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1. Definizione: L'aria, o etere, un elemento al quale sono state spesso attribuite le propriet dello spirito e della purezza.

. La sua importanza, per numerose tradizioni di pensiero, consisteva nel permettere di respirare e quindi, consentendo la vita, nell'infondere l'anima. L'aria uno dei quattro elementi della filosofia greca. Gli antichi greci utilizzavano due parole diverse col significato di "aria": aer, che indicava gli strati pi bassi e oscuri dell'atmosfera; ed aether, che significava invece l'atmosfera luminosa in alto situata sopra le nuvole. Platone, ad esempio, scriveva che Cos l'aria: vi sono le variet pi brillanti che chiamiamo etere, quelle pi sporche che noi chiamiamo nebbia e tenebre, e altri tipi per i quali non abbiamo alcun nome.... I filosofi greci individuarono nell'aria uno degli arch (o origine) del cosmo, cio una delle diverse soluzioni per cercare di ricondurre a un'unica sostanza i mutamenti della natura. In particolare Anassimene di Mileto (586 a.C. - 528 a.C.) identificava il principio della realt nel soffio vitale. L'aria per lui infinita, immensa e sempre in movimento; non necessita di un supporto a differenza dell'acqua, ed essenziale per la vita. Egli inoltre ipotizzava che le trasformazioni qualitative della natura avessero origine nel processi di condensazione e rarefazione dell'aria. Con Empedocle di Agrigento (495 - 435 a.C.), l'aria divenne uno dei quattro elementi classici della filosofia greca, insieme alla terra, al fuoco, e all'acqua. Empedocle li chiamava "radici". Platone (427 - 347 a.C.) accolse nella sua filosofia la dottrina dei quattro elementi di Empedocle. Nel Timeo, la sua opera pi importante, il solido platonico associato all'aria l'ottaedro, che formato da otto triangoli equilateri. Egli collocava l'aria tra il fuoco (costituito da quattro lati triangolari) e l'acqua (rappresentata da venti facce triangolari), caratteristica che Platone considerava appropriata alla sua natura, poich l'aria gli sembrava avere una funzione intermedia per la sua mobilit, la sua nitidezza, e la sua capacit di penetrare i corpi. Secondo Platone, inoltre, i minuscoli componenti del'aria sono cos lisci che a malapena si poteva riuscire ad avvertirli. Allievo di Platone fu Aristotele (384 - 322 a.C.), il quale ha fornito una diversa spiegazione per i quattro elementi, basata su coppie complementari. Egli li dispose concentricamente intorno al centro dell'universo, a formare una sfera. Secondo Aristotele, l'aria sia calda che umida, e fra le sfere elementali occupa un posto intermedio fra il fuoco e l'acqua. Ai suoi antipodi sta la terra. Con Aristotele l'aria viene radicalmente separata dall'etere; egli considerava l'etere una sostanza quasi divina, che si trova solo in cielo, dove contribuisce a formare le sfere celesti.

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