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URGANO COVID-19 di Adriano Favole

L’ALBERO DELLA VITA = Vilsoni HERENIKO, post su facebook, 20 aprile 2020 (pag. 213).

Capitolo di chiusura del libro, contemporaneità della pandemia da SARS-CoV-2. DUPLICE


OBIETTIVO:

come gli Oltremare stanno affrontando la pandemia

prefigurare alcune delle conseguenze nelle isole e territori ultra-marini europei.

Semplice occhiata ai dati relativi ai casi nel MONDO consente di fare alcune riflessioni
significative = al 18 aprile 2020 tra i 15 Stati in cui NON si sono registrati contagi, BEN 11 sono
Paesi Insulari dell’Oceania (Fonte: John Hopkins University).

SEMPRE nel Pacifico

molti Oltremare della Nuova Zelanda (Isole Cook, Niue, Tokelau)

Oltremare dell’Australia (Cocos, Norfolk, Christmas)

risultano PRIVI DI CONTAGIO.

Situazione degli Oltremare EUROPEI = DIVERSA da quella degli Stati insulari indipendenti e degli
Oltremare neozelandesi o australiani.

SOLTANTO il Territorio di WALLIS & FUTUNA risulta PRIVO DI CONTAGI + alcuni territori britannici
usciti dall’Oltremare europeo con la Brexit

Pitcairn nel Pacifico

Sant’Elena, Ascensione, Tristan da Cunha nell’Atlantico.

FORTE MOBILITA’ degli Oltremare EUROPEI contribuiscono a spiegare perché sono stati colpiti
dall’epidemia degli stati insulari vicini.

Il VIRUS circola all’interno dei “cordoni ombelicali” che legano metropoles e micropolities. NON
pensare agli Oltremare come una TOTALITÀ OMOGENEA = DIALETTICA tra centri e periferie
spiega perché

Isole della Lealtà

Belep

sono state per il momento risparmiate nel contesto dell’arcipelago della Nuova Caledonia.
STESSO MOTIVO per cui WALLIS & FUTUNA sono state risparmiate = rarefazione dei
collegamenti internazionali, quindi LONTANA PERIFERIA della NUOVA CALEDONIA.

VIRUS NON è solo questione BIOLOGICA. Bernardino PALUMBO afferma che “l’epidemia oggi in
corso è un IBRIDO che mette in luce trame e connessioni.” COVID-19 sta fungendo da
CATALIZZATORE di situazioni di fragilità, come se certi processi in atto negli Oltremare si fossero
ACCELERATI e resi PROBLEMATICI.

MOBILITA’.

Oltremare NON sono mondi isolati, MA snodi di relazioni che la storia pre-coloniale, il colonialismo
e il post-colonialismo hanno intessuto. Isole NON sono isolate, MA “ISOLABILI”.

CONNESSIONI MARITTIME sono AL MOMENTO del tutto INTERROTTE. I VOLI sono quasi
solamente CARGO che riforniscono le isole.

La CONTINUITA’ TERRITORIALE si è pressoché interrotta.

Gran parte del mondo in lockdown, in ISOLAMENTO INTENZIONALE = situazione particolarmente


DELICATA per le isole.

FUTUNA = l’isolamento ha evocato la memoria della Seconda Guerra Mondiale quando l’isola è
rimasta per oltre due anni senza contatti marittimi.

WALLIS & FUTUNA hanno scarsità di

medicinali “salvavita”

generi alimentari di prima necessità

Effetto più grave di questo isolamento risiede nell’INTERRUZIONE dei voli = ha SEPARATO
famiglie e gruppi sociali che ormai da anni avevano incorporato uno stile di vita
TRANSNAZIONALE1.

Una RIAPERTURA dei voli tra le metropoles e i loro Oltremari sarà “prova europea interna” (per
quanto intercontinentale) della riapertura dei confini internazionali.

INTERRUZIONE dei rapporti internazionali e con rispettive metropoles NON è prodotto SOLO
della decisione unilaterale dei Governi centrali. In alcuni casi sono state le autorità LOCALI e
TRADIZIONALI a precedere i Governi = LIFOU, una delle Isole della Lealtà2 .

Episodi di autorità locali e tradizionali che chiudono i confini PRIMA dei Governi centrali =
consapevolezza dei rischi della pandemia (si pensi alla “spagnola”) ben radicati nella memoria
insulare.

In molti Oltremare COVID-19 è visto come “MALATTIA DEI BIANCHI”. Stefano ALLOVIO3 ha
avuto da parte di collaboratori della Città del Capo informazioni circa l’attribuzione di COVID-19 a
“STREGONERIE” dei bianchi.

NUOVA CALEDONIA = la diffusione del virus è paragonata all’AIDS.

Come in altre parti del mondo, anche per gli Oltremare l‘isolamento evoca futuri scenari di
privazione di libertà individuali

usi politici della malattia.

