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DILS-PG

Certificazione in
Didattica dell’Italiano Lingua Straniera
II livello

Sillabo e linee guida


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6 5 4 3 2 1 N
2019 2018 2017 2016 2015 2014

ISBN 9788858316610

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Redazione: Manuela Iannotta
Realizzazione tecnica: Giorcelli & C. snc - Torino
Ricerca iconografica: Valentina Ratto
Disegni: Maurizio Dondi
Copertina: Leftloft – Milano/New York
Fotolito: AG-Media - Milano
Stampa: Sograte litografia s.r.l. - Zona Industriale Regnano -
06012 Città di Castello (PG)
3
Indice
Premessa ........................................................................................................................................................................................................................................................................ 4
Introduzione
Struttura del sistema certificatorio glottodidattico dell’Università per Stranieri di
Perugia ................................................................................................................................................................................................................................................................................ 5

1. La certificazione in Didattica dell’Italiano Lingua Straniera DILS-PG di


II livello ....................................................................................................................................................................................................................................................... 7
1.1. Prerequisiti ................................................................................................................................................................................................................................................ 7
1.2. Struttura dell’esame .................................................................................................................................................................................................................. 7

2. Descrizione dei contenuti della certificazione DILS-PG di II livello ........................... 8


2.1. 1° Fascicolo: Conoscenze teoriche (sapere) .................................................................................................................................. 8
2.2. 2° Fascicolo: Consapevolezza metodologico-didattica (saper riflettere) ........................................ 10
2.3. 3° Fascicolo: Capacità operative (saper fare) ............................................................................................................................... 13

3. Metodi di verifica ................................................................................................................................................................................................................ 15


3.1. Tipologia di prove per testare conoscenze teoriche, consapevolezza metodologico-
didattica e capacità operative ................................................................................................................................................................................... 15
3.2. Prove, formato delle risposte, tempo a disposizione ...................................................................................................... 16
3.3. Conoscenze e competenze testate, input, compito richiesto al candidato e formato
delle risposte nel dettaglio ............................................................................................................................................................................................ 18
– 1° Fascicolo: Prova A e B ........................................................................................................................................................................................... 18
– 2° Fascicolo: Prova C e D .......................................................................................................................................................................................... 20
– 3° Fascicolo: Prova E, F e G ................................................................................................................................................................................... 22

4. Criteri di valutazione e punteggi .......................................................................................................................................................... 25


4.1. Criteri di valutazione e punteggi nel dettaglio .............................................................................................................................. 26
– 1° Fascicolo: Prova A e B ........................................................................................................................................................................................... 26
– 2° Fascicolo: Prova C e D .......................................................................................................................................................................................... 28
– 3° Fascicolo: Prova E, F e G ................................................................................................................................................................................... 30
4.2. Scale di competenza ............................................................................................................................................................................................................... 32

5. Espressione del risultato ...................................................................................................................................................................................... 36


4
Premessa

La presente pubblicazione ha lo scopo di illustrare la certificazione in Didattica dell’Italiano Lingua


Straniera, DILS-PG di II livello, in termini di obiettivi, utenti, requisiti di accesso, contenuti, metodi
di verifica, criteri di valutazione e punteggi.
Prima di analizzare nel dettaglio gli aspetti sopra menzionati, si è ritenuto necessario presentare,
nell’Introduzione, il sistema certificatorio glottodidattico dell’Università per Stranieri di Perugia fa-
cendo riferimento anche alla certificazione DILS-PG di base (I livello) elaborata a partire dal 2013
ed evidenziando brevemente le differenze tra i due livelli.
Nei capitoli successivi ci si è concentrati esclusivamente sulla DILS-PG di II livello. In particolare,
nel Capitolo 1 vengono descritti gli obiettivi, i requisiti di accesso dei candidati e la struttura dell’e-
same e nel Capitolo 2 i contenuti dettagliati testati nelle diverse prove.
Ai metodi di verifica e ai criteri di valutazione con i relativi punteggi sono stati dedicati il Capito-
lo 3 e il Capitolo 4. Particolare attenzione è stata prestata alla descrizione della tipologia delle
prove, del formato delle risposte, del compito richiesto al candidato, del tempo necessario per
poter svolgere le diverse componenti dell’esame. Con altrettanta cura sono stati forniti i punteggi
e i criteri di valutazione con le relative scale di competenza per rispondere alla fondamentale esi-
genza di trasparenza e perché la conoscenza di tali elementi possa risultare preziosa ai fini della
preparazione dei candidati stessi.
Infine, il Capitolo 5 fornisce indicazioni utili sul punteggio necessario per poter superare l’esame
e sulle modalità di espressione del risultato.
Attraverso l’illustrazione di quanto descritto, si spera vivamente di poter aiutare il candidato ad
acquisire familiarità con il formato e la struttura della prova in modo che lo stesso possa sostenere
l’esame con maggiore agio.
Per poter affrontare i contenuti verificati nelle diverse componenti dell’esame, i candidati hanno
una bibliografia di riferimento scaricabile dal sito del CVCL (www.cvcl.it) alla voce DILS-PG di II
livello.
Qualora fosse necessario, il CVCL organizza corsi di preparazione al formato dell’esame sia presso
l’Università per Stranieri di Perugia che, su richiesta, presso le sedi convenzionate. I corsi possono
avere durata diversa a seconda delle necessità dei candidati che lo richiedono, tuttavia il corso
standard ha una durata di 18-20 ore complessive.

Ringraziamenti
Si ringrazia la professoressa Anna Ciliberti, con la quale ho collaborato alla creazione della certifi-
cazione glottodidattica DILS-PG, per gli stimoli offerti nella fase di elaborazione del prototipo. Un
ringraziamento particolare va a Giuliana Grego Bolli, direttore del CVCL, che ha incoraggiato questa
pubblicazione e ha riletto con estrema attenzione e scrupolo il presente lavoro.
Perugia, ottobre 2014 Nicoletta Santeusanio
(referente DILS-PG)
5
Introduzione

Struttura del sistema certificatorio glottodidattico dell’Università per Stranieri di


Perugia

L’Università per Stranieri di Perugia rilascia, a seguito del superamento di esami che si svolgono in
Italia e all’estero presso le sedi convenzionate, certificazioni in “Didattica dell’Italiano Lingua Stra-
niera” (DILS-PG) articolate in due livelli:
1. DILS-PG di base (di I livello)
2. DILS-PG (di II livello).

