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ASSOLUCE

La norma di sicurezza apparecchi


d’illuminazione;
i requisiti attuali, quelli introdotti
dalla Variante 1 e le evoluzioni in
corso
Fabrizio Tironi

Mestre 28.06.2018
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La norma EN 60598-1 2015

• A seguito della «ratifica» da parte del Consulente della Commissione


dell’Allegato ZZ, anche la versione 2015 della Norma EN 60598-1
verrà inserita sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, fornendo
quindi la presunzione di conformità ai requisiti essenziali definiti nella
Direttiva BT per gli aspetti da questa coperti

• Va ricordato, in ogni caso, che la Direttiva di Bassa Tensione


prevede peraltro anche la possibilità di utilizzo delle norme IEC
(internazionali) e CEI (nazionali)
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La norma EN 60598-1 2015

• La norma è stata pubblicata a livello CEI ad Aprile 2015 nella


versione bilingue con il riferimento CEI EN 60598-1 (classificazione
CEI 34-21 2015)
• Viene fornita da Cei completa di EC (elencati al termine della
presentazione)
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La norma EN 60598-1 2015

Definisce i requisiti di sicurezza per gli apparecchi di illuminazione

• Questa Parte 1 deve essere utilizzata con le Parti 2 applicabili


➢ in funzione della costruzione e della tipologia di prodotto considerato
➢ nelle quali viene fatto specifico riferimento alle Sezioni della Parte 1

➢ che definisce l’ordine con cui eseguire le verifiche


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Elenco delle Parti 2
Parte 2-1 Apparecchi fissi di uso generale

Parte 2-2 Apparecchi da incasso

Parte 2-3 Apparecchi per illuminazione stradale

Parte 2-4 Apparecchi mobili di uso generale

Parte 2-5 Proiettori

Parte 2-6 Apparecchi con trasformatore incorporato per lampade a incandescenza *


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Elenco delle Parti 2
Parte 2-7 Apparecchi mobili per giardini *

Parte 2-8 Apparecchi portatili

Parte 2-9 Apparecchi per riprese fotografiche e cinematografiche (non professionali)

Parte 2-10 Apparecchi di illuminazione mobili per bambini

Parte 2-11 Apparecchi di illuminazione per acquari


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Elenco delle Parti 2
Parte 2-12 Apparecchi di illuminazione notturna montati su presa

Parte 2-13 Apparecchi di illuminazione da incasso a terra

Parte 2-14 Apparecchi di illuminazione per lampade a scarica a catodo freddo (tubi neon) e
similari

Parte 2-17 Apparecchi per palcoscenici, studi televisivi e cinematografici (per esterno e
interno)

Parte 2-18 Apparecchi per piscine ed applicazioni similari

Parte 2-19 Apparecchi a circolazione d’aria (prescrizioni di sicurezza)


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Elenco delle Parti 2

Parte 2-20 Catene luminose

Parte 2-21 Catene luminose sigillate

Parte 2-22 Apparecchi per illuminazione di emergenza

Parte 2-23 Sistemi di illuminazione a bassissima tensione per lampade ad incandescenza

Parte 2-24 Apparecchi a temperatura superficiale limitata

Parte 2-25 Apparecchi per uso negli ambienti clinici di ospedali e di unità sanitarie
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le Parti 2
Nelle Parti 2 viene specificato l’ordine da seguire per l’esecuzione delle verifiche
L’esecuzione delle verifiche in un ordine diverso da quello indicato potrebbe
portare a dei risultati di prova diversi

Nella slide successiva un esempio della «pianificazione» delle verifiche reative


alla Parte 2-1 (apparecchi fissi per uso generale).
CEI EN 60598-2-1 13
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La norma EN 60598-1 2015


• Per la corretta applicazione dei requisiti contenuti nella Norma, è
necessario fare riferimento alle “informazioni per la progettazione
degli apparecchi” contenute nelle norme di lampada, che devono
essere rispettate al fine di soddisfare i requisiti della presente norma
• A seguito di quanto sopra, a livello IT si è proceduto alla revisione
della Guida per «progettare gli apparecchi di illuminazione per un
funzionamento sicuro delle sorgenti luminose»
È stata pubblicata dal CEI la nuova edizione della Guida 34-119, nella
quale sono stati aggiornati i riferimenti delle norme di lampada che
contengono specifici requisiti
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La norma EN 60598-1 2015

• Le prove specificate sono “prove di tipo” e quindi non assicurano


“direttamente” la conformità di tutti i prodotti realizzati nel corso del
processo produttivo (in questo senso è disponibile l’Appendice Q,
che fornisce indicazioni per le prove e le verifiche di routine nel
corso della produzione)

• Oltre a verificare che il prodotto sia conforme ai requisiti, è


necessario garantire che vengano realizzati «prodotti conformi ai
requisiti». → Realizzazione dei prodotti sotto controllo!
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La norma EN 60598-1 2015

• Nella Sezione 3 Marcatura viene evidenziato che le Istruzioni


devono essere fornite in una lingua accettabile nel Paese dove il
prodotto è destinato ad essere utilizzato

• Nella fase di realizzazione del prodotto è quindi necessario definirne


anche la destinazione
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La norma EN 60598-1 2015

• A seguito dell’inserimento nella Parte 1 dei requisiti presenti in


precedenza nella parte 2-6 quest’ultima non verrà più citata:

I requisiti inseriti sono i seguenti: Alimentazione dell’apparecchio a 1,06


volte la tensione di alimentazione nominale. I paragrafi modificati sono:
0.6, 3.2.2, 12.3.1 d) e 12.4.1 d)

Inoltre la 60598-2-4 e la 60598-2-7 sono state unificate (Marzo 2018)


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La norma EN 60598-1 2015


• Viene ribadita la necessità di fornire indicazioni in merito alla possibilità
o meno di sostituire i cavi di alimentazioni tramite la classificazione del
tipo X, Y e Z (e le relative modalità).
Il significato delle diverse variabili è la seguente:
✓ X, i cavi sono facilmente sostituibili (il cavo flessibile può avere una
preparazione speciale ed essere disponibile solo presso il costruttore o
il suo servizio assistenza)
✓ Y, i cavi sono sostituibili solo dal costruttore o un suo centro autorizzato
o personale qualificato equivalente
✓ Z, i cavi non sono sostituibili (il prodotto deve essere eliminato in caso
di cavo danneggiato)
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La norma EN 60598-1 2015


Le modifiche vengono adottate
per ovviare ad eventuali
problematiche emerse e per
assicurare l’allineamento della
norma con l’evoluzione La conformità di prodotti
tecnologica dei prodotti. realizzati secondo i requisiti
contenuti nella precedente
versione della norma deve
essere valutata verificandone
la rispondenza ai nuovi
requisiti
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La norma EN 60598-1 2015


Non tutte le modifiche hanno
la medesima importanza

Per questo viene redatto l’Allegato R

Fra le «fonti» utilizzate per la revisione dei


requisiti esistenti ci sono anche le
problematiche di applicazione dei requisiti
emerse fra i laboratori prova, oltre che la
necessità di ovviare ad anomalie
"meramente" editoriali.
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La norma EN 60598-1 2015


Quali sono i motivi che hanno portato alla redazione della
nuova edizione:
• Le norme sono soggette a modifiche nel tempo per assicurarne
l’aggiornamento (stability date)
• Le tecnologie utilizzate sono in parte cambiate
• In particolare l’avvento dei Led ha determinato la necessità
di adeguarne gli specifici requisiti

Evoluzione tecnologia
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La norma EN 60598-1 2015


• Prodotti conformi ai requisiti della precedente edizione della norma, per
i quali le modifiche specificate nell’Appendice R non risultano
applicabili, sono conformi a questa nuova edizione senza l’esecuzione
di prove

• Componenti già verificati secondo gli specifici requisiti delle relative


norme ed utilizzati in conformità all’uso previsto, non devono essere
sottoposti ad ulteriori prove secondo la presente norma (un rapporto di
prova in questo senso fornisce la conformità del componente)
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Scheer Report

La norma EN 60598-1 2015


Quali sono i motivi che hanno portato alla redazione della nuova
edizione:
• La sicurezza «ottica» delle sorgenti a Led è connessa ad un rischio
sino ad ora non considerato dalla norma (Luce blu)
• La conformità dei prodotti alla nuova norma dovrebbe evitare le
«contestazioni» ai Led che ciclicamente vengono sollevate in merito
alla loro «pericolosità»
• È inoltre emerso che la dimensione dei cavi utilizzati per apparecchi
Led, in particolare quelli per il cablaggio esterno, rischiavano di
limitare la costruzione dei prodotti
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La norma EN 60598-1 2015

La riduzione delle dimensioni dei componenti/fonti luminose ha portato


alla possibilità di ridurre le dimensioni degli apparecchi, al fine di
consentire una maggiore flessibilità nella costruzione dei prodotti.
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La norma EN 60598-1 2015


Le date che caratterizzano l'edizione 2015 della EN 60598-1
• DOP (data di recepimento)→ 23.07.15

• DOW (data di ritiro delle norme contrastanti) → 20.10.17


….e di cessazione di validità dei certificati esistenti

La norma 2015 sostituisce la EN 60598-1 2008 (e successiva modifica


A11)
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Come è strutturata la norma

• Conformità dei prodotti alla Norma di sicurezza degli Apparecchi


d’illuminazione

• Per la sicurezza elettrica di prodotti destinati al mercato EU vengono


applicati i requisiti inseriti nelle Norme della serie EN60598 (parte 1
e Parti 2 applicabili)
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Come è strutturata la norma


Procediamo per gradi:
Classificazione degli apparecchi
La classificazione degli apparecchi viene effettuata secondo diversi criteri
• Secondo il tipo di protezione nei confronti della scossa elettrica
• Secondo il grado di protezione nei confronti della penetrazione di
polvere, corpi solidi e umidità
• Secondo il materiale della superficie di montaggio per cui l’apparecchio
è stato progettato
• Secondo l’uso previsto
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Classe di isolamento del prodotto


Alcune considerazioni:
• Classe I; può semplificare per certi versi la costruzione del
prodotto per la protezione dalla scossa elettrica, ma può
determinare qualche problema nel caso di apparecchi mobili (vedi
cavo con spina)

• Classe II; è più complessa per certi versi la progettazione per


assicurare il «doppio isolamento»

• Classe III; l’avvento dei Led può consentire la realizzazione di


prodotti per diverse tensioni tramite un driver adeguato
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Classe di isolamento del prodotto


• Quali simboli dobbiamo indicare sul prodotto:

• Classe II;

• Classe III;

Ci sono delle dimensioni da rispettare?


