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ISBN-13: 978-88-89600-55-9
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Autore: Fabio Florio
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Seconda Edizione
Finito di stampare nel mese di Novembre 2014
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Sommario
Sommario
I Love English Volume 1
Prefazione
1.0 Articolo Determinativo
1.1 Dove si usa l’articolo determinativo?
1.1.2 Casi in cui si omette l’articolo
determinativo
1.2 Articolo Indeterminativo
1.3 Differenza tra Articolo Determinativo e
Indeterminativo
1.4 Il Plurale Generico ed il Plurale Specifico.
1.5 Il Genitivo Sassone.
1.5.1 Doppio Genitivo.
1.6 Le Preposizioni.
1.6.1. Preposizioni di Luogo.
2.0 La Frase e la sua struttura
2.1 I Pronomi personali Soggetto e Complemento
2.2 I Pronomi Possessivi
2.3 Pronomi Indefiniti
2.3.1 PRONOMI INDEFINITI PARTE II
2.4 Pronomi e Aggettivi Dimostrativi.
2.5 I Pronomi Riflessivi
2.5.1 “SELF – GET + (aggettivo / participio
passato) – MAKE + (pronome riflessivo +
participio passato)”
2.6. Pronomi Relativi
2.6.1 Pronomi relativi parte II: frase incidentale
e frase non – incidentale
3.0 Il Nome
3.1 il plurale dei nomi
3.2 Sostantivi Numerabili e non Numerabili.
3.3 Nomi Collettivi
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3.4 I Nomi Composti
3.5 Il Plurale dei Nomi (II)
4.0 Aggettivi Possessivi
4.1 Aggettivi Qualificativi.
4.2 Ordine degli Aggettivi Qualificativi.
4.3 Aggettivi Comparativi.
4.3.1 Comparativo di Maggioranza
4.3.2. DOPPIO COMPARATIVO
4.3.3 COMPARATIVI IRREGOLARI
4.4 SUPERLATIVO
4.4.1 SUPERLATIVI IRREGOLARI
4.5. AGGETTIVI DI QUANTITA’
4.6 Aggettivi Indefiniti.
5.0 GLI AVVERBI
5.1. AVVERBI DI MODO
5.2 AVVERBI DI FREQUENZA
I) caso: Avverbi di frequenza in frasi in forma
semplice
II) Caso: Avverbi di frequenza in tempi
composti
III) Caso: Avverbi di frequenza in presenza di
un verbo ausiliare
5.3 AVVERBI DI TEMPO
5.4 AVVERBI DI LUOGO
6.0. PRONOMI INTERROGATIVI
6.1 QUESTION WORDS
6.2. Forma interrogativa con preposizioni.
APPENDICE
1.1 Espressioni con “HOW”
1.2 Espressioni con “WHAT”
1.3 ESPRESSIONI DI TEMPO
1.4 “YET – ALREADY”
1.5 “STILL” & “NOT YET”
1.6 Question Tags
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English Passpartout
Premessa
L’importanza della Lingua Inglese nella società
odierna di Florio Fabio
Utili Affermazioni
Greetings (saluti)
I Mesi dell’anno
Numeri
Alfabeto
L’orologio
Presentare se stessi e gli altri
Likes and dislikes
Esprimere preferenza
“ENGLISH IN COMMUNICATION”
At the post office
At the Exchange Bureau (All’ufficio Cambi)
*Monete - Monete Inglesi
At the bank - (In Banca)
Travelling
By Plane - (Viaggiare in aereo)
By bus - (Viaggiare in autobus)
By taxi (con il taxi)
By Train or Underground - (Con il treno o in
metropolitana)
Trains - (Treni)
By Sea - (In Nave)
At a hotel - (In albergo)
In your room (In stanza d’albergo)
At the porter’s desk (Alla reception)
Departures (Partenze)
At the restaurant - (Al ristorante)
Paying (Pagare il conto)
Food (Cibo)
Modi di cottura (Ways of cooking)
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Restaurant Vocabulary (Lessico per ristorante)
Drinks (Bevande)
Shopping and Services (Fare compere e servizi)
Stores and Shops (Negozi)
Food shops (negozio di alimentari)
Fruit and Vegetables (Frutta e Verdura)
Dairy Products (prodotti giornalieri)
At the Butcher (Dal macellaio)
At theBakery (dal panettiere)
At the Confectionary (Dal pasticciere)
At the fishmonger (dal pescivendolo)
At the shoe shop (Dal calzaturificio)
Sizes (Misure)
At the stationery (In cartoleria)
At the Chemist’s - (In farmacia)
Medicine instructions (Instruzioni sui flaconi dei
medicinali)
Parts of the Body - (Le parti del corpo umano)
At the florist - (Dal fioraio)
At the Jeweller’s shop – Watchmaker’s shop (Dal
gioielliere e in orologeria)
At the Department Store - (Ai grandi magazzini)
Clothes - (Vestiti)
Cloth (Stoffa)
Sizes (Taglie) - Women’s dresses / abiti da donna
Men’s suits / Abiti da uomo
Men’s Shirts / Camicie da Uomo
Socks / Calzini
At the Hairdresser’s (dal parrucchiere)
Beauty Therapists’s vocabulary - (Vocaboli per
Estetiste)
Colours (I colori)
At the Optician (Dall’ ottico)
At the dentist - (Dal dentista)
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Describing people: physical appearance
(Descrivere le persone: aspetto fisico)
Red letter days (feste e ricorrenze)
Telephoning (Al telefono)
Entertainment (Divertimento)
On the beach (In spiaggia)
At the doctor’s - (Dal dottore)
The Weather Forecast (Le previsioni del tempo)
Useful adjectives - (aggettivi utili)
Common phrases- (Frasi di uso comune)
Family (Membri della famiglia)
I Love English Volume 2
Parte 1 – Distinzione e Classificazione dei verbi
1.1 Il Verbo: premessa
1.2 Classificazione dei Verbi
1.3 La tabella periodica dei Verbi
1.4. I Verbi Ausiliari
1.5. Forma contratta del verbo “Be”
1.6. Verbo “To Be” forma del passato remoto
1.7. Forma Idiomatica del verbo “Be”
1.8 Il Verbo “To Have”
Verbo “To Have” utilizzo
“Rafforzativo “Got”
1.9. Forma passata del verbo Avere “Had”
1.10. I verbi Ordinari
1.11 TO WORK
1.12 “TO TEACH”
Parte II – I TEMPI VERBALI
2.1 Present Continuous
2.2 Present Continuous – forma affermativa
Avverbi di Tempo Determinato
2.3. Present Continuous (Spelling Rules)
2.4. Verbi che non reggono la forma progressiva
2.5 Simple present
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2.6. Simple Past
2.7. Past Continuous
2.8. Present Perfect Simple
2.9. Present Perfect Continuous
2.10. Past Perfect Simple
2.11. PAST PERFECT CONTINUOUS
2.12. TABELLA RIEPILOGATIVA DEI VERBI
Parte III – I tempi verbali: il Futuro
3.1. Premessa
3.2. Futuro semplice “WILL”
3.3 “To Be Going To”
Present Continuous con azione di futuro.
3.4.Simple Present
3.5.Future Continuous
3.6 Future Perfect (futuro anteriore)
3.7. FUTURE IN THE PAST (il futuro nel passato)
Parte IV – Tempi verbali Periodo Ipotetico e
Condizionale
4.0. Premessa
4.1. Periodo Ipotetico I tipo
4.2. Secondo Periodo Ipotetico
4.3. III Periodo Ipotetico
4.4. Tabella riepilogativa del Periodo Ipotetico
4.5.Condizionale
FORMA AFFERMATIVA
FORMA NEGATIVA
4.6 Condizionale Passato
4.7. Imperativo
Parte V – Verbi Modali (Can-Could-May-Might)
5.1 Premessa
5.1. VERBO “CAN”
FORMA AFFERMATIVA
5.2. “COULD”
5.3. COULD HAVE + PARTICIPIO PASSATO
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5.4. “TO BE ABLE TO” (Essere capace di)
5.5 MAY e MIGHT
Parte VI – Verbi Modali (Must-Have to-Shall –
Should)
6.0 PREMESSA
6.1. MUST
6.2.TO HAVE TO
6.3. SHOULD
6.4. Altre forme di dovere
6.5. SHALL
6.7.TABELLA RIEPILOGATIVA VERBO DOVERE
Parte VII – Verbi Modali (Want – Will – Wish-
Would Like)
7.1. VOLERE “WILL”
7.2. “WANT”
7.3. WOULD LIKE (VORREI)
7.4. WISH (Desiderare)
Extra Content: Appendice dei Verbi
TABELLA PERIODICA VERBI IRREGOLARI
VERBO ESSERE
VERBO AVERE
PRESENT CONTINUOUS
PAST CONTINUOUS
SIMPLE PAST
SIMPLE PRESENT
PRESENT PERFECT SIMPLE
FUTURO SEMPLICE
CONDIZIONALE PRESENTE
FUTURO INTENZIONALE
FUTURO PROGRESSIVO
CONDIZIONALE PASSATO
TRAPASSATO REMOTO
FUTURO ANTERIORE
PRESENT PERFECT CONTINUOUS
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CAN
MUST
WANT
I Love English Volume 3
Premessa
3.0. I VERBI SEMI MODALI
3.1. NEED
3.2. “DARE” – OSARE
3.3. USED TO
4.0. –ING and INFINITIVE
4.1. VERBI + ING FORM
4.2. VERBI + INFINITO
4.3. VERBI + OBJECT + TO + INFINITO
4.4. VERBI CON ING or TO?
5.0. VERBI PREPOSIZIONALI
6.0. ESPRESSIONI CON –ING FORM
7.0. PRONOMI RELATIVI
8.0. AGGETTIVI CHE TERMINANO PER – ING o –ED
9.0 DIFFERENZA TRA “QUITE” & “RATHER”
10.0. ALTHOUGH, DESPITE, IN CASE OF
11.0. UNLESS / PROVIDED THAT
12.0 LIKE / AS or AS IF
13.0 FOR / DURING / WHILE
14.0. BY / UNTIL / BY THE TIME
15.0 IN/AT/ON in usi speciali
16.0. LA FORMA PASSIVA
17.0. DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO
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I Love English Volume 1
Prefazione
“I love English New Edition fa parte di una collana
dedicata allo studio analitico della lingua inglese
configurandosi come una guida mirata
all’apprendimento degli elementi strutturali e
grammaticali di livello elementare della lingua
straniera.
Il presente volume non vuole sostituirsi o essere
una copia dei vari testi di grammatica esistenti in
commercio di cui il mercato sembri esserne ormai
quasi del tutto saturo, ma vuole essere uno
strumento chiaro ed elaborato di semplice utilizzo
sia per coloro che vogliono ripassare la lingua
inglese rispolverandola, sia per tutti coloro che non
hanno mai studiato la lingua straniera e che per la
prima volta – vuoi per curiosità, vuoi per esigenze
personali o lavorative – decidono di imbattersi nello
studio di questa splendida ed affascinante lingua
che genera allo stesso tempo anche tanto sconforto
nei discenti date le notevoli differenze che si
riscontrano nei due livelli linguistici ossia l’italiano e
l’inglese.
Ho deciso di creare questo primo volume di lingua -
a cui faranno poi seguito anche gli altri due volumi
per un’analisi più completa – perché ho notato che i
ragazzi, nonostante i molteplici anni di studio e di
formazione linguistica trascorsi presso istituti
scolastici difficilmente riescono a parlare l’inglese.
Molti addirittura, scoraggiati dai pessimi
insegnamenti di lingua, decidono di rinunciare a
studiarla senza capire che la lingua straniera
rappresenta il futuro professionale e che a
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differenza di altre discipline scolastiche, la lingua
straniera esce fuori dal contesto delle quattro mura
scolastiche per permearsi nel mondo della realtà,
dei concorsi pubblici e del lavoro.
Dai molteplici insegnamenti da me effettuati di
lingua inglese e BUSINESS ENGLISH presso diverse
scuole di formazione professionali ma anche presso
prestigiose aziende del settore nazionale quali ENEL
e TELECOM, ho riscontrato che sia gli adulti che i
ragazzi, quando parlano di lingua inglese, hanno
idee confuse soprattutto su quelli che sono gli
aspetti della grammatica elementare della lingua.
Alcune volte sembrano perdersi in congetture
mentali, in situazioni che gli appaiono
estremamente difficili perché non sono state
metabolizzate e quindi apprese in maniera
efficiente negli anni passati della loro formazione.
Io sono stato sempre del parere – e lo ritengo
tutt’oggi – che la grammatica sia la base piramidale
di un intero sistema linguistico. Non si può
apprendere la lingua se non si conosce la
grammatica. Quest’ ultima stabilisce il
funzionamento della lingua, ne delinea le
caratteristiche e unisce quell’insieme di tasselli
(elementi singoli di grammatica) con lo scopo di
generare stringhe di frasi complete. Non potrò mai
dimenticare il mio caro professore di Università che
ha dedicato la vita all’apprendimento linguistico
dell’inglese all’interno di laboratori linguistici. Egli
affermava che la lingua straniera è come una
scienza ed esattamente come la matematica dove
per ogni singolo elemento grammaticale
corrisponde una logica di utilizzo e di collocazione
all’interno dell’universo “frase”.
13
Non è per me insolito sentire persone che
affermano che unico metodo per l’apprendimento
della lingua straniera è il contatto diretto sul posto.
Il contatto diretto con un paese straniero non è poi
così stimolante per un parlante italiano che non sa
dire neppure una parola. Inoltre, non è da ritenersi
assolutamente positivo.
Quando si arriva nel paese straniero lo stato di
ansia e di disagio aumenta limitando la mente alla
funzione di “apprendimento” linguistico.
Evidenzio il termine apprendimento ponendolo tra
due virgolette perché in questo senso non si può
parlare di apprendimento vero e proprio ma bensì
di acquisizione di lingua. L’acquisizione è diversa
dall’apprendimento poiché si tratta di un processo
spontaneo e inconsapevole che avviene all’interno
di un parlante. La persona memorizza, acquisisce
parole e frasi per sentito dire, perché pronunciate o
espresse da altre persone ma non sa distinguere né
riconoscere una frase grammaticalmente corretta
da quella scorretta, come non sa elaborare
spontaneamente nuove frasi perché non sussiste
alla base una teoria di grammatica. Solitamente
una lingua acquisita, si perde dopo due mesi,
proprio perché ritornando nel proprio territorio
natio e non avendo la possibilità di praticarla
svanisce nel nulla. Al contrario, la consapevolezza
linguistica avviene con l’apprendimento e cioè con
lo studio sistematico della lingua e delle sue
funzioni e strutture grammaticali.
Un parlante perfetto di lingua, deve possedere
Competence e Fluency. La competence è la
capacità di un parlante di saper riconoscere una
frase grammaticalmente corretta. La fluency è la
14
capacità di elaborazione e produzione linguistica.
Nella società odierna la fluency linguistica è quella
sicuramente richiesta in qualunque ambito
settoriale, ma anche la competence non ci starebbe
male. Ecco perché ho sentito quasi l’esigenza di
scrivere questa guida o compendio grammaticale
proprio per facilitare l’apprendimento linguistico
nonché di spiegare, in maniera dettagliata, ogni
singolo fenomeno linguistico.
Il registro linguistico da me adoperato per la
stesura, non è quello di un classico libro
grammaticale, ma bensì una sorta di discussione
unitaria tra me e il discente. Una maniera semplice
di argomentare i fatti di lingua senza l’uso di grossi
paroloni e soprattutto l’ausilio di molteplici esempi
pratici volti a confrontare i due sistemi linguistici:
LS e lingua madre. Il volume vuole stravolgere la
vecchia concezione di apprendimento linguistico
che suddivide teoria dalla pratica, ma vuole cercare
di non sacrificare nessuno dei due aspetti, anzi al
contrario vuole unire questi aspetti partendo
proprio dal concetto pratico e quindi di uso della
lingua fino a giungere alla spiegazione teorica
grammaticale. Il discente, a questo punto, vedrà i
due sistemi linguistici comparati in maniera
costante e uniforme in ogni capitolo e per ogni
argomento in modo tale da imparare la competence
linguistica sin dalle prime lezioni e ad evitare quei
normali errori di apprendimento che sono all’ordine
del giorno.
