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CEETO

Central Europe Eco-TOurism: Strumenti per la Protezione della Natura

LINEE GUIDA PER LE AREE PROTETTE:


COME LAVORARE CON GLI
OPERATORI TURISTICI
strategie di cooperazione tra Aree Protette e Tour Operator
per migliorare l'efficacia dei modelli di sostenibilità!
Pubblicazione:
Publicato in Maggio 2020 da EUROPARC e dai partner del progetto CEETO:

Autori principali:
ƒƒJacques Decuignieres (FR)
ƒƒFernando Pinillos (EUROPARC)
Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a questo documento e gli altri partner e organizzazioni che hanno fatto
parte del progetto CEETO.

Progetto grafico:
Ben Rajnovič

In copertina:
Lago Pratignano, Parco Regionale Alto Appennino Modenese, con sullo sfondo la cima del Corno alle Scale 8Parco
Regionale Corno alle Scale - Appennino Bolognese - Regione Emilia-Romagna (foto di Mauro Generali)

Traduzione dall‘Inglese:
Emanuela Caruso e Mauro Generali (Regione Emilia-Romagna - Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna)

Come ottenere questa e le altre pubblicazioni del progetto CEETO:


1. CEETO HANDBOOK - Pratiche innovative e di successo sul turismo sostenibile
2. CEETO GUIDELINES – COME SVILUPPARE IL TURISMO SOSTENIBILE NELLE AREE PROTETTE
3. CEETO MANUALE per la Gestione del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette

Tutte le pubblicazioni sono disponibili per il download in diverse lingue sul sito
web del Progetto CEETO e sulla piattaforma del CEETO Network.
https://www.interreg-central.eu/Content.Node/CEETO.html
https://ceeto-network.eu/home/
https://ceeto-network.eu/documents/
Sommario

1. INTRODUZIONE ............................................................................................... 1

2. PROBLEMATICHE / SFIDE .................................................................................... 2


Essere attenti alle aspettative, alle pratiche e ai vincoli ........................................ 2
2.1.1. Aspettative dai visitatori .......................................................................... 3
2.1.2. Aspettative della popolazione locale, delle imprese e delle comunità ................... 3
2.1.3. Aspettative degli operatori turistici locali ..................................................... 3
2.1.4. Aspettative da parte di operatori turistici esterni ........................................... 4
2.1.5. Aspettative da parte degli enti pubblici del turismo ......................................... 4
Turismo, una collaborazione pubblico-privato essenziale e produttiva ...................... 5
2.2.1. Cosa può portare la collaborazione Pubblico-Privato ad un’offerta turistica sostenibile .. 5
2.2.2. Esempi di cooperazione P-P di successo ....................................................... 6

3. SOLUZIONI ..................................................................................................... 7
Il processo della Carta Europea del Turismo Sostenibile ........................................ 7
3.1.1. Uno sviluppo progressivo, dalla Parte I alla Parte III ......................................... 7
3.1.2. Implementazione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione ......................... 8
3.1.3. LA CETS e la relazione circolare tra le sue 3 parti ........................................... 8
Part III – Lavorare con gli operatori turistici ..................................................... 10
3.2.1. Comprendere il funzionamento degli operatori turistici .................................. 10
3.2.2. Collaborare con operatori turistici operator e agenzie di viaggio ....................... 11
Lavorare con gli operatori turistici: alcuni casi studio ......................................... 12
3.3.1. Esempi di cooperazione nel quadro del processo CETS, parte III ........................ 12
3.3.2. Altri esempi di coinvolgimento con i fornitori di servizi turistici........................ 13
Schema di assegnazione e riconoscimento ....................................................... 14
3.4.1. EUROPARC Star Awards ......................................................................... 14
3.4.2. Altri marchi di riconoscimento, branding, standard di qualità ........................... 14
Benefici ................................................................................................. 15
3.5.1. Benefici per gli operatori turistici ............................................................. 15
3.5.2. Benefici per l’economia locale ................................................................. 15
La comunicazione sul turismo sostenibile ........................................................ 15

4. CONCLUSIONI ............................................................................................... 17

CEETO - Central Europe Eco-TOurism: strumenti per la protezione della natura Indice
1. INTRODUZIONE
La riflessione sul turismo e l'attuazione di un turismo sostenibile nelle aree protette è iniziata diversi decenni
fa con un graduale cambiamento di mentalità e di approccio al turismo, da: turismo che non vogliamo >
accettiamo > vogliamo / contribuiamo a creare > fino a: turismo che vogliamo condividere con altre aree
protette (AP).
Inizialmente visti come pericoli o addirittura non presi in considerazione dalle aree protette nonostante
l'aumento dei flussi di visitatori, i "turisti" sono stati progressivamente tollerati e ora sono diventati
"visitatori", in quanto fornitori di risorse.
La maggior parte delle aree protette hanno gradualmente sviluppato un piano di gestione. Molti parchi
dispongono ora di tale documento di riferimento a lungo termine, in modo da essere in grado di integrare il
turismo nel loro piano di gestione.
La maggior parte delle aree protette oggi accetta il turismo sostenibile e molte di esse sono coinvolte, in
varia misura, in un'offerta turistica locale e sostenibile.
Altri enti pubblici e privati sono interessati al turismo nelle aree protette, viste come ulteriore 'nicchia' e
come mercati da prendere in considerazione per i potenziali benefici e anche perché sono sempre più
sincronizzati e in corrispondenza con le preoccupazioni della gente.
Qui possiamo citare una classificazione, che contribuirà a creare un collegamento con la CETS (Carta
Europea per il Turismo Sostenibile) e il suo processo graduale, che sarà descritto in dettaglio in seguito.
Step I: un'area protetta ha accessi aperti ai visitatori, ma deve essere sicura che i visitatori
rispettino le condizioni di sostenibilità, senza incidere sui suoi obiettivi e sull'ambiente, in
particolare sui siti sensibili e sulla fauna selvatica che deve proteggere.
Step II: per creare una destinazione sostenibile, l’area protetta si avvale di partnership attive
(educazione, rete di conservatori, guide, ecc.), ma deve allargare questa collaborazione ad altri
partner locali, che operano nel settore del turismo e in altri campi di attività. Deve quindi
mantenere rapporti solidi con loro e con le loro reti, e contribuire ad alcune attività turistiche
come la promozione.
Step III: anche altre aziende turistiche che operano al di fuori dell’area protetta o poco collegate
con la sua gestione propongono soggiorni turistici sul proprio territorio, coinvolgendo le imprese
turistiche locali. L’area protetta può decidere di collaborare con loro ed eventualmente anche
con altre aree protette.