Non deve essere inferiore a 5 mm di altezza
… ma può essere ridotta ad un minimo di 3 mm nel caso in cui lo
spazio disponibile sia limitato
L’altezza di lettere e numeri non deve essere inferiore a 2 mm.
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Secondo il grado di protezione nei confronti della penetrazione di


polvere, corpi solidi e umidità
• È quello che viene indicato come grado IP
• Deriva dai requisiti della norma IEC 60529, «adeguato» agli
apparecchi
✓ Un apparecchio ordinario, è un apparecchio che assicura una
protezione nei confronti di un contatto accidentale con le parti in
tensione
✓ …., ma non nei confronti della penetrazione di polvere, corpi solidi
✓ ed umidità
Un apparecchio ordinario è IP20
…. e non ne è richiesta la specifica marcatura
….. Ma attenzione, in alcuni Paesi/Aree geografiche è richiesta
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Secondo il grado di protezione nei confronti della penetrazione di


polvere, corpi solidi e umidità

La prima cifra IP indica la protezione nei confronti dell’accesso a parti


in tensione e la protezione dell’apparecchiatura nei confronti della
penetrazione di corpi solidi/polvere

La seconda cifra indica la protezione dell’apparecchiatura nei


confronti dell’acqua

Gli apparecchi possono avere anche un doppio grado di protezione

La Sezione 9 della 60598-1 specifica i criteri di applicazione dei


requisiti e le conseguenti condizioni di accettabilità
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Secondo il materiale della superficie di montaggio per cui


l’apparecchio è stato progettato

Gli apparecchi di tipo mobile (da terra, da tavolo, ….) devono essere
adatti per essere utilizzati su superfici normalmente infiammabili
Per dimostrare la conformità a questo requisito, due criteri:
• Per apparecchi che non contengono «unità di alimentazione», la
conformità si ottiene rispettando i limiti definiti nella prova di
riscaldamento (Sezione 12)
• Per apparecchi che contengono un’unità di alimentazione, diverse
opzioni
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Secondo il materiale della superficie di montaggio per cui


l’apparecchio è stato progettato

• Per apparecchi che contengono unità di alimentazione di tipo


«tradizionale», queste devono essere
✓ adeguatamente distanziate
✓ Incorporare un dispositivo termo sensibile
✓ Superare la verifica relativa alla regressione lineare (ipotesi di
guasto nell’alimentatore)

Gli apparecchi che contengono un’unità di alimentazione di tipo


elettronico, o piccoli avvolgimenti, sono esentati da questo requisito.
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Secondo il materiale della superficie di montaggio per cui


l’apparecchio è stato progettato
• Se un apparecchio di tipo fisso non soddisfa i requisiti per essere
utilizzato direttamente su superficie normalmente infiammabile,
deve essere utilizzato il seguente simbolo:
✓ per apparecchi installati a parete/soffitto

✓ Per apparecchi da incasso

✓ Per apparecchi da incasso Non adatti ad essere coperti da


materiale isolante
La dimensione minima dei simboli è 25 mm per lato
Il significato dei simboli deve essere «spiegato» nelle
Istruzioni per l’uso
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Secondo l’uso previsto

Gli apparecchi possono essere uso normale o gravoso

• Quelli per uso normale non richiedono alcun simbolo


• Quelli progettati per utilizzo gravoso

Gli apparecchi per servizio gravoso possono essere fissati in modo


permanente, fissati in modo temporaneo, incorporare un supporto o
una maniglia.
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La norma EN 60598-1 2015

Modifiche introdotte dalla norma edizione 2015

Allegato R
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La norma EN 60598-1 2015


• 4.28: fissaggio dei dispositivi di controllo termico
• 10.3: Corrente di contatto, corrente nel conduttore di protezione, ustioni.
• 12.5.2: verifica termica in condizioni anormali per accenditori marcati (tc + x)
• 3.2.12: marcatura delle connessioni di messa a terra
• 3.2.23, 4.24.2: Rischio da luce blu
• 3.3.22, 4.30: Isolamento fra i circuiti
• 4.31, 10.2: Dispositivi di protezione dalle sovratensioni
• 8.2.1, Appendice M: Accesso all’isolamento fondamentale
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La norma EN 60598-1 2015


4.28 Requisiti per i dispositivi di controllo termico (protezioni)
• È stata inserita la possibilità di utilizzare dispositivi di protezione
termica fissati con collanti per proteggere gli apparecchi realizzati in
materiale plastico nei quali sono posti alimentatori/trasformatori
magnetici (soggetti a condizione di guasto)
• La modifica consente di avvalersi di altre soluzioni per assicurare la
conformità del prodotto (ad esempio apparecchi in materiale
plastico) in aggiunta alla prova “reale” di guasto, alla regressione
lineare (più onerosa ma comunque utilizzabile) ed al fissaggio
"meccanico" delle protezioni.
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La norma EN 60598-1 2015


4.28 Requisiti per i dispositivi di controllo termico (protezioni)
• Il fissaggio delle protezioni tramite collanti è pertanto possibile anche
direttamente nel corso della realizzazione dell'apparecchio di
illuminazione
• Il collante non deve essere soggetto nell’uso a radiazioni ultraviolette
(quindi esposto all’emissione di lampade che emettono UV o all’esterno
dell’apparecchio)
La verifica dell’affidabilità del fissaggio viene effettuata con cicli termici
(100 Na della IEC 60068-2-14, con la massima temperatura misurata sul
collante prima dell’intervento e la minima a 0°C; il tempo di esposizione
alle due temperature estreme è di 30 minuti).
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La norma EN 60598-1 2015


10.3 Verifica della corrente di “contatto” in apparecchi
• Sono stati previsti in 10.3 e nel relativo Allegato G i requisiti per la
misura della corrente che percorre il corpo umano nel caso di contatto
con l’apparecchio
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La norma EN 60598-1 2015


10.3 Corrente di contatto, corrente nel conduttore di protezione e
bruciatura elettrica
Sono stati suddivisi i requisiti per la corrente che fluisce nel corpo umano e
quella che transita nel circuito di protezione
Sono stati chiariti i metodi di prova da utilizzare per la verifica della
corrente di contatto per gli apparecchi destinati ad essere collegati alla rete
tramite spina
È stato inoltre puntualizzato che la misura della corrente che transita deve
essere effettuata esclusivamente a seguito della stabilizzazione
(trascurando le prime letture)
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La norma EN 60598-1 2015


12.5.2 Verifica termica in condizioni anormali per gli accenditori per
lampada a scarica marcati "tc"
• Per la verifica degli accenditori per lampada a scarica, in accordo a
quanto specificato nella tabella delle massime temperature
ammissibili in condizioni anormali, deve essere misurato il valore
tc+x riportato sull’accenditore.
• Questo valore non deve essere superato nelle condizioni "anormali",
come definito in 12.5.1; questa modifica costituisce inoltre un
allineamento con la specifica norma degli accenditori(IEC 61347-2-
1).
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La norma EN 60598-1 2015

3.2.12 Marcatura del morsetto di messa a terra in apparecchi di Classe II


• Nei casi in cui venga fornita la possibilità di collegamento in cascata o
sia presente il cablaggio passante in apparecchi di Classe II (al fine di
assicurare la continuità del conduttore di messa a terra) tale morsetto
deve essere marcato con la lettera E

E
Il simbolo di messa a terra «classico» non è applicabile.
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La norma EN 60598-1 2015


3.2.23, 4.24.2 Pericolo da luce blu (Retinal blue light hazard)
Gestione del rischio fotobiologico connesso alle sorgenti luminose
✓ Gli apparecchi coperti da questi requisiti
sono quelli che utilizzano sergenti luminose
la cui norma di sicurezza non esclude il rischio per luce blu
✓ Al momento sono Led, MH e solo alcune H di tipo professionale
✓ Nella norma apparecchi non sono al momento previste sorgenti con
un gruppo di rischio superiore a 2 (come specificato nella nota)
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La norma EN 60598-1 2015


3.2.23, 4.24.2 Pericolo da luce blu (Retinal blue light hazard)
✓ Gli apparecchi mobili (2-4) e portatili (2-8) che a 200 mm sono
caratterizzati da un RG fra 1 / 2, devono essere marcati secondo
3.2.23 (colonna «a» e «c»)
✓ → simbolo «Do not stare at the light source”

