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Congregazione del santo uffizio

Un altro strumento di repressione della Chiesa è l’instaurazione della congregazione del Santo
Uffizio: si tratta di un collegio di cardinali gestita dal Papa con il compito di reprimere l’eresia e di
controllare ciò che poteva essere dannoso alla chiesa.

Era un vero tribunale (diretto dal papa organizzato dai cardinali) dell’inquisizione in quanto nei
sotterranei vennero istituite delle vere prigioni, istituito da Paolo III, Paolo IV (due grandi papi
della controriforma). Qui verranno imprigionati Giordano Bruno, Galileo Galilei, campanella,

Questo tribunale processava tutti coloro che si opponevano al dogma della Chiesa.
Già era stato istituito nel medioevo. In spagna ad esempio veniva usato per processare gli ebrei.
Ora, a Roma, serviva per eliminare gli eretici: se veniva denunciato non aveva possibilità di
salvarsi, eccetto se non ricorreva alla biura, ossia se rinunciava alle sue tesi (Bruno non lo farà,
campanella si finge pazzo, Galilei abiura).
Se non si abiurava si veniva condannati al rogo. Visto che la Chiesa non poteva macchiarsi di
omicidio, mandava il processato al braccio secolare (principi, all’impetatore…).
Veniva scelto il rogo perché non ci poteva essere lo spargimento di sangue di un fratello.

Index prohibitorum librorum


Si tratta di un collegio di cardinali gestita dal Papa con il compito di cancellare tutti i testi che
andavano contro la Chiesa.
Questi cardinali leggevano vari testi e:
 o applicavano a un certo punto una censura, a seguito della quale veniva scritto “in
primatur”, si può stampare, che era una sorta di timbro
 o venivano bruciati (i testi di Giordano Bruno vennero messi al rogo a San Pietro. Egli
nascose molti testi a Oxford, grazie a questa sua tattica noi oggi possiamo conoscerli)

Anche l’arte, durante l’età della controriforma, venne sottoposta a censure: Paolo III e Paolo IV
volevano scrostare tutti gli affreschi della cappella sistina, date le nudità; Daniele da Volterra,
chiamato anche il Braghettone, mise delle braghe (mutande) per coprire quelle parti e salvare
l’opera d’arte.
Crisi del 600
Convenzionalmente con la morte di Giordano Bruno (17 febbraio 1600) si fa terminare il
Rinascimento.
Come afferma Pirenne, la storia è sinusoidale.
Il XVI sec. è visto come un periodo di grande crisi in quanto tutta l’economia, arricchitasi con le
scoperte geografiche, andrà in crisi.

Tra le principali concause abbiamo la presenta di guerre, carestie…

Guerra dei 30 anni (1618-1648)


Gli storici hanno visto questa guerra come un’anticipazione della prima guerra mondiale in
quanto ha riguardato tutta l’Europa.
Si divide in quattro fasi fondamentali.
Dopo la pace di Augusta si cerca di imporre il cattolicesimo anche alle religioni protestanti, che
si ribellano: è dunque una guerra di confessione religiosa (la Boemia voleva convertirsi).

Nel 1598 vi è l’editto di Nantes, editto di tolleranza religiosa in Francia.


In Francia, sotto Enrico IV di Valois, vi era una compresenza di diverse confessioni religiose
(ugonotti da Ugonot).

con la pace di Westfalia c’è una sconfitta dei cattolici:


 Conferma editto di Nantes
 Fine della guerra per la religione
 In Europa pluralità di religioni (vengono riconosciute tutte le religioni della riforma e
controriforma: cattolici, calvinisti, puritani, ugonotti, anglicani, luterani (europa centro-
settentrionale))

Calvinismo
I calvinisti (Svizzera) erano legati a Calvino, che aveva una concezione molto severa della vita
politica.
Egli era protestante, manteneva gli aspetti dottrinali di Lutero ma creò una società molto rigida a
livello di costumi.
Ad esempio la società era guidata dal concistoro, un insieme di padri che erano molto severi
sull’etica (ad emepio c’era il coprifuoco, gli eccessi erano limitati, tutti gli uomini erano una massa
damnationis).

Chi era socialmente produttivo era benedetto da Dio.

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