Mestre 28.06.2018
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Parte 2-14 Apparecchi di illuminazione per lampade a scarica a catodo freddo (tubi neon) e
similari
Parte 2-17 Apparecchi per palcoscenici, studi televisivi e cinematografici (per esterno e
interno)
Parte 2-25 Apparecchi per uso negli ambienti clinici di ospedali e di unità sanitarie
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le Parti 2
Nelle Parti 2 viene specificato l’ordine da seguire per l’esecuzione delle verifiche
L’esecuzione delle verifiche in un ordine diverso da quello indicato potrebbe
portare a dei risultati di prova diversi
Evoluzione tecnologia
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• Classe II;
• Classe III;
Gli apparecchi di tipo mobile (da terra, da tavolo, ….) devono essere
adatti per essere utilizzati su superfici normalmente infiammabili
Per dimostrare la conformità a questo requisito, due criteri:
• Per apparecchi che non contengono «unità di alimentazione», la
conformità si ottiene rispettando i limiti definiti nella prova di
riscaldamento (Sezione 12)
• Per apparecchi che contengono un’unità di alimentazione, diverse
opzioni
33
Allegato R
37
E
Il simbolo di messa a terra «classico» non è applicabile.
44
Moduli Led
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Circuiti SELV
• Devono essere alimentati da una sorgente conforme a IEC 61558-2-
6 o equivalente
• Da un’unità di alimentazione che fornisca un sistema SELV
conforme a IEC 61347
• Da una sorgente elettrochimica (ad esempio batteria) o altra
sorgente indipendente da un circuito a tensione superiore
I circuiti SELV devono essere isolati da rete (LV) con isolamento doppio
o rinforzato (dimensionato per la tensione LV)
I circuiti SELV devono essere isolati da altri circuiti non SELV (tranne
FELV) con isolamento doppio o rinforzato , per la massima delle
tensioni dei circuiti
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Circuiti SELV
• Devono essere isolati da quelli FELV con isolamento supplementare
(per una tensione di lavoro equivalente a quella di alimentazione LV)
• I circuiti SELV devono essere isolati dagli altri circuiti SELV con
isolamento principale, dimensionato per la tensione di lavoro uguale
alle massima delle tensioni dei circuiti
• Le distanze da mantenere dalle parti conduttrici accessibili devono
essere quelle indicate nella Tabella X.1
• Nel caso vengano utilizzate unità di alimentazione conformi a IEC
61347, la tensione SELV da considerare per l’isolamento è la
massima tensione indicata sull’unità di alimentazione come U-out
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Nei criteri di accettabilità della prova in 9.2 (verifica grado IP), viene
evidenziato che per apparecchi SELV (al di sotto di 12V c.a. r.m.s. o 30
V c.c. ripple free, senza fluttuazioni, con conduttori protetti dalla
corrosione o in linea con 4.18) l’acqua può essere presente sulle parti
conduttive o sul loro isolamento
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La Variante 1
• Sezione 11: Distanze superficiali ed in aria per «alte frequenze» (> 30 kHz)
e tensioni impulsive
• Sezione 3, Sezione 12: Apparecchi forniti senza alimentatore
• 3.2.8: Potenza nominale in ingresso per apparecchi con sorgente luminosa
non sostituibile o non sostituibile dall’utilizzatore finale
• 9.2.3: apparecchi IPX2
Sezione 11: Distanze superficiali per «alte 90
frequenze» (> 30 kHz) e tensioni impulsive
I requisiti per circuiti funzionanti a frequenza superiore a 30 KHz
- Per apparecchi che sono classificati come Classe III, deve essere fornita
un'indicazione che deve essere utilizzata un'apparecchiatura di controllo
SELV.
Sezione 3, Sezione 12: Apparecchi forniti senza
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alimentatore
12.3 Prova di durata
Nella nota viene chiarito che l'intenzione della marcatura della potenza in
ingresso nominale è quella di fornire indicazioni agli installatori.
Non viene richiesta l’esecuzione di una specifica prova per il controllo del
valore della potenza in ingresso.
Apparecchi con sorgente luminosa non sostituibile 96
o non sostituibile dall’utilizzatore finale.
