’incenso è una miscela di Aria e Fuoco, e ha in sé anche il
potere delle piante. Puoi scegliere un incenso profumato alla Lavanda, alla Salvia, al
Limone per unire le proprietà di purificazione proprie dell’incenso con quelle delle piante.

Accendi il tuo incenso e lascia che le volute di fumo circondino il tuo mazzo. Passalo e
ripassalo nel fumo e visualizza una luce che pulisce e potezia il tuo nuovo mazzo.

Puoi anche creare uno smudge stick, ovvero un mazzetto di erbe essiccate legate strette,
in modo da formare un incenso naturale. Accendilo, spengi la fiamma e lascia che il
fumo avvolga il tuo mazzo. Sono molto indicate per questo scopo Salvia, Rosmarino,
Lavanda, Cedro.

ENERGIA DELLA LUNA

Durante la prossima notte di Luna Piena esponi il tuo mazzo ai suoi raggi argento. Metti
accanto al mazzo il sacchetto o la scatola dove li riporrai, così da potenziare anche
quella. Lascia che la Luna infonda il tuo mazzo di vibrazioni magiche, femminili, lunari.

Questa pratica è molto indicata per quei mazzi che ti rimandano alla Luna, ai sogni, i
mazzi più onirici e delicati.

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Puoi lasciare vicino al tuo mazzo anche qualche cristallo di Rocca, per aumentare
l’effetto dei raggi di Luna e perché è bellissimo vedere la luce lunare che si infrange sul
cristallo!

MESCOLA E RIORDINA

Per prendere confidenza con il mazzo, e per instaurare con lui una prima conoscenza,
puoi mescolare il mazzo finchè non senti che è carico – a questo punto, prenditi il tempo
per sedere tranquilla, in un posto comodo – va benissimo se hai una tazza de tuo tè
preferito e la tua playlist del momento – e riordina tutto il mazzo. Prima gli Arcani Maggiori
e poi Minori. Goditi ogni carta, guardala bene, entra in contatto con le immagini e
lasciati ispirare.

GEMME E CRISTALLI

Per infondere al tuo nuovo mazzo l’energia solida della Terra, utilizza i cristalli e le pietre.
Scegli ametiste e cristalli di rocca, ma anche quarzo citrino, quarzo rosa e tutte le pietre
che senti possano infondere il lo ro messaggio nelle carte. Disponile in un posto sicuro,
vicino al tuo mazzo.

Lasciale lì fi quando senti ce il tuo mazzo è pronto: puoi mettere una piccola pietra anche
nel sacchetto o nella scatola dove conservi il tuo mazzo.

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Cosa succede quando tiriamo su una carta difficile? La nostra reazione è immediata ed
impercettibile: ci sono carte che non te la mandano a dire – la Torre, la Luna, il Diavolo, la
Morte ma anche il Tre di Spade o il Dieci di Spade. Molto spesso le scene ritratte nella
carta non sono gentili, non sono rosee, non sono confortanti.

Ci sono alcune correnti di pensiero relative alla lettura di queste carte: una è quella che
cerca di indorare e di ammorbidire il significato della carta, rendendolo vaporoso e
sfavillante e molto, molto new age. Ho sempre storto il naso di fronte a queste
interpretazioni: credo che la lettura dei Tarocchi ci metta di fronte anche ai nostri
problemi, ai nostri comportamenti sbagliati, a tutto quello che facciamo finta di non
vedere. Proprio per questo so che i Tarocchi sono uno strumento davvero utile per capire
meglio chi sei, da dove vieni e dove stai andando: e le carte difficili da leggere sono
parte di questo percorso.

Ti racconto quello che è accaduto a me con la carta del Papa: questa era una delle
carte che meno amavo del mazzo, anzi, diciamo proprio che era la mia spreferita. Ogni
volta che mi facevo una lettura, sia che la facessi io o che la facesse per me una delle
mie amiche, eccolo lì: il Papa. Con quell’aria molto solenne, sembrava proprio che mi
volesse dire qualcosa. Ma cosa? La prima sensazione era antipatia. Caro Papa, non mi
piaci: te ne stai lì sul tuo scranno, sei distaccato dal mondo reale, e soprattutto non
capisco cosa vuoi dirmi.