Il testo è tratto dalle mie molteplici lezioni di lingua
inglese tenutesi presso varie scuole di formazione
per cui è da ritenersi un’opera esclusivamente
ORIGINALE nel suo intento e nel suo proposito. E’
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suddivisa in tre aree: quella teorica – dominata
dall’analisi contrastiva dei due elementi linguistici -
e una sezione dal titolo FOCUS ON THE LANGUAGE.
Nella prima parte si passerà ad esaminare
singolarmente tutti gli elementi grammaticali di
livello base della lingua partendo dal minimo
elemento quale l’articolo determinativo,
indeterminativo, preposizione, fino a giungere ad
elementi via via sempre più complessi culminando
nella sezione finale che è la frase.
La seconda parte invece riguarderà alcuni aspetti
della lingua improntati all’aspetto comunicativo
base volta alla comprensione e allo studio analitico
di alcuni elementi linguistici e del loro uso. La terza
parte è quella che colpisce sempre di più ogni
apprendente di lingua straniera. In questa NEW
EDITION non ci siamo fatti mancare proprio nulla.
Abbiamo cercato di soddisfare le esigenze di
chiunque e quindi anche di coloro che, dettati dalla
fretta di voler comunicare in lingua (vuoi per
esigenze personali, vuoi per esigenze lavorative,
vuoi per esigenze ludiche), scelgono la strada più
diretta che è quella dei manuali di conversazione di
lingua inglese.
I LOVE ENGLISH VOL.1 NEW EDITION, proprio per
venire incontro all’esigenza di tutti, presenta un
importante manuale di conversazione di lingua
inglese che è ENGLISH PASSPARTOUT: MANUALE
DI CONVERSAZIONE DI LINGUA INGLESE, dove
aiuta tutti coloro che per la prima volta dovessero
recarsi all’estero a comunicare con il parlante
straniero eliminando quel famoso senso di disagio
che si viene sempre a creare quando si lascia la
propria terra natìa. ENGLISH PASSPARTOUT, lo fa
16
in maniera semplice, schematica e soprattutto ricca
di contenuti. Ad aiutare la comprensione e la scelta
non esiste soltanto un indice analitico dove la
persona può facilmente ricercare il contesto
situazionale a lui più adatto o più consono quanto
la presenza delle immagini. Per la prima volta in
questo volume si uniscono TEORIA e PRATICA
generando un volume COMPLETO di LINGUA
INGLESE che va compendiato con il secondo
volume: I LOVE ENGLISH VOL.2: I TEMPI VERBALI.
Facendo in questo modo, il discente avrà dinanzi a
se due fasi linguistiche: quella teorica (che gli
permetterà di comprendere il funzionamento della
lingua e le sue strutture), e quello pratico (che gli
permetterà di poter praticare la lingua in territorio
straniero). Una guida utile, INDISPENSABILE, per
tutti gli amanti della lingua straniera.
Fabio Florio
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1.0 Articolo Determinativo
L’articolo determinativo solitamente è la prima
parte della lingua inglese che viene insegnata ai
discenti perché molti insegnanti ritengono che
questo argomento sia tendenzialmente più
semplice rispetto ad altri.
In realtà, questo argomento di grammatica non è
poi così semplice come vogliono far credere perché
– e poi noterete – ci sono molti casi diversi dalla
lingua italiana in cui l’articolo molte volte viene
addirittura omesso.
Senza spaventarvi troppo, cominceremo dalla parte
più semplice.
La prima differenza sostanziale che si nota tra la
lingua italiana e quella inglese è la presenza di
diversi articoli per designare il singolare e il plurale
dei nomi.
In italiano dobbiamo distinguere se il sostantivo sia
maschile, femminile, singolare o plurale ed è per
questo ché possediamo diverse forme.
Se il sostantivo è maschile singolare utilizziamo
l’articolo “il” oppure “lo”, se femminile singolare
avremmo “la” se maschile plurale “I”, gli” se
femminile plurale “le”.
Tutte queste diverse forme mettono in crisi un
parlante di lingua inglese che vuole approcciare con
la nostra lingua italiana proprio perché loro non
condividono tutte queste nostre differenze ma
anche perché nel loro sistema linguistico, tutti
questi articoli vengono ufficialmente racchiusi in un
unico elemento grammaticale che è “THE”.
Si, avete capito bene, “THE”, traduce tutte le
nostre forme italiane degli articoli determinativi sia
18
se abbiamo un nome singolare sia se abbiamo un
nome plurale.
Poniamo alcuni esempi confrontando i due sistemi
linguistici:
Supponiamo che io abbia questa parola italiana:
In inglese diventa
Ex. The doll
Ex. I cani
In inglese diverrà
Ex. The dogs.
19
femminile.
20
determinativo nella lingua inglese e precisamente i
casi in cui esso viene utilizzato.
A differenza della lingua italiana che pone l’articolo
determinativo dappertutto - davanti ai nomi, agli
aggettivi possessivi, ai nomi dei monti, ai nomi dei
laghi, dei pasti e così via, in inglese – e ne
resterete stupiti, - l’articolo determinativo ha
pochissimi utilizzi mentre sono molto di più i casi in
cui l’articolo viene omesso. Vediamo di porre un
breve schema in cui evidenziare i casi in cui si
l’articolo determinativo è utilizzato.
L’articolo determinativo “The” si usa davanti a:
Nomi di catene Montuose:
The Alps (Le Alpi) The Pyrenees (I Pirenei)
21
Davanti ai numeri ordinali:
The first Il primo
The second Il secondo
Davanti ai superlativi:
The most beautiful Il più bello
The best Il migliore
22
effettuare traduzioni letterarie quando si passa da
un sistema linguistico all’altro.
Vediamo di chiarire i vari punti attraverso il sistema
della traduzione comparata.
Il primo punto che andremo a vedere è quello degli
aggettivi possessivi. In inglese l’aggettivo
possessivo, a differenza della lingua italiana non è
mai preceduto dall’articolo determinativo. Risulta
quindi un errore gravissimo collocare l’articolo
determinativo in maniera indebita. Ad esempio:
Il mio gatto My cat
23
inglese questo dovrà essere eliminato poiché non si
parla di una confederazione di stati, ma bensì di un
singolo paese.
24
Quando ci riferiamo allo scopo primario espresso
dal luogo.
Facciamo un esempio: in chiesa si va per pregare,
in prigione si va quando si commette un reato, a
scuola si va per studiare. Quando ogni volta ci
riferiamo ai suddetti luoghi volendo evidenziarne lo
scopo del luogo non utilizzeremo l’articolo
determinativo. Esempio:
“After he had killed his aunt, he went to “Dopo aver ucciso sua zia, finì in
prison” prigione”.
“He went to Church to hear a Mass” “Andò in chiesa per ascoltare la Messa”
“He went to school at the age of six.” “Andò a scuola all’età di sei anni.”
25
In italiano la frase viene resa con una preposizione
articolata “alla” – “a + la” quindi la presenza
dell’articolo determinativo.
In inglese al contrario quest’ultimo si annulla
generando così una preposizione semplice di
movimento e quindi “to”.
Non si usa mai l’articolo determinativo davanti ai
nomi di materie scolastiche. Esempio:
“I love English very much” “Adoro molto l’inglese”
26
Davanti a gruppi di isole Dei laghi, delle isole
27
comprenderne l’utilizzo.
Con sostantivi che iniziano per consonante
Ex: A cat (un gatto) - A dog (un cane)
28
“apple”.
Siccome la parola comincia per suono vocalico “a”,
l’articolo indeterminativo associato può essere solo
“AN”.
“An apple” Una mela
29
1.3 Differenza tra Articolo Determinativo e
Indeterminativo
Avendo delineato nei paragrafi precedenti quale è
l’articolo determinativo e quale quello
indeterminativo nella lingua inglese, in questo
paragrafo ci soffermeremo sull’interazione tra i due
all’interno di una frase per comprenderne
maggiormente e più chiaramente i due differenti
utilizzi in un rispettivo contesto comunicativo.
Per prima cosa bisogna dire che entrambi gli
articoli possono coesistere all’interno di una stessa
frase e non ci stupisce affatto che nell’atto
comunicativo (specialmente in lingua italiana)
facciamo un uso eccessivo di articoli determinativi.
L’articolo indeterminativo, a differenza di quello
determinativo, viene espresso solitamente quando
menzioniamo all’interno del nostro discorso un
oggetto, una persona per la prima volta, cioè
quando l’oggetto o la persona a cui facciamo
riferimento non era stata già menzionata
precedentemente. Facciamo un esempio:
“I found a chair available and I decided “Ho trovato una sedia libera e ho deciso
to sit down” di sedermi”
30
stata già menzionata all’interno del discorso.
Riprendendo come esempio la precedente frase e
allungandola leggermente noteremo:
“I found a chair available and I decided “Trovai una sedia libera e decisi di
to sit down. The chair was white and was sedermi. La sedia era di colore bianco ed
near the table”. era vicina al tavolo”
31
anche perché debbano servire ad avere un effetto
chiarificatore al lettore che per la prima volta si
accinge allo studio della lingua inglese. Non
lasciando troppo in “suspense” il nostro lettore,
passiamo subito a definire cosa sia un plurale
generico.
32
Un contesto linguistico e situazionale ben preciso e limitato, dove l’oggetto della
nostra discussione è stato già menzionato nelle stringhe precedenti della frase.
33
vedremo in maniera più chiara e netta la duplice
situazione:
“The people living opposite our house are
“People are unhappy.”
very boring.”
Nella frase su menzionata – al contrario
– la parola “people” è inteso in senso
Nella frase su menzionata “people” è in
specifico ovvero (solo coloro che vivono
senso generico per cui non può essere
nella casa di fronte alla nostra) e quindi
preceduto dall’articolo determinativo.
non è esteso al concetto di tutta
l’umanità.
Ieri le ragazze che stavano alla festa erano vestite in maniera elegante. Portavano
gonne lunghe nere e camicie bianche. Io odio le donne che si vestono in questa
maniera. Credo che le donne debbano indossare gonne corte e colori più luminosi.
34
stringa per stringa il brano.
Nella prima stringa la narrazione è di terza persona
– ovvero l’autore sta descrivendo un azione
progressiva avvenuta in un momento preciso del
passato ed in un particolare luogo. Quindi
temporalità e spazialità sono resi ben evidenti:
Yesterday At the party
(Tempo specifico indicante il passato) (luogo specifico)
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Quello che il narratore esprime adesso è una sua
idea, una sua opinione su quella che è l’universo
femminile considerato nella sua interezza.
Infatti, egli non denota un particolare gruppo di
donne ma al contrario le considera nella sua totalità
e nella loro forma più generica.
Passando alla traduzione di questo testo avremmo:
36
Il genitivo sassone si usa con:
· Persone
· Animali
· Nomi di paesi, città e nazioni
· Espressioni di peso, tempo e misura
Oggetto: La Macchina
Preposizione Semplice: di
Possessore: Marco
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La traduzione però non è assolutamente corretta in
quanto in inglese – nel momento della traduzione –
bisogna apportare un leggero cambio di struttura.
Se in italiano la formula generale è OGGETTO,
PREPOSIZIONE, POSSESSORE, in inglese l’ordine
sarà:
Possessore: Mark
Genitivo Sassone: S
Oggetto: Car
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Prendendo come riferimento lo schema iniziale di
utilizzo avremmo:
“La coda del gatto” “The cat’s tail.”
“I monumenti di Londra”. “London’s museums.”
“Un viaggio di tre ore.” “A three hours’ journey”.
“Una mela da tre chili” “A three kilos’ apple.”
“E’ distante tre chilometri.” “It is three kilometres’ far.”
“La bandiera dell’Italia.” “Italy’s flag.”
39
possessore è seguito da un pronome relativo: ad
esempio se ho la seguente frase italiana:
40
posto.
Se io prendo per esempio questi nomi di luogo:
“Il Lago di Garda, Il lago di Como, Il museo di
Capodimonte”, questi rappresentano tutti nomi di
luogo caratteristici, fisici e anche reali per cui
all’atto della traduzione dall’italiano all’inglese, non
posso stravolgere il significato ma devo essere
fedele il più possibile proprio perché si tratta di
riportare il nome di una località esistente e
conosciuta per quel suo nome. Quindi se io voglio
tradurre questi luoghi avrò:
“The Lake of Garda.”
“The Lake of Como.”
“The museum of Capodimonte.”
41
determinato oggetto “la macchina”.
Resta però da stabilire il legame che lega l’oggetto
ai possessori e quindi se essa sia di proprietà di
entrambi i possessori (oggetto in comune) o se
invece sia di proprietà solo di una persona per cui
ci stiamo riferendo a due macchine diverse.
Supponendo che l’oggetto sia di proprietà di
entrambe le persone avremmo:
42
esprimere solo il caso in cui ci troviamo di fronte ad
un plurale semplice e come esso reagisce in caso di
una forma genitiva.
Prendiamo come esempio la seguente frase
italiana:
43
“La gonna delle donne”.
Diventa:
“Women’s skirt.”
44
connotazione differente ed anche una formazione
esclusivamente diversa da quella tradizionale che
abbiamo visto poc’anzi.
Quando in italiano la cosa posseduta è preceduta
dall’articolo indeterminativo, da un numerale, da un
dimostrativo, in inglese si mantiene l’ordine delle
parole proprio come in lingua italiana con
l’eccezione però di aggiungere l’apostrofo “S” al
nome del possessore.
Facciamo qualche esempio di riferimento:
Avremmo:
“A friend of my aunt’s.”
45
verrebbe spontaneo tradurre:
“A his friend”
46
trasformazione e uno spostamento considerevole
degli elementi.
Passando da “SUO” a “DI LEI”, assistiamo al
passaggio da aggettivo possessivo a pronome
possessivo e quindi:
A friend of hers.
Abbiamo che:
47
Un amico di lei
48
in maniera diversa da quelle italiane e hanno una
loro specifica collocazione.
Le principali preposizioni di tempo sono tre e
rispettivamente:
IN AT ON
49
“A pranzo” “At lunch”
“Alle 8 di sera” “At 8 o’ clock p.m.”
“A Natale” “At Christmas”
50
maniera sistematica e con una certa frequenza lo
stesso giorno della settimana.
In Inglese invece, sarebbe un errore gravissimo
collocare l’articolo determinativo davanti al giorno
della settimana per cui l’unica preposizione
accettata è “ON”.
Il secondo punto che riguarda la preposizione “ON”
è strettamente connesso al concetto della data –
tratteremo di questo aspetto nella sezione dedicata
al Focus on the language (ovvero l’analisi sulla
lingua) – per adesso ci limiteremo soltanto a fare
un esempio per far comprendere meglio
l’argomento trattato. Esempio:
“Il 18 Giugno andrò in vacanza con i miei “On June 18th I am going on holiday
amici.” with my friends.”
N.B.: quando abbiamo o solo il mese o solo l’anno, la preposizione utilizzata è “IN”,
quando invece il giorno segue il mese la preposizione corrispondente sarà “ON”
perché il giorno ha la precedenza rispetto al mese come si evince dal contesto che
segue:
Esempio:
A Gennaio In January
Nel 1980 In 1980
Il 5 Aprile On April 5th
51
WITHIN ENTRO
AT THE BEGINNING OF ALL’INIZIO
AT THE END ALLA FINE
AS SOON AS AL PIU PRESTO
AFTER DOPO
BEFORE PRIMA
52
Viene comunemente usato nell’inglese commerciale
quando si tratta di ordini o ricezioni merci. Il suo
simile può essere “WITHIN”.