Tali livelli certificatori sono elaborati e prodotti dal Centro per la Valutazione e le Certificazioni Lin-
guistiche (CVCL) dell’Università. Si tratta di esami specifici attraverso i quali vengono verificate le
conoscenze e le competenze glottodidattiche che docenti italiani e stranieri di italiano lingua non
materna dovrebbero avere per svolgere con maggiore consapevolezza il proprio lavoro. I due livelli
si differenziano soprattutto per il grado di approfondimento dei contenuti, oltre che per l’esperien-
za richiesta ai docenti, in termini di numero di ore di insegnamento documentate, e il livello di
conoscenza linguistica necessario ai candidati stranieri per accedere all’esame.
La DILS-PG di II livello è entrata a regime nel 2009 dopo una fase di elaborazione e sperimenta-
zione iniziata nel 2006. Su sollecitazione di molte sedi d’esame (CTP e sedi all’estero in particola-
re) è stata sviluppata, inoltre, a partire dal 2013, una certificazione DILS-PG di base (di I livello) de-
stinata a docenti con minore esperienza e, nel caso di insegnanti di madrelingua non italiana, con
un livello di competenza linguistica più basso. Tale certificazione è diventata operativa nel 2014.
Entrambi i livelli certificatori sono caratterizzati da un forte orientamento pratico: agli insegnanti vie-
ne richiesto di spiegare usi della lingua, di esaminare materiale didattico e di produrne di nuovo, di
analizzare situazioni reali di insegnamento attraverso videoregistrazioni, di mettere in atto strategie
per risolvere problemi, di proporre attività didattiche ricorrendo a Internet e alle tecnologie.
Tutti e due i livelli d’esame sono costituiti solo da una prova scritta, a differenza di altre certifi-
cazioni glottodidattiche. Si ritiene, infatti, che la simulazione di una lezione, in mancanza di una
classe, sia innaturale e che la registrazione della stessa possa accrescere ansia e imbarazzo nei
candidati.
Le figure professionali a cui si rivolgono ambedue i livelli della DILS-PG sono diverse, consi-
derata la variegata realtà dell’insegnamento dell’italiano L2 e, parallelamente, la fondamentale
esigenza di qualificazione in questo settore, a sua volta basilare per la promozione della lin-
gua e della cultura italiana nel mondo. I destinatari sono docenti italiani o stranieri di italiano
lingua non materna presso gli IIC, le scuole di lingue ecc.; lettori di italiano lingua non materna
all’estero; CEL (Collaboratori ed Esperti Linguistici) presso le Università per Stranieri di Perugia e
Siena e presso i Centri Linguistici di Ateneo delle Università italiane; docenti della scuola italiana
di ogni ordine e grado in cui siano presenti alunni stranieri; docenti di italiano L2 presso le as-
sociazioni di volontariato che si occupano di migranti e presso i centri che accolgono i rifugiati
politici.
6 La certificazione DILS-PG, come le altre certificazioni glottodidattiche per l’italiano, non è un’abili-
tazione all’insegnamento dell’italiano L2 nelle scuole italiane, dal momento che in Italia, ad ec-
cezione dell’Alto Adige, non esiste ancora una classe di concorso specifica per l’insegnamento
dell’italiano lingua non materna1. Tuttavia è, al momento, un titolo culturale spendibile al quale
viene generalmente riconosciuto un punteggio, ad esempio nelle graduatorie interne di Istituto
per l’affidamento di incarichi legati all’insegnamento dell’italiano ad alunni stranieri o nel caso di
bandi di concorso emanati dai CTP, CPIA, dagli Uffici Scolastici Provinciali. Nel 2012 è stata inserita
dal MIUR tra i titoli valutabili nei concorsi per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola
dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado (cfr. decreto ministeriale del 21 settembre 2012,
n. 81). Viene riconosciuta anche nei concorsi per Collaboratori Esperti Linguistici (CEL) nelle Uni-
versità, nelle selezioni e nei colloqui di lavoro sia in Italia che all’estero in ambito di italiano L2. Il
punteggio ad essa assegnato rimane, comunque, a discrezione delle commissioni.

1
Durante un intervento a “Gli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo” tenutisi a Firenze il 21 e il 22 ottobre 2014, il ministro
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha avanzato la proposta di introdurre una nuova classe di concorso
per l’insegnamento dell’italiano come L2.
1. La certificazione in Didattica dell’Italiano 7
Lingua Straniera DILS-PG di II livello2
L’obiettivo della certificazione in Didattica dell’Italiano Lingua Straniera, DILS-PG di II livello, è quel-
lo di accertare le conoscenze teoriche, la consapevolezza metodologico-didattica e le capacità
operative che un insegnante di italiano lingua non materna deve possedere per svolgere il proprio
lavoro con competenza e consapevolezza, indipendentemente dal contesto di insegnamento.

1.1. Prerequisiti
Possono iscriversi all’esame sia cittadini italiani che stranieri in possesso dei seguenti prerequisiti:
1. laurea (almeno triennale) specifica in Lingua e cultura italiana, Insegnamento della lingua e
della cultura italiana a stranieri, Lingua e cultura italiana in situazioni di contatto3;
2a. laurea (almeno triennale) generica e un’esperienza certificata di almeno 400 ore di insegna-
mento di italiano L2 o altra lingua straniera negli ultimi anni a tutti i livelli;
2b. laurea (almeno triennale) generica e Master in Didattica dell’italiano lingua non materna ov-
vero Diploma di Scuola di Specializzazione in Didattica della lingua italiana a stranieri;
3. diploma di scuola superiore e un’esperienza certificata di almeno 1500 ore di insegnamento
di italiano L2 o altra lingua straniera negli ultimi anni a tutti i livelli.
I candidati stranieri possono accedere all’esame DILS-PG se hanno gli stessi prerequisiti dei candi-
dati italiani e un livello certificato di conoscenza della lingua italiana corrispondente almeno a un
C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER).

1.2. Struttura dell’esame


L’esame DILS-PG di II livello è composto da tre fascicoli che rimandano ai tre saperi individuati:
il sapere, il saper riflettere e il saper fare4. Ogni fascicolo è, a sua volta, costituito da una batteria
di prove, come illustrato qui di seguito:
1° Fascicolo: Conoscenze teoriche (sapere)
– Prova A: Conoscenze glottodidattiche
– Prova B: Conoscenze metalinguistiche
2° Fascicolo: Consapevolezza metodologico-didattica (saper riflettere)
– Prova C: Analisi di materiali didattici
– Prova D: Osservazione della classe
3° Fascicolo: Capacità operative (saper fare)
– Prova E: Progettazione e costruzione di materiali didattici
– Prova F: Capacità gestionali
– Prova G: Media Education.

2
Per quanto riguarda, invece, le informazioni relative alla DILS-PG di base (di I livello) si rimanda al momento al sito del CVCL:
www.cvcl.it.
3
Si tratta di corsi di laurea in cui sono previsti esami relativi alla didattica dell’italiano a stranieri, periodi di tirocinio in classi di
italiano lingua non materna. Ulteriori tipologie di laurea triennale potranno essere riconosciute come sostitutive dell’esperienza
professionale, richiesta per le lauree generiche, previa autorizzazione del Comitato Scientifico della DILS-PG.
4
Oltre ai saperi su menzionati, di grande importanza è il saper essere, aspetto più difficile da testare se non durante una lezione
reale o eventualmente in colloquio di lavoro al momento del reclutamento nella scuola.
8 2. Descrizione dei contenuti della certificazione
DILS-PG di II livello
2.1. 1° Fascicolo: Conoscenze teoriche (sapere)
Le conoscenze teoriche sono relative sia all’ambito specifico della glottodidattica sia alla riflessione
sull’oggetto dell’insegnamento, ovvero la lingua italiana. In particolare, le conoscenze glottodi-
dattiche riguardano le teorie dell’acquisizione di una L2, così come recepite dalla glottodidattica
stessa, gli approcci metodologici e i contenuti del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Le
conoscenze metalinguistiche sono relative, invece, alla descrizione della lingua italiana sia in ter-
mini strutturali che funzionali, con una particolare attenzione ai cambiamenti registrati nell’italiano
contemporaneo.

