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USO E MANUTENZIONE

SILVER 160
SILVER 180

Sede e Direzione
V.le Ing. F. Cassani, 15
24047 Treviglio (BG)
Tel. 0363/4211
Telex: 311472 Samtra I
1
PREFAZIONE
In questo libretto si descrive l’uso e la manutenzione del trattore e dei suoi
accessori nell’allestimento più generale possibile, senza specificare per
quali mercati siano previsti.
Si raccomanda di eseguire scrupolosamente le istruzioni riportate.
I nostri Centri di Assistenza sono comunque sempre a disposizione
affinchè si intervenga nel modo più corretto per evitare danni al trattore.
Decliniamo ogni responsabilità per danni conseguenti a operazioni
eseguite in modo non conforme a quanto riportato; per danni a cose
derivanti dall’uso improprio del trattore e da imperizia nel compiere le
operazioni di manutenzione o per la mancata osservanza delle operazioni
prescritte.

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NORME IMPORTANTI

1. Per la corretta messa in esercizio del trattore è necessario attenersi


rigorosamente alle istruzioni contenute nel presente libretto di “USO
E MANUTENZIONE”.
Tali istruzioni devono essere eseguite per la sicurezza della Vostra
persona e per il rispetto dell’ambiente. Infatti l’imperizia nell’uso del
trattore, potrebbe causare pericolosi incidenti, oltre a creare disturbi
per la rumorosità e procurare danni all’ambiente.

2. Con temperature estremamente rigide, dopo l’avviamento del motore


è necessario farlo funzionare per alcuni minuti a circa metà regime,
affinchè si scaldi prima di sottoporlo a sforzi elevati.

3. Durante le prime 100 ore di lavoro, il trattore deve essere utilizzato


rispettando le modalità d’uso descritte nelle norme di “rodaggio”.

4. Se fosse necessario azionare il sollevatore dopo l’accensione del


motore, portare prima quest’ultimo a circa metà regime.

5. Non avviare il motore prima di aver verificato che non ci siano


persone troppo vicine al trattore ed agli attrezzi eventualmente
collegati.

6. Se fosse necessario trainare anche solo per brevi tratti il trattore,


avviare il motore per garantire l’azionamento della pompa di
lubrificazione del cambio. (Nel caso il motore non possa essere
avviato, consigliamo di trasportare il trattore su automezzo).

7. Non lasciare mai acceso il trattore incostudito vicino a fienili o altre


sostanze infiammabili.

8. Non trasportare passeggeri sul trattore quando non si dispone del se-
dile “secondo passeggero”.

9. Gli attrezzi portati o trainati devono essere agganciati


esclusivamente agli appositi dispositivi.

10. L’attenzione ed il rispetto delle norme di sicurezza aiutano a


prevenire molti incidenti. La legge prescrive che il trattore sia sempre
equipaggiato con telaio oppure con cabina di sicurezza omologati.

11. Nelle lavorazioni con l’uso della P.T.O. per evitare che il freno di essa
si surriscaldi pericolosamente, a lavorazione ultimata prima di
azionare la frizione, portare il motore al minimo per evitare
trascinamenti dell’albero dovuti alle inerzie dell’attrezzo.

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12. Il rifornimento di gasolio e la manutenzione del trattore, sono
operazioni da eseguire possibilmente a motore fermo.
Non intervenire su tubazioni con olio in pressione o con il sollevatore
sotto carico.

13. Sottoporre regolarmente il trattore ai controlli prescritti ed eliminare


gli eventuali inconvenienti. Le revisioni e le riparazioni devono essere
eseguite solo da personale specializzato consigliato dal costruttore.

14. Provvedere alla lubrificazione del trattore in conformità alle


indicazioni riportate nella presente pubblicazione.
Assicurarsi che tutti gli ingrassatori siano efficienti e non otturati.

15. Controllare periodicamente il perfetto serraggio delle viti delle ruote.


q Viti per ruote anteriori 2RM (M20x1,5) 50 kgm (490 Nm);
q Viti per ruote anteriori 4RM (M18x1,5) 36,8 kgm (360 Nm);
q Viti per ruote posteriori (M20x1,5) 50 kgm (490 Nm).

16. L pressione dei pneumatici deve essere sempre quella indicata.


La zavorratura mediante acqua nelle ruote, con temperature rigide,
deve essere fatta con l’impiego di “ADDITIVI ANTICONGELANTI”.

17. Mantenere la batteria sempre efficiente, attenendosi alle prescrizioni


del costruttore.

18. Proteggere l’alternatore ed il motorino d’avviamento, durante il


lavaggio del trattore.

19. Utilizzare sempre parti di ricambio originali. Per l’ordinazione


indicare: l’esatta denominazione, il codice riportato nel catalogo
ricambi, il numero di matricola del trattore e del motore, se il
particolare è componente di esso.

20. Nel caso di motori raffreddati ad acqua, prima del rabbocco, è


necessario lasciare raffreddare il motore.

21. Il costruttore declina ogni responsabilità relativa ad applicazioni fatte


sul trattore, non conformi a quelle omologate con il trattore stesso.

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PREVENZIONE INFORTUNI
Il trattore è stato progettato nel pieno rispetto delle normative presposte
alla salvaguardia della sicurezza.
Rimane comunque l’attenzione dell’operatore ciò che può garantire la
prevenzione degli incidenti.
Una pur minima distrazione, a volte, si paga a caro prezzo.

PRESTATE ATTENZIONE A QUESTO SIMBOLO!

Esso indica quali sono le operazioni e le situazioni


pericolose. Tutte le norme di sicurezza sono importanti e,
come tali, devono essere rigorosamente osservate.

1. L‘uso del trattore è subordinato, oltre alla capacità di guida, alla


perfetta conoscenza del codice stradale ed al possesso della
adeguata patente di guida.

2. Il conducente è responsabile di tutto il personale addetto ai rimorchi


ed altri attrezzi trainati, dei trasportati sia sui rimorchi che sul trattore.
Non è consentito trasportare persone sui dispositivi di traino e di
sollevamento.

3. Mantenere debitamente puliti i pedali, freni e frizione, le leve di


comando, l’accesso al posto di guida al fine di evitare difficoltà d’uso.

4. Prima dell’avviamento del motore, accertarsi sempre che la leva del


cambio e quella del comando della P.T.O. siano nella posizione di
folle.

5. In locali chiusi, non lasciare mai il trattore acceso se non vi sono


installate le apposite cappe di aspirazione e scarico dei gas prodotti
dalla combustione; tali gas sono altamente tossici.

6. Prima della partenza, accertarsi sempre che non vi siano persone nel
raggio d’azione del trattore.

7. Prima di azionare il sollevatore idraulico verificare che non ci siano


persone in posizione di pericolo causato dal movimento degli organi
di sollevamento e dagli attrezzi portati.

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8. Evitare di avvicinarsi ad alberi cardanici o pulegge in movimento.
Usare alberi cardanici provvisti di protezioni. Quando non si utilizza la
presa di potenza, il terminale deve essere coperto con l’apposita
protezione.

9. É estremamente pericoloso salire e scendere dal trattore quando è in


movimento.

10. Nei trasferimenti su strada, i due pedali dei freni devono essere
obbligatoriamente collegati per mezzo dell’apposito chiavistello.

11. Con fondo stradale sconnesso o ghiacciato procedere a velocità


moderata in quanto vi possono essere reazioni del trattore difficili da
controllare.

12. Nei lunghi percorsi in discesa tenere possibilmente innestata una


marcia bassa ed utilizzare l’azione frenante del motore. Non utilizzare
eccessivamente i freni.

13. In prossimità di centri abitati procedere a velocità controllata usando il


trattore in modo da evitare eccessiva rumorosità ed inutile
inquinamento.

14. Prima di scendere dal trattore, azionare sempre il freno di


stazionamento ed abbassare l’eventuale attrezzo sollevato;
parcheggiare il trattore possibilmente in piano.

15. Evitare di lasciare il trattore incustodito con motore acceso e


disinserire la chiave di avviamento per evitare che venga utilizzato da
persone non addette.

16. Eseguire accuratamente le operazioni di manutenzione agli impianti


dei freni e di illuminazione.
I rimorchi devono essere dotati di luci di segnalazione regolamentari
e, per certe portate, anche dell’impianto frenante.

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Il livello massimo di rumorosità, misurato secondo la direttiva europea CEE
77/311 [giá recepita col DPR n° 212 del 10/02/81 (G.U. n° 133 del 16/05/81)]
o misurato secondo il codice V° - O.C.S.E., è il seguente:

CABINA ARCO DI SICUREZZA


Livello massimo di rumore misurato
Livello massimo
al posto di guida con porte e
Tipo di rumore
Modello Tipo di Bollettino finestre: Bollettino
di misurato al posto
cabina N° aperte chiuse N°
arco di guida db(A):
db(A) db(A)
a carico a vuoto a carico a vuoto a carico a vuoto

SILVER 160 C33 76

SILVER 180 C33 76

SI RACCOMANDA COMUNQUE DI PORRE ATTENZIONE QUANDO


SI EFFETTUANO LAVORAZIONI IN SPAZI RISTRETTI OPPURE IN
AREE DOVE ALTRI EQUIPAGGIAMENTI GENERANO RUMORE; CIÒ
PER EVITARE ALL’UDITO ESPOSIZIONI A LIVELLO PERICOLOSO.

LEGGERE ATTENTAMENTE TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE


NEL LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE DEL TRATTORE PRIMA
DELL’UTILIZZO ED OSSERVARLE ATTENTAMENTE DURANTE IL
FUNZIONAMENTO.

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RICAMBI
L’impiego di “RICAMBI ORIGINALI” salvaguarda e garantisce la perfetta
efficienza del trattore ottimizzando l’investimento ed i costi d’esercizio.

L’ordinazione dei pezzi deve essere corredata dalle seguenti indicazioni:


1 Numero di matricola del trattore e numero di matricola del motore (se il
particolare è del motore).

2 Denominazione del pezzo e numero di codice.

TIPO E NUMERO DI TELAIO DEL TRATTORE TIPO E NUMERO DI MATRICOLA DEL MOTORE

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ASSISTENZA AUTORIZZATA
Affinchè il trattore possa offrire le prestazioni richieste deve essere
convenientemente utili zzat o e sot t opost o ad una r azi onal e
!
manutenzione.

Per le operazioni di una certa entità o per revisioni varie è necessario


rivolgersi presso una nostra officina autorizzata che dispone di personale
specializzato.

A tale scopo si organizzano presso la nostra scuola meccanici corsi di


addestramento e perfezionamento.

Inoltre si stabilisce che entro un anno dalla consegna del trattore al Cliente
vengano effettuate presso il nostro concessionario i tagliandi previsti
nell’apposito libretto consegnato unitamente al trattore.

IMPORTANTE!! - SUL REGOLATORE DEL MOTORE VIENE


APPLICATO DA PARTE DEL COSTRUTTORE UN SIGILLO DI
SICUREZZA, A GARANZIA DELLA POTENZA DICHIARATA ED
OMOLOGATA PER LA VOSTRA TRATTRICE.
LA MANOMISSIONE DI QUESTO SIGILLO DI SICUREZZA SUL
REGOLATORE FA DECADERE IMMEDIATAMENTE LA GARANZIA
SU TUTTA LA TRATTRICE.

NORME DI GARANZIA
Il trattore viene consegnato con il “RAPPORTO COLLAUDO E
CONSEGNA”, il quale dà diritto alla garanzia contrattuale che comprende
i relativi “TAGLIANDI” per l’esecuzione delle operazioni di manutenzione
preventiva.
Il diritto di garanzia decade quando:

– non vengono effettuate le operazioni riportate sui tagliandi;


– non vengono rispettate le istruzioni riportate nel libretto di “USO E
MANUTENZIONE”;
– si usano lubrificanti diversi da quelli prescritti;
– vengono eseguite riparazioni o modifiche da personale non abilitato
ed effettuate con pezzi di ricambio non originali;
– si adottano attrezzature non autorizzate dal Costruttore.
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LUBRIFICANTI PRESCRITTI E RIFORNIMENTI SILVER 160-180

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Par ti da r ifor nire Lit r i Prodotto Specif iche cambio
SDFG or e

SAE 15W-40
SAE 10W-30
Motore SILVE R 160-180 15** AK ROS TURB O ACEA E3 300*
API CF SD FG OM-1991
MIL-L- 2104 E LEVEL
MB 228.3 LEVEL

Scatola cambio e ponte posterior e sollevator e di r aulico impianti


108 SAE 10w-30
ausil iari guida idrostatica AKROS MULTI FCT UTTO / API GL4 / 1200
SDFG OT-1891-A
Presa di for zaf rontale 2.5

Ponte centr ale 13 SAE 10w-30


AKROS MULTI FCT UTTO / API GL4 / 1200
lubrificanti prescritti e rifornimenti

SDFG OT-1891-A
Ridut t ori l at eral i 2.5X2

ATF DEXRON II D /
Comando freni e frizioni MAX AKROS MATI C
SDFG OF1691

NLGI 2
Punti di ingr assaggio AKROS GREAS E T2 50
SDFG GR-1202 L

50% acqua
Liquido antigelo motor e 16 SDFG EC-1599 A 1200
+ 50% AKROS FREEZE

(*) 1° sostituzione dopo 50or e (**) Con filtr o +1 litro


NORME D’USO
CONTROLLO DEL TRATTORE PRIMA DELLA GIORNATA DI LAVORO
Prima di iniziare la giornata di lavoro sottoporre il trattore ad un controllo
visivo esteriore, per verificare che non vi siano perdite di olio o altri guasti.
Se necessario provvedere alla riparazione dopo averne accertato la cau-
sa. Provvedere inoltre alla pulizia dei depositi quali fango, paglia, foglie ed
altro. Provvedere al rifornimento di gasolio. (Fig. 1)
Controllare che nel bicchere del filtro carburante non ci sia presenza di ac-
qua, in caso contrario, provvedere allo scarico allentando l’apposita vite
(Fig. 3) ed attendere fino a che fuoriesca gasolio puro.

IL RIFORNIMENTO DI GASOLIO E LA MANUTENZIONE DEL


TRATTORE SONO DA ESEGUIRE POSSIBILMENTE A MOTORE
FERMO.

CONTROLLARE IL LIVELLO DELL’OLIO MOTORE


Il controllo deve essere effettuato con trattore perfettamente in piano ed a
motore fermo.
Togliere l’astina di livello (Fig. 2), pulirla e reinserirla a fondo, quindi estrar-
la nuovamente controllando il livello.
Se necessario rabboccare introducendo olio dal bocchettone.
Controllare il livello del liquido di raffreddamento motore.

Fig. 1 -Bocchettone rifornimento carburante Fig. 2 - Controllo livello olio motore

Fig. 3 -Spurgo acqua dal filtro gasolio Fig. 4 - Controllo livello del liquido raffredda
mento motore.

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USO

POSTO DI GUIDA

Fig. 5 - Cruscotto

COMANDI E STRUMENTAZIONE DI CONTROLLO


Interruttore d’avviamento
attivazione termoavviatore;
Nel caso di trattrici non dotate di termoavviatore, l’interruttore manca
della posizione di attivazione del termoavviatore.

circuito elettrico inattivo - Arresto motore - chiave estraibile

circuito elettrico attivo: le spie di segnalazione del cambio,


del funzionamento alternatore e di insufficiente pressione
olio lubrificazione motore sono accese; (Tali spie spie si
spengono dopo l’accensione del motore, rimane accesa solo le
spie che segnalano lo stato del cambio).

avviamento motore

NOTA: Si possono accendere le luci di posizione


con chiave estratta agendo sul commutatore luci.
Interruttore generale di avviamento
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USO

Comando lampeggiatori d’emergenza


Viene azionato premendo il pulsante e fa
lampeggiare simultaneamente gli indicatori
di direzione. Il pulsante è dotato di una lam-
padina di segnalazione che ne indica
l’attivazione.

Interruttore per accensione luce spot

Interruttori per fari di lavoro


A Dotati di lampada spia incorporata si illumi-
nano per segnalare l’accensione dei fari di
lavoro.
A-Interruttore per fari di lavoro anteriori
B B-Interruttore per fari di lavoro posteriori

Comando ventilazione del riscaldamento


0-Elettroventilatore fermo.
1-Elettroventilatore alla 1ª velocita’.
2-Elettroventilatore alla 2ª velocita’.

Comando ventilazione del riscaldamento


(Per sistema di riscaldamento potenziato)
Comando di accensione

1-Elettroventilatore alla 1ª velocita’.


2-Elettroventilatore alla 2ª velocita’.
3-Elettroventilatore alla 3ª velocita’.

ComandoTergicristallo e pompa lavave-


tri posteriori
0- Tergicristallo fermo.
1- Azionamento tergicristallo.
2- Azionamento elettropompa (posizione
instabile).

Spia segnalatrice alzata sollevatore con


comando multifunzionale

Comando lampada rotante

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USO

QUADRANTE SPIE

1 - Spia segnalatrice accensione luci - VERDE -


ACCESA-Indica l’uso delle luci di posizione e dei fari abbaglianti.

2- Spia indicatori di direzione e di emergenza del trattore - VERDE-


sosta d’emergenza.

3- Spia segnalatrice innesto frizione P.T.O. posteriore - GIALLA

4- Spia segnalatrice per trazione anteriore - GIALLA -


ACCESA-Segnala il funzionamento della trazione anteriore.

5- Spia segnalatrice intasamento filtro olio trasmissione - ROSSA -


ACCESA-Filtro olio intasato procedere alla sostituzione.

6- Spia controllo della carica dell’alternatore - ROSSA -


ACCESA-Chiave sul Nº 1 -SPENTA-Dopo l’accensione del motore
ACCESA DURANTE IL FUNZIONAMENTO DEL MOTORE: verificare
che la cinghia di comando dell’alternatore non sia rotta; altrimenti
rivolgersi presso un Centro Assistenza.

7- Spia segnalatrice accensione luci - BLU-


ACCESA-Indica l’uso dei fari abbaglianti.

8- Spia indicatori di direzione e di emergenza del 1° rimorchio - VERDE -


Si accende ad intermittenza per segnalare la direzione e la sosta d’emergenza.

9- Spia indicatrice termoavviatore attivato - GIALLA -


ACCESA-Indica il consenso all’aviamento del motore .

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USO

10 - Spia segnalatrice livello olio freni - ROSSA -


ACCESA -Verificare il livello dell’olio , se necessario rabboccare.
Spia indicatrice del freno di stazionamento - ROSSA-
ACCESA-Freno di stazionamento azionato.

11 - Spia segnalatrice intasamento filtro aria - ROSSA -


ACCESA - Filtro aria intasato, provvedere alla pulizia.

12 - Spia controllo pressione olio motore - ROSSA -


ACCESA - Chiave sul nº 1 - SPENTA-Dopo l’accensione del motore
ACCESA - DURANTE IL FUNZIONAMENTO DEL MOTORE: rivolgersi ad un nostro
centro Assistenza.

13 - O 540/E ACCESA-Segnala la selezione della P.T.O. al regime di 540/E giri/min.


O 1000 ACCESA-Segnala la selezione della P.T.O. al regime di 1000 giri/min.

14 - Spia indicatori di direzione e di emergenza del 2º rimorchio - VERDE -


Si accende ad intermittenza per segnalare la direzione e la sosta d’emergenza.

15 - Spia controllo carburante - GIALLA -


ACCESA - Segnala l’imminente esaurimento del gasolio.

16 - Spia controllo temperatura olio cambio - ROSSA -


ACCESA - Segnala che la temperatura dell’olio è troppo elevata.

17 - Spia segnalatrice intasamento filtro olio dei servizi idraulici - ROSSA -


ACCESA-Provvedere alla sostituzione dei filtri olio.

18 - Spia segnalatrice innesto bloccaggio differenziali - ARANCIO -


ACCESA-Segnala il bloccaggio dei differenziali che impediscono di sterzare.

19 - Spia segnalatrice selezione AUTOMATIC POWER SHIFT- VERDE -


ACCESA-Selezione della velocità nella versione manuale.

20 - Spia segnalatrice selezione AUTOMATIC POWER SHIFT - VERDE -


ACCESA-Selezione della velocità nella versione automatico in economia.

21 - Spia segnalatrice selezione AUTOMATIC POWER SHIFT - VERDE -


ACCESA-Selezione della velocità nella versione automatico in potenza.

22 - Spia freno rimorchio azionato - ROSSA - (Solo per certi mercati)


ACCESA - Freno rimorchio azionato.

23 - Spia controllo pressione del circuito dei servizi idraulici - ROSSA -


ACCESA-Indica la caduta di pressione nel circuito dei servizi idraulici.

24 - Spia segnalatrice innesto frizione P.T.O.- GIALLA -


ACCESA-Segnala la rotazione del codolo della P.T.O.

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USO

CRONOTACHIGIROMETRO

Versione 30 Km/h

ESISTE IN DUE VERSIONI :


versione per la velocita’ massima a 30km/h
versione per la velocita’ massima a 40 km/h

RPM x 100 SCALA DI COLORE BIANCO


Indica il numero di giri al minuto del motore.

SCALA DI COLORE GIALLO


PTO Indica il numero di giri al minuto della P.T.O. posteriore.

SCALA DI COLORE ROSSO


km/h 9ª solo per versione 40 km/h, indica la velocita’ massima di
tale marcia con il riduttore di gamma nella selezione H
(posizione 19 del quadrante spie).

SCALA DI COLORE AZZURRO


km/h 8ª indica la velocita’ massima di tale marcia con il riduttore di
gamma nella selezione H (posizione 19 del quadrante
spie ).

HOURS Indica il numero di ore di lavoro del trattore.

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USO

Versione 40 km/h
COMANDO SOFT/HARD PER LA REGOLAZIONE DELL’INNESTO
DELLE MARCE
(solo per trattori non dotati di cambio automatico)

Posizione SOFT - Innesto marce lento, viene segnala-


ta dalla spia posizionata sul cruscotto
Posizione HARD - innesto marce rapido.

Comando HARD
L’innesto delle marce viene gestito dalla centralina elettronica in modo
che l’impacchettamento delle frizioni sia immediato.
Tale comando deve essere azionato quando si lavora con il trattore sotto-
posto a sforzo di trazione anche se non elevato, (ovvero anche in fase di
lavoro di trasporto con rimorchi pesanti). L’azionamento del tasto HARD
viene segnalata dalla spia posizionata sul cruscotto.

Comando SOFT
Si può agire su tale comando solo ed esclusivamente in fase di trasferi-
mento del trattore ed in lavorazioni che non richiedano sforzo di trazio-
ne.Questo nel caso si desiderasse un innesto dolce delle marce ed in
modo da evitare una risposta del trattore troppo immediata in fase di cam-
bio marcia.
COMANDO SOFT/HARD
LA SELEZIONE DELLA REGOLAZIONE DELL’INNESTO DELLE
MARCE SOFT, PUO’ ESSERE EFFETTUATA SOLO DURANTE L’USO
DEL TRATTORE PRIVO DI SFORZO DI TAZIONE.

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USO

Indicatore di livello carburante


indica costantemente la quantitá del carburante con-
tenuta nel serbatoio. Il settore rosso unitamente alla
spia indica la riserva.

Indicatore di carica dell’alternatore


indica costantemente la tensione di ricarica
dell’impianto.

Indicatore temperatura acqua motore


indica costantemente la temperatura dell’acqua di raf-
freddamento del motore. Quando la lancetta si colloca
sul settore rosso, spegnere immediatamente il motore.

Indicatore pressione olio motore


indica costantemente la pressione dell’olio del moto-
re.
Quando la lancetta si colloca sul settore rosso, spe-
gnere immeditamente il motore .

Comando “defroster”
- posizione che permette l’invio del flusso
di aria completamente sul parabrezza.
-posizione che permette di suddividere il
flusso d’aria, parte viene inviato sul para-
brezza e parte nell’abitacolo.

- posizione che permette l’invio totale del


flusso di aria nell’abitacolo.

Comando del riscaldamento


ruotandolo in senso orario lungo il settore rosso, dopo
lo scatto aumenta progressivamente la potenza del
gruppo di riscaldamento
18
USO

Fig. 6 - Lato sinistro del cruscotto

Commutatore lucI
Spingendo la leva in avanti si attiva l’indicatore
di direzione destro.
Tirando la leva all’indietro si attiva l’indicatore di
direzione sinistro.
La manopola della leva é dotata di tre posizioni
per il comando delle luci:

1ª Posizione - luci spente e consenso di lam-


peggio azionando la leva verso l’alto.

2ª Posizione - luci di posizione accese, tirando


la leva verso l’alto si ottiene il lampeggio delle
luci abbaglianti.

3ª Posizione - luci anabbaglianti accese con-


senso alla commutazione in abbaglianti e vice-
versa tirando la leva verso il volante.

Avvisatore acustico: si aziona premendo as-


sialmente sulla leva.

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USO

Comando tergicristallo (con 4 posizioni)


0-tergicristallo fermo
1-funzionamento intermittente
2-funzionamento continuo in 1ª velocità
3-funzionamento continuo in 2ª velocità

Premendo assialmente sulla leva si aziona la


pompa elettrica per il lavaggio del parabrezza.

E’ IMPORTANTE DISPORRE DELLE ATTREZZATURE DI PRONTO


SOCCORSO:
- Cassetta pronto intervento con medicamenti;
- Estintore;
- Disporre a portata di mano dei numeri telefonici di emergenza
(medico, ospedale, servizio ambulanza, pompieri).

Fig. 7 - Lato destro del cruscotto

20
USO

Fig. 8 - Comandi alla destra del conducente

Comando innesto frizione PTO frontale


Premendo il pulsante si innesta la PTO anteriore.
Una spia in esso incorporata ne segnala
l’attivazione.

Comando innesto frizione PTO posteriore


Premendo il pulsante si innesta la PTO poste-
riore.
Una spia in esso incorporata ne segnala
l’attivazione.

Comando S.B.A. SYSTEM


Premendo il pulsante si attiva il sistema S.B.A.
Tale sistema agisce sui bloccaggi dei differenziali
e sull’innesto della trazione anteriore con prioritá
rispetto ai relativi comandi elettroidraulici.
Una spia in esso incorporata ne segnala
l’attivazione

21
USO

Comando innesto trazione anteriore


(Tale pulsante è attivo solo se non è attivato il co-
mando - AUTO- per SBA).
Pulsante con spia incorporata che ne segnala
l’attivazione.
Se premuto innesta la trazione anteriore; per il disin-
nesto premere nuovamente il pulsante.

Comando innesto bloccaggio dei differenziali


(Tale pulsante è attivo solo se non è attivato il co-
mando - AUTO- per SBA).
Premendo il pulsante si ottiene il bloccaggio dei dif-
ferenziali anteriore e posteriore. Una spia incorpora-
ta nel pulsante segnala il bloccaggio; per lo
sbloccaggio premere nuovamente il pulsante.

Comando del modo operativo


(solo con cambio automatico)

Tramite questo pulsante si selezionano ciclicamen-


te i tre modi operativi del cambio, (ad ogni pressione
si passa da un modo operativo all’altro.

MAN AUTO ECO MAN PWR

Comandi per l’attacco degli attrezzi

I bracci di sollevamento salgono I bracci di sollevamento scendono

Fig. 9 - Comando manuale sollevatore elettronico

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USO

NEL CASO DI MANOVRA DI SOLLEVAMENTO MANUALE


AGENDO SUL PULSANTE POSIZIONATO SUL DISTRIBUTORE
IDRAULICO, EVITARE TASSATIVAMENTE DI RAGGIUNGERE LA
POSIZIONE MASSIMA DI SOLLEVAMENTO E MANOVRARE
SEMPRE CON MOTORE A BASSO REGIME.

IN MARCIA SU STRADE PUBBLICHE USARE SEMPRE LE


NECESSARIE LUCI DI SICUREZZA. SE NECESSARIO DOTARSI DI
NASTRI RIFLETTENTI O DI DISPOSITIVI CATARIFRANGENTI.

