Certificazione in
Didattica dell’Italiano Lingua Straniera
II livello
Ristampe
6 5 4 3 2 1 N
2019 2018 2017 2016 2015 2014
ISBN 9788858316610
Loescher Editore
Via Vittorio Amedeo II, 18
10121 Torino
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Ringraziamenti
Si ringrazia la professoressa Anna Ciliberti, con la quale ho collaborato alla creazione della certifi-
cazione glottodidattica DILS-PG, per gli stimoli offerti nella fase di elaborazione del prototipo. Un
ringraziamento particolare va a Giuliana Grego Bolli, direttore del CVCL, che ha incoraggiato questa
pubblicazione e ha riletto con estrema attenzione e scrupolo il presente lavoro.
Perugia, ottobre 2014 Nicoletta Santeusanio
(referente DILS-PG)
5
Introduzione
L’Università per Stranieri di Perugia rilascia, a seguito del superamento di esami che si svolgono in
Italia e all’estero presso le sedi convenzionate, certificazioni in “Didattica dell’Italiano Lingua Stra-
niera” (DILS-PG) articolate in due livelli:
1. DILS-PG di base (di I livello)
2. DILS-PG (di II livello).
Tali livelli certificatori sono elaborati e prodotti dal Centro per la Valutazione e le Certificazioni Lin-
guistiche (CVCL) dell’Università. Si tratta di esami specifici attraverso i quali vengono verificate le
conoscenze e le competenze glottodidattiche che docenti italiani e stranieri di italiano lingua non
materna dovrebbero avere per svolgere con maggiore consapevolezza il proprio lavoro. I due livelli
si differenziano soprattutto per il grado di approfondimento dei contenuti, oltre che per l’esperien-
za richiesta ai docenti, in termini di numero di ore di insegnamento documentate, e il livello di
conoscenza linguistica necessario ai candidati stranieri per accedere all’esame.
La DILS-PG di II livello è entrata a regime nel 2009 dopo una fase di elaborazione e sperimenta-
zione iniziata nel 2006. Su sollecitazione di molte sedi d’esame (CTP e sedi all’estero in particola-
re) è stata sviluppata, inoltre, a partire dal 2013, una certificazione DILS-PG di base (di I livello) de-
stinata a docenti con minore esperienza e, nel caso di insegnanti di madrelingua non italiana, con
un livello di competenza linguistica più basso. Tale certificazione è diventata operativa nel 2014.
Entrambi i livelli certificatori sono caratterizzati da un forte orientamento pratico: agli insegnanti vie-
ne richiesto di spiegare usi della lingua, di esaminare materiale didattico e di produrne di nuovo, di
analizzare situazioni reali di insegnamento attraverso videoregistrazioni, di mettere in atto strategie
per risolvere problemi, di proporre attività didattiche ricorrendo a Internet e alle tecnologie.
Tutti e due i livelli d’esame sono costituiti solo da una prova scritta, a differenza di altre certifi-
cazioni glottodidattiche. Si ritiene, infatti, che la simulazione di una lezione, in mancanza di una
classe, sia innaturale e che la registrazione della stessa possa accrescere ansia e imbarazzo nei
candidati.
Le figure professionali a cui si rivolgono ambedue i livelli della DILS-PG sono diverse, consi-
derata la variegata realtà dell’insegnamento dell’italiano L2 e, parallelamente, la fondamentale
esigenza di qualificazione in questo settore, a sua volta basilare per la promozione della lin-
gua e della cultura italiana nel mondo. I destinatari sono docenti italiani o stranieri di italiano
lingua non materna presso gli IIC, le scuole di lingue ecc.; lettori di italiano lingua non materna
all’estero; CEL (Collaboratori ed Esperti Linguistici) presso le Università per Stranieri di Perugia e
Siena e presso i Centri Linguistici di Ateneo delle Università italiane; docenti della scuola italiana
di ogni ordine e grado in cui siano presenti alunni stranieri; docenti di italiano L2 presso le as-
sociazioni di volontariato che si occupano di migranti e presso i centri che accolgono i rifugiati
politici.