Le tabelle qui di seguito illustrano le conoscenze richieste.

P r o va A Conoscenze glottodidattiche

Ambiti Saperi

–  Concetti di base: che cosa si intende per L1, L2, LS


–  Differenze sostanziali tra l’acquisizione di una L1 e una L2
–  Differenze tra acquisizione spontanea, apprendimento   gui-
  dato e apprendimento misto
–  Principali teorie relative all’acquisizione di una L2
–  Il concetto di interlingua e la questione dell’errore
L’acquisizione di una L2 –  Principali cause degli errori (interferenza, sovrageneralizza-
   zione, semplificazione, ipercorrettismo ecc.)
–  Il fenomeno della fossilizzazione
–  Alcune sequenze acquisizionali in italiano L2
–  I fattori dell’apprendimento di una L2 (fattori linguistici:
   generali e specifici; fattori extralinguistici: individuali, sociali
   e contestuali)

–  Principali approcci e metodi


– Differenze sostanziali tra approcci tradizionali e approcci
   comunicativi
–  Organizzazione di un corso di studi: curricolo e sillabo
–  Analisi dei bisogni
Glottodidattica
– Obiettivi
–  Abilità linguistiche, abilità integrate
– Competenze
–  Unità didattica, unità di insegnamento/apprendimento ecc.
–  Tecniche didattiche

continua ➜
9
Ambiti Saperi

–  L’approccio orientato all’azione del QCER


–  Il concetto di competenza comunicativa (linguistica, socio-
   linguistica, pragmatica)
–  Il compito comunicativo nel QCER
Quadro Comune Europeo
–  Differenze tra compito, attività ed esercizi
di Riferimento e Profilo
–  I domini
della Lingua Italiana
–  I livelli del QCER
–  La scala generale e le scale specifiche per abilità e compe-
   tenze
– Il Profilo della Lingua Italiana
–  Gli inventari del CD-ROM di Profilo

Tab. 1

P r o va B Conoscenze metalinguistiche

Ambiti Saperi

Saper individuare funzioni comunicative a partire da enun-


Funzioni comunicative
ciati.

–  Fonologia e grafematica
–  Lessico e formazione delle parole
– Morfologia (i nomi, gli articoli, gli aggettivi, i pronomi, gli
  avverbi, le preposizioni, le congiunzioni, le interiezioni, il
Grammatica italiana
  verbo in tutte le sue forme e usi)
–  Sintassi della proposizione e del periodo (la proposizione
   e i suoi elementi costitutivi, tipi di proposizioni, di periodi,
  concordanza di modi e tempi)

–  Il repertorio linguistico italiano


–  Le varietà dell’italiano: varietà diatopiche, diamesiche,  dia-
Aspetti di sociolinguistica   stratiche, diafasiche
– L’italiano “dell’uso medio” o italiano neostandard (morfo-
  logia, sintassi, lessico)

Grammatica pedagogica Saper graduare i contenuti linguistici da presentare in classe.

Tab. 2 continua ➜
10 La preparazione teorica relativa alla glottodidattica non si riferisce a nozioni teoriche fini a se stes-
se, ma permette «l’affinamento dell’intervento didattico», presupponendo «un aggiornamento per-
manente delle conoscenze con i risultati della ricerca disciplinare ed educativa» (Ciliberti 2009)5.
Tali conoscenze consentono, infatti, all’insegnante di avere maggiore consapevolezza nella scelta
dell’approccio più consono alla classe, di adottare strategie appropriate e di approfondire il con-
cetto astratto di livello, con i materiali linguistici indicati nel Profilo, in modo da programmare corsi
e progettare attività didattiche adeguate.
Anche le conoscenze relative alla descrizione della lingua italiana e ai cambiamenti che si sono
verificati e si verificano costantemente nell’italiano contemporaneo sono indispensabili a docenti
di italiano L2. Questi ultimi, maggiormente consapevoli del funzionamento della lingua e delle sue
trasformazioni, saranno in grado così di fornire motivazioni all’uso di forme, strutture, espressioni
linguistiche ecc.

2.2. 2° Fascicolo: Consapevolezza metodologico-didattica (saper riflettere)


La consapevolezza metodologico-didattica è relativa al saper riflettere sia sulla scelta del manuale
e delle attività da proporre agli apprendenti, in base ai loro bisogni, sia sulle proprie pratiche didat-
tiche in relazione a quanto avviene in classe.

Le tabelle che seguono descrivono tipi di consapevolezza diversi.

P r o va C Analisi di materiali didattici

Ambiti Saperi

Saper riconoscere e abbinare i contenuti di una lezione a ciascuna


delle seguenti categorie:
–  funzioni comunicative
–  aspetti grammaticali
–  aspetti lessicali
–  aspetti socio-culturali
Analisi dei contenuti
–  elementi di pronuncia e grafia
di una lezione
oppure

–  abilità sviluppate
–  generi testuali presentati
 ecc.

continua ➜

5
Cfr. presentazione di Anna Ciliberti nel sito del CVCL: www.cvcl.it alla voce DILS-PG di II livello.
11
Ambiti Saperi

Saper individuare:
–  i destinatari (bambini, adolescenti, adulti)
–  gli scopi del manuale (generali o specifici)
Analisi dell’indice –  il livello del manuale (A1, A2, B1, B2, C1, C2) fornendo esempi
di un manuale   tratti dall’indice
–  l’approccio metodologico adottato fornendo esempi tratti dall’in-
 dice.

Saper individuare:
Analisi di un’unità didattica, di
–  i destinatari (bambini, adolescenti, adulti) fornendo esempi tratti
un’unità di
 dall’indice
insegnamento/apprendimento
–  il livello del manuale (A1, A2, B1, B2, C1, C2) fornendo esempi
(o di un estratto)
  tratti dall’unità.

Saper riconoscere:
–  la tipologia e lo scopo delle attività proposte.
Analisi di attività per lo Saper riordinare:
sviluppo di abilità linguistiche – attività.
Saper formulare:
– istruzioni.

Saper individuare:
Analisi di compiti di verifica
–  l’oggetto della verifica.