AGIRE SUI COMANDI DEL SOLLEVATORE IDRAULICO


POSIZIONATI SUI PARAFANGHI MANTENENDOSI FUORI DAL
RAGGIO DI AZIONE DEI BRACCI DI SOLLEVAMENTO E DALLE
EVENTUALI ATTREZZATURE COLLEGATE .
CIÒ PER EVITARE DI POTERE ESSERE COLPITI NEL CASO DI
MANOVRE ERRATE.

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USO

Comando manuale acceleratore elettronico

su tale display viene indicato il consumo di gasolio


istantaneo (litri/ora) in funzione della potenza erogata.

inoltre una scala a barre indica la potenza relativa


erogata istantaneamente , mediante un valore
espresso in percentuale.
(ogni barra rappresenta il 10% della potenza erogata).
es:
100%
a 2350 giri/min = 190 cv (per SILVER 180)
a 1450 giri/min = 146 cv (per SILVER 180)
50%
a 2350 giri/min = 95 cv (per SILVER 180)
a 1450 giri/min = 73 cv (per SILVER 180)

MANTENERE SEMPRE IL TRATTORE IN BUONE CONDIZIONI DI


LAVORO, LA MANCATA MANUTENZIONE PUO’ PROVOCARE
INUTILI FERMI MACCHINA ED INFLUIRE SULLA SUA DURATA.

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USO

COMANDO MANUALE ACCELERATORE ELETTRONICO

Con tale comando si accede alle seguenti


funzioni:

– Regolazione manuale del regime motore

– Memorizzazione o richiamo del regime


motore MINIMO

– Memorizzazione o richiamo del regime


motore MASSIMO

– Mantenimento temporaneo del regime


motore individuato

– Ritorno istantaneo al pedale acceleratore


del comando del regime del motore

Si incrementa il regime motore agendo su tale


comando con impulsi brevi

Premendo tale comando con spia spenta si


mantiene memorizzato temporaneamente il
regime impostato con il pedale acceleratore .
Premendo tale comando con spia accesa il
comando del regime motore ritorna istanta-
neamente al pedale acceleratore (la spia si
spegne).

Si decrementa il regime motore agendo su


tale comando con impulsi brevi.

25
USO

MEMORIZZAZIONE DI UN VALORE DEL


REGIME MOTORE INDIVIDUATO CON IL
TASTO MAX

Individuare il regime di lavoro del motore tra-


mite il pedale acceleratore, oppure premendo
ad impulsi i comandI MAX o MIN.
Agire contemporaneamente sui comandi
MAX e MEMO, come indicato in figura, per
memorizzare permanentemente il valore fino
ad una nuova memorizzazione .

Il valore memorizzato verrà mantenuto anche


se il motore viene spento.
L’avvenuta memorizzazione verrà segnalata
dall’accensione della spia dopo un primo lam-
peggio.

AVVERTENZA: Il valore del regime MAX mo-


tore da memorizzare deve essere superiore a
1500 giri/min.

Tentando di memorizzare valori inferiori il si-


stema automaticamente memorizzerà il valo-
re di 1500 giri/min.

R I C H I AMO D EL R EG I ME MAX
PRECEDENTEMENTE MEMORIZZATO

Premere sul comando Max come indicato in fi-


gura per un periodo superiore a 0,5 secondi.

26
USO

MEMORIZZAZIONE DI UN VALORE DEL


REGIME MOTORE INDIVIDUATO CON IL
TASTO MIN

Individuare il regime MIN del motore tramite


il pedale acceleratore, oppure premendo ad
impulsi i comandi MIN o MAX .
Agire contemporaneamente sui comandi
MIN e MEMO, come indicato in figura, per
memorizzare permanentemente fino ad una
nuova memorizzazione.

Il valore memorizzato verrà mantenuto an-


che se il motore viene spento.
L’avvenuta memorizzazione verrà segnalata
dall’accensione della spia dopo un primo
lampeggio.

AVVERTENZA: Il valore del regime MIN mo-


tore da memorizzare deve essere tra il regi-
me minimo memorizzabile e 1500 giri/min.

Tentando di memorizzare valori superiori il si-


stema automaticamente memorizzerà il valo-
re di 1500 giri/min.

RICHIAMO DEL REGIME MIN MOTORE


PRECEDENTEMENTE MEMORIZZATO

Premere sul comando MIN come indicato in fi-


gura per un periodo superiore a 0,5 secondi.

L’avvenuto il richiamo della memoria sarà se-


gnalato dall’accensione della spia.

Premendo il tasto centrale si elimina la me-


moria e si ritorna al completo comando del
pedale acceleratore.

27
USO

MANTENIMENTO TEMPORANEO DEL


REGIME MOTORE

A spia spenta, individuato il regime di lavoro


del motore, per mantenerlo temporanea-
mente memorizzato basta premere il tasto
MEMO come indicato in figura.
Quindi l’operatore potrà anche togliere il pie-
de dal pedale dell’acceleratore.
Per aumentare il regime memorizzato, basta
agire su pedale acceleratore.
Il valore del regime motore memorizzato
temporaneamente potrà anche essere va-
riato utilizzando i due tasti MIN e MAX.
Per perdere il valore della memoria tempora-
nea, basterà premere per una seconda volta
il tasto MEMO.

La perdita del valore memorizzato tempora-


neamete sarà segnalato dallo spegnimento
dalla spia sul tasto MEMO.

28
USO

REGOLAZIONE DEL VOLANTE DI GUIDA


Tirando verso l’alto la leva (2 fig.10) si può regolare l’inclinazione del vo-
lante nel senso longitudinale.

Inoltre il piantone dello sterzo è di tipo telescopico per consentire la rego-


lazione dell’altezza del volante.

Per la regolazione basta allentare il pomolo (1 fig.10) e posizionare il vo-


lante all’altezza desiderata.

Quindi bloccare nuovamente il pomolo.

Fig. 10 - Regolazione del volante


1 - Pomolo di regolazione dell’altezza del volante
2 - Leva di regolazione della inclinazione del volante

29
USO

Regolazione della poltroncina di guida “GRAMMER DS 85 H/90 A”

Fig. 11 - Sedile di guida

Regolazione longitudinale del sedile


Agendo sulla leva, il sedile scorrerà avanti ed indie-
tro, conformemente alla statura ed alle preferenze
personali dell’operatore.

Comando della posizione dello schienale del


sedile
Tirando la leva si ottiene, la variazione della inclina-
zione dello schienale secondo le preferenze
dell’operatore.

30
USO

Posizionamento in altezza del sedile


Sedersi sul sedile e successivamente sollevarsi portando il sedile con la
mano (come indicato nella grafica sottoriportata), all’altezza desiderata;
Quindi il sedile riamarrà in tale posizione. Ripetendo tale operazione suc-
cessivamente l’operazione di posizionamento si annullerà, quindi si potrà
procedere alla nuova risistemazione della nuova posizione desiderata.

Regolazione della sensibilità del molleggio


Ruotando la leva (riportata a lato),e secondo le indi-
cazioni della grafica riportata soprai, si ottiene
l’aumento o la diminuzione della sensibilità del mol-
leggio, a seconda del peso dell’operatore.
Afianco della leva compare il valore di riferimento al
peso individuato.

EVITARE IL TRASPORTO DI PASSEGGERI SE IL TRATTORE NON É


DOTATO DI SPECIFICO SEGGIOLINO.
IL TRASPORTO NON REGOLARE DI PASSEGGERI PUO’ RIDURRE
LA V I S I B I LI T Á DEL C O N D U T TO R E E RIDURRE
CONSEGUENTEMENTE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA.

ALLACCIARE SEMPRE LE CINTURE DI SICUREZZA IN QUANTO


CON IL LORO USO SI RIDUCONO I DANNI IN CASO DI INCIDENTI.

31
USO

VERSIONE A RICHIESTA
A richiesta é disponibile un sedile piú sofisticato dotato di una sospensio-
ne elettropneumatica in grado di concedere il massimo confort nelle lavo-
razioni ad alta velocitá (trasporto) su terreni (o strade) non completamente
pianeggianti; in questo caso l’operatore é seduto su un cuscino d’aria che
lo protegge da ogni sollecitazione.
Tale sospensione é costituita da un com-
pressore interno al sedile in grado di cali-
brare automaticamente il molleggio
anche in base al peso del conducente.
Inoltre il sedile puó essere ruotato di ±
20° (dx-sx) per evitare eccessive torsioni
del cor po dur ant e i l cont r ol l o
dell’attrezzo nella parte posteriore e per
facilitare la salita o la discesa dal trattore.

Rotazione dx-sx del sedile

Fig. 12 - Sedile con sospensione elettropneumatica mediante com-


pressore

NEL LAVORO DI TRASPORTO CON I CARICHI PESANTI (SUPERIORI


AL PESO DEL TRATTORE) RIDURRE LA VELOCITÁ SOTTO I 15
km/h.

32
USO

1 - Leva per la regolazione dell’altezza del sedile


anche in funzione del peso del conducente.

2 - Leva per la regolazione longitudinale del se-


dile.

3 - Leva per il ribaltamento dello schienale.

4 - Manopola per la regolazione della culla del


sedile.

5 - Manopola per la regolazione


dell’inclinazione dello schienale.

6 - Leva per la rotazione del sedile (± 20°


dx-sx).

33
USO

MOTORE
Prime 100 ore di lavoro

Il trattore viene consegnato al cliente pronto per essere utilizzato a piena


potenza, questo grazie al severo collaudo cui viene sottoposto il motore
presso la nostra sala prove.
Si raccomanda tuttavia, NELLE PRIME 50 ORE DI LAVORO, di non sotto-
porre il trattore al massimo sforzo per periodi prolungati, al fine di ottenere
un corretto assestamento dei segmenti nei cilindri e dei vari organi i
Durante tale periodo è sconsigliato, in quanto dannoso, sia utlizzare il mo-
tore a basso regime per lungo tempo, sia sottoporlo ad elevati regimi a vu-
oto; ciò provocherebbe un assestamento delle parti componenti il motore
diverso da quello che garantisce il MASSIMO RENDIMENTO.

Per ottenere un buon rodaggio ci si deve attenere alle seguenti norme:


1) Ad ogni avviamento lasciare funzionare il motore per alcuni minuti a
basso regime;

2) Evitare di utilizzare il motore in modo continuativo a bassi o ad alti


regimi con carichi leggeri;

3) Durante le prime 20 ore non utilizzare il motore con carichi troppo


elevati; impiegare il trattore a pieno carico per periodi gradualmente
sempre più prolungati;

4) Prima di spegnere il motore, lasciarlo girare alcuni minuti a regime


minimo;

5) Eseguire in maniera scrupolosa i controlli e le operazioni di manu-


tenzione sottoelencate:

nelle prime ore livello olio motore: controllare frequentemente


di lavoro

a 50 ore di lavoro cambio olio motore: usare solo olio consigliato


sostituzione filtro: prima del montaggio del filtro,
oliare l’anello di tenuta

IN PRESENZA DI FORTI PENDENZE, PRESTARE ATTENZIONE


AFFINCHE’ L’ESERCIZIO DEL TRATTORE SIA TALE DA NON
COMPROMETTERE LA PERFETTA LUBRIFICAZIONE DEI VARI ORGANI
IN MOVIMENTO.

34
USO

Prima di agire sulla chiave d’avviamento è necessario:

– Spegnere tutti gli accessori alimentati dalla batteria (luci, frecce, elet-
troventilatore, tergicristallo, impianto di riscaldamento e di condizio-
namento).
– Portare i comandi della P.T.O. posteriore e anteriore, nel caso il tratto-
re ne fosse dotato, nella posizione di disinnesto.

AVVERTENZA: Se agendo sul manipolatore multifunzionale viene fatta


una richiesta di direzione di marcia prima di accendere il motore, a motore
avviato il cambio rimane bloccato dalla centralina in folle, fino a quando
l’operatore non effettuerà una richiesta di folle agendo sul relativo pulsan-
te (tasto di consenso folle posto nella parte posteriore del comando multi-
funzionale).

AVVIAMENTO

Inserire la chiave e ruotarla sul , controllare che si accendano le spie di


pressione olio motore e del generatore di corrente.

Ruotare la chiave sul , ed accelerare opportunamente.


Ad avviamento avvenuto, rilasciare la chiave che ritornerà automatica-
mente sulla posizione
In caso di mancato avviamento, ripetere l’operazione a motorino
d’avviamento fermo (dopo 15-20 secondi) fino ad un massimo di 3-4 volte.

Con climi particolarmente freddi, il trattore deve essere dotato di ter-


moavviatore
In questo caso l’interruttore d’avviamento è dotato della posizione di preri-

scaldo , pertanto vi si dovrà posizionare la chiave fino all’accensione


della spia di consenso all’avviamento; (in questa posizione la chiave per
essere ruotata deve essere prima spinta assialmente).

35
USO

ARRESTO DEL TRATTORE


– Se il motore è particolarmente caldo, lasciarlo girare al minimo per al-
cuni minuti.
– Ruotare la chiave d’avviamento sulla posizione e tirare la leva
del freno a mano.

SI RACCOMANDA IN QUANTO NECESSARIO DI PROVVEDERE AD


AZIONARE IL FRENO A MANO DOPO L’ARRESTO DEL MOTORE E
PRIMA DI ABBANDONARE IL TRATTORE.

NON AVVIARE IL MOTORE METTENDO IN CORTOCIRCUITO I


TERMINALI DEL MOTORINO DI AVVIAMENTO, IN QUANTO SI
POTREBBERO VERIFICARE PARTENZE IMPROVVISE DEL TRATTORE
CHE POTREBBERO ESSERE PERICOLOSE PER L’UTENTE.

Avviamento a freddo
Con temperature particolarmente rigide se non si dispone di gasolio
“INVERNALE” è consigliabile per facilitare l’avviamento, aggiungere
l’additivo opportuno al gasolio nelle proporzioni indicate sul contenitore
dell’additivo. Solitamente viene indicato : 1 litro di additivo ogni 1000 li-
tri di gasolio.
Tale miscela evita la solidificazione, alle basse temperature, delle moleco-
le di paraffina contenute nel gasolio le quali, depositandosi nei filtri, impe-
discono l’invio del combustibile alla pompa d’iniezione.
L’additivo dovrà essere aggiunto prima del gasolio (quest’ultimo non do-
vrà avere una temperatura inferiore a -5°C). Prima di utilizzare il trattore è
opportuno far girare il motore per alcuni minuti, per far circolare il combu-
stibile nel circuito d’alimentazione.

Non disponendo dell’additivo indicato può essere utilizzata in alternativa


una miscela gasolio/kerosene nelle seguenti proporzioni: 20% kerosene
con temperatura fra -5°C e -10°C, 30% con temperature fra -10°C e -15°C.

ATTENZIONE - Questo tipo di miscela riduce il rendimento del motore: la


sua utilizzazione deve essere quindi limitata ai casi in cui le condizioni cli-
matiche la rendano assolutamente indispensabile.
36
USO

AVVIAMENTO DI EMERGENZA CON ALTRA BATTERIA


N.B.: La batteria può trovarsi anche su un altro trattore; in ogni caso essa
deve avere la stessa tensione nominale ed un numero uguale di elementi.

Assicurarsi che i due veicoli non siano in contatto.


Disinserire tramite gli appositi comandi gli eventuali utilizzatori inseriti.
Posizionare la leva del cambio in folle.
Assicurarsi che la batteria da soccorrere sia ben collegata a massa, che i
tappi siano ben serrati e che il livello dell’elettrolito sia regolare.

Procedere nel seguente modo:


– Collegare le due batterie seguendo le indicazioni riportate in figura.
– Se la batteria si trova su un altro trattore procedere prima
all’accensione di questo e portarlo ad un regime corrispondente a 1/4
di accelerazione.
– Procedere all’accensione del trattore agendo sulla chiave di avvia-
mento seguendo la normale procedura di avviamento.

Nel caso di mancato avviamento, ripetere le operazioni a motorino fermo


dopo 15-20 secondi, fino ad un massimo di 3-4 volte. Se il trattore non par-
te accertarsi se la causa può essere dovuta ad anomalie del motore.

Fig. 13 - Schema di collegamento della batteria tramite appositi cavi.


A - Batteria ausiliaria
B - Batteria da soccorrere
37
USO

SOVRALIMENTAZIONE
(mediante turbocompressore)

ll gruppo turbocompressore ha la funzione di immettere una maggiore


quantità d’aria nei cilindri; questo permette di incrementare proporzional-
mente anche la portata di gasolio.

L’aumento di miscela si effettua allo scopo di ottenere una maggiore po-


tenza del motore.

Il gruppo turbocompressore, concepito in modo estremamente semplice e


razionale, è costituito da una tubina e da un compressore.
La turbina viene mossa dai gas di scarico del motore (viene così recupera-
ta parte dell’energia cinetica dei gas che altrimenti verrebbe dispersa) e
trasmette il moto al compressore il quale comprime l’aria di alimentazione,
aspirata attraverso il filtro, nel condotto di aspirazione dei cilindri.

L’aria, prima di arrivare nei cilindri, passa attraverso uno scambiatore di


calore il quale la raffredda aumentandone il peso specifico allo scopo di
aumentare il processo di combustione ed assicurare una minore ruvidez-
za di funzionamento.

AVVERTENZA
1 Non accelerare mai a fondo con motore freddo.
Far girare il motore ad un regime leggermente superiore al minimo per 1-2
minuti in modo da permettere un progressivo riscaldamento dell’olio (il tur-
bo compressore è lubrificato dall’olio motore) e per assicurare quindi una
perfetta lubrificazione della turbina;

2 Prima di arrestare il motore, dopo alcune ore di lavoro pesante, farlo fun-
zionare al minimo per qualche minuto, ciò eviterà alla turbina di proseguire
“sullo slancio” senza adeguata lubrificazione;

3 Poichè a regime di lavoro normale la turbina gira a velocità elevatissime,


(70.000- 110.000 giri/min), anche solo pochi minuti di mancata lubrifica-
zione possono causare danni irreparabili.

38
USO

“RESONANCE” dispositivo a collettori risonanti - SILVER 180

Il dispositivo “resonance” a collettori risonanti consente di incrementare le


prestazioni di coppia e di diminuire i consumi di combustibile, in particola-
re modo ai bassi regimi di utilizzo dove l’apporto della sovralimentazione è
meno efficace.

Grazie al maggior rendimento anche le emissioni inquinanti vengono sesi-


bilmente diminuite.

Il dispositivo “resonance” permette di ottenere una maggior portata di aria


(+8%) nell’intervallo di giri situato tra i 1300 edi 1600 giri/min, entro il quale
si trova il regime di coppia massima.

I miglioramenti ottenuti sono i seguenti:


- incremento della coppia massimo (+30%)
- minore consumo a regimi ridotti
- minore emissione di inquinanti.

I benefici ottenibili sono sintetizzabili in una maggiore regolarità di funzio-


namento del motore e migliori prestazioni a basso regimi.

Fig. 14 - Motore - SILVER 180-

39
USO

FRIZIONE
La frizione dispone di un comando dotato di valvola proporzionale di flus-
so e si aziona agendo sul pedale posto sulla sinistra rispetto al posto di
guida.
Il gruppo frizione è del tipo multidisco in bagno d’olio.

Fig. 15 - Pedali di comando


1 - Pedale comando frizione
2 - Pedale comando freno sinistro
3 - Pedale comando freno destro
4 - Chiavistello collegamento pedali freni
5 - Pedale acceleratore

40
USO

C O MA N D O MU LT I F U N Z I O N A L E D E L C A M B I O
AUTOMATIC POWER-SHIFT E DEL SOLLEVATORE
Il “comando multifunzionale” è costituito da una speciale impugnatura po-
sta a lato del sedile. Nel campo di azione delle dita della mano destra vi
sono una serie di pulsanti che riuniscono le funzioni di uso più comuni qua-
li:
– inserimento posizione neutra del cambio
– incremento e decremento delle marce
– innesto della marcia avanti e della marcia indietro
– sollevamento ed abbassamento dell’attrezzo
– richiamo dei valori dei regimi MIN. e MAX. memorizzati.

Fig. 16 - Comando multifunzionale

Il “comando multifunzionale” contiene diversi microinterruttori elettrici.


Ad ognuno di questi microinterruttori è associata una funzione specifica.
La posizione degli interrutori è stata concepita ergonomicamente in modo
da riunire tutte le funzioni più frequenti, durante le fasi di lavoro della mac-
china, a portata delle dita della mano destra.
41
USO

I comandi del sollevatore posti sul comando multifunzionale sono control-


lati di una centralina ausiliaria che fa da ripetitore alla centralina di base
del sollevatore.

Il controllo del sollevatore sul comando multifunzionale avviene tramite 2


pulsantI.

Il pulsante superiore seleziona la funzione di TRASPORTO (sollevamen-


to) e quello inferiore seleziona le funzioni di CONTROLLO e FLOAT (ab-
bassamento).
Se la condizione di trasporto (sollevamento), permane per oltre 90 secon-
di, la centralina ausiliaria invia alla centralina di base del sollevatore il co-
mando di “NEUTRO” e la lampada spia lampeggerà segnalando questa
condizione di LOCK (sicurezza).

Se l’operatore prevede che il tempo a disposizione, prima del blocco sia


insufficiente, potrà incrementare questo tempo premendo una seconda
volta il pulsante di salita.
Questa seconda pressione del tasto aumenta il tempo che la centralina
concede prima di attivare la condizione di blocco di altri 120 secondi.
Per cui il doppio intervento sul tasto porta il tempo prima del blocco a 210
secondi.
Pertanto partendo dalla condizione di controllo si può passare alla condi-
zione di trasporto momentaneo con due possibilità:
– premendo una volta il pulsante di salita (G) per ottenere una condi-
zione di 90 secondi prima del blocco;
– premendo due volte il pulsante di salita (G) per ottenere una condi-
zione di 210 secondi prima del blocco;
Per disattivare questa condizione e riprendere i comandi del sollevatore
sia sulla plancia che dal comando multifunzionale, sarà necessario ripor-
tare la leva di sollevamento prima nella posizione di neutro e successiva-
mente nella posizione di sollevamento.

AVVERTENZA: ciò per la sicurezza in fase di trasporto su strada con sol-


levatore azionato dal pulsante sul comando multifunzionale.

IMPORTANTE: Con il sollevatore posto nella condizione di abbassamen-


to e con comando nominale della profondità posto su un valore inferiore al
numero 2, viene simulata la condizione di FLOAT, per cui i comandi sul co-
mando multifunzionale sono inibiti.
Sul cruscotto (pagina 13), è collocata una spia che si lampeggia quando il
sollevatore viene posto nella condizione di “LOCK”.

42
USO

Premendo e rilasciando il comando di discesa sul manipolatore multifun-


zionale, viene comandata la discesa con controllo della velocità. Mante-
nendo premuto il pulsante D si otterrà la discesa con la caratteristica di
FLOAT.

Viste del comando multifunzionale


A - inserisce la marcia superiore
B - inserisce la marcia inferiore
C - solleva l’attrezzo
D - abbassa l’attrezzo.
E - inserisce le marce avanti (se premuto contemporaneamente con G)
F - inserisce le retromarce (se premuto contemporaneamente con G)
G - inserisce la posizione neutra
H - mantiene o rilascia il numero di giri del motore,
richiama i dati nella memoria

43
USO

Funzioni e regolazioni del comando multifunzionale

A = incrementa la marcia
B = decrementa la marcia
C = solleva l’attrezzo
D = abbassa l’attrezzo
E = innesta la marcia avanti (se premuto con G)
F = innesta la retromarcia (se premuto con G)
G = mette il cambio in posizione di neutra
H = richiamo dei valori dei regimi MIN. e MAX. memorizzati.

La marcia inserita viene sempre indicata da un display posto sul cruscotto.


Il “comando multifunzionale” è fissato tramite il braccio X al sedile P.
Tramite la ghiera I è possibile la regolazione M dell’impugnatura, su 360° gradi.
Questo consente di trovare l’angolo meno affaticante per il polso.
Ruotando il pomello L si ottiene una regolazione longitudinale N di tutto il braccio X.
Ciò permette di allontanare o avvicinare il comando a seconda della lunghezza
dell’avanbraccio dell’operatore.
Tirando il comando multifunzionale verso l’utilizzatore, lo si può reclinare completa-
mente per facilitare l’accesso ed il rilascio del posto di guida. Il mantenimento nella
posizione del comando è assicurato dalla molla a gas. La scelta di rendere solidale
il comando al sedile offre i seguenti vantaggi:
r - Eliminazione dei movimenti relativi tra operatore e comando dovuti al movimento ver
ticale e longitudinale del sedile.
r - Libere regolazioni del sedile in base all’altezza del conducente
r - Regolazione angolare del sedile per facile controllo visivo dell’attrezzo posteriore.

44
USO

AUTOMATIC POWER SHIFT


Il cambio AUTOMATIC POWER SHIFT é un cambio a gestione elettronica
dove il passaggio da una marcia all’altra è ottenuto senza perdere poten-
za nella trazione.
L’innesto delle marce avviene per mezzo di frizioni a comando elettroidra-
ulico. Tale innesto è pilotato da una centralina elettronica gestita da un mi-
croprocessore.

Fig.17 - Comandi marce cambio AUTOMATIC POWER SHIFT

1 - Manipolatore multifunzionale
2 - Leva comando gamme
3 - Leva comando superriduttore
4 - Comando di selezione del modo - manuale - automatico in economia
- automatico in potenza (solo per versione con cambio automatico).

45
USO

La parte meccanica del sistema é composta da due cambi in cascata com-


posti ciascuno da tre marce a comando elettroidraulico, la cui combinazio-
ne fornisce nove rapporti.
· numero 9 marce avanti oppure in retromarcia con una posizione inter-
media di neutro - N - selezionabili tramite il comando multifunzionale.
· numero 2 gamme L (lente) + V (veloci) selezionabili mediante apposi-
ta comando e con l’utilizzo del pedale della frizione.
· Inoltre agendo sulla leva del SUPERRIDUTTORE si ottiene la gamma
delle lente in versione superridotta.
In totale si ottengono 27 marce avanti e 27 retromarce.

Fig. 18 - Display marce AUTOMATIC POWER-SHIFT

CON CAMBIO AUTOMATIC POWER-SHIFT, PRIMA DI AGIRE SIA


SULLA LEVA L-V CHE SULLA LEVA DEL SUPERRIDUTTORE PER
EFFETTUARE IL CAMBIO DI GAMMA, E’ NECESSARIO ATTIVARE IL
FOLLE AGENDO SULL’APPOSITO PULSANTE POSIZIONATO SUL
COMANDO MULTIFUNZIONALE.

46
USO

Fig. 19 - Sistema elettronico del cambio


(per versione con cambio automatico)
1 - Scatola cambio AUTOMATIC power shift
2 - Centralina elettronica scatola cambio 9 - Spia selezione - automatico di potenza
3 - Sensori 10 - Régime motore
4 - Elettrovalvole 11 - Comando acceleratore
5 - Manipolatore multifunzionale 12 - Attuatore regime motore
6 - Display marce 13 - Centralina del motore
7 - Spia selezione - manuale 14 - Comando di selezione del modo di
8 - Spia selezione - automatico di economia funzionamento del cambio

47
USO

PULSANTE PER LA SELEZIONE DELL’USO DEL CAMBIO IN MODO


MANUALE OPPURE AUTOMATICO
(solo per trattori dotati di cambio automatico)

Tale pulsante permette la selezione del funzionamento del cambio marce


in modo manuale (cambio comandato dall’operatore), oppure in modo
automatico (cambio comandato dal computer di bordo).
Premendo questo pulsante si forza il sistema elettronico di controllo a ge-
stire i cambi marcia in modo:

– manuale; (MAN)
– automatico in economia; (AUTO ECO)
– automatico in potenza. (AUTO PWR)

Nel modo manuale si ha la selezione diretta della marcia voluta, eseguita


dall’operatore.
Nel modo automatico è la centralina elettronica che in base alla velocità
del motore ed alla potenza fornita dal motore, che decide quale marcia in-
nestare.
La selezione del modo selezionato viene visualizzata da 3 apposite spie.