✓ Per gli apparecchi destinati ai bambini (60 598-2-10) e ad


apparecchi a spina (60 598-2-12) il gruppo di rischio massimo
ammesso è 1
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La norma EN 60598-1 2015

3.2.23, 4.24.2 Pericolo da luce blu (Retinal blue light hazard)


Per apparecchi fissi:
✓ Per gli apparecchi caratterizzati da un «illuminamento di soglia» Ethr
deve essere identificata la distanza a cui il prodotto rispetta i limiti
del gruppo di rischio 1
✓ devono essere marcati con la distanza da assicurare per garantire il
rispetto dei limiti
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La norma EN 60598-1 2015

3.2.23, 4.24.2 Pericolo da luce blu (Retinal blue light hazard)


Gestione del rischio fotobiologico connesso alle sorgenti luminose a
Led
• Apparecchi Led per installazione fissa
Per apparecchi Led per installazione fissa che sono stati classificati
aventi gruppo di rischio 1 / 2 con un valore di illuminamento di soglia in
linea con il TR IEC 62778, le istruzioni del costruttore (fornite con
l’apparecchio) devono riportare le indicazioni della seguente slide
(dove Xm è la distanza alla quale si rileva il valore di soglia).
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La norma EN 60598-1 2015


• Apparecchi Led per installazione fissa (continua dalla precedente)
“L’apparecchio deve essere posizionato in modo che non si preveda una distanza
di visione inferiore a Xm”
In linea con quanto definito nel TR 62778 (6.1), Xm è la distanza fra la sorgente
luminosa e l'occhio dell’osservatore; è calcolata sulla base della distribuzione
luminosa dell’apparecchio
Inoltre gli apparecchi che incorporano sorgenti luminose a Led, classificate aventi
gruppo di rischio 1 / 2 (Ethr) in accordo con IEC TR 62778, che hanno sorgenti
luminose visibili durante la manutenzione, devono riportare il simbolo che fornisce
l’avvertenza “non fissare la sorgente luminosa”.
Questa prescrizione è applicabile solo quando il valore di E (illuminamento) di
soglia viene raggiunto ad una distanza superiore a 200 mm dall’apparecchio.
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La norma EN 60598-1 2015

• Apparecchi Led per installazione fissa (continua dalla precedente)

La marcatura deve essere visibile quando l’apparecchio è assemblato


ed installato come nel normale utilizzo e con la lampada inserita.
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La norma EN 60598-1 2015


Riassumendo, secondo quanto definito in IEC/TR 62778 i prodotti LED
possono essere suddivisi nel modo seguente:
RG 0 illimitato
RG 1 illimitato
Ethr (soglia fra 1 e 2)
La definizione della soglia può essere effettuata tramite misure di spettro o
con metodo semplificato

La marcatura deve essere visibile quando l’apparecchio è assemblato ed


installato come nel normale utilizzo e con la lampada inserita.
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Metodo semplificato secondo TR 62778 (con


verifica dell’illuminamento)
La definizione della soglia può essere definita tramite misure di spettro o con
metodo semplificato

La marcatura deve essere visibile quando l’apparecchio è assemblato ed


installato come nel normale utilizzo e con la lampada inserita.
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Metodo semplificato secondo TR 62778 (con


verifica della luminanza)
La definizione della soglia può essere definita tramite misure di spettro o con
metodo semplificato

La marcatura deve essere visibile quando l’apparecchio è assemblato ed


installato come nel normale utilizzo e con la lampada inserita.
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Quali sono le sorgenti per le quali non viene


escluso il rischio retinico da luce blu
Lampade ad alogeni per impieghi
speciali e marcate con il relativo simbolo

Lampade ad alogenuri metallici con vetro trasparente

Moduli Led
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Criteri di «estensione» dei dati dalla sorgente all’apparecchio secondo


TR 62778

• Modulo Led se → RG0 illimitato → apparecchio RG0 → 60598-1


2015 → nessuna ulteriore azioni

• Modulo Led se → RG1 illimitato → apparecchio RG1 o inferiore →


60598-1 2015 → nessuna ulteriore azione

• Modulo Led se → Ethr (RG1/RG2) →verifica distribuzione


fotometrica apparecchio → azione secondo 3.2.2 (marcatura) e
4.24.2 (marcatura + istruzioni per apparecchi fissi)
• Apparecchi mobili/portatili che superano RG1 a 200mm →
marcatura secondo 3.2.23 (simbolo «non fissare la sorgente
luminosa durante il funzionamento» )
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La norma EN 60598-1 2015

3.3.22, 4.30: Isolamento fra i circuiti


L’introduzione di nuove tecnologie di sorgenti luminose negli
apparecchi di illuminazione ha richiesto di rivedere nella norma requisiti
di isolamento fra i circuiti con diversi livelli di isolamento
Per apparecchi controllabili/regolabili la classe di isolamento prevista
deve essere assicurata fra la linea di alimentazione ed i circuiti di
controllo
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La norma EN 60598-1 2015


3.3.22, 4.31: Isolamento fra i circuiti
• ELV (Extra Low Voltage) caratterizzata da una tensione massima di 50V in c.a e
120V in c.c.
✓ La tipologia SELV assicura un isolamento doppio o rinforzato fra primario e
secondario
✓ La tipologia FELV assicura un isolamento fondamentale fra primario e
secondario
✓ La tipologia PELV assicura un isolamento doppio o rinforzato ed il collegamento
di un polo a terra (al momento questa tipologia di collegamento non è ancora
previsto nella Norma apparecchi)
• Tensioni diverse (più elevate rispetto a ELV)
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La norma EN 60598-1 2015


3.3.22, 4.31: Isolamento fra i circuiti (continua dalla precedente)
Ad integrazione del requisito è riportata anche la seguente nota:
il livello di isolamento dichiarato sull’apparecchio può essere
dipendente da componenti esterni e/o collegati con il medesimo
sistema bus di controllo.

Viene peraltro specificato che questo aspetto ricade sotto la


responsabilità del progettista del sistema di controllo, e non del
produttore dell’apparecchio.
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La norma EN 60598-1 2015

Possibili problematiche in funzione delle diverse tipologie di guasti;

Nel caso di guasto fra primario e secondario di un trasformatore (quindi


in concomitanza con il cedimento dell’isolamento fondamentale) si
potrebbe determinare in uscita la somma della tensione di
alimentazione e di quella in uscita
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La norma EN 60598-1 2015

Possibili problematiche in funzione delle diverse tipologie di guasti;


In funzione delle diverse costruzioni/isolamenti sono state analizzate le
diverse possibili problematiche che potrebbero emergere , a fronte di
cui sono stati definiti conseguenti requisiti inseriti al 4.31 per le diverse
tipologie di circuiti:
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La norma EN 60598-1 2015

Circuiti SELV
• Devono essere alimentati da una sorgente conforme a IEC 61558-2-
6 o equivalente
• Da un’unità di alimentazione che fornisca un sistema SELV
conforme a IEC 61347
• Da una sorgente elettrochimica (ad esempio batteria) o altra
sorgente indipendente da un circuito a tensione superiore
I circuiti SELV devono essere isolati da rete (LV) con isolamento doppio
o rinforzato (dimensionato per la tensione LV)
I circuiti SELV devono essere isolati da altri circuiti non SELV (tranne
FELV) con isolamento doppio o rinforzato , per la massima delle
tensioni dei circuiti
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La norma EN 60598-1 2015

Circuiti SELV
• Devono essere isolati da quelli FELV con isolamento supplementare
(per una tensione di lavoro equivalente a quella di alimentazione LV)
• I circuiti SELV devono essere isolati dagli altri circuiti SELV con
isolamento principale, dimensionato per la tensione di lavoro uguale
alle massima delle tensioni dei circuiti
• Le distanze da mantenere dalle parti conduttrici accessibili devono
essere quelle indicate nella Tabella X.1
• Nel caso vengano utilizzate unità di alimentazione conformi a IEC
61347, la tensione SELV da considerare per l’isolamento è la
massima tensione indicata sull’unità di alimentazione come U-out
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La norma EN 60598-1 2015


8.2.3 Requisiti supplementari per la protezione di parti SELV
c) I circuiti SELV possono avere parti che conducono corrente esposte
alle seguenti condizioni (continua):
– per apparecchi diversi dagli ordinari la tensione nominale (sia a
carico che a vuoto) non deve superare 12 V r.m.s. o 30 V c.c.. Quando
un apparecchio è aperto per la sostituzione della lampada e l’apertura
richiede l’utilizzo di un attrezzo, sono applicabili i limiti degli apparecchi
ordinari (esclusivamente per le parti accessibili durante la
manutenzione)
I limiti sono basati sulla norma orizzontale IEC 60364-4-41
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La norma EN 60598-1 2015


4.31 Isolamento fra i circuiti
Gli apparecchi che incorporano trasformatori o gruppi di alimentazione che
garantiscono isolamento fra i circuiti e l’apparecchio stesso (che utilizza
circuiti isolati dalla rete di alimentazione), devono assicurare un adeguato
isolamento sia fra i circuiti che fra i circuiti e le parti esterne accessibili.
Il medesimo requisito si applica alle parti connesse ai circuiti di controllo di
un apparecchio “controllabile” nel caso in cui sia richiesto di mantenere il
medesimo livello di isolamento per tutti i componenti.
Per la valutazione del tipo di circuito devono essere tenute in
considerazione le informazioni fornite dal costruttore del componente
(come riportato in 7.1.k della IEC 61347-1)
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La norma EN 60598-1 2015