Tab. 3

P r o va D Osservazione della classe

Ambiti Saperi

Saper prima individuare e poi riflettere:


– sulle varie fasi dell’unità di insegnamento/apprendimento
– sugli obiettivi e sulla modalità di presentazione
Osservazione del piano – sulla congruenza delle attività proposte in base agli obiettivi
e della struttura della lezione – sulla congruenza delle modalità di lavoro in base agli obiettivi
– sulla rilevanza dei materiali rispetto alle attività proposte
– sulle modalità di presentazione della grammatica, del lessico ecc.
– sulle modalità di verifica.

continua ➜
12
Ambiti Saperi

Saper prima individuare e poi riflettere:


–  sulle modalità di interazione
–  sui diversi tipi di comunicazione non verbale
–  sul clima generale in classe e sul rapporto tra l’insegnante e gli
Osservazione dell’interazione
  alunni
–  sulle modalità di coinvolgimento
–  sulle modalità di reazione a imprevisti
–  sulle modalità di feedback.

Saper prima analizzare e poi riflettere:


–  sulla distribuzione tempo-parola
Osservazione della gestione –  sulle istruzioni
della classe –  sulla gestione del tempo
–  sull’uso dei sussidi e delle risorse
–  sull’uso dello spazio.

Tab. 4

Considerata la variegata realtà dell’insegnamento dell’italiano a stranieri e la conseguente produ-


zione di manuali per pubblici e scopi sempre più specifici da parte delle case editrici, oggi è ne-
cessario che il docente di italiano L2 abbia una consapevolezza metodologico-didattica tale che lo
aiuti a orientarsi nell’infinita produzione editoriale per poter selezionare il materiale più adeguato
ai propri studenti.
Altrettanto indispensabile è l’adozione da parte del docente di un atteggiamento critico che lo
abitui a riflettere sulle proprie pratiche didattiche attraverso l’analisi di comportamenti e situazioni
complesse. Un atteggiamento riflessivo favorirà quindi «la bontà delle scelte didattiche oltre che il
controllo del proprio operare e dei risultati ottenuti» (Ciliberti 2009).
2.3. 3° Fascicolo: Capacità operative (saper fare) 13

Le capacità operative sono relative sia al saper progettare unità di insegnamento/apprendimento


e attività didattiche sia al saper gestire la classe sia infine al saper utilizzare le tecnologie e Internet.

Le tabelle qui di seguito illustrano le capacità richieste.

P r o va E Progettazione e costruzione di materiali didattici

Ambiti Saperi

Saper individuare:
–  il livello a cui è possibile presentare diverse tipologie di testi
 autentici
– gli obiettivi comunicativi, grammaticali, lessicali e socio-
Progettazione di un’unità
 culturali.
di insegnamento/apprendimento
a partire da testi
Saper creare:
–  un’unità di insegnamento/apprendimento proponendo esem-
pi concreti di attività didattiche per le diverse fasi.

Saper formulare domande:


–  di comprensione globale
Formulazione di domande su testi
–  di comprensione di informazioni specifiche
–  che inducano lo studente a compiere inferenze sul testo.

Saper creare:
Costruzione di forme esercitative –  forme esercitative diverse per lo sviluppo delle singole abilità.

Saper individuare:
–  obiettivi diversi in base ai livelli dati
Progettazione di attività a partire –  la fase in cui collocare le attività.
da un testo iconico
Saper graduare:
–  le attività in base al livello e agli obiettivi.

Tab. 5
14 P r o va F Capacità gestionali

Ambiti Saperi

Saper prima analizzare e poi riflettere:


Azioni svolte del docente –  sulle azioni compiute dall’insegnante in classe.

Saper prima analizzare e poi riflettere:


Istruzioni –  sulle istruzioni fornite dall’insegnante.

Saper mettere in atto:


Risoluzione di problemi –  strategie diverse in relazione a problemi che potrebbero veri-
  ficarsi in classe.

Saper mettere in atto:


Errori e modalità di intervento – modalità di intervento diverse in base al tipo di errore com-
in relazione   messo dallo studente, al tipo di attività che si sta svolgendo,
  al momento della lezione in cui ciò avviene.

Tab. 6

P r o va G Media Education

Ambiti Saperi

Conoscere:
–  siti, mailing list, social network utili, strumenti di consultazione
 online.

Sapere riflettere:
Tecnologie e Internet –  sulle potenzialità offerte dai media e da Internet nell’insegna-
  mento dell’italiano a stranieri
–  sugli aspetti da considerare quando si utilizzano le tecnologie
  e Internet in classe.

Saper utilizzare:
–  le tecnologie e Internet in classe.

Tab. 7

Le capacità operative legate alla costruzione di materiali didattici e quelle gestionali della classe
sono aspetti importanti della professionalità di un insegnante di italiano L2, in particolare oggi, in
contesti sempre più variegati che richiedono interventi mirati e individualizzati, in classi sempre
più caratterizzate dalla presenza di studenti con abilità differenziate. Né si può oggi prescindere
dalle capacità d’uso delle tecnologie a supporto dell’insegnamento e apprendimento linguistico.
3. METODI DI VERIFICA 15

Per verificare i contenuti precedentemente descritti, vale a dire le conoscenze teoriche, la consa-
pevolezza metodologico-didattica e le capacità operative, si è fatto ricorso a prove prevalentemen-
te soggettive.
Una certificazione glottodidattica, caratterizzata, in aggiunta, da un orientamento fortemente prati-
co ed operativo, quale è la DILS-PG di II livello, non avrebbe di fatto consentito un utilizzo esteso
di prove oggettive. Al fine di limitare, per quanto possibile, un’eccessiva soggettività, si è cercato
di definire puntualmente il costrutto oggetto di indagine, creando poi su tale base criteri specifici,
corredati dalle relative scale di punteggi, da utilizzare in fase di valutazione.

