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VIA CRUCIS ANIMATA DAI GIOVANI DELLA PARROCCHIA

CON RIFLESSIONI DI DON TONINO BELLO


26 MARZO 2021

INTRODUZIONE

S: Fratelli e sorelle, come discepoli fedeli di Gesù, ripercorriamo la via di amore e di obbedienza al Padre che
egli ci ha indicato.
Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. Chi vorrà
salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all’uomo
guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina sé stesso? Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di
lui si vergognerà il Figlio dell’uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.
Preghiamo.
O Dio, che hai redento l’uomo col sangue prezioso del tuo Figlio unigenito, a tutti quelli che percorrono con
cuore attento e devoto il cammino della croce concedi la liberazione dal peccato e la vita che dalla stessa croce
è scaturita. Per Cristo nostro Signore.

I STAZIONE GESÙ È CONDANNATO A MORTE

Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo


Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 22-25) PALMA


Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la
morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che
venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita.
Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e
consegnò Gesù al loro volere.
ADRIANO RIFLESSIONE: A voi che non contate nulla agli occhi degli uomini, ma che davanti agli occhi
di Dio siete grandi, coraggio! Dio non fa graduatorie. Non sempre si lascia incantare da chi sa parlare
meglio. Non sempre, rispetto ai sospiri dignitosi del povero, dà la precedenza al canto gregoriano che
risuona nelle chiese. Non sempre si fa sedurre dal profumo dell’incenso, più di quanto non si accorga del
tanfo che sale dai sotterranei della storia.
S: Diciamo insieme: Perdonaci, Signore.
- Per i nostri giudizi arbitrari;
- Per la condanna degli innocenti;
- Per le nostre chiusure e indelicatezze verso gli altri;
- Per la nostra mancanza di amore e pazienza;
- Per tutti coloro che sono perseguitati a causa della giustizia.

Preghiamo.
Infondi in noi, o Padre, la sapienza e la forza del tuo Spirito, perché camminiamo con Cristo sulla via della
croce, pronti a far dono della nostra vita per manifestare al mondo la speranza del tuo regno. Per Cristo
nostro Signore.
II STAZIONE GESÙ È CARICATO DELLA CROCE

Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo


Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 8, 34-35) ERNESTO


Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, [Gesù] disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me,
rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma
chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
DAMIANO RIFLESSIONE: La croce l’abbiamo inquadrata nella cornice della sapienza umana, e nel
telaio della sublimità di parola. L’abbiamo attaccata con riverenza alle pareti di casa nostra, ma non ce la
siamo piantata nel cuore. Pende dal nostro collo, ma non pende sulle nostre scelte. Le rivolgiamo inchini e
incensazioni in chiesa, ma ci manteniamo agli antipodi della sua logica. L’abbiamo isolata, sia pure con tutti
i riguardi che merita. È un albero nobile che cresce su zolle recintate.
S: Diciamo insieme: Insegnaci la pazienza, Signore.
- Quando la sofferenza non ci abbandona;
- Quando tutto intorno a noi è buio;
- Quando non capiamo il tuo disegno di amore per noi;
- Quando ci sentiamo tentati oltre le nostre forze;

Preghiamo.
Signore, tu sei la via che conduce al Padre, ma tu sei anche colui che si è fatto obbediente fino alla morte di
croce. Tu ci ricordi che si giunge al Padre, senza passare attraverso la passione. Signore, non dobbiamo
inventare il nostro Calvario: esso è la nostra situazione, il nostro momento, la nostra vita di oggi. Aiutaci a
camminare con te!