“Invieremo le merci per la fine di questa “We would send the goods by the end of
settimana.” this week.”
53
un’azione. Esempio:
“All’inizio di Giugno darò il mio primo “At the beginning of June I will be sitting
esame.” for my first exam.”
Al contrario abbiamo:
AT THE END: che viene utilizzato per designare
periodo di tempo entro cui si conclude un’azione.
Esempio:
“Alla fine di Giugno sarò in vacanza.” “At the end of June I will be on holiday.”
AT IN
54
Ovviamente la preposizione ne caratterizza il
senso: se io premetto la preposizione “AT” davanti
alla parola BEGINNING e END, io genero una
preposizione temporale con il significato
“ALL’INIZIO DI (At the beginning of) – e ALLA FINE
DI (At the end of)” (vedi esempi nel paragrafo).
Se invece ai due termini (BEGINNING) e (END)
premetto la preposizione “IN”, genero un altro
significato che non è più legato al concetto
temporale ma bensì alla successione di due azioni.
A questo punto le due espressioni “BEGINNING
OF” e “END OF” significheranno (INIZIALMENTE) ed
(INFINE) e cooperano insieme all’interno di una
stessa frase. Esempio:
“Inizialmente un ragazzo molto timido, “In the beginning he used to be very
poi è diventato successivamente molto shy, in the end he became very
socievole.” sociable.”
55
preposizione di luogo:
Le preposizioni di luogo, sono quelle preposizioni che vengono utilizzate per definire
la collocazione spaziale di un oggetto o di una persona.
· STATO IN LUOGO
· MOTO A LUOGO
IN e AT
56
luogo. Quando parliamo di PAESI, NAZIONI, o
CITTA’ la preposizione di luogo utilizzata è “IN”.
Esempio:
“A Napoli ci sono molti negozi.” “In Naples there are a lot of stores.”
57
“The tablecloth is over the table.”
58
Significa quindi che tra il quadro è l’interruttore
esiste uno spazio divisorio. Riassumendo avremmo:
Il quadro è sul muro
The picture is on the wall
(Posizione di contatto)
Il quadro è sull’interruttore
The picture is over / above the switch
(Posizione senza contatto)
ON ONTO
59
spostamento passando da una posizione bassa “il
pavimento” a quella più alta “il tavolo”. Nell’atto del
suo movimento la preposizione di luogo “ON” deve
essere seguita dalla preposizione di movimento
“TO”:
L’opposto di “SOPRA” è sicuramente “SOTTO” che
in inglese si dice “UNDER”
La differenza che sussiste nella traduzione
dall’italiano all’inglese nella traduzione è che: in
italiano dopo la preposizione di luogo segue una
preposizione semplice, in inglese no.
“Il gatto è sotto al tavolo”. “The cat is under the table”.
BESIDE BESIDES
60
BESIDES – indica un espressione temporale –
“Oltre a” per cui indica tutto un altro significato.
Esempio:
“Accanto alla scrivania c’è una sedia.” “Beside the desk, there is a chair.”
“Oltre ai pantaloni porterò anche qualche “Besides the trousers, I am going to
gonna.” bring along some skirt too”.
61
mia.”
OPPOSITE IN FRONT OF
62
del parlante posteriore rispetto all’oggetto in
questione. Esempio:
“Sono dietro la sedia.” “I am behind the chair.”
63
“IN THE CORNER” è usato quando ci riferiamo ad
una spazialità chiusa, all’interno di mura; come ad
esempio una stanza, una casa, un cinema, un
ristorante e così via. Esempio:
“Il libro è nell’angolo dello scaffale.” “The book is in the corner of the shelf.”
64
preposizione di movimento “TO” si fa precedere
dalla preposizione di stato in luogo “IN” diventando
“INTO”.
Questa preposizione viene usata quando in italiano
compare un verbo di movimento seguito dalla
preposizione articolata “NEL”. Esempio:
“Vado nel giardino” “I am going into the garden.”
“Vado in cucina.” “I am going into the kitchen.”
65
2.0 La Frase e la sua struttura
Dopo aver trattato dell’articolo determinativo, delle
preposizioni di tempo e di luogo e dell’articolo
indeterminativo, ci addentriamo nel discorso più
complesso e cioè la frase esaminando passo passo
e pezzo per pezzo ogni singolo elemento che porti
alla sua formazione.
Non esaudiremo tutto l’argomento della struttura
della frase in questa sezione perché ho preferito
staccarlo creandone un ulteriore paragrafo nei
capitoli successivi.
In questo paragrafo, partiamo a definire dal punto
di vista linguistico cosa si intende per frase:
66
67
Una frase come quella su menzionata viene definita
“frase semplice” perché è costituita da un solo e
unico tempo verbale.
A prima vista si potrebbe dire che una frase
affinché sia grammaticalmente corretta debba
iniziare sempre con il soggetto, ma esistono però
anche frasi in cui il soggetto non viene espresso e
per cui vengono definite “frasi impersonali”
Un esempio di frase impersonale italiana potrebbe
essere:
“Sta piovendo”
68
verbo quando ci troviamo in una frase interrogativa
o interro-negativa.
Facciamo qualche esempio per chiarire meglio
l’idea. Partendo sempre dalla lingua italiana
abbiamo la seguente frase:
“Maria gioca con i suoi cani ogni giorno.”
69
nevicando” e così via rientrano tutte nel canone di
frasi impersonali.
Ma allora in inglese come ci si deve comportare
visto che abbiamo appena definito il soggetto come
elemento essenziale ed indispensabile di una frase?
Sembrerà strano ma anche in queste frasi
impersonali gli inglesi usano il soggetto che non
può essere un pronome personale né di prima, né
di seconda persona ma bensì sarà di terza persona
singolare ovvero “IT”.
Quindi volendo tradurre le frasi su menzionate
avremmo:
“Sta piovendo” “It is raining”
“Sta nevicando” “It is snowing”
“Fa caldo” “It is hot”
Il pronome è una parte del discorso che si usa per sostituire una parte del testo
70
precedente o successivo o per riferirsi ad un elemento del contesto in cui si svolge il
discorso.
71
inglese con “You”, ma un parlante italiano deve
porre attenzione nell’atto della traduzione
dall’inglese all’italiano altrimenti incorre in errori
gravi.
Il tutto ovviamente dipende dal contesto
comunicativo in cui ci si trova visto che come
abbiamo enunciato nelle prime pagine del volume,
la lingua inglese deve essere interpretata alla luce
di un contesto comunicativo e non isolatamente.
Soltanto attraverso il contesto d’uso si possono
chiarire le differenze linguistiche e grammaticali
che intercorrono tra i due sistemi linguistici:
l’italiano e l’inglese.
Molto interessante è anche la terza persona
singolare. Come ben si può notare, alla terza
persona singolare compaiono tre voci:
HE SHE IT
P.S. In inglese, gli animali e i neonati vengono riferiti con il soggetto “IT”.
Vengono personalizzati solo se ci si riferisce ad un animale domestico posseduto da
una persona.
Per i neonati, il pronome è solo usato nella fase iniziale della nascita, ma quando il
bambino poi cresce comincia ad essere riconosciuto come soggetto maschile o
femminile a seconda del sesso.
72
Pronome Personale Complemento
Me A me
You A te
Him A lui
Her A lei
It A esso
Us A noi
You A voi
Them A loro
73
non badiamo neppure agli elementi grammaticali.
Ma adesso, cercheremo – al fine di comprenderne
meglio le distinzioni – di distinguere i due pronomi
personali all’interno di una frase partendo
ovviamente sempre dalla nostra lingua italiana.
Prendendo la seguente frase:
74
oggetto non si lega direttamente al verbo ma viene
separato dalla preposizione “TO”.
Elencheremo gli uni che gli altri verbi cominciando
con quei verbi dove il complemento oggetto si lega
direttamente al verbo.
VERBI IN CUI IL COMPLEMENTO OGGETTO
SI LEGA DIRETTAMENTE
To ask Chiedere
To inform Informare
To tell Dire / raccontare
To pay Pagare
To buy Comprare
To remember Ricordare
To remind Far ricordare
To recall Evocare alla memoria
To sell Vendere
To phone Telefonare
To invite Invitare
To make Fare
To allow Permettere
To permit Permettere
To show Dimostrare
To join Partecipare
To enter Entrare
To teach Insegnare
To forbid Vietare
To order Ordinare
To forget Dimenticare
To answer Rispondere
To promise Promettere
To approach Avvicinarsi
To trust Avere fiducia
75
“Gli chiesi dei soldi.”
“Gli insegnai l’inglese.”
76
To post Spedire
To explain Spiegare
To confess Confessare
77
You You
They Them
Il pronome possessivo viene utilizzato per specificare a chi appartiene una cosa o
un animale indicati dal nome.
78
persona singolare maschile che è uguale a quella
dell’aggettivo possessivo.
Molto importante nella terza persona è la
distinzione tra i sessi:
HIS Pronome possessivo Sesso Maschile
HER Pronome possessivo Sesso Femminile
ITS Pronome possessivo Neutro
79
seguiti da un sostantivo.
Dopo aver fornito spiegazioni su quest’altra
categoria di pronomi – che devono essere
compendiati dagli aggettivi possessivi, - passiamo
al paragrafo successivo parlando dei pronomi
indefiniti.
2.3 Pronomi Indefiniti
I pronomi indefiniti sono i composti di “SOME” e
“ANY” e vengono utilizzati quando ci riferiamo a
qualcuno o a qualcosa in modo non specifico.
Vediamo innanzitutto quali sono i pronomi indefiniti
e come si formano.
Abbiamo detto poc’anzi che il pronome indefinito
trae origine dall’aggettivo indefinito che sarebbe
“Some” o “Any”, per cui iniziamo a prendere questi
due elementi.
SOME ANY
SOME+BODY= SOMEBODY
ANY+BODY = ANYBODY
NO+BODY= NOBODY
Oppure:
SOME+ONE=SOMEONE
ANY+ONE=ANYONE
NO+ONE=NO ONE
80
PRONOMI INDEFINITI Parte I
Somebody / Someone Qualcuno
Anybody / Anyone Qualcuno / Chiunque*
Nobody / No one Nessuno
81
Mentre “ANYBODY” oppure “ANYONE” si usano
nelle frasi interrogative e negative.
Qui però dobbiamo aprire una parentesi perché il
suddetto pronome assume due significati diversi a
seconda del contesto fraseologico.
Se prendiamo una domanda come ad esempio la
seguente avremo:
“C’è qualcuno qui?” “Is there anybody here?”
82
“There is nobody here.”
Ricorda:
ANYBODY NOBODY
Significa “Nessuno” quando il verbo è alla Significa “Nessuno” ed è sempre seguito
forma negativa dal verbo in forma affermativa
83
the party.”
SOME+THING=SOMETHING
ANY+THING=ANYTHING
NO+THING=NOTHING
84
Una frase interro-negativa, è una frase interrogativa al cui interno c’è una
negazione.
85
possono esistervi.
Per cui NOTHING lo utilizziamo solo nelle FRASI
CON IL VERBO AFFERMATIVO.
“I have nothing to say.” “Non ho nulla da dire.”
ANYTHING ≠ SOMETHING
SOMETHING ANYTHING
Frasi affermative Frasi interrogative (generiche)
Frasi interro – negative Frasi negative (in sostituzione di
Domande di offerta Nothing)
Domande di richiesta Frasi affermative (qualsiasi cosa)
ANYTHING ≠ NOTHING
86
NOTHING
ANYTHING
Seguito dal verbo in forma negativa: Significa “Nulla” e deve essere sempre
Niente usato con il verbo in forma affermativa.
“I haven’t got anything” “I have got nothing.”
“Non ho nulla” “Non ho nulla”
Esempio:
“Devo andare da qualche parte stasera “I have to go somewhere tonight but I
ma non ricordo il nome”. don’ t remember the name”
“Non conosci qualche posto “Don’t you know somewhere
interessante?” interesting?”
87
ANYWHERE con NOWHERE ma dobbiamo cambiare
il verbo che dalla forma negativa deve diventare
affermativa.
ANYWHERE ≠ NOWHERE
ANYWHERE NOWHERE
Significa “In nessun luogo” e viene
Significa “In nessun luogo” solo in
sempre usato con verbo in forma
presenza di un verbo in forma negativa.
affermativa.
“I haven’t anywhere to go”
“I have nowhere to go”
“Non ho nessun luogo dove andare”
“Non ho nessun luogo dove andare.”
Inoltre:
ANYWHERE ≠ SOMEWHERE
ANYWHERE SOMEWHERE
Se usato in frasi affermative assume il
In frasi affermative significa “Da qualche
significato di “Qualsiasi luogo”
parte”
“Anywhere you choose to spend your
“Somewhere you will be thinking about
holidays I will agree”
me.”
“In qualsiasi luogo tu decida di
“Tu da qualche parte mi starai
trascorrere le tue vacanze io sarò
pensando.”
d’accordo”
EVERYBODY E EVERYONE
EVERYBODY EVERYONE
Significa “Tutti” e a differenza della
lingua italiana - che è seguito dal verbo Significa “Ognuno” ed è seguito dalla
in forma plurale – in inglese il verbo forma verbale singolare proprio come la
utilizzato è sempre in forma singolare lingua italiana.
88
come se venisse trattato come una terza Esempio:
persona singolare invece di quella
plurale. Facciamo un esempio: “Ognuno canta le canzoni che ama”
“Tutti parlano sempre con me” “Everyone sings the songs he loves
“Everybody always talks with me.” most.”
Può essere utilizzato nelle frasi Può essere utilizzato nelle frasi negative,
affermative, negative, interro-negative e affermative e interro-negative.
interro-negative.
89
Cominciamo a delineare il primo pronome
indefinito.
ANOTHER – ha funzione di pronome ed aggettivo
e viene usato con sostantivi singolari per parlare di
ulteriori altre persone o cose. Esempio:
“Ho incontrato un altro uomo per la
“I met another man along the street.”
strada.”
90
“Vorrei dell’altra acqua per favore.” “I would like some more water, please.”
“There are two more biscuits. Who wants
“Ci sono altri due biscotti. Chi li vuole?”
them?”
91
“Puoi prendere in prestito l’uno o l’altro “You can borrow either book.”
libro.”
92
e quindi non è possibile. Esempio:
“Né l’uno né l’altro libro mi interessa.” “Neither book interests me.”
93
Viene utilizzato quando ci riferiamo ad un insieme di persone, cose o animali
insieme di persone, animali o cose considerati complessivamente
considerati e messi in evidenza Esempio:
singolarmente. “Lei salutò ogni persona della festa.”
Esempio: “She greeted every person at the party.”
“Ciascuno degli studenti studierà la
lingua inglese.” Viene utilizzato quando una persona o un
“Each of the students will study English.” oggetto – facente parte del nostro
discorso – viene menzionata per la prima
Viene utilizzato specialmente quando volta all’interno del discorso.
all’interno di un discorso, la persona, Esempio:
l’oggetto o l’animale è stato già “Ogni persona ha un cuore.”
menzionato precedentemente. “Every person has a heart.”
Esempio:
“Ci sono molte sedie in questa stanza. In questa frase la parola “person” appare
Ogni sedia ha un colore molto vivace.” solo una volta, per cui non esiste nessun
menzionamento o riferimento passato
“There are a lot of chairs in that room. che possa implicare una sorta di
Each chair has a very bright colour.” ripetizione o effetto ridondante e per tale
motivo, l’unico pronome indefinito da
Nella frase su menzionata, la parola poter utilizzare sarà EVERY e non EACH.