3.1. Tipologia di prove per testare conoscenze teoriche, consapevolezza metodolo-


gico-didattica e capacità operative
La varietà di prove utilizzate risponde all’esigenza di verificare sia conoscenze teoriche sia consa-
pevolezze sia capacità operative legate alle attività che un insegnante svolge di solito in classe.
Le conoscenze teoriche relative alla glottodidattica vengono verificate con metodi quali l’abbi-
namento e le domande aperte per le quali viene indicato un numero massimo di parole. Le
conoscenze linguistiche e metalinguistiche vengono invece accertate tramite il completamento di
tabelle, l’esemplificazione e la spiegazione dei contesti d’uso di certe forme linguistiche, la corre-
zione di un elaborato, prodotto da apprendenti di italiano L2. In quest’ultimo caso viene richiesto
dapprima di individuare gli errori e indicarne la tipologia (ortografia, morfosintassi, lessico, regi-
stro), e quindi fornirne la forma corretta.
L’analisi dei materiali didattici viene verificata tramite la compilazione di schede in cui i candidati
devono indicare i destinatari, il livello, l’approccio seguito dal manuale e motivare le proprie rispo-
ste con elementi tratti dal manuale stesso. Oltre a ciò, si richiede loro di analizzare diverse attività
didattiche, riconoscerne la tipologia e lo scopo, riordinarle in base a un criterio logico, formulare
consegne, abbinare compiti di verifica a scopi corrispondenti.
La parte relativa all’osservazione della classe viene testata tramite domande aperte su stralci di
lezioni registrate nelle classi dell’Università per Stranieri di Perugia. I candidati dovranno fornire
delle risposte brevi, motivandole con esempi tratti dai video.
L’accertamento delle capacità operative riguardanti la progettazione e la costruzione di materiali
didattici viene effettuato attraverso tabelle da completare con il livello e gli obiettivi relativi ai testi
forniti, e tramite compiti consistenti nella descrizione delle attività didattiche da proporre nelle
varie fasi di cui si compone l’unità di insegnamento/apprendimento. Le capacità operative dei
candidati vengono inoltre testate chiedendo loro di formulare domande di comprensione su un
testo dato e di costruire le diverse forme esercitative per lo sviluppo e la verifica di singole abilità.
Le capacità gestionali vengono, invece, verificate attraverso metodi quali le domande a risposta
aperta e l’abbinamento. I candidati dovranno indicare, a partire da enunciati prodotti dall’insegnan-
te, le azioni che l’insegnante stesso sta compiendo in quel determinato momento, riflettere sulle
istruzioni abbinando esempi di consegne a commenti su di esse, indicare strategie per risolvere
problemi che si possono verificare in classe e modalità di intervento in caso di errori.
L’ultima parte relativa alla Media Education viene testata tramite domande aperte sull’utilizzo delle
tecnologie e di Internet come risorsa per il reperimento di materiale da utilizzare in classe e come
ambiente collaborativo che permette all’insegnante di proporre attività online.
16 3.2. Prove, formato delle risposte, tempo a disposizione

Le tabelle qui di seguito descrivono per ciascun fascicolo il formato delle risposte relativo a ogni
prova e il tempo a disposizione del candidato.

1° Fascicolo: Conoscenze teoriche

PROVA FORMATO DELLE RISPOSTE TEMPO A DISPOSIZIONE

A Conoscenze glottodidattiche Abbinamento


Domande aperte
(60-120 parole)
1 ora e 45 minuti
B Conoscenze metalinguistiche Completamento di una tabella
Risposte brevi
Domande aperte
Correzione di errori

Pausa di 20 minuti

Tab. 8

2° Fascicolo: Consapevolezza metodologico-didattica

PROVA FORMATO DELLE RISPOSTE TEMPO A DISPOSIZIONE

C Analisi di materiali didattici Completamento di tabella con


abbinamenti
Scelta multipla
Risposte brevi 1 ora e 45 minuti
Domande aperte (1 ora per la prova C e 45
Riordino minuti per la prova D)
Formulazione di consegne
Abbinamento

D Osservazione della classe Domande aperte

Pausa di 1 ora

Tab. 9
3° Fascicolo: Capacità operative 17

PROVA FORMATO DELLE RISPOSTE TEMPO A DISPOSIZIONE

E Progettazione e costruzione Scelta multipla


di materiali didattici Completamento di una tabella
Domande aperte
Formulazione di domande
Creazione di forme esercitative
2 ore e 15 minuti
F Capacità gestionali Risposte brevi
Abbinamento
Domande aperte

G Media Education Risposte brevi


Domande aperte

Tab. 10

Durata totale dell’esame: 5 ore e 45 minuti.


s
18 3.3. Conoscenze e competenze testate, input, compito richiesto al candidato e
formato delle risposte nel dettaglio

1° Fascicolo: Conoscenze teoriche

P R OVA A Conoscenze glottodidattiche

COMPITO RICHIESTO FORMATO


CONOSCENZA TESTATA INPUT
AL CANDIDATO DELLE RISPOSTE

A1 Conoscenza delle Elenco Individuare le caratteristiche dei


caratteristiche dei diversi di approcci diversi approcci metodologici
approcci metodologici metodologici scegliendo le opzioni corrette. Abbinamento
all’insegnamento di una L2. e di
caratteristiche

A2-A3 Conoscenza delle Domanda Definire concetti di base relativi


nozioni fondamentali alla glottodidattica,
Domande aperte
di glottodidattica e dei problemi all’apprendimento di una L2,
(60-120 parole)
connessi all’apprendimento esemplificare situazioni
di una L2. d’apprendimento.

A4 Conoscenza delle categorie Esempi Individuare la categoria di errore


di classificazione degli errori. contenenti relativa a ciascun esempio
errori scegliendo le opzioni corrette.
Abbinamento
Elenco
di categorie
di errori

A5 Conoscenza delle cause per Domanda Definire una categoria di errore


Domanda aperta
le quali gli apprendenti di una e fornire degli esempi.
(60 parole)
L2 commettono errori.

A6 Conoscenza del QCER e Domanda Definire concetti di base relativi


Domanda aperta
del Profilo della Lingua italiana. al QCER e al Profilo ed
(80-120 parole)
esemplificarli.

Tab.11
P ROVA B Conoscenze metalinguistiche 19

COMPITO RICHIESTO FORMATO


CONOSCENZA TESTATA INPUT
AL CANDIDATO DELLE RISPOSTE

B1 Conoscenza delle principali Elenco Indicare la funzione Completamento


funzioni comunicative di esempi comunicativa relativa agli di una tabella
esempi.

B2-B3 Conoscenza del repertorio Esempi Spiegare gli usi della lingua
linguistico dell’italiano contemporaneo. e indicare i valori delle forme Risposte brevi
linguistiche date.

B4 Conoscenza del repertorio Esempi Spiegare gli usi della lingua


Risposte brevi
linguistico dell’italiano contemporaneo. e descrivere le situazioni
Domande aperte
d’uso relative agli esempi.

B5 Conoscenza del repertorio Esempi Spiegare gli usi della lingua


linguistico dell’italiano contemporaneo e le differenze di significato
con particolare riguardo alle differenze delle forme ed espressioni Risposte brevi
di significato di certe forme ed linguistiche proposte.
espressioni linguistiche.

B6 Conoscenza del sistema linguistico Testo Individuare gli errori,


(competenza ortografica, contenente trascriverli nella tabella
Correzione
morfo-sintattica, lessicale errori corrispondente alla tipologia
di errori
e sociolinguistica). dell’errore e apportare la
correzione.

Tab. 12
20 2° Fascicolo: Consapevolezza metedologico-didattica

P R OVA C Analisi di materiali didattici

COMPITO RICHIESTO FORMATO


COMPETENZA TESTATA INPUT
AL CANDIDATO DELLE RISPOSTE

C1 Capacità di riflettere Elenco Individuare le categorie relative ai


sui contenuti di una di contenuti contenuti dati e inserire nella
lezione raggruppandoli di una lezione colonna relativa a ciascuna di esse i Completamento
in base alle categorie di contenuti corrispondenti. di tabella con
appartenenza (funzioni abbinamenti
comunicative, aspetti
grammaticali ecc.).