4.31 Isolamento fra i circuiti


Al momento sono disponibili sul mercato i seguenti sistemi di controllo:
- FELV Segnale di controllo, isolato da un isolamento fondamentale
dalla rete LV di alimentazione(ad esempio Digital Addressable Lighting
Interface DALI, 1–10 V DC)
- SELV Segnale di controllo (e.g. DMX)
- Segnale di controllo , non isolato dalla rete di alimentazione LV (ad
esempio: controllo a pulsante / taglio di fase / step dim)
65

La norma EN 60598-1 2015

4.31 Isolamento fra i circuiti → SELV


Spine e prese in sistemi SELV devono soddisfare specifici requisiti:
- le spine non devono poter entrare in prese di altri sistemi a
tensione di rete
- le prese non devono accettare spine di sistemi con tensioni diverse
- le spine e le prese di sistemi SELV non devono contenere
conduttori di protezione
66

La norma EN 60598-1 2015


4.31 Isolamento fra i circuiti → FELV
Circuiti FELV
I circuiti FELV possono essere alimentati dalle seguenti sorgenti di
alimentazione:
- un trasformatore di separazione secondo la norma IEC 61558-2-1
o secondo una equivalente parte della 61558
- un gruppo di alimentazione di separazione che fornisce un
isolamento fondamentale fra i circuiti di ingresso e di uscita secondo le
norme della serie IEC 61347
67

La norma EN 60598-1 2015


4.31 Isolamento fra i circuiti → circuiti FELV
- Una sorgente elettrochimica (ad esempio batteria) o altra sorgente in
un circuito separato dalla rete di alimentazione da un isolamento
fondamentale (la tensione nei circuiti non deve essere superiore al limite
definito per ELV).
- I circuiti FELV devono essere isolati dalla rete LV almeno da un
isolamento fondamentale (basato sulla tensione di lavoro equivalente a
quella della tensione LV di rete).
Non è richiesto che I circuiti FELV siano isolati dal circuito di protezione ad
eccezione che per motivi funzionali.
68

La norma EN 60598-1 2015

4.31 Isolamento fra i circuiti → circuiti FELV


- Il livello di isolamento da assicurare rispetto alla rete di
alimentazione è specificato nella tabella 1 dell’allegato X.

- Nella figura successiva vengono evidenziate le diverse parti


costituenti «l’insieme».
69
70

La norma EN 60598-1 2015


4.31 Isolamento fra i circuiti → Altri circuiti:
L’isolamento fra circuiti SELV o FELV e parti conduttive accessibili deve
essere in linea con la Tabella 1 Allegato X
In costruzioni di Classe II, nelle quali viene utilizzato un collegamento
equipotenziale per la protezione dai contatti indiretti con parti attive, si
applicano i seguenti requisiti:
- Tutte le parti sono connesse fra loro in modo che due guasti
nell’isolamento determinino un corto circuito (viene effettuata la verifica
di continuità con corrente di 10 A per verificare l’affidabilità del
collegamento)
71

La norma EN 60598-1 2015


4.31 Isolamento fra i circuiti → Altri circuiti:
- le parti conduttive vengono verificate sulla base dell’Annex A (guasto alle
parti conduttive che possono determinare uno shock elettrico)
- per costruzioni realizzate in due parti (gruppo di alimentazione inserito
nella parte principale dell’apparecchio che alimenta la parte associata)
deve essere utilizzato un collegamento equipotenziale fra gli apparecchi
per prevenire tensioni pericolose fra apparecchi accessibili.
Per questo motivo la parte principale dell’apparecchio deve essere fornita
di un morsetto per collegare le parti conduttive accessibili degli apparecchi
a questo collegati; gli apparecchi collegati devono essere realizzati in
Classe I
72

La norma EN 60598-1 2015


4.30 Apparecchi con sorgenti luminose non sostituibili dall’utilizzatore
finale
Dove è utilizzato uno schermo di protezione su una sorgente di tipo non
sostituibile dall’utente finale per fornire una protezione dalla “folgorazione”
e lo schermo è marcato con l’avvertenza relativa al
“rischio di folgorazione” ,
il coperchio deve essere lasciato montato nel corso delle verifiche della
Sezione 8 (Protezione contro la scossa elettrica).
Il coperchio deve essere tenuto in posizione in modo sicuro da sistemi di
fissaggio che richiedano l’utilizzo di un attrezzo per la loro rimozione, e
siano utilizzati almeno due fissaggi indipendenti *
73

La norma EN 60598-1 2015

4.31, 10.2: Dispositivi di protezione dalle sovratensioni (SPD)


I dispositivi di protezione dalle sovratensioni che sono connessi alla
“terra” devono essere utilizzati solo in apparecchi fissi
I dispositivi di protezione dalle sovratensioni devono essere conformi
alla norma IEC 61643 (Dispositivi di protezione, norma che contempla
diverse sezioni specifiche).
Per gli apparecchi di Classe I, nella prova di tensione e di misura della
corrente di dispersione, i dispositivi di protezione devono essere
scollegati dal circuito per l’effettuazione delle verifiche
74

La norma EN 60598-1 2015


4.31, 10.2: Dispositivi di protezione dalle sovratensioni
I dispositivi di protezione dalle sovratensioni che sono connessi alla “terra”
devono essere utilizzati solo in apparecchi fissi.
In funzione delle costruzioni «abitualmente» utilizzate in Italia il problema
emerge sugli apparecchi stradali di Classe II.
In questo caso, al momento attuale, non è possibile utilizzare i dispositivi in
questione.
È stato pubblicata da CEI la guida 34-156 “Guida per la protezione degli
apparecchi di illuminazione con moduli LED dalle sovratensioni”.
È inoltre in fase di redazione quella relativa a «Protezione apparecchi»
75

La norma EN 60598-1 2015


Altre modifiche apportate (oltre a quelle dell’Allegato R):
• Eliminazione della parte 2-6 (tutti i requisiti sono inseriti nella presente
parte generale della norma).

• Nuova definizione di lampada non sostituibile


1.2.88.2:Lampada (fonte luminosa) non sostituibile → una fonte luminosa è
di tipo non sostituibile o perché non può essere sostituita senza
rompere/distruggere l’apparecchio o perché è inserita “sotto” un coperchio
fissato da vite o sistemi similari che possono essere utilizzati una sola volta
e che non possono essere allentati.
76

La norma EN 60598-1 2015

• Una fonte luminosa non sostituibile dall’utilizzatore finale è una fonte


luminosa che può essere sostituita unicamente dal costruttore, da un
suo centro di “assistenza” o da altra persona qualificata.
• Nei casi in cui sia utilizzato uno schermo/coperchio a chiusura della
lampada non sostituibile dall’utilizzatore finale, (secondo quanto
specificato in 4.30), nelle verifiche di protezione dalla folgorazione
(scossa elettrica, Sezione 8) lo schermo deve essere lasciato in
posizione.*

* Per questo requisito è in corso un’ulteriore


Proposta, che limita il numero dei fissaggi a 1
77

La norma EN 60598-1 2015

• È stata inserita la definizione di LV Supply (1.2.91), che è:


Circuiti, cablaggi o loro parti connesse alla rete di distribuzione
pubblica a “bassa tensione”. La tensione dei circuiti corrisponde alla
banda di tensione II definita nella norma IEC 60449 → un esempio di
alimentazione LV è la rete di alimentazione a 230V.
78

La norma EN 60598-1 2015


• 4.14 Sospensioni, fissaggi e sistemi di regolazione.
Non sono stati modificati i requisiti, ma sono ora presentati in modo
ritenuto più chiaro.
I dispositivi devono assicurare un adeguato fattore di sicurezza.
Gli apparecchi fissi e quelli sospesi (sia a soffitto che a parete) sono
verificati applicando all’apparecchio un ulteriore carico equivalente a 4
volte il suo peso per la durata di 1 ora.
Le parti “esterne” fissate all’apparecchio (quali ad esempio diffusori, vetri,
riflettori e schermi) sono verificate applicando al particolare un ulteriore
peso equivalente a 4 volte il suo peso per la durata di 1 ora.
79

La norma EN 60598-1 2015


• 4.14 Sospensioni, fissaggi e sistemi di regolazione.
Possono inoltre essere utilizzati due o più cavi di
alimentazione separati, con conseguente incremento del
carico che è la somma del numero di cavi (5Kg x n punti di
fissaggio).
Al termine della prova non si devono evidenziare deformazioni
«apprezzabili» dei componenti del «sistema di sospensione»
e di fissaggio
Nel caso in cui vengano utilizzati metodi alternativi fra loro,
devono essere verificati separatamente
80

La norma EN 60598-1 2015

• 4.14 Sospensioni, fissaggi e sistemi di regolazione.