L’innesto delle marce é attuato mediante frizioni a comando elettroidrauli-


co e viene pilotato da una centralina elettronica gestita da un microproces-
sore.

Per la scelta della velocità l’operatore dispone di:


– comando multifunzionale per la scelta delle velocità da 1 fino a 9.
– una leva per la selezione della gamma L-V;
– una leva per la selezione delle gamme superridotte.
– il pedale della frizione.

NELLE OPERAZIONI DI STACCO E RIATTACCO DEGLI ATTREZZI


USARE LA MASSIMA ATTENZIONE.
NELL’USO DI SUPPORTI PER GLI ATTREZZI, ASSICURARSI CHE
SIANO ADATTI E SUFFICIENTEMENTE ROBUSTI.

48
USO

FRIZIONE INNESTATA
L N H 1 2 3
N ·
1 · ·
2 · ·
MARCIA INSERITA

3 · ·
4 · ·
5 · ·
6 · ·
7 · ·
8 · ·
9 · ·

Tabella corrispondenza tra marcia inserita e frizioni innestate

A D AV V I A M E N TO AV V E N U TO , P E R G A R A N T I R E I L
FUNZIONAMENTO DEI COMANDI ELETTROIDRAULICI DEL
CAMBIO ED OTTENERERE UN CORRETTO INNESTO DELLE
MARCE E’ NECESSARIO ATTENDERE CON TRATTORE FERMO
PER CIRCA 10 MINUTI AFFINCHE’ L’OLIO CONTENUTO NELLA
SCATOLA CAMBIO RAGGIUNGA LA TEMPERATURA DI ESERCIZIO.

AGIRE SULLA LEVA DELLE GAMME L-V PER INSERIRE LE MARCE


VELOCI, SOLO DOPO AVER DISINSERITO IL SUPERRIDUTTORE.
FORZARE L’INNESTO SERVIREBBE SOLO A DANNEGGIARE I
COMANDI.

TUTTE LE ATTREZZATURE FISSATE AL TRATTORE DEVONO


ESSERE APPLICATE CON SICUREZZA.

49
USO

Sistema elettronico del cambio


(per versione con cambio non automatico)

1 - Scatola cambio Automatic Power Shift 5 - Manipolatore multifunzionale


2 - Centralina elettronica scatola cambio 6 - Display marce
3 - Sensori 7 - Comando per la selezione HARD/SOFT
4 - Elettrovalvole

50
USO

FUNZIONAMENTO DEL CAMBIO IN MODO MANUALE


· selezione della marcia senza l’uso del pedale della frizione,
· selezione della marcia con l’uso del pedale della frizione;
– Nel primo modo senza premere il pedale frizione, ma agendo sola-
mente sul comando delle marce, si invia alla unità elettronica la richie-
sta di cambio marcia. E’ consentito all’operatore di selezionare
qualsiasi marcia, senza nessuna limitazione sulla distanza tra la mar-
cia inserita e quella richiesta o sulla direzione di marcia.
Richiedendo un cambio di marcia, la centralina comanderá tutti i cam-
bi marcia intermedi fino a raggiungere la marcia richiesta.

– Premendo il pedale frizione prima di agire sulle marce, si attiva il se-


condo modo operativo della centralina ed il cambio diviene molto simi-
le a quello tradizionale permettendo all’operatore un controllo più
diretto della macchina.

MANOVRE SENZA L’USO DELLA FRIZIONE


La centralina elettronica permette il passaggio dalla marcia inserita a
quella richiesta passando per tutte le marce intermedie.
Noti che:
· Da qualsiasi marcia, si torna in neutra con passaggio diretto.
· Nei passaggi di marcia esiste un intervallo di tempo fisso durante il
quale resta inserita la marcia in uso prima dell’ innesto della successi-
va; questo é fatto per permettere al motore di ritornare nel range nor-
male di funzionamento prima di un ulteriore cambio marcia.
Questo tempo non esiste quando é l’operatore a richiedere un
passaggio da una marcia a quella immediatamente vicina.
· Tutte le volte che la centralina effettua un cambio marcia con la frizio-
ne principale innestata, essa doserá la pressione dell’olio nelle frizioni
idrauliche in modo tale da realizzare un innesto marcia non brusco ma
graduale.
marcia inserita

marcia richiesta

51
USO

CAMBIO MARCIA CON PASSAGGI INTERMEDI


Cambio marcia con leva principale in posizione NEUTRA
· Se il trattore é fermo e da posizione “neutra” si vuole una qualsiasi
marcia, il sistema esaudirá la richiesta innestando tutte le marce inter-
medie partendo dalla prima fino alla marcia richiesta.
· Se il trattore é in velocitá e da posizione neutra si richiede una marcia,
il sistema elettronico in base alla velocitá del trattore e del motore, cal-
cola ed innesta la marcia ottimale e poi automaticamente raggiunge
quella richiesta.

marcia richiesta marcia richiesta

marcia inserita marcia inserita

MACCHINA FERMA PARTENZA DA MACCHINA IN V E L O C I TA’


NEUTRA PASSAGGIO DA NEUTRA AD ALTRA
MARCIA CON INTERVENTO DELLA
PROTEZIONE MOTORE

Inversione del senso di marcia

– Se il trattore é in velocitá e viene richiesta una inversione del senso di


marcia, la centralina elettronica mette subito il cambio in folle e disabi-
literá l’inversore quando la velocità del trattore sarà inferiore a 3
km/h,quindi innesterá l’inversore nella nuova direzione e poi, se la
gamma di lavoro é la veloce, la prima marcia; eseguendo poi tutti i
cambi intermedi per raggiungere la marcia richiesta; se invece la
gamma di lavoro é quella lenta o superridotta, innesterá direttamente
la marcia richiesta.
In marcia lenta e superridotta, se il trattore si ferma durante il cambio
di direzione, la centralina ripartirá dalla prima marcia.

52
USO

MANOVRE CON L’USO DELLA FRIZIONE


Con questo modo operativo si ha il quasi totale asservimento del trattore
da parte dell’operatore.
Se si richiede una nuova marcia con il pedale frizione premuto, questa vie-
ne inserita direttamente, alla condizione che la marcia richiesta sia com-
patibile con il numero di giri del motore e con la velocità del trattore.
Altrimenti la centralina automaticamente innesterà marce compatibili (tra-
king) fino ad innestare quella prescelta.
In questo caso la centralina non “modula” con gradualitá la pressione
dell’olio nelle camere delle frizioni, delegando all’operatore il compito di
dosare la coppia trasmessa con il pedale frizione.

COMANDO GAMME
AGIRE SULLA LEVA DELLE GAMME L-V PER INSERIRE LE MARCE
VELOCI, SOLO DOPO AVER DISINSERITO IL SUPERRIDUTTORE.
FORZARE L’INNESTO SERVIREBBE SOLO A DANNEGGIARE I
COMANDI.

FUNZIONAMENTO DEL CAMBIO IN MODO AUTOMATICO


In questa modalità l’operatore controlla il cambiotramite il pedale accele-
ratore.
La centralina elettronica in funzione della richiesta dell’operatore e delle
condizioni del trattore (memorizzate in alcune tabelle interne della centra-
lina), decide quando incrementare o decrementare una marcia.

Queste tabelle sono specifiche per la gamma selezionata (LENTA -


VELOCE). Con la selezione della gamma “VELOCE”, i parametri sono
orientati al trasporto su strada; con la selezione della gamma “LENTE”, i
valori sono orientati al lavoro sul campo ed alla modalità di cambio auto-
matico scelto in ECONOMIA oppure con PRESTAZIONI.

Nel modo AUTOMATICO si possono programmare 2 marce per ogni sen-


so di marcia:

- si può programmare nella memoria della centralina, la marcia che si vuo-


le definire come marcia massima raggiungibile in AUTOMATICO.
- si può programmare nella memoria della centralina la marcia da innesta-
re quando si azionerà il comando di inversione con trattore in movimento
(tale marcia si può sceglire tra le lente e le superridotte ed è attiva anche
quando il cambio viene utilizzato il modo manuale del cambio).

53
USO

PARTENZA
Per la partenza basta premere il tasto “inversore avanti” oppure“inver-
sore indietro”, contemporaneamente al tasto di consenso (per selezio-
nare la marcia in avanti o all’indietro).

INCREMENTO DI MARCIA AUTOMATICO


L’incremento della marcia avviene quando il motore raggiunge un deter-
minato regime e dipende dalla gamma selezionata, dalla marcia inserita,
dalla potenza che il motore sta erogando e dal modo selezionato (AUTO
ECO - AUTO PWR).
L’incremento di marcia avviene normalmente tra 1400 e 2280 giri/min a
secondo delle condizioni in cui il trattore si trova.

PROGRAMMANDO LA MARCIA DI INVERSIONE RICORDARSI CHE


NON SARÀ POSSIBILE SCENDERE SOTTO QUELLA MARCIA
RILASCIANDO IL PEDALE ACCELERATORE, SI OTTERRANNO
MARCE INFERIORI A QUELLA PROGRAMATA SOLO SE IL MOTORE
VA SOTTO SFORZO.

L’incremento della marcia viene inibito dalla centralina nei seguenti casi:
– Il pedale del freno è premuto, (oppure entrambi);
– L’angolo di sterzo è maggiore di un certo valore, tale valore varia
a secondo della marcia inserita, maggiore è la marcia e minore sarà
il valore dell’angolo di inibizione);
– Il regime del motore è maggiore di quello richiesto dall’operatore
(esempio in discesa);
– Potenza erogata maggiore di di un certo valore;
– Al raggiungimento della marcia massima programmata.

DECREMENTO DI MARCIA AUTOMATICO

Il decremento di una marcia può avvenire quando si verificano le seguenti


condizioni:

1 Regime motore inferiore ad un valore predeterminato e comunque di-


pendente dalla gamma selezionata, dalla marcia inserita, dalla poten-
za che il motore sta erogando e dal modo selezionato (AUTO ECO -
AUTO PWR);
2 Il regime motore è molto più elevato rispetto alla richiesta
dell’operatore (esempio in discesa);

54
USO

3 Calo del regime del motore dovuto ad una richiesta eccessiva di po-
tenza, (esempio in salita con rimorchio);
4 Marcia massima programmata inferiore a quella inserita;
5 Il motore è ad un regime inferiore a 600 giri/min, (spegnimento moto-
re), quello di taratura del minimo (650 giri/min);
6 Premendo i pedali dei freni.

NOTA: Il decremento della marcia, citato ai punti 2,3,4 e 6 sopra elencati,


non avviene se esiste una delle seguenti condizioni:
– Il regime motore è maggiore di quello richiesto dall’operatore (e co-
munque superiore a 2000 giri/min);
– Potenza richiesta compresa tra 0¸50% ed il regime del motore
è superiore di 2250 giri/min;
– Potenza richiesta superiore a 50% ed il regime del motore
è superiore di 2500 giri/min;
– Il decremento marcia avviene normalmente tra 650 giri/min e 1580
giri/min.
SELEZIONE MARCIA DI PARTENZA DA FERMO CON FRIZIONE
PREMUTA
Altra caratteristica del funzionamento in modo automatico è che tenendo
premuto il pedale della frizione è possibile tramite i tasti di incremento o
decremento delle marce, scegliere la marcia di partenza quando si rila-
scerà il pedale.
La marcia massima di partenza selezionabile è la 6a.

C O MA N D O E V I S U A L I Z Z A Z I O N E D E L M O D O
OPERATIVO
Tramite un pulsante (4 Fig. 17) si selezionano ciclicamente i tre modi ope-
rativi del cambio, (ad ogni pressione si passa da un modo operativo
all’altro.
MAN AUTO ECO MAN PWR

Se si preme uno dei due pulsanti di incremento o di decremento delle mar-


ce, posti sul comando multifunzionale, si forza il sistema a passare in
modo manuale.

La visualizzazione del modo selezionato (manuale, automatico in econo-


mia oppure automatico in potenza), avviene tramite tre lampade spia.

Spie di visualizzazione del modo selezionato, (vedere figura 5, pagina 12).


55
USO

Particolarità operative
All’accensione il cambio si predispone sempre in modo manuale.
Premendo il pedale della frizione o mettendo il comando marce in posizio-
ne di folle, quando è stato selezionato il modo di funzionamento automati-
co, la centralina proporrà l’inserimento della marcia più appropriata in
funzione del regime motore e della velocità del trattore, permettendo
l’innesto della marcia corretta all’atto del rilascio della frizione onde evita-
re bruschi e pericolosi contaccolpi.

PROCEDURA PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA MARCIA


MASSIMA IN AVANTI DESIDERABILE TRA QUELLE OTTENIBILI.

Selezione della marcia massima in avanti


In alcune condizioni di lavoro (soprattutto nei lavori in campo), può render-
si necessario limitare la marcia massima, quando si lavora con cambio in
modo automatico.
Procedere nel seguente modo (vedere figura di pag. 43):
– Attivare la direzione avanti premendo il pulsante di “direzione avanti”
D unitamente al pulsante “consenso” G, sul comando multifunzionale
(se si desidera mantenere il trattore fermo, premere e mantenere pre-
muto il pedale della frizione),
– La spia lampeggiante indicherà quale è la marcia massima prescelta
e memorizzata attualmente;
– Tenendo premuto il pulsante di “direzione avanti” D, premere i tasti di
incremento A o decremento B marcia per selezionare la nuova marcia
massima desiderata ed al rilascio del tasto di “direzione avanti” D, tale
nuova marcia verrà memorizzata nella centralina elettronica fino a
quando si interverrà per una nuova modifica.
Selezione della marcia massima all’indietro
La selezione avviene attraverso la stessa procedura per la selezione della
marcia massima in avanti con eccezione del tasto di direzione da premere
sul comando multifunzionale che dovrà essere quello della “direzione in-
dietro”.

PROCEDURA PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA MARCIA DI


INVERSIONE
– Portare il comando inversore nella posizione di folle;
– Premere e mantenere premuto il pulsante di direzione relativo alla di-
rezione per la quale si vuole programmare la marcia di inversione.
Sulla barra led si accenderanno alcune spie e la marcia attualmente
memorizzata sarà segnalata dalla spia lampeggiante;
– La selezione della nuova marcia di inversione avverrà agendo sui tasti
di incremanto e di decremento marcia. Quando si premerà il tasto di
decremento, mentre sta lampeggiando la prima spia, questa divente-
rà accesa fissa per indicare che la marcia di inversione è disabilitata.
56
USO

In quest’ultimo caso se si effettua l’inversione di marcia, qesta avverrà in


maniera diretta. La nuova marcia di inversione viene memorizzata al rila-
scio del tasto di direzione.

AVVERTENZA: La marcia di inversione diretta viene utilizzata solo in


gamma L e SR, in gamma V l’inversione avviene sempre innestando la 1a.

AVVERTENZA : La marcia di inversione non può essere in nessun caso


maggiore della marcia massima e la marcia massima non può mai essere
minore della marcia di inversione preselezionata.
Pertanto quando diminuendo la marcia massima si raggiunge la marcia di
inversione e quindi si continua a diminuire, si modifica automaticamente
anche la marcia di inversione.
Premendo contempor aneament e i pul san-

ti dell’inversore si ottengono due condizioni:


– La messa in folle del cambio nel caso che il trattore sia in marcia;
– La disabilitazione delle memorie di marcia massima sia in avanti che
in retroversa, e si abiliterà come marcia massima la 9a e viene disabi-
litata la marcia di inversione.
Le marce programmate, massima e di inversione, vengono mantenute
anche dopo lo spegnimento del motore.

ESEMPI DI VISUALIZZAZIONE:
programmazione della marcia massima programmazione marcia di inversione

led acceso led acceso


led lampeggiante led lampeggiante
led spento led spento
massima marcia 7 a massima marcia 8
a

marcia di inversione: marcia di inversione:


- disabilitata - 4a

57
USO

ALLARMI
Ciclicamente la centralina controlla il funzionamento del trattore e verifica
che ci sia congruenza confrontando le informazioni che giungono dai sen-
sori.
In caso di anomalia, a seconda che esistano oppure no le condizioni per
un grave danno al trattore, si attiva una procedura di allarme GRAVE o
NON GRAVE.
Anche se la condizione anomala viene riscontrata in tempo reale,
l’allarme viene gestito solo dopo che esso é durato, senza cessare, per
piu’ di un certo tempo.

In caso di piu’ guasti riscontrati in successione, essi verrano gestiti in se-


quenza.

Allarme non grave


Questo tipo di allarme non blocca completamente la macchina ma ne limi-
ta molto la flessibilitá di utilizzo.(In questo caso i tempi di innesto delle
marce possono essere più lunghi).

Questo allarme è di tipo rientrante; passata cioé la causa del guasto, se


per un certo tempo non si ha più nessuna anomalia, si ritorna alla procedu-
ra di normale funzionamento.
I guasti non gravi si avranno in corrispondenza di segnalazioni incongru-
enti provenienti da:
Allarme 1- Sensore di temperatura (se si riceve una condizione di circuito
elettrico completamente aperto o chiuso).Oppure sensore in-
versore, (mancata attivazione dopo innesto inversore).
Allarme 2- Pressostato della frizione principale (se si riceve la segnala-
zione di frizione innestata ma il rapporto giri motore/giri ruote
non é quello della marcia attualmente innestata; oppure se si
riceve la segnalazione di frizione disinnestata ma il rapporto
giri é quello della marcia innestata - Slittamento frizione.
Allarme 3 - Sensore di giri motore (se si riceve l’ indicazione di pressione
idraulica sufficiente e non si ha alcuna lettura di giri motore).
Allarme 4 - Sensori sulle leve delle gamme (se non si ha una indicazione
congruente dai sensori) .
In questo caso il trattore viene posto in folle fino alla cessazio-
ne dell’allarme.

58
USO

Allarme grave

Nel caso che la centralina elettronica riscontri un guasto tale da non per-
mettere il proseguimento del lavoro, si ha lo stato di guasto grave con
blocco del trattore (viene selezionata la condizione di neutra e disabilitato
l’inversore).
Tale stato di cose permane finchè non viene tolta alimentazione alla cen-
tralina.
Alla riaccensione del trattore non viene conservata memoria dell’allarme.

Il guasto grave si avrá in corrispondenza di segnalazioni incongruenti da:

Allarme 5- Sensore giri ruote (se il sensore non fornisce segnali mentre la
frizione principale é innestata, una marcia é inserita ed il sen-
sore di giri motore indica una velocitá diversa da zero).
In questo caso oltre al sensore guasto, ci potrebbe essere un
guasto alla trasmissione meccanica. Il sensore giri ruote è
fondamentale per la centralina perché la gestione delle marce
é molto diversa se la macchina é ferma o in moto.

Allarme 6 - Elettrovalvole comando inversore.(se si riscontra sulle uscite


uno stato logico diverso da quello impostato).

Allarme 7 - ———————-

Allarme 8 - Elettrovalvole ON/OFF ed alla prima accensione


ELETTROVALVOLA PROPORZIONALE, (se si riscontra sul-
le uscite uno stato logico diverso da quello impostato).

Allarme 9 - Sensore pressione idraulica (se mentre la macchina é in moto


si ha segnalazione che la pressione scende sotto un valore
tale da non garantire piú il corretto innesto delle frizioni).

Tabella riepilogativa delle segnalazioni di allarme


Led marcia Tipo di allarme
1 Sensore temperatura olio o sensore inversore
2 Sensore frizione o slittamento elevato della frizione
3 Sensore velocitá motore
4 Sensore gamma
5 Sensore velocitá veicolo
6 Elettrovalvola di direzione (su leva marce)
7 ———————
8 Elettrovalvole cambio (AUTOMATIC POWER-SHIFT)
9 Sensore pressione idraulica principale

59
USO

SEGNALAZIONE DELLO STATO DEL SISTEMA MEDIANTE SPIE LED

La centralina elettronica comanda 12 spie a led per la segnalazione


all’operatore dello stato del sistema
Le informazioni che vengono fornite riguardano:
p marcia e direzione dell’avanzamento;
p condizioni particolari di funzionamento;
p allarmi.
Marcia e direzione di avanzamento
La direzione di avanzamento viene segnalata dalla accensione di uno dei
due rispettivi led .

La marcia innestata viene segnalata dalla accensione continua del corri-


spondente led (1......¸........9).
Durante il cambio marcia tra due marce non contigue si accenderà imme-
diatamente il led corrispondente alla marcia richiesta, mentre durante
l’attuazione dei cambi marcia si vedranno lampeggiare i led corrisponden-
ti alle macia innestata man mano che il sistema raggiunge la marcia richie-
sta.
Segnalazioni di condizioni particolari di funzionamento
La centralina elettronica, ad ogni accensione e prima di passare in funzio-
namento normale, effettua un controllo interno per circa un secondo fa-
cendo illuminare in contemporanea tutti i led del display.
I led si illuminano in sequenza da (1......¸..... 9) , quando, dopo aver ali-
mentato la centralina elettronica, non vi è pressione idraulica oppure è
presente una richiesta di direzione, (segnalata dal led di direzione acce-
so).
Dopo avere avviato il motore, se la temperatura dell’olio del cambio fosse
inferiore a 20°C, le spie del display si accenderanno in sequenza da
(9......¸..... 1), e con la segnalazione continua della marcia innestata. In
questo caso è opportuno con motore in moto, attendere che l’olio si scaldi
e quindi la cessazione delle condizioni sopracitate.
Visualizzazione dello stato di allarme
Se durante il normale funzionamento la macchina si viene a trovare in sta-
to di allarme, la causa di allarme viene visualizzata accendendo uno dei
nove led di marcia presenti sul display.
In particolare se si verifica un allarme non grave e la macchina é con mar-
cia innestata, si vedrá il led di direzione passare dalla condizione di “sem-
pre acceso” a quella di “lampeggiante” e finché sará innestata una marcia,
si continuerá ad avere sul display la normale indicazione.
Non appena viene effettuata una richiesta di neutra, si vedranno tutti i led
delle marce accesi fissi e lampeggiante quello che indica la causa del gua-
sto. Nel caso di allarme grave, viene forzata automaticamente dalla cen-
tralina la condizione di neutra e si avrá la stessa procedura di
segnalazione sopra descritta.

60
USO

Fig. 20 - MARCIA IN FUNZIONAMENTO NORMALE


– Selezione 5ª avanti.

– Spia"AV" accesa fissa

– I led delle marce sono tutti spenti ad ecce-


zione di quello che indica la quinta marcia
che è acceso fisso

Fig. 21- MARCIA CON SEGNALAZIONE DI ALLARME


– Selezione 5ª avanti.
– Spia “AV” lampeggiante

– I led delle marce sono tutti spenti ad ecce-


zione di quello che indica la quinta marcia
che è acceso e fisso

Fig. 22 - ARRESTO DELLA MACCHINA


– Selezione “neutra”
– Spie “neutra”

– I led delle marce sono tutti accesi fissi ad


eccezione di quello in corrisondenza
dell’allarme che è lampeggiante.

61
USO

UNITA’ ELETTRONICA DI CONTROLLO (ECU)


La centralina elettronica di controllo del cambio AUTOMATIC
POWER-SHIFT é una unitá a microprocessore. Il circuito é diviso su due
schede.
La prima scheda attraverso un connettore a 35 poli acquisisce i segnali di
ingresso e provvede alla elaborazione dei dati.
La seconda scheda riceve una serie di segnali dalla prima scheda, li amplifica
in potenza e pilota le elettrovalvole esterne attraverso un connettore a 25 poli.
Un contenitore di alluminio racchiude le due schede e provvede a scher-
marle da interferenze elettromagnetiche provenienti dall’esterno.
Tutti gli ingressi sono protetti da transienti di æ 100 Volt.
Le uscite sono protette dai cortocircuiti.
La centralina non viene danneggiata se si inverte la polarita’ della tensione di
alimentazione o se lavora in presenza di transienti di Load dump e Field decay.
L’unitá ha bisogno di un fusibile esterno da 20A. La centralina ha la possi-
bilita’ di acquisire 11 ingressi digitali, 3 impulsivi e 3 analogici.
In uscita essa pilota una matrice a led 3x4,7+2 elettrovalvole on/off da
2.5A ed una elettrovalvola PWM da 1.6A.
Negli stadi di pilotaggio di uscita si utilizzano mosfet di potenza a bassissi-
ma dissipazione.

BLOCCAGGIO DEI DIFFERENZIALI, ANTERIORE E


POSTERIORE
Agire sul comando del bloccaggio dei differenziali SOLAMENTE su per-
corso rettilineo e prima che si verifichi un eccessivo slittamento.
Il trattore è dotato di comando elettroidraulico, premere, per azionare il
bloccaggio, il pulsante (pag. 22), il quale rimarrà posizionato e contempo-
raneamente illuminato dalla lampada spia incorporata.
Per lo sbloccaggio agire nuovamente sul pulsante.
Sul cruscotto un’apposita spia segnala il bloccaggio dei differenziali.
N.B.- Il bloccaggio non va assolutamente utilizzato mentre una ruota slitta
eccessivamente, in questo caso premere il pedale della frizione prima di
bloccare i differenziali.

TRAZIONE ANTERIORE
La trazione anteriore consente alti rendimenti di lavoro: in trasporto su
strade a forte pendenza, in presenza di terreni difficili, quando è richiesto
un elevato sforzo di trazione.
Il comando d’innesto è elettroidraulico azionato da un pulsante (pag. 22)
che premuto rimane bloccato con la spia di segnalazione incorporata ac-
cesa. Per il disinnesto premere nuovamente il pulsante.
IMPORTANTE - Si consiglia l’uso della trazione anteriore durante il lavoro
di trasporto su strada solo se il trattore è sottoposto ad elevato sforzo di
trazione.
Ciò per evitare inutili usure dei pneumatici.

62
USO

DISPOSITIVO “S.B.A. SYSTEM”


L’operatore è costretto ad eseguire molto spesso interventi su doppia tra-
zione e differenziali per adeguare la trazione del trattore alle condizioni
operative.
Il bloccaggio dei differenziali è indispensabile in condizioni di limitata ade-
renza e come per la trazione anteriore può essere dannoso su strada ad
elevate velocità, oppure su terreno quando l’angolo di sterzata è notevole
e l’eccessivo trascinamento delle ruote danneggia la superficie del terre-
no.
Per evitare all’operatore la ripetitiva operazione di innesto e disinnesto il
trattore può essere dotato di un sistema elettronico automatico denomina-
to “S.B.A. SYSTEM”
I trattori dotati di “S.B.A. SYSTEM” hanno sulla consolle oltre ai due tasti
per il comando elettroidraulico dei differenziali e della trazione anteriore,
un tasto (pag. 21) per l’attivazione del sistema.

Controllo manuale
In questa modalità il controllo del differenziale e della trazione anteriore
sono sotto il diretto controllo dell’operatore, il quale tramite i relativi pul-
santi può attivare e disattivare a suo piacere le due funzioni.

Controllo automatico
In questo modo il controllo delle funzioni doppia trazione e bloccaggio dei
differenziali, sono sotto lo stretto controllo della centralina elettronica.

Fig. 23 - Trazione anteriore - Rilevatore dell’angolo di sterzata per SBA

63
USO

Quando il tasto è premuto il sistema automatico “S.B.A. SYSTEM” con-


trolla automaticamente le due funzioni secondo la seguente logica:
– la doppia trazione è normalmente inserita e si disinserisce automati-
camente quando la velocità di avanzamento è superiore a 15 km/h.
– i differenziali sono normalmente bloccati e si sbloccano automatica-
mente quando si verificano una delle seguenti condizioni:
– si esegue una frenata asimmetrica (si preme uno solo dei due pedali);
– si supera la velocità di 15 km/h;
– a velocità inferiori a 10 km/h, si effettua una sterzata con angolo supe-
riore a 20°;
– a velocità superiori a 10 km/h, si effettua una sterzata con angolo su-
periore a 5°;
Le soglie di velocità e di angolo indicate sono soggette ad una certa iste-
resi nel passaggio alla successiva condizione di blocco; ed il bloccaggio si
avrà di nuovo quando:
– la velocità del trattore scende sotto i 13 km/h;
– l’angolo di sterzo è inferiore a 18°;
– la velocità scende sotto i 2 km/h e/o l’angolo di sterzo è inferiore a 3°.

