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La storia nazionale di un paese e il suo legame con i primi istituti a tutela dei rischi sociali sono alla base delle diverse
tipologie di WS nei vari paesi.
DIFFERENZE:
Atteggiamento delle nazioni sul concetto di uguaglianza
Atteggiamento riguardo il concetto di lavoro
Ruolo della famiglia
Criterio di distinzione principale: il formato della copertura, cioè le regole di accesso ai principali schemi di
protezione sociale
MODELLI DI WS II
Capito CHI può beneficiare della copertura, differenze possono emergere anche riguardo QUANTA copertura
offrire e COME offrirla
Esping-Andersen nel 1990 individua tre regimi base e enfatizza che nella determinazione di un modello di WS
bisogna tener in considerazione tre «attori» principali
1. Stato
2. Mercato del lavoro
3. Famiglia
Un modello di welfare si caratterizza dal modo in cui i tre attori interagiscono per tutelare i rischi sociali
MODELLI DI WS SECONDO ESPING-ANDERSEN
Non solo le caratteristiche dei modelli sono diversi ma diversi sono anche gli esiti a cui portano.
Gli esiti possono essere valutati secondo 3 dimensioni
1. DEMERCIFICAZIONE: quanto il WS riesca a tutelare il diritto al reddito indipendentemente dalla vendita
della propria forza lavoro
2. DESTRATIFICAZIONE: quanto il WS riesca a ridurre le differenze tra status occupazionali o classi sociali
3. DEFAMILIZAZZIONE: quanto il WS riesca ad attenuare la dipendenza dell’individuo dalla famiglia
MODELLO SOCIALDEMOCRATICO
CARATTERISTICHE
Tutele universali quindi basate sulla cittadinanza
Prestazioni ampie, diffuse e (generalmente) uguali per tutti
Ruolo preminente dello Stato
ESITI
1. DEMERCIFICAZIONE: ALTA
Attenuazione della dipendenza degli individui dal mercato del lavoro
2. DESTRATIFICAZIONE: ALTA
Eguaglianza di trattamento per tutti i cittadini
3. DEFAMILIZAZZIONE: ALTA
Minima dipendenza dall’aiuto e dal sostegno familiare
MODELLO LIBERALE
CARATTERISTICHE
Means testing: tutele vengono elargite in base a metodi di controllo delle condizioni economiche individuali
Prestazioni minime e riferite solo a gravi rischi sociali
Ruolo marginale dello Stato e ricorso prevalente al mercato
MODELLO LIBERALE
ESITI
1. DEMERCIFICAZIONE: BASSA
Forte dipendenza degli individui dal mercato del lavoro
2. DESTRATIFICAZIONE: BASSA
C’è un «WS per i poveri» (pubblico) e un «WS per i ricchi» (privato)
3. DEFAMILIZAZZIONE: MEDIA
La famiglia gioca un ruolo importante per il sostegno degli individui nelle fasce sociali deboli
MODELLO CORPORATIVO
CARATTERISTICHE
Tutele pubbliche ma collegate alla posizione occupazionale
Il beneficiario della tutela è il lavoratore non il cittadino
Prestazioni legate ai contributi o alle retribuzioni
Ruolo importante dello Stato che interviene laddove i bisogni non trovassero risposta individuale, familiare o
corporativa (ruolo di sussidiarietà)
ESITI
1. DEMERCIFICAZIONE: MEDIA
Attenuata la dipendenza degli individui dal mercato del lavoro, comunque importante e centrale
2. DESTRATIFICAZIONE: MEDIO/BASSA
Chi ha può permettersi contributi più ampi riesce ad avere tutele migliori
3. DEFAMILIZAZZIONE: BASSA
La dipendenza dal sostegno e dall’aiuto familiare è massima e si protrae a lungo
MODELLO MEDITERRANEO
Variante del sistema corporativo, in cui prevale ancora di più il ruolo della famiglia come ammortizzatore sociale
CARATTERISTICHE
Centralità della famiglia
Regolazione del mercato del lavoro fortemente dualistica
Ritardo nella creazione di una rete di sicurezza base contro il rischio di povertà
CONFRONTO
Le assicurazioni giocano un ruolo fondamentale se la fornitura dei servizi sanitari è lasciata al mercato privato
L’assicurazione accetta di erogare una somma di denaro all’assicurato al manifestarsi di determinati eventi
sfavorevoli, a fronte del pagamento da parte di quest’ultimo di un premio assicurativo
Maggiore è il premio assicurativo maggiore è il grado di copertura degli eventi sfavorevoli
INTERVENTO PRIVATO: IL RUOLO DELLE ASSICURAZIONI
PREMIO EQUO: premio pari al valore atteso della perdita causata dall’evento sfavorevole
ESEMPIO:
Probabilità di ammalarsi 1/10.
Reddito da lavoro quando l’individuo non è ammalato: 50.000
Reddito da lavoro se l’individuo si ammala: 20.000
PREMIO EQUO:
REDDITO ATTESO
Immaginiamo un’assicurazione che a fronte di un premio equo rimborsa l’intero danno subito.
Se l’individuo non si assicura
si ammala 20.000
non si ammala 50.000
È nell’interesse dell’assicurazione assicurare più persone possibile così da coprire con buone probabilità i costi di
rimborso.
MA CHI SI ASSICURERÀ?
Se l’assicurazione fa pagare il premio equo (medio) senza poter distinguere tra soggetti con rischi diversi, rimarranno
sul mercato solo i soggetti con elevata probabilità di ammalarsi
L’assicurazione incorrerà nelle perdite che dovranno essere ripianate aumentando i premi
Ulteriori soggetti non si assicureranno e rimarranno nel mercato i più esposti al rischio… il processo continua fino al
non funzionamento del mercato
AZZARDO MORALE
L’intervento dello Stato può essere giustificato quindi dai fallimenti che caratterizzano il mercato dei servizi sanitari
A queste ragioni possono essere affiancate quelle di egalitarismo: l’assicurazione contro la malattia appartiene alla
sfera dei diritti primari
A seconda del peso che si danno alle varie posizioni si ottengono due sistemi «estremi»
1. Modello privatistico: ruolo centrale delle assicurazioni
2. Modello pubblico: tutti i cittadini possono usufruire indistintamente dei servizi sanitari
IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO
PROBLEMI:
1. Ticket + Super-ticket può in alcuni casi portare il cittadino a pagare più rispetto alle tariffe del mercato privato
2. Quando il ST viene parametrato alla prestazione vengono introdotti meccanismi di mercato dove è il fallimento
del mercato stesso a giustificare l’intervento pubblico
3. Le tariffe applicate in alcune regioni rischiano di violare il principio di universalità del servizio sanitario nazionale
sancito nell’articolo 32 della Costituzione