III STAZIONE GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA


Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal libro del profeta Isaia (Is 53, 4) ALESSIA


Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo
castigato, percosso da Dio e umiliato.
FAFFO RIFLESSIONE: Dal deserto del digiuno e della tentazione fino al monte Calvario, la pace passa
attraverso tutte le strade scoscese della quaresima. E quando arriva ai primi tornanti del Calvario, non cerca
deviazioni di comodo, ma vi si inerpica fino alla croce. Sì, la pace, prima che traguardo, è cammino. E per
giunta, cammino in salita. Vuol dire, allora, che ha le sue tabelle di marcia e i suoi ritmi. I suoi rallentamenti
e le sue accelerazioni. Forse anche le sue soste.
S: Diciamo insieme: Sollevaci, Signore Gesù, nelle nostre cadute.
-Le colpe ripetute insidiano la nostra speranza.
-Difficile è la strada e i nostri piedi vacillano.
-La nostra croce ci pesa oltre le nostre forze e la nostra pazienza.

OREMUS: O Dio onnipotente, tu ci hai amato per primo, mentre eravamo ancora a peccatori.
Concedi a noi la tua forza, per sollevarci dal peccato e vivere nella tua grazia. Per cristo nostro Signore.
IV STAZIONE GESÙ INCONTRA SUA MADRE
Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 34-35) BIZZO


Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti
in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano
svelati i pensieri di molti cuori».
STEFANIA RIFLESSIONE: Nessun linguaggio umano deve essere stato così pregnante come quello di
Maria. Fatto di monosillabi, veloci come un sì. O di sussurri, brevi come un fiat. O di abbandoni, totali come
un amen. O di riverberi biblici, ricuciti dal filo di una sapienza antica, alimentata da fecondi silenzi. Maria,
immagine dell’antiretorica, non posa per nessuno. Neppure per il suo Dio.
S: Diciamo insieme: Santa Maria, prega per noi.
- Per fare della nostra vita un dono;
- Quando sopportiamo senza reagire che la dignità della donna sia offesa;
- Perché la maternità sia vissuta come una missione;
- Per vivere con fede e con amore, come te;

Preghiamo.
Vergine Maria, Madre di Cristo, donna credente, segno di speranza, sostieni le fatiche degli apostoli del
Vangelo in ogni angolo della terra affinché tutti gli uomini incontrino tuo Figlio e abbiano la vita. Per Cristo
nostro Signore.

V STAZIONE SIMONE DI CIRENE AIUTA GESÙ A PORTARE LA CROCE


Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 26) TONIO
Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero
addosso la croce, da portare dietro a Gesù.
IRENE Riflessione: L’amore per Cristo che non abbia il marchio della totalità è ambiguo. Il «part-time»
non è ammissibile. Il servizio a ore, in cui magari per ogni eccedenza chiediamo compensi maggiorati come
un operaio che esige lo straordinario, sa di mercificazione. In concreto, innamorarsi di Gesù Cristo vuol dire
conoscenza profonda di lui, dimestichezza con lui, assimilazione del suo pensiero, accoglimento senza
sconti delle esigenze radicali del vangelo.
S: Diciamo insieme: Noi lo crediamo o Signore.
- Beati coloro che hanno il cuore povero, perché di essi è il regno dei cieli;
- Beati coloro che rifiutano la violenza, perché possederanno la terra;
- Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio;
- Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia;
- Beati coloro che soffrono persecuzioni, perché grande è la loro ricompensa nei cieli.

Preghiamo.
O Dio, che nel tuo amore di Padre ti accosti alla sofferenza di tutti gli uomini e li unisci alla Pasqua del tuo
Figlio, rendici puri e forti nelle prove, perché sull’esempio di Cristo impariamo a condividere con i fratelli il
mistero del dolore, illuminati dalla speranza che ci salva. Per Cristo nostro Signore.
VI STAZIONE VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ

Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo


Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal libro del profeta Isaia (Is 53, 2-3) MARIA C


Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e
reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la
faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
CARMELA RIFLESSIONE: Eccoci, Signore, davanti a te. Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato.
Ma se ci sentiamo sfiniti, non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto o abbiamo coperto chissà quali
interminabili rettilinei. E perché, purtroppo, molti passi li abbiamo consumati sulle viottole nostre, e non
sulle tue. Seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera, e non le indicazioni della tua
Parola.
S: Diciamo insieme: Aiutaci Signore a farci prossimo.
- Ad essere cristiani, discepoli del Dio della bontà, cercando e risolvendo i problemi degli altri, senza
aspettare nessuna ricompensa, nessun grazie;
- A non tirarci indietro di fronte ai problemi degli altri ma con cuore umile e semplice vivere e testimoniare
con coraggio la carità.
Preghiamo.
O Cristo nostro Signore, Immagine del Padre, fa che sappiamo riconoscerti nel volto dei nostri fratelli, nel
loro volto spesso trasfigurato dalla sofferenza, dal dolore, dalla delusione, dalla paura, e aiutaci ad asciugare
con pietà e delicatezza le loro lacrime e i loro sudori.

VII STAZIONE GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA

Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo


Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal libro del profeta Isaia (Is 53, 8. 10) ANGELA


Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua posterità? Sì, fu eliminato
dalla terra dei viventi, per la colpa del mio popolo fu percosso a morte. [...] Ma al Signore è piaciuto
prostrarlo con dolori.
FAFFO RIFLESSIONE: Stare con Gesù significa mettere il vangelo al centro della nostra vita personale e
comunitaria. Lasciarci contaminare inguaribilmente dalla speranza della risurrezione. Affrontare le
tribolazioni, il dolore e perfino la morte, sapendo che verranno giorni in cui «non ci sarà né lutto né pianto»,
e tutte le lacrime saranno asciugate dal volto degli uomini.
S: Diciamo insieme: Sostienici con la tua mano fraterna.
-Quando sembriamo vinti e rassegnati e non vogliamo più camminare.
-Quando il cammino verso il Regno ci sfinisce e guardiamo solo alla terra.
-Quando non riusciamo più a muovere un passo sulla strada che conduce al Padre.

OREMUS: Signore Gesù, tu ci hai lasciato l’esempio, perché anche noi seguiamo la tua strada. Conferma in
noi i buoni propositi e sostienici con la speranza della gioia promessa. Tu che vivi e regni nei secoli dei
secoli.
VIII STAZIONE GESÙ INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME
Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 27-31) DAMIANO


Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di
lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete
su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non
hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di
noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
IRENE Riflessione: Coraggio, fratello che soffri. Non angosciarti tu che, per un tracollo improvviso, vedi i
tuoi beni pignorati, i tuoi progetti in frantumi, le tue fatiche distrutte. Non tirare i remi in barca, tu che sei
stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti fratello povero, che non sei calcolato
da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto a ingoiare bocconi di
amarezza. Coraggio! La tua croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre «collocazione provvisoria».
S: Diciamo insieme: Ti chiediamo perdono, o Signore.
- Per le donne violentate, strumentalizzate, non rispettate;
- Per le donne sfruttate in casa, sul lavoro, nella società;
- Per le donne emarginate e disprezzate perché donne;
- Per le donne giudicate e non perdonate.

Preghiamo.
Signore Gesù, le genti non potranno conoscerti se non decidiamo di seguirti, consacrando a te la nostra vita
per sempre: fa che i giovani, in particolare, si mettano in ascolto per capire il tuo disegno d’amore e ti seguano
per fare della propria vita un dono. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

IX STAZIONE GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA


Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal libro del profeta Isaia (Is 53, 5-6) STEFANIA


Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è
abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.
BIZZO Riflessione: Un giorno, quando avrete finito di percorrere la mulattiera del calvario e avrete
sperimentato come Cristo l’agonia del patibolo, si squarceranno da cima a fondo i veli che avvolgono il
tempio della storia, e finalmente saprete che la vostra vita non è stata inutile. Che il vostro dolore ha
alimentato l’economia sommersa della grazia. Che il vostro martirio non è stato un assurdo, ma ha
ingrossato il fiume della redenzione raggiungendo i più remoti angoli della terra.
S: Diciamo insieme: Il mistero della tua debolezza sia la nostra forza.
-Quando si fa soverchiante la nostra stanchezza.
-Quando non riusciamo più a reggere ai colpi della sventura.
-Quando vacilliamo sotto la violenza del male.