Quando il tasto è rilasciato viene consentito il comando diretto di doppia


trazione e bloccaggio differenziali attraverso i relativi tasti dei comandi
elettroidraulici. La centralina sebbene alimentata non ha nessuna possibi-
lità di comando.
Appena il tasto S.B.A. viene premuto, si accenderà la spia in esso incorpo-
rata ed il sistema comanderà la doppia trazione ed il bloccaggio dei diffe-
renziali in funzione dello stato di marcia del trattore, indipendentemente
della predisposizione dei comandi elettroidraulici.
Viceversa quando si disattiva il sistema, doppia trazione e bloccaggio dif-
ferenziali verranno attivati o disattivati come predisposto con i comandi
elettroidraulici.

AVVERTENZA: Durante i trasferimenti veloci su strada (superiori 15 Km/h)


si sconsiglia l’uso del S.B.A. SYSTEM. A tale velocità il sistema seppure at-
tivato, non da nessun servizio, e nel caso di disattivazione improvvisa diver-
rebbero operativi (se precedentemente inseriti manualmente) i comandi
elettroidraulici del bloccaggio differenziali e trazione anteriore.

N.B.: Con trattori dotati di «S.B.A. System», è possibile bloccare i differen-


ziali anteriore e posteriore anche se vi è differenza di velocità fra le ruote.

NEL LAVORO DI TRASPORTO CON CARICHI PESANTI (SUPERIORI


AL PESO DEL TRATTORE) RIDURRE LA VELOCITA’ SOTTO 15 km/h.

64
USO

PRESA DI POTENZA POSTERIORE


La frizione idraulica della presa di potenza è completamente indipendente
dalla frizione del cambio, può essere facilmente inserita e disinserita an-
che con il trattore in movimento.
Si consiglia comunque di azionare la frizione quando gli organi in movi-
mento sono a basso regime di rotazione.
L’innesto della frizione avviene premendo e ruotando la manopola (pag.
21) sulla posizione “ON”.
Per il disinnesto ruotare sulla posizione “OFF” la manopola del comando
elettroidraulico.
L’innesto della frizione è segnalato dall’accensione delle spie posizionate
sul cruscotto.
Il codolo posteriore (1 fig. 24), è dotato di comando per la selezione della
rotazione a 540/1000 giri/min.
Il modello da 180 HP è dotato delle velocità 750/1000 giri/min, anzichè 540/1000
giri/min e la potenza massima prelevabile (con entrambe le velocità è di 160HP).

Fig. 24 - Comando selezione velocità P.T.O.


1 - Codolo PTO
2 - Selettore di velocità codolo PTO 540-1000 giri/min

65
USO

Fig. 25 - Comandi P.T.O.


1 - Comando frizione P.T.O.
2 - Leva comando freno di stazionamento

PRESA DI POTENZA ANTERIORE (1000 giri/min)


A richiesta il trattore può essere dotato di presa di potenza anteriore colle-
gata direttamente all’albero motore per mezzo di un riduttore e di una fri-
zione idraulica multidisco.
Tale gruppo è in grado di trasmettere all’attrezzo collegato una coppia di
57 kgm max. (560 Nm), ovvero 80 cv max.(58.4 kw). Per non superare tali
valori si consiglia di montare, tra attrezzo e presa di potenza, un giunto di
caratteristiche appropriate.
L’azionamento della frizione avviene per mezzo di una valvola elet-
tro-idraulica, agendo sulla manopola posizionata alla destra del condu-
cente.
66
USO

GLI ACCUMULATORI CONTENGONO GAS OPPURE OLIO IN


PRESSIONE. PER QUALSIASI INTERVENTO DI RIPARAZIONE
CONSULTARE PRIMA LE ISTRUZIONI CONTENUTE NEI MANUALI
DI OFFICINA DEL COSTRUTTORE.

FRENI ANTERIORI E POSTERIORI


I freni a disco in bagno d’olio a comando idrostatico, sono posizionati sui
semiassi posteriori a monte dei riduttori finali e nei mozzi ruota della trazio-
ne anteriore e sono azionati contemporaneamente dagli appositi pedali.
Sganciando l’apposito chiavistello è possibile azionare separatamente i
freni di destra (anteriore e posteriore) da quelli di sinistra.

AVVERTENZA: Nei lunghi percorsi in discesa, specialmente in caso di


traino, si raccomanda di non far uso troppo prolungato dei freni ma di utiliz-
zare l’azione frenante del motore inserendo marce convenientemente
basse.

Il freno di stazionamento, completamente indipendente dai freni di servi-


zio, si aziona tirando verso l’alto l’apposita leva a mano.
Quando il freno a mano è innestato, la relativa spia posizionata sul cru-
scotto è accesa.

67
USO

VALVOLA «SEPARATE BRAKES»

Il comando idrostatico dei freni è dotato di valvola “SEPARATE BRAKES”


che permette di eliminare il derapamento della ruota anteriore durante la
frenatura separata. (Ciò permette di evitare il danneggiamento delle coltu-
re in quanto la ruota anteriore non viene frenata).
Tale valvola può essere esclusa agendo sul rubinetto (1 fig. 26). Quando si
azionano i due pedali dei freni simultaneamente (con pedali accoppiati), in
ogni caso si ottiene la frenatura sulle quattro ruote.

Fig. 26 - Valvola “Separate Brakes”


1 - Rubinetto di comando della valvola
2 - Serbatoio e pompa lavacristalli

68
USO

Schema per la disposizione del rubinetto della valvola VALVOLA


«SEPARATE BRAKES»

PER LA PULIZIA DEI PARTICOLARI USARE SOLVENTI CHE SIANO


OMOLOGATI (NON INFIAMMABILI ED ATOSSICI). NON USARE MAI
BENZINA, SOLVENTI OD ALTRI FLUIDI INFIAMMABILI.

69
USO

PERFORMANCE MONITOR

PERFORMANCE MONITOR

E’ il computer di bordo posto sulla plancia dei comandi alla destra del con-
ducente.

Esso permette di visualizzare alcune grandezze del trattore (velocità, nu-


mero di giri, slittamento delle ruote, etc.), ed eseguire calcoli relativi alla
qualità del lavoro che si sta effettuando.

RISPETTARE SEMPRE LE NORME CHE REGOLANO IL TRAFFICO.

70
USO

Fig. 27 - Performance monitor

Comando conta-pezzi
Premendo il pulsante si incrementa progressiva-
mente di 1 unità il contatore inserito nel computer;
il valore contato viene visualizzato sul display del
computer tramite l’apposito tasto di destra.

Indicatore percentuale di slittamento


Indica in forma grafica (barre) la percentuale di slit-
tamento del trattore.

71
USO

Utilizzo del computer

All’accensione del motore il computer esegue un programma di “POWER


UP” al termine del quale viene visualizzato sul display il numero di giri del
motore.

Ogni tasto posto sotto il quadrante permette di attivare più funzioni in se-
quenza ciclica.

Sul quadrante apparirà il relativo valore ed una freccetta a forma di trian-


golo lampeggerà in corrispondenza del grafico che rappresenta tale fun-
zione.

Le funzioni svolte e raggruppate sui relativi tasti che le richiamano sono le


seguenti:

Tasto di sinistra
Area lavorata totale;
Tempo trascorso da azzeramento timer
(che sarà indicato in “ORE.MINUTI” - HH.MM
oppure HHH.M con il punto decimale lampeggiante);
Ettari/Ora lavorati.

Tasto centrale

Giri motore;
Giri P.T.O.;
Velocità reale del mezzo .

Tasto di destra

Contatore eventi;
Tempo durante il quale si è avuto lo slittamento dei
pneumatici superiore ad un valore limite.

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USO

AREA LAVORATA
(in ettari)

TEMPO TRASCORSO DA
AZZERAMENTO CONTAORE
(ore-minuti)

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USO

RESA ORARIA
(ettari/ore)

VELOCITÀ VEICOLO
(km/h letta al radar, se mon-
tato,oppure dal sensore di
giri ruote motore)

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USO

GIRI PTO

GIRI MOTORE

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USO

CONTA-EVENTI
(attivato dal pulsante conta-pezzi)

TEMPO DI LAVORO AD
ALTI SLITTAMENTI

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USO

SLITTAMENTO (20%)

SLITTAMENTO (36%)

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USO

Indicatore inserimento dimensioni attrezzo

Premendo contemporaneamente il tasto sinistro e quello destro si immet-


te la larghezza dell’attrezzo trasportato.
Procedere nel seguente modo:
– Premere contemporaneamente il tasto di sinistra insieme a quello di
destra per almeno tre secondi e sul display apparirà un valore
espresso in centimetri.

Valore che appare dopo aver pi-


giato i tasti dx e sx contemporane-
amente per tre secondi

Per modificare il valore premere il tasto di sinistra per diminuirlo o quello di


destra per aumentarlo.
Per uscire dalla funzione basta premere di nuovo i due tasti contempora-
neamente.

MANTENERE SEMPRE IL TRATTORE IN BUONE CONDIZIONI, LA


MANCATA MANUTENZIONE PUÒ PROVOCARE INUTILI FERMI
MACCHINA ED INFLUIRE SULLA SUA DURATA.

NON AVVIARE IL MOTORE METTENDO IN CORTOCIRCUITO I


TERMINALI DEL MOTORINO DI AVVIAMENTO, IN QUANTO SI
POTREBBERO VERIFICARE PARTENZE IMPROVVISE DEL
TRATTORE CHE POTREBBERO ESSERE PERICOLOSE ALL’UTENTE.

78
USO

Lo slittamento delle ruote viene evidenziato oltre che in modo digitale an-
che in forma di “BAR GRAPH” con progressione a step di 2% per barretta.
Tale slittamento viene misurato confrontando il numero di giri delle ruote
con l’avanzamento reale misurato con il radar.

Quando tale risultato è maggiore rispetto ad un certo numero prefissato, Il


computer farà incrementare il valore che registra il tempo di slittamento.
Premendo il tasto destro si visualizzerà sul display in forma digitale la
somma dei tempi con lavoro ad alto slittamento.

BAR GRAPH

Valore prefissato

TEMPI DI ALTO SLITTAMENTO

Somma dei tempi con slittamento


oltre il valore prefissato

79
USO

Azzeramento dei valori sul display


I valori delle funzioni evidenziate con l’utilizzo dei tasti di destra e di sini-
stra possono essere successivamente azzerati premendo i relativi tasti
per almeno due secondi.

tasto di sinistra tasto di destra

Visualizzazione e successivo azzeramento del valore relativo all’area lavorata.

NB: Per l’azzeramento di un valore è necessario posizionare la freccetta


in corrispondenza della funzione precedente a quella da azzerare in quan-
to al primo contatto del pulsante essa si posizionerà sulla funzione suc-
cessiva.

SEQUENZA PER AZZERAMENTO AREA LAVORATA

TEMPO TRASCORSO DA
A Z Z E R A M E N T O Visualizzazione del tempo
CONTAORE
(ore-minuti) t r a s c o r s o
dall’azzeramento del con-
taore

AREA LAVORATA
(ettari)

Visualizzazione dell’area
lavorata

80
USO

Tenere pigiato il tasto per oltre due


secondi per azzerare il valore.

Sul display appariranno tutti zero che lampeggeranno ad alternanza con il


valore della funzione indicata dalla freccetta. Ciò per avvertire
l’utilizzatore che l’azzeramento stà avvenendo e la freccetta ne indicherà
la funzione di appartenenza.

Taratura della centralina per il calcolo dello slittamento

· Taratura di riferimento con slittamento zero.

Per la taratura di questa funzione è necessario premere contemporanea-


mente i pulsanti sinistro e centrale per tre secondi sul display apparirà la
scritta “SL.CA”

1 - Premere per tre secondi con-


temporaneamente i due pulsanti.

81
USO

2 - Pigiare il tasto sinistro entro 10


secondi per confermare

3 - Dopo aver pigiato il tasto, sul


display lampeggeranno in alter-
nanza i valori delle costanti P1 e
P2 e la scritta SP.CA.

La funzione dovrà essere confermata entro 10 secondi pigiando il tasto di


sinistra.
Quindi il display visualizzerà alternativamente la scritta “SL.CA” ed il cor-
rente numero di calibrazione.

Ora l’utilizzatore guidando il trattore scarico sul terreno da lavorare ed alla


tipica velocità di lavoro dovrà premere il tasto di centro ed il computer con-
terà dal numero 15 a scendere ad intervalli di un secondo.

Raggiunto il valore zero la calibrazione sarà finita ed il display visualizzerà


il nuovo valore che dovrà essere confermato premendo il tasto di sinistra;
con ciò il computer ritornerà a visualizzare il regime motore.

82
USO

4 - Guidando il trattore sul terre-


no da lavorare premere il tasto
centrale

5 - All’apparire del nuovo valore


di calibrazione sul display, pre-
mere nuovamente il tasto di sini-
stra per confermare.

6 - A calibrazione ultimata sul di-


splay si visualizzerà il regime
motore.

83
USO

· Calibrazione della velocità rilevata mediante radar.

L’utilizzatore dovrà premere contemporaneamente i tasti sinistro e centra-


le per 5 secondi ed apparirà la scritta “SP.CA”

1 - Premere per 5 secondi con-


tem-poraneamente i due tasti

2 - Pigiare il tasto sinistro entro 10


secondi per confermare

3 - Dopo aver pigiato il tasto, sul di-


splay lampeggieranno in alternan-
za i valori delle costanti P1 e P2 e
la scrittaSP.CA

84
USO

4/a PARTENZA

4/b Durante il tragitto sul


display si visualizzerà il
numero degli impulsi radar.

4/c ARRIVO (100 m.)

85
USO

5 - Il numero che appare sul di-


splay relativo agli impulsi radar
rappresenta il nuovo valore della
calibrazione.
Tale valore dovrà essere memo-
rizzato premendo il tasto di sini-
stra

6 - A memorizzazione ultimata il
display visualizzerà
il valore del regime del motore

Tale funzione dovrà essere confermata entro 10 secondi premendo il tasto


di sinistra; quindi verranno visualizzati alternativamente i valori delle co-
stanti P2 e P3. e la scritta “SP.CA”.

Guidando il trattore per 100 metri (400 piedi per il sistema inglese) a velo-
cità costante sul terreno da lavorare e premendo il tasto centrale alla par-
tenza ed il tasto di destra all’arrivo verrà visualizzato sul display durante il
tragitto il numero degli impulsi radar.

Tale numero rappresenta il valore di calibrazione della nuova costante che


dovrà essere poi memorizzato premendo il pulsante di sinistra.

Quindi riapparirà nuovamente il numero di giri del motore.

86
USO

Autodiagnosi del computer

Se sul “BAR-GRAPH” si accende una barra ogni 5 significa che il RADAR


non emette segnali. Nel caso le barrette accese lampeggiassero significa
che c’è qualche contatto elettrico difettoso.

Se sul “BAR-GRAPH” si accendono due barrette ogni cinque, significa


che qualche componente legato al sensore della velocità delle ruote è al-
terato.

Se i valori dei giri P.T.O. e MOTORE visualizzati lampeggiano significa che


c’è qualche anomalia nell’impianto di rilevazione.

1 - All’accensione di una barra ogni


cinque:
il radar non emette segnali oppure
è scollegato

2 - All’accensione delle barra con


lampeggianto:
esiste qualche contatto difettoso

87
USO

3 - All’accensione di 2 barre ogni


cinque :
qualche componente legato al
sensore velocità ruote si è altera-
to.

4 - Valore GIRI MOTORE /PTO


lampeggiante:
esi st e qual che anomal i a
nell’impianto di rilevazione.

88
USO

Lettura e modifica delle costanti


Alimentando il computer con motore spento e chiave inserita le costanti
P1 fino a P11 possono essere lette premendo prima i tre tasti contempora-
neamente per almeno 10 secondi e successivamente premendo ripetuta-
mente il pulsante da sinistra per due volte in un secondo si passerà da una
costante all’altra visualizzando prima il numero della costante e successi-
vamente il relativo valore. Il valore visualizzato può essere cambiato
usando prima il tasto centrale per individuare la cifra appartenente al valo-
re da modificare, tale cifra individuata comincerà a lampeggiare e potrà
essere modificata premendo il pulsante di destra.
NB: Per la memorizzazione dei nuovi valori delle costanti è necessario ef-
fettuare tutto il programma da P1 fino a P11 e premere alla fine il tasto di si-
nistra . Con ciò si memorizzano i nuovi valori e si esce dal programma.

Tabella parametri standard di programmazione

P1 001.0 larghezza attrezzo in metri


P2 6500 calibrazione radar
P5 0025 soglia slittamento elevato
P6 2350 calibrazione giri PTO
P8 0001 sistema di misura metrico
P9 000.0 errore dinamico radar
P10 000.0 errore dinamico sensore ruote
P11 000.0 errore dinamico giri motore

Esempio di lettura delle costanti e modifica di un parametro:

1 - Premere contemporaneamen-
te i tre tasti per almeno 10 secondi.

89
USO

2 - Successivamente premere il
tasto di sinistra per 2 volte in un
secondo per passare da una co-
stante al relativo valore e quindi
alla costante sucessiva; passan-
do cosi in rassegna tutte le co-
stanti.

3 - Nel caso si renda necessario


modificare una costante visualiz-
zata premere il tasto centrale; una
delle cifre comincerà a lampeg-
giare.
Agendo nuovamente sul tasto
centrale si avrà la possiblità di
spostarsi sulla cifra adiacente.

4 - Per la modifica del valore lam-


peggiante premere il tasto di de-
stra fino ad individuare la cifra
voluta.

90
USO

I parametri da modificare a seconda del trattore sono P3, P4 e P7.

Programmazione dei parametri P3 e P4:

– P3 calibrazione velocità ruote;

– P4 calibrazione di slittamento.

Queste due costanti sono legate per cui quando se ne deve modificare
una si rende necessario modificare anche l’altra.

20,8R38 4548 1399

580/70 x 38 4548 1399

650/75 x R34
ELECTRONIC 4548 1399
(solo per SILVER 180)
POWER SHIFT
30 km/h
40 km/h 520/70 x 38 4742 1459

650/65 R 38 4836 1438

650/65 R 42 4296 1322

Programmazione del parametro P7:

– P7 calibrazione giri/min motore = 123,0

ATTENZIONE : NEL CASO DI MANOVRA DI SOLLEVAMENTO


MANUALE AGENDO SUL PULSANTE POSIZIONATO SUL
DISTRIBUTORE IDRAULICO, EVITARE TASSATIVAMENTE DI
RAGGIUNGERE LA POSIZIONE MASSIMA DI SOLLEVAMENTO E
MANOVRARE SEMPRE CON MOTORE A BASSO REGIME.

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USO

Il PERFORMANCE MONITOR per poter espletare le sue funzioni dispone


di una serie di sensori:
– sensore di giri del motore;
– sensore di giri per il calcolo della velocità teorica;
– RADAR per il calcolo della velocità reale;
– pulsante contapezzi;
– fine corsa per sentire lo stato del sollevatore.

Caratteristiche operative - Programmazione di fabbrica


Di seguito si descrive il tipo di dati da introdurre nella memoria non volatile
del computer di bordo per ottenere le letture desiderate:

1. Costante di larghezza (P1). P1 = XXXX (Inglese)


P1 = 0YYY (Metrico)
Dove XXXX è a passi di 0.1 piede (XXX.X piedi).
Dove YYY è a passi di 0.1 metro (YY.Y metri).

2. Costante del radar (P2). P2 = (Impulsi radar/400 piedi) /2 (Inglese).


P2 = (Impulsi radar/100 metri) /2 (Metrico).

3. Costante velocità ruote (P3). P3 = (Impulsi sensore/400 piedi) /4 (Inglese).


P3 = (Impulsi sensore/100 metri) /4 (Metrico).

4. Costante dello 0%
di slittamento (P4). P4 = (Frequenza sensore ruote x100) /frequenza
radar.

5. Costante di slittamenti alti (P5). P5 = 00XXX


Dove XX = percentuale di slittamento.

6. Rapporto PTO/Motore (P6). P6 =

7. Calibrazione giri motore (P7). P7 = (Impulsi/giri motore) x100.

8. Costante Inglese/Metrico (P8). P8 = 000Y.


Dove Y= 0 vuol dire sistema Inglese,
Dove Y= 1 vuol dire sistema Metrico.

9. Costante di guasto della


velocità radar (P9). P9 = X/sec/sec
Dove X= Mph nel sistema Inglese,
Dove X= km/h nel sistema Metrico.

10. Costante di guasto P10 = X/sec/sec


sensore velocità ruote (P10). Dove X= Mph nel sistema Inglese,
Dove X= km/h nel sistema Metrico.

11. Costante di guasto


sensore giri motore (11). P11= giri motore/sec/sec

92
USO

A - Centralina motore E - Sensore PTO


B - Radar F - Pulsante conta eventi
C - Sensore della velocità delcambio
D - Display

93
USO

Assegnamento dei pin nel connettore


Dalla scatola escono dei corti fili che terminano in un connettore tipo AMP
Mini Mate-N-Lok 172333-1 con contatti 107360-3.

Si ha il seguente assegnamento di pin:

pin colore funzioni

+12 power 13 nero Alternatore positivo

Ground 14 marrone Alternatore negativo

Output 1 6 azzurro Out radar (NC)

Output 2 7 verde Out slitt. (NC)

Output 3 8 nero-azzurro Out giri motore (NC)

Input digitale 1 9 verde-giallo Giri motore (alt)

Input digitale 2 12 bianco Sensore ruote

Input digitale 3 11 rosa Input radar

Input digitale 4 10 bianco-blu Conta eventi

Input analogico 1 4 giallo Attrezzo sollevato

Input analogico 2

Input analogico 3 2 bianco-rosso PTO 540/1000

Input analogico 4 1 bianco-nero PTO economica

Lampadina 5 grigio Illuminazione strumento

TUTTE LE ATTREZZATURE APPLICATE AL TRATTORE DEVONO


ESSERE FISSATE CON SICUREZZA.

94
USO

Cablaggio cavi elettrici del Performance Monitor

95
USO

IL RADAR DI BORDO
Il “RADAR DI BORDO” emette dei segnali e ne misura la frequenza di in-
vio e la frequenza di ritorno.
Quest’ultima varia in funzione della velocità di impatto dell’impulso con
l’ostacolo (effetto DOPPLER) e secondo la natura e lo stato del terreno e
conseguentemente esso sarà in grado di trasmettere determinati parame-
tri alla centralina elettronica.
L’elaborazione di tali segnali da parte del computer permetterà di definire
la velocità reale di avanzamento del trattore .
Il radar è posizionato sul lato sinistro della scatola cambio e sotto la piatta-
forma di guida.

ATTENZIONE: IL RADAR VIENE ATTIVATO AUTOMATICAMENTE


ALL’INSERIMENTO DELLA CHIAVE NELL’INTERRUTTORE DI
AVVIAMENTO.

Fig. 28 - Radar

96
USO

Nel caso di interventi nel raggio d’azione del radar di bordo assicurarsi
dell’avvenuta disattivazione (chiave in posizione di STOP).

PER EVITARE DI SUBIRE DANNI ALLA VISTA NON ESPORSI CON


GLI OCCHI NELLA ZONA DI EMISSIONE DELLE ONDE DEL RADAR
QUANDO È IN AZIONE.

97
USO

Consolle di comando attivazione controllo slittamento.

PER LA PULIZIA DI PARTICOLARI,USARE SOLVENTI CHE SIANO


OMOLOGATI (NON INFIAMMABILI ED ATOSSICI). NON USARE MAI
BENZINA, SOLVENTI OD ALTRI FLUIDI INFIAMMABILI.

98
USO

A - Performance Monitor
B - Radar
C - Sensore velocità ruote
D - Connettore

Performance Monitor.
99
USO

SOLLEVATORE ELETTRONICO tipo ELCII

Il sollevatore viene gestito elettronicamente per mezzo di una centralina e


da un pannello di comando.

La centralina elettronica elabora tutti i segnali in entrata e comanda la sali-


ta o la discesa di un cilindro idraulico collegato ai bracci del sollevatore.

Fig. 29 - Configurazione del sistema elettronico del sollevatore


1 - Pannello di comando
2 - Distributore a comando ettroidraulico (2 elettrovalvole proporzionali)
3 - Pompa idraulica
4 - Sensore di sforzo
5 - Sensore di posizione
6 - Comandi da terra del sollevatore (sui parafanghi posteriori sinistri e destri)
7 - Sensore radar
8 - Sensore di velocità delle ruote

100
USO

il sollevatore elettronico ha le seguenti funzioni:

· regolazione di sforzo e posizione


· regolazione di sforzo con limitazione dello slittamento (solo con radar)
· limitazione dell’altezza di sollevamento
· regolazione della velocità di abbassamento
· limitazione di profondità regolabile
· regolazione di sensibilità
· comando da terra di salita/discesa
· riduzione del beccheggio in trasporto
· recupero della posizione in trasporto
(in caso di caduta dell’attrezzo per intervento della valvola anti-shock)
· sistema di diagnosi
· sistema di allarme

NON INTERPORSI MAI TRA TRATTORE ED ATTREZZO, CON


TRATTORE IN MOTO!
QUANDO IL TRATTORE VIENE FERMATO ABBASSARE SEMPRE
L’ATTREZZO!

AGIRE SUL COMANDO DEL SOLLEVATORE IDRAULICO


MANTENENDOSI FUORI DAL RAGGIO DI AZIONE DEI BRACCI DI
SOLLEVAMENTO E DALLE EVENTUALI ATTREZZATURE
COLLEGATE .
CIÒ PER EVITARE DI POTER ESSERE COLPITI NEL CASO DI
MANOVRE ERRATE

101
USO

Pannello di comando
Il pannello di comando é composto da una serie di manopole, lampade ed
interruttori, che permettono sia di regolare il modo di lavoro del sistema sia
di comandare la salita e discesa dell’attrezzo sia di conoscere lo stato del
sistema.
Il pannello di comando è retroilluminato per facilitare la localizzazione dei
comandi di notte: la retroilluminazione si attiva quando si accendono le
luci di posizione.

Al fine di facilitare l’uso della strumentazione il pannello è suddiviso in due


parti:
gruppo di comandi di utilizzo, posti alla sinistra del pannello e sempre ac-
cessibili
gruppo di comandi di regolazione, posti alla destra del pannello e protetti
da un coperchio mobile.

fig. 30 - Comandi sollevatore elettronico


1 - Interruttore di comando Salita/Discesa 7 - Pulsante di Blocco/Sblocco e STOP
2 - Lampada di salita 8 - Lampada di discesa
3 - Manopola del livello di profondità di lavoro 9 - Lampada di Blocco/Sblocco e STOP
4 - Manopoladilimitazionedellaprofonditàmax 10 - Manopola di velocità di discesa
5 - Manopola di selezione del tipo di controllo 11 - Manopola di regolazione della sensiblità
6- Manopola di limitazione dell’alzata max 12 - Spia di allarme

102
USO

COMANDI DI UTILIZZO
Interruttore di comando Salita/Discesa (1 Fig. 30)
E’ un comando basculante con la funzione di comando salita/discesa
dell’attrezzo.
– Comando alzata
Se il tasto viene premuto nella parte superiore, il sollevatore si porta alla
massima altezza o a quella limitata tramite la manopola 6 Fig. 30.
– Comando Controllo o Float
Se il tasto viene premuto nella parte inferiore per meno di 0.2", l’attrezzo scen-
de ed è possibile cominciare il lavoro. Se il tasto viene tenuto premuto per più
tempo si attiva il modo Float fino al rilascio del tasto stesso; in questo caso
l’attrezzo trasportato scenderà alla velocità stabilita dalla manopola di regola-
zione della velocità di abbassamento (10 Fig. 30) e si porterà, senza controllo,
alla massima profondità che il suo peso gli consente. Non appena si rilascerà il
pulsante, automaticamente il sistema comincerà a controllare l’attrezzo in fun-
zione della regolazione delle manopole del pannello di comando.
Lampade di salita (2 Fig. 30) e discesa (8 Fig. 30)
Si illuminano quando le elettrovalvole di salita e discesa sono attivate.
Manopola di impostazione della profondità di aratura (3 Fig. 30)

Imposta il livello di profondità (se la manopola 5 Fig. 30 è sul simbolo

) o di sforzo (se la manopola 5 Fig. 30 è sul simbolo ).