6 La certificazione DILS-PG, come le altre certificazioni glottodidattiche per l’italiano, non è un’abili-
tazione all’insegnamento dell’italiano L2 nelle scuole italiane, dal momento che in Italia, ad ec-
cezione dell’Alto Adige, non esiste ancora una classe di concorso specifica per l’insegnamento
dell’italiano lingua non materna1. Tuttavia è, al momento, un titolo culturale spendibile al quale
viene generalmente riconosciuto un punteggio, ad esempio nelle graduatorie interne di Istituto
per l’affidamento di incarichi legati all’insegnamento dell’italiano ad alunni stranieri o nel caso di
bandi di concorso emanati dai CTP, CPIA, dagli Uffici Scolastici Provinciali. Nel 2012 è stata inserita
dal MIUR tra i titoli valutabili nei concorsi per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola
dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado (cfr. decreto ministeriale del 21 settembre 2012,
n. 81). Viene riconosciuta anche nei concorsi per Collaboratori Esperti Linguistici (CEL) nelle Uni-
versità, nelle selezioni e nei colloqui di lavoro sia in Italia che all’estero in ambito di italiano L2. Il
punteggio ad essa assegnato rimane, comunque, a discrezione delle commissioni.
1
Durante un intervento a “Gli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo” tenutisi a Firenze il 21 e il 22 ottobre 2014, il ministro
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha avanzato la proposta di introdurre una nuova classe di concorso
per l’insegnamento dell’italiano come L2.
1. La certificazione in Didattica dell’Italiano 7
Lingua Straniera DILS-PG di II livello2
L’obiettivo della certificazione in Didattica dell’Italiano Lingua Straniera, DILS-PG di II livello, è quel-
lo di accertare le conoscenze teoriche, la consapevolezza metodologico-didattica e le capacità
operative che un insegnante di italiano lingua non materna deve possedere per svolgere il proprio
lavoro con competenza e consapevolezza, indipendentemente dal contesto di insegnamento.
1.1. Prerequisiti
Possono iscriversi all’esame sia cittadini italiani che stranieri in possesso dei seguenti prerequisiti:
1. laurea (almeno triennale) specifica in Lingua e cultura italiana, Insegnamento della lingua e
della cultura italiana a stranieri, Lingua e cultura italiana in situazioni di contatto3;
2a. laurea (almeno triennale) generica e un’esperienza certificata di almeno 400 ore di insegna-
mento di italiano L2 o altra lingua straniera negli ultimi anni a tutti i livelli;
2b. laurea (almeno triennale) generica e Master in Didattica dell’italiano lingua non materna ov-
vero Diploma di Scuola di Specializzazione in Didattica della lingua italiana a stranieri;
3. diploma di scuola superiore e un’esperienza certificata di almeno 1500 ore di insegnamento
di italiano L2 o altra lingua straniera negli ultimi anni a tutti i livelli.
I candidati stranieri possono accedere all’esame DILS-PG se hanno gli stessi prerequisiti dei candi-
dati italiani e un livello certificato di conoscenza della lingua italiana corrispondente almeno a un
C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER).
2
Per quanto riguarda, invece, le informazioni relative alla DILS-PG di base (di I livello) si rimanda al momento al sito del CVCL:
www.cvcl.it.
3
Si tratta di corsi di laurea in cui sono previsti esami relativi alla didattica dell’italiano a stranieri, periodi di tirocinio in classi di
italiano lingua non materna. Ulteriori tipologie di laurea triennale potranno essere riconosciute come sostitutive dell’esperienza
professionale, richiesta per le lauree generiche, previa autorizzazione del Comitato Scientifico della DILS-PG.
4
Oltre ai saperi su menzionati, di grande importanza è il saper essere, aspetto più difficile da testare se non durante una lezione
reale o eventualmente in colloquio di lavoro al momento del reclutamento nella scuola.
8 2. Descrizione dei contenuti della certificazione
DILS-PG di II livello
2.1. 1° Fascicolo: Conoscenze teoriche (sapere)
Le conoscenze teoriche sono relative sia all’ambito specifico della glottodidattica sia alla riflessione
sull’oggetto dell’insegnamento, ovvero la lingua italiana. In particolare, le conoscenze glottodi-
dattiche riguardano le teorie dell’acquisizione di una L2, così come recepite dalla glottodidattica
stessa, gli approcci metodologici e i contenuti del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Le
conoscenze metalinguistiche sono relative, invece, alla descrizione della lingua italiana sia in ter-
mini strutturali che funzionali, con una particolare attenzione ai cambiamenti registrati nell’italiano
contemporaneo.