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2. PROBLEMATICHE / SFIDE
Le Aree Protette hanno bisogno di operatori turistici per gestire e controllare le attività turistiche, ma
d'altra parte alcuni operatori privati possono dimenticare l'area protetta, il suo ruolo e la sua gestione,
considerando l'area come un paesaggio per i loro "clienti", in particolare nelle zone con un accesso meno
restrittivo come quelle classificate al livello V dall'IUCN. Infatti, potrebbero pensare di non essere obbligati
a fare riferimento alla gestione dell’AP per la maggior parte delle loro attività e quindi non essere obbligati
a collaborare.
Questo porta a considerare un quadro più ampio, per capire meglio gli operatori turistici privati e, viceversa,
per far sì che prestino attenzione al territorio e alle sue regole di tutela e quindi per coinvolgere tali
operatori in una cooperazione win-win (ovvero con vantaggi da parte di entrambi).
Ciò implica la conoscenza del punto di vista, dei vincoli, delle opportunità, ecc. dell'altro. Qualcosa che è
stato reso possibile in un'analisi SWOT da condividere e discutere, come base per impostare la cooperazione.
Questo si traduce in sessioni di ascolto, consultazione e scambio: scambi puntuali prima della creazione dei
collegamenti, che consentiranno una consultazione regolare, poi decisioni e azioni.
Ascoltare, prima di tutto, significa essere attenti alle aspettative.

Essere attenti alle aspettative, alle pratiche e ai vincoli


Turismo significa ospitalità, ma in precise condizioni di pianificazione, promozione, accoglienza e
organizzazione in loco. Significa anche rassicurare (visitatori, professionisti, abitanti del luogo, ecc.) e, dove
possibile, creare piacevoli sorprese e aprire nuovi orizzonti.
Quali sono i desideri delle aree protette? Cosa possono offrire ai visitatori? Come possono soddisfare le loro
aspettative?
Ci sono molteplici e diverse aspettative da conciliare, per il successo collettivo di tutti.
Questo porta a evocare parole che non sono familiari al personale delle aree protette, e anche un po'
inquietanti:
Marketing, qualcosa di strano ma utile: "studio e gestione delle relazioni di scambio, processo
di business per identificare, anticipare e soddisfare le esigenze e i desideri dei clienti".
Significato: ascoltare i clienti, quindi ascoltare i visitatori (ma naturalmente non solo loro).
Un riferimento è comunemente usato nel marketing: “La gerarchia dei bisogni di Maslow” (nella civiltà
occidentale): fondamentali > psicologici > autorealizzazione (fisiologici > sicurezza > amore e appartenenza
> stima > consapevolezza). Fornire servizi per soddisfare i bisogni, questo richiede di tenerne conto.
Concorrenza: in termini più soft può essere definita "emulazione", ma non per le imprese
turistiche private che operano in un mondo di concorrenza tra destinazioni turistiche. Il che
significa che le parole " originalità", " attrattiva" e altre parole di marketing sono importanti e
necessarie.
Collaborazione (infine), perché il turismo è reso possibile solo assemblando diverse attività e
servizi. Turismo significa un'attività trasversale in cui diversi settori economici devono lavorare
insieme. Pertanto, non è possibile trovare soluzioni in un posizionamento e in azioni autonome.
È essenziale cooperare per rendere vitali e autonomi i mercati specifici, mercati "di nicchia" di
una destinazione sostenibile in un'area protetta.

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2.1.1. Aspettative dai visitatori

Alcune aspettative comunemente espresse


Viaggiare green, allontanarsi per qualche giorno, sport e attività all'aria aperta sono più spesso citate ed
evidenziate: fare escursioni in campagna, in montagna, a piedi, in bicicletta ... ritrovare le proprie
sensazioni e rinnovare le esperienze. Anche l'osservazione delle stelle e i suoni della notte o gli hobby
personali come la pittura, la realizzazione di schizzi sul posto e, naturalmente, tutti i modi di ricongiungersi.
Vacanza significa avere tempo libero ("vacanza", dal latino "vuoto": spazio) per le sensazioni personali.
Vacanza in Aree Protette significa in particolare ricongiungersi: con la natura, con la vita di campagna, con
il patrimonio immateriale o con una sensazione di utilità per il pianeta, per la fauna selvatica o per gli altri.
Il visitatore può riscoprire le proprie radici come parte della natura e anche imparare dalla natura. Gli
scienziati, infatti, affermano che “gli uomini preistorici potrebbero padroneggiare e utilizzare molto di più
la sapienza globale della natura rispetto agli individui moderni”.
Vacanze significa riconnettersi con la natura, ... ma non solo: ci sono momenti da condividere in famiglia,
con gli amici o con persone che condividono lo stesso hobby o la stessa passione, grazie ad attività fatte
insieme, escursioni, ciclismo, scoperte, giochi d'avventura, sentieri, ... Alcuni visitatori sono poi pronti a
partecipare a progetti di volontariato utili e sostenibili, a restaurare il patrimonio costruito, a opere di
conservazione della natura o a giornate di scienza partecipativa.
Qualcosa di generalmente non pianificato, ma essenziale:
“A Roma, fate come i romani”: l'informazione turistica è ovviamente necessaria e attesa, se possibile
accessibile anche dalle app mobili, ma i visitatori si aspettano di più e in modo diverso, soprattutto in
un'area protetta dove desiderano inserirsi parte dell'ambiente locale, solo per un po' ma pienamente
radicato al momento di un evento: matrimonio, musica folk, fiera rurale in un villaggio, bere in un caffè
insieme agli abitanti, passeggiare in un mercato locale, scoprire prodotti locali e ricette locali ... e
acquistare prodotti locali. I ricordi e i souvenir non programmati (non solo selettivi): sono quelli che si
vogliono riportare e condividere con gli amici.

2.1.2. Aspettative della popolazione locale, delle imprese e delle comunità

Questo ricorda il titolo e la ragion d'essere di un recente progetto europeo: “Noi siamo il Paesaggio”: i
visitatori devono considerare le persone del luogo per sé stessi, non solo come elementi del paesaggio. Gli
abitanti dei villaggi di un'area protetta della Svizzera lo dichiarano con orgoglio: "Noi siamo il Parco".
Ciò significa che il turismo fatto per i visitatori deve essere disponibile anche per la popolazione locale.
Deve rispettare e non incidere sulla vita locale in tutti i suoi aspetti e deve contribuire, per quanto possibile,
a portare risorse alla vita economica locale.

2.1.3. Aspettative degli operatori turistici locali

Un po' come muoversi in un flipper, o in altre parole, come si dice in Italia: “a Km 0”.
I visitatori sono invitati a spostarsi ma entro i limiti della zona: camminare locale, mangiare locale, vivere
locale, comprare locale, ecc.
Gli operatori locali sono infatti desiderosi di far percepire ai visitatori tutte le diverse ricchezze del loro
territorio, ma un approccio più profondo richiede tempo, non un solo giorno.