“chair” appare due volte: sia nella fase
introduttiva che in quella successiva E’ usato per indicare i periodi di tempo
preceduta dalla locuzione “ogni”. come ad esempio:
Siccome la parola appare menzionata
due volte, l’unico pronome indefinito Every day
possibile da poter utilizzare è “EACH”. Every month
Every Year
Può essere anche pronome e in tal caso Every night
lo troviamo prima dei pronomi personali Every week
complemento oggetto separati dalla Every morning
preposizione semplice “OF”. Every afternoon
Esempio: Every evening
Every night
“Ciascuno di loro ha studiato
Shakespeare.” Siccome ci riferiamo a parti di giornate o
“Each of them has studied Shakespeare.” a mesi, anni e settimane, ci riferiamo a
situazioni che non possono essere scisse
Anche qui il senso che si connota alla in single parti, in quanto parliamo di
frase è puramente restrittivo e limitativo. periodi di tempo e quindi “EACH” non
“Ciascuno di loro” implica soltanto le potrebbe essere usato, in quanto
persone attualmente presenti. quest’ultimo può essere usato solo
quando vogliamo evidenziare qualcosa
considerandolo singolarmente.
94
“Tutti gli uomini sono intelligenti.” “All men are clever.”
95
“They all went to the cinema yesterday
“Tutti loro andarono al cinema ieri sera.” evening.”
“All of them went to the cinema
yesterday evening.”
SO SUCH
SO SUCH
Viene utilizzato ogni qualvolta troviamo
un aggettivo seguito da un sostantivo.
Vuol dire “Così” e viene utilizzato quando
Esempio:
all’interno di una frase vi è o un
“Lei è una donna così graziosa.”
aggettivo o un avverbio.
“She is such a pretty girl.”
Esempio:
“Lei è così carina.”
Oppure lo utilizziamo quando è seguito
“She is so pretty.”
da un nome plurale o dall’articolo
indeterminativo più sostantivo se
oppure:
quest’ultimo è singolare.
“Lui è sorprendentemente bello.”
Esempio:
“He is surprisingly handsome.”
“I never buy such things” (1)
“Why have they done such a thing? (2)
96
pronomi dimostrativi.
2.4 Pronomi e Aggettivi Dimostrativi.
I pronomi dimostrativi traggono origine dagli
aggettivi dimostrativi.
Cominciamo a fare una breve considerazione. In
inglese, a differenza della lingua italiana,
l’aggettivo non ha nessuna forma plurale perché
non si accorda con il sostantivo che lo segue.
Ovviamente questa è la regola generica ma c’è
sempre qualcuno che sfugge da questa rigida
regola e sono proprio gli aggettivi dimostrativi
perché questi ultimi si interfacciano alla posizione
di vicinanza o di lontananza di un oggetto rispetto
al parlante.
Per tale rapporto di vicinanza o lontananza esistono
in inglese le seguenti forme:
THIS QUESTO / A
THAT QUELLO / A
THESE QUESTI / E
THOSE QUELLI / E
97
AGGETTIVO Quando precede un sostantivo
Ad esempio:
Questo libro This book
Quel libro That book
Questi libri These books
Quei libri Those books
Esempio:
“This is my book.” “Questo è il mio libro.”
98
Itself Di se stesso
Ourselves Noi stessi
Yourselves Voi stessi
Themselves Essi stessi
99
“THEMSELVES”.
Utilizziamo la forma riflessiva solitamente con quei
verbi che esprimono dolore, comportamento,
pensiero e considerazione
VERBI CHE ESPRIMONO DOLORE
To hurt oneself Ferirsi
To burn oneself Bruciarsi
To cut oneself Tagliarsi
100
riflessiva inglese. Ad esempio quando parliamo di
azioni abituali, gli inglesi non usano il pronome
riflessivo ma bensì lasciano solo il verbo:
To dress Vestirsi
To hide Nascondersi
To shave Radersi
To undress Svestirsi
To wash Lavarsi
101
To hurry up Affrettarsi
To intuire Informarsi
To join Unirsi
To move Muoversi
To practise Esercitarsi
To put on Indossare
To realize Accorgersi
To refer Riferirsi
To remember Ricordarsi
To rest Riposarsi
To retire Ritirarsi
To rush Precipitarsi
To sit down Sedersi
To stand up Alzarsi
To stop Fermarsi
To take off Togliersi un capo di abbigliamento
To wake up Svegliarsi
To worry Preoccuparsi
To wonder Meravigliarsi
102
In questo caso, l’azione di incontrarsi non si riversa
direttamente sul soggetto come accade
direttamente con la forma riflessiva che abbiamo
incontrato precedentemente e con le precedenti
frasi, ma il verbo tende a riversare l’azione su
entrambi i soggetti.
In questo caso allora la forma riflessiva viene
tradotta con un’altra particella definita “EACH
OTHER”, che tradotta letteralmente potrebbe
significare “L’un l’altro” e quindi evidenziare il
carattere di reciprocità dell’azione.
Questa particella segue immediatamente il verbo
sostituendo il tradizionale pronome riflessivo, per
cui la traduzione della frase su menzionata sarà:
103
“Le persone si amano e si odiano allo stesso
tempo.”
104
soffermare - sempre a proposito di pronomi
riflessivi – sulla seconda parte della forma riflessiva
che relego direttamente all’altro paragrafo.
La seconda parte tratterà di alcuni modi utilizzati in
inglese di adottare la particella “SELF”, e di altri
due importanti verbi “MAKE” e “GET”, anch’essi
impegnati nella costituzione della forma riflessiva.
2.5.1 “SELF – GET + (aggettivo / participio
passato) – MAKE + (pronome riflessivo +
participio passato)”
Questo paragrafo va considerato come integrazione
di quello precedente.
Ho deciso di trattare separatamente questi tre modi
di rendere la forma riflessiva principalmente per
non appesantire ulteriormente il paragrafo
precedente ma anche per permettervi di focalizzare
al meglio queste tre strutture grammaticali.
Come avete potuto già notare dal titolo, in questo
paragrafo tratteremo di tre forme diverse.
La prima l’abbiamo – in un certo senso – già
trovata nel paragrafo precedente quando abbiamo
parlato di come si costituisce una forma riflessiva in
inglese e cioè mi sto riferendo alla particella
“SELF”.
Questo “SELF”, però agisce non soltanto in frasi in
cui sia presente il verbo (to wash oneself, to devote
oneself), ma anche in espressioni legate a
sostantivi come si può notare dalla tabella
seguente:
Self centred Egocentrico / egoista
Self control Padronanza di sé
Self – confidence Fiducia di se stesso
Self – conscious Timido
Self – defence Autodifesa
Self – opinion Presunzione
105
Self confident man Uomo sicuro di sé
A self made man Un uomo che si è fatto da sé
Self taught man Autodidatta
106
rinviato all’altro volume dedicato interamente alla
struttura verbale.
Quello che occorrerà conoscere di questo verbo è il
suo impiego – come dicevo poc’anzi – nella
costituzione della forma riflessiva. In questo
contesto, il verbo “GET”, è seguito o da un
“aggettivo” oppure dal “participio passato”.
Vediamo di verificare insieme quanto sopra detto
notando le diverse forme nel seguente schema.
Get Angry Arrabbiarsi
Get Annoyed Seccarsi
Get Bored Annoiarsi
Get Cold Diventare freddo
Get Dirty Sporcarsi
Get Dressed Vestirsi
Get Durnk Ubriacarsi
Get Dry Asciugarsi
Get Engaged Fidanzarsi
Get Ill Sperdersi
Get Married Sposarsi
Get Nervous Innervosirsi
Get Ready Prepararsi
Get Rich Arricchirsi
Get Tanned Abbronzarsi
107
A differenza delle due strutture grammaticali
precedenti, “MAKE” – in forma riflessiva – viene
usato per denotare certi comportamenti o azioni ed
è seguito dal pronome riflessivo + participio
passato come si può ben evincere dalla seguente
tabella:
To make oneself a living Guadagnarsi da vivere
To make oneself at home Mettersi a proprio agio
To make oneself comfortable Mettersi comodo
To make oneself hated Farsi odiare
To make onself heard Farsi udire
To make oneself loved Farsi amare
To make onself respected Farsi rispettare
To make oneself understood Farsi capire
To make oneself useful Rendersi utile
108
Vediamoli insieme:
WHO WHO(M)
WHICH THAT
109
complemento.
La prima cosa da capire è saper individuare
all’interno della frase chi è il soggetto e chi il
complemento – chi effettua l’azione e a chi è rivolta
l’azione – e questo è possibile solo attraverso
l’individuazione all’interno della frase verbale.
Dopo aver evidenziato il verbo bisogna andare a
ritroso – ovvero bisogna chiedersi chi compie
l’azione? –
Successivamente si passerà al pronome relativo in
questione e si vedrà a chi esso si riferisce.
Partiamo da una semplice frase italiana e
cominciamo a scomporre – proprio come si fa per
la matematica – la frase nei suoi minimi termini
effettuando la cosiddetta analisi grammaticale dei
suoi componenti.
Esempio:
· Elemento Verbale
· Soggetto della frase
· Pronome relativo
· Complemento
110
verbale ci troviamo dinanzi ad una frase in forma
semplice. Dal verbo poi, andiamo a ricavarci il
soggetto della frase.
Chi è che vede la ragazza? La risposta è “Tu”.
A chi vedi tu? “La ragazza” e quindi quest’ultimo
elemento rappresenta il complemento di termine.
Quindi schematizzando avremmo:
Vedere (Verbo)
Tu (Soggetto)
Che (Pronome Relativo)
La Ragazza (Complemento di termine)
Esempio:
“Il gatto che sta sulla tavola è bianco”.
111
precedente, non reca un doppio pronome ma
abbiamo solo un soggetto che esplicitamente si
evince dall’animale “Il gatto”.
Il pronome relativo in questione si riferisce allo
stesso animale per cui avrà valore di soggetto e
non di complemento.
Siccome per gli inglesi gli animali sono uguali agli
oggetti, il pronome relativo corrispondente che
utilizzeremo sarà “WHICH.”
Il verbo in questione è il verbo “STARE” espresso
alla terza persona singolare del tempo verbale
presente indicativo, che nella nostra traduzione
inglese verrà tradotto con il verbo “ESSERE”.
Traducendo la frase abbiamo:
112
“The person who’s speaking is Mary.”
113
Per frase incidentale, si intende quella frase in cui il periodo espresso dal pronome
relativo fornisce informazioni aggiuntive poco rilevanti al contenuto della frase che
possono tranquillamente essere omesse permettendo così alla frase di avere un
senso compiuto.
114
La Ferrari (Soggetto)
Che è rossa (Frase incidentale)
È una macchina veloce (Risultato finale della
frase)
Per frase non incidentale, si intende quella frase in cui l’elemento espresso dal
pronome relativo risulta essere parte integrante e fondamentale della frase, una
parte indispensabile affinché la frase non perda il suo significato.
115
frase ovvero “la signora” la quale è seduta al
tavolo.
Se io provassi ad eliminare la sezione introdotta dal
pronome relativo ovvero “che siede al tavolo” cosa
mi rimane? Mi restano soltanto:
La Signora è mia zia
116
aunt.”
117
Se noi prendiamo una frase italiana introdotta dal
pronome relativo cosa noteremo?
· Soggetto (Io)
· Verbo composto (Ho visto – passato
prossimo)
· La mia amica (complemento oggetto)
· Che parlava (tempo verbale – passato
remoto progressivo)
· Con uno sconosciuto (complemento di
compagnia)
118
due elementi verbali (ho + visto) viene mutato in
passato remoto perché si ha l’idea di un’azione
eseguita in un luogo diverso da quello in cui il
parlante si trova. Attualmente e quindi si riferisce
ad un’azione terminata e conclusasi nel passato.
Per cui, dopo aver analizzato tutti questi elementi
la nostra traduzione sarà:
119
Ultimo caso per i pronomi relativi è sicuramente
l’omissione del pronome in caso – e solo in questo
caso – si riferisca non al soggetto ma bensì al
complemento.
Esempio:
Quindi avremmo:
“The bag you bought Yesterday is beautiful.”
Oppure:
“The bag which you bought yesterday is beautiful”
Oppure:
“The bag that you bought yesterday is beautiful”.
120
3.0 Il Nome
Il sostantivo rappresenta una parte fondamentale
della frase sia per quanto riguarda la lingua italiana
sia per quanto riguarda la lingua straniera con
l’unica eccezione che in italiano esistono anche
delle frasi in stile impersonale dove il sostantivo o
soggetto non viene reso disponibile.
In inglese, forse si da più consistenza a questo
elemento perché, per un inglese è insita l’idea di
iniziare la frase con un soggetto anche quando
quest’ultimo non figura.
Per questo motivo, in questo capitolo, tratterò e
affronterò il tema del sostantivo delineandone tutte
le possibili caratteristiche come per esempio: la
forma singolare, plurale, maschile, femminile, il
nome collettivo e gli aggettivi sostantivati.
Cercherò di rendere l’argomento quanto più
scorrevole ed esaustivo possibile in modo tale da
non far nascere al lettore alcuna parvenza di
dubbio o perplessità nei confronti dell’argomento
stesso.
Senza molto dilungarmi in questa premessa, direi
di cominciare a definire dal punto di vista
grammaticale il sostantivo.
Partendo da una classica definizione di sostantivo
tratta da Wikipedia abbiamo:
“Il sostantivo è la parte variabile del discorso che
indica una persona, un luogo, una cosa o, più in
generale, qualsiasi entità animata, inanimata o
pensata”.
(http://it.wikipedia.org/wiki/Sostantivo)
121
· Maschili
· Femminili
· Neutri
Oppure
Designazione del sostantivo attraverso desinenze
Un altro modo per designare il genere del sostantivo oltre che con parole diverse è
possibile effettuarlo attraverso l’aggiunta delle desinenze.
“or – er – on – ir”
Oppure
Designazione del sostantivo attraverso l’aggiunta di una parola
122
Aggiungendo, per i nomi comuni, una parola che indichi il sesso come ad esempio
nelle seguenti parole:
boyfriend; girlfriend; grandfather; grandmother
dove le parole aggiunte sarebbero:
boy + friend:
girl + friend;
grand + father;
grand + mother
123
numerabili.
I sostantivi numerabili sono quelli che possiedono
una forma singolare e una plurale proprio perché
godono del principio di poter essere suddivisi in
elementi più piccoli.
Io posso dire: “Una macchina” ma anche: “alcune
macchine” E quindi il plurale del nome.
La regola generale che ben tutti conoscete per la
formazione del plurale è quella di aggiungere una
“S” finale al sostantivo singolare come ad esempio:
GIRL GIRLS
Oppure:
BOY BOYS
124
FLASH FLASHES
125
Goose Geese
Sheep Sheep
126
Questi sostantivi, godono sia di una forma
singolare che di una forma plurale – e per la
pluralizzazione di un sostantivo vedi paragrafo
precedente - possono essere utilizzati con l’articolo
indeterminativo, partitivo e così via.
I sostantivi non numerabili – al contrario – sono
quelli che non possono essere suddivisi in unità più
piccole, per cui risulta difficile scinderli data la loro
indivisibilità.
Questi hanno solo una forma singolare – e mai
plurale - e non sono mai preceduti dall’articolo
indeterminativo – A / AN.
Sono accompagnati dalla forma verbale singolare.
Solitamente a questi sostantivi non numerabili si
rifanno quei nomi che hanno a fare con il cibo,
oppure liquidi o materiale gassoso, che per la loro
consistenza e caratteristica non possono essere
suddivisi in parti più piccole.
Ma una notevole differenza tra la lingua italiana e
quella inglese ci costringe a dover considerare non
numerabili, anche quei sostantivi dove in italiano
sono numerabili.
Vediamo insieme quali possano essere affinché non
si crei confusione.