Il periodo della mia vita in cui usciva sempre questa carta era segnato da un desiderio
che avevo, qualcosa di molto forte, che non si realizzava mai: l’unica certezza era questa
carta. Allora, per cercare di scoprire il significato nascosto ed il messaggio che,
evidentemente, era proprio importante, ho cercato in altri mazzi questa figura. In alcuni
era un albero, dalle forti radici; in altri, una sciamana con il tamburo battente delle Terra e
del suo cuore; in altri ancora, un anziano signore, carico della sua saggezza.

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Piano piano ho accolto questa carta, e ho capito che mi stava portando un messaggio
davvero importante: era quello relativo alla mia natura, alla mia origine, alla mia
capacità di trasmettere e di consigliare. Il Papa era il messaggio che non volevo sentire,
perchè mi sta dicendo la verità – e, in questo caso, la verità era sulla mia natura
profonda, e sulla destinazione di quel desiderio. Non appena l’ho capito, qualcosa si è
sciolto dentro di me, e ho ringraziato la carta (che, ovviamente, è diventata subito una
delle mie preferite).

Capire profondamente la Carta mi ha permesso di capire profondamente anche me.

Quindi, come fare per decifrare il messaggio delle carte difficili?

1. Ascolta la tua prima sensazione: cosa hai sentito, non appena hai visto la carta?
Che tipo di emozione è? Ne hai paura? Come puoi gestire questa sensazione?
Conserva dentro di te la prima impressione – ogni immagine che è disegnata nei
Tarocchi è uno stimolo, al quale rispondiamo con verità. La tua prima sensazione ti
può dire molto su come tu affronti quel particolare stato d’animo.

2. Indaga il significato: questa è la parte in cui puoi fare ricerche sul significato della
carta – prendi appunti, leggi, cerca citazioni e impressioni, guarda la stessa Carta
negli altri mazzi dei Tarocchi (su Pinterest ne trovi migliaia!).

3. Accetta e trasforma: una volta che hai compreso profondamente il significato


della Carta che ti spaventa, o che non ti piace, puoi tenere dentro di te il suo
insegnamento e decidere come trasformare il suo messaggio. Ogni carta ha una
parte fatta di Ombra e una fatta di Luce, e solo comprendendole entrambe puoi
assumere il loro vero messaggio.

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I Tarocchi sono uno strumento splendido&scintillante anche per tutto quello che riguarda
il self-love: il tuo amor proprio, l’amore per te stessa. E non iniziamo a dire che tutto questo
è egoista: ricorda che se non ami abbastanza te stessa non potrai mai davvero amare
qualcun altro, perché l’amore che sprigioni proviene da te, dalla tua ricchezza e dal tuo
nutrimento.

Amare se stesse è un atto rivoluzionario: i tarocchi ci aiutano a rafforzare ed a rendere


magico il nostro potenziale.

I Tarocchi sono un terreno fertile per trovare nuove ispirazioni, ottimi consigli, per fermarsi
un attimo e per fare il punto della situazione; per aprire la mente e gli occhi a nuove
visioni; per sviluppare il tuo lato colorato e creativo e straordinario.

Iniziamo con il sentirsi bene - per stare bene, devi stare bene. Che detta così sembra una
presa in giro. Eppure, è proprio quello che voglio dire: la cosa più importante è come ti
senti, perché è da come ti senti che nasce tutto (o quasi tutto) quello che ti accade.

Prenditi il tempo per agire nella tua vita in modo magico. Prenditi il tempo per scrivere i
tuoi desideri, per visualizzare, per le tue affermazioni positive e per leggere i tarocchi.

Ogni mattina estrai una carta e cerca suggerimenti per guidare la tua giornata.

Se hai un dubbio chiariscilo estraendo una carta dei Tarocchi. Osserva le carte e lascia
che i simboli ed i disegni ti parlino. Fatti ispirare. Dipingi un quadro. Vestiti come la Regina
di Coppe. Compra una piccola corona ed esci indossandola. Invita le tue amiche per tè
succulenti e letture di Tarocchi. Crea la tua vision board e fai un collage con tutti i tuoi
desideri.

I Tarocchi possono far parte della tua giornata, proprio per il loro potere di definire e di
illuminare via via i tuoi obbiettivi e le tue risorse. Sono uno strumento utile per amarti di più
e per avere fiducia nelle tue capacità intuitive. Sono un dono prezioso, uno specchio
infinto, un gioco che non finisce mai.

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