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E i visitatori sono attesi anche durante la bassa stagione, in modo da contribuire al mantenimento dei posti
di lavoro e delle attività che sono felici di trovare in estate.
Ad esempio, passeggiare o andare in bicicletta, ammirare paesaggi di piante aromatiche, visitare una
distilleria sono particolarmente apprezzati in estate, ma imparare a conoscere gli oli essenziali in una
"università autunnale" rurale fornirà nuove esperienze e nuove competenze.
Allo stesso modo, camminare o fare escursioni con le ciaspole in una valle di montagna in inverno con una
guida alpina risveglierà i sensi e li manterrà vigili per cogliere i diversi e insospettabili messaggi della fauna
selvatica.

2.1.4. Aspettative da parte di operatori turistici esterni

Anche gli operatori turistici esterni si aspettano dai loro partner locali - e con il sostegno degli enti pubblici
locali - una vera e propria rete coerente di operatori locali, che condividano la stessa visione anche nel
lungo periodo; una rete da utilizzare prima per cooperare tra loro e poi per cooperare insieme agli operatori
esterni, durante l'alta stagione e il più possibile durante la bassa stagione.
Gli operatori turistici si aspettano che i loro partner locali rispettino insieme le regole di funzionamento del
turismo, nel lungo periodo, con ambizioni condivise e seguendo lo stesso impegno per la sostenibilità.

2.1.5. Aspettative da parte degli enti pubblici del turismo

Gli enti pubblici del turismo, le organizzazioni turistiche regionali attuano le decisioni dei loro enti locali,
che sono sempre più interessati da un turismo alternativo nelle aree protette. Ma vogliono che questo
ulteriore mercato di "nicchia" segua i loro orientamenti e obiettivi.
A titolo di esempio, le linee guida che seguono danno un'idea delle prescrizioni/raccomandazioni indicate
dagli enti turistici regionali alle aree protette regionali. In questo caso, la Regione francese Provenza Sud
ai suoi otto parchi naturali regionali e anche ai parchi nazionali della sua zona, ha suggerito di:

 integrare le nuove attività e gli operatori del settore turistico;

 arricchire e rinnovare l'attrattiva del territorio;

 utilizzare strumenti di marketing e un nuovo approccio dei loro visitatori;

 migliorare la competitività delle imprese turistiche;

 contribuire a un migliore equilibrio territoriale dell'economia e dei servizi locali;

 contribuire a consentire ai siti turistici, ad esempio alle stazioni sciistiche, di adattarsi ai


cambiamenti climatici;

 contribuire alle statistiche e alle indagini sul turismo;

 informare gli enti pubblici del turismo sulle tendenze, le richieste e le pratiche turistiche
aggiornate.
Alcuni di questi orientamenti e raccomandazioni possono essere proposti anche da un gruppo di comuni a
livello locale in contatto con le aree protette. Ciò determinerà spesso un certo sostegno finanziario e anche
l'accesso ai fondi strutturali dell'UE gestiti a livello regionale. Ma la protezione della natura, in alcune aree,
viene prima di tutto per i visitatori e anche per gli enti pubblici, che poi contribuiscono alla protezione della
natura e all'accesso limitato ad alcuni siti naturali.

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Turismo, una collaborazione pubblico-privato essenziale e produttiva
La collaborazione P-P appare quindi come qualcosa di inevitabile e come un'opportunità per fare un passo
avanti verso la sostenibilità globale dell'area.
Qui tornano gli "addetti ai lavori": gli operatori turistici locali. Essi vivono e lavorano all'interno, sono esperti
ma spesso sconosciuti; gestiscono attività turistiche da tempo, spesso molto prima che l’area protetta mostri
interesse per il turismo. Alcuni di loro forniscono i loro servizi turistici anche ad operatori turistici esterni.
Collaborare per un turismo sostenibile significa realizzare la partecipazione di enti pubblici, di comuni con
il settore privato: fornitori di servizi turistici, tour operator e anche con gruppi privati locali di interesse,
ad esempio gruppi alberghieri o strutture ricettive rurali, federazioni agricole e artigianali, aziende di
trasporto pubblico, ecc.

2.2.1. Cosa può portare la collaborazione Pubblico-Privato ad un’offerta turistica


sostenibile

Contributi dell'area protetta


Tutto prende origine nel territorio e tutto deve tornare ad esso. L'area protetta, la sua fauna selvatica, i
suoi paesaggi, i suoi campi, il suo patrimonio, anche le sue regole, le sue infrastrutture, le conoscenze e le
capacità dei suoi ranger, ... La protezione, la conservazione e poi la valorizzazione derivano da un insieme
di forme di cooperazione. Lo stesso vale per il turismo.
Contributi di associazioni di conservazione e gruppi d'interesse
Alcuni partner dell’area protetta sono attivi nel settore del turismo e contribuiscono anche ad alcune
missioni di conservazione, alle attività all'aperto, ai servizi di guida, all'istruzione, alla cultura, ecc.
Contributi di operatori turistici esterni
Essi portano i visitatori sul territorio grazie a tour organizzati in accordo con i loro partner turistici locali.
Contributi dei network nazionali
Le Federazioni delle Aree Protette, del turismo rurale, delle attività all'aperto, ecc. sono in contatto con
gli enti nazionali del turismo (anche per attività di sensibilizzazione). Le loro attività promozionali e di
branding possono anche contribuire a valorizzare il turismo sostenibile e possono essere pronte a
promuovere i territori in cui una PA gioca un ruolo attivo, anche decisivo.
Contributi dei governi locali
Gli enti pubblici, i comuni sono quasi ovunque coinvolti nella costruzione e nella manutenzione delle
infrastrutture, anche nelle zone buffer del parco nazionale, ad esempio per la costruzione di un sito
destinato ad ospitare le attività del parco, o per il finanziamento di progetti, ecc.
Contributi degli enti pubblici
Gli uffici turistici, i centri visite sono luoghi di informazione e di accoglienza dove spesso coesistono attività
turistiche pubbliche e private: contatti da e verso i visitatori, raccolta di dati, ad esempio da parte dei
gestori delle strutture ricettive, richieste e statistiche locali, ecc. per la realizzazione di indagini turistiche,
profili e tendenze dei visitatori, ecc. Gli enti pubblici del turismo svolgono anche campagne di marketing
per promuovere il loro territorio, spesso sfruttando i pregi delle loro Aree Protette.

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2.2.2. Esempi di cooperazione P-P di successo

L’Area Protetta con i suoi operatori locali


Il turismo nelle aree protette deriva generalmente da un impegno individuale delle imprese turistiche,
seguito dalla loro collaborazione con le aree protette. Ma il fattore scatenante e determinante deve spesso
provenire dall’area protetta stessa, insieme ad alcuni partner locali selezionati, ad esempio, con premi
nazionali, marchi di qualità, ecc.
Il processo della Carta europea del Turismo Sostenibile (CETS) è l'esempio più eloquente di tale processo. E
fin dall'inizio le collaborazioni e le partnership non si limitano agli operatori turistici: attraverso iniziative
comuni e convergenti ma coinvolgono altri partner locali quali ad esempio agricoltori, allevatori, boscaioli,
artigiani, artisti. Questo processo di coinvolgimento può quindi trarre vantaggio dal loro impegno e dal loro
contributo alle attività e agli eventi dell’area protetta, alle fiere turistiche locali, alle rappresentanze degli
Ambasciatori, ecc.
Collaborazione dell’AP con i suoi partner pubblici, poi insieme agli enti pubblici del turismo
Tale cooperazione viene comunemente organizzata e valorizzata in occasione di incontri professionali
turistici o eventi mediatici: quando gli enti pubblici del turismo organizzano visite di studio e "eductour"
(tour educativi) per gli operatori turistici, entrando così in contatto con loro. Lo stesso vale per le riprese
di film o documentari che mettono in evidenza il territorio, compresa l’area protetta e i suoi partner.