Ruotando questa manopola verso sinistra si aumenta la profondità di ara-
tura. Nel primo settore a sinistra si ha la condizione di Float permanente.

Pannello di comando in modalità di utilizzo


1 - Coperchio abbattibile
103
USO

Blocco/sblocco e STOP (7 Fig. 30) e relativa lampada (9 Fig. 30)


Comanda lo stop temporaneo del funzionamento oppure attiva e disattiva
il blocco totale del pannello di comando. Lo stato viene segnalato dalla
lampada posta in corrispondenza del tasto, con le seguenti regole:
Se accesa continua, il sistema é in blocco.
Se spenta, il sistema sta funzionando regolarmente.
Se lampeggia, il sistema é in stop.
Alla accensione della trattrice il sistema é sempre bloccato; per sbloccare
bisogna tenere premuto il pulsante di blocco per 3 “, fino allo spegnimento
della lampada vicina al tasto. Durante questo tempo si vedrà lampeggiare
velocemente la lampada.
Per attivare il blocco, bisogna tenere premuto il tasto di blocco per 3 “ e fino
alla accensione continua della lampada; durante questo tempo si vedrà
lampeggiare velocemente la lampada.
Se, con sistema sbloccato, il tasto viene premuto per meno di 1", il sistema
è posto in Stop; per riprendere il lavoro bisogna premere il tasto basculan-
te 1 Fig. 30, nella parte bassa.
A sistema bloccato qualsiasi variazione della posizione delle manopole (an-
che quella di massima altezza) non agisce sulla posizione del sollevatore.

Spia di allarme (12 Fig. 30)


Tale lampada si illumina in caso di guasto al sistema (centralina o disposi-
tivi ad essa collegati). La lampada lampeggerà in maniera da permettere il
riconoscimento del tipo di problema.
In caso di lampeggio di questa spia, rivolgersi al concessionario per la ri-
soluzione del problema.

Pannello di comando in modalità di controllo

104
USO

COMANDI DI REGOLAZIONE

Manopola di limitazione della profondità massima (4 Fig. 30)


Permette di limitare la profondità massima di aratura.
Ruotando la manopola tutta a sinistra viene permessa la profondità mas-
sima (limitazione inattiva), se si sposta la manopola verso destra la pro-
fondità diminuisce.

Manopola di selezione del tipo di controllo (5 Fig. 30)


Permette di selezionare il tipo di controllo. Con la manopola completa-

mente a sinistra si ottiene il puro controllo di posizione . Ruotando


verso destra la manopola, in corrispondenza della zona di serigrafia che

indica il controllo di sforzo , si passa a questo tipo di controllo. Il pas-


saggio da un modo all’altro non è graduale ma repentino. Continuando a
ruotare verso destra la manopola, si passa dal puro controllo di sforzo ad
un controllo di sforzo con aggiunta di un controllo di slittamento che au-

menta sempre più nel ruotare la manopola verso destra .

Manopola di limitazione dall’alzata massima (6 Fig. 30)


Permette di limitare l’altezza massima dei bracci del sollevatore. E’ attiva
sia in controllo sia quando viene comandata la salita dell’attrezzo. Questa
regolazione è prioritaria su quella di profondità massima.
Ruotando la manopola verso sinistra si ha la minima altezza raggiungibile;
la manopola ruotata completamente a destra permette ai bracci di rag-
giungere l’altezza massima che la meccanica consente.

Manopola di velocità di discesa (10 Fig. 30)


Permette di regolare la velocità di discesa dei bracci del sollevatore.
Questa funzione è attiva solo durante la fase di discesa e non durante il
controllo.
Ruotando la manopola verso sinistra si riduce la velocità di discesa.

Manopola di regolazione della sensibilità (11 Fig. 30)


Permette di regolare la sensibilità di intervento del sollevatore. In trasporto
questa manopola viene utilizzata per regolare la sensibilità di intervento
del sistema di smorzamento delle oscillazioni del trattore.
Con la manopola ruotata a sinistra si ha la minima sensibilità di intervento.

105
USO

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA

Stato all’accensione
Alla accensione la centralina si trova in blocco con attivo il sistema di
smorzamento delle oscillazioni in trasporto.

Mantenimento della posizione durante il trasporto


Se il sistema è bloccato si ha sempre un controllo sulla posizione dei brac-
ci del sollevatore, a partire dalla posizione che essi avevano prima del
blocco.
Se a macchina accesa, si ha una perdita della posizione, a causa di un in-
tervento della valvola di sovrapressione idraulica o per altre ragioni idrauli-
che/meccaniche, il sistema comanda la elettrovalvola di salita per
recuperare la posizione originaria.

Fig. 31 - Vista del sollevatore idraulico


1 - Sollevatore idraulico
2 - Terzo punto per attacco attrezzi
3 - Attacco a 3 punti
4 - Codoli PTO
5 - Gancio di traino

106
USO

Blocco automatico del sistema


Per ragioni di sicurezza esiste una procedura che provvede a bloccare au-
tomaticamente il sistema.
Il blocco automatico di gestione del sollevatore entra in funzione dopo 3’
che si sono verificate contemporaneamente le seguenti condizioni :
– Sistema in stop.
– Trattore in movimento.
Entra invece immediatamente in blocco automatico non appena si supera
la velocità di 20 Km/h

SMORZAMENTO DELLE OSCILLAZIONI DEL TRATTORE


DURANTE IL TRASPORTO
Questo sistema, facendo variare repentinamente la posizione del solleva-
tore durante il movimento su strada, compensa le oscillazioni del trattore.
Perché il sistema funzioni adeguatamente, è necessario che ai bracci del
sollevatore sia collegato un attrezzo di massa adeguata.

Fig. 32 - Sollevatore elettronico


1 - Interruttore abilitazione misura area e tempo lavorato

107
USO

Condizioni di funzionamento
Lo smorzamento delle oscillazioni entra in funzione alle seguenti condizioni:
– sollevatore in blocco,
– velocità del trattore maggiore di 8 Km/h,
– manopola di massima altezza in posizione massima (6 Fig. 30),

Il sistema di smorzamento si disinserisce automaticamente se la velocità


del trattore scende sotto i 6 Km/h.
Con la manopola di regolazione della sensibilità (11 Fig. 30) si regola an-
che la sensibilità di intervento del sistema di smorzamento delle oscillazio-
ni. Se la manopola è ruotata completamente a sinistra il sistema non è
operativo.

Funzionamento
Alla attivazione del funzionamento i bracci del sollevatore scendono di 5 °
rispetto alla posizione massima; se il trattore, per le asperità del terreno,
tende ad oscillare, questa situazione viene rilevata dai sensori collegati
alla centralina e quest’ultima comanda i martinetti in modo da fornire al
mezzo una accelerazione in senso opposto a quella originaria, smorzan-
dola. Durante il funzionamento, i bracci del sollevatore si muovono in un
intervallo di 10° rispetto alla massima altezza. Se a sistema attivato, la ve-
locità veicolo scende sotto i 6 Km/h, i bracci vengono riportati alla massi-
ma altezza ed il sistema bloccato.

Fig. 33 - Sensore per il controllo della posizione dei bracci di sollevamento


1 - Sensore di posizione

108
USO

INTERRUTTORI DI COMANDO AUSILIARI


Comando interno alla cabina
Tramite l’interruttore basculante (1 Fig. 34), situato sulla consolle di co-
mando, può essere alzato e abbassato il sollevatore, senza modificare le
funzioni di regolazione già impostate sul pannello principale di comando.
Questo tasto ha le stesse caratteristiche dei tasti esterni sui parafanghi.

Fig. 34 - Interruttore di comando


1 - Leva di comando
2 - Interruttore ON-OFF del sollevatore
3 - Vano portaoggetti

Comando manuale di emergenza del sollevatore


In caso di avaria al sistema elettronico, è possibile comandare ugualmente il
sollevatore, agendo manualmente sui pulsanti meccanici posti sulle elettro-
valvole del distributore idraulico del sollevatore (vedi figura sottoriportata).

Operazione da farsi solo in caso di estrema necessitá e con motore a bas-


so regime.
Rilasciare il comando prima che i bracci di sollevamento raggiungano la
massima alzata, in quanto con tale manovra si esclude l’intervento di arre-
sto automatico del sensore di posizione.

DISTRIBUTORE IDRAULICO A - Sollevamento


(posizionato sulla scatola del sollevatore) B - Abbassamento

109
USO

Comando da terra del sollevatore (Fig. 35)


Tramite due pulsanti, di solito montati sui parafanghi esterni, è possibile
far salire o scendere il sollevatore.

Il funzionamento è il seguente:
Per tutto il tempo che si preme il pulsante di salita o discesa, il sollevatore
sale o scende.
Per i primi 2" di pressione lo spostamento è a bassa velocità (circa 4,5 gra-
di/sec), successivamente la velocità aumenta (circa 18 gradi/sec).
Comandando la salita, il sollevatore non supererà mai l’impostazione di
massima alzata del pannello di comando.
I tasti esterni funzionano soltanto se il sistema è in stop; se il sistema è in
controllo, non appena si premono i tasti esterni, si passa in stop automati-
camente ed inizia il movimento dei bracci.
Con sistema in blocco i tasti esterni non funzionano.

Fig. 35 - Comando da terra del sollevatore

PER COMINCIARE A LAVORARE SUBITO!


v Avviare il motore
v Sbloccare la centralina tenendo premuto per 3" il tasto 7 Fig. 30
v Selezionare il controllo di sforzo o slittamento (5 Fig. 30)
v Ruotare la manopola 4 Fig. 30 tutta a sinistra
v Comandare la discesa dell’attrezzo (1 Fig. 30)
v Se la velocità di discesa dell’attrezzo non è quella desiderata,
agire sulla manopola 10 Fig. 30
v Con la manopola 3 Fig. 30 regolare la profondità di lavoro.

110
USO

CONTROLLO DELLO SLITTAMENTO


Il controllo di slittamento si abilita agendo sul comando sottoriportato e si
disabilita automaticamente appena viene a mancare il segnale radar per
oltre 1’ e 30"
Per riattivare nuovamente il controllo dello slittamento premere il pulsante
(1 Fig. 27).
Comando attivazione radar
Agendo sul pulsante si attiva il radar. Premendo nuo-
vamente il pulsante il radar viene disattivato.

Spia segnalatrice radar attivato


Si accende quando quando viene premuto il pulsan-
te di comando del radar, indicandone il funziona-
mento.

Comandi radar
A - Pulsante attivazione radar
B - Spia indicatrice attivazione radar
C - Pulsante conta-pezzi

Fig. 36 - Sensore per il controllo dello sforzo


1 - Sensore di sforzo

111
USO

SOLLEVATORE IDRAULICO ANTERIORE

Fig. 37 - Sollevatore frontale

A richiesta il trattore puó essere dotato di sollevatore frontale.


L’azionamento avviene per mezzo di due martinetti idraulici azionati me-
diante il comando elettroidraulico posizionato sotto il volante di guida.
Il comando aziona un distributore a semplice effetto posizionato nella par-
te posteriore del trattore.

Una specifica valvola ammortizza i sovraccarichi ed il controllo di posizio-


ne recupera l’altezza dell’attrezzo.

I bracci di sollevamento sono dotati di stabilizzatori telescopici che per-


mettono sia la regolazione trasversale che la regolazione della larghezza
tra i bracci.

SU TUTTI I TRATTORI EQUIPAGGIATI CON SOLLEVATORE E P.T.O.


FRONTALE ED AVENTI PNEUMATICI DI TIPO NON RINFORZATO, SI
RACCOMANDA VIVAMENTE, PER RAGIONI DI SICUREZZA, DI NON
SUPERARE LA VELOCITÁ DI 25 Km/h QUANDO AL SOLLEVATORE
STESSO SONO APPLICATI CARICHI PESANTI.

112
USO

I bracci di sollevamento possono essere collegati al sollevatore anteriore


in 3 modi diversi:
– Posizione in condizioni normali di lavoro e con zavorra monolitica
– Posizione flottante, per attrezzature larghe che appoggiano al suolo
– Posizione reclinabile, per non aumentare l’ingombro totale del trattore
quando non viene usato il sollevatore anteriore.

Per ottenere la posizione desiderata inserire i perni di collegamento nei


fori come è indicato dalle frecce nelle figure.

IMPORTANTE - Si consiglia, in fase di lavoro del trattore, di portare la za-


vorra nella posizione più alta (martinetti idraulici completamente retratti)
così da mantenere inlterata la posizione di baricentro del trattore ed avere
assicurata la condizione ottimale di aderenza al terreno.

Posizione in condizioni normali di lavoro

113
USO

Posizione flottante

Posizione reclinabile

114
USO

DISTRIBUTORE IDRAULICO AUSILIARIO


Il distributore idraulico ausiliario a doppio effetto (3-6 vie trasformabili an-
che a semplice effetto) serve per operare con attrezzature esterne a co-
mando idraulico.

I comandi sono costituiti da 3 leve poste alla destra dell’operatore.

L’azionamento avviene nel seguente modo:

· Il primo elemento è a doppio effetto, trasformabile in semplice effetto.


La trasformazione avviene svitando di 4-5 giri la vite posizionata nella parte
posteriore del distributore.

· Il secondo elemento offre la possibilità della posizione«FLOAT» (flottante).

· Il terzo elemento (terza leva alla destra dell’operatore) consente di comanda-


re il distributore con ritorno al centro “automatico” (effetto kick-out), lasciando
così libera la mano del conducente.
Può essere trasformato in semplice effetto.

Fig. 38 - Distributore idraulico ausiliario


1 - Prese di olio in pressione con attacchi a sgancio automatico
2 - Rubinetto olio per il comando del sollevatore anteriore

115
USO

Fig. 39 - Targhetta comandi distributori idraulici ausiliari

Agendo sulla leva del distributore con posizione «FLOAT» é possibile


azionare attrezzi «flottanti» (barre falcianti, ecc.) permettendo cosí agli at-
trezzi di seguire i dislivelli del terreno.

NB. Il funzionamento del distributore ausiliario esclude (ad eccezione del-


la posizione «FLOAT») l’azione del sollevatore idraulico.

ATTENZIONE
Riportare la leva di comando nellla posizione neutra non appena il marti-
netto esterno raggiunge il fine corsa, per non mantenere a lungo la massi-
ma pressione nel circuito idraulico evitando così pericolose sollecitazioni.
Qualora non si utilizzasse il distributore ausiliario, le leve dovranno sem-
pre essere in posizione neutra.

116
USO

ATTACCO A 3 PUNTI
L’attacco a 3 punti serve per collegare al trattore gli attrezzi comandati dal
sollevatore idraulico.
Esso opportunamento regolato, è strutturato per portare attrezzi di II e III
categoria.
Il sistema di aggancio dei bracci inferiori di sollevamento e del puntone è
dotato di terminali con agganci rapidi.
I tiranti sono dotati nella parte terminale di asolature flottanti per attrezzi
larghi che si devono adattare alle difformità del terreno.
La regolazione in lunghezza per entambi i tiranti ed il puntone avviene
mediante manicotti dotati di maniglie per l’azionamento.

Fig. 40 - Attacco a 3 punti


1 - Terzo punto
2 - Braccio superiore di sollevamento
3 - Tirante di sollevamento
4 - Stabilizzatore laterale
5 - Braccio inferiore di sollevamento

PER NESSUN MOTIVO TRAINARE ATTREZZI AGGANCIANDOLI AL


PUNTONE.

117
USO

Regolazione dei tiranti di sollevamento

Serve a variare l’inclinazione trasver-


sale degli attrezzi.
La regolazione dei tiranti si effettua:
– sganciando la maniglia D dal fer-
mo C;
– ruotando la maniglia D in senso
orario per allungare il tirante ed in
senso antiorario per accorciare il
tirante;

I tiranti possono essere ancorati ai


bracci inferiori tramita un incerniera-
mento fisso A oppure tramite un asola
B che consente di effettuare un facile
accoppiamento dell’attrezzo e per-
mette all’attrezzo stesso di seguire li-
beramente il profilo del terreno in cer-
te lavorazioni specifiche.

Regolazione idraulica del tirante di sollevamento destro

Il tirante di sollevamento destro a ri-


chiesta può essere dotato di un cilin-
dro idraulico a doppio effetto.

Agendo sul comando (leva(2) del


gruppo di leve di comando dei distri-
butori idraulici ausiliari) si varia la lun-
ghezza del tirante per modificare la
posizione orrizzontale dell’attrezzo,
operazione indispensabile nelle lavo-
razioni in pendio.
Tale operazione è possibile anche
con trattore in movimento.

ATTENERSI SEMPRE ALLE ISTRUZIONI IMPARTITE DAL


FABBRICANTE DI PRODOTTI CHIMICI O DAL COSTRUTTORE DI
ATTREZZATURE NECESSARIE ALLA DISTRIBUZIONE.

118
USO

Regolazione del puntone

La regolazione della lunghezza del


puntone (3 punto attacco attrezzi) ha
lo scopo di assegnare all’attrezzo un
appropriato angolo di incidenza ri-
spetto al terreno.
Accorciando il puntone, l’incidenza
aumenta; allungandolo l’incidenza di-
minuisce.
Normalmente con bracci inferiori di
sollevamento orizzontali, il puntone
deve essere inclinato verso l’alto nel-
la parte posteriore.
La distanza fra bracci inferiori di solle-
vamento e puntone non deve mai es-
sere inferiore a 510 mm per attrezzi di
II categoria e di 640 mm per attrezzi di
III categoria.
Per nessun motivo trainare attrezzi
agganciandoli al puntone.
1 - Staffa di fermo
2 - Puntone
3 - Rotella di blocco

Regolazione idraulica del puntone

Il terzo punto a richiesta può essere


dotato di un cilindro idraulico a doppio
effetto.

Agendo sul comando (leva (3) del


gruppo di leve di comando dei disti-
butori idraulici ausiliari) si varia la lun-
ghezza del 3° punto per modificare
l’incidenza dell’attrezzo con il terre-
no.

119
USO

Regolazione degli stabilizzatori telescopici


Gli stabilizzatori telescopici servono a limitare o impedire gli scuotimenti
trasversali degli attrezzi.

Dovranno essere senza gioco (inserire la spina di fermo nel foro A), du-
rante il trasporto degli attrezzi e quando si lavora con lama livellatrice, ru-
spa, rullo, falciatrice, seminatrice, trivella ed altri attrezzi simili.

Dovranno invece avere un pó di gioco (inserire la spina di fermo nel foro


B), quando si lavora con aratri, erpici, affossatori, coltivatori e attrezzi ana-
loghi; ovvero quando si lavora con lo"sforzo controllato".

La regolazione della lunghezza degli stabilizzatori avviene sfilando la


spina di fermo e ruotando il manicotto di congiunzione delle due estremità
filettate.
Per ruotare il manicotto con facilità inserire un’asta nel foro centrale del
manicotto (posizione C ).

Stabilizzatori telescopici
A - Foro per regolazione stabilizzatori senza gioco
B - Foro per regolazione stabilizzatori con gioco
C - Foro per rotazione manicotto

NEL LAVORO DI TRASPORTO CON CARICHI PESANTI (SUPERIORI


AL PESO DEL TRATTORE) RIDURRE LA VELOCITA’ SOTTO I 15
km/h.

120
USO

Stabilizzatore laterale automatico

Il sistema di stabilizzazione laterale li-


mita il gioco laterale dei bracci inferio-
ri di sollevamento durante il trasporto
e nella posizione di lavoro.

Posizione oscillante = La griffa 1 è


sollevata.

Catena della griffa agganciata corta:


Bracci inferiori di sollevamento rigidi
nella posizione sollevata
Bracci inferiori di sollevamento liberi
nella posizione abbassata

Catena della griffa agganciata lunga:


Bracci inferiori di sollevamento rigidi
in tutte le posizioni.

Stabilizzatore laterale con lunghezza variabile

Esempio:
Per passare dalla Categoria II alla
Categoria III.

Sollevare la griffa 1 , sollevare anche


la staffa 2 dalla posizione bloccata e
girare il manicotto per regolare la lun-
ghezza dello stabilizzatore.

Mettere poi la staffa 2 nella posizione


di bloccaggio.

PRESTARE CURA A NON PROVOCARE PERICOLOSE SCINTILLE


QUANDO SI OPERA NELLE VICINANZE DI DEPOSITO DI
GASOLIO O MATERIALI INFIAMMABILI.
DURANTE IL RIFORNIMENTO DI GASOLIO SPEGNERE IL MOTORE
E RIPULIRE SEMPRE IL TRATTORE DEL GASOLIO VERSATO.

121
USO

GANCIO DI TRAINO POSTERIORE

Il gancio di traino di categoria “C” viene comunemente impiegato per il


traino di attrezzi agricoli e per rimorchi stradali ad uno o più assi.
Per facilitare l’aggancio del rimorchio il gancio di traino può essere fissato
a diverse altezze dal suolo, ricordando che, a parità di ogni altra condizio-
ne, la capacità di traino aumenta all’aumentare dell’altezza da terra del
gancio stesso.

Il gancio di traino di categoria “A” viene comunemente impiegato per il


traino di attrezzi agricoli e per rimorchi stradali ad uno o più assi.
Per facilitare l’aggancio del rimorchio il gancio di traino è costituito da una
barra oscillante regolabile orizzontalmente.

N.B. - Nel libretto di circolazione del trattore é riportato il valore del carico
massimo ammissibile sul gancio (per rimorchi monoassi) e l’altezza mas-
sima ammissibile del gancio per la circolazione su strada (sia per i rimor-
chi monoassi che a più assi) ed il carico massimo rimorchiabile.
Qualora queste norme non venissero rispettate, qualsiasi inconveniente
ricadrebbe sotto la diretta responsabilità dell’utilizzatore.

AVVERTENZA: A nessuno deve essere permesso di salire sulla barra di


traino o sui bracci inferiori di sollevamento con trattore in movimento.

Fig. 41 - Gancio di traino categoria «C»

122
USO

ZAVORRA ANTERIORE

Fig. 42 - Zavorra anteriore

Per trattori che dispongono di sollevatore frontale viene fornita a richiesta


ed é a blocco unico.

É dotata di dispositivo per il prelievo, il posizionamento ed il deposito me-


diante sollevatore.

AVVERTENZA: Prima del collegamento della zavorra i bracci di solleva-


mento devono essere posizionati come indicato in fig. 42.

PER MANTENERE LA NECESSARIA ADERENZA DEL TRATTORE


ZAVORRARE ADEGUATAMENTE IL TRATTORE. RISPETTARE
SEMPRE I CARICHI AMMESSI SUGLI ASSI ED I PESI TOTALI.

123
USO

Fig. 43 - Vista posteriore


1 - Terzo punto attacco attrezzi 9 - Leva di selezione presa di potenza
2 - Tirante sollevamento sinistro 540-1000 giri, (solo per trattori 160 HP)
3 - Tirante sollevamento destro 10 - Presa di corrente per rimorchio
4 - Bracci inferiori di sollevamento 11 - Gancio di traino posteriore
5 - Stabilizzatori telescopici 12 - Presa di potenza
6 - Valvole spurgo aria freni posteriori 13 - Tappo introduzione e livello olio
7 - Terminali ad aggancio rapido trasmissione
8 - Leva regolazione tirante sollevamento
destro

LEGGERE ATTENTAMENTE TUTTE LE ISTRUZIONI DI SICUREZZA


RIPORTATE NEL LIBRETTO DI “USO E MANUTENZIONE” ED
ATTENERSI ALLE ISTRUZIONI DELLE TARGHETTE RIPORTATE
SUL TRATTORE.

CON ALBERI CARDANICI IN MOVIMENTO NON PERMETTERE AD


ESTRANEI DI SOSTARE NELLE IMMEDIATE VICINANZE,
ASSICURARSI SEMPRE CHE LE PROTEZIONI DEGLI ALBERI
SIANO IN BUONE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO.

124
USO

CABINA
La cabina è rispondente alle norme internazionali sia per quanto riguarda
la sicurezza e sia per quanto riguarda il livello di rumorosità all’interno.
Essa è dotata di ventilazione, di riscaldamento e condizionamento.

Essa esiste nelle versioni :

· Cabina con ventilazione e riscaldamento

· Cabina con ventilazione, riscaldamento e condizionamento

LA CABINA E’ RISPONDENTE ALLE NORME INTERNAZIONALI PER


QUANTO RIGUARDA IL LIVELLO DI RUMOROSITA’ ALL’INTERNO.
S I R A C C O M A N D A D I P O R R E AT T E N Z I O N E Q U A N D O S I
EFFETTUANO LAVORAZIONI IN SPAZI RISTRETTI OPPURE IN
AREE DOVE ALTRI EQUIPAGGIAMENTI GENERANO RUMORE. CIO’
PER EVITARE ESPOSIZIONI DELL’UDITO A LIVELLO PERICOLOSO.

Fig. 44 - Cabina
125
USO

Fig. 45 - Accesso al posto di guida (lato destro)

RICORDARSI CHE LE PRESTAZIONI DI STERZATA, DI FRENATA E


DI FUNZIONAMENTO SONO ALTAMENTE INFLUENZATE DAGLI
ATTREZZI COLLEGATI, DAI RIMORCHI TRAINATI E DALLE
ZAVORRE APPLICATE.

NEL LAVORO DI TRASPORTO CON CARICHI PESANTI (SUPERIORI


AL PESO DEL TRATTORE) RIDURRE LA VELOCITA’ SOTTO I 15
km/h.

126
USO

TUTTE LE ATTREZZATURE APPLICATE AL TRATTORE DEVONO


ESSERE APPLICATE CON SICUREZZA.

NELLE OPERAZIORNI DI STACCO E RIATTACCO DEGLI ATTREZZI


USARE LA MASSIMA ATTENZIONE.
NELL’USO DI SUPPORTI PER GLI ATTREZZI, ASSICURARSI CHE
SIANO ADATTI E SUFFICIENTEMENTE ROBUSTI.

Fig. 46 - Accesso al posto di guida (lato sinistro)

127
USO

Portiere: le portiere sono dotate di serratura con chiave.


L’apertura dall’esterno con serratura sbloccata avviene premendo il pul-
sante .
L’apertura dall’interno avviene spingendo la levetta.

Vetri laterali apribili: dotati di maniglia nella parte anteriore. Spinti total-
mente all’esterno vengono tenuti nella posizione dalla maniglia stessa.

Portellone posteriore:portellone posteriore è dotato di maniglia centrale


per l’apertura.
Esso spinto all’indietro viene tenuto in posizione da due ammortizzatori.

Comando tergicristallo e pompa lavavetro: spostando la leva (pag.20)


verso l’operatore, si passa dalla posizione 0 alle posizioni di intermitten-
za - 1ª velocità - 2ª velocità.
Premendo assialmente la leva, si ottiene il lavaggio elettrico del parabrez-
za (inoltre la cabina è dotata di tergilunotto).

Lampada intena di illuminazione cabina: la lampada di illuminazione


della cabina si accende premendo lateralmente la plafoniera luminosa.

Fari di lavoro (anteriori e posteriori): i fari di lavoro sono posizionati nel-


la parte alta della cabina (due anteriori e due posteriori). L’accensione av-
viene agendo sugli appositi interruttori posizionati sul cruscotto.

Tendina parasole avvolgibile : tirandola verso il basso si blocca automa-


ticamente nella posizione desiderata. Azionando il pulsante rosso posto
alla destra del supporto, la tendina si riavvolge automaticamente.

Diffusori orientabili di aerazione : ruotando il commutatore in senso


orario dalla posizione 0 alle posizioni I, II o III, si ottengono tre diverse velo-
cità di ventilazione all’interno della cabina.