Money Denaro
News Notizie
Homework Compiti di casa
Advice Consigli
Furniture Mobili
Laughter Sorriso
Physics Fisica
Politics Politica
Cutlery Posateria
Accomodation Sistemazione
Luggage Bagagli
Equipment Attrezzatura
Wealth Ricchezza
Mathematics Matematica
127
Information Informazioni
Shopping Compere
128
Proprio perché questi sostantivi – al di la del
partitivo e quindi “SOME” e “ANY” - che vedrete
nel capitolo successivo – non possono essere
preceduti dall’articolo indeterminativo, se io volessi
esprimere una singola quantità di cibo io sono
costretto ad utilizzare i sostantivi qui sopra e
quindi:
A Slice of Bread Una fetta di pane
A Loaf of bread Un tozzo di pane
A Piece of cake Un pezzo di torta
A cup of tea Una tazza di thè
A cup of coffee Una tazza di caffè
A glass of water Un bicchiere d’acqua
A bottle of wine Una bottiglia di vino
A bottle of oil Una bottiglia d’olio
A packet of pasta Un pacco di pasta
A can of beans Una scatola di fagioli
A tin of peas Una lattina di piselli
A jar of marmelade Un barattolo di marmellata
A bar of chocolate Una barretta di cioccolato
129
nonché di comprenderne il loro utilizzo.
THERE IS – Viene utilizzato con sostantivi singolari
numerabili nelle frasi affermative, negative,
interrogative e interro negative. Il suo significato è
“C’E’”.
“C’è del latte nel mio bicchiere.” “There is some milk in my glass.”
130
“Ci sono delle macchine qui vicino.” “There are some cars nearby.”
131
rappresentare un gruppo di persone animali o cose.
Può essere seguito sia da un verbo in forma
singolare, sia da un verbo in forma plurale. Allora
voi vi chiederete, quale verbo dobbiamo usare?
L’uno o l’altro? Quale è la struttura verbale più
corretta? Quella singolare o quella plurale?
In realtà la risposta soggiace nel fatto che se il
sostantivo lo considerate come una singola unità,
allora il verbo sarà in forma singolare, se invece il
sostantivo viene considerato come un gruppo di
cose animali o persone, allora prenderà il verbo al
plurale.
Quindi io posso avere una frase italiana tradotta in
questo modo:
132
Council Consiglio
Data Dati
Family Famiglia
Group Gruppo
Jury Giuria
Media Mezzi di informazione
Navy Marina
Orchestra Orchestra
Press Stampa
Staff Personale
Police Polizia
133
regola dei nomi composti.
Che cosa sono i nomi composti?
134
quindi “una tazza da thè”: una tazza per servire il
thè.
Se invece io dico ad un parlante inglese: “A cup of
tea”, il madrelingua capisce che io gli sto offrendo
del thè, quindi non mi sto più riferendo al
contenitore utilizzato per servire il thè ma bensì al
liquido stesso.
Lo stesso dicasi per queste espressioni:
Coffee cup A cup of coffee
Wineglass A glass vine
(Women lawyers)
135
aggiungere come paragrafo di chiusura – nonché
paragrafo complementare – il secondo paragrafo
dedicato al plurale dei nomi.
3.5 Il Plurale dei Nomi (II)
Nei paragrafi precedenti abbiamo trattato già della
forma plurale del nome e abbiamo notato le
principali differenze nella sua formazione – dalla
tradizionale forma della “S” alla forma dei plurali
irregolari che come abbiamo detto in precedenza il
loro utilizzo avviene solo attraverso lo studio
mnemonico. In questo paragrafo, tratterò della
seconda parte del plurale dei nomi.
Non vi sorprenderà notare che – come esistono dei
sostantivi che reggono solo la forma singolare
(nomi non numerabili) – esistono dei sostantivi che
per natura sono solo plurali per cui saranno seguiti
sempre dalla forma verbale plurale e mai singolare.
Prendiamo il caso dell’abbigliamento:
Se io parlo di pantaloni, guanti, occhiali, calzini,
scarpe, pantofole e così via, questi sostantivi sono
solo plurali proprio perché dietro al sostantivo è
insita l’idea del corpo umano e quindi che i
pantaloni è un sostantivo plurale proprio perché
possediamo due gambe, lo stesso dicasi per le
scarpe (due piedi), i calzini (due piedi), gli occhiali
(due occhi) e così via.
Vediamo di tradurre le suddette frasi in inglese:
136
E’ possibile fare la forma singolare o devo soltanto
attenermi alla forma plurale?
Diciamo che non è possibile effettuare la forma
singolare del sostantivo per motivi già ben delineati
sopra, però è possibile dare un’impronta di
singolarità premettendo al sostantivo la parola “A
PAIR OF” che significa: “UN PAIO DI”. Allora posso
avere le seguenti frasi:
A pair of gloves Un paio di guanti
A pair of socks Un paio di calzini
A pair of trousers Un paio di pantaloni
A pair of slippers Un paio di pantofole
A pair of glasses Un paio di occhiali
A pair of shoes Un paio di scarpe
137
Inoltre abbiamo anche una serie di parole che
presentano la stessa forma sia per il singolare che
per il plurale e sono rispettivamente:
Deer Cervo
Troat Trota
Salmon Salmone
Sheep Pecora
Species Specie
Means Mezzi
138
Thesis Theses
139
4.0 Aggettivi Possessivi
La prima parte degli aggettivi che andiamo ad
analizzare e trattare sono: gli aggettivi possessivi.
Nei capitoli precedenti e specialmente quello
dedicato ai pronomi, abbiamo trattato dei pronomi
possessivi dicendo che i pronomi possessivi
vengono collocati o dopo il verbo o dopo le
congiunzioni e sostituiscono il nome.
In questa sezione invece parliamo degli aggettivi
possessivi e cioè di quegli aggettivi che
sottolineano il possesso di un oggetto o animale.
Vediamo insieme quali sono questi possessivi e
quale è la loro caratteristica.
MY MIO
YOUR TUO
HIS SUO
HER SUO
ITS DI ESSO
OUR NOSTRO
YOUR VOSTRO
THEIR LORO
140
“TUO” e “VOSTRO” dipende rispettivamente dal
contesto in atto.
Un’altra situazione è la terza persona singolare.
Come si può ben notare, esistono tre diverse
persone per designare il possesso e questo è
possibile in base al sesso della persona.
In realtà “HIS” è utilizzato per il maschile, “HER”,
per il femminile, “ITS” per il neutro.
Una differenza fondamentale tra la lingua italiana e
quella inglese è che: mentre in italiano l’aggettivo
si accorda sempre in rapporto all’oggetto, in inglese
l’aggettivo possessivo si accorda con il possessore.
Per cui in inglese non ci interessa sapere “il sesso”
dell’oggetto quanto ci interessa sapere “Il sesso”
del possessore ovvero se è maschile o femminile.
Esempio:
“La sua macchina.”
“Her car”.
141
Ma se è di un uomo dirò:
“His car”.
142
PRONOMI POSSESSIVI
AGGETTIVI POSSESSIVI
MY MINE
YOUR YOURS
HIS HIS
HER HERS
ITS ITS
OUR OURS
YOUR YOURS
THEIR THEIRS
143
“My dog and his are beautiful.”
144
Si chiama funzione attributiva quando l’aggettivo
precede un sostantivo, si chiama funzione
predicativa quando invece al contrario si trova dopo
un verbo. Ma di questo lo analizzeremo pian
pianino. Cominciamo a partire da due frasi italiane:
Lui è un uomo alto. Quell’uomo è alto.
145
TO SEEM SEMBRARE
TO SOUND SEMBRARE
TO APPEAR SEMBRARE
TO FEEL SENTIRE
TO LOOK SEMBRARE
TO SMELL SENTIRE ODORE
TO TASTE ASSAGGIARE
146
GLAD LIETO
READY PRONTO
SURE SICURO
Esempio:
“Sono lieto di ricevere la sua lettera.” “I am glad to receive your letter.”
“Si stava preparando quando arrivò la “When his friend arrived, he was getting
sua amica.” ready.”
“Si sentì sicuro quando giunse a casa.” “He felt sure when he got home.”
147
gradimento, un opinione rispetto ad una persona o
ad un oggetto.
Corrispondono agli aggettivi di sensazione del tipo:
bello, brutto, simpatico, antipatico” e così via, in
cui il parlante esprime una propria visione, un
proprio giudizio sull’argomento che tratta.
Gli aggettivi di stato – al contrario – sono quelli che
riguardano la condizione di un oggetto e hanno a
che fare con la descrizione fisica dell’oggetto a cui
ci riferiamo: “colore, lo stato di usura, la forma, la
provenienza, il materiale” e così via.
Se io ho una frase italiana del tipo:
· Dimensione
· Stato
148
· Forma
· Colore
· Nazionalità
· Materiale
· Oggetto
E quindi rispettivamente:
Aggettivo di opinione Beautiful - Modern
Aggettivo di stato Red
· Comparativo
· Superlativo
149
· COMPARATIVO
· SUPERLATIVO
AS + AGGETTIVO + AS
Ad esempio:
“John è alto quanto Mario.” “John is as tall as Mario.”
150
dall’aggettivo che in questo caso è “ALTO” e quindi
“TALL”.
I due termini che esprimono il significato di
paragone sono
“AS…AS”.
NOT + AS + AGGETTIVO + AS
AS + MUCH/MANY + SOSTANTIVO + AS
Esempio:
“Lui ha tante penne quanto me.” “He has got as many pens as me.”
“Lui non beve molto vino quanto me.” “He doesn’t drink as much wine as me.”
151
perché il sostantivo è singolare. Tralasciano il
comparativo di uguaglianza, andiamo a porre
l’enfasi su in altro comparativo che è quello di
minoranza.
Il comparativo di minoranza viene usato quando
vogliamo esprimere che una persona, un oggetto o
un animale possiede una qualità inferiore rispetto
ad un’altra.
La sua formula si ottiene premettendo all’aggettivo
la locuzione “LESS”.
Ovviamente, il termine di paragone cambia rispetto
al comparativo di uguaglianza che da “AS” diventa
“THAN”.
Per cui la regola generica per la formazione del
comparativo di minoranza sarà:
Oppure:
“Lei è meno brava di lui.” “She is less good than him.”
152
elemento
Non c’è distinzione tra comparativo di minoranza
seguito da aggettivo e comparativo di minoranza
seguito da sostantivo per cui almeno questo
aspetto della grammatica non desta alcun tipo di
problema.
La parte negativa del comparativo di minoranza si
ottiene premettendo il “NOT” prima del “LESS”
come nell’esempio:
153
oggetto o un animale possiede una caratteristica o
qualità superiore rispetto ad un'altra.
Solitamente questo comparativo si caratterizza per
il suffisso “ER” che si aggiunge alla radice
dell’aggettivo, ma detto così sembrerebbe tutto
semplice ed invece anche quel suffisso viene
applicato solo ed esclusivamente su particolari
condizioni e criteri grammaticali.
La prima cosa da fare per comprendere la
formazione del comparativo di maggioranza è il
saper fare la suddivisione in sillabe delle parole –
che non viene effettuata come quella in lingua
italiana – ma viene fatta in base alla cadenza
sonora ovvero dove cade il suono all’interno della
parola.
Per questo motivo, dobbiamo distinguere tra:
AGGETTINI MONOSILLABICI
AGGETTIVI BISILLABICI
AGGETTIVI POLISSILLABICI
154
quando ci troviamo dinanzi a queste varianti?
Per rendere la cosa più semplice e schematica
possibile ho deciso di impiantare una tabella in
modo da riassumere la regola generale per la
formazione.
Ovviamente – come detto in precedenza - questo
comparativo di maggioranza desta un po’ di
difficoltà rispetto ai due comparativi precedenti –
uguaglianza e minoranza – per cui merita
un’attenzione particolare.
Se nel comparativo di uguaglianza abbiamo trovato
come espressione di paragone gli elementi “AS…
AS” e nel comparativo di minoranza “LESS…THAN”,
nel comparativo di maggioranza troveremo i
seguenti casi:
Se l’aggettivo è monosillabico - ER
Aggettivi bisillabici terminanti per: Y, LE, OW - ER
Aggettivi bisillabici e polisillabici MORE
FAT
Questo aggettivo è monosillabico. Termina per una
consonante “T” la quale è preceduta da una singola
155
vocale “A”.
Se io volessi fare il comparativo di maggioranza di
questo aggettivo, dovrò raddoppiare la consonante
finale prima di aggiungere il suffisso “ER”.
FAT (Grasso) FATTER (Più grasso)
CLEAR
Anche questo aggettivo è monosillabico. La
consonante finale “R” è preceduta da due vocali
“EA” per cui all’atto della formazione del
comparativo di maggioranza, l’aggettivo non
raddoppia la consonante finale ma bensì si limita
ad aggiungere il suffisso “ER”.
CLEAR (Chiaro) CLEARER (Più chiaro)
HAPPY HAPPIER
SIMPLE SIMPLER
CLEVER CLEVERER
NARROW NARROWER
156
Il termine di paragone che caratterizza il
comparativo di maggioranza è simile a quello già
incontrato in quello di minoranza e cioè “THAN”.
COMPARATIVO
DI “AS + AGGETTIVO + AS”
UGUAGLIANZA
COMPARATIVO
“LESS + AGGETTIVO + THAN”
DI MINORANZA
COMPARATIVO -ER (AGGETTIVI MONOSILLABICI E BISILLABICI TERMINANTI
DI PER “Y, ER, LE, OW”
157
MAGGIORANZA -MORE (AGGETTIVI POLISILLABICI E BISILLABICI)
158
Ovviamente all’interno della frase compaiono due
verbi e non due aggettivi per cui alla fine il verbo
resta invariato e coniugato solo ed esclusivamente
alla persona designata.
Il comparativo viene dettato principalmente da
“MORE” che è quello che ne denota il grado di
maggioranza.
Se io al posto di due verbi avessi due aggettivi
come nella seguente frase:
159
formazione del comparativo di minoranza e cioè
“LESS” premettendo l’articolo determinativo.
“The less she eats, the less happy she
“Meno mangia, meno è felice.”
is.”
160
cui John scrive la lettera paragonandolo
rispettivamente alla modalità di scrittura di Marco.
Dopo aver chiarito questo aspetto della
grammatica, passiamo ad analizzare un'altra
branca dei comparativi che è quella dei comparativi
irregolari.
4.3.3 COMPARATIVI IRREGOLARI
Dopo aver analizzato le singole voci dei comparativi
di uguaglianza, minoranza e maggioranza,
dobbiamo notare che purtroppo esiste una branca
di comparativi – anche se pochi – in cui la regola di
formazione del comparativo di maggioranza – come
anche quella del superlativo – non può essere
ricavata dal punto di vista grammaticale, ma la sua
formazione può solo derivare dallo studio attento e
mnemonico degli aggettivi. Tra i comparativi
irregolari abbiamo:
GOOD BETTER
BAD WORSE
MUCH / MANY MORE
FAR FARTHER / FURTHER
NEAR NEARER
OLD OLDER
LATE LATER
161
FURTHER” e significa “Più distante”.
NEAR rappresenta l’aggettivo e significa “Vicino”,
la sua forma comparativa è “NEARER” che vuol dire
“PIU’ VICINO”
OLD che rappresenta l’aggettivo e significa
“Vecchio” o anche “Più grande di età”, la sua forma
comparativa è “OLDER” che significa “PIU’
VECCHIO” oppure “PIU’ GRANDE DI ETA’.”
LATE rappresenta l’aggettivo e significa “Tardi”, la
sua forma comparativa è “LATER” che vuol dire
“PIU’TARDI”.
162
4.4 SUPERLATIVO
Abbiamo stabilito nei paragrafi precedenti che
quando vogliamo esprimere o descrivere una
qualità su una persona o un oggetto facciamo
riferimento agli aggettivi qualificativi; poi abbiamo
detto anche che una determinata qualità potrebbe
essere posseduta in un grado superiore, minore o
uguale rispetto a una persona effettuandone così il
paragone.
Però bisogna anche tener conto che una qualità
possa essere posseduta nel massimo grado e può
essere rispettivamente:
SUPERLATIVO RELATIVO: se la qualità è
posseduta nel massimo grado solo nei confronti di
un gruppo di persone o cose
SUPERLATIVO ASSOLUTO: se la qualità è
posseduta al massimo grado senza alcuna idea di
relazione con altri.
163
Osserviamo insieme lo schema di seguito:
164
di paragone.