ALLO STESSO TEMPO, si registrano forme di CREATIVITÀ RITUALE. ISOLE DELLA LEALTA’ = i
riti funebri sono limitati alla partecipazione di soli parenti PATERNI, sapendo che la “normale”
partecipazione dei parenti materni comporterebbe assembramenti e scambi di cibo e doni.

il virus ha fatto emergere forme di SOLIDARIETÀ INFORMALE. HAWAI’I = ASSOCIAZIONE


MALAMA MAAKUA che sostiene il recupero di sovranità del popolo kanaka maoli contro
l’occupazione statunitense delle isole ha promosso una mobilitazione locale free kupana face
masks distribuendo mascherine agli anziani (kupana), essendo loro i pilastri e la memoria storio-
ecologica dell’isola + iniziative SPONTANEE dei giovani nativi.

MARE’ = raccolta di TUBERI da inviare con navi ad hoc da la GRANDE TERRE alle famiglie
bloccate a NOUMEA, capitale della Nuova Caledonia. Oltre che essere un gesto di solidarietà
l’atto può essere interpretato come una forma di RITUALITÀ ALTERNATIVA o una RIDEFINIZIONE
CREATIVA dei riti per la raccolta dei primi IGNAMI, riti fermi a causa della pandemia.

Invece che ai capi, i primi ignami di quest’anno sono stati offerti alle famiglie che non hanno
potuto fare il loro rientro sulle isole per l’interruzione dei collegamenti.

RISPOSTE LOCALI al virus = FILTRATE da esperienze culturali.

il tema della SOVRANITÀ ALIMENTARE sta caratterizzando molte delle narrazioni attorno al
COVID-19. CARAIBI = momentanea (?) interruzione dei flussi turistici + chiusura aeroporti stanno
determinando PENURIA ALIMENTARE in economie spesso caratterizzate da monoculture da
esportazione (caffè, zucchero, frutti tropicali).

DA QUI, una RIFLESSIONE di Governi e autorità locali sulla necessità di tornare a


DIFFERENZIARE le colture e a favorire l’AUTOPRODUZIONE.

La sovranità alimentare è discussa molto anche dalle associazioni native hawaiane e la loro
“dipendenza alimentare” nei confronti degli USA + SAMOA = i matai organizzano incontri per
sollecitare la popolazione a

coltivare più tuberi

incoraggiare forme di turismo responsabile = beach fale


rivalutare l’orticoltura di autoconsumo.

1 esempi a pagg. 216-217


2 pag. 217
3 si veda nota a piè di pagina a pag. 218
Ministra francese dell’Oltremare Annick GERARDIN = COVID-19 NON SOLO sta facendo
emergere il tema della sovranità alimentare MA ANCHE problemi di fame in alcune aree.

Specialmente in zone di abitazione INFORMALE e SPONTANEA = nelle baulieues di CAYENNE in


cui vivono gli strati poveri della popolazione e immigrati brasiliani, caraibici e sudamericani + a
MAYOTTE = effetti collaterali della pandemia = Negli abitati spontanei di latta è impossibile il
distanziamento + scarsità di acqua potabile che può costare fino a 6 euro al litro nonostante il
Governo abbia promesso una politica di calmieramento dei prezzi nei prossimi mesi.

Recisi i legami REGIONALI e GLOBALI = i problemi alimentari sono particolarmente forti in quelle
isole in cui l’autoproduzione e stata sostituita da MONOCULTURE per il mercato globale.

INVECE, laddove l’agricoltura + orticoltura sono rimaste saldamente nelle mani native = problema
decisamente MINORE.

P. LELEIVAI = la preoccupazione di FUTUNA non è la fame, ma per les enfants rimasti isolati nella
metropole o in Nuova Caledonia.

Gli STUDENTI DELL’OLTREMARE in metropole = difficoltà di chi è “straniero” per vivendo nella
PROPRIA Nazione, sono più VULNERABILI = SUICIDI sono cresciuti.

13 aprile 2020, Emmanuel MACRON = un pensiero agli studenti d’Oltremare in metropole +


necessità di SOSTENERLI con misure SPECIALI.

GRANDE SFIDA degli Oltremare di fronte a COVID-19 COINCIDE con quella dell’intera Europa.

SE il progetto EUROPEO condiviso si INDEBOLIRÀ

SE la solidarietà + collaborazione internazionale verranno meno a favore di progetti sovranisti

SE le forme di late sovereignty lasceranno il posto a politiche aggressive + unilaterali degli Stati
nazionali

gli Oltremare RISCHIANO di ripiegare DI NUOVO su un rapporto POST-COLONIALE A SENSO


UNICO con le rispettive metropoles.

L’EUROPA ha da SCEGLIERE

SE essere un INSIEME di isole ARTIFICIALMENTE SEPARATE, in una sorta di lockdown nazionale


PERMANENTE

OPPURE

SE essere un ARCIPELAGO di isole IN CONNESSIONE.

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