128
USO

Fig. 47 - Vista interna della cabina

Specchietti retrovisori: la cabina è dotata di specchi retrovisori laterali


da entrambi i lati. Tali specchi oltre ad essere orientabili possono essere
piegati a contatto della portiera quando è necessario, per evitare interfe-
renze con parti esterne.

Sottotetto della cabina: Il sottotetto è dotato di imbottitura di materiale


isolante per limitare le irradiazioni di calore all’interno della cabina e conte-
nere la temperatura in quelle zone particolarmente soleggiate.
Il sottotetto è inoltre dotato di botola.

La piattaforma della cabina è ricoperta nelle zone di maggior calpestio da


un tappeto a “salda presa”. Si consiglia di mantenere pulito tale tappeto da
terra, fango, ecc., per matenere sicura la salita e la discesa dal trattore.
129
USO

Radio AM/FM: Disponibile a richiesta, è posizionata nel vano anteriore


del sottotetto della cabina.

Orologio digitale al quarzo (con funzione di cronometro): è posizionato


nel vano anteriore del sottotetto.

Sincronizzazione con l’ora esatta, effettuare le seguenti operazioni:

Premere il pulsante (A): per impostare l’ora esatta sul


visualizzatore;

Premere il pulsante (B): per impostare i minuti esatti sul


visualizzatore;

Orologio digitale

130
USO

Fig. 48 - Sottotetto cabina, gruppo ventilazione


1 - Tendina parasole 4 - Griglia di ricircolo
2 - Comando elettroventilatore 5 - Luce spot
3 - Diffusori orientabili 6 - Orologio digitale

VENTILAZIONE

Il gruppo di ventilazione è posizionato nel sottotetto della cabina.


Per l’accensione e la r egol azi one, r uotar e i l commutat or e
dell’elettroventilatore in modo da ottenere la velocità desiderata.

Con ventilazione accesa si crea una leggera pressurizzazione all’interno


della cabina, ciò fa si che l’aria aspirata possa entrare dall’esterno solo at-
traverso il filtro posizionato dietro la griglia frontale.

Il commutatore di comando dell’elettroventilatore può essere azionato


solo con chiave di avviamento inserita.

Il flusso dell’aria viene parzializzato ed orientato posizionando opportuna-


mente i diffusori.

131
USO

L’aria può essere prelevata dall’esterno oppure dall’interno della cabina


agendo sulla griglia di ricircolo.
Griglia di ricircolo completamente chiusa: l’aria viene prelevata totalmente
dall’esterno attraverso la griglia frontale e filtrata da un filtro in carta posi-
zionato sotto la griglia.
Griglia di ricircolo completamente o parzialmente aperta: si ottiene il ricir-
colo dell’aria interna alla cabina.
N.B. -E’ necessario che i diffusori non siano tutti completamente chiusi
per permettere sempre il normale deflusso dell’aria.
Per ottenere una maggiore pressurizzazione della cabina è necessario
prelevare totalmente l’aria dall’esterno, quindi la griglia di ricircolo dell’aria
interna dovrà essere totalmente chiusa.

IL FILTRO DI «CARTA» DELLA CABINA NON E’ IDONEO PER I


TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI; ESSO DEVE ESSERE
SOSTITUITO CON QUELLO A «CARBONE ATTIVO» FORNIBILE
COME OPZIONALE. E’ NECESSARIO COMUNQUE SOSTITUIRE,
DOPO IL TRATTAMENTO, IL FILTRO A «CARBONE ATTIVO» CON
QUELLO DI «CARTA»; POICHE’ SOLO QUEST’ULTIMO E’ IDONEO
PER LA FILTRAZIONE DELL’ARIA DALLE PARTICELLE SOLIDE.

Fig. 49 - Configurazione dell’impianto di ventilazione


A - Morsettiera D - Bocchette di diffusione
B - Filtro aria E - Griglia di ricircolo
C - Elettroventilatore

132
USO

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
L’impianto si accende e si regola agendo sulla manopola di comando situa-
ta sulla parte laterale destra del cruscotto ed inserendo l’elettroventilatore
posizionando il commutatore sulla velocità desiderata (pag. 13).
Un veloce riscaldamento della cabina si ottiene ruotando la manopola di co-
mando a fine corsa ed inserendo l’elettroventilatore sulla 2a velocità, (oppu-
re sulla 3a velocità nel caso si disponga di riscaldamento potenziato).
In caso di sbrinamento del parabrezza agire sul defroster per far defluire
l’aria necessaria dalle feritoie poste sopra il cruscotto, che in nessun caso
devono essere coperte od occluse.
Raggiunta la temperatura desiderata regolare a piacere l’impianto.

N.B. - Per un ottimale funzionamento dell’impianto, il motore deve girare


oltre i 1600 giri/min.

Fig. 50 - Configurazione dell’impianto di riscaldamento


A - Ventilatore riscaldamento a 2 velocità
B - radiatore acqua
C - Collettore acqua raffreddamento motore
D - Scatola portafusibili
E - Filtro aria
F - Grigli di ricircolo aria
G - Diffusori orientabili
H - Ventilatore a 3 velocità
I - Tubo ritorno acqua
L -Tubo di mandata acqua

133
USO

AVVERTENZA: Prima di avviare il motore, accertarsi sempre che


l’impianto sia spento (basta spegnere la ventilazione) per evitare di so-
vraccaricare la batteria.
Se l’impianto ha lavorato per molto tempo al massimo non bisogna spe-
gnerlo di colpo, ma lasciarlo prima funzionare per circa 20 secondi al mini-
mo.

Configurazione dell’impianto
Il gruppo di riscaldamento è posizionato sotto il cofano e fissato di-
rettamente al frontale della cabina in modo tale che nel caso di smon-
taggio della medesima rimane fissato ad essa.
L’impianto di riscaldamento utilizza per il proprio funzionamento il li-
quido del circuito di raffreddamento del motore.

Nel caso di mancato funzionamento dell’impianto controllare il fusi-


bile posizionato nella morsettiera posta sotto il cruscotto.
Se dopo l’accensione dell’impianto non si avverte subito l’uscita
dell’aria dai diffusori, spegnere subito l’impianto e provvedere alla
ricerca dell’inconveniente.

Fig. 51 - Sottotetto cabina, gruppo di condizionamento


1 - Comando elettroventilatore 3 - Diffusori orientabili
2 - Potenziometro impianto di 4 - Griglia di ricircolo
condizionamento

134
USO

IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO
L’impianto è strutturato per assicurare all’interno della cabina una tempe-
ratura ottimale ed assicurare un impiego sicuro ed esente da rischi.
Consigliamo comunque di non intervenire mai personalmente
sull’impianto ma di rivolgersi a personale specializzato.

Si raccomanda di non avvicinare fiamme libere all’impianto, in quanto in


presenza di eventuali fughe di gas refrigerante (R134 a), si può originare
la formazione di un gas letale.

Fig. 52 - Configurazione dell’impianto di ventilazione, riscaldamento


e condizionamento
A - Ventilatore a 3 velocità F - Evaporatore N - Collettore liquido
B - Filtro aria G - Condensatore Raffreddamento motore
C - Bocchette di diffusione I - Compressore O - Tubo di mandata
D - Griglia di ricircolo L - Ventilatore a 2 velocità P - Tubo di ritorno
E - Deflettore Defroster M - Radiatore riscaldamento

135
USO

Non allentare per nessun motivo i raccordi ne’ manomettere le tubazioni,


inoltre non togliere il tappo dell’olio posizionato sul compressore in quanto
all’interno del circuito il gas è sotto pressione.
Il refrigerante può provocare ustioni da congelamento, in caso di incidente
procedere nel seguente modo:

- Se il refrigerante dovesse colpire gli occhi, lavarli immediatamente con


gocce di olio minerale e successivamente con una soluzione di acido bori-
co ed acqua (un cucchiaino di acido diluito in 1/4 di litro di acqua). Quindi
richiedere l’intervento del medico.

- Se il refrigerante colpisse la pelle congelandola, riscaldare la zona lesa


con acqua fredda e successivamente applicarvi una crema grassa.

AVVERTENZA : LAVORANDO IN AMBIENTI MOLTO POLVEROSI, qualo-


ra si rendesse neccessario aumentare la pressurizzazione della cabina per
evitare infiltrazioni di polvere, si consiglia di chiudere le bocchette di ricircolo.

Comandi dell’impianto
L’impianto di condizionamento può funzionare soltanto quando il motore
del trattore è in moto e dopo l’inserimento dell’elettroventilatore.
L’impianto permette di ottenere aria fresca e deumidificata.

Funzionamento
Inserire l’elettroventilatore (1 fig. 51) posizionandolo sulla velocità deside-
rata: quindi agire sul potenziometro di condizionamento (2 fig. 51), tenen-
do presente che ruotandolo in senso orario si ottiene una progressiva
diminuzione della temperatura all’interno della cabina.
Per ottenere una maggior efficienza dell’impianto, parte dell’aria condizio-
nata immessa in cabina viene aspirata dall’ambiente interno. La parzializ-
zazione avviene regolando la posizione della griglia (4 fig. 51): con ciò si
regola la quantità di aria aspirata all’interno della cabina nella proporzione
del 5-15%.
Per ottenere un raffreddamento della cabina consigliamo:
– aprire totalmente i diffusori orientabili;
– ruotare prima il comando dell’elettroventilatore e dopo il potenziome-
tro al massimo;
– se il trattore è stato esposto per parecchio tempo al caldo, aprire per
alcuni secondi le portiere, in modo tale da far defluire l’aria calda;
– per ottenere la temperatura desiderata regolare a piacere l’impianto,
agendo sul potenziometro.

Dopo alcuni minuti di funzionamento il vetrino spia posto sopra il filtro disi-
dratatore deve apparire limpido e privo di bollicine.
In caso contrario spegnere l’impianto e rivolgersi al nostro personale spe-
cializzato.
136
USO

Fig. 53 - Portella di collegamento con attrezzature esterne


1 - Pulsante
2 - Portella

Portella per il passaggio dei comandi di attrezzature esterne all’interno


della cabina: la cabina è dotata nella parte posteriore destra di una portella
che consente il passaggio di bowden all’interno per il comando di attrezza-
ture collegate al trattore.
L’apertura della portella avviene premendo il pulsante 1 e sollevando e ri-
baltando il coperchio 2 all’indietro.
137
NORME DI MANUTENZIONE
MOTORE
FILTRO ARIA

Il filtraggio dell’aria avviene mediante un filtro di carta pieghettata protetto


da una custodia e contenuto in un cilindro di lamiera metallica.

Periodicamente: controllare l’efficenza della valvola di scarico polvere


del filtro aria.

AVVERTENZA: L a cartuccia interna del filtro non ha funzione filtrante.


Essa ha lo scopo di impedire l’entrata di particelle solide nel collettore di
aspirazione quando la cartuccia filtrante viene smonata.

Fig. 54 - Vano anteriore motore - lato destro


1 - Valvola scarico polvere
2 - Filtro aria
3 - Radiatore raffreddamento olio trasmissione, guida idrostatica e P.T.O. Anteriore
4 - Filtro olio P.T.O. anteriore
5 - Compressore per impianto di condizionamento
6 - Condensatore per impianto di condizionamento
7 - Intercooler

138
MANUTENZIONE

All’accensione della spia di intasa-


mento filtro aria, pulire l’elemento fil-
trante.

Avvertenza
É importante che la spia segnalatrice
d’intasamento filtro aria sia sempre in perfetta ef-
ficienza, il controllo può essere eseguito accen-
dendo il motore e ostruendo temporaneamente
l’ingresso dell’aria nel tubo di aspirazione (evita-
re di usare direttamente le mani per tale opera- Lavaggio della cartuccia filtrante
zione). La cartuccia filtrante deve essere sempre
in perfetta efficienza di funzionamento; in caso
contrario si deve effettuare la pulizia o il lavaggio.

Pulizia mediante aria compressa


Questo metodo si applica quando la cartuccia fil-
trante è intasata di polvere. Si dirige un getto
d’aria compressa, alla pressione massima di 6,8
bar, dall’interno verso l’esterno della cartuccia fil-
trante, estendendoil getto lungo le linee della
pieghettatura della carta, fino all’eliminazione di
tutta la polvere. Pulizia della cartuccia filtrante mediante
Lavaggio mediante acqua aria compressa
Questo metodo è particolarmente indicato quan-
do la cartuccia filtrante è ostruita da sostanze
oleose e consiste nel lavare la cartuccia filtrante
in acqua pura. Sciacquare la cartuccia mediante
un getto d’acqua diretto dall’interno verso
l’esterno, alla pressione massima di 2,9 bar. La-
sciar asciugare la cartuccia per 24 ore a tempe-
ratura ambiente in luogo privo di polvere.
Rimontaggio della cartuccia
Provvedere alla pulizia interna del corpo filtro
con uno straccio aciutto ed accertarsi che la car-
tuccia non abbia subito deformazioni. Verificare Eliminazione dei residui rimasti sulla
inoltre che la carta della cartuccia filtrante non cartuccia filtrante mediante un getto
presenti lacerazioni introducendo una sorgente d’acqua
luminosa all’interno della cartuccia stessa con-
trollandone visivamente l’esterno; in mancanza
di una sorgente luminosa, controllare attenta-
mente la superficie esterna della carta pieghet-
tata.
Provvedere alla sostituzione della cartuccia fil-
trante dopo 6 pulizie; Se però si dovessero ri-
scontrare dei fori o delle lacerazioni, anche di
piccola entità, si deve sostituire immediatamente
la cartuccia filtrante.
Controllo dello stato della carta pieghet
La cartuccia interna di sicurezza non deve esse- tata della cartuccia filtrante mediante
re mai pulita, ma solo sostituita dopo 3 pulizie una
della cartuccia principale.
139
MANUTENZIONE

Fig. 55 - Lato destro motore


1 - Tappo introduzione olio motore 4 - Radiatore olio motore
2 - Astina di livello olio e tappo 5 - Pompa alimentazione gasolio
di scarico olio dalla coppa 6 - Alternatore
3 - Filtri olio motore 7 - Regolatore motore.

RAFFREDDAMENTO CON LIQUIDO AKROS FREEZE


Ogni 150 ore: controllo della cinghia del ventilatore. Controllare l’esatta
tensione della cinghia premendo con un dito a metà del tratto più lungo;
tale flessione deve essere di circa 20 mm.
In caso di regolazione, spostare l’alternatore allentando i due bulloni di fis-
saggio.
N.B.- La cinghia deve essere sostituita non appena presenta sfilacciature
o usure sui fianchi.
Periodicamente: controllare il livello del liquido di raffreddamento motore
contenuto nel serbatoio di espansione.
Tale livello deve essere a circa metà serbatoio e comunque mai al di sotto
della tacca del minimo.

N.B.- Il circuito di raffreddamento funziona sotto pressione: la pressione


viene regolata attraverso il tappo del radiatore il quale, di conseguenza,
non deve mai essere tolto a motore caldo.
La sovrapressione viene eliminata ruotando il tappo sino al primo fermo ed
in seguito tolto completamente.
140
MANUTENZIONE

Fig. 56 - Sistema di raffreddamento con liquido AKROS FREEZE

LIQUIDO REFRIGERANTE AKROS FREEZE


E’ costituito da una miscela anticongelante.
Tale miscela, oltre ad impedire il congelamento fino a -38°C, ha propietà
antiossidanti, anticorrosive, antischiuma ed antiincrostanti.

La quantità di miscela anticongelante contenuta nel circuito di raffredda-


mento è di 16 litri.

ATTENZIONE - Se il trattore è dotato di cabina con impianto di riscalda-


mento, la quantità di miscela anticongelante va maggiorata di 2 litri circa.

Ogni 1200 ore di lavoro (oppure ogni 2 anni) sostituire il liqudo anticon-
gelante e lavare il circuito.
Provvedere alla pulizia del circuito di raffreddamento mediante apposito
detergente.

Procedere nel seguente modo:

– Svuotare il circuito di raffreddamento;

– Rifornire il circuito con liquido AKROS FREEZE, quindi far girare il


motore per alcuni minuti e rabboccare.

É indispensabile usare il liquido refrigerante AKROS FREEZE, che viene


regolarmente fornito dal nostro Servizio Ricambi.

141
MANUTENZIONE

Fig. 57 - Vano anteriore del motore (lato sinistro)


1 - Depressostato filtro aria motore
2 - Filtro disidratatore impianto di condizionamento

TERMOSTATI
Nel circuito di raffreddamento sono inseriti due termostati che impedisco-
no al liquido refrigerante di circolare nel radiatore, e perciò di raffreddarsi,
finchè il liquido stesso non raggiunga una temperatura sufficiente ad assi-
curare il buon funzionamento del motore (circa 85°C).

Qualora vi siano dubbi sul funzionamento del termostato, farlo controllare


da personale competente.

RISPETTARE SEMPRE LE REGOLE CHE REGOLANO IL TRAFFICO.

142
MANUTENZIONE

Fig. 58 - Lato sinistro motore


1 - Motorino d’avviamento 7 - Rubinetto di scarico acqua dal circuito
2 - Radiatore acqua motore di raffreddamento del motore
3 - Cinghie gruppo ventilatore 8 - Intercooler
4 - Turbocompressore 9 - Rilevatore temperatura acqua motore
5 - Resistenza per termoavviatore
6 - Pressostato olio motore

LUBRIFICAZIONE

Ogni 10 ore: controllo del livello dell’olio. Tale livello deve essere compre-
so fra le tacche di massimo e minimo dell’astina.

Entro le prime 50 ore: cambio dell’olio e sostituzione del filtro.

Ogni 300 ore: sostituzione dell’olio motore e del filtro olio.


AVVERTENZA - Si raccomanda di usare esclusivamente il gasolio delle
marche esistenti in commercio il cui contenuto di zolfo non è superiore allo
0,5%.
Nel caso questo valore dovesse venir superato gli intervalli di tempo tra i
cambi dell’olio indicati nelle tabelle di manutenzione devono venir dimez-
zati.

143
MANUTENZIONE

ALIMENTAZIONE

Pompa di alimentazione
Applicata sul carter della distibuzione, non necessita di cure particolari.
Nel caso di difficoltà di alimentazione, smontare e pulire (o sostituire) il fil-
tro interno e le valvoline.
Serbatoio combustibile:Silver 160-180 230 l (360l con serbatoio ausiliario)

Filtro gasolio

E’ formato da due elementi con cartuccia intercambiabile che trattengono


le particelle solide contenute nel liquido.

Ogni 50 ore: scaricare l’eventuale acqua contenuta nella vaschetta infe-


riore.

Ogni 300 ore: sostituzione delle cartucce filtranti.


Svitare le viti nel corpo superiore e rimuovere gli anelli di tenuta e le va-
schette.
Rimuovere le cartucce e sostituirle con quelle nuove originali e dello stes-
so tipo.
Controllare che la tenuta tra le nuove cartucce ed il coperchio sia perfetta.
Montare le vaschette inferiori ed avvitare le viti di fissaggio.

Spurgo acqua del filtro gasolio


Quando si riscontra sul fondo delle vaschette in vetro la presenza di ac-
qua, azionare la pompa di alimentazione, svitare le viti di spurgo nel corpo
inferiore ed attendere la fuoriuscita di combustibile privo di bolle d’acqua.
Disaerazione del ciruito di alimentazione
Tale operazione si deve compiere quando vi sia presenza di aria nei circui-
ti di alimentazione a seguito di smontaggio dei loro componenti, svuota-
mento completo del serbatoio gasolio o a scarsa tenuta dei condotti e dei
loro raccordi.

In queste condizioni il motore non va in moto oppure si ferma. Per elimina-


re l’aria è sufficiente allentare la vite situata sopra il filtro gasolio e azionare
manualmente la pompa di alimentazione fino a quando il gasolio non fuo-
riesce privo di bollicine d’aria.

N.B. - accertarsi che agendo sulla leva di comando della pompa si ravvisi
una certa resistenza. In caso contrario azionare il motorino d’avviamento
in modo da individuare la posizione di innesco (camme di comando albero
distribuzione a punto morto superiore).

144
MANUTENZIONE

Fig. 59 - Filtri carburante


1 - Vite spurgo acqua dal filtro
2 - Vite spurgo aria dal filtro
3 - Vite fissaggio cartuccia filtrante

INIEZIONE

Pompe d’iniezione

Sono immerse nel basamento motore ed azionate dall’albero della distri-


buzione. Non necessitano di manutenzione.
Ogni 1200 ore: farle controllare da un’officina specializzata.

Iniettori

Non richiedono cure particolari.


Ogni 600 ore: farli pulire da un’officina specializzata.

Punterie

Ogni 600 ore:registrazione del gioco delle valvole di aspirazione e di sca-


rico, da effettuarsi presso un nostro centro d’assistenza.

145
MANUTENZIONE

IMPIANTO ELETTRICO

Batteria elettrica

Deve essere sempre perfettamente pulita e asciutta nella sua parte supe-
riore.Togliere le eventuali tracce di solfati con uno straccio imbevuto di una
soluzione di ammoniaca. I morsetti devono essere sempre ben serrati e
protetti con vaselina pura.

Anche se la batteria è del tipo senza manutenzione consigliamo di verifi-


care periodicamente il livello dell’elettrolita che deve risultare circa mm 10
al di sopra del bordo superiore delle piastre. Se fosse necessario, ripristi-
nare il livello usando solo acqua distillata. In estate i controlli del livello
dell’elettrolita devono essere più frequenti che durante la stagione fredda;
tali controlli devono avere periodicità almeno settimanale.

Valvole fusibili

L’impianto elettrico é protetto da valvole fusibili riunite in una morsettiera di


plastica posizionata sul lato sinistro del cruscotto. Quando qualche com-
ponente dell’impianto elettrico non funziona, controllare la valvola fusibile
che lo riguarda ed eventualmente sostituirla. In caso improvviso di guasto
sostituire temporaneamente il fusibile avente una funzione essenziale (ad
esempio un faro) con uno di minore importanza.

Alternatore

L’alternatore, dotato di un regolatore incorporato, non richiede alcuna ma-


nutenzione; é indispensabile attenersi alle seguenti norme:

1 Non interrompere mai il circuito alternatore-batteria quando il motore


é in moto, per esempio staccando il morsetto della batteria;
2 É consigliabile, prima di innestare un carica batteria, scollegare i mor-
setti della batteria stessa;
3 Assicurarsi che le spie dell’alternatore e di insufficiente pressione olio
motore si accendano quando la chiave d’avviamento viene portata
sulla posizione 1; in caso contrario, sostituirle;
4 Nel caso si dovessero eseguire saldature elettriche sul trattore, è con-
sigliabile tenere la massa il piú vicino possibile al punto di saldatura e
staccare tutti i cavi elettrici dell’alternatore, del motorino d’avviamento
e della batteria, onde evitare danneggiamenti.

Motorino d’avviamento

Ogni 1200 ore: farlo controllare da personale specializzato.

146
MANUTENZIONE

PRECAUZIONI PER APPARECCHIATURE ELETTRONICHE

Sul trattore sono installati apparecchi elettrici e diversi componenti elettro-


nici assai delicati.

Su questi apparecchi elettronici sono previsti accorgimenti protettivi inter-


ni ed esterni, tuttavia occorre:

– Spegnere il quadro prima di qualsiasi intervento su componenti elettri-


ci

– Evitare assolutamente l’uso di cacciaviti o lampadine per rilevare la


presenza di corrente; utilizzare solo strumenti diagnostici appropiati
(tester)

– Collegare e scollegare i connettori con piccolo sforzo; non adoperare


cacciaviti per far leva nella sconnessione e rispettare la polarità nella
connessione

– In presenza di un guasto ad una zona gestita da una centralina elettro-


nica, non sostituire subito la centralina, analizzare prima il corretto
funzionamento di sensori ed attuatori.

– Nel sostituire centraline elettroniche difettose, svitare solo le viti di fis-


saggio, evitando di toccare altre viti che potrebbero essere punti di ta-
ratura

– Attenzione all’ossidazione dei contatti di sensori o connettori

– Evitare l’uso di saldatori ad arco nei pressi di circuiti elettrici

– Di norma i sensori sono montati a distanze calibrate. Evitare di sostitu-


ire rondelle o di variare la distanza dei controdadi di bloccaggio

– Evitare cortocircuiti o inversioni di polarità

– In presenza di dispositivi o sistemi controllati da microprocessori, non


scollegarli mai quando sono alimentati; portare sempre la chiave di
avviamento sulla posizione “STOP”

147
MANUTENZIONE

– Se il trattore deve essere riverniciato con passaggio in forno, è oppor-


tuno togliere gli apparecchi elettronici del trattore

– Evitare di provare la presenza di tensione mediante scintillamento,


vale a dire, mediante corto circuito fra cavi o verso massa

– Non invertire la polarità o scambiare fili ai connettori multipli.

CONTROLLO DI UN SISTEMA ELETTRONICO

Elementi da controllare:
– Sensori
– Centraline
– Attuatori
1) Verifica alimentazione del sistema:
– arrivo corrente al connettore che si innesta sull’apparecchio
– arrivo corrente dal connettore
– collegamento a massa
– corretto valore della tensione
2) Verifica componenti a valle:
– Sensori
3) Verifica componenti a monte.

LEGGERE ATTENTAMENTE TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE


NEL LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE DE TRATTORE PRIMA
DELL’UTILIZZO ED OSSERVARLE ATTENTAMENTE DURANTE IL
FUNZIONAMENTO.

148
MANUTENZIONE

Scatola portafusibili

NELLA MANIPOLAZIONE DELLE BATTERIE:


- EVITARE DI RESPIRARE I GAS PRODOTTI DALLA SOLUZIONE
ACIDA (nel caso di ingerimento dell’acido, bere acqua o latte in ab-
bondanza, successivamente bere magnesia, uova sbattute o olio ve-
getale; quindi richiedere immediatamente l’intervento del medico)

- USARE L’APPROPRIATA PROCEDURA PER LA CARICA

- RIPULIRE LE PARTI EVENTUALMENTE SPORCHE DI SOLUZIONE


ACIDA E SE SI TRATTA DI MANI, NEUTRALIZZARLA CON CALCE
SPENTA O BICARBONATO DI SODA. NEL CASO SI TRATTASSE DI
OCCHI RISCIACQUARE ABBONDANTEMENTE PER 10 FINO A 15
MINUTI, QUINDI RICHIEDERE L’INTERVENTO DEL MEDICO.

149
MANUTENZIONE

FRIZIONE
Il comando idrostatico di innesto della fizione elimina ogni necessità di re-
gistrazione della posizione del pedale di comando.

In caso di cattivo funzionamento della frizione, rivolgersi a un nostro cen-


tro di assistenza

Fig. 60 - Serbatoio olio freni


1 - Serbatoio olio freni
2 - Rubinetto impianto di riscaldamento

150
MANUTENZIONE

CAMBIO, DIFFERENZIALE E RIDUTTORI POSTERIORI


Il trattore é dotato di un filtro A da 15 micron installato sul circuito olio in ri-
torno dalla guida idrostatica ed in mandata alle centraline idrauliche dei
comandi idrostatici e della trasmissine del cambio. Il filtro è posto sul lato
destro del trattore ed è di tipo a cartuccia intercambiabile.
Sul tratto del tubo di aspirazione olio è posizionato un filtro B con una ca-
pacità filtrante di 30 micron; Il filtro va sostituito dopo le prime 150 ore di la-
voro e successivamente ogni 1200 ore di lavoro. Per la sostituzione dei
filtri basta svitare le cartucce (che sono di tipo intercambiabile).

Sul tratto del tubo di aspirazione olio per il sollevatore e distributori idraulici
ausiliari, sono posizionati in parallelo due filtri C - D con una capacità fil-
trante di 30 micron; Pure tali filtri vanno sostituiti dopo le prime 150 ore di
lavoro e successivamente ogni 1200 ore di lavoro. Per la sostituzione dei
filtri basta svitare le cartucce (che sono di tipo intercambiabile).

