10 Agosto 2018
I file di sistema costituiscono uno degli elementi più delicati del sistema operativo. Da essi dipende
gran parte delle funzioni svolte dal sistema stesso, perciò non sorprende che possano causare un bel
mucchio di problemi in caso di mancanza o danneggiamento.
Sappiate che Windows integra alcuni strumenti per verificare i file di sistema e ripararli
all’occorrenza. Tali strumenti vanno utilizzati tramite il prompt dei comandi, il che potrebbe
scoraggiare gli utenti meno esperti. In realtà non è il caso di preoccuparsi: i comandi sono pochi e
piuttosto semplici, nelle righe seguenti li vedremo in dettaglio.
I principali strumenti per riparare i file di sistema in Windows sono due, il Deployment Image
Service and Management Tool e il System File Checker. Nello specifico:
Il Deployment Image Service and Management Tool, meglio noto come DISM, si occupa
della gestione e della manutenzione delle immagini di sistema. Tra le sue tante funzioni,
DISM è in grado di correggere l’immagine di recupero all’interno di un’installazione del
sistema operativo. Lo strumento è stato inserito in Windows soltanto a partire dalla versione
7.
Il System File Checker o SFC effettua un controllo sui file di sistema, verifica che non ci
siano errori e provvede a correggere quelli presenti. A differenza di DISM, questo tool è
presente praticamente in tutte le versioni di Windows.
Noi consigliamo di verificare l’immagine di sistema con DISM e lanciare SFC solo in un secondo
momento. Per le versioni di Windows sprovviste di DISM, SFC è comunque più che sufficiente.
È bene eseguire più di una scansione, così da assicurarsi che tutti i file siano integri. In aggiunta, è
buona norma riavviare il sistema operativo dopo aver utilizzato uno strumento, in modo da
finalizzare gli interventi apportati ai file.
DISM è uno strumento versatile e può svolgere compiti differenti specificando alcuni parametri di
esecuzione. Vediamo quelli di nostro interesse:
Utilizzando il parametro /CheckHealth, DISM effettua una rapida verifica dei file
dell’immagine di sistema. Lo strumento verifica solo la presenza o meno degli errori, senza
applicare alcuna correzione.
Il parametro /ScanHealth è simile a /CheckHealth ma l’analisi dei file è più approfondita, di
conseguenza il tempo di esecuzione è più lungo, fino a 10 minuti.
Il parametro /RestoreHealth rappresenta quello più incisivo, infatti DISM non solo
effettuerà una scansione in cerca di errori ma provvederà anche a correggerli in automatico.
L’intero processo può richiedere fino a 20 minuti.
Per eseguire DISM, apriamo il menù Start e digitiamo la stringa prompt dei comandi. Clicchiamo
col tasto destro sul risultato corrispondente e poi selezioniamo Esegui come amministratore. Si
aprirà un prompt dei comandi con privilegi di amministratore, in esso digiteremo il comando
DISM.exe /Online /Cleanup-image seguito dal parametro desiderato, dopodiché premiamo il tasto
Invio. Di seguito trovate il comando seguito dai tre parametri, pronto per il copia-incolla:
Eseguire SFC
Per fare una scansione con SFC, apriamo il menù Start e digitiamo la stringa prompt dei comandi.
Clicchiamo col tasto destro sul risultato corrispondente e poi selezioniamo Esegui come
amministratore. Si aprirà un prompt dei comandi con privilegi di amministratore, in esso digitiamo
il comando seguente e poi premiamo il tasto Invio:
sfc /scannow
La scansione può dare 4 risultati differenti, li elenchiamo di seguito con il relativo significato:
1. Nessuna violazione di integrità trovata – Non è stato rilevato alcun problema nei file di
sistema e non è necessario alcun intervento ulteriore.
2. File danneggiati trovati e ripristinati – SFC ha rilevato e ripristinato automaticamente tutti i
file di sistema danneggiati o mancanti, non occorrono interventi ulteriori.
3. Impossibile ripristinare alcuni dei file danneggiati trovati – Lo strumento ha rilevato la
presenza di problemi nei file di sistema ma non è riuscito a risolverli tutti, sono quindi
necessarie operazioni aggiuntive.
4. Impossibile eseguire l’operazione richiesta – Sono stati rilevati problemi nei file di sistema
ma non è stato possibile intervenire, probabilmente perché i file interessati erano in uso.
SFC salva tutti i dettagli circa la scansione effettuata all’interno del file CBS.log, raggiungibile
digitando il percorso %windir%\Logs\CBS\CBS.log nell’Esplora risorse di Windows. Il file in
questione riporta vari eventi relativi a Windows, per estrapolare solo i riferimenti a SFC digitiamo il
comando seguente nel prompt:
Per prima cosa, avviamo Windows in modalità provvisoria con prompt dei comandi (qui trovate le
istruzioni per farlo). Una volta giunti nel prompt dei comandi, dobbiamo identificare in quali unità
si trovano i file di Windows. Per farlo, utilizziamo il comando seguente:
Noi siamo interessati all’unità con la dicitura Riservato per il sistema e a quella con la dicitura
Windows: la maggior parte delle volte si tratta delle unità C e D, ma esse potrebbero differire a
seconda della configurazione software del PC. L’unità corrispondente a Riservato per il
sistema verrà utilizzata per il parametro /offbootdir del comando, mentre l’unità Windows verrà
utilizzata per il parametro /offwindir. Se le due unità non sono visibili in elenco e al loro posto
compare una singola unità (solitamente C), utilizziamo quest’ultima per entrambi i parametri.
Non ci resta che lanciare SFC in modalità offline digitando quanto segue:
shutdown /r /t 0
shutdown /s /t 0
Segnaliamo che, se SFC non sarà riuscito a correggere i file di sistema neanche in modalità offline,
le uniche soluzioni rimaste sono un ripristino di configurazione di sistema oppure una
reinstallazione di Windows.