3.2.8.3
Per tutti gli altri apparecchi:
Type 1
(IEEE 802.3af) 37.0V-57.0V ≤ 350mA ≤15.4W
RJ45
Type 2
(IEEE 802.3at) 42.5V- 57.0V ≤ 600mA ≤30W
Ethernet RJ45
Type 3
(IEEE 802.3bt) 42.5V- 57.0V ≤ 600mA per pair ≤60W
RJ45
Type 4
(IEEE 802.3bt) 41.1V- 57.0V ≤ 960mA per pair ≤100W
RJ45
109
La futura Variante 2
• Introduzione di PELV (Protective Extra Low Voltage).
La definizione dei requisiti per il circuito PELV sono necessari in quanto, per
ragioni funzionali, è richiesta la connessione a terra.
Questa possibilità è sempre più richiesta dal mercato per proteggere i circuiti
dai transienti o per rispettare i requisiti EMC.
Le modifiche introdotte sono state prese tenendo conto dei principi indicati
nella IEC TR 63139 (Spiegazione della somma matematica delle tensioni di
lavoro, isolamento tra i circuiti e uso di PELV)
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La futura Variante 2
• Accesso a parti in tensione pericolose durante l'impostazione elettrica
nell'apparecchio (modifica in 8.2.1)
• Viene richiesto che gli apparecchi di illuminazione devono essere costruiti
in modo che
✓ le parti in tensione non siano accessibili al dito di prova quando
l'apparecchio è alimentato e deve essere aperto per eseguire o modificare
qualsiasi impostazione elettrica dell'apparecchio
✓ anche se l'apertura non può essere raggiunto a mano.
✓ Viene specificato inoltre che se è necessario spegnere l'alimentazione
prima di aprire l'apparecchio per effettuare le regolazioni richieste, è
necessario fornire istruzioni chiare nel foglio di istruzioni
✓ e il coperchio deve essere fissato in base ai requisiti di 4.30 e deve essere
contrassegnato dal come in 3.2.24, come per la sorgente luminosa non
sostituibile dall'utente
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La futura Variante 2
• Revisione delle verifiche termiche (12.4.1 c) per apparecchi con marcatura della
temperatura ambiente superiore a 25°C.
Sono state effettuate nel CT DE verifiche, che hanno dimostrato l’equivalenza dei risultati di
prova ottenuti con il metodo “semplificato” rispetto alle prove “reali”(in alcuni casi anche
più gravosi).
La revisione prevede la possibilità di “estrapolare” la reale temperatura rilevata sui diversi
componenti dell’apparecchio aggiungendo il “delta” fra la temperatura ambiente reale
(25°C) e quella “dichiarata” (superiore ai 30°C).
Il metodo alternativo a quello della verifica alla ta “reale”, verrebbe inserito in una nuova
Appendice (Normativa), nella quale si specifica che questo si applica alle seguenti
condizioni:
- apparecchi sprovvisti di dispositivi di controlli termico
- nei casi in cui la temperatura ambiente ta (come indicato sul prodotto) sia superiore
alla temperatura all’interno della camera di prova
- quando la sorgente luminosa ha delle caratteristiche elettriche sensibili alla
temperatura con coefficiente di temperatura negativo (ad esempio sorgenti luminose LED).
In caso di dubbio, il metodo di riferimento è quello della prova alla temperatura dichiarata.
112
La futura Variante 2
• Revisione del paragrafo 4.10.4 e dell’Allegato U, utilizzo di condensatori
per ponticellare parti diverse in apparecchi (ad esempio le parti in
tensione e il corpo dell’apparecchio, i circuiti primario e secondario, …).
La proposta definisce i criteri da rispettare nella scelta dei componenti in
relazione alle diverse costruzioni
Class I luminaires rated up to and including 16 A fitted with a plug connectable to an unearthed 0,7 mA
socket outlet*
20 A 10 mA or according to manufacturer’s
instructions
* Testing is not required where the manufacturer’s instructions supplied with the luminaire advise that the luminaire must be earthed
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La futura Variante 2
• Revisione dei requisiti riportati in 4.32 relativi ad SPD (Surge Protective
Device) ed SPC (Surge Protective Components), per consentire l’utilizzo
anche di varistori
• Proposta di inserimento dei requisiti per il grado IPX9 (getti violenti) sia
alla temperatura di 80°che a temperature inferiori (da dichiarare).