Mentre nel comparativo di maggioranza e in quello
di minoranza – ad esclusione di quello di
uguaglianza – il termine presentato era “THAN” nel
superlativo dobbiamo distinguere due elementi
diversi per esprimere il paragone:
OF IN
165
esclusivamente differenti per cui non possono
essere accomunati secondo la stessa legge del
massimo comune divisore.
Partendo da “THE MOST” diremo che quest’ultimo
significa “IL PIU’” e viene utilizzato ogni qualvolta
facciamo riferimento al superlativo con aggettivi
polisillabici o con aggettivi bisillabici non presenti
nella tabella su menzionata.
“Luigi è il più simpatico della classe.” “Luigi is the nicest guy in the classroom.”
166
una persona possiede una qualità superiore in
maniera assoluta senza alcun tipo di relazione con
altre persone o oggetti.
Il superlativo assoluto viene reso in inglese con
“VERY” che si premette prima dell’aggettivo.
“Lui era molto ricco.” “He was very rich.”
167
FAR rappresenta l’aggettivo e significa “Distante”,
“THE FARTHEST” rappresenta il superlativo e
significa “IL PIU’ DISTANTE”
LITTLE rappresenta l’aggettivo e significa “Poco”,
“THE LEAST” rappresenta il superlativo e significa
“IL MINIMO.”
LATE rappresenta l’aggettivo e significa “Tardi”.
“THE LATEST” rappresenta il superlativo e significa
“IL PIU’ TARDI”.
OLD rappresenta l’aggettivo e significa “Vecchio”.
“THE OLDEST” rappresenta il superlativo e significa
“IL PIU’ ANZIANO”.
MUCH / MANY rappresenta l’aggettivo e significa
“Molto / Molti”. “THE MOST” rappresenta il
superlativo e significa “IL PIU’”.
168
loro applicazione nonché il loro utilizzo deriva
espressamente dalla memorizzazione e quindi dallo
studio mnemonico degli stessi.
Lasciamo definitivamente la sezione dedicata agli
aggettivi qualificativi e ai comparativi e superlativi
per riferirci ad un’altra tipologia di aggettivi che
sono quelli di quantità.
4.5. AGGETTIVI DI QUANTITA’
Gli aggettivi di quantità vengono utilizzati ogni
qualvolta vogliamo stabilire o identificare una
quantità di cose, oggetti, persone o animali.
L’aggettivo di quantità viene reso in italiano
dall’espressione “MOLTI, MOLTA, MOLTE, MOLTO” e
“POCO, POCHI, POCHE, POCA” che però non
corrispondono proprio in maniera dettagliata alla
lingua inglese.
Infatti c’è molta difficoltà per un discente di lingua
inglese apprendere i vari modi che gli inglesi hanno
per esprimere l’idea della quantità e non vi
sorprenderà notare l’utilizzo diretto e mirato di
ciascun termine all’interno della struttura della
frase.
Cominciamo a delineare gli aggettivi di quantità
Essi sono:
MUCH MANY
A LOT OF VERY
169
“Non c’è molta acqua nel mio bicchiere?”
“Isn’t there much water in my glass?”
Al contrario abbiamo:
MANY
Ha il significato di “Molti / e” e viene utilizzato con i sostantivi numerabili plurali
nelle frasi interrogative e negative.
170
Lo stesso si può dire per “A LOT” che può
comparire singolarmente – e quindi senza essere
seguito da un sostantivo – con la stessa funzione di
VERY MUCH, con l’eccezione però che quest’ultimo
è possibile rintracciarlo solo ed esclusivamente
nelle frasi affermative mentre il precedente in tutti i
tipi di frasi.
“Lei parla molto.” “She speaks a lot.”
171
“Quite a lot”, invece lo troviamo come membro
singolo, membro isolato all’interno di una frase. Lo
troviamo soprattutto nelle frasi di risposta ad una
domanda.
“Hai abbastanza soldi?” Si ne ho “Do you have enough money?” “Yes,
abbastanza. quite a lot.”
LITTLE FEW
172
FEW A FEW
173
Molte volte vi sarà capitato di vedere l’espressione
“JUST A LITTLE” che vuol dire “giusto un po’ /
appena un po’” e viene utilizzato per enfatizzare la
locuzione all’interno della frase.
Molto interessanti per denotare l’aspetto
quantitativo sono anche:
174
NOT MANY
NOT MUCH
Si usa nelle frasi di risposta con
Si usa nelle frasi di risposta con
sostantivi plurali
sostantivi singolari.
“Quanti giornali hai comprato? Non
“Quanto latte c’è nel frigo? Non molto.
molti.”
“How much milk is there in the fridge?”
“How many newspapers have you
“Not much”
bought? Not many.”
175
Beh al primo impatto potremmo dire che per
aggettivo indefinito si intende quell’aggettivo che
non descrive in maniera dettagliata, analitica e
precisa la quantità di un oggetto, o persone, ma
bensì lascia un senso indeterminato, abbastanza
vago.
Infatti se andiamo a prendere come punto di
riferimento i nostri aggettivi indefiniti italiani
“QUALCHE / ALCUNI / DEI” notiamo che sono
aggettivi generici, che non ci forniscono dettagli
precisi sulla quantità.
La stessa cosa accade anche in inglese.
Vediamo però di delineare – inizialmente – il
partitivo in lingua inglese per poi addentrarci nel
suo utilizzo.
Il partitivo in inglese si rende con “SOME” e
“ANY”. Entrambi significano: “DELLO / DELLA /
DEGLI / DEI / QUALCHE / ALCUNI” e così via e
anche abbastanza diversificato è il loro utilizzo
all’interno delle frasi.
Usiamo SOME e ANY rispettivamente nei seguenti
casi riportati nella seguente tabella:
SOME ANY
Nelle frasi negative
Frasi affermative
Esempio:
Esempio:
“Non ho del pane.”
“Ho del pane.”
“I haven’t got any bread.”
“I have got some bread.”
Nelle frasi interrogative:
Nelle frasi interro – negative.
Esempio:
Esempio:
“Ci sono delle persone interessanti in
“Non ci sono alcune persone
questa classe?
interessanti?”
“Are there any interesting people in this
“Aren’t there some interesting people?”
classroom?”
Nelle domande di offerta e di richiesta
Nelle frasi introdotte da “IF”.
Esempio:
Esempio:
“Vuoi del latte?
“Se hai dei dettagli da aggiungere puoi
“Do you want some milk?”
dirmelo.”
“Posso comprare dei libri?”
“If you have any details to add, you can
“Can I buy some books?”
say that to me.”
176
Dalla tabella precedente si nota in maniera chiara
ed evidente, che noi utilizziamo “SOME” nelle
forme interrogative che esprimono offerta e
richiesta oppure nelle frasi affermative. “ANY”
invece in tutti i tipi di domande e forme negative.
Bisogna anche però dire che “ANY” nelle forme
negative assume lo stesso significato di “NIENTE” e
quindi se io ho una frase del genere:
“I haven’t got any book.” “Io non ho nessun libro”.
177
SOME OF ANY OF
178
funzione di pronome. Molte volte
troviamo “NONE” anche nelle risposte “How many cigarettes have you brought
come elemento isolato dal contesto along? None.”
fraseologico.
“Quante sigarette hai portato con te?”
Nessuna.
179
FRASI AFFERMATIVE
SOME FRASI INTERRO
NEGATIVE
DOMANDE DI OFFERTA E DI RICHIESTA
FRASI NEGATIVE
ANY FRASI INTERROGATIVE
FRASI DUBITATIVE
NO FRASI AFFERMATIVE
180
5.0 GLI AVVERBI
Nel capitolo due abbiamo trattato – come primo
paragrafo di apertura - della struttura della frase e
abbiamo evidenziato alcune caratteristiche come il
soggetto, il pronome complemento, i pronomi
possessivi e così via, lasciando in sospeso l’ordine
di una frase e quindi come questa deve essere
disposta dai suoi singoli elementi.
All’appello infatti mancano ancora i famosi avverbi
che meritano – come gli aggettivi e gli altri
argomenti – una trattazione a parte e distaccata.
Gli avverbi li possiamo distinguere in diverse
categorie:
181
verbo che può essere in forma attiva o passiva a
seconda dell’azione rappresentata.
Dopo aver delineato i due caratteri fondamentali,
non abbiamo considerato l’ordine della frase
quando al suo interno troviamo i famosi
complementi e locuzioni avverbiali.
Una frase tendenzialmente corretta ha i suoi
elementi collocati rispettivamente nel seguente
ordine:
SOGGETTO
VERBO
COMPLEMENTO OGGETTO
“I” soggetto
“BOUGHT” verbo: passato remoto
“A CD” complemento oggetto
“FOR MY AUNT”. Complemento di fine o scopo.
“Ieri ho letto un giornale mentre “Yesterday, I read a newspaper while I
camminavo lungo la strada.” was walkingalong the street.”
182
5.1. AVVERBI DI MODO
Gli avverbi di modo vengono utilizzati per
descrivere la maniera con cui viene eseguita
un’azione.
L’avverbio di modo trae origine dall’aggettivo e si
forma aggiungendo “–ly” alla radice principale
dell’aggettivo. Ovviamente questa regola sembra
essere esclusivamente generica in quanto esistono
delle varianti in base alla desinenza finale
dell’aggettivo.
Vediamo un po’ di comprendere meglio questo
aspetto:
Abbiamo detto che l’avverbio di modo si forma
dall’aggettivo attraverso la desinenza “ly”
Bad Badly
Beautiful Beautifully
- IC -ALLY
UE -ULY
LE Y
Y ILY
Esempio:
AUTOMATIC AUTOMATICALLY
TRUE TRULY
HAPPY HAPPILY
SIMPLE SIMPLY
183
molti discenti di lingua inglese anche perché a
differenza della lingua italiana, gli avverbi di modo
hanno diversi modi di collocazione che sono
rispettivamente i seguenti:
In assenza di un complemento oggetto, gli avverbi
seguono immediatamente il verbo:
“Lui parla bene”. “He speaks well.”
184
Esempi tipici possono essere:
WEEKLY SETTIMANALE
MONTHLY MENSILE
YEARLY ANNUALE
FRIENDLY SOCIEVOLE
LATE FAST
HARD STRAIGHT
185
“HARD” rappresenta – come abbiamo appena detto
poc’anzi – l’aggettivo qualificativo ma anche
l’avverbio di modo.
“He works hard” “Lui lavora duramente.”
“He is a hard worker.” Lui è un duro lavoratore.
186
Adesso passiamo anche ad un secondo Focus on
the Language riguardante un altro aggettivo che è
“LATE”.
Un altro studio analitico è quello della differenza tra
“LATE” e “LATELY” che sono entrambi molto
diversi.
“LATE” rappresenta sia un aggettivo che un
avverbio. Se io prendo le seguenti frasi:
“He works till late.”
“He is a late worker.”
187
avverbio di frequenza.
Oppure
“Io sempre mangio carne la Domenica.”
188
vedere singolarmente i tre casi.
I) caso: Avverbi di frequenza in frasi in forma
semplice
Che cosa significa frase in forma semplice?
Una frase si definisce in forma semplice quando al
suo interno compare solo un elemento verbale.
Partiamo dalla lingua italiana:
189
proprio perché in inglese due negazioni non
possono coesistere altrimenti generano
un’affermazione.
Facciamo un esempio pratico:
Io non guardo mai la televisione la sera.
In Italiano abbiamo due presenze negative: la
negazione (non), e l’avverbio di frequenza negativo
(mai). Per la famosa regola su menzionata in
inglese avremmo:
190
abbiamo una frase in cui compaiono due elementi
verbali, l’avverbio di frequenza si colloca a cavallo
tra i due verbi e cioè tra il primo e il secondo
elemento verbale.
Esempio:
191
nessuno spostamento all’interno della frase. Così
avremo:
192
soggetto e il verbo. Esempio:
“Guardi sempre la televisione?” “Do you always watch TV?”
“Mangia spesso alle ore 13.00?” “Does she often eat at 1.00 p.m?”
Esci di solito con I tuoi amici? Do you usually go out with your friends?
Esempio:
Utilizziamo “NEVER” in frasi affermative
Guardi mai la televisione?
Do you ever watch TV?
Esempio:
Sei mai stato in Inghilterra?
Have you ever been to England?
Io non guardo mai la TV
I never watch TV.
Nessuno mai dice la verità
Nobody ever tells the truth.
Frasi inglesi:
“Have you ever been to Naples?”
193
Entrambe possono sembrare grammaticalmente
corrette in quanto rispettano la volontà legislativa
della grammatica inglese.
E allora la differenza dove risiederebbe? La
differenza risiede nella diversa interpretazione che
si da alla frase.
Un parlante straniero quando sente pronunciata la
seconda frase avverte come un tono di meraviglia e
stupore verso un azione che non si è mai fatta.
Nel primo caso invece il tono è quello di una
semplice domanda a titolo informativo.
La traduzione italiana corretta della seconda frase
sarebbe:
“Non sei mai stato a Napoli?????” evidenziando il
tono di stupore e di meraviglia da parte
dell’interlocutore.
Quando siamo in presenza di una frase negativa,
l’avverbio di frequenza, si colloca dopo la negazione
“NOT”. Esempio:
Lui non mangia spesso la carne. He does not often eat meat.
She does not always speak to her
Lei non parla sempre con i suoi genitori.
parents.
194
Quando ci troviamo in presenza di risposte brevi,
l’avverbio di frequenza si colloca sempre tra il
soggetto e il verbo.
Lui parla spesso, ma di solito non lo fa. He often speaks but he usually doesn’t.
195
frequenza a compiere costantemente un’azione e
cioè quella di ascoltare la musica.
Quando si vuole esprimere un’abitudine a compiere
un’azione, non dimenticatevi mai di usare il
PRESENTE SEMPLICE e non il PRESENTE
PROGRESSIVO altrimenti si rischia di essere poco
cortesi nei confronti del nostro interlocutore.
196
paragrafo precedente – e quelli che indicano la
temporaneità di un’azione: avverbi di tempo
determinato, oppure quelli che implicano la durata
di un’azione: avverbi di durata.
Vediamo quali sono gli avverbi di durata:
SINCE DA
UNTIL FINO
FROM DA
197
tempo determinato.
Questi avverbi pongono l’enfasi sulla temporaneità
di un’azione; vuol dire che l’azione si sta svolgendo
in un arco ben definito e limitato di tempo.
Questi sono:
NOW
THIS WEEK
THIS MONTH
TODAY
AT THE MOMENT
THIS YEAR
IN THIS PERIOD OF THE TIME
ALWAYS
OFTEN
SOMETIMES
NEVER
EVER
HARDLY EVER
USUALLY
GENERALLY
198
Ultimo argomento per questo capitolo è dedicato
sicuramente agli avverbi di luogo.
5.4 AVVERBI DI LUOGO
Dopo aver trattato degli avverbi di frequenza e
degli avverbi di modo, la nostra attenzione si
sposterà su un’altra categoria di avverbi che è
quella di luogo.
Gli avverbi di luogo vengono utilizzati per indicare il
luogo dove avviene un’azione.
Nella struttura e quindi nell’ordine strutturale di
una frase – che abbiamo già incontrato
precedentemente – abbiamo notato - e lo
ripetiamo – che l’ordine degli elementi all’interno
della frase è:
SOGGETTO - VERBO - COMPLEMENTO OGGETTO –
COMPLEMENTO DI TERMINE e così via.
Here, there, up, down, above, below, upstairs, downstairs, in, inside, out,
outside.
199
“HERE” indica un rapporto di vicinanza del parlante
rispetto ad un oggetto nell’atto della spazialità.
“Il libro è qui.” “The book is here.”
200
una superficie.
“DOWN” lo troviamo anche nelle espressioni che
indicano le direzioni stradali: “GO DOWN THIS
STREET”, “vada dritto scendendo per questa
strada.”