C2 Capacità di analizzare Indice Individuare i destinatari, gli scopi e il


l’indice di un manuale di di un manuale livello, scegliendo l’opzione corretta
italiano lingua non tra quelle proposte.
Scelta multipla
materna. Indicare gli elementi che hanno
Risposte brevi
permesso di individuare il livello.
Domande aperte
Indicare l’approccio seguito dal
manuale e gli elementi che hanno
permesso di riconoscerlo.

C3 Capacità di analizzare Unità di Individuare i destinatari e il livello,


un’unità di insegnamento/ insegnamento/ scegliendo l’opzione corretta tra le
apprendimento o un’unità apprendimento quelle proposte.
Scelta multipla
didattica o una lezione o unità didattica Indicare gli elementi del testo che
Domande aperte
o un estratto di un’unità o lezione hanno permesso di individuare
tratto da un manuale di o un estratto i destinatari e il livello.
italiano lingua non
materna.

C4 Compito 1 Capacità Una serie di Compito 1


di riconoscere la tipologia attività per lo Indicare la tipologia delle forme
di ciascun esercizio e lo sviluppo di esercitative date (domande a scelta
Risposte brevi
scopo. un’abilità lingui- multipla, V/F ecc.) e riconoscerne lo
stica fornite in scopo (sviluppo della comprensione
disordine globale, specifica ecc.).

Compito 2 Capacità di Compito 2


Riordino
riordinare gli esercizi forniti Riordinare gli esercizi forniti in
Domanda aperta
in disordine secondo un disordine in base ad un criterio logico
criterio logico. e indicarlo.

continua ➜
COMPITO RICHIESTO FORMATO 21
COMPETENZA TESTATA INPUT
AL CANDIDATO DELLE RISPOSTE

Compito 3 Capacità di Compito 3


formulare istruzioni chiare Formulare istruzioni chiare e
e sintetiche in base alla sintetiche adeguate al tipo di attività
Formulazione
tipologia dell’esercizio e proposta e al livello degli studenti.
di istruzioni
al livello degli studenti ai
quali si possono proporre
le forme esercitative date.

C5 Capacità di riflettere Elenco Abbinare ai compiti gli scopi di


sugli scopi di certi compiti di compiti e di verifica corrispondenti scegliendo le
Abbinamento
di verifica. scopi di verifica opzioni corrette.

Tab. 13

P ROVA D Osservazione della classe

COMPITO RICHIESTO FORMATO


COMPETENZA TESTATA INPUT
AL CANDIDATO DELLE RISPOSTE

D1-D2 Capacità di Video Indicare la fase relativa allo stralcio


riflettere sulle pratiche contenente uno della lezione, le modalità di
didattiche e analizzare stralcio di una interazione, le modalità di
quanto succede in classe lezione tenuta coinvolgimento, la presentazione dei
Domande aperte
in base alle seguenti in una classe di contenuti, se il feedback e le istruzioni
macro-categorie: piano italiano L2 forniti dall’insegnante sono adeguati
e struttura della lezione, ecc. e motivare con elementi tratti dal
interazione in classe e video le proprie risposte.
gestione della classe.

Tab. 14
22 3° Fascicolo: Capacità operative

P R OVA E Progettazione e costruzione di materiali didattici

COMPITO RICHIESTO FORMATO


COMPETENZA TESTATA INPUT
AL CANDIDATO DELLE RISPOSTE

E1 Capacità di pianificare una Testo Individuare il livello dei destinatari a


lezione e di didattizzare un testo cui proporre il testo scegliendo Scelta multipla
autentico creando un’unità di l’opzione corretta tra quelle
insegnamento/apprendimento. proposte.

Indicare schematicamente gli obietti-


Completamento
vi comunicativi, grammaticali, lessica-
di una tabella
li e socio-culturali da raggiungere.

Definire le fasi dell’unità e descrivere


le attività da proporre agli studenti
in maniera chiara e coerente con il
livello e gli obiettivi indicati Domande
precedentemente, fornendo esempi. aperte
Indicare se è necessario aggiungere
ulteriori fasi e motivare la propria
risposta.

E2 Capacità di formulare Testo Formulare domande adatte a


domande diverse a seconda verificare la comprensione globale del
Formulazione
del tipo di comprensione da testo, la comprensione di informazio-
di domande
verificare. ni specifiche e la capacità degli allievi
di compiere inferenze sul testo.

E3-E4 Capacità di creare forme Testo o Creare delle forme esercitative


esercitative diverse. Consegna (V/F, scelta multipla, abbinamento,
Domande
completamento mirato o facilitato,
aperte
compito di produzione orale o scritta
guidato).

E5 Capacità di didattizzare un Testo Indicare gli obiettivi comunicativi,


testo iconico (vignetta, iconico grammaticali, lessicali da raggiungere
Completamento
immagine ecc.) da proporre in base ai livelli dati. Indicare la fase
di una tabella
a studenti di due livelli diversi. in cui potrebbero presentare il testo
iconico.

Descrivere l’utilizzo dell’attività in


maniera chiara e coerente con Domande
ciascun livello e gli obiettivi indicati aperte
precedentemente.

Tab. 15
P ROVA F Capacità gestionali 23

COMPITO RICHIESTO FORMATO


COMPETENZA TESTATA INPUT
AL CANDIDATO DELLE RISPOSTE

F1 Capacità di riflettere sulle Enunciati Indicare l’azione che sta


azioni compiute in classe prodotti in classe svolgendo l’insegnante nel
dall’insegnante e sulla lingua dall’insegnante momento in cui produce un
utilizzata per esprimerle. determinato enunciato (dare Risposte brevi
istruzioni, indicare le modalità
di lavoro, fornire feedback
ecc.).

F2 Capacità di riflettere Elenco Abbinare agli esempi di


sulla lingua usata in classe di istruzioni e di istruzioni forniti i commenti
e sull’importanza di dare commenti ad esse corrispondenti scegliendo Abbinamento
istruzioni chiare ai propri relativi l’opzione corretta.
studenti.

F3 Capacità di gestire la Descrizioni Indicare per ciascuna


classe, di ovviare a possibili di situazioni situazione problematica la
Domande
problemi che si possono problematiche che si strategia che l’insegnante
aperte
verificare durante le attività possono verificare metterebbe in atto per
svolte in classe. in classe risolverla.

F4 Capacità di individuare Descrizioni Indicare per ciascuna


la modalità di intervento più di situazioni in cui situazione la modalità di
appropriata al tipo di errore gli studenti hanno intervento più appropriata che
Domande
e alla situazione. commesso l’insegnante metterebbe in
aperte
determinati errori atto in base all’errore
commesso, alla circostanza
e alla finalità dell’attività.