Inoltre sul circuito di mandata alla lubrificazione forzata dell’albero prima-


rio è posizionato un filtro E con una capacità filtrante di 160 micron; Il filtro
va sostituito dopo le prime 150 ore di lavoro e successivamente ogni 1200
ore di lavoro.

Per la sostituzione del filtro E basta allentare le 2 fascette di fissaggio del


filtro con i manicotti in gomma.

151
MANUTENZIONE

AVVERTENZA: All’accensione della spia d’intasamento , provvede-


re alla sostituzione dei filtri olio.

N.B. - I filtri della trasmissione si considerano intasati quando, con olio cal-
do e con motore al regime di lavoro, la spia d’intasamento rimane accesa.

Modalità per la sostituzione dei filtri dell’olio


– Piazzare una bacinella sotto i filtri.
– Svitare le cartucce.
– Oliare le cartucce dei filtri con lo stesso olio del cambio.
– Avvitare a fondo manualmente le cartucce.
– All’avviamento del motore controllare la perfetta tenuta delle guarni-
zioni.
– Controllare il livello dell’olio del cambio

Controllo del livello dell’olio


· Il trattore deve essere parcheggiato su una superficie orizzontale.
· Il motore deve essere acceso e con il freno di stazionamento aziona-
to.
· l’attacco a tre punti deve essere abbassato.
· Le leve di comando dei distributori idraulici devono essere nella posi-
zione di neutro.
Il controllo del livello dell’olio deve
essere sempre effettuato con mo-
tore in moto e funzionante basso
regime (circa 1000 giri/min). Inol-
tre è necessario tenere il solleva-
tore posteriore ed anteriore (se
montato) completamente abbas-
sati.
Il controllo del livello dell’olio av-
viene svitando il tappo dotato di
astina posizionato sul supporto
posteriore sinistro vicino alla sca-
tola del cambio.

Introdurre nel caso sia necessario l’olio della qualità prescritta fino a quan-
do il livello ha raggiunto la tacca superiore dell’astina.
Riavviare il motore per alcuni minuti e ricontrollare il livello dell’olio.

Effettuato il ripristino del livello, chiudere il foro d’introduzione olio con il re-
lativo tappo dotato di astina

152
MANUTENZIONE

Sostituzione dell’olio
Quando si effettua la sostituzione dell’olio è necessario scaricare anche
quello contenuto nel sollevatore e nel circuito dello sterzo idrostatico in
quanto questi gruppi utilizzano per il loro funzionamento lo stesso olio
contenuto nella scatola cambio. Nell’occassione provvedere anche alla
sostituzione dei filtri.
Per la sostituzione dell’olio delle scatole cambio (anteriore e posteriore)
procedere nel seguente modo:
– Togliere il coperchio del sollevatore e svitare il tubo di livello olio.
– Togliere i cinque tappi C posizionati sotto la scatola cambio anteriore po-
nendo prima in corrispondenza di ognuno di essi una bacinella di raccolta.
– Togliere i due tappi E posizionati sotto la scatola cambio posteriore ed
il tappo D situato nella parte posteriore ponendo prima in corrispon-
denza di ognuno di essi una bacinella di raccolta.
– Togliere il tappo con astina di livello olioA posizionata nel supporto po-
steriore sinistro.
– Sostituire i filtri olio posizionati sul lato sinistro della scatola del cam-
bio.

– Avvitare i cinque tappi di scarico e provvedere al rifornimento di olio


nella scatola cambio anteriore attraverso il foro B (circa 40 litri) e co-
munque fino al raggiungimento del livello indicato dal tappo spia F po-
sto sul lato anteriore destro della scatola cambio. Chiudere il foro di
introduzione olio con il relativo tappo.
– Avvitare i tre tappi di scarico e rifornire di olio la scatola cambio posterio-
re attraverso il foro A (circa 73), fino al raggiungimento del livello massi-
mo indicato dalla tacca dell’astina posta nel supporto ruota posteriore.
– La quantità totale di olio necessaria deve essere ripartita approssima-
tivamente come indicato in figura.

153
MANUTENZIONE

– Effettuato il riempimento, chiudere i fori d’introduzione olio con i relati-


vi tappi e far girare il motore per alcuni minuti.
– Verificare il livello dell’olio attraverso il tappo visualizzatore, situato
nella parte anteriore della scatola cambio, e mediante l’astina di livello
situata nel supporto posteriore e, eventualmente, rabboccare.

Avvertenza: Durante lo scarico dell’olio usato fare attenzione perchè l’olio


se troppo caldo potrebbe provocare delle ustioni.

É necessario versare negli appositi contenitori l’olio usato e consegnarlo


successivamente ad un centro speciale di raccolta.

Il trattore è dotato di un radiatore di raffreddamento e filtraggio dell’olio del-


la guida idrostatica e del cambio. Tale radiatore si trova nella parte anterio-
re del vano motore. Per la manutenzione vedere le istruzioni riportate a
pagina.
N.B. - Anche solo pochi minuti di funzionamento senza olio possono cau-
sare il grippaggio delle pompe.

Manutenzione del ponte posteriore


Ingrassaggio

Frequentemente come descritto


nella tabella della manutenzione è
necessar i o pr ovveder e
all’ingrassaggio dei cuscinetti dei
semiassi (uno per parte come in-
dicato in figura).

Iniettare del grasso utilizzando un


dosatore a pompetta (3 - 4 pom-
pate al massimo).

Manutenzione dello sterzo idrostatico


Verificare che le tubazioni non presentino rotture o incrinature e che non vi
siano trafilamenti d’olio dai raccordi o dal corpo distributore.

All’accensione della spia d’intasamento filtro : sostituire il filtro.


Verificare che le tubazioni non presentino rotture o incrinature e che non vi
siano trafilamenti d’olio dai raccordi o dal corpo distributore.

154
MANUTENZIONE

STERZO IDROSTATICO
Ogni 50 ore: ingrassare il perno d’incernieramento del martinetto (1
fig.61).
All’accensione della spia d’intasamento filtro: sostituire il filtro (A fig. a
pag. 151).
Verificare che le tubazioni non presentino rotture o incrinature e che non vi
siano trafilamenti d’olio dai raccordi o dal corpo distributore.
Quando necessario, provvedere allo spurgo d’aria del circuito di comando
dello sterzo allentando i due raccordi sul martinetto e ruotando il volante
nei due sensi (con motore in moto) fino a quando l’olio che fuoriesce dai
raccordi sia privo di bolle d’aria.
Riavvitare quindi i raccordi e rabboccare il livello dell’olio della scatola
cambio attraverso il foro posizionato sul lato posteriore destro.

N.B. - Anche solo pochi minuti di funzionamento senza olio possono cau-
sare il grippaggio della pompa.

Fig. 61 - Lato sinistro ponte anteriore


1 - Ingrassatore perno incernieramento 5 -Valvola sfiato olio mozzi
martinetto guida idrostatica 6 - Ingrassatore snodo martinetto
2 - Raccordo tubi guida idrostatica
3 - Valvola spurgo aria freni
4 - Rilevatore dell’angolo di sterzata per di -
spositivo S.B.A.

155
MANUTENZIONE

TRAZIONE ANTERIORE 4 Ruote Motrici


Differenziale
Ogni 150 ore: verificare il livello dell’olio attraverso l’apposito foro (2 fig.
63).
Ogni 1200 ore: cambiare l’olio scaricandolo dall’apposito foro (2 fig. 62) e
introducendolo dal foro (6 fig. 61).

Mozzi riduttori
Ogni 150 ore: controllo del livello dell’olio.
Deve raggiungere il bordo inferiore del foro d’introduzione olio (3 fig. 62).
Ogni 1200 ore: cambiare l’olio scaricandolo dal foro (4 fig. 62).

Bronzine di oscillazione del ponte anteriore


Ogni 50 ore: ingrassaggio (1 fig. 62 e 63).

Fig. 62 - Ponte anteriore


1 - Ingrassatore perno anteriore di oscillazione
2 - Tappo di scarico olio differenziale anteriore
3 - Tappo introduzione livello olio mozzi riduttori
4 - Tappo scarico olio mozzi riduttori

156
MANUTENZIONE

Fig. 63 - Vista inferiore ponte anteriore


1 - Ingrassatore perno posteriore di oscillazione
2 - Tappo introduzione e livello olio ponte anteriore

BLOCCAGGIO DIFFERENZIALI
Periodicamente: controllare l’innesto del bloccaggio differenziali.

FRENI ANTERIORI E POSTERIORI


Il comando idrostatico dei freni elimina ogni necessità di registrazione del-
la posizione dei pedali di comando.

Spurgo dell’aria dal circuito idraulico


In caso di cattivo funzinamento dei freni, rivolgersi a un nostro centro di as-
sistenza oppure verificare se ci sia presenza d’aria nel circuito idraulico
agendo nel seguente modo:
– rendere indipendenti i due pedali dei freni, sganciando l’apposito chivi-
stello (4 fig. 15): quindi portare in posizione OFF il comando (1 fig. 26),
– azionare più volte il pedale destro;
– tenendo quindi schiacciato a fondo il pedale, svitare leggermente e ri-
chiudere subito dopo la relativa valvola di spurgo aria (2 fig. 64) del
freno posteriore destro.

157
MANUTENZIONE

Tale operazione va ripetuta più volte fino a che dalla valvola di spurgo fuo-
riesca olio privo di bolle d’aria.
Ripetere queste operazioni sul freno anteriore destro, agendo sulla relati-
va valvola di spurgo (1 fig. 64).
Agire con le stesse modalità per il freno anteriore sinistro e posteriore sini-
stro agendo sulle relative valvole di spurgo.

Fig. 64 - Valvole spurgo aria circuito freni


1 - Valvola spurgo aria freno sinistro anteriore
2 - Valvola spurgo aria freno sinistro posteriore

Registrazione del freno di stazionamento: si effettua agendo sul tirante


di comando, tenendo presente che il gioco della leva a mano deve essere
di 3-4 denti.
Una spia posizionata sul cruscotto, si accende quando il livello dell’olio nel
serbatoio è al minimo.

FRENATURA IDRAULICA PER RIMORCHIO


Il trattore può essere dotato, a richiesta, di impianto per la frenatura idrauli-
ca del rimorchio.
L’olio utilizzato viene intercettato dal circuito idraulico principale del tratto-
re per mezzo di un apposito distributore.
Tale distributore viene azionato da una valvola collegata idraulicamente
sul comando idrostatico dei freni del trattore.
Per rimorchi con freno di sicurezza l’impianto è munito di uno specifico di-
stributore.
158
MANUTENZIONE

Tale distributore è dotato di comando ON-OFF che permette al distributo-


re di essere collegato idraulicamente, posizione ON; oppure escluso, po-
sizione OFF.
Con chiave inserita quando il comando sarà in posizione OFF sul cruscot-
to si accenderà un’apposita spia, la stessa che segnala una pressione in-
sufficiente per azionare la frenatura sul rimorchio.
Il freno a mano agisce inoltre su tale distributore per consentire la frenatu-
ra del rimorchio quando esso viene azionato.
N.B. - Per qualsiasi registrazione all’impianto di frenatura rivolgersi pres-
so una nostra officina autorizzata.

Fig. 65 - Sollevatore idraulico


1 - Distributore idraulico per frenatura rimorchio

AVVERTENZA: Quando il rimorchio è agganciato al trattore la leva sul di-


stributore deve essere sempre in posizione 1 (riferimento riportato sul di-
stributore)
Quando non si ha il rimorchio agganciato al trattore oppure durante le ope-
razioni di aggancio/sgancio rimorchio, la leva sul distributore deve essere
sempre nella posizione 0 (riferimento riportato sul distributore).

SOLLEVATORE IDRAULICO
Ogni 50 ore: ingrassare i tiranti di sollevamento, le boccole dell’albero
portastegoli e la leva di regolazione tirante di sollevamento destro .
Ogni 1200 ore: sostituire l’olio contemporaneamente alla sostituzione
dell’olio nel cambio-differenziale.

All’accensione della spia di intasamento: sostituire i filtri olio tramissio-


ne-sollevatore (pagina 151).

159
MANUTENZIONE

CABINA
FILTRO ARIA CABINA

Periodicamente (secondo le condizioni d’impiego): pulizia del filtro .


Per accedere al filtro é necessario allentare i 2 pomoli di ritegno della gri-
glia anteriore e del supporto del filtro, quindi rimuoverlo.

La pulizia del filtro si effettua nel seguente modo:


1 Soffiare con aria compressa (max 6 bar) in senso inverso a quello
di filtraggio, sino a completa asportazione della polvere;
2 Lavare con una soluzione di acqua e detersivo a 40°C per circa 15
minuti;
3 Risciacquare con acqua corrente;
4 Lasciare asciugare a temperatura ambiente.

IMPORTANTE: Il filtro va sostituito in caso di rottura o comunque dopo 6


pulizie.

Fig. 66 - Filtro aria cabina


1 - Filtro aria
2 - Griglia di protezione

160
MANUTENZIONE

La cabina è predisposta per l’applicazione di un sistema idraulico che per-


mette all’operatore di poterla ribaltare con facilità quando si devono ese-
guire le operazioni di manutenzione.
Questo sistema idraulico può essere ordinato presso la nostra rete di ven-
dita.

Schema ribaltamento cabina

Per il ribaltamento procedere nel seguente modo:

– Sganciare le leve comando gamme e comando innesto superridutto-


re.
– Togliere i fianchetti e sganciare il cofano che si solleverà per mezzo di
una molla a gas.
– Togliere la paratia anticalore e spostare la valvola di regolazione della
frizione senza staccare le relative tubazioni dell’olio.
– Scollegare nella parte anteriore i due connettori del cablaggio.
– Disancorare i quattro supporti elastici su cui molleggia la cabina.
– Scollegare le leve di comando dei distributori ausiliari.
– Inserire nei fori delle staffe i due perni sui quali la cabina si ribalta.

161
MANUTENZIONE

– Fissare la pompa olio ad azionamento manuale alla scaletta di acces-


so e collegarla al cilindro idraulico della cabina azionandola in modo
che avvenga il ribaltamento (circa 20°).
– Posizionare il puntone di sicurezza per tenerla in posizione.
– Effettuare le operazioni di manutenzione.
– Scaricando l’olio dal martinetto, la cabina si adagerà dolcemente sui
quattro supporti elastici imboccandoli automaticamente.

Poltroncina di guida “versione lusso”

AVVERTENZA: La leva di comando del superriduttore è dotata nella parte


bassa di sistema telescopico ad aggancio rapido.
Ciò per permettere alla cabina di essere sollevata per la manutenzione.
Per lo sgancio ruotare tale leva in senso antiorario prima del sollevamento
della cabina; per il riaggancio operare dopo aver riabbassato la cabina ru-
otando la leva in senso orario.

IMPORTANTE: NEL CASO, INAVVERTITAMENTE LA LEVA VENISSE


RUO TATA E SG ANC I ATA E’ PO SSI B I L E A G I R E SU L
SUPERRIDUTTO RE SO L O D O PO AVER PR O VVED U TO A L
RIAGGANCIO.

162
MANUTENZIONE

LAVAGGIO PARABREZZA
Periodicamente (secondo le condizioni d’impiego): verificare la quantità
del liquido detergente contenuto nell’apposito contenitore di plastica, po-
sizionato sulla parte sinistra del trattore come indicato in figura 26.
In caso di getto difettoso dello spruzzatore è necessario pulire il foro di
uscita del liquido detergente con uno spillo. Se fosse necessario, riposi-
zionare l’orientamento del getto in modo che batta alla sommità della fa-
scia descritta dalla spatola del tergicristallo.
Durante la stagione invernale è consigliabile aggiungere al liquido deter-
gente una soluzione anticongelante oppure semplicemente dell’alcool
metilico.

AVVERTENZA: E’ importante che tutte le superfici vetrate della cabina


siano ben pulite. Gli specchi retrovisori devono essere sempre ben puliti e
opportunamente posizionati.

TERGICRISTALLO (anteriore e posteriore)


La spatola del tergicristallo ha un innesto a baionetta. Lo smontaggio av-
viene sollevando la linguetta del supportino centrale.

Fig. 67 - Motorino tergicristallo


1 - Motorino tergicristallo

163
MANUTENZIONE

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

L’impianto di riscaldamento utilizza per il proprio funzionamento il liquido


del circuito di raffreddamento motore.

Ogni 1200 ore (oppure ogni 2 anni): lavaggio dell’impianto di riscalda-


mento da effettuarsi contemporaneamente alla sostituzione della miscela
anticongelante AKROS FREEZE ed al lavaggio del circuito di raffredda-
mento motore.

Durante tale operazione il rubinetto posizionato sulla destra del cruscotto


deve essere aperto, ovvero la manopola di comando deve essere comple-
tamente ruotata verso destra.

Controllare stagionalmente che i tubi di mandata e di ritorno non presenti-


no perdite.

All’accensione dell’impianto, assicurarsi sempre che i condotti di aspira-


zione e le bocchette di uscita dell’aria non siano ostruite.

IMPORTANTE - Non effettuare interventi sull’impianto di riscaldamento a


motore acceso.

IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO

L’impianto di condizionamento è costituito da 2 gruppi:

1 Gruppo ventilatore-evaporatore, posizionato sotto il tetto della


cabina;
2 gruppo di alimentazione, composto da un compressore azionato
dal motore e da un gruppo condensatore dotato di elettroventilatore
situato nel vano anteriore del motore.

Ogni 50 ore: Ispezione al radiatore-condensatore. Controllare, dopo aver


tolto la griglia di protezione, che il radiatore non sia sporco o intasato.
Provvedere eventualmente ad un’accurata pulizia.

N.B. - Nel caso si dovessero allentare i tubi del circuito di condizionamen-


to dell’aria, l’impianto deve essere ricaricato con una specifica attrezzatu-
ra. Rivolgersi, per la ricarica, ad un’officina specializzata.

Per ulteriori interventi sugli impianti di riscaldamento e di condizionamen-


to, rivolgersi a un nostro centro di assistenza.

164
MANUTENZIONE

CONTROLLO DELL’IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO


da eseguire all’inizio di ogni annata lavorativa presso un’officina
specializzata.

Aria e acqua, se presenti nell’impianto, ne compromettono l’efficienza:


– l’aria viene compressa inutilmente dal compressore e non produce al-
cun effetto refrigerante.
– l’umidità tende a congelare nelle parti più fredde del circuito creando
delle ostruzioni che impediscono l’efficacia di raffreddamento.

Il controllo dell’efficienza dell’impianto avviene verificando le condizioni


del liquido refrigerante attraverso il “vetrino spia” posizionato sopra il filtro
disidratatore.
La spia deve presentarsi limpida e lasciare intravvedere il refrigerante pri-
vo di bollicine.

Controllare la tensione della cinghia: nel punto intermedio tra le due puleg-
ge sotto l’azione del dito, la cinghia deve flettere al max. 8-10 mm.

Il condensatore deve avere le alette sempre ben pulite.


La pulizia si esegue o con un getto d’acqua o con un getto d’aria (fare at-
tenzione a piegare le alette, se necessario raddrizzarle tramite l’apposito
pettine).

Controllare che il compressore sia fissato saldamente al trattore e che le


pulegge siano allineate perfettamente.

AVVERTENZA - Qualora si dovesse smontare il filtro depuratore o il gup-


po condizionatore necessario tappare immediatamente i tubi di entrata e
di uscita per impedire l’entrata di polvere o di umidità.

MANTENERE I PNEUMATICI ALLA CORRETTA PRESSIONE.


DURANTE L’OPERAZIONE DI GONFIAMENTO TENERSI A LATO
DELLA FLANGIA CENTRALE.

165
MANUTENZIONE

RUOTE
Ogni 150 ore: verificare la pressione di gonfiamento dei pneumatici.

IMPORTANTE - Per lavori su terreno agricolo, qualora si desiderasse la


massima aderenza, la pressione di gonfiamento dei pneumatici posteriori
può essere abbassata fino ad un minimo di 0,8 bar.
Le pressioni di gonfiamento dei pneumatici anteriori e posteriori devono
essere sempre quelle riportate nella tabella dei dati caratteristici o ridotte
proporzionalmente fino ai limiti consentiti: ciò per garantire il corretto ac-
coppiamento meccanico fra ruote anteriori e ruote posteriori.

Zavorratura del trattore mediante l’immissione di acqua nelle ruote


L’introduzione dell’acqua deve avvenire mediante l’apposito raccordo per
“introduzione ed estrazione acqua”.
(Tale raccordo viene fornito dalle case costruttrici di pneumatici).

Fig. 68 - Zavorratura mediante acqua nei pneumatici

Soluzione anticongelante (per temperature fino a -20°C)

Per evitare che l’acqua gelando danneggi i pneumatici, é necessario addi-


tivarla in modo da ottenere una soluzione di cloruro di calcio neutralizzato.
Procedere nel seguente modo:
versare in un recipiente la quantità d’acqua necessaria e successivamen-
te versare lentamente cloruro di calcio (circa 30 kg ogni 100 litri d’acqua).

N.B. - Evitare l’operazione inversa per non provocare l’azione violenta


della soluzione.
Il liquido immesso non deve superare il 75% del volume totale del pneu-
matico.

166
MANUTENZIONE

REGOLAZIONE DELLA CARREGGIATA


CON SEMIASSI A VARIAZIONE CONTINUA

Per scomporre il mozzo a variazione continua della carreggiata, operare


come segue:
rimuovere l’anello seeger 1 e svitare le quattro viti di fissaggio del mozzo 2
al manicotto conico 3; avvitare due viti nei fori 4 fino a sbloccare il mozzo
del manicotto conico. Quindi spostare il mozzo sul semiasse.

Fig. 69 - Semiasse a variazione continua della carreggiata


1 - Anello seeger 4 - Fori
2 - Mozzo portaruota 5 - Semiasse
3 - Manicotto conico

167
MANUTENZIONE

PUNTI DI LUBRIFICAZIONE
MOTORE
1. Bocchettone introduzione olio
2. Astina livello olio
3. Tappo di scarico olio

CAMBIO
4. Tappi introduzione olio scatola cambio
5. Tappo livello olio scatola cambio
6. Tappi scarico olio scatola cambio
7. Ingrassatore cuscinetto semiasse post. (2)

FRENI
8. Serbatoio livello olio

STERZO IDROSTATICO
9. Ingrassatore perno incernieramento (2)

SOLLEVATORE IDRAULICO
10. Ingrassatore vite tirante di sollevamento (2)
11. Ingrassatore leva di regolazione tirante di sollevamento destro
12. Ingrassatore albero per bracci inferiori di sollevamento

SOLLEVATORE FRONTALE
13. Ingrassatore albero per bracci di sollevamento
14. Ingrassatore per incernieramento martinetti di sollevamento

Fig. 70 - Punti di lubrificazione

168
MANUTENZIONE

PUNTI DI LUBRIFICAZIONE DELLA TRAZIONE ANTERIORE

Fig. 71 - Punti di lubrificazione della trazione anteriore


1 - Tappo introduzione e livello olio differenziale anteriore
2 - Tappo introduzione e livello olio mozzi anteriori
3 - Ingrassatore perno posteriore
4 - Ingrassatore perno anteriore
5 - Ingrassatore cuscinetti forcelle mozzi anteriori
6 - Tappo scarico olio differenziale anteriore
7 - Tappo scarico olio mozzi anteriori

169
MANUTENZIONE

PERIODICITA’ DELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE

N.B. - Durante il rodaggio si provveda alle seguenti manutenzioni:

Entro le prime 50 ore

- Cambio olio motore


- Sostituzione filtro olio motore

Ogni 10 ore

- Controllo livello olio motore

Ogni 50 ore

- Controllo tensione cinghie ventilatore-alternatore


- Ingrassaggio perni incernieramento martinetti guida idrostatica
- Ingrassaggio cuscinetto semiasse posteriore
- Ingrassaggio perno centrale oscillazione ponte anteriore
- Ingrassaggio cuscinetti forcelle mozzi ruote
- Ingrassaggio tiranti di sollevamento
- Ingrassaggio leva di regolazione tirante di sollevamento destro
- Ispezione al radiatore dell’impianto condizionamento cabina
- Ingrassaggio albero per bracci di sollevamento (anteriore).
- Ingrassaggio incernieramento martinetti di sollevamento anteriori.

Ogni 150 ore

- Controllo livello olio trasmissione


- Controllo pressione pneumatici
- Controllo livello elettrolito della batteria
- Controllo livello olio differenziale anteriore
- Controllo livello olio mozzi ruote anteriori

170
MANUTENZIONE

Ogni 300 ore


- Cambio olio motore
- Sostituzione cartucce filtro gasolio
- Sostituzione filtro olio motore

Ogni 600 ore


- Controllo ed eventuale taratura iniettori
- Registrazione gioco punterie

Ogni 1200 ore


- Cambio olio mozzi ruote anteriori
- Cambio olio differenziale anteriore
- Cambio olio e filtri trasmissione-guida idrostatica-sollevatore
e servizi idraulici
- Controllo motorino d’avviamento

Ogni 1200 ore (oppure ogni 2 anni)


- Sostituzione liquido raffreddamento motore

All’accensione della spia luminosa


- Pulizia filtro aria motore (sostituire dopo 6 pulizie)
- Sostituzione filtri olio trasmissione-guida idrostatica-sollevatore.

Pulire periodicamente
- Filtro aria cabina
- Radiatore acqua raffreddamento motore
- Scarico acqua filtro gasolio
- Condensatore dell’impianto di condizionamento cabina
Controllare il liquido di raffreddamento del motore

Verificare periodicamente
- Serraggio dei dadi che fissano le ruote.
- Ispezione al radiatore dell’olio trasmissione-guida idrostatica
- Serbatoio lavaggio parabrezza cabina
- Registrazione freno di stazionamento
- Innesto bloccaggio differenziali
- Tubazioni guida idrostatica
- Livello olio serbatoio freni
- Impianto di riscaldamento cabina
171
DATI TECNICI

SILVER 160 SILVER 180


Motore
tipo 1000.6-WTI1 1000.6-WTRI
ciclo diesel
tempi 4
iniezione DIRETTA
numero dei cilindri 6
disposizione dei cilindri IN LINEA
diametro e corsa mm 105 x 115,5
3
cilindrata cm 6000,66
rapporto di compressione 16:1
potenza massima cv CUNA 165 189
KW 121 139
regime di potenza massima giri/min 2350
coppia massima Nm 607,2 655
regime di coppia massima giri/min 1400
potenza specifica kw/l 20,1 23,1
raffreddamento ad acqua
regime minimo giri/min 650-700
regime massimo giri/min 2520-2550
pressione minima dell’olio
di lubrificazione (olio caldo)
a regime min. bar >0,5
a regime max. bar >3,5
filtro olio a cartuccia intercambiabile n. 2
grado di filtrazione m 15
tipo di iniettore 2.4729.140.0
tipo di porta iniettore KBEL 100 S 31
pressione di taratura bar 180
filtro gasolio a cartuccia intercambiabile
disposizione valvole verticale in linea
filtro aria motore 12"
valvole di aspirazione
apertura prima del PMS 14°
chiusura dopo il PMI 40°
valvole di scarico
apertura prima del PMI 48°
chiusura dopo il PMS 12°
gioco tra valvole e bilanceri
(a motore freddo) mm 0,30
anticipo d’iniezione (prima del PMS) 16°

I valori di apertura e di chiusura delle valvole riportati sono quelli di funzionamento. A motore
freddo tali valori sono validi per la registrazione solo dopo aver corretto il gioco tra le valvole
ed i bilanceri a 0,25 mm

172
FRIZIONE MOTORE - CAMBIO
A dischi in bagno d’olio, con materiale di attrito a base di grafite ed a co-
mando elettroidraulico mediante pedale con valvola proporzionale per la
regolazione del flusso in fase di innesto.

FRIZIONE E PRESA DI POTENZA


Totalmente indipendente dal cambio.
A 5 dischi in bagno d’olio, con materiale di attrito a base di grafite ed a co-
mando elettroidraulico.

PRESA DI POTENZA
GIRI MOTORE/GIRI P.T.O.