OREMUS: O Dio, conforto di chi soffre e libertà degli oppressi, infondi in noi lo Spirito del tuo Figlio e fa
che ogni uomo sperimenti la forza e la dolcezza della tua mano paterna. Per Cristo nostro signore
X STAZIONE GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI
Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 23) ADRIANO

I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun
soldato – e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo.

CARMELA Riflessione: Chi sta alla tavola dell’eucaristia deve «deporre le vesti». Le vesti del tornaconto,
del calcolo, dell’interesse personale, per assumere la nudità della comunione; le vesti della ricchezza, del
lusso, dello spreco, della mentalità borghese, per indossare le trasparenze della modestia, della semplicità,
della leggerezza. Dobbiamo abbandonare i segni del potere, per conservare il potere dei segni.
S: Diciamo insieme: Rendici umili.
- Quando abbiamo sete di onnipotenza;
- Quando siamo attaccati ai beni materiali;
- Quando ci sentiamo indifferenti verso il dramma dei popoli;
- Quando non sappiamo comprendere le ragioni degli altri;
- Quando ci chiudiamo nelle nostre idee e opinioni.

Oremus: Signore Gesù, tu hai amato la tua chiesa e hai dato te stesso per santificarla, purificandola con il
lavacro del battesimo. Fa che ci svestiamo di tutto ciò che è male per rivestirci di te. Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli.

XI STAZIONE GESÙ È INCHIODATO ALLA CROCE


Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 33-34) MARTINA


Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a
sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».
PALMA Riflessione: Non sfugge a nessuno che stiamo vivendo giorni amari quali ci è sembrato di non
vivere mai. Perfino ad attardarsi sulla rievocazione delle violenze si dà l’impressione di essere stancamente
ripetitivi. La situazione internazionale, gli eccidi, gli spettacoli della fame ci sfilano davanti agli occhi come
grondaie inconsumabili, e si ha la tentazione di pensare a situazioni senza sbocco. La nostra coscienza
morale esce schiacciata da questa temperie di dolore. E il tempo del torchio. Il nostro animo si gonfia di
turbamento. Siamo presi dallo sconforto.
S: Diciamo insieme: Dona la tua forza, Signore.
- Per accettare con amore le prove della vita;
- Per condividere le sofferenze altrui;
- Per l’unità di tutti i Cristiani;
- Per i tutti coloro che sono umiliati, perseguitati, crocifissi e odiati per Cristo.

Preghiamo
O Dio, che nella croce del tuo Figlio, segno di contraddizione, riveli i segreti dei cuori, fa che l’umanità non
ripeta il tragico rifiuto della verità e della grazia, ma sappia discernere i segni dei tempi per essere salva nel
tuo nome. Per Cristo nostro Signore
XII STAZIONE GESÙ MUORE IN CROCE
Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 44-47) FAFFO


Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era
eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito». Detto questo, spirò. Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio
dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto».
MARIA C Riflessione: «Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio». Ecco le sponde che delimitano il fiume
delle lacrime umane. Ecco le saracinesche che comprimono in spazi circoscritti tutti i rantoli della terra.
Ecco le barriere entro cui si consumano tutte le agonie dei figli dell’uomo. «Da mezzogiorno alle tre del
pomeriggio», solo allora è consentita la sosta sul Gòlgota. Una permanenza più lunga sarà considerata
abusiva anche da Dio. La mia, la tua, le nostre croci sono provvisorie.
S: Diciamo insieme: Signore Gesù, sii con noi nell'ultima nostra ora.
-Per salvarci dalle nostre debolezze e dalle nostre paure.
-Perché la nostra morte sia un sacrificio di purificazione per le nostre colpe.
-Perché la nostra morte giovi alla redenzione del mondo.