Tab. 16
24 P R OVA G Media Education

CONOSCENZA COMPITO RICHIESTO FORMATO


INPUT
e COMPETENZA TESTATA AL CANDIDATO DELLE RISPOSTE

G1-G8 Domande Indicare siti specifici per


Conoscenza relativa a siti, l’insegnamento e apprendimento
social network per il confronto tra dell’italiano L2.
docenti, l’apprendimento da parte Fornire definizioni e spiegazioni
degli studenti, il reperimento di relative all’importanza delle
testi autentici e materiali didattici. tecnologie e di Internet nella
Conoscenze relative a strumenti didattica dell’italiano lingua non Domande aperte
di consultazione in caso di dubbi. materna, ai cambiamenti che ci Brevi risposte
Capacità di riflettere sono stati nel web 2.0, ai nuovi
sull’importanza delle tecnologie generi testuali nati con Internet.
e di Internet nell’insegnamento Esemplificare situazioni
dell’italiano lingua non materna d’apprendimento attraverso
e di utilizzare tali strumenti. Internet; esemplificare attività
didattiche con Internet.

Tab. 17
4. criteri di valutazione e punteggi 25

Gli esami vengono corretti, come avviene anche per i certificati CELI, presso il Centro di Valuta-
zione e Certificazioni Linguistiche (CVCL) dell’Università per Stranieri di Perugia. Qui di seguito
vengono riportati criteri, scale di valutazione e punteggi per rispondere alla fondamentale esigenza
di trasparenza e perché possano risultare utili ai fini della preparazione dei candidati stessi.

Ogni componente della certificazione DILS-PG di II livello (Conoscenze teoriche, Consapevolezza


metodologico-didattica, Capacità operative) ha lo stesso “peso” percentuale, come risulta dalla
tabella seguente:

PUNTEGGIO PUNTEGGIO
FASCICOLO PROVA COMPLESSIVO COMPLESSIVO
DELLA PROVA DEL FASCICOLO

1° Conoscenze teoriche Prova A


20
Conoscenze glottodidattiche
49
Prova B
29
Conoscenze metalinguistiche

2° Consapevolezza Prova C
31
metodologico-didattica Analisi di materiali didattici
47
Prova D
16
Osservazione della classe

3° Capacità operative Prova E


25
Progettazione e costruzione di
materiali didattici

Prova F 50
18
Capacità gestionali

Prova G
7
Media Education

Tab. 18
26 4.1. Criteri di valutazione e punteggi nel dettaglio

1° Fascicolo: Conoscenze teoriche



PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA

A A1 Punti 0 per ogni risposta omessa


Conoscenze o completamente errata 3
glottodidattiche Punti 0,5 per ogni risposta corretta

A2 – A3 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata
Punti da 0,5 a 4 per ogni risposta
(assegnati seguendo i relativi criteri e le
relative scale di competenza) 4+4=8

Criteri di valutazione6:
– rilevanza e pertinenza del contenuto
– chiarezza espositiva 20

A4 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata 1
Punti 0,33 per ogni risposta corretta

A5 – A6 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata
Punti da 0,5 a 4 per ogni risposta
(assegnati seguendo i relativi criteri e le 4+4=8
relative scale di competenza)

Criteri di valutazione7:
– rilevanza e pertinenza del contenuto
– chiarezza espositiva

Tab.19

6
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 26 e 27, pp. 32-33.
7
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 26 e 27, pp. 32-33.
27
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA

B B1 Punti 0 per ogni risposta omessa


Conoscenze o completamente errata 5
metalinguistiche Punti 0,5 per ogni risposta corretta

B2 – B3 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata 3+3=6
Punti 1 per ogni risposta corretta

B4 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata 6
Punti 1 per una sola risposta corretta 29
Punti 2 per le due risposte corrette

B5 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata
Punti 0,5 per una sola risposta 3
corretta
Punti 1 per le due risposte corrette

B6 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata e per ogni
errore individuato, ma non corretto in 9
modo appropriato
Punti 0,5 per ogni errore individuato
e corretto in modo appropriato

Tab. 20
28 2° Fascicolo: Consapevolezza metodologico-didattica

PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA

C C1 Punti 0 per ogni risposta omessa


Analisi di o completamente errata 3
materiali didattici Punti 1 per ogni risposta corretta

C2 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata 6
Punti 1 per ogni risposta corretta

C3 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata
Punti 0,5 per ogni risposta 4
parzialmente corretta
Punti 1 per ogni risposta corretta

C4 Compito 1
Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata 31
Punti 0,5 per ogni risposta
parzialmente corretta
Punti 1 per ogni risposta corretta

Compito 2
Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata 4+2+8=14
Punti 1 per ogni risposta
parzialmente corretta
Punti 2 per ogni risposta corretta

Compito 3
Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata
Punti 1 per ogni risposta
parzialmente corretta
Punti 2 per ogni risposta corretta

C5 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata 4
Punti 1 per ogni risposta corretta

Tab. 21
continua ➜
29
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA

D D1 – D2 Punti 0 per ogni risposta omessa o


Osservazione completamente errata
della classe Punti da 0,5 a 2 per ogni risposta
(assegnati seguendo i relativi criteri e
le relative scale di competenza) 8+8=16 16

Criteri di valutazione8:
– rilevanza e pertinenza del
contenuto
– chiarezza espositiva

Tab. 22

8
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 28 e 29, p. 33.
30 3° Fascicolo: Capacità operative

PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA

E E1 Per il livello e gli obiettivi


Progettazione Punti 0 per ogni risposta omessa
e costruzione o completamente errata
di materiali Punti 0,5 per ogni risposta corretta
didattici
Per la definizione delle fasi dell’unità
e la descrizione delle attività
Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata
Punti da 1 a 6 per ogni risposta
(assegnati seguendo i relativi criteri
e le relative scale di competenza)

Criteri di valutazione per l’utilizzo del


materiale didattico9:
2,5+6
– coerenza delle attività proposte con gli
+1,5=10 25
  obiettivi indicati
– strutturazione/articolazione chiara delle
  attività proposte

Per l’ulteriore fase didattica


Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata
Punti da 0,5 a 1,5 per ogni risposta
(assegnati seguendo i relativi criteri
e le relative scale di competenza)

Criteri di valutazione per l’utilizzo


del materiale didattico10:
– coerenza delle attività proposte con gli
  obiettivi indicati
– strutturazione/articolazione chiara delle
  attività proposte
E2 Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata 3
Punti 1 per ogni risposta corretta
E3-E4 Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata
Punti 1 per ogni risposta parzialmente 2+2=4
corretta
Punti 2 per ogni risposta corretta
continua ➜
9
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 30 e 31, p. 34.
10
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 32 e 33, pp. 34-35.
31
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA

E5 Per gli obiettivi e la fase


Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata
Punti 0,5 per ogni risposta corretta
Per l’utilizzo del materiale didattico
Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata
Punti da 0,5 a 2 per ogni risposta 2+2+2
(assegnati seguendo i relativi criteri +2= 8
e le relative scale di competenza)
Criteri di valutazione
per l’utilizzo del materiale didattico11:
– coerenza delle attività proposte con gli
  obiettivi indicati
– strutturazione/articolazione chiara delle
  attività proposte