P r o va A Conoscenze glottodidattiche
Ambiti Saperi
continua ➜
9
Ambiti Saperi
Tab. 1
P r o va B Conoscenze metalinguistiche
Ambiti Saperi
– Fonologia e grafematica
– Lessico e formazione delle parole
– Morfologia (i nomi, gli articoli, gli aggettivi, i pronomi, gli
avverbi, le preposizioni, le congiunzioni, le interiezioni, il
Grammatica italiana
verbo in tutte le sue forme e usi)
– Sintassi della proposizione e del periodo (la proposizione
e i suoi elementi costitutivi, tipi di proposizioni, di periodi,
concordanza di modi e tempi)
Tab. 2 continua ➜
10 La preparazione teorica relativa alla glottodidattica non si riferisce a nozioni teoriche fini a se stes-
se, ma permette «l’affinamento dell’intervento didattico», presupponendo «un aggiornamento per-
manente delle conoscenze con i risultati della ricerca disciplinare ed educativa» (Ciliberti 2009)5.
Tali conoscenze consentono, infatti, all’insegnante di avere maggiore consapevolezza nella scelta
dell’approccio più consono alla classe, di adottare strategie appropriate e di approfondire il con-
cetto astratto di livello, con i materiali linguistici indicati nel Profilo, in modo da programmare corsi
e progettare attività didattiche adeguate.
Anche le conoscenze relative alla descrizione della lingua italiana e ai cambiamenti che si sono
verificati e si verificano costantemente nell’italiano contemporaneo sono indispensabili a docenti
di italiano L2. Questi ultimi, maggiormente consapevoli del funzionamento della lingua e delle sue
trasformazioni, saranno in grado così di fornire motivazioni all’uso di forme, strutture, espressioni
linguistiche ecc.
Ambiti Saperi
– abilità sviluppate
– generi testuali presentati
ecc.
continua ➜
5
Cfr. presentazione di Anna Ciliberti nel sito del CVCL: www.cvcl.it alla voce DILS-PG di II livello.
11
Ambiti Saperi
Saper individuare:
– i destinatari (bambini, adolescenti, adulti)
– gli scopi del manuale (generali o specifici)
Analisi dell’indice – il livello del manuale (A1, A2, B1, B2, C1, C2) fornendo esempi
di un manuale tratti dall’indice
– l’approccio metodologico adottato fornendo esempi tratti dall’in-
dice.
Saper individuare:
Analisi di un’unità didattica, di
– i destinatari (bambini, adolescenti, adulti) fornendo esempi tratti
un’unità di
dall’indice
insegnamento/apprendimento
– il livello del manuale (A1, A2, B1, B2, C1, C2) fornendo esempi
(o di un estratto)
tratti dall’unità.
Saper riconoscere:
– la tipologia e lo scopo delle attività proposte.
Analisi di attività per lo Saper riordinare:
sviluppo di abilità linguistiche – attività.
Saper formulare:
– istruzioni.
Saper individuare:
Analisi di compiti di verifica
– l’oggetto della verifica.
Tab. 3
Ambiti Saperi
continua ➜
12
Ambiti Saperi
Tab. 4
Ambiti Saperi
Saper individuare:
– il livello a cui è possibile presentare diverse tipologie di testi
autentici
– gli obiettivi comunicativi, grammaticali, lessicali e socio-
Progettazione di un’unità
culturali.
di insegnamento/apprendimento
a partire da testi
Saper creare:
– un’unità di insegnamento/apprendimento proponendo esem-
pi concreti di attività didattiche per le diverse fasi.
Saper creare:
Costruzione di forme esercitative – forme esercitative diverse per lo sviluppo delle singole abilità.
Saper individuare:
– obiettivi diversi in base ai livelli dati
Progettazione di attività a partire – la fase in cui collocare le attività.
da un testo iconico
Saper graduare:
– le attività in base al livello e agli obiettivi.
Tab. 5
14 P r o va F Capacità gestionali
Ambiti Saperi
Tab. 6
P r o va G Media Education
Ambiti Saperi
Conoscere:
– siti, mailing list, social network utili, strumenti di consultazione
online.
Sapere riflettere:
Tecnologie e Internet – sulle potenzialità offerte dai media e da Internet nell’insegna-
mento dell’italiano a stranieri
– sugli aspetti da considerare quando si utilizzano le tecnologie
e Internet in classe.