È stato peraltro chiarito che se la conformità è «ovvia» in funzione


delle evidenze disponibili e ad una verifica visiva (ad esempio
utilizzo di diverse viti) non è necessario eseguire la prova «reale»

È stato anche chiarito che la prova non ha lo scopo di verificare la


superficie su cui è installato il prodotto e che un eventuale
cedimento della superficie di montaggio non costituisce una non
conformità dell’apparecchio
81

La norma EN 60598-1 2015


• 4.14 Sospensioni, fissaggi e sistemi di regolazione.
A seguito di alcune «obiezioni» emerse nell’ambito di CTL (Committee of
Testing Laboratories) è stato necessario chiarire che l’utilizzo di magneti per la
sospensione di apparecchi (o di parti di apparecchi) è consentito applicando gli
attuali requisiti.
È inoltre stata redatta una proposta in merito a questa “costruzione”, per evitare
che vengano aggiunti requisiti eccessivi per questa specifica costruzione.
Nella riunione WG1 Lumex di Giugno 2018, a seguito della proposta
presentata, è stato confermato che non sono necessary requisiti
supplementary per queste costruzioni
82

La norma EN 60598-1 2015


8.2.3 Requisiti supplementari per la protezione dalla scossa elettrica
SELV
c) I circuiti SELV possono avere parti che conducono corrente esposte
alle seguenti condizioni (continua, apparecchi ordinari):
La tensione a vuoto non ecceda 35 V di picco o 60 V c.c., con corrente
alternata di max di : 0,7 mA (valore di picco) o con corrente continua:
max di 2,0 mA.
❖ Nel caso in cui la tensione o la corrente eccedano I valori indicati,
almeno uno dei conduttori nei circuiti SELV sia isolato, in grado di
resistere alla prova di tensione di 500 V r.m.s per 1 minuto
83

La norma EN 60598-1 2015


8.2.3 Requisiti supplementari per la protezione di parti SELV
c) I circuiti SELV possono avere parti che conducono corrente esposte alle
seguenti condizioni:
– Apparecchi ordinari → la tensione a carico non ecceda 25V r.m.s. o 60 V
c.c..
✓ Nel caso in cui la tensione ecceda i valori di 25V r.m.s. o 60 V c.c., la
corrente di contatto non ecceda:
▪ Per c.a. : 0,7 mA (picco);
▪ Per c.c.: 2,0 mA.
84

La norma EN 60598-1 2015

8.2.3 Requisiti supplementari per la protezione di parti SELV


Per apparecchi diversi dagli ordinari, la tensione nominale (sotto carico
e a vuoto), non deve superare i 12 V r.m.s. o 30 V senza ripple d.c .
Quando l'apparecchio è aperto per la sostituzione della sorgente
luminosa, devono essere applicati i limiti di tensione per gli apparecchi
ordinari (per le parti accessibili solo durante la manutenzione).
85

La norma EN 60598-1 2015

7.2.1 Collegamenti al circuito di protezione

È consentito connettere al circuito di protezione il «componente» di


alimentazione tramite il fissaggio dello stesso alle parti metalliche
dell’apparecchio connesse al circuito di protezione; non è consentito
invece il collegamento dell’apparecchio tramite il gruppo di
alimentazione incorporato
86

La norma EN 60598-1 2015

9.2 Prova per ingresso di polvere, corpi solidi e umidità.

Nei criteri di accettabilità della prova in 9.2 (verifica grado IP), viene
evidenziato che per apparecchi SELV (al di sotto di 12V c.a. r.m.s. o 30
V c.c. ripple free, senza fluttuazioni, con conduttori protetti dalla
corrosione o in linea con 4.18) l’acqua può essere presente sulle parti
conduttive o sul loro isolamento
87

La norma EN 60598-1 2015

• Paragrafo 8.2.1 ed Allegato M


Accessibilità all’isolamento principale (fondamentale)
«Le parti provviste di isolamento principale non devono essere
utilizzate sulla superficie esterna dell’apparecchio senza fornire
un’adeguata protezione contro il contatto accidentale
NOTA 1 Esempi di parti provviste di isolamento principale sono i cavi
destinati al cablaggio interno, i dispositivi di alimentazione da
incorporare, ecc.»
Attenzione anche a come viene letto il requisito da alcuni Enti!
88

La norma EN 60598-1 2015

• Paragrafo 8.2.1 ed Allegato M


Accessibilità all’isolamento principale (fondamentale)
Sono previste due metodologie per la verifica di questo requisito
• Apparecchi mobili, «settabili» e regolabili : verifica con il dito di
prova normalizzato
• Per tutti gli altri apparecchi non è consentito alcun accesso alle parti
con isolamento principale dall’esterno dell’apparecchio utilizzando
un calibro di diametro 50 mm (come da figura 1 della IEC 61032
(1997)
89

La Variante 1

• Sezione 11: Distanze superficiali ed in aria per «alte frequenze» (> 30 kHz)
e tensioni impulsive
• Sezione 3, Sezione 12: Apparecchi forniti senza alimentatore
• 3.2.8: Potenza nominale in ingresso per apparecchi con sorgente luminosa
non sostituibile o non sostituibile dall’utilizzatore finale
• 9.2.3: apparecchi IPX2
Sezione 11: Distanze superficiali per «alte 90
frequenze» (> 30 kHz) e tensioni impulsive
I requisiti per circuiti funzionanti a frequenza superiore a 30 KHz

Se la tensione e/o la frequenza richiedono distanze superficiali


superiori, devono essere seguite le indicazioni del costruttore del
dispositivo di alimentazione, nota "c" della Tabella 11.1.A.

Se l'apparecchio viene utilizzato in combinazione o insieme a


componenti o dispositivi diversi rispetto a quelli coperti dalla
serie IEC 61347 e che produce frequenza superiore a 30 kHz,
devono essere applicati i requisiti della norma IEC 60664-4.
Distanze superficiali per «alte frequenze» (> 30 91
kHz) e tensioni impulsive
Sezione 3, Sezione 12: Apparecchi forniti senza
92
alimentatore

3.3.23 Gli apparecchi forniti senza unità di alimentazione, devono essere


provvisti delle necessarie informazioni per la selezione del componente
appropriato (in particolare il cablaggio massimo, la distanza e dimensione
tra unità di controllo e apparecchio di illuminazione), unitamente alla
massima Uout consentita dal gruppo di alimentazione e la massima
tensione di picco Up o equivalente valore di picco (nel caso in cui siano
utilizzate tensioni impulsive).

Inoltre, deve essere fornita la classificazione di isolamento del gruppo di


alimentazione esterno utilizzato tra l’alimentazione ed il circuito a valle, nel
caso debba essere utilizzato almeno un isolamento fondamentale.
Sezione 3, Sezione 12: Apparecchi forniti senza
93
alimentatore
- Per apparecchi che non sono classificati come Classe III ma richiedono
isolamento doppio o rinforzato tra la parte primaria e secondaria del
gruppo di alimentazione, devono essere fornite le seguenti informazioni:

«L'apparecchiatura di controllo esterna deve fornire almeno un isolamento


doppio o rinforzato tra LV ed il secondario.»

- Per apparecchi che sono classificati come Classe III, deve essere fornita
un'indicazione che deve essere utilizzata un'apparecchiatura di controllo
SELV.
Sezione 3, Sezione 12: Apparecchi forniti senza
94
alimentatore
12.3 Prova di durata

Gli apparecchi funzionanti a tensione costante o corrente costante, non


forniti con I gruppi di alimentazione, devono essere alimentati a 1.1 la V
costante o alla corrente nominale prevista

12.4 Prova di riscaldamento

Gli apparecchi funzionanti a tensione costante o corrente costante, non


forniti con I gruppi di alimentazione, devono essere alimentati a 1.1 la V
costante o alla corrente nominale prevista
Apparecchi con sorgente luminosa non sostituibile
95
o non sostituibile dall’utilizzatore finale.
È stato modificato il 3.2.8.2

Gli apparecchi progettati per sorgenti luminose non sostituibili o non


sostituibili dall'utente, devono essere marcati con la potenza nominale in
ingresso dell'apparecchio.

Nella nota viene chiarito che l'intenzione della marcatura della potenza in
ingresso nominale è quella di fornire indicazioni agli installatori.

Non viene richiesta l’esecuzione di una specifica prova per il controllo del
valore della potenza in ingresso.
Apparecchi con sorgente luminosa non sostituibile 96
o non sostituibile dall’utilizzatore finale.
3.2.8.3
Per tutti gli altri apparecchi:

• la potenza nominale della/e lampada/e per i quali è progettato


l'apparecchio
• nel caso in cui la sola potenza della lampada sia insufficiente, devono
essere indicati anche il numero di lampade e il tipo

Non cambia quindi il requisito per le lampade «tradizionali»!