Tab. 23


PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA

F F1 Punti 0 per ogni risposta omessa


Capacità o completamente errata 4
gestionali Punti 1 per ogni risposta corretta
F2 Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata
2
Punti 0,5 per ogni risposta corretta
18
F3-F4 Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata
Punti da 0,5 a 2 punti per ogni risposta
(assegnati seguendo i relativi criteri
e le relative scale di competenza) 6+6=12

Criteri di valutazione12:
– rilevanza e pertinenza del contenuto
– chiarezza espositiva

Tab. 24

11
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 34 e 35, p. 35.
12
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 28 e 29, p. 29.
32
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA

G G1-G3 Punti 0 per ogni risposta omessa


Media Education o completamente errata 1+1+1=3
Punti 0,5 per ogni risposta
parzialmente corretta
Punti 1 per ogni risposta corretta

G4-G7 Punti 0 per ogni risposta omessa 7


o completamente errata 2
Punti 0,5 per ogni risposta corretta

G8 Punti 0 per ogni risposta omessa


o completamente errata
Punti 1 per ogni risposta 2
parzialmente corretta
Punti 2 per ogni risposta corretta

Tab. 25

4.2. Scale di competenza


Le tabelle qui di seguito illustrano le scale di competenza relative ai criteri con i quali vengono
valutate le prove soggettive che prevedono domande aperte.
Per ciascuna prova vengono riportate i criteri e le scale di competenza utilizzati.

P r o va A Conoscenze glottodidattiche
Rilevanza e pertinenza del contenuto

Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di

• completamente pertinente e rilevante


2
• svolto interamente; tutti i punti fondamentali sono stati adeguatamente sviluppati

• pertinente e abbastanza rilevante


1,5 • svolto interamente; anche se alcuni punti fondamentali non sono sviluppati
completamente

• in alcune parti non pertinente e non sempre rilevante


1
• alcune parti del compito svolte parzialmente

• non pertinente e scarsamente rilevante


0,5
• parti del compito non svolte

Tab. 26
Chiarezza espositiva 33

Si attribuisce
a un candidato che si esprime in modo
il punteggio di

2 • chiaro, logico nei passaggi e con molti esempi; con una buona padronanza della
terminologia specifica dell’ambito glottodidattico

1,5 • abbastanza chiaro, logico nel passaggi e con qualche esempio; con una padronanza
abbastanza buona della terminologia specifica dell’ambito glottodidattico

1 • non del tutto chiaro e logico nei passaggi, con pochi esempi; con una scarsa
padronanza della terminologia specifica dell’ambito glottodidattico

0,5 • confuso, senza esempi, senza alcuna padronanza della terminologia specifica
dell’ambito glottodidattico

Tab. 27

P r o va D Osservazione della classe


P r o va f Capacità gestionali

Rilevanza e pertinenza del contenuto

Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di

• completamente pertinente e rilevante, con esempi pertinenti


1 • svolto interamente; tutti i punti indicati nell’input sono stati adeguatamente
sviluppati

• in alcune parti non pertinente e non sempre rilevante, con esempi non del tutto
0,5 pertinenti
• alcune parti del compito svolte parzialmente

Tab. 28

Chiarezza espositiva

Si attribuisce
a un candidato che si esprime in modo
il punteggio di

1 • chiaro, logico nei passaggi e con molti esempi

0,5 • non del tutto chiaro e logico nei passaggi, con pochi esempi

Tab. 29
34 P r o va E Progettazione e costruzione di materiale didattico

E1, 6
Coerenza delle attività proposte con gli obiettivi

Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di

3 • completamente coerente con il livello e gli obiettivi indicati

2 • abbastanza coerente con il livello e gli obiettivi indicati

1 • non del tutto coerente con il livello e gli obiettivi indicati

Tab. 30

Strutturazione/articolazione chiara delle attività

Si attribuisce a un compito che presenta una strutturazione e articolazione delle attività


il punteggio di proposte

3 • chiara, con passaggi logici tra l’una e l’altra


• ricca di esempi concreti di esercizi

2 • abbastanza chiara, con passaggi abbastanza logici tra l’una e l’altra


• con qualche esempio concreto di esercizi

1 • non del tutto chiara e con passaggi non abbastanza logici tra l’una e l’altra
• con pochi esempi concreti di esercizi
• parti del compito non svolte

Tab. 31

E1, 7
Coerenza delle attività proposte con gli obiettivi

Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di

0,75 • completamente coerente con il livello e gli obiettivi indicati

0,50 • abbastanza coerente con il livello e gli obiettivi indicati

0,25 • non del tutto coerente con il livello e gli obiettivi indicati

Tab. 32
Strutturazione/articolazione chiara delle attività 35
Si attribuisce a un compito che presenta una strutturazione e articolazione delle attività
il punteggio di proposte

0,75 • chiara, con passaggi logici tra l’una e l’altra


• ricca di esempi concreti di esercizi

0,50 • abbastanza chiara, con passaggi abbastanza logici tra l’una e l’altra
• con qualche esempio concreto di esercizi

0,25 • non del tutto chiara e con passaggi non abbastanza logici tra l’una e l’altra
• con pochi esempi concreti di esercizi
• parti del compito non svolte

Tab. 33

E5
Coerenza delle attività proposte con gli obiettivi

Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di

1 • completamente coerente con il livello e gli obiettivi indicati

0,50 • abbastanza coerente con il livello e gli obiettivi indicati

Tab. 34

Strutturazione/articolazione chiara delle attività

Si attribuisce a un compito che presenta una strutturazione e articolazione dell’attività


il punteggio di proposta

1 • chiara, con passaggi logici rispetto a quanto svolto prima e/o dopo
• con un esempio concreto descritto in maniera chiara

0,50 • abbastanza chiara, con passaggi abbastanza logici rispetto a quanto svolto prima
e/o dopo
• con un esempio concreto descritto in maniera non del tutto chiara

Tab. 35
36 5. ESPRESSIONE DEL RISULTATO
Le prove vengono corrette presso il Centro di Valutazione e Certificazioni Linguistiche (CVCL)
dell’Università per Stranieri di Perugia da personale altamente specializzato e specificamente for-
mato.
Il risultato finale, relativo all’esame nel suo complesso, si ottiene sommando i punteggi conseguiti
in ogni prova e si esprime trasformando il numero ottenuto in una lettera alfabetica corrispon-
dente, secondo una scala che prevede quattro gradi di cui tre positivi (A-B-C) e uno negativo (D).
Ciascun grado (A-ottimo, B-buono, C-sufficiente) corrisponde a una “banda” di punteggi, così
come è riportato nella tabella seguente:

PUNTEGGIO COMPRESO TRA LETTERA CORRISPONDENTE

Punti 146-127 A

Punti 126-107 B

Punti 106-87 C

Punti inferiori a 87 D

Tab. 37

Le diverse componenti dell’esame non sono capitalizzabili. L’esame si intende superato o non
superato nel suo insieme.
La sufficienza è data dal 60% del punteggio complessivo.
Il giudizio della commissione è insindacabile.

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