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Accoglienza ​|​ ​Grammatica

01
Le parti del discorso - schema essenziale

Le parti del discorso


variabili invariabili Parola-sole​: v​ erbo,
Articolo Avverbio (o modificatore) Parola-pianeta​:​ ​nome
Nome (o sostantivo) Preposizione P. satellite​: articolo, aggettivo, avverbio
Parole rinvio​: pronome
Aggettivo Congiunzione
Parole legame​:
Pronome (o sostituente) Interiezione (o esclamazione) preposizione, congiunzione
Verbo Parole comete: ​interiezione

Articolo ​ ​Parte​ ​variabile del discorso che introduce un nome e concorda con esso in genere e numero
DETERMINATIVI INDETERMINATIVI PARTITIVI ​= un po’ di, alcuni, Ø
maschile femminile maschile femminile maschile femminile
singolare il, lo, l’ la, l’ un, uno una, un’ del, dello della
plurale i, gli le dei, degli delle

Nome ​Parte variabile del discorso che indica persone, animali o cose reali o immaginarie. Si riconosce
dal fatto che può essere preceduta da un articolo e accompagnata da un aggettivo
FORMA (​genere:​ m. e f. , possono essere: mobili, indipendenti, comuni, promiscui; ​numero​: sing., pl.,
sovrabbondante, difettivo, invariabile); SIGNIFICATO (comune, proprio, astratto, concreto, collettivo,
individuale); STRUTTURA (primitivo, derivato, alterato, composto); FUNZIONE (sogg., complem., appos.)
Parte variabile del discorso che si aggiunge a un Parte var. del discorso che sostituisce un nome (ma
nome per attribuirgli una qualità o per specificarne talvolta anche un agg., un verbo, un altro pronome,
aspetti determinanti una frase), evitandone la ripetizione
​Aggettivo​ – ​ Pronome

QUALIFICATIVI DETERMINATIVI
possessivi ​(​→​ appartenenza) personale​:
STRUTTURA NB: sempre preceduti soggetto​ (io, tu…) o
(primitivo, (mio, tuo…, proprio, altrui) dall’articolo (gli agg. non complemento​ (me, te… +
sempre)
derivato, alterato, forme atone: mi, ti…)
composto); dimostrativi​ (​→​ posizione) relativi
(questo, codesto, quello + agg. + questi, quegli, costui, (che, cui, il quale)
FORMA identificativi: stesso, medesimo, colui, ciò
(genere, “tale”) (“ne, ci, vi, lo”= ciò)
numero); indefiniti​ (​→​ quantità/qualità generica) relativi misti o doppi
(nessuno, ciascuno, ​ogni​, poco, Quasi tutti gli agg. (dimostrativo + relativo):
POSIZIONE qualunque​, ​qualsiasi​, ​qualsivoglia​, + uno, qualcuno, chi, quanto, quanti
(precede, segue); alcuno, ​qualche​, certo, taluno, tale, ognuno, chiunque,
+ ​chiunque e checché = “qualunque
molto, troppo, tanto, alquanto, chicchessia, qualcosa, persona che, qualunque cosa che”
GRADO altrettanto, vario, diverso, checché, alcunché, + ​dove (ove) e donde (onde) quando
parecchio, tutto, altro, cadauno) niente, nulla, altri
(positivo, = “in cui, nel quale, nella quale, da
cui, dal quale, dalla quale”)
comparativo > = interrogativi-esclamativi ​(​→​ domanda
<, superlativo rel. o esclam. su qualità/quantità/identità del nome)
o ass.) (che, quale, quanto) anche in una domanda
NB: sempre prima del nome e mai preceduti indiretta
dall’articolo + chi
numerali​ (​→​ quantità precisa)
cardinali​ (uno, due, mille…), Esempi: “Di questi dolci
ordinali​ (primo, centesimo…), ne prendo ​due​” –
moltiplicativi​ (doppio, triplice…) “​Entrambi​ verranno”
​anche: frazionari, distributivi, collettivi