Apparecchi IP X2
97

Gli apparecchi resistenti allo stillicidio (IP X2) sono


• sottoposti per 10 min a una pioggia artificiale di 3 mm/min
• applicata verticalmente da un'altezza di 200 mm sopra l'apparecchio
d'illuminazione
• quando questo è nella posizione più onerosa e inclinato su qualsiasi
angolo fino a 15 °, su entrambi i lati, della verticale
98
La futura Variante 2
• Revisione del requisito inerente i criteri di fissaggio degli schermi di protezione
da parti in tensione di fonti luminose non sostituibili dall’utilizzatore (4.30,
utilizzo di un solo fissaggio la cui rimozione è possibile solo con attrezzo).
• Rischio fotobiologico da luce blu (proposta di unificazione del Gruppo di
Rischio 0 e del Gruppo di Rischio 1); il TR IEC diverrà in futuro norma (da
definire se mantenendo il riferimento IEC 62778 o modificandolo in IEC 63109)
• Modifica dei requisiti per le “spine e prese di connettore” (5.2.16) attinente
alla possibilità di utilizzo di connettori conformi alla norma IEC 61535,
paragrafo 8.6, ed alla norma IEC 61984 (a fronte di verifiche relative a
polarizzazione, protezione dalla scossa elettrica, fissaggio meccanico,
inserimento/sconnessione iniziale del contatto di terra, protezione dal corto
circuito fra i diversi poli, dispositivi di ancoraggio).
• Informazioni da fornire all’installatore/utilizzatore in merito ai possibili rischi
relativi all’eventuale deterioramento dell’isolante di cavi a bassa emissione di
fumo ed alogeni LSOH (nuovo requisito 3.3.23).
• Proposta di includere i requisiti relativi ai campi elettromagnetici (norma EMF
IEC 62493) nella norma di sicurezza IEC 60598-1.
99
La futura Variante 2
• Allineamento dei requisiti presenti in 4.31, Sezione 8, Sezione 10, Sezione 11;
Allegato M, Allegato X.
• Revisione dei requisiti relativi alla “terra di protezione" e "terra funzionale".
• Requisiti per la protezione di apparecchi con parti rotanti (non accesso alle
parti rotanti con dito di prova e forza 30 N; dito di prova «ridotto» per
apparecchi mobili). La prova non è necessaria se: alette raggiate, per potenze
<2W, velocità <15 m/s , durezza < D60 shore
• Verifica del grado di protezione IP per apparecchi da incasso con un grado di
protezione maggiore per la parte esterna all’incasso.
• Marcatura della tensione di alimentazione per tutti gli apparecchi (anche per
quelli destinati ad essere utilizzati con lampade a filamento)
• Esempi di metodi ritenuti adeguati a prevenire il distacco dei conduttori
(4.7.1); se il conduttore è fissato prima della connessione elettrica
• Revisione dell’Allegato B.5 (rimozione dell’indicazione “allo studio” per prove
con moduli LED compresi nel campo della IEC 62031 forniti dal costruttore
dell’apparecchio).
100
La futura Variante 2
• Requisiti di ancoraggio dei conduttori SELV (apparecchi Classe III e circuiti
SELV, 5.2.10).
• Il cablaggio di alimentazione di apparecchi di Classe III (o di circuiti SELV)
✓ 25 V r.m.s ac o 60 V d.c. (apparecchi ordinari)
✓ 12V r.m.s o 30 V d.c. (apparecchi diversi dagli ordinari)
✓ e max 2 A (in tutte le condizioni ipotizzabili)
Ad ogni conduttore deve essere applicata una trazione di 30N per 1
minuto nella direzione opposta a quella utilizzata per l’inserimento
Durante la verifica il conduttore non deve muoversi dai morsetti /
saldatura.
Il medesimo criterio viene applicato al cablaggio interno che fuoriesca
dall’apparecchio per almeno 80 mm.
101
La futura Variante 2
• Criteri di prova per la verifica dell’adeguato fissaggio di schermi e calotte
non fissati con viti, che assicurano protezione dalla scossa elettrica (8.2.6).
Gli schermi e le calotte che assicurano la protezione dalla «folgorazione» e
che non sono fissati con viti e la cui rimozione può essere ottenuta con una
forza in direzione opposta alla superfice di montaggio, devono essere
sottoposti ad una forza di
✓ 20N se a seguito della rimozione risultano accessibili parti ad isolamento
funzionale
✓ 80N se a seguito della rimozione risultano accessibili parti in tensione
Lo schermo/calotta non si deve rimuovere dalla propria sede
102
La futura Variante 2
• Nuovi requisiti di marcatura per apparecchi Led e sistemi di alimentazione
che forniscono un’emissione luminosa costante o una corrente in uscita
programmabile costante.
Marcatura, a fianco dell’alimentatore, dei parametri massimi di alimentazione
previsti dall’alimentatore.
Per gli apparecchi che assicurano una potenza luminosa costante, la
marcatura deve indicare sia le caratteristiche rappresentative delle condizioni
iniziali che quelle massime di funzionamento per le quali l'apparecchio è stato
progettato.
103
La futura Variante 2
• Proposta di revisione del testo in 8.2.1 (chiarimento delle condizioni
dell’apparecchio in prova).
A seguito di alcuni dubbi nella definizione delle condizioni di prova, è stato
definito di modificare il testo per chiarire che l’apparecchio viene verificato
nelle condizioni di installazione definite, che sarà quindi:
«Non è consentito l'accesso alle parti in tensione con il dito di prova standard
quando l'apparecchio assemblato è stato installato come per l'uso normale e,
inoltre, alle seguenti condizioni: ………….”
104
La futura Variante 2
• Chiarimento dei criteri di applicazione della verifica meccanica (4.13).
Si sottolinea l’applicabilità dei requisiti anche ai dispositivi di fissaggio degli
schermi (chiarendo che non sono parti fragili)
Verrà integrata anche l’introduzione alla proposta per chiarirne lo scopo.
105
La futura Variante 2
• Chiarimenti per Blue light hazard (Rischio fotobiologico da luce blu).
Viene chiarito che il rischio per le sorgenti di Gr superiore a 1 è relativo ad
un’osservazione continuativa!

• Prova del tamburo rotante (4.13.6), allineamento alla norma orizzontale.

• Proposta di requisiti relativi ad apparecchi che utilizzano batterie.

L’attività è per ora ferma, ma è intenzione di definire i requisiti (batterie a


bottone ed R1)
106
La futura Variante 2
• Revisione dell’Allegato D per le verifiche degli apparecchi da incasso.
È in fase di definizione un nuovo criterio di prova per apparecchi da incasso
destinati ad essere coperti «direttamente» con materiale isolante.
• Verifica degli apparecchi a parete che utilizzano un cavo uscente di
alimentazione (possibili rischi connessi al prodotto).
La proposta, tesa ad evitare possibili rischi di strangolamento, verrà rivalutata
da CT DE.

Il commento IT alla proposta richiedeva di limitare l’eventuale requisito agli


apparecchi destinati ad essere installati all’interno del volume di normale
accessibilità, con cavo di lunghezza tale da creare possibile rischio, ….
107
La futura Variante 2
• Apparecchi alimentati tramite Ethernet (PoE) / USB, con rif. al CT 108
Sono stati definiti i criteri per l’esecuzione delle verifiche richieste al paragrafo
12, ed è stato definito l’inserimento di una nuova appendice
È stato chiarito che una sorgente ES1 (CT108) rispetta i requisiti SELV
Le condizioni di prova sono:
• 130% della tensione di ingresso nominale dell'apparecchio nella relativa
porta di ingresso per circuiti superiori a 5 Vc.c., con un minimo di 7,5 V cc
e
• 150% della tensione di ingresso nominale dell'apparecchio di
illuminazione sulla relativa porta di ingresso per circuiti pari o inferiori a 5
Vdc.
Utilizzo di cavi e connettori conformi ai requisiti specificati in IEC60603 e
IEC62680
108
La futura Variante 2
• Apparecchi alimentati tramite Ethernet (PoE) / USB, con rif. al CT 108
Technology Type/connector Voltage range Current range Power range
Micro-USB 5 V-20V ≤3 A ≤60W
Type A/B 5 V-20V ≤ 5A ≤ 100W
USB Power delivery Type C (standard
5V-20V ≤3A ≤60W
types cable)

Type C (active cable) 5V-20V ≤5A ≤100W

Type 1
(IEEE 802.3af) 37.0V-57.0V ≤ 350mA ≤15.4W
RJ45

Type 2
(IEEE 802.3at) 42.5V- 57.0V ≤ 600mA ≤30W
Ethernet RJ45

Type 3
(IEEE 802.3bt) 42.5V- 57.0V ≤ 600mA per pair ≤60W
RJ45

Type 4
(IEEE 802.3bt) 41.1V- 57.0V ≤ 960mA per pair ≤100W
RJ45
109
La futura Variante 2
• Introduzione di PELV (Protective Extra Low Voltage).
La definizione dei requisiti per il circuito PELV sono necessari in quanto, per
ragioni funzionali, è richiesta la connessione a terra.
Questa possibilità è sempre più richiesta dal mercato per proteggere i circuiti
dai transienti o per rispettare i requisiti EMC.
Le modifiche introdotte sono state prese tenendo conto dei principi indicati
nella IEC TR 63139 (Spiegazione della somma matematica delle tensioni di
lavoro, isolamento tra i circuiti e uso di PELV)
110
La futura Variante 2
• Accesso a parti in tensione pericolose durante l'impostazione elettrica
nell'apparecchio (modifica in 8.2.1)
• Viene richiesto che gli apparecchi di illuminazione devono essere costruiti
in modo che
✓ le parti in tensione non siano accessibili al dito di prova quando
l'apparecchio è alimentato e deve essere aperto per eseguire o modificare
qualsiasi impostazione elettrica dell'apparecchio
✓ anche se l'apertura non può essere raggiunto a mano.
✓ Viene specificato inoltre che se è necessario spegnere l'alimentazione
prima di aprire l'apparecchio per effettuare le regolazioni richieste, è
necessario fornire istruzioni chiare nel foglio di istruzioni
✓ e il coperchio deve essere fissato in base ai requisiti di 4.30 e deve essere
contrassegnato dal come in 3.2.24, come per la sorgente luminosa non
sostituibile dall'utente
111
La futura Variante 2
• Revisione delle verifiche termiche (12.4.1 c) per apparecchi con marcatura della
temperatura ambiente superiore a 25°C.
Sono state effettuate nel CT DE verifiche, che hanno dimostrato l’equivalenza dei risultati di
prova ottenuti con il metodo “semplificato” rispetto alle prove “reali”(in alcuni casi anche
più gravosi).
La revisione prevede la possibilità di “estrapolare” la reale temperatura rilevata sui diversi
componenti dell’apparecchio aggiungendo il “delta” fra la temperatura ambiente reale
(25°C) e quella “dichiarata” (superiore ai 30°C).
Il metodo alternativo a quello della verifica alla ta “reale”, verrebbe inserito in una nuova
Appendice (Normativa), nella quale si specifica che questo si applica alle seguenti
condizioni:
- apparecchi sprovvisti di dispositivi di controlli termico
- nei casi in cui la temperatura ambiente ta (come indicato sul prodotto) sia superiore
alla temperatura all’interno della camera di prova
- quando la sorgente luminosa ha delle caratteristiche elettriche sensibili alla
temperatura con coefficiente di temperatura negativo (ad esempio sorgenti luminose LED).
In caso di dubbio, il metodo di riferimento è quello della prova alla temperatura dichiarata.
112
La futura Variante 2
• Revisione del paragrafo 4.10.4 e dell’Allegato U, utilizzo di condensatori
per ponticellare parti diverse in apparecchi (ad esempio le parti in
tensione e il corpo dell’apparecchio, i circuiti primario e secondario, …).
La proposta definisce i criteri da rispettare nella scelta dei componenti in
relazione alle diverse costruzioni

