L’ALBERO DELLA VITA = Vilsoni HERENIKO, post su facebook, 20 aprile 2020 (pag. 213).
Semplice occhiata ai dati relativi ai casi nel MONDO consente di fare alcune riflessioni
significative = al 18 aprile 2020 tra i 15 Stati in cui NON si sono registrati contagi, BEN 11 sono
Paesi Insulari dell’Oceania (Fonte: John Hopkins University).
Situazione degli Oltremare EUROPEI = DIVERSA da quella degli Stati insulari indipendenti e degli
Oltremare neozelandesi o australiani.
SOLTANTO il Territorio di WALLIS & FUTUNA risulta PRIVO DI CONTAGI + alcuni territori britannici
usciti dall’Oltremare europeo con la Brexit
FORTE MOBILITA’ degli Oltremare EUROPEI contribuiscono a spiegare perché sono stati colpiti
dall’epidemia degli stati insulari vicini.
Il VIRUS circola all’interno dei “cordoni ombelicali” che legano metropoles e micropolities. NON
pensare agli Oltremare come una TOTALITÀ OMOGENEA = DIALETTICA tra centri e periferie
spiega perché
Belep
sono state per il momento risparmiate nel contesto dell’arcipelago della Nuova Caledonia.
STESSO MOTIVO per cui WALLIS & FUTUNA sono state risparmiate = rarefazione dei
collegamenti internazionali, quindi LONTANA PERIFERIA della NUOVA CALEDONIA.
VIRUS NON è solo questione BIOLOGICA. Bernardino PALUMBO afferma che “l’epidemia oggi in
corso è un IBRIDO che mette in luce trame e connessioni.” COVID-19 sta fungendo da
CATALIZZATORE di situazioni di fragilità, come se certi processi in atto negli Oltremare si fossero
ACCELERATI e resi PROBLEMATICI.
MOBILITA’.
Oltremare NON sono mondi isolati, MA snodi di relazioni che la storia pre-coloniale, il colonialismo
e il post-colonialismo hanno intessuto. Isole NON sono isolate, MA “ISOLABILI”.
CONNESSIONI MARITTIME sono AL MOMENTO del tutto INTERROTTE. I VOLI sono quasi
solamente CARGO che riforniscono le isole.
FUTUNA = l’isolamento ha evocato la memoria della Seconda Guerra Mondiale quando l’isola è
rimasta per oltre due anni senza contatti marittimi.
medicinali “salvavita”
Effetto più grave di questo isolamento risiede nell’INTERRUZIONE dei voli = ha SEPARATO
famiglie e gruppi sociali che ormai da anni avevano incorporato uno stile di vita
TRANSNAZIONALE1.
Una RIAPERTURA dei voli tra le metropoles e i loro Oltremari sarà “prova europea interna” (per
quanto intercontinentale) della riapertura dei confini internazionali.
INTERRUZIONE dei rapporti internazionali e con rispettive metropoles NON è prodotto SOLO
della decisione unilaterale dei Governi centrali. In alcuni casi sono state le autorità LOCALI e
TRADIZIONALI a precedere i Governi = LIFOU, una delle Isole della Lealtà2 .
Episodi di autorità locali e tradizionali che chiudono i confini PRIMA dei Governi centrali =
consapevolezza dei rischi della pandemia (si pensi alla “spagnola”) ben radicati nella memoria
insulare.
In molti Oltremare COVID-19 è visto come “MALATTIA DEI BIANCHI”. Stefano ALLOVIO3 ha
avuto da parte di collaboratori della Città del Capo informazioni circa l’attribuzione di COVID-19 a
“STREGONERIE” dei bianchi.
Come in altre parti del mondo, anche per gli Oltremare l‘isolamento evoca futuri scenari di
privazione di libertà individuali
ALLO STESSO TEMPO, si registrano forme di CREATIVITÀ RITUALE. ISOLE DELLA LEALTA’ = i
riti funebri sono limitati alla partecipazione di soli parenti PATERNI, sapendo che la “normale”
partecipazione dei parenti materni comporterebbe assembramenti e scambi di cibo e doni.
MARE’ = raccolta di TUBERI da inviare con navi ad hoc da la GRANDE TERRE alle famiglie
bloccate a NOUMEA, capitale della Nuova Caledonia. Oltre che essere un gesto di solidarietà
l’atto può essere interpretato come una forma di RITUALITÀ ALTERNATIVA o una RIDEFINIZIONE
CREATIVA dei riti per la raccolta dei primi IGNAMI, riti fermi a causa della pandemia.
Invece che ai capi, i primi ignami di quest’anno sono stati offerti alle famiglie che non hanno
potuto fare il loro rientro sulle isole per l’interruzione dei collegamenti.
il tema della SOVRANITÀ ALIMENTARE sta caratterizzando molte delle narrazioni attorno al
COVID-19. CARAIBI = momentanea (?) interruzione dei flussi turistici + chiusura aeroporti stanno
determinando PENURIA ALIMENTARE in economie spesso caratterizzate da monoculture da
esportazione (caffè, zucchero, frutti tropicali).
La sovranità alimentare è discussa molto anche dalle associazioni native hawaiane e la loro
“dipendenza alimentare” nei confronti degli USA + SAMOA = i matai organizzano incontri per
sollecitare la popolazione a
Recisi i legami REGIONALI e GLOBALI = i problemi alimentari sono particolarmente forti in quelle
isole in cui l’autoproduzione e stata sostituita da MONOCULTURE per il mercato globale.
INVECE, laddove l’agricoltura + orticoltura sono rimaste saldamente nelle mani native = problema
decisamente MINORE.
P. LELEIVAI = la preoccupazione di FUTUNA non è la fame, ma per les enfants rimasti isolati nella
metropole o in Nuova Caledonia.
Gli STUDENTI DELL’OLTREMARE in metropole = difficoltà di chi è “straniero” per vivendo nella
PROPRIA Nazione, sono più VULNERABILI = SUICIDI sono cresciuti.
GRANDE SFIDA degli Oltremare di fronte a COVID-19 COINCIDE con quella dell’intera Europa.
SE le forme di late sovereignty lasceranno il posto a politiche aggressive + unilaterali degli Stati
nazionali
L’EUROPA ha da SCEGLIERE
OPPURE