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Avverbio ​Parte invariabile del discorso che per lo più si riferisce a un verbo, ma anche aggettivo, altro
avverbio, nome o una intera frase). Si distingue dall’aggettivo e dal pronome anzitutto per il fatto di
essere invariabile.
di modo​ (la maggior parte di quelli in -mente, piano, bene, così, invano, volentieri, a dirotto, quelli in
-oni: tentoni, carponi…),
di luogo​ (​lì, davanti, su, giù, là, sopra, sotto, vicino, fuori, dentro, presso, intorno, oltre… a sinistra, per di là…​),
di tempo​ (spesso, ieri, domani, adesso, subito, ormai, già, sovente, mai, infine, tuttora, poi, dopo,
sempre, tardi, spesso, ancora, presto…),
di quantità​ (tanto, troppo, assai, circa, quanto, più, almeno, quasi, appena, parecchio…),
di valutazione​ (​affermazione,​ ​negazione​ o ​dubbio​: sì, certo, no, neppure, neanche, forse, magari,
eventualmente, probabilmente…),
interrogativi​ (perché?, quando?, come?, dove?…),
presentativi​ (ecco). NB: Alcuni avverbi possono essere alterati (maluccio, pochino…);
alcuni possono avere grado comparativo e superlativo (meno tardi, tardissimo…)
Preposizione ​È una parte invariabile del discorso che collega tra loro parole o frasi,
introducendo parole o frasi subordinate, cioè dipendenti, rispetto a quelle a cui vengono
collegate (identifica infatti i complementi indiretti dell’analisi logica)
proprie​ o semplici (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra), ​articolate​ (…), ​improprie​ (precedono un nome o
pronome e formano un complemento; derivano da aggettivi – lungo, lontano, vicino… –, da avverbi –
sopra, sotto, prima, davanti, dentro… –, da verbi – nonostante, durante, mediante, eccetto, escluso…
–), ​locuzioni​ (accanto a, fuori di, prima di, insieme con, dopo di…)
Congiunzione ​Parte invariabile del discorso che collega, in modo logico, due parole, gruppi di
parole o intere frasi.
FORMA: semplice (e, ma, quindi, ossia, però…), composta (neppure, nondimeno, affinché, oppure…),
locuzione (in modo che, anche se, per la qual cosa…)
FUNZIONE:
• ​coordinanti​:
copulative​ (​affermative​: e, anche, pure, inoltre…; ​negative;​ né, neanche, neppure, nemmeno);
disgiuntive​ (o, oppure, altrimenti, ovvero…);
avversative​ (ma, tuttavia, bensì, eppure, nondimeno, anzi, però…);
dichiarative​ (infatti, ossia, cioè, in effetti, vale a dire…);
conclusive​ (quindi, perciò, dunque, pertanto, per questo…);
correlative​ (e... e, sia… sia, né… né, così… come, tanto… quanto, non solo… ma anche; … );
• ​subordinanti​:
dichiarative​ (che, come…),
causali​ (dal momento che, visto che, poiché, siccome, perché…),
finali​ (che, perché, in modo che…),
temporali​ (prima che, sino a che, ogni volta che, appena, finché, mentre…);
modali​ (come, nel modo che, quasi, come se, comunque…);
consecutive​ (così… che, tanto… che, in modo tale… che, …),
concessive​ (sebbene, quantunque, benché, nonostante, anche se…),
comparative​ (tanto… quanto, più… che, meglio… che, così… come, …),
condizionali​ (se, purché, a patto che, ove, posto che, qualora….),
avversative​ (mentre, quando, laddove…),
interrogative indirette e dubitative​ (se, quando, come, quanto, perché…),
eccettuative e limitative​ (tranne che, fuorché, salvo che, per quanto, in tanto, a meno che…),
esclusive​ (senza, senza che…)
Interiezioni ​.
proprie​ (ah!, ehi!, ahimè!, beh!, puah!, uffa!…), ​improprie​ (vergogna!, capperi!, vipera!...), locuzioni
interiettive​ (al ladro!, santo cielo!, va bene!, Dio ce ne scampi!, al fuoco!)
+ ​onomatopee​ (miao, tic tac, chicchirichì…)

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