“UP” lo troviamo anche in espressioni di tipo
commerciale “GO UP” quando ad esempio
assistiamo ad un incremento dei prezzi.
“I prezzi aumentano frequentemente ai
“Prices go up frequently these days.”
giorni nostri.”
201
abroad, across, along, around, away, back, near, on, through
202
“Walk around the corner.” “Svolta l’angolo.”
“Around the corner there is a man “Dietro l’angolo c’è un uomo ad
waiting for you.” aspettarti.”
203
E così via.
Lasciamo il capitolo dedicato agli avverbi per
immetterci in un nuovo argomento che è quello
della forma interrogativa.
204
6.0. PRONOMI INTERROGATIVI
Per introdurre la forma interrogativa dobbiamo
cominciare a trattare dei primi elementi che
concorrono alla sua formazione. Per tale motivo ho
deciso aprire il capitolo attraverso la trattazione dei
pronomi interrogativi.
I pronomi interrogativi vengono utilizzati per
chiedere informazioni su persone, cose o fatti.
I pronomi interrogativi che tratteremo in questa
sede sono:
WHO Chi?
WHICH Quali / Quale?
WHAT Che / Che cosa?
WHOSE Di chi?
Oppure:
“Chi sono i tuoi migliori amici?” “Who are your best friends?”
205
Come si può ben notare da entrambi le frasi, il
pronome interrogativo “WHO” non viene mai
cambiato ma resta invariabile anche quando il
verbo che lo segue è in forma plurale.
Il pronome “WHICH”, è utilizzato come soggetto e
come complemento. Può avere valore di pronome o
di aggettivo e viene utilizzato quando vogliamo
esprimere una scelta tra un numero ristretto di
persone o di cose. Esempio:
“Quale penna ti piace di più? La rossa o “Which pen do you like best? The red
la blu?” one or the blue one?”
206
sicuramente “WHOSE” che può avere funzione di
aggettivo o pronome e viene utilizzato ogni
qualvolta vogliamo riferirci sul possessore di un
oggetto. Infatti, il suo significato è: “Di chi è?”.
Il suddetto pronome interrogativo resta ad ogni
modo invariabile sia se il verbo che lo segue è
singolare sia se plurale. Esempio:
“Whose is this book?”
“Di chi è questo libro?”
“Whose book is this?”
207
all’indeterminatezza di numero riferito a cose o
persone.
Partendo con degli esempi, la nozione dovrebbe
sembrare più chiara anche se – come ho sempre
detto anche precedentemente – la lingua inglese è
una lingua che deve essere vista all’interno di un
contesto comunicativo e situazionale e mai staccato
da essa altrimenti si rischia di non carpire quelle
che sono le differenze che ruotano intorno ad essa.
Partiamo da un contesto situazionale:
Siamo ad una festa di compleanno e incontriamo una nostra amica che non
vedevamo da tempo. Dopo aver ampiamente discusso, decidiamo di recarci alla
tavola del buffet per prendere qualcosa da mangiare. Sul tavolo ci sono due succhi:
uno all’arancia e uno al limone. Chiedo alla mia amica quale succo preferisce.
Mentre beviamo il nostro succo, la mia amica continua a parlare dei suoi hobbies e
mi dice che adora molto leggere. Ultimamente ha finito di leggere un libro
poliziesco visto che ama questo genere letterario, ma ad un tratto è assalita da una
curiosità. Vuole sapere quale libri adoro leggere.
208
trovo a dover compiere una scelta tra un numero
determinato e specifico di libri o generi letterari.
Dal tono della domanda si evince un senso di
indeterminatezza, un senso di informazione un
senso di voler ottenere come risposta una
indicazione specifica.
Per questo motivo, proprio perché la domanda si
pone ad essere libera e non ristretta, il mio campo
di scelta e quindi di indagine avviene in un numero
indecifrato di cose – ovvero: tra tutti i libri esistenti
al mondo, quali sono quelli che io preferisco
leggere di più”.
Dopo aver spiegato in maniera chiara, precisa,
dettagliata i pronomi interrogativi e la differenza
tra “WHICH” e “WHAT”, passiamo ad analizzare
un altro aspetto della grammatica che sono le
Question Words.
6.1 QUESTION WORDS
Abbiamo lasciato i pronomi e gli aggettivi
interrogativi per dirigerci un pochino verso un altro
aspetto – simile e pertinente all’argomento
precedente – denominato Question Words.
Secondo voi cosa possono essere le Question
Words?
Le Question Words, sono delle parole che vengono
utilizzate con funzione interrogativa per formulare
le domande.
Esistono anche in lingua italiana e vengono
utilizzate soventemente ogni qualvolta vogliamo
chiedere informazioni riguardanti:
209
· La quantità di qualcosa
· La frequenza entro cui viene eseguita
un’azione
· La distanza
· La forma di durata
· Il luogo
· Il tempo
· Lo scopo
210
interlocutore il motivo e quindi la spiegazione del
perché abbia commesso una specifica azione
ovvero: “aver usato la propria macchina.” In
contropartita avremmo la risposta alla domanda
eseguita da “BECAUSE” seguito dalla spiegazione
del gesto.
211
dell’uno e dell’altro personaggio nonché l’utilizzo
della Question Word “WHY” abbinata alla risposta
“BECAUSE”.
Mark chiede a John il motivo del perché Jane
avesse litigato con il suo ragazzo e quindi quale è
stata la causa o il sentore che abbia portato a tale
litigio. John, in contropartita, gli spiega il motivo
reale della tristezza di Jane dicendogli che lei era
uscita con una sua amica contro la volontà del
ragazzo.
Abbiamo però anche detto che “WHY” si usa nelle
forme interrogative indirette per chiedere “il perché
di un’azione.” Esempio:
“Lei mi chiese il perché mi ero “She asked me why I had behaved that
comportato in quella maniera”. way.”
212
Facciamo un esempio:
“Come hai aperto quella porta?” “How did you open that door?”
213
In entrambi le domande la risposta è unica: nel
senso che abbiamo lo stesso tipo di risposta e la
stessa struttura grammaticale. Esempio:
“Gioco a pallone una volta a settimana.” “I play football once a week.”
214
Una traduzione letteraria della frase inglese
sarebbe:
215
locuzione chiamata “HOW LONG” che vuol dire
“QUANTO TEMPO” e viene utilizzata per chiedere
informazioni sul soggiorno del nostro interlocutore
in un determinato luogo o paese o nazione.
Esempio:
“How long are you going to stay in New
“Quanto tempo resterai a New York?”
York?”
Oppure:
For a month Per un mese
For a year Per un anno
For two years Per due anni
For three weeks Per tre settimane
For six days Per sei giorni
Until Saturday Fino a sabato
Until next week Fino alla settimana prossima
Until next year Fino all’anno prossimo
Throughout June Per tutto il mese di giugno
All year Tutto l’anno
216
passato.
“Dove eri tu ieri mattina?” “Where were you yesterday morning?”
Oppure:
“Mi chiese quando avrei finito il mio “He asked me when I would finish
libro.” writing my book.”
Oppure:
“Ho comprato un nuovo coltello. Per
“I bought a new knife. What for?”
quale motivo?”
217
Where? Dove?
When? Quando?
What for? Per cosa?
218
“What are you thinking?”
219
“COSA” (Pronome interrogativo)
“STAI PENSANDO?” (Presente progressivo)
220
APPENDICE
1.1 Espressioni con “HOW”
“HOW” in inglese viene utilizzato per chiedere
informazioni su:
ETA’
DURATA / LUNGHEZZA
VELOCITA’
DISTANZA
FREQUENZA
GRANDEZZA
ALTEZZA
PROFONDITA’
PESO
PREZZO
QUANTITA’
AMPIEZZA
SPESSORE
221
HOW’S THAT? TI VA L’IDEA?
AND HOW! ECCOME!
222
“Che bei fiori!” “What beautiful flowers!”
“Che bel tempo!” “What beautiful weather!”
223
EVENTUALLY PIU TARDI
FINALLY ALLA FINE
AT ONCE / RIGHT AWAY / STRAIGHT
SUBITO
AWAY / IMMEDIATELY / INSTANTLY
IN THE MORNING AL MATTINO
IN THE AFTERNOON AL POMERIGGIO
IN THE EVENING DI SERA
AT NIGHT DI NOTTE
SUDDENLY IMPROVVISAMENTE
THE FOLLOWING DAY IL GIORNO DOPO
ON TIME PUNTUALMENTE
IN TIME IN ORARIO
FROM TIME TO TIME DI TANTO IN TANTO
DAILY / WEEKLY / SETTIMANALE /
MONTHLY / YEARLY MENSILE / ANNUALE
AGAIN DI NUOVO
LAST PER ULTIMO
FIRST PER PRIMO
EARLY PRESTO
LATE TARDI
224
semplice. studiare”.
“She hasn’t started studying yet.”
“Lei sta ancora studiando.”
“She is still studying”
225
ricollocandolo nella forma opposta proprio come
effettuato nell’esempio precedente.
“He works with other men, doesn’t he?” “Lui lavora con altri uomini, non è vero?”
226
English Passpartout
Premessa
La lingua inglese è una lingua viva e come ben si
sa deve essere parlata. Lo scopo di questo manuale
nonchè del presente volume I LOVE ENGLISH è
quello di voler unire i due aspetti della lingua:
quello grammaticale e quello comunicativo.
E’ inimmaginabile pensare alla lingua inglese come
una lingua solamente teorica. Non avrebbe senso di
esistere. La grammatica, è una parte fondamentale
della lingua, ci insegna le basi, ci permette di
realizzare frasi, di comprendere il funzionamento
della lingua ma non è tutto. Se noi siamo in grado
di parlare DELLA LINGUA vuol dire che noi non
parliamo la lingua inglese, ma siamo molto bravi e
preparati a parlare dei fatti di lingua: ovvero delle
regole che governano la lingua (alias la
grammatica). Sicuramente potremmo essere degli
insegnanti preparati, in grado di descrivere ogni
situazione linguistica ai nostri allievi ma non
potremmo ma pensare di poter andare all’estero e
di comprendere o quanto meno intrattenere una
semplice conversazione. Ecco perchè il motivo
principale di creare un volume che sia
all’avanguardia e che non screditi alcun tipo di
situazione linguistica. Da una parte di vuole
insegnare ai discenti l’uso della lingua inglese dal
punto di vista della correttezza grammaticale,
dall’altra però bisogna insegnare anche la FLUENCY
ovvero la capacità di produrre lingua straniera
attraverso esercitazioni costanti. Ed ecco che arriva
ENGLISH PASSPARTOUT, un amico indispensabile
per i viaggi che questa volta decide di unirsi a
227
questo Colossal della lingua che è I LOVE ENGLISH
proprio per creare una struttura solida di lingua che
non può essere scissa e quindi parte grammaticale
(per spiegare le regole della lingua) e
conunicazione. Per la prima volta, sul mercato un
manuale completo da entrambi i punti di vista,
volto a soddisfare le esigenze di chi, da una parte è
interessato ai FATTI DI LINGUA e che magari vuole
comprenderne il loro funzionamento, dall’altra è
rivolto a chi sente l’esigenza di voler subito
comunicare per non trovarsi a disagio in un paese
straniero e subire il cosiddetto senso di
frustrazione. Se non sono stato ancora abbastanza
convincente, prima di addentrarci in questo mondo
vi presenterò un articolo di giornale scritto da me
apparso su un giornale locale dove spiego
l’importanza della lingua inglese.
228
L’importanza della Lingua Inglese nella
società odierna di Florio Fabio
La lingua inglese, rappresenta la lingua più parlata
ed utilizzata al mondo non soltanto nei rapporti
commerciali tra i paesi, ma anche nel vissuto
quotidiano. Infatti sono molte le parole inglesi che
ormai sono entrate a far parte nella nostra lingua
italiana e che, per forza maggiore, vengono usate
dagli italiani quando interagiscono tra loro un
esempio potrebbe essere: internet, e-mail, floppy
disk, che sono tutte legate al settore informatico.
L’uso di queste parole però non implica solitamente
una conoscenza della lingua inglese e molte volte il
loro utilizzo deriva semplicemente da una semplice
acquisizione e non da un processo di
apprendimento. L’inglese non è soltanto un insieme
di parole, ma rappresenta un sistema linguistico
costituito da verbi, nomi, aggettivi e quanto altro.
La sua importanza è sempre più crescente nel
mondo attuale e oggi risulta una risorsa
indispensabile per ogni individuo che voglia
intraprendere un’attività lavorativa, ma non è
l’unico contesto. Tutto il mondo ruota intorno
all’inglese: la tecnologia, i software di
programmazione, la musica, il turismo e così via.
Non conoscere l’inglese vuol dire rinnegare
l’innovazione, rinnegare la modernità, escludersi
dalla società e dalla vita quotidiana per cui diventa
una risorsa per potersi mantenere al passo con la
società attuale. Concludo questo articolo con un
motto che spero sia di incentivo per molta gente:
NO ENGLISH = NO LIFE
Il motto “NO ENGLISH = NO LIFE” trae spunto
229
dalla pubblicità televisiva dedicata al mondo della
telefonia. La scelta di questo motto sicuramente
non è stato quello di voler imitare quanto di voler
trovare una frase sponsor che potesse in due
parole riassumere il significato di un intero articolo
ma anche perché mi piace trovare delle frasi o
parole che possano generare umorismo e parodia
in modo da aiutare a far circolare il nome tra il
vasto pubblico di lettori.
230
Utili Affermazioni
Here it is! Eccolo!
I like it! Mi piace!
I don’t like it! Non mi piace!
I don’t know! Non lo so!
I am hungry! Ho fame!
I am thirsty! Ho sete!
I am in a hurry! Vado di fretta!
Take a seat! Si accomodi!
Come in! Entra!
231
Greetings (saluti)
GOOD MORNING! BUONGIORNO
GOOD AFTERNOON! BUON POMERIGGIO!
GOOD EVENING! BUONA SERA!
GOOD NIGHT! BUONA NOTTE!
HELLO! Ciao!
GOODBYE! Arrivederci!
SEE YOU SOON! Ci vediamo!
Good luck! Buona fortuna!
Have a good time! Buon divertimento!
See you next time Ci vediamo la prossima volta
See you next week Ci vediamo la settimana prossima
See you next month Ci vediamo il mese prossimo
See you next year Ci vediamo l’anno prossimo
See you around Ci vediamo in giro
See you later Ci vediamo dopo
See you then Ci vediamo dopo
See you in five minutes Ci vediamo tra cinque minuti
232
I Mesi dell’anno
JANUARY GENNAIO
FEBRUARY FEBBRAIO
MARCH MARZO
APRIL APRILE
MAY MAGGIO
JUNE GIUGNO
JULY LUGLIO
AUGUST AGOSTO
SEPTEMBER SETTEMBRE
OCTOBER OTTOBRE
NOVEMBER NOVEMBRE
DECEMBER DICEMBRE
233
Numeri
Numeri da 1 a 50
1 One
2 Two
3 Three
4 Four
5 Five
6 Six
7 Seven
8 Eight
9 Nine
10 Ten
11 Eleven
12 Twelve
13 Thirteen
14 Fourteen
15 Fifteen
16 Sixteen
17 Seventeen
18 Eighteen
19 Nineteen
20 Twenty
21 Twenty one
22 Twenty two
23 Twenty three
24 Twenty four
25 Twenty five
26 Twenty six
27 Twenty seven
28 Twenty eight
29 Twenty nine
30 Thirty
31 Thirty one
32 Thirty – two
33 Thirty three
34 Thirty four
35 Thirty five
36 Thirty six
37 Thirty seven
38 Thirty eight
39 Thirty nine
40 Forty
41 Forty one
42 Forty two
43 Forty three
44 Forty four
45 Forty five
234
46 Forty six
47 Forty seven
48 Forty eight
49 Forty nine
50 Fifty
51 Fifty one
52 Fifty two
53 Fifty three
54 Fifty four
55 Fifty five
56 Fifty six
57 Fifty seven
58 Fifty eight
59 Fifty nine
60 Sixty
Numeri da 61 a 100
61 Sixty one
62 Sixty two
63 Sixty three
64 Sixty four
65 Sixty five
66 Sixty six
67 Sixty seven
68 Sixty eight
69 Sixty nine
70 Seventy
71 Seventy one
72 Seventy two
73 Seventy three
74 Seventy four
75 Seventy five
76 Seventy six
77 Seventy seven
78 Seventy eight
79 Seventy nine
80 Eighty
81 Eighty one
82 Eighty two
83 Eighty three
84 Eighty four
85 Eighty five
86 Eighty six
87 Eighty seven
88 Eighty eight
89 Eighty nine
90 Ninety
91 Ninety one
235
92 Ninety two
93 Ninety three
94 Ninety four
95 Ninety five
96 Ninety six
97 Ninety seven
98 Ninety eight
99 Ninety nine
100 One hundred
Alfabeto
A EI
B BI
C SI
D DI
E I
F EF
G GI
H EIG
I AI
J JEY
K KEY
L EL
M EM
N EN
O OU
P PI
Q KIU
R AR
S ES
T TI
U YIU
V VI
W DABL IU
X EX
Y UAI
Z ZED
236
L’orologio
Che ora è? What time is it? / What’s the time?