• Requisiti per spine di Classe III (connessioni elettriche) → da non
inserimento a → non contatto elettrico.
• Sospensioni con magneti, per evitare che vengano vietate queste
costruzioni (con verifica termica e rispetto delle temperature indicate dal
costruttore del magnete)
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Altre norme di interesse del CT 34
Per apparecchi con parti regolabili deve essere effettuata la verifica dei
dispositivi di regolazione, con l’applicazione di un determinato numero
di cicli in funzione delle loro caratteristiche.
L’entità dei cicli deve essere definita secondo i criteri di seguito indicati:
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A seguito della verifica dei movimenti applicati alle parti regolabili, deve
essere verificato che:
• Non si sia rotto più del 50% dei fili che costituiscono il conduttore
• L’isolamento dei conduttori non deve aver subito un danno
significativo
Marcatura
Le marcature devono essere posizionate in modo da rispettare le
indicazioni specificate nella tabella 3.1, ricordando che:
133
Marcatura
Le marcature devono essere posizionate secondo quanto indicato nella
tabella 3.1
134
Marcatura
Nella slide successiva viene riportato un esempio di elenco dei requisiti
puntuali per la verifica di marcatura
Marcatura
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Marcatura
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Marcatura
L’altezza dei caratteri utilizzati per le marcature non deve essere
inferiore a 2 mm, sia che il testo sia inserito in un simbolo o che sia
indicato separatamente (è opportuno mantenere un margine di
«sicurezza»).
L’altezza dei simboli non deve essere inferiore a 5 mm.
Anche in questo caso è opportuno mantenere un margine di
«sicurezza»
Nel caso in cui lo spazio fosse limitato, l’altezza del simbolo di Classe II
e di quello di Classe III potrebbe essere ridotta a 3 mm.
138
139
Morsettiera di alimentazione
Negli apparecchi mobili ed in quelli fissi che vengono regolati
frequentemente di Classe I e II:
• Devono essere adottate delle precauzioni al fine di evitare che le
parti metalliche possano diventare «attive» a seguito del distacco di
un conduttore o di una vite
Morsettiera di alimentazione
È possibile soddisfare il requisito:
Se i conduttori sono fissati tramite dispositivo di ancoraggio adiacente
al morsetto
utilizzando morsetti senza vite (del tipo a molla)
Il conduttore è fissato al capocorda prima della saldatura a meno che
sia prevedibile una rottura vicino alla saldatura a seguito di vibrazioni
I conduttori siano attorcigliati fra loro, o fissati con nastro isolante,
guaina o soluzioni similari
Il conduttore è inserito in un foro di un circuito stampato, piegato e
saldato ed il foro ha un diametro leggermente superiore a quello del
conduttore
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Morsettiera di alimentazione
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Morsettiera di alimentazione
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Morsettiera di alimentazione
Conduttore sguainato per 8 mm, inserito nel morsetto con «filo» ruotato nella
condizione peggiore
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Morsettiera di alimentazione
Esempio di costruzione
Non conforme
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«Gli apparecchi, il cui costruttore ne dichiara l’idoneità per uso esterno, non
devono avere cablaggio esterno isolato in PVC. Questa prescrizione non si applica
agli apparecchi di Classe III o ai circuiti SELV all’interno degli apparecchi (con
tensioni fino a 25 V in c.a. / 60 V in c.c.) e al cablaggio esterno protetto
dall’ambiente esterno con altri mezzi, ad esempio il cablaggio tra il vano lampada
e il collegamento in ingresso della rete di alimentazione all’interno(per l’intera
lunghezza)di un palo di illuminazione.»
Nella Variante 1 (votata con esito positivo) 149
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• Ecodesign
• Etichettatura energetica
• Eprel
• Revisione LVD
• ………………
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• Necessità di chiarimenti
tel.: 0280604380
fax: 0280604392
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