- 540 giri* 3,8571


- 750 giri** 3,0588
- 1000 giri 2,2857

Giri Giri albero P.T.O./min


motore/min
540 * 750** 1000
2350 609 768 1028
2300 596 752 1006
2286 - - 1000
2200 570 712 963
2100 546 686 918
2083 540 - -
2000 518 654 875
1900 493 621 831
1800 467 588 788
1700 441 556 743
1600 415 523 700
1500 389 490 656
1400 363 458 613
* Solo per trattori 160 HP
**Solo per trattori 180 HP - OPZIONALE

173
PRESA POTENZA ANTERIORE
Con comando elettrico a pulsante e frizione idraulica.
Presa di moto mediante anelli RING-FEEDER e con interposto un giunto
elastico.

Diametro dei dischi: 124,5 mm


Numero dei dischi: 4
Albero in uscita: 1.3/8’’ con 21 scanalature
Rapporto giri P.T.O./giri motore: 1/2.400

FRENI
Freni di servizio posteriori
A disco in bagno d’olio a comando idrostatico, di materiale sinterizzato,
agenti sui semiassi del differenziale posteriore prima dei riduttori finali.

Diametro dei dischi: 280 mm


Numero dei dischi: 2 per parte.

Freno di stazionamento
A dischi in bagno d’olio, con comando meccanico indipendente.

Freni di servizio anteriori


A disco in bagno d’olio a comando idrostatico azionati contemporanea-
mente ai posteriori, posizionati nei mozzi ruota della trazione anteriore

Diametro dei dischi: 224 mm


Numero dei dischi: 2 per parte.

RICORDARSI CHE LE PRESTAZIONI DI STERZATA, DI FRENATA E DI


FUNZIONAMENTO SONO ALTAMENTE INFLUENZATE DAGLI
ATTREZZI COLLEGATI, DAI RIMORCHI TRASPORTATI E DALLE
ZAVORRE APPLICATE.

174
CAMBlO
27 MARCE AVANTI + 27 RETROMARCE
– 9 Marce avanti 9 retromarce selezionabili mediante leva dotata di po-
sizione di “NEUTRO” e senza l’uso della frizione
– 2 Gamme L + V selezionabili mediante leva e con l’uso della frizione
– 1 Gamma Lente-Superridotte selezionabili mediante leva e con l’uso
della frizione
– Leva comando inversore

BLOCCAGGIO DEI DIFFERENZIALI


Frizioni multidisco con comando elettroidraulico nelle versioni S.B.A.
SYSTEM

TRAZIONE ANTERIORE
A differenziale centrale con albero della trasmissione diretto senza giunti
cardanici; riduttori epicicloidali finali.
Sistema di innesto:
– a frizione idraulica multidisco e con comando elettroidraulico
Rapporti di trasmissione tra ruote anteriori e ruote posteriori: 1,2515

STERZO IDROSTATICO CON 2 MARTlNETTl (1 per parte)


Raggio minimo di volta su terreno agricolo (con freni): 5700 mm.

IMPIANTO ELETTRICO
tensione: V 12
potenza alternatore: W780
capacità batteria: Ah 143
potenza motorino avviamento: 3,5 kW
avvisatore acustico: a membrana

175
IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
– Gruppo radiante tubolare a 2 ranghi
– Ventilazione a 2 velocità 170 e 280 m3 /h
– Potenza termica 4000-4500 kcal/h con acqua del motore a 80°
– Presa di acqua sul motore

VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO
– Con 4 bocchette orientabili
– Griglia per il ricircolo dell’aria interna all’abitacolo (con griglia aperta
prevale il flusso del ricircolo interno)
– Presa aria esterna sul frontale superiore della cabina con sede per fil-
tro
– Filtro aria in carta o carbone attivo protetto da griglia mobile per manu-
tenzione.

GRUPPO VENTILAZIONE
– Ventola a doppio corpo
– Comando a 3 velocità 200-400-600 m3/h
– Pressurizzazione £ 8 mm H2O con ventilazione in 3a velocità.

GRUPPO CONDIZIONATORE
– Compressore con valvole isobariche
– Condensatore con pacco radiante a 4 ranghi
– Capacità gas refrigerante (R134 a) 1800 grammi

SOLLEVATORE IDRAULICO
pompa BOSCH ad ingranaggi
Portata della pompa a regime di
pot. max.l /min. 57,44
Capacità di sollevamento max. (kg.) 5400
con martinetti ausiliari 7000
Pressione max. bar 180
Distributore idraulico ausiliario 8 vie
Attacco a 3 punti 2ª e 3ª categoria

SOLLEVATORE ANTERIORE
Con struttura monocorpo ed azionato da martinetti idraulici a semplice ef-
fetto.
Capacità di sollevamento 2300 Kg.

176
PRESTAZIONI - Velocità di avanzamento a 2350 giri/min motore
MARCE AVANTI
AUTOMATIC AUTOMATIC
POWER SHIFT POWER SHIFT
CAMBIO con pneum. post. 20.8/38 - con pneum. post.
580/70 - 38 520/70-38
650/75x34
40 Km/h 30 Km/h 40 Km/h 30 Km/h
1ª SR. low 0,505 0,505 0,485 0,485
1ª SR. normal 0,610 0,610 0,585 0,585
1ª SR. high 0,733 0,733 0,703 0,703
2ª SR. low 0,845 0,845 0,810 0,810
2ª SR. normal 1,020 1,020 0,978 0,978
2ª SR. high 1,226 1,226 1,176 1,176
3ª SR. low 1,397 1,397 1,339 1,339
3ª SR. normal 1,685 1,685 1,616 1,616
3ª SR. high 2,027 2,027 1,944 1,944
1ª LEN.low 2,496 2,496 2,394 2,394
1ª LEN.normal 3,013 3,013 2,889 2,889
1ª LEN.high 3,624 3,624 3,475 3,475
2ª LEN.low 4,175 4,175 4,004 4,004
2ª LEN.normal 5,038 5,038 4,832 4,832
2ª LEN.high 6,060 6,060 5,812 5,812
3ª LEN.low 6,901 6,901 6,618 6,618
3ª LEN.normal 8,328 8,328 7,987 7,987
1ª VEL.low 9,437 9,437 9,051 9,051
3ª LEN.high 10,017 10,017 9,607 9,607
1ª VEL.normal 11,387 11,387 10,923 10,923
1ª VEL.high 13,699 13,699 13,138 13,138
2ª VEL.low 15,781 15,781 15,125 15,125
2ª VEL.normal 19,045 19,045 18,226 18,226
2ª VEL.high 22,908 22,908 21,970 21,970
3ª VEL.low 26,086 26,086 25,018 25,018
3ª VEL.normal 31,482 31,482 30,193 30,193
3ª VEL.high 37,866 - 36,316 -

177
PRESTAZIONI - Velocità di avanzamento a 2350 giri/min motore
RETROMARCE
AUTOMATIC AUTOMATIC
POWER SHIFT POWER SHIFT
CAMBIO con pneum. post. 20.8/38 - con pneum. Post.
580/70 - 38 520/70 - 38
650/75X34
40 Km/h 30 Km/h 40 Km/h 30 Km/h
1ª SR.low -0,551 -0,551 -0,529 -0,529
1ª SR.normal -0,665 -0,665 -0,638 -0,638
1ª SR. high -0,800 -0,800 -0,767 -0,767
2ª SR.low -0,992 -0,992 -0,884 -0,884
2ª SR.normal -1,112 -1,112 -1,067 -1,067
2ª SR.high -1,333 -1,333 -1,283 -1,283
3ª SR.low -1,523 -1,523 -1,461 -1,461
3ª SR.normal -1,839 -1,839 -1,763 -1,763
3ª SR.high -2,211 -2,211 -2,121 -2,121
1ª LEN.low -2,723 -2,723 -2,612 -2,612
1ª LEN.normal -3,287 -3,287 -3,152 -3,152
1ª LEN.high -3,953 -3,953 -3,791 -3,791
2ª LEN.low -4,554 -4,554 -4,368 -4,368
2ª LEN.normal -5,495 -5,495 -5,271 -5,271
2ª LEN.high -6,611 -6,611 -6,340 -6,340
3ª LEN.low -7,526 -7,526 -7,220 -7,220
3ª LEN.normal -9,085 -9,085 -8,713 -8,713
1ª VEL.low -10,295 -10,295 -9,873 -9,873
3ª LEN.high -10,927 -10,927 -10,480 -10,480
1ª VEL. -12,424 -12,424 -11,915 -11,915
1ª VEL.high -14,944 -14,944 -14,332 -14,332
2ª VEL.low -17,215 -17,215 -16,510 -16,510
2ª VEL.normal -20,776 -20,776 -19,925 -19,925
2ª VEL.high -24,989 -24,989 -23,966 -23,966
3ª VEL.low -28,456 -28,456 -27,291 -27,291
3ª VEL.normal -34,343 - -32,937 -
3ª VEL.high -41,307 - -39,616 -
178
PRESTAZIONI - Velocità di avanzamento a 2350 giri/min motore
MARCE AVANTI RETROMARCE
AUTOMATIC AUTOMATIC
CAMBIO
POWER SHIFT POWER SHIFT
con pneu. post. 650/65 R42 con pneu. post. 650/65 R42
40 Km/h 30 Km/h 40 Km/h 30 Km/h
1ª SR.low 0,62 0,62 0,67 0,67
1ª SR.normal 0,75 0,75 0,81 0,81
1ª SR. high 0,90 0,90 0,98 0,98
2ª SR.low 1,04 1,04 1,13 1,13
2ª SR.normal 1,25 1,25 1,36 1,36
2ª SR.high 1,51 1,51 1,64 1,64
3ª SR.low 1,71 1,71 1,87 1,87
3ª SR.normal 2,07 2,07 2,26 2,26
3ª SR.high 2,49 2,49 2,72 2,72
1ª LEN.low 2,70 2,70 2,94 2,94
1ª LEN.normal 3,26 3,26 3,55 3,55
1ª LEN.high 3,92 3,92 4,27 4,27
2ª LEN.low 4,52 4,52 4,92 4,92
2ª LEN.normal 5,45 5,45 5,94 5,94
2ª LEN.high 6,55 6,55 7,15 7,15
3ª LEN.low 7,46 7,46 8,14 8,14
3ª LEN.normal 9,01 9,01 9,83 9,83
1ª VEL.low 10,21 10,21 11,14 11,14
3ª LEN.high 10,84 10,84 11,82 11,82
1ª VEL. 12,32 12,32 13,44 13,44
1ª VEL.high 14,82 14,82 16,17 16,17
2ª VEL.low 17,07 17,07 18,62 18,62
2ª VEL.normal 20,60 20,60 22,48 22,48
2ª VEL.high 24,78 24,78 27,03 27,03
3ª VEL.low 28,22 28,22 30,79 30,79
3ª VEL.normal 34,06 - 37,16 -
3ª VEL.high 40,00 - 40,00 -

179
ANTERIORI POSTERIORI
Regolazione
delle carreggiate 16.9-30" 480/70-30" 20.8-38" 580/70-38"
anteriori e posteriori 480/70-28" 540/75 R30 520/70-38" 650/65 R38
del trattore 480/70 R34 650/65 R42
X X = 2160 mm X = 1876 mm

- -

1900 -

1950 -

1830
1850 con cerchio fisso
2100
e pneum. post.
650/75X34

2230 1930

2300 2150

2380 2030

2500 2250

180
SERBATOI BASCULANTI CON CAPACITA DA 360 LITRI
(a richiesta)

Il trattore può essere equipaggiato di serbatoi con capacità da 360 litri.

Tali serbatoi possono essere abbassati per accedere alla manutenzione


straordinaria nella zona della scatola cambio e sotto la cabina, togliendo le
viti A e B indicate in figura.

Nel caso di un eccessivo contenuto di gasolio nei serbatoi consigliamo di


pilotare l’abbassamento mediante l’utilizzo di un martinetto idraulico op-
pure con l’intervento di più operatori.

181
DIMENSIONI E PESI

SILVER 160 SILVER 180


Lunghezza max. (senza stegoli) (A) mm 4510 4600
(con stegoli) (A) mm 4750 4750
Larghezza min-max (B) mm 2360¸2780 2460¸2880
Altezza max alla cabina (C) mm 2900 3120
Altezza al cofano (D) mm 1920 1800
Luce libera da terra sotto l’assale (E) mm 515 580
Passo (F) mm 2850 2850
Carreggiata anteriore (G)
minima mm 1900 1900
base mm 1900 1900
massi-ma mm 2500 2500
Carreggiata posteriore (H)
minima mm 1830 1830
base mm 1830 1830
massi-ma mm 2250 2250
Pneumatici anteriori 16.9 R 30 480/70 R 34
Pneumatici posteriori 20.8 R 38 650/65 R 42
Peso in ordine di marcia con cabina
di sicurezza (senza zavorre) kg 5830 6450
Raggio minimo di volta (con freni) mm 4300 4400
(senzafreni) mm 5460 5560

PRESSIONE DI GONFIAMENTO

ANTERIORI bar 1,6


POSTERIORI bar 1,3

AVVERTENZA: tali pressioni possono essere variate in funzione del tipo di lavoro
e del carico sul pneumatico. La scelta della pressione adeguata deve essere effet-
tuata consultando le tabelle di gonfiamento dei costruttori di pneumatici.

182
Schema elettrico riscaldamento

DESCRIZIONE
V - Elettroventilatore
I - Interrutore ventilatore
RV - Resistenza ventilatore
RN - Rosso - Nero

183
184
Schema elettrico condizionamento

T = Termostato
S = Sonda termica
I = Interruttore elettroventilatore
R = Relais
P = Filtro disidratatore A = Azzurro M = Marrone
C = Compressore N = Nero R = Rosso
E = Resistenza ventilatore
V = Pressostato C = Arancio VN = Verde - Nero V = Verde
Connettore di collegamento della scatola portafusibili
Vista posteriore della scatola portafusibili
1 - Connettore a 6 vie del cablaggio per devioguida (comando tergicristallo).
2 - Connettore a 6 vie del cablaggio per tergicristallo anteriore.
3 - Connettore a 6 vie del cablaggio per regolatore elettronico.
4 - Connettore a 9 vie del cablaggio per devioguida (luci, avvisatore acustico,
ecc.).
5 - Connettore a 15 vie del check-panel.
6 - Connettore a 12 vie del cablaggio per cruscotto.
7 - Libero.
8 - Libero.
9 - Connettore a 9 vie del cablaggio per cabina.
10 - Connettore a 9 vie del cablaggio sottostruttura.
11 - Connettore a 15 vie del cablaggio sottostruttura.
12 - Connettore a 12 vie del cablaggio per cabina.

185
Viste della scatola portafusibili

186
Fusibili
Simboli dei fusibili a baionetta posti nella fila superiore

1 fusibile 20 A alimentazione - avvisatore acustico


2 fusibile 15 A lampeggiante
3 fusibile 15 A segnalatori di emergenza
4 fusibile 20 A interruttore di avviamento
5 fusibile 10 A fari di lavoro anteriori
6 fusibile 10 A fari di lavoro posteriori
7 fusibile 10 A luci abbaglianti
8 fusibile 5A sollevatore posteriore
9 fusibile 7,5 A luci segnalatrici d’arresto STOP
10 fusibile 7,5 A regolatore elettronico motore
11 fusibile 10 A servizi cabina
12 fusibile 7,5 A emergenza

Simboli dei fusibili a baionetta posti nella fila inferiore

1 fusibile 20 A ventilazione cabina


2 fusibile 15 A condizionamento cabina
3 fusibile 15 A resistenza riscaldamento cabina
4 fusibile 7,5 A tergicristallo posteriore
5 fusibile 15 A ELECT.2 (centralina elettronica comando cambio)
6 fusibile 15 A ELECT.1 (comandi elettroidraulici
performance monitor, check panel)
7 fusibile 5A sollevatore posteriore
8 fusibile 30 A interruttore d’avviamento
9 fusibile 7,5 A luci di posizione
10 fusibile 7,5 A luci di posizione
11 fusibile 7,5 A lucianabbaglianti
12 fusibile 7,5 A luci anabbaglianti

187
Connettore passaparete

Connettore passaparete per scatola portafusibili

2
posizione colore sezione mm funzione
A grigio-nero (HN) 1 luci anabbaglianti
B nero (N) 1,5 massa
C rosa (S) 0,5 spia preriscaldo
D azzurro-nero (AN) 2,5 ventilazione condizionamento
E marrone (M) 2,5 resistenza preriscaldo
F giallo-rosso (GR) 0,5 segnale PTO posteriore
G verde-nero (VN) 1,5 luci abbaglianti
H grigio (H) 1 luci anabbaglianti
J viola (Z) 1 avvisatore acustico
K bianco (B) 0,5 intasamento filtro aria
L nero (N) 0,5 spia olio motore
M rosso (R) 0,5 temperatura
N verde (V) 0,5 pressione olio motore
P azzurro-nero (AN) 1 17 bar compressore
R blu (L) 0,5 alternatore
S verde-nero (VN) 1,5 2/27 bar compressore
T marrone-bianco (MB) 1 PTO anteriore +
U marrone-nero (MN) 1 PTO anteriore
V marrone-nero (MN) 0,5 SBA potenziomentro -
W arancio-nero (CN) 0,5 SBA potenziomentro +
X verde-nero (VN) 0,5 SBA potenziomentro c

188
APPLICAZIONE DI ATTREZZATURE SUL TRATTORE

Per soddisfare le molteplici esigenze dell’utilizzatore, la struttura portante


del trattore è stata predisposta in modo che si presti solida e sicura per
l’applicazione di attrezzi d’uso agricolo e semi-industriale; ciò per un pieno
utilizzo del trattore nelle più disparate necessità di lavoro.

Nel caso di applicazioni particolarmente pesanti è necessario consultare


un nostro centro di assistenza affinchè ne possa constatare l’idoneità.

É possibile che non tutti i pneumatici da noi previsti siano adatti per sop-
portarne l’applicazione.

Prima di effettuare l’applicazione sul trattore è importante verificare anche


che i pneumatici siano in grado di sopportarne il carico.

Per la verifica è necessario interpretare gli estremi incisi sul fianco di essi
consultando la tabella di seguito riportata.

N.B.: Nel caso che il pneumatico non fosse provvisto degli estremi sopra-
citati è necessario contattare il relativo costruttore affinchè ne indichi le ca-
ratteristiche.

SU TUTTI I TRATTORI EQUIPAGGIATI CON SOLLEVATORE E PTO


FRONTALE ED AVENTI PNEUMATICI DI TIPO NON RINFORZATO, SI
RACCOMANDA VIVAMENTE, PER RAGIONI DI SICUREZZA, DI NON
SUPERARE LA VELOCITA’ DI 25 KM/H QUANDO AL SOLLEVATORE
STESSO SONO APPLICATI CARICHI PESANTI.

189
PNEUMATICI POSTERIORI ED ANTERIORI MOTRICI
16.9 larghezza del cerchio espressa in poliici

R struttura radiale del pneumatico

38 diametro della sede espresso in pollici

141 indice della capacità di carico

A8 simbolo di velocità 40 km/h

Caratteristiche Carico max Caratteristiche Carico max


Denominazione di servizio Raggio sul pneumatico Denominazione di servizio Raggio sul pneumatico
della Cate- indice della Cate- indice
misura Indice mm 40 30 misura Indice mm 40 30
goria goria
carico velocità km/h km/h carico velocità km/h km/h
R24 107 A8 495 975 1045 A6 2070 2300
R30 137 695
R28 109 A8 545 1030 1100 A8 2300 2460
9.5
R32 112 A8 595 1120 1200 A6 2185 2400
R34 139 745
R36 114 A8 645 1180 1265 A8 2430 2600
A6 980 1090 A6 2315 2575
R20 111 465 R38 141 795
A8 1090 1165 A8 2575 2755
A6 1060 1160 A6 2450 2725
R24 114 515 R42 143 835
A8 1180 1265 A8 2725 2915
A6 1125 1250 A6 2185 2430
11.2 R28 116 565 R24 139 655
A8 1250 1350 A8 2430 260
A6 1260 1400 A6 2250 2500
R36 120 665 R26 140 670
A8 1400 1500 A8 2500 2675
A6 1305 1450 A6 2215 2575
R38 121 685 R28 141 700
A8 1450 1550 A8 2575 2755
A6 1125 1250 A6 2305 2650
R20 116 490 16.4 R30 142 720
A8 1250 1340 A8 2650 2835
A6 1225 1360 A6 2520 2800
R24 119 540 R34 144 770
A8 1360 1455 A8 2800 2995
A6 1305 1450 A6 2700 3000
R28 121 590 R38 146 820
A8 1450 1550 A8 3000 3210
12.4
A6 1350 1500 A6 2835 3150
R32 122 640 R42 148 870
A8 1500 1605 A8 3150 3370
A6 1440 1600 A6 3105 3450
R36 124 690 R34 151 815
A8 1600 1710 A8 3450 3690
A6 1485 1650 A6 3285 3650
R38 125 720 20.8 R38 153 855
A8 1650 1765 A8 3650 3905
A6 1305 1450 A6 3485 3875
R24 121 560 R42 155 905
A8 1450 1550 A8 3875 4145
A6 1395 1550 A6 3285 3650
R28 123 610 R26 153 760
A8 1550 1560 A8 3650 3905
13.6
A6 1575 1750 A6 3485 3875
R36 127 715 23.1 R30 155 790
A8 1750 1875 A8 3875 4145
A6 1620 1800 A6 3710 4125
R38 128 740 R34 157 860
A8 1800 1925 A8 4125 4415
A6 1530 1700
R24 126 590
A8 1700 1820 24.5 R32 159 A8 860 4375 4680
14.9 A6 1575 1750
R26 127 615
A8 1750 1875 30.5 R32 166 A8 850 5300 5670
A6 1620 1800
R28 128 640
A8 1800 1925 380/7 R24 125 560 1650 1765
^
A6 1665 1850 0 R28 127 610 1750 1875
R30 129 665
A8 1850 1980 420/7 R24 130 590 1900 2035
^
A6 1855 2060 0 R28 133 640 2060 2205
R38 133 765 460/7
^ A8 2060 2205 R28 138 470 2360 2525
0
A6 1910 2120 R28 138 A8 670 2360 2525
R24 134 620 480/7
16.9 A8 2120 2270 0 R34 143 745 2720 2915
A6 1960 2180 R38 145 795 2900 3105
R26 135 645
A8 2180 2335 520/7 R34 148 770 3150 3370
^
A6 2015 2240 0 R38 150 820 3350 3585
R28 136 670 580/7
^ A8 2240 2395 R38 155 855 3875 4145
0

190
SCHEMA DELLE FORATURE PER ATTACCO ATTREZZI

191
SCHEMA DELLE FORATURE PER ATTACCO ATTREZZI

192
SCHEMA DELLE FORATURE PER ATTACCO ATTREZZI

193
SCHEMA DELLE FORATURE PER ATTACCO ATTREZZI

194
SCHEMA DELLE FORATURE PER ATTACCO ATTREZZI

195
SCHEMA DELLE FORATURE PER ATTACCO ATTREZZI

196
Istruzioni di sicurezza per l’installazione supplementare
di apparecchiature e/o componenti elettronici
Il trattore è equipaggiato con pezzi e componenti elettronici il cui funziona-
mento può essere influenzato dalle emissioni elettromagnetiche prove-
nienti da altre apparecchiature. Queste perturbazioni possono mettere in
pericolo delle persone se le seguenti indicazioni di sicurezza non vengono
rispettate.

Nel caso di installazione supplementare di un’apparecchiatura e/o di com-


ponenti elettrici ed elettronici sul trattore, con una connessione
all’impianto elettrico di bordo, l’utilizzatore si deve prendere la responsabi-
lità di verificare che l’installazione non provochi delle perturbazioni sulla
parte elettronica del trattore o su altri componenti. Ciò si può verificare,
principalmente, per le seguenti apparecchiature:

– Radio
– Ricetrasmettitore CB
– Telefono portatile (ETACS, GSM, ecc.)
In particolare, è necessario considerare che i componenti elettrici ed elet-
tronici supplementari installati rispettino le direttive CEM 89/336/CEE nel-
la versione rispettiva in vigore, e che portino il marchio CE.

Per l’installazione supplementare di sistemi mobili di comunicazione (per


es.: radiocomunicazioni, telefono), è necessario rispettare le seguenti in-
dicazioni supplementari:

– Installare apparecchiature aventi una licenza conforme ai regolamen-


ti in vigore nel paese (per es.: la licenza BZT in Germania).

– Le apparecchiature devono essere fissate saldamente.

– È consentito l’utilizzo di apparecchiature portatili o mobili all’interno


del veicolo solo se sono collegate ad una antenna fissata saldamente
all’esterno.

– La parte di trasmissione deve essere montata separata dai compo-


nenti elettronici del veicolo.

– Per quel che riguarda il montaggio dell’antenna, occorre prestare at-


tenzione a realizzare una installazione professionale con una buona
connessione a terra tra l’antenna e la messa a terra del veicolo.
Per il cablaggio, l’installazione e così pure l’assorbimento di corrente mas-
sima autorizzata, devono essere rispettate le prescrizioni di montaggio.

197
NOTE

198
NOTE

199
INDICE

Norme importanti......................................................pag. 3
Prevenzione infortuni .......................................................5
Ordinazione delle parti di ricambio...................................8
Assistenza autorizzata .....................................................9
Garanzie...........................................................................9
Rifornimenti ....................................................................10

NORME D’USO..............................................................11
Controllo del trattore prima della giornata di lavoro .......11
Posto di guida ...............................................................12
Comando acceleratore elettronico ................................25
Regolazione volante di guida .........................................29
Regolazione poltroncina di guida...................................30
Motore ............................................................................34
Frizione ..........................................................................40
Comando multifunzionale...............................................41
Cambio AUTOMATIC POWER SHIFT ...........................45
Bloccaggio dei differenziali.............................................62
Trazione anteriore ..........................................................62
S.B.A.: System ...............................................................63
Presa di potenza posteriore ...........................................65
Presa di potenza anteriore .............................................66
Freni ...............................................................................67
Performance monitor......................................................70
Radar di bordo ...............................................................96
Sollevatore elettronico..................................................100
Sollevatore anteriore ....................................................112
Distributori ausiliari .......................................................115
Attacco a 3 punti...........................................................117
Gancio di traino posteriore ...........................................120
Zavorra anteriore..........................................................123
Cabina ..........................................................................125
Impianto di riscaldamento ............................................133
Impianto di condizionamento .......................................135
NORME DI MANUTENZIONE .....................................138
Motore ..........................................................................138
Filtro aria .....................................................................138
Raffreddamento ad acqua............................................140
Lubrificazione ...............................................................143
Alimentazione ..............................................................144
Spurgo acqua dal filtro gasolio ....................................144
Disaerazione del circuito di alimentazione ...................144
Iniezione.......................................................................145
lmpianto elettrico del motore ........................................146
Precauzioni per apparecchiature elettroniche..............147
Frizione ........................................................................150
Cambio, differenziale e riduttori posteriori....................151
Sterzo idrostatico..........................................................155
Trazione anteriore ........................................................156
Bloccaggio differenziali.................................................157
Freni .............................................................................157
Frenatura idraulica per rimorchio .................................158
Sollevatore idraulico.....................................................159
Cabina ..........................................................................160
Impianto di riscaldamento ............................................164
Impianto di condizionamento .......................................164
Ruote............................................................................166
Zavorratura del trattore mediante l’immissione ..................
di acqua nelle ruote......................................................166
Regolazione della carreggiata con semiassi a ..................
variazione continua ......................................................167
Punti di lubrificazione ...................................................168
Periodicità delle operazioni di manutenzione ...............170

DATI TECNICI .............................................................172


Velocità di avanzamento ..............................................177
Regolazioni delle carreggiate .......................................180
Dimensioni e pesi .........................................................182
Pressioni dei pneumatici ..............................................182
Schemi impianti elettrici ...............................................183
Schemi dimensionali ....................................................191

08/2001 cod. 307.7197.1.0


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