Preghiamo
O Signore Gesù, morto per tutti sulla croce, abbi pietà di noi creature mortali. Nell’ora della morte, sempre
lontana e sempre vicina, vieni a noi incontro e accoglici. Portaci sulle spalle incontro al Padre, dopo aver
lavato i nostri peccati nel tuo Sangue preziosissimo…Amen.

XIII STAZIONE GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE


Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 38-40) CARMELA


Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei,
chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi
andò anche Nicodemo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di
una mistura di mirra e di aloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad
aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura.
ANTO Riflessione: È vero che ogni cristiano deve accogliere la sua croce, ma deve anche schiodare tutti
coloro che vi sono appesi. Noi oggi siamo chiamati a un compito dalla portata storica senza precedenti:
«Sciogliere le catene inique, togliere i legami dal giogo, rimandare liberi gli oppressi»
S: Diciamo insieme: Padre nostro sia fatta la tua volontà.
- Perché possiamo riflettere sul volto l’immagine del tuo Figlio diletto;
- Perché sappiamo costruire la nostra casa sulla salda roccia del tuo amore;
- Perché non ci perdiamo dietro alle nostre paure e illusioni.

Preghiamo.
Padre mio, mi abbandono a te. Fa di me ciò che ti piace. Qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Sono
pronto a tutto, accetto tutto purché la tua volontà si compia in me. E in tutte le tue creature.
Non desidero niente altro, mio Dio. Metto la mia vita nelle tue mani, te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore. Perché Ti Amo. Ed è per me una esigenza d’amore il donarmi,
il rimettermi nelle tue mani, senza misura con una confidenza infinita, poiché tu sei il Padre Mio.
XIV STAZIONE GESÙ È COLLOCATO NEL SEPOLCRO
Cel.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
Ass: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 41-42) LEO


Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale
nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il
sepolcro era vicino, posero Gesù.
ORONZO Riflessione: Coraggio, comunque! Noi credenti, nonostante tutto, possiamo contare sulla Pasqua.
E sulla domenica, che è l’edizione settimanale della pasqua. Essa è il giorno dei macigni che rotolano via
dall’imboccatura dei sepolcri. E l’intreccio di annunci di liberazione, portati da donne ansimanti dopo lunghe
corse sull’erba. E l’incontro di compagni trafelati sulla strada polverosa. E il tripudio di una notizia che si
temeva non potesse giungere più e che corre di bocca in bocca ricreando rapporti nuovi tra vecchi amici. E la
gioia delle apparizioni del Risorto che scatena abbracci nel cenacolo. E la festa degli ex delusi della vita, nel
cui cuore all’improvviso dilaga la speranza.
S: Diciamo insieme: Redentore dell’uomo, salvaci.
- Perché accogliamo con speranza e coraggio l’ora della croce;
- Perché la certezza della resurrezione ci doni gioia e pace;
- Perché non ci scoraggiamo se il male sembra vincere.

Oremus: Dio onnipotente ed eterno, guarda al cuore del tuo figlio Gesù e al suo infinito amore per noi
peccatori. Per la tua misericordia donaci il perdono e la grazi. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Preghiamo (tutti insieme). Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita. Ho letto da qualche parte che gli
uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. A volte, nei momenti di
confidenza, oso pensare, Signore, che anche tu abbia un’ala soltanto. L’altra, la tieni nascosta: forse per farmi capire
che anche tu non vuoi volare senza di me. Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, a librarmi con te. Perché vivere non è «trascinare la vita», non è «strappare la vita» non è
«rosicchiare la vita». Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento. Vivere è assaporare
l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande
come te!
BENEDZIONE
Dio, eterno Padre,
che nella Croce del suo Figlio
ha rivelato l'immensità del suo amore,
vi doni la sua benedizione.
R. Amen.

Cristo, che morendo sulla Croce


è divenuto Sposo e Signore dell'umanità redenta,
vi renda partecipi della sua vita immortale.
R. Amen.

Lo Spirito Santo
vi faccia sperimentare la misteriosa potenza della Croce,
albero della vita e principio della creazione nuova.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.

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