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3. SOLUZIONI
Spesso si sottolinea come il turismo sia un'attività trasversale, per cui non è possibile trovare soluzioni win-
win in un approccio e in un'azione indipendenti e sganciati da una visione olistica del tema. Ciò implica la
conoscenza dei reciproci punti di vista, dei vincoli, delle opportunità, ovvero un’analisi comune, che apre
la strada ad una visione condivisa a livello locale e quindi ad orientamenti a lungo termine, prima di poter
intervenire attraverso una strategia ed un piano d'azione pluriennale.

Il processo della Carta Europea del Turismo Sostenibile


3.1.1. Uno sviluppo progressivo, dalla Parte I alla Parte III

Insieme a diverse aree protette pilota e alle federazioni dei parchi, EUROPARC ha istituito nel 1995 la Carta
europea per il turismo sostenibile nelle aree protette (CETS). Le sue linee guida funzionano come un insieme
di strumenti per consentire alle aree di diventare una destinazione turistica sostenibile, secondo cinque
principi:
1. dare priorità alla protezione;
2. contribuire allo sviluppo sostenibile;
3. coinvolgere tutti gli stakeholder;
4. pianificare un turismo sostenibile efficace;
5. perseguire il miglioramento continuo.

Per ulteriori informazioni: https://www.europarc.org/wp-content/uploads/2019/08/EN_EUROPARC-Good-


for-Parks-Good-for-People_ECSTPA.pdf
Il primo principio: la priorità alla protezione è particolarmente sottolineata nei documenti di
riferimento del CEETO.
Per il secondo principio i diversi partner del progetto CEETO sono desiderosi di contribuire allo
sviluppo sostenibile nei loro territori.
Il terzo principio evidenzia il necessario coinvolgimento e impegno dei partner locali: gli
stakeholder, generalmente chiamati "Forum". Esso è anche formalizzato e sviluppato all'interno
del Progetto CEETO, in particolare con il Capacity Building Workplan (si vedano Linee Guida
CEETO per lo sviluppo del Turismo Sostenibile nelle aree protette ed il Manuale CEETO per la
gestione del Turismo Sostenibile nelle aree protette)
Il quarto principio richiede una visione condivisa a monte, obiettivi, orientamenti e poi strategia
e azioni efficaci. Qualcosa che riporta alla visione condivisa già sottolineata come essenziale
nelle fasi iniziali del processo CETS. Può anche essere collegato al piano d'azione CEETO,
approvato dalle aree protette dei partner di progetto.
Il quinto principio evidenzia il fatto che un'area protetta non può aderire a un premio o ad un
riconoscimento internazionale o a qualcosa di simile a una medaglia d'oro. Tra le sue missioni c'è
un'azione complessiva che richiede un monitoraggio permanente, in cui il turismo deve fare la
sua parte in modo evolutivo e progressivo. E il monitoraggio implica l’uso e l’analisi di indicatori
come quelli del sistema di monitoraggio dei flussi turistici utilizzati nel progetto CEETO.
A questo punto, diventa importante disporre di strumenti pratici già testati dagli esperti delle Aree Protette.

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3.1.2. Implementazione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione

Il quarto principio ricorda che l’attuazione di un turismo sostenibile richiede una visione condivisa a monte:
obiettivi, orientamenti e poi strategia e azioni efficaci
La lista dei temi chiave della sostenibilità porta ad azioni fondamentali da includere nel piano d'azione.
Questo assicura che, al di là della diversità di contesti e situazioni per ogni area protetta, i punti essenziali
siano affrontati e gestiti.
La strategia e il piano d'azione devono essere conformi al piano di gestione dell’area protetta. Non possono
essere in contraddizione con le decisioni degli stakeholder e degli enti pubblici, in particolare di quelli che
hanno apportato un contributo tecnico (imprese turistiche private, ad esempio) o un sostegno finanziario
(enti pubblici comunali o regionali, ad esempio). Per questo motivo gli indicatori, il monitoraggio e i report
sullo stato di progresso delle attività sono importanti per l'efficace attuazione del piano d'azione e anche
come strumenti di comunicazione e di dibattito tra gli stakeholder durante le sessioni del Forum.
Come già detto in precedenza, il turismo sostenibile nelle aree protette deriva da un'attiva collaborazione
tra gli stakeholder, in particolare da una produttiva collaborazione pubblico-privata. Questo è descritto ed
evidenziato nelle tre parti del processo CETS (il "processo della Carta"), in realtà tre cerchi dello stesso
anello.

3.1.3. LA CETS e la relazione circolare tra le sue 3 parti

L'attuazione della Parte I della CETS rende effettivamente possibile la creazione di un territorio quale
destinazione turistica sostenibile, ma l'effettiva sostenibilità e durata della sua offerta turistica dipenderà
dai suoi principali attori: le imprese turistiche e gli altri attori privati, compresi gli operatori turistici.
Per questo motivo il processo ECST deve essere inteso nella sua interezza, nelle sue tre parti o nei suoi tre
cerchi.
Di seguito, alcuni pratici esempi:
Coesione (‘Forum’): Il team building e i rapporti continuativi con i partner danno coerenza e "
ragion d'essere " al Forum, dando così un senso di squadra ... e di orgoglio. Questo deriva dal
terzo principio: un Forum attivo garantisce maggiore efficienza, fiducia reciproca e la sensazione
di essere più forti insieme. Il tutto è maggiore della somma delle sue parti (Aristotele).
Coinvolgimento e impegno: tali affermazioni sono alla base del quarto e quinto principio,
richiedono un impegno reciproco e a lungo termine anche nell'azione: progetti, servizi turistici,
e anche la solidarietà in caso di difficoltà. Ad esempio, l’area protetta si impegna con un piano
d'azione quinquennale che spesso include contratti affidati agli operatori per diversi anni, con
potenziali benefici finanziari e risultati per i subappaltatori.

Parte I, il cerchio di base e del nucleo:


I cinque principi sopra citati devono governare il turismo sostenibile nelle aree protette. La governance,
coinvolgendo tutti gli stakeholder, è di particolare importanza per poter implementare la CETS non solo
nella prima fase ma anche nelle sue tre parti: “Tutti coloro che sono interessati dal turismo sostenibile
dovrebbero poter partecipare alle decisioni relative al suo sviluppo e alla sua gestione”.
Ciò implica il Forum permanente del Turismo istituito tra gli enti pubblici, le organizzazioni di conservazione
e di comunità e i rappresentanti delle imprese turistiche.