• Esecuzione della prova di tensione in cc nelle norme relative a lampade


Led, moduli Led ed apparecchi d’illuminazione.
113
La futura Variante 2
• Revisione della tabella 4.2 (prove di torsione per pressacavi metallici).
Dall’esperienza maturata in pratica è emerso che la coppia per l’effettuazione
della prova di torsione sui pressacavi metallici del diametro fino a 7 mm. È
eccessiva.
Viene quindi proposto di ridurla da 6,25 Nm a 4,0 Nm.
114
La futura Variante 2
• Revisione della Tabella 4.3 (verifica della resistenza meccanica), che
definisce i criteri applicabili per le diverse parti II.
Impact energy Compression
Nm mm
Type of luminaire
Fragile Other Fragile Other
parts parts parts parts
Level 1 (Low impact energy): applicable to luminaire that are 0,2 0,35 13 17
normally subjected a low mechanical impact because of their
installation on the wall or on the ceiling (e.g. indoor
installation) (1)
Level 2 (medium impact energy): applicable to luminaire where 0,35 0,50 17 20
an higher mechanical strength is required because of their
mobility or because they are easily accessible in normal use
(2)

Level 3 (high impact energy): applicable to luminaire where an 0,5 0,70 20 24


higher mechanical strength is required because of their
installation outdoor without any additional protection or
because they are subject to frequently handling (3)

Rough service luminaires, handlamps, ground recessed Other testing methods


luminaires, air-handling luminaires, lighting chains, rope lights,
luminaires for emergency lighting and hand-held luminaires for
use in clinical areas of hospitals (and health care buildings)
115
La futura Variante 2
• Revisione delle note in calce alla Tabella 4.3 (verifica della resistenza
meccanica).
• (1) Esempi di apparecchi che richiedono energia d'urto di livello 1 sono:
apparecchi da incasso a soffitto, apparecchi fissi per uso generale,
apparecchi mobili per il montaggio a parete (per uso interno) e sistemi di
illuminazione a bassissima tensione.
• (2) Esempio di apparecchio che richiede energia d'impatto di livello 2:
Apparecchi mobili da terra e da tavolo per interni, apparecchi fotografici e
cinematografici e apparecchi per acquari
• (3) Esempio di apparecchio che richiede l'energia d'urto di livello 3 sono:
proiettori, apparecchi per illuminazione stradale, apparecchi per piscine,
apparecchi mobili per esterni, apparecchi per bambini, apparecchi a spina
per prese di corrente e apparecchi per l'illuminazione di palcoscenici per
televisione e studi per film (per esterni ed interni)
116
La futura Variante 2
• Revisione della Tabella 10.3 e dei requisiti in 3.3.19 per i limiti di corrente
di dispersione (per apparecchi con correnti superiori a 25A).
Touch current Max limit (peak)

All luminaires of class II 0,7 mA

Class I luminaires rated up to and including 16 A fitted with a plug connectable to an unearthed 0,7 mA
socket outlet*

Metal parts of class I luminaires isolated by double or reinforced insulation 0,7 mA

Protective conductor current Supply currents Max limit (r.m.s.)

Class I luminaires fitted with a 4 A 2 mA


single or multiphase plug, rated up to and
4 A but  10 A 0,5 mA/A
including 32 A
 10 A 5 mA

Class I luminaires intended 7A 3,5 mA


for permanent connection
 7 A but  20 A 0,5 mA/A

 20 A 10 mA or according to manufacturer’s
instructions

Electric burn u.c.

* Testing is not required where the manufacturer’s instructions supplied with the luminaire advise that the luminaire must be earthed
117
La futura Variante 2
• Revisione dei requisiti riportati in 4.32 relativi ad SPD (Surge Protective
Device) ed SPC (Surge Protective Components), per consentire l’utilizzo
anche di varistori
• Proposta di inserimento dei requisiti per il grado IPX9 (getti violenti) sia
alla temperatura di 80°che a temperature inferiori (da dichiarare).
• Requisiti per spine di Classe III (connessioni elettriche) → da non
inserimento a → non contatto elettrico.
• Sospensioni con magneti, per evitare che vengano vietate queste
costruzioni (con verifica termica e rispetto delle temperature indicate dal
costruttore del magnete)
118
Altre norme di interesse del CT 34

• IEC 60598-2-3 Proposta di modifica dei requisiti per la verifica degli


schermi di protezione (protezione tramite l’utilizzo di vetri resistenti ad
impatti di energia elevata) → proposta non accettata al momento, con
definizione che il peso ammissibile del frammento è 20g.
• IEC 60598-2-11 Apparecchi per acquari (marcatura dei prodotti che sulla
documentazione tecnica prevede esecuzione di manutenzione).
• IEC60598-2-23 Sistemi di illuminazione a bassissima tensione per lampade
a filamento → estensione campo di applicazione anche a Led (rimanendo
nella Classe III).
• Revisione della norma Binari elettrificati (IEC 60570), ed allineamento con
60598-1 e 60598-2-22; riunione specifica WG1 Lumex per emissione del
CDV
119

Esempi di applicazione dei requisiti

Applicazione delle sonde di prova


Esempio di apparecchio fisso a parete/sospensione (verifica con sonda da 50
mm)
Esempio di apparecchio mobile e regolabile con dito di prova per apparecchi
controllabili/regolabili la classe di isolamento prevista deve essere assicurata
fra la linea di alimentazione ed i circuiti di controllo
120

Esempi di applicazione dei requisiti

Non è ammesso l’accesso alle parti in


Tensione con il dito di prova normaliz-
zato una volta che l’apparecchio sia
stato installato e/o assemblato per l’uso
l’uso normale

Verifica apparecchio a parete con


sonda di prova diametro 50 mm
121

Esempi di applicazione dei requisiti

Verifica con il dito di prova


Non è ammesso l’accesso alle parti in tensione con il
dito di prova normalizzato una volta che l’apparecchio
sia stato installato e/o assemblato per l’uso normale

Per gli apparecchi mobili, settabili e regolabili non è


ammesso alcun accesso alle parti con isolamento
principale con il dito di prova normalizzato
122
123

Esempio di applicazione di alcuni requisiti


124

Esempio di applicazione di alcuni requisiti

Prima della prova Trazioni applicate senza


con applicazione carico strappi per 25 volte per 1 s
spostamento conforme (1 mm.) con la forza indicata in tab.
spostamento non conforme (3 mm) 5.2
125

Esempio di applicazione di alcuni requisiti

Distanze da mantenere rispetto alla parte metallica accessibile


Nel caso di un apparecchio di Classe I in cui la superficie esterna di
parti in materiale isolante sia accessibile alla sonda di prova (dito di
prova per apparecchi mobili e regolabili e sonda del diametro da 50
mm per gli altri apparecchi) è richiesto l’isolamento doppio o rinforzato

È opportuno evidenziare che nel caso si evidenziasse il contatto con la


sonda specificata, si potrebbero utilizzare 2 livelli di isolamento
(isolamento del conduttore e guaina supplementare)
126
127

Esempio di applicazione di alcuni requisiti

Per apparecchi con parti regolabili deve essere effettuata la verifica dei
dispositivi di regolazione, con l’applicazione di un determinato numero
di cicli in funzione delle loro caratteristiche.

L’entità dei cicli deve essere definita secondo i criteri di seguito indicati:
128

Esempio di applicazione di alcuni requisiti

L’entità dei cicli da applicare è la seguente:


• 1500 cicli per apparecchi soggetti a regolazione frequente
• 150 cicli per apparecchi soggetti a regolazione occasionale
• 45 cicli per apparecchi settabili
Per ciclo di funzionamento si intende il movimento da un estremo
all’altro (ritorno alla posizione iniziale)
129

Esempio di applicazione di alcuni requisiti

A seguito della verifica dei movimenti applicati alle parti regolabili, deve
essere verificato che:
• Non si sia rotto più del 50% dei fili che costituiscono il conduttore
• L’isolamento dei conduttori non deve aver subito un danno
significativo

Il cavo deve inoltre superare le verifiche della misura della resistenza di


isolamento e la prova di tensione previste dalla Parte 1
130

Esempio di applicazione di alcuni requisiti

Nella slide successiva viene riportato un esempio di «lista di riscontro»


da utilizzare per la verifica della conformità del prodotto

Può ovviamente essere personalizzato in funzione delle necessità


dell’azienda e dei prodotti considerati (per non omettere alcuno dei
requisiti potrebbe essere utilizzato l’elenco dei requisiti riportato nella
norma)
131