Saper utilizzare:
– le tecnologie e Internet in classe.
Tab. 7
Le capacità operative legate alla costruzione di materiali didattici e quelle gestionali della classe
sono aspetti importanti della professionalità di un insegnante di italiano L2, in particolare oggi, in
contesti sempre più variegati che richiedono interventi mirati e individualizzati, in classi sempre
più caratterizzate dalla presenza di studenti con abilità differenziate. Né si può oggi prescindere
dalle capacità d’uso delle tecnologie a supporto dell’insegnamento e apprendimento linguistico.
3. METODI DI VERIFICA 15
Per verificare i contenuti precedentemente descritti, vale a dire le conoscenze teoriche, la consa-
pevolezza metodologico-didattica e le capacità operative, si è fatto ricorso a prove prevalentemen-
te soggettive.
Una certificazione glottodidattica, caratterizzata, in aggiunta, da un orientamento fortemente prati-
co ed operativo, quale è la DILS-PG di II livello, non avrebbe di fatto consentito un utilizzo esteso
di prove oggettive. Al fine di limitare, per quanto possibile, un’eccessiva soggettività, si è cercato
di definire puntualmente il costrutto oggetto di indagine, creando poi su tale base criteri specifici,
corredati dalle relative scale di punteggi, da utilizzare in fase di valutazione.
Le tabelle qui di seguito descrivono per ciascun fascicolo il formato delle risposte relativo a ogni
prova e il tempo a disposizione del candidato.
Pausa di 20 minuti
Tab. 8
Pausa di 1 ora
Tab. 9
3° Fascicolo: Capacità operative 17
Tab. 10
Tab.11
P ROVA B Conoscenze metalinguistiche 19
B2-B3 Conoscenza del repertorio Esempi Spiegare gli usi della lingua
linguistico dell’italiano contemporaneo. e indicare i valori delle forme Risposte brevi
linguistiche date.
Tab. 12
20 2° Fascicolo: Consapevolezza metedologico-didattica
continua ➜
COMPITO RICHIESTO FORMATO 21
COMPETENZA TESTATA INPUT
AL CANDIDATO DELLE RISPOSTE
Tab. 13
Tab. 14
22 3° Fascicolo: Capacità operative
Tab. 15
P ROVA F Capacità gestionali 23
Tab. 16
24 P R OVA G Media Education
Tab. 17
4. criteri di valutazione e punteggi 25
Gli esami vengono corretti, come avviene anche per i certificati CELI, presso il Centro di Valuta-
zione e Certificazioni Linguistiche (CVCL) dell’Università per Stranieri di Perugia. Qui di seguito
vengono riportati criteri, scale di valutazione e punteggi per rispondere alla fondamentale esigenza
di trasparenza e perché possano risultare utili ai fini della preparazione dei candidati stessi.
PUNTEGGIO PUNTEGGIO
FASCICOLO PROVA COMPLESSIVO COMPLESSIVO
DELLA PROVA DEL FASCICOLO
2° Consapevolezza Prova C
31
metodologico-didattica Analisi di materiali didattici
47
Prova D
16
Osservazione della classe
Prova F 50
18
Capacità gestionali
Prova G
7
Media Education
Tab. 18
26 4.1. Criteri di valutazione e punteggi nel dettaglio
Criteri di valutazione6:
– rilevanza e pertinenza del contenuto
– chiarezza espositiva 20
Criteri di valutazione7:
– rilevanza e pertinenza del contenuto
– chiarezza espositiva
Tab.19
6
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 26 e 27, pp. 32-33.
7
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 26 e 27, pp. 32-33.
27
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA
Tab. 20
28 2° Fascicolo: Consapevolezza metodologico-didattica
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA
C4 Compito 1
Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata 31
Punti 0,5 per ogni risposta
parzialmente corretta
Punti 1 per ogni risposta corretta
Compito 2
Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata 4+2+8=14
Punti 1 per ogni risposta
parzialmente corretta
Punti 2 per ogni risposta corretta
Compito 3
Punti 0 per ogni risposta omessa
o completamente errata
Punti 1 per ogni risposta
parzialmente corretta
Punti 2 per ogni risposta corretta
Tab. 21
continua ➜
29
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA
Criteri di valutazione8:
– rilevanza e pertinenza del
contenuto
– chiarezza espositiva
Tab. 22
8
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 28 e 29, p. 33.