CEETO - Central Europe Eco-TOurism: strumenti per la protezione della natura Pagina 8
Gli incontri devono essere organizzati in modo da dare al settore del turismo privato la possibilità di
condividere le stesse informazioni e di partecipare alle decisioni, compresa la preparazione e l'attuazione
della strategia per il turismo sostenibile e del piano d'azione.
Gli impegni degli enti pubblici e di altri partner forniscono ai professionisti la certezza e la garanzia di
potersi "imbarcare" in operazioni turistiche e di poter investire con una certa sicurezza di profitto.

Parte II, il cerchio di mezzo, portatore di legame e di cooperazione permanente:


Alcuni operatori turistici locali sono anche partner del parco come "subappaltatori", e quindi essenziali per
la PA in alcune delle sue missioni: educazione, conservazione, promozione, ecc.
Il coinvolgimento delle imprese locali è inevitabile e vitale per lo sviluppo e la gestione efficace del turismo
sostenibile. Molte azioni elencate nel piano d'azione della Parte I di un’area protetta sono infatti proposte
e gestite da imprenditori e associazioni private, assumendosi i loro rischi e naturalmente aspettandosi un
ritorno sui loro investimenti.
Tra tutti i partner coinvolti in alcune azioni del piano d'azione, alcuni fornitori di servizi turistici possono
decidere di andare oltre attraverso altre iniziative personali, rispettando una metodologia proposta
dall’area protetta e approvata da EUROPARC. La coerenza e la continuità dell'impegno di tali partner
permettono di riconoscere operatori come partner sostenibili certificati. Il loro certificato triennale
concesso dalla CETS porta il marchio di riconoscimento di una partnership coerente e duratura con loro.
I marchi di riconoscimento sono infatti previsti dall’area protetta. In conformità con il processo CETS Parte
II, i certificati di riconoscimento ottenuti, possono essere mostrati con orgoglio dagli operatori ed esposti
per la propria promozione. Inoltre, possono anche richiedere i riconoscimenti Europarc.
Tali segni di riconoscimento e di fiducia che suscitano orgoglio e impegno ricordano la già citata “gerarchia
dei bisogni di Maslow”, in particolare: sicurezza di partenza > amore e appartenenza > stima > e poi
autorealizzazione.
La certificazione CETS concessa implica dei requisiti per questi partner:

 Essi devono prendere parte al Forum del Turismo Sostenibile e redigere dei report sullo stato
di implementazione delle attività. Ciò richiede sforzi significativi, specialmente per le
piccole imprese con poco personale, che devono lavorare prima di tutto per i loro clienti.
Ma d0altra parte questo consente loro l’accesso al tavolo in cui si decidono gli orientamenti
e si prendono le decisioni per gli sviluppi futuri.

 Dimostrare la loro conformità ai criteri di sostenibilità è in genere piuttosto facile per i loro
manager a motivo del loro impegno personale per la sostenibilità. Tuttavia, tale
certificazione richiede un investimento e rappresenta un costo a causa delle sessioni
obbligatorie, delle visite di audit, dei report da fornire, ecc.

 Vengono poi rafforzati gli stessi rapporti con la PA, con le altre aziende e con gli altri
stakeholder coinvolti nella Carta. Tale impegno è generalmente alla loro portata in virtù
della cooperazione già esistente, compresi i contratti di subappalto stipulati con il parco.

Parte III, il cerchio più ampio aperto verso l'esterno


Nella Parte III, la cooperazione è ovviamente essenziale, ma a questo punto spetta all’area protetta,
premiata con la CETS, prendere contatti con gli operatori turistici e le agenzie di viaggio. Ad esempio, un

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operatore locale certificato e specializzato in viaggi in bicicletta ha precedentemente stipulato accordi con
un operatore turistico esterno, al fine di ospitare i propri visitatori per i tour nell'area dell’area protetta.
D’altra parte, una PA che voglia creare e sviluppare un'offerta di soggiorni sostenibili - anche per poterla
meglio controllare come effettiva destinazione sostenibile - si rivolgerà agli operatori turistici: un
atteggiamento proattivo, insieme a partner locali selezionati e anche per controbilanciare altri.
Naturalmente si baserà sulla cooperazione esistente, in particolare tra i suoi operatori certificati con CETS.
Richiede competenze, tempo e risorse finanziarie ed è per questo motivo che tale lavoro è generalmente
affidato a un gruppo o a un'associazione sostenuta e supervisionata dai gestori delle aree protette in qualità
di membri del consiglio di amministrazione, ad esempio della stessa regione. Ciò contribuisce a creare
network coerenti di attività turistiche sostenibili.
In questa fase, diventa necessario conoscere meglio il settore del turismo, i diversi fornitori di servizi
turistici e in particolare gli operatori turistici (TOs).

Part III – Lavorare con gli operatori turistici


3.2.1. Comprendere il funzionamento degli operatori turistici

Perché gli operatori turistici e per cosa?


Per un'area protetta, questo significa un altro passo più ampio, per guardare oltre i suoi confini e oltre le
sue attività principali, ma in realtà contribuirà anche ad alcune missioni di base della PA, in contatto con i
propri partner, come già detto.

 Operatori turistici: progettano e poi promuovono un pacchetto vacanza combinando diversi


elementi di viaggio, in genere: trasporto, escursioni e diverse componenti tra cui l'alloggio, servizi
di guida, ecc. Pubblicizzano e producono brochure per promuovere i loro prodotti, le vacanze e
gli itinerari. Di solito sono specializzati in attività turistiche definite.

 Agenzie di viaggi (agenzie di viaggio, comprese le agenzie web): promuovono e vendono


pacchetti vacanze, ma possono anche contribuire alla loro progettazione e al loro
confezionamento.

 Aziende turistiche ospitano, forniscono servizi turistici ai visitatori, e spesso contribuiscono a


progettare soggiorni turistici e a stabilire e mantenere i contatti con i partner locali. Possono
esserci collegamenti tra queste tre funzioni, nella stessa azienda o nello stesso network.
Inoltre, l'appartenenza alla stessa network è da loro considerata importante perché indica
l'adesione a valori condivisi, in particolare per quanto riguarda il turismo: il turismo responsabile,
l'ecoturismo e il turismo più sostenibile a livello globale.
Ma d'altra parte, nonostante il supporto del network, queste imprese turistiche devono anche
affrontare una crescente concorrenza causata da altre proposte: dal business al consumatore,
contatto diretto tra i fornitori di servizi turistici e i clienti: "DIY – Do it youself” fai da te. Tali
soggiorni turistici sono spesso proposti sul web, anche per quanto riguarda i soggiorni in aree
protette, correndo il rischio di falsi soggiorni green.
Da qui l'importanza per loro di sottolineare il legame con le aree protette, attestando i certificati
rilasciati dalle aree protette.