Lista di riscontro documentazione di prodotto

Elementi da valutare per la attestare la conformità di un nuovo prodotto


Evidenza conformità per:
marcatura
costruzione
disponibilità delle istruzioni per l'uso nelle traduzioni necessarie
verifica grado di protezione dichiarato
prova di tensione
resistenza di isolamento
verifiche di tipo meccanico
prove di riscaldamento in funzionamento normale
prove di riscaldamento in condizioni anormali
prove di guasto
indicazioni per assemblaggio e verifiche di routine
specifiche di controllo particolari utilizzati per la produzione
verifica efficienza energetica
redazione etichetta energetica
documentazione sicurezza fotobiologica per LED
…………………………………..
………………………..
………………………..
132

Marcatura
Le marcature devono essere posizionate in modo da rispettare le
indicazioni specificate nella tabella 3.1, ricordando che:
133

Marcatura
Le marcature devono essere posizionate secondo quanto indicato nella
tabella 3.1
134

Marcatura
Nella slide successiva viene riportato un esempio di elenco dei requisiti
puntuali per la verifica di marcatura

Tale lista è un estratto della documentazione redatta a livello


internazionale per le verifiche da parte dei laboratori di prova (utilizzata
anche per la redazione dei Rapporti di Prova rilasciati dagli Istituti di
certificazione
135

Marcatura
136

Marcatura
137

Marcatura
L’altezza dei caratteri utilizzati per le marcature non deve essere
inferiore a 2 mm, sia che il testo sia inserito in un simbolo o che sia
indicato separatamente (è opportuno mantenere un margine di
«sicurezza»).
L’altezza dei simboli non deve essere inferiore a 5 mm.
Anche in questo caso è opportuno mantenere un margine di
«sicurezza»
Nel caso in cui lo spazio fosse limitato, l’altezza del simbolo di Classe II
e di quello di Classe III potrebbe essere ridotta a 3 mm.
138
139

Marcatura; alcuni esempi requisiti


La marcatura è anche soggetta alla verifica di stabilità della marcatura,
con la seguente prova:
• Strofinio leggero per 15 sec con un panno imbevuto di acqua e,
quando asciutta, ancora per 15 sec con un panno imbevuto di
benzina
• Dopo la prova la marcatura deve essere leggibile e le etichette non
devono presentare ondulazioni e non devono essere facilmente
rimovibili

• La benzina utilizzata è descritta nello specifico nella Parte 1 della


norma EN 60598-1
140

Morsettiera di alimentazione
Negli apparecchi mobili ed in quelli fissi che vengono regolati
frequentemente di Classe I e II:
• Devono essere adottate delle precauzioni al fine di evitare che le
parti metalliche possano diventare «attive» a seguito del distacco di
un conduttore o di una vite

• Il requisito si applica a tutti i morsetti (compresi quelli di


alimentazione)
141

Morsettiera di alimentazione
È possibile soddisfare il requisito:
Se i conduttori sono fissati tramite dispositivo di ancoraggio adiacente
al morsetto
utilizzando morsetti senza vite (del tipo a molla)
Il conduttore è fissato al capocorda prima della saldatura a meno che
sia prevedibile una rottura vicino alla saldatura a seguito di vibrazioni
I conduttori siano attorcigliati fra loro, o fissati con nastro isolante,
guaina o soluzioni similari
Il conduttore è inserito in un foro di un circuito stampato, piegato e
saldato ed il foro ha un diametro leggermente superiore a quello del
conduttore
142

Morsettiera di alimentazione
143

Morsettiera di alimentazione
144

Morsettiera di alimentazione

Conduttore sguainato per 8 mm, inserito nel morsetto con «filo» ruotato nella

condizione peggiore
145

Morsettiera di alimentazione

Esempio di costruzione
Non conforme
146

La norma EN 60598-1 2015

Requisiti per i cavi di alimentazione

• Sono cambiati i requisiti per i cavi di alimentazione (in particolare


sezioni minime)
• Al fine di poter ridurre le sezioni sono stati inseriti nuovi requisiti per
la verifica meccanica dei conduttori
• È previsto inoltre l’utilizzo di conduttori non isolati (rispettando
specifiche condizioni)
147

La norma EN 60598-1 2015

• Requisiti per i cavi di alimentazione


148

La norma EN 60598-1 2015


• I conduttori in PVC, che non era possibile utilizzare in apparecchi per
uso in ambienti esterni, possono essere utilizzati a condizione che i
conduttori siano «protetti» con altri mezzi o siano utilizzati in circuiti
SELV/ Apparecchi di Classe III.

«Gli apparecchi, il cui costruttore ne dichiara l’idoneità per uso esterno, non
devono avere cablaggio esterno isolato in PVC. Questa prescrizione non si applica
agli apparecchi di Classe III o ai circuiti SELV all’interno degli apparecchi (con
tensioni fino a 25 V in c.a. / 60 V in c.c.) e al cablaggio esterno protetto
dall’ambiente esterno con altri mezzi, ad esempio il cablaggio tra il vano lampada
e il collegamento in ingresso della rete di alimentazione all’interno(per l’intera
lunghezza)di un palo di illuminazione.»
Nella Variante 1 (votata con esito positivo) 149
150

La norma EN 60598-1 2015


• È stata inserita una nuova definizione relativa ad apparecchi «settabili», che
consente in alcuni casi di ovviare a problemi di temperatura presente sui
«dispositivi di regolazione»

• Dalla Tabella 12.1 si rileva che:


151

Esempio di applicazione di alcuni requisiti


Apparecchio di tipo mobile
Alcuni aspetti da considerare:
• Stabilità (minimo 6° per apparecchi da interno e 15° per apparecchi
per uso esterno),
✓ in tutte le direzioni
✓ nella peggiore posizione ammissibile (ad esempio estendendo i
bracci)
✓ completo della fonte luminosa prevista/specificata (come definito
nell’ultima revisione della norma apparecchi)
Per la verifica utilizzare un piano inclinato, realizzato ad esempio in
legno con «protezione» tale da evitare che l’apparecchio scivoli
152

Esempio di applicazione di alcuni requisiti

Apparecchio di tipo mobile


• Stabilità; nelle condizioni definite l’apparecchio non deve ribaltare
✓ La nuova versione della norma 2-4 contempla anche i requisiti per
apparecchi per uso esterno (in precedenza inseriti nella Parte 2-7)
Gli apparecchi per uso esterno che possono essere utilizzati anche in
ambienti interni devono riportare il relativo simbolo
Gli apparecchi per uso esterno non devono utilizzare
cavi di alimentazione in PVC (non resistenti agli UV)
153

Esempio di applicazione di alcuni requisiti

Apparecchio di tipo mobile

Nel caso in cui l’apparecchio (per interni) non superasse la prova di


stabilità sul piano inclinato di 15° l’apparecchio deve essere sottoposto
alla prova di funzionamento anormale, nella condizione più sfavorevole
L’apparecchio viene posto su un pannello di legno nero e la
temperatura rilevata nel corso della prova sul piano di appoggio non
deve superare i 175 °C
Va considerata anche la possibile regolazione del vano ottico!
154

Stabilità su piano inclinato a 15°

Stabilità su piano inclinato a 6°


155

Esempio di applicazione di alcuni requisiti

Gli apparecchi mobili per uso esterno devono inoltre


✓ avere un grado IP minimo X4 (protetti nei confronti
degli spruzzi)
✓ assicurare la stabilità su un piano inclinato di 15°
Inoltre, per quanto concerne il cavo di alimentazione:
✓ La sezione minima del cavo per apparecchi «ordinari» deve essere almeno
di 0,75mm2
✓ La sezione minima del cavo per apparecchi diversi da quelli ordinari deve
essere almeno di 1 mm2
156

La norma EN 60598-1 2015

• Malgrado le verifiche effettuate sul testo tradotto per assicurare la


correttezza della traduzione sono stati rilevati alcuni errori; per
evitare che questi possano determinare problemi agli utilizzatori è
stata pubblicata a Giugno una «errata corrige»

I paragrafi interessati da questa «errata corrige» sono:


9.2, 12.3.1, Tabella 12.2, Allegato A, come evidenziato nella slide
seguente:
157

La norma EN 60598-1 2015: Contenuto


EC
• 9.2 «Prove di protezione contro la penetrazione di polvere, corpi solidi e
umidità»:
Nel nono capoverso, alla prima riga eliminare: “protetto contro lo stillicidio”

• 12.3.1 Prova per verificare la conformità (durata)


Al punto d), seconda riga, sostituire: “SELV” con “ELV”

• Tabella 12.2 – Temperature massime nelle condizioni di prova 12.4.2,


per materiali comunemente utilizzati negli apparecchi
Nella prima colonna, sesta riga sostituire: “Polivinilcloruro comune (PVC)”
con “Gomma o polivinilcloruro comune (PVC)”
158

La norma EN 60598-1 2015: Contenuto EC

Allegato A - Prova per stabilire se una parte conduttrice può causare


scossa elettrica A.3
Nella prima riga eliminare il secondo dei due “A.3”;
Sostituire il testo della prima linea con il seguente:
- per la corrente alternata: il valore di 0,7 mA (picco);
159

• Ecodesign

• Etichettatura energetica

• Eprel

• Guida coordinamento protezioni

• Revisione LVD

• Sorveglianza del Mercato

• ………………
160

• Necessità di chiarimenti

• Ulteriori argomenti da analizzare

• Ulteriori attività da svolgere


161

Grazie per l’attenzione

Ufficio Tecnico Assoluce


Fabrizio Tironi

tel.: 0280604380
fax: 0280604392
tecnico.assoluce@federlegnoarredo.it
www.assoluce.it

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