30 3° Fascicolo: Capacità operative
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA
Tab. 23
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA
Criteri di valutazione12:
– rilevanza e pertinenza del contenuto
– chiarezza espositiva
Tab. 24
11
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 34 e 35, p. 35.
12
Per le scale, si rimanda al paragrafo 4.2, tabb. 28 e 29, p. 29.
32
PUNTEGGIO
PROVA PUNTEGGI COMPLESSIVO
DELLA PROVA
Tab. 25
P r o va A Conoscenze glottodidattiche
Rilevanza e pertinenza del contenuto
Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di
Tab. 26
Chiarezza espositiva 33
Si attribuisce
a un candidato che si esprime in modo
il punteggio di
2 • chiaro, logico nei passaggi e con molti esempi; con una buona padronanza della
terminologia specifica dell’ambito glottodidattico
1,5 • abbastanza chiaro, logico nel passaggi e con qualche esempio; con una padronanza
abbastanza buona della terminologia specifica dell’ambito glottodidattico
1 • non del tutto chiaro e logico nei passaggi, con pochi esempi; con una scarsa
padronanza della terminologia specifica dell’ambito glottodidattico
0,5 • confuso, senza esempi, senza alcuna padronanza della terminologia specifica
dell’ambito glottodidattico
Tab. 27
Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di
• in alcune parti non pertinente e non sempre rilevante, con esempi non del tutto
0,5 pertinenti
• alcune parti del compito svolte parzialmente
Tab. 28
Chiarezza espositiva
Si attribuisce
a un candidato che si esprime in modo
il punteggio di
0,5 • non del tutto chiaro e logico nei passaggi, con pochi esempi
Tab. 29
34 P r o va E Progettazione e costruzione di materiale didattico
E1, 6
Coerenza delle attività proposte con gli obiettivi
Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di
Tab. 30
1 • non del tutto chiara e con passaggi non abbastanza logici tra l’una e l’altra
• con pochi esempi concreti di esercizi
• parti del compito non svolte
Tab. 31
E1, 7
Coerenza delle attività proposte con gli obiettivi
Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di
0,25 • non del tutto coerente con il livello e gli obiettivi indicati
Tab. 32
Strutturazione/articolazione chiara delle attività 35
Si attribuisce a un compito che presenta una strutturazione e articolazione delle attività
il punteggio di proposte
0,50 • abbastanza chiara, con passaggi abbastanza logici tra l’una e l’altra
• con qualche esempio concreto di esercizi
0,25 • non del tutto chiara e con passaggi non abbastanza logici tra l’una e l’altra
• con pochi esempi concreti di esercizi
• parti del compito non svolte
Tab. 33
E5
Coerenza delle attività proposte con gli obiettivi
Si attribuisce
a un compito il cui contenuto è
il punteggio di
Tab. 34
1 • chiara, con passaggi logici rispetto a quanto svolto prima e/o dopo
• con un esempio concreto descritto in maniera chiara
0,50 • abbastanza chiara, con passaggi abbastanza logici rispetto a quanto svolto prima
e/o dopo
• con un esempio concreto descritto in maniera non del tutto chiara
Tab. 35
36 5. ESPRESSIONE DEL RISULTATO
Le prove vengono corrette presso il Centro di Valutazione e Certificazioni Linguistiche (CVCL)
dell’Università per Stranieri di Perugia da personale altamente specializzato e specificamente for-
mato.
Il risultato finale, relativo all’esame nel suo complesso, si ottiene sommando i punteggi conseguiti
in ogni prova e si esprime trasformando il numero ottenuto in una lettera alfabetica corrispon-
dente, secondo una scala che prevede quattro gradi di cui tre positivi (A-B-C) e uno negativo (D).
Ciascun grado (A-ottimo, B-buono, C-sufficiente) corrisponde a una “banda” di punteggi, così
come è riportato nella tabella seguente:
Punti 146-127 A
Punti 126-107 B
Punti 106-87 C
Punti inferiori a 87 D
Tab. 37
Le diverse componenti dell’esame non sono capitalizzabili. L’esame si intende superato o non
superato nel suo insieme.
La sufficienza è data dal 60% del punteggio complessivo.
Il giudizio della commissione è insindacabile.