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Aspetti legali
Gli aspetti legali hanno un ruolo importante, ancora una volta collegati alla gerarchia delle esigenze di
Maslow: la sicurezza. Seguendo le direttive dell'Unione Europea, le nuove norme UE offrono una maggiore
protezione a molti aspetti di un viaggio e quindi dei pacchetti vacanze forniti dalle agenzie di viaggio e dagli
operatori turistici.
https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/factsheet_package_holidays_2018.06_en_web.pdf
Le legislazioni nazionali di solito vanno oltre le norme dell'UE, in genere con prescrizioni più dettagliate, ad
esempio sul trasporto, sul pagamento di depositi alle agenzie di viaggio durante la fase di prenotazione,
ecc.
Alcuni termini comunemente usati dagli operatori turistici
Alcuni termini possono illustrare i requisiti e le attività legate al tour operator:

 Accreditamento: Si riferisce agli aspetti legali. È possibile vendere servizi turistici solo alle
aziende nominate. I dati di accreditamento sono solitamente visualizzati sul loro sito web e sui
loro documenti.

 Assegnazione: assegnazione delle camere da parte di un gestore di alloggi ad un'agenzia di viaggi.


Questo spiega la necessaria anticipazione, gli impegni e i contratti tra i partner a causa delle
decisioni che devono essere prese dai clienti (visitatori) prima di arrivare alla destinazione
selezionata.

 Turismo in entrata: i visitatori provengono da altri luoghi, da altri paesi, il che implica speciali
servizi aggiuntivi e garanzie.

 Pacchetti turistici/all-inclusive: un soggiorno turistico risulta sempre da un insieme di servizi


diversi, da qui l'interdipendenza di differenti operatori turistici, l'importanza dei rapporti con
partner e agenzie di viaggio riconosciuti e affidabili.
Ulteriori informazioni sul Glossario dei termini turistici: https://www.unwto.org/glossary-tourism-terms

3.2.2. Collaborare con operatori turistici operator e agenzie di viaggio

Operatori turistici, agenzie di viaggio, in particolare quelli che evidenziano i loro impegni sostenibili hanno
caratteristiche comuni:

 Un'agenzia di viaggi esperta: conforme ai requisiti del settore turistico: licenza di viaggio,
assicurazione, classificazioni locali. A loro piace mostrare e mettere in evidenza le loro
partnership -comprese quelle con aree protette-, con certificati, etichette, marchi, ecc.

 Un team responsabile e impegnato: il loro impegno è comunemente basato su un lavoro


binomiale coerente tra il personale dell'agenzia e le guide e gli operatori locali.

 Un posizionamento e un concetto chiaro: impegni dichiarati per un turismo


sostenibile/responsabile: carta autoprodotta, certificati rilasciati da aree protette (CETS) o
marchi di partecipazione al turismo sostenibile. Inoltre, spesso menzionano il loro
coinvolgimento in azioni per proteggere e valorizzare l'ambiente, per compensare l'impronta di
carbonio, ecc.
Nota: alcune azioni possono essere correlate agli argomenti chiave della già menzionata CETS.

CEETO - Central Europe Eco-TOurism: strumenti per la protezione della natura Pagina 11
 Un catalogo chiaro e facilmente accessibile, sul sito web dell'azienda e sui siti web di altri
partner: con chiari elementi di offerta, ad esempio per quanto riguarda l’accoglienza alla
stazione più vicina, l’itinerario, la scelta dell'alloggio, il trasporto dei bagagli durante il
soggiorno, la fornitura di attrezzature e di strumenti specifici come gli strumenti astronomici,
ecc.

Lavorare con gli operatori turistici: alcuni casi studio


3.3.1. Esempi di cooperazione nel quadro del processo CETS, parte III

La Carta - Parte III - offre l'opportunità agli operatori e alle agenzie di viaggio che organizzano tour all'interno
delle aree protette di essere riconosciuti e quindi di promuovere - e commercializzare - i loro pacchetti
turistici di soggiorni sostenibili nelle destinazioni premiate dalla Carta. Ma questa Parte III rappresenta per
le aree protette un'ulteriore fase di integrazione, di decisione e di cooperazione tra gli stakeholder, come
indicato sopra.
Insieme alla Spagna e all'Italia, le aree protette francesi e la loro federazione di parchi naturali erano già
presenti all'inizio dell'avventura CETS. Si sono imbarcati in quella esplorazione a lunga distanza diversi anni
fa; l'oceano è vasto, ma anche le sue prospettive.
L'avvio di questa fase è stato reso possibile da una forte iniziativa di un parco nazionale (Cévennes NP) e dei
suoi partner locali (Cévennes Écotourisme) e poi dalla creazione dell'IPAMAC un'associazione senza scopo di
lucro incentrata sul turismo sostenibile e l'attuazione del processo di Carta CETS attraverso le sue tre parti.
L'IPAMAC è stato creato dal consorzio di tutte le aree protette, parchi naturali regionali e parchi nazionali
insieme, situati nel Massiccio centrale, il grande centro montuoso della Francia.
L'IPAMAC potrebbe trarre vantaggio da una rete preesistente, ampia e coerente che comprende il Massiccio
e diverse regioni amministrative, e anche da una lunga tradizione di solidarietà.
L'IPAMAC è inoltre -tecnicamente e finanziariamente- sostenuto dalle aree protette, da alcuni finanziamenti
pubblici e da solide reti di operatori turistici locali, rendendo così possibile la costruzione di una vasta
gamma di soggiorni sostenibili, con attività diverse in diversi settori, in collaborazione con le agenzie di
viaggio. Gli operatori turistici partner sono piccole imprese turistiche, generalmente situate in aree rurali
non dipendenti da agenzie turistiche multinazionali ma chiaramente impegnate nel turismo alternativo
sostenibile.
I loro cataloghi - in francese con alcune pagine web limitate in inglese - non si limitano al Massiccio Centrale
e propongono già altre destinazioni sia in Francia che in altri paesi, aprendo così opportunità di cooperazione
con altre aree protette europee.
Più info ai seguenti link:
http://www.parcs-massif-central.com
http://www.parcs-massif-central.com/association-ipamac_7.html
http://www.parcs-massif-central.com/preparer-son-sejour_3.html
Esempi di agenzie di viaggio, anche partner di parchi premiati con la CETS:

 Escapéo (https://www.escapeo.fr), compresi i soggiorni turistici per i visitatori con esigenze


particolari, in particolare per le persone con disabilità fisiche;

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 Morvan nature park, coinvolti nella rete IPAMAC, sono stati ad esempio premiati alcuni anni fa
con EDEN destination, destinazione europea di eccellenza, per i loro soggiorni e le loro attività
turistiche accessibili;

 Sud-Randos (https://www.sudrandos.com), con una chiara indicazione dei legami con la Carta
europea e con i parchi naturali. Sono stati premiati nel 2019 con i premi Europarc Stars. Vedi
sotto la sezione 3.4.1;

 Chamina (https://www.chamina-voyages.com), grazie alla loro riconosciuta competenza


nell'organizzazione di viaggi di scoperta e soggiorni, collaborano anche con guide escursionistiche
a livello nazionale;

 La Balaguère (https://www.labalaguere.com/randonnee-pyrenees-espagnoles.html) oltre ai


partner dell'IPAMAC, questa agenzia di viaggi collabora anche con partner britannici, con partner
spagnoli nei Pirenei transnazionali e anche in altre regioni spagnole, tra cui le aree protette;

 Europarc Spain ha sviluppato un solido network di partner per il turismo sostenibile nel quadro
dell'implementazione dell'ECST nelle sue aree protette;

 Red Europarc - http://www.redeuroparc.org/actividades/carta-europea-turismo-


sostenible/empresas-adheridas-a-la-cets/consulta

3.3.2. Altri esempi di coinvolgimento con i fornitori di servizi turistici

Alcuni enti turistici della Regione hanno anche compreso l'interesse di sostenere il turismo nelle loro aree
protette, il loro legame e il loro progressivo coinvolgimento nelle tre parti del processo della Carta.

 Regione Occitana, Francia - https://www.tourisme-occitanie.com/sejours-dans-les-parcs-


naturels
Altre istituzioni pubbliche come l'ONF - agenzia forestale nazionale - hanno istituito soggiorni turistici
simili, generalmente nelle foreste delle aree protette. Non sorprende che alcuni dei loro partner, tra cui
alcune agenzie di trekking e di viaggio, partecipino anche ad altri network di aree protette coinvolte nel
processo di Carta, come l'IPAMAC.

 Retrouvance – https://gitesetrandonnees.onf.fr/nos-partenaires/
Turismo e agenzie di viaggio che commercializzano soggiorni turistici sostenibili nelle aree protette:

 Alcune agenzie di viaggio specializzate in specifiche attività all'aperto sono già presenti nelle
aree protette di diversi paesi europei, anche in parchi certificati CETS, e lavorano a contatto con
le imprese turistiche locali. L'azienda tedesca E-bike Holiday collabora ad esempio con diversi
operatori locali in Italia, come MoVelo nel parco naturale dei Colli Euganei e con le aree protette
che hanno implementato le azioni del progetto CEETO, in Germania, Austria, Italia, Slovenia,
ecc.

 Veneto emotion MoVelo e-biking - http://www.venetoemotion.com


I contatti con tali aziende turistiche possono aiutare a costruire destinazioni sostenibili:

 E-bike Holiday - https://www.ebike-holiday.com/e-bike-urlaub/service-infos/ueber-ebike-


holiday - https://maps.ebike-holiday.com/de/tourenplaner/

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Vélo Loisir Provence è stato creato da un gruppo di partner turistici locali specializzati in attività ciclistiche
in aree protette. Da più di 20 anni collaborano con diverse aree naturali - anche parchi CETS - del Sud della
Francia per sviluppare e proporre attività ciclistiche e soggiorni turistici, attraverso la loro rete di partner
locali e agenzie di viaggio come Chemins du Sud.

 Vélo Loisir Provence - https://www.veloloisirprovence.com/sejours-velo and


https://www.veloloisirprovence.com/page/bonnes-adresses-verdon

 Chemins du Sud - https://www.cheminsdusud.com

Schema di assegnazione e riconoscimento


In relazione alla Carta - Parte III, gli operatori turistici possono essere specificamente riconosciuti per il loro
impegno con le aree protette e con il processo di ottenimento della CETS. Ciò richiede che gli operatori
turistici si impegnino a rispettare criteri di sostenibilità nelle loro operazioni e nella loro gestione, cosa che
in generale hanno già proposto nella loro introduzione. In relazione alla cooperazione con i parchi certificati
CETS, essi devono confermare la loro adesione alla visione della Carta, alla sua missione e ai suoi principi.
Essi, inoltre, devono essere coinvolti in attive collaborazioni con le autorità delle aree protette, con le
comunità e con le imprese locali.

3.4.1. EUROPARC Star Awards

EUROPARC Star Awards ha ricevuto candidature da partner che lavorano con Destinazioni Sostenibili in
tutta Europa. I candidati sono valutati da una giuria nazionale e da un rappresentante di EUROPARC, e i
finalisti, i migliori di ogni paese in ogni categoria, sono poi valutati da una giuria internazionale composta
da esperti di turismo sostenibile, che ha selezionato il vincitore assoluto in ogni categoria.
Ecco due esempi di partner di parchi CETS premiati nel 2019:

 Hotel Caminetto: partner del Parco Naturale Adamello Brenta, può essere considerato un
esempio di hotel sostenibile impegnato a rispettare l'ambiente e a proteggere le risorse naturali
senza rinunciare al comfort. La politica di comunicazione dell'Hotel Caminetto mira a rendere
gli ospiti pienamente consapevoli della cultura e della natura del luogo, in modo che possano
valorizzarlo al meglio.

 Sud Randos: partner del Parco Nazionale delle Cévennes e membro dell'IPAMAC, è stato premiato
nella categoria “Costruire la mia comunità”. Nell'organizzazione di esperienze turistiche, i
contadini, gli artigiani, gli artisti e la natura locale sono gli attori principali e gli oggetti di
scoperta per i visitatori.

3.4.2. Altri marchi di riconoscimento, branding, standard di qualità

Anche il marchio locale, ad esempio di un'area che comprende il territorio dell’area protette, è molto
apprezzato, soprattutto quando il gestore può trarre vantaggio da una peculiarità già esistente, ad esempio
grazie alla reputazione di una destinazione conosciuta (montagna, zona costiera, paesaggio eccezionale,
percorso escursionistico rinomato, ecc.) o di famosi prodotti locali (vini, formaggi, piante aromatiche). Il
marchio locale, compreso il marchio del parco, contribuisce a rafforzare le relazioni locali, la solidarietà e
l'orgoglio locale.
Esempio di marchio turistico di qualità nelle aree protette spagnole:

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Calidad Turística - http://www.redeuroparc.org/system/files/shared/Triptico-Sistema-de-Calidad.pdf
Esempio di branding regionale in Andalusia, compresi i servizi turistici nelle aree protette:
http://andanatura.org/marca-parque-natural-de-andalucia-2/
Approccio simile in altre aree protette e parchi CETS, per la classificazione delle strutture ricettive locali e
di altri servizi turistici - http://es.turismegarrotxa.com (parco naturale della zona vulcanica di Garrotxa in
Catalogna, uno dei primi parchi premiati con certificazione CETS), per attività specifiche all'aperto come
l'astro-turismo (aree con cielo scuro) o per visitatori con esigenze particolari.
Un turismo sostenibile di qualità simile nel parco naturale delle Alpi Marittime e nelle aree protette
associate in Italia: http://www.parcoalpimarittime.it/visita

Benefici
3.5.1. Benefici per gli operatori turistici

 La collaborazione con le aree protette e con i loro partner locali certificati garantisce la
distintività, la visibilità, incoraggiando così la loro promozione anche da parte di altri
stakeholder.

 Possono migliorare progressivamente i loro servizi turistici, avvalendosi delle competenze del
personale dell'area protetta e di altri partner, in particolare quando possono partecipare al
Forum e alle sessioni di formazione.

 Possono pianificare le loro attività turistiche e investire in modo più sereno grazie alla sicurezza
fornita dagli impegni reciproci.

 Maggiori dettagli sui vantaggi per gli operatori turistici sono elencati sul sito web di EUROPARC:
https://www.europarc.org/sustainable-tourism/sustainable-tour-operators/

3.5.2. Benefici per l’economia locale

I vantaggi per le imprese turistiche locali e gli operatori turistici portano anche benefici per l'economia
locale.
Le ricadute del turismo sono ottenute e mantenute dalle imprese locali e dalle aree locali, a differenza di
alcuni paesi o aree in cui la maggior parte dei benefici prodotti dai resort balneari sono "catturati" da gruppi
multinazionali stranieri; ciò significa che risorse molto limitate sono lasciate alle imprese locali e alla
comunità, e spesso in attività lontane dalla loro identità locale e genuine.
Esempio di un messaggio di un negozio di paese che vende giornali e riviste: “gran parte delle vendite
avviene durante le vacanze, grazie ai turisti”.

La comunicazione sul turismo sostenibile


“Networking, fare rete, gemeinsam statt einsam, ecc.”
Aree protette diverse, lingue diverse ma lo stesso obiettivo. Fare rete in modo efficiente richiede la
comunicazione, prima tra partner locali e poi con altri enti turistici. Ma è altrettanto fondamentale che
l'impegno collettivo per un turismo sostenibile e per la sua attuazione sia proposto non solo da EUROPARC e

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dai singoli operatori turistici, ma anche dal network locale dei parchi CETS. Ciò riporta al contesto e alle
aspettative descritte nella sezione 2.1, in particolare: marketing, concorrenza, cooperazione.
Il turismo sostenibile è ancora un mercato di nicchia, in gran parte sconosciuto, ma risponde a una domanda
crescente. In un mondo di comunicazione, la rete delle aree protette impegnate nel turismo sostenibile
deve raggiungere una massa critica sufficiente per essere ascoltata e visibile dai potenziali visitatori e dalle
loro aspettative.
La Parte I dell'ECST indica che i parchi CETS devono comunicare e presentare il loro riconoscimento e il loro
impegno. Ciò deve essere fatto anche con i partner locali coinvolti nella Parte II. In questo caso è necessaria
una promozione comune dei partner locali, spesso sostenuta da enti pubblici e dall'utilizzo di un marchio
territoriale locale. Ma i partner locali potrebbero dover accettare di promuovere anche gli altri membri
della loro rete, secondo le linee guida che possono essere suggerite dal Forum locale.
E per dare un respiro più ampio, soprattutto a livello di Parte III, la cooperazione pubblico-privato è
essenziale per raggiungere la massa critica prevista di fronte alla forte presenza di "altre" proposte
turistiche.
In questo caso, alcuni toolkit possono essere utili. Si vedano ad esempio quelli prodotti nell'ambito del
progetto INTERREG IV-“A COOL English-French Tourismus” (2012-2015). Uno degli obiettivi principali della
loro cooperazione è stato quello di creare diversi toolkit su misura per i diversi fornitori di servizi turistici,
al fine di aiutarli a sviluppare e a migliorare un'offerta turistica locale sostenibile.
Tutti questi strumenti sono utili e uno è focalizzato sulla comunicazione: comunicare in modo efficace –
gestire il sito ufficiale del turismo; aderire al sito web (marchio); promuovere l'intero territorio; prendere
alcune iniziative di marketing.
Potete trovarli sul sito web del Parco Nazionale di Exmoor (ex partner COOL), nelle pagine dedicate ai
fornitori di servizi turistici:
https://www.exmoor-nationalpark.gov.uk/living-and-working/info-for-tourism-providers/marketing-and-
business-support

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4. CONCLUSIONI
Vogliamo un turismo sostenibile: “inseguiamo un sogno… insieme”.
Marketing e concorrenza saranno sempre presenti, ma anche networking e cooperazione.
La cooperazione tra le aree protette europee esiste già, come dimostrato da diversi progetti e come
naturalmente il CEETO.
L'effettiva attuazione della Carta - Parte III - in diversi paesi e la cooperazione tra i loro operatori turistici
e i loro partner turistici sono un obiettivo realizzabile a portata di mano delle aree protette e dei loro
network nazionali o regionali. Questo potrebbe essere proposto nel prossimo nuovo programma INTERREG,
come seguito del progetto CEETO o nel quadro di alcune call a presentare proposte dell'UE.
Inoltre, il team building può essere progressivamente sviluppato con il supporto della collaborazione di
Pubblico - Privato:

 Sessioni di team building, compresi i percorsi di studio tra le aree protette coinvolte e i loro
partner;

 Contributo a fiere turistiche: regionali, nazionali e poi europee;

 Ospitare operatori turistici in percorsi didattici;

 Contributo a futuri progetti transnazionali LEADER;

 Partecipazione ad eventi europei e/o internazionali insieme ad altre aree protette partner:
Giornata del cielo scuro, Settimana europea della mobilità, Giornata europea dei parchi,
Giornata della fauna selvatica, Giornata dell’Europa, ecc.
Il successo è possibile se condiviso con e dai partner; ciò è possibile tra i partner europei perché condividono
la stessa visione di base e a lungo termine della conservazione, della valorizzazione e della sostenibilità in
tutti i suoi aspetti.
Allo stesso modo possono condividere lo stesso spirito di cooperazione e di relazioni vantaggiose win-win tra
le aree protette interessate e tra i loro partner turistici coinvolti.
Alcune aree protette europee sono già utilizzate per la cooperazione con le stesse problematiche e anche
per il turismo transfrontaliero e senza confini. Allora sì, se lo vogliamo davvero, il sogno può diventare
realtà.

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CENTRAL EUROPE ECO-TOURISM:
STRUMENTI PER LA PROTEZIONE DELLA NATURA
Regione Emilia-Romagna - Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna (IT)

Federparchi - Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali - EUROPARC Italia (IT)

EUROPARC Federation (DE)

Riserva MaB UNESCO Salzburger Lungau (AT)

Soelktaeler Nature Park (AT)

NIMFEA Associazione per la Conservazione della Natura e dell'Ambiente (HU)

Riserva MaB UNESCO Southeast Ruegen (DE)

Istituzione Pubblica Parco Naturale di Medvednica (HR)

WWF ADRIA - Associazione per la Protezione della Naturae la Conservazione della Biodiversità (HR)

Centro di Sviluppo Regionale Koper (SI)

Istituzione Pubblica Parco Paesagistico di Struniano (SI)

11 partners 3 anni 2.81 M

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