Sono le ore 7.00 It’s seven o’ clock
Sono le ore 07.05 It’s five past seven
Sono le ore 07.10 It’s ten past seven
Sono le ore 07.15 It’s quarter past seven
Sono le ore 07.20 It’s twenty past seven
Sono le ore 07.25 It’s twenty five past seven
Sono le ore 07.30 It’s half past seven
Sono le ore 07.35 It’s twenty five to eight
Sono le ore 07.40 It’s twenty to eight
Sono le ore 07.45 It’s quarter to eight
Sono le ore 07.50 It’s ten to eight
Sono le ore 07.55 It’s five to eight
Sono le ore 8.00 It’s eight o’ clock
237
Presentare se stessi e gli altri
Hi, my name is Judy, I am 26 years old and I am a student at Oxford
University. I am English. I am a student. I live in London and I catch the tube
every morning to get to University.
I like studying languages a lot and in my free time I go shopping and spend a lot of
money on books. My parents are Italian, so it gives me the chance to speak
another language when I am with them.
“He works in the same factory as me.” “Lui lavora nella stessa mia fabbrica.”
He works in…. “Lui lavora nel.”
“Nice to meet you” “Piacere di conoscerti.”
“Nice meeting you.” “Piacere di aver fatto la sua conoscenza.”
“How do you do!” “Piacere!”
“Nice to meet you too!” “Piacere tutto mio!”
238
Likes and dislikes
Forma affermativa
I like A me piace
You like A te piace
He likes A lui piace
She likes A lei piace
It likes A esso piace
We like A noi piace
You like A voi piace
They like A loro piace
Forma negativa
I don’t like A me non piace
You don’t like A te non piace
He doesn’t like A lui non piace
She doesn’t like A lei non piace
It doesn’t like A esso non piace
We don’t like A noi non piace
You don’t like A voi non piace
They don’t like A loro non piace
Forma interrogativa
Do I like? Mi piace?
Do you like? Ti piace?
Does he like? Lui piace?
Does she like? A lei piace?
Does it like? A esso piace?
Do we like? A noi piace?
Do you like? A voi piace?
Do they like? A essi parlano?
239
I don’t like romantic movies. “A me non piacciono i film d’amore.”
240
Esprimere preferenza
Jennie:
Guarda! Ci sono tue borse carine in
Look! There are two nice bags in the
vetrina.
shopwindow.
Anne:
Dove precisamente?
Where exactly are you looking at?
Jennie: the two bags in the corner, they
Le due borse nell’angolo. Sono perfette
are perfect for Janet’s party. Don’t you
per la festa di Janet. Non pensi?
think?
Anne:
MMM! Fammi pensare! Se dovessi
MMM! Let me think! If I should buy one
acquistare una di queste preferirei
of them I would rather buy the biggest
acquistare quella più grande.
one.
Jennie:
Credo che sia scomoda. Preferisco la
I think it’s uncomfortable. I prefer the
borsa piccola invece di quella grande.
small bag to the big one.
Anne: Forse potremmo acquistare qualcosa di
Maybe we could buy something different. diverso.
Jennie:
Cosa intendi dire?
What do you mean by that?
Anne: Potremmo acquistare un cd. Lei adora la
We could buy a CD. She loves music. musica.
Jennie:
Preferisco acquistare queste borse invece
I prefer buying these bags to buying
di comprare cd. Sono molto più utili.
CDs. They are more useful!
Anne:
I would prefer to buy CDs. Ok, we are Preferirei acquistare il cd. Ok, siamo
not sure about the way of spending our incerte su come spendere i nostri soldi.
money. We had better come back Faremmo meglio a ritornare domani.
tomorrow.
I would prefer
Preferirei
I would rather
“I would rather do something” Preferirei fare qualcosa
“I would prefer to do something” Preferirei fare qualcosa
241
“ENGLISH IN COMMUNICATION”
At the post office
Lessico:
Buca per le lettere Post box
Carta d’ identità Identification
Francobollo Stamp
Lettera Letter
Lettera espresso Letter express
Lettera raccomandata Registered letter
Modulo Form
Sportello postale Window
Telegramma Telegram
Ufficio postale centrale Main post office
Vaglia postale Money order
Communication:
“A che ora apre l’ufficio postale?” What time does the post office open?
“A che ora chiude l’ufficio postale?” What time does the post office close?
“A quale sportello devo andare per i
Which window do I go to for stamps?
francobolli?”
“A quale sportello devo andare per i
Which window do I go to for telegrams?
telegrammi?”
“A quale sportello devo andare per i Which window do I go to for money
vaglia postale?” orders?
“Devo spedire un telegramma.” I have to send a telegram.
“Dov’è l’ufficio più vicino?” Where is the nearest post office?
“Dov’è la cassetta della posta?” Where is the post box?
“Dove è la posta centrale?” Where is the main post office?
“Ha un documento d’identità?” Have you any identification?
“Mi dia tre francobolli, per favore.” Give me three stamps, please.
“Quanto costa una lettera per l’Italia?” How much is a letter to Italy?
“Voglio spedire questa lettera espresso” I want to send this letter express.
242
Incassare To cash
Tasso di cambio Current rate
Ufficio Cambi Exchange Bureau / office
Communication:
C’è un ufficio cambi nei dintorni? “Is there an Exchange office nearby?”
Ecco il mio passaporto “Here is my passport.”
Ha un documento di identità? “Do you have any identification?”
Per favore firmi questa ricevuta. “Please, sign this receipt.”
Per favore, mi dia due sterline in monete, “Please, give me 2 pounds in small
il restante in banconote. change, the other in banknotes.”
Potrebbe indicarmi dove si trova un “Could you tell me where an Exchange
ufficio cambi per cortesia? office is, please?”
Quale è il tasso di cambio ufficiale? “What is the official current rate?”
Vorrei cambiare soldi italiani in sterline “I would like to change Italian money
per favore. into English money, please.”
Vorrei incassare un assegno da viaggio. “I would like to cash a traveller cheque.”
243
Deposito Deposit
Depositare To deposit
Documento di riconoscimento Identity card
Esente da tasse Free of taxation
Fuori corso Out of circulation
Incassare To cash
Libretto Book
Ricevuta Receipt
Rimoborsare To reimburse
Somma Sum
Spiccioli Small coins
Tasso d’interesse Interest rate
Vaglia Postal money order
Versamento Payment
Versare To pay
Communication:
“Devo versare dei soldi.” “I have to pay some money.”
Devo spedire un vaglia postale. “I must send a postal money order.”
E’ la sua ricevuta. “It’s your receipt.”
Posso aprire un conto corrente per
“May I open a current account, please?
favore?
Sto cercando un agente di cambio per “I am looking for an Exchange Agent,
cortesia. please.”
Travelling
Lessico:
Arrivi Arrival
Bagagli Luggage
Dogana Customs
Effetti personali Personal things
Facchino Porter
Indirizzo Address
Merci Goods
Partenze Departures
Passaporto Passport
Ufficio informazioni Information Office / Bureau
Valigia Bag
Viaggiare To travel
Communication:
Apra questa borsa per favore. “Open this bag, please.”
Ha qualcosa da dichiarare? “Have you got anything to declare?”
Ho soltanto i miei effetti personali. “I have only my personal things.”
Ho...euro. “I have…euros.”
Il suo passaporto, per favore. “Your passport, please.”
244
La porterò da me. “I will take it myself.”
Non è mia. “That’s not mine.”
Quale è il suo bagaglio? “Which is your luggage?”
Quale è il suo indirizzo in Italia? “What’s your address in Italy?”
Quanti soldi ha? “How much money have you got?”
Quanto le devo? “How much do I owe you?”
Quanto tempo resterà qui? “How long are you staying here?”
Sono qui per lavoro / in vacanza. “I’m here on business / on holiday.”
Viaggiate insieme? “Are you together?”
Viaggio con mia moglie / un amico. “I’m travelling with my wife / a friend.”
Viaggio da solo. “I’m travelling alone.”
Vuole chiamare un taxi? “Would you call a taxi?”
Vuole portarmi queste valigie al taxi? “Would you take these bags to a taxi?”
245
Volo Flight
Vuoto d’aria Air pocket
Communication:
A che ora arriveremo a X? “What time does it get to X?”
A che ora devo fare il check in? “When must I check in?”
C’è un servizio autobus diretto
“Is there a bus service to the airport?”
all’aeroporto?
“What time does the bus for the airport
A che ora parte l’autobus diretto
leave?”
all’aeroporto?
Dov’è l’aeroporto? “Where is the airport?”
Dove sono i miei bagagli? “Where is my luggage?”
E’ consentito fumare a bordo? “Is smoking allowed on board?”
La partenza è ritardata di X ore. “Departure is delayed X hours.”
Non possiamo partire a causa delle “We cannot leave owing to bad weather
cattive condizioni metereologiche. conditions.”
Per favore, vuole prenotare due posti a “Please, will you book two seats for me
sedere sull’aereo che parte alle… per X on the plane leaving at….for X from Y
dall’aeroporto Y? airport?”
Prima di atterrare ai passeggeri è
“Before landing passengers are
richiesto di allacciare le loro cinture di
requested to fasten their seat belts.”
sicurezza.
Quanti chili di bagagli ci è consentito “How many kilos of luggage are we
portare? allowed to take?”
Quanto costa il biglietto di andata e
“How much is the return ticket?”
ritorno?
Quanto costa il biglietto di sola andata? “How much is the ticket?”
Quanto dista dal centro della città? “How far is it from the town centre?”
Quanto tempo ci vuole per arrivare li? “How long does it take to get there?”
“How long does the flight take from X to
Quanto tempo dura il volo da X a Y?
Y?”
Vorrei cambiare la mia prenotazione “I would like to change my reservation to
per… …”
Vorrei che che i miei bagagli fossero “I would like to have my luggage sent to
spediti a X. X”
Vorrei mettere in deposito i miei bagagli. “I would like to deposit my luggage.”
246
Communication:
“Per favore, dov’è lo stazionamento dei
“Where is the bus station, please?”
pullman?
A che ora arriveremo a…. “What time do we get to…?”
A che ora parte il prossimo autobus? “What time is the next bus?”
C’è un’escursione per…? “Is there an excursion to…?”
C’è una visita guidata della città? “Is there an organized tour of the town?”
Con che frequenza partono gli autobus? “How often do buses run?”
Dove devo scendere? “Where do I get off?”
Dove posso prendere il Pullman diretto
“Where can I get a bus to…?”
a…?
E’ partito l’ultimo autobus? “Has the last bus gone?”
E’ un lungo viaggio? “Is it a long journey?”
Gli autobus effettuano la corsa ogni 10
“The buses run every ten minutes.”
minuti.
Il Pullman diretto a…ferma li. “The bus to….stops there.”
Il Pullman ferma a…? “Does the bus stop at…?”
L’autobus numero X va a…. “A number…goes to…”
L’autobus passa vicino a…? “Does the bus go near…?”
Lei deve prendere l’autobus numero…. “You must take a number…”
Quale Pullman va a…? “Which bus goes to…?”
Quali fermate fa? “What stops does it make?”
Quando parte il Pullman? “When does the bus leave?”
Questo Pullman va…? “Does this bus go to…?”
Scenda alla fermata successiva. “Get off at the next stop.”
Vogliamo fare un giro turistico. “We want to take a sightseeing tour”
Voglio andare a… “I want to go to….”
Communication:
Dove posso prendere un taxi? “Where can I get a taxi?”
E’ costoso ma va bene. “It’s a lot but all right.”
E’ costoso. “That’s too much.”
E’ distante? “Is it far?”
E’ libero? / disponibile? “Are you free?”
Per cortesia attenda un minuto. “Please wait a minute.”
Per favore, mi porti a…. “Please, take me to…”
Può andare più veloce? Sono in ritardo. “Can you hurry? I’m late.”
Quanto costa? “How much is it?”
247
Si Fermi qui. “Stop here.”
Voglio passare per il centro “I want to go through the centre.”
Vuole chiamarmi un taxi per favore? “Will you call me a taxi, please?”
Communication:
A che ora c’è la coincidenza per…? “What time is there a connection to…?”
A che ora il treno arriva a…? “When does the train get to…?”
Abbiamo prenotato due posti a sedere “We have reserved two seats.”
C’è un treno che parte più tardi? “Is there a later train?”
C’è un treno che parte presto? “Is there an earlier train?”
C’è un treno diretto a…? “Is there a through train to…?”
C’è un vagone ristorante sul treno? “Is there a restaurant car on the train?”
Da quale binario parte il treno diretto “Which platform does the train to… leave
a…? from?”
Devo fare il cambio? “Do I have to change?”
Dov’è la biglietteria? “Where is the ticket office?”
Dov’è la stazione ferroviaria? “Where is the railway station?”
Dove devo fare il cambio treno? “Where do I change?”
Due posti a sedere sul treno
“Two seats on the… train tomorrow.”
Numero...per domani.
E’ libero questo posto? “Is this seat free?”
E’ questo il treno diretto a…? “Is this the train to…?
E’ un treno diretto o accelerato? “Is it an express or local train?”
Il treno è in ritardo? “Is the train late?”
Il treno si ferma a…? “Does the train stop at…?”
Quando arriva il treno proveniente da…? “When does the train from…get in?”
248
Quando parte il treno? “When does the train leave?
Quanto tempo sosteremo qui? “How long do we stop here?”
Questo posto è occupato. “This seat is taken.”
Su quale binario? “At which platform?”
Voglio prenotare un posto in un vagone
“I want to book a sleeper.”
letto.
Voglio prenotare una cuccetta. “I want to book a couchette.”
Voglio registrare i miei bagagli. “I want to register my luggage.”
Trains - (Treni)
Treno Accelerato Local train
Treno direttissimo Long distance express train
Treno diretto Express Train
Treno Rapido Fast Train
249
Cabina letto Berth cabin
Cuccetta Berth
Essere a bordo To be on board
Fare scalo To put in
Motoscafo Motorboat
Nave Ship
Nave da crociera Cruise liner
Nave passeggeri Passenger ship
Porto Dock / harbour
Prenotare To book
Traghetto Ferry boat
Vascello Vessel
Communication:
A che ora arriviamo al porto? “When do we dock?”
C’è una nave che da qui è diretta a…? “Is there a ship from here to...?
Con che frequenza partono le navi? “How often do the ships leave?
Dove fa scalo la nave? “Where does the ship put in?”
La nave si ferma a…? “Does it call at…?”
Posso prenotare una cabina letto? “Can I book a berth cabin?”
Quando dobbiamo salire a bordo? “When must we go on board?”
Quando parte la prossima nave? “When does the next ship leave?”
Quante cuccette ci sono in questa “How many berths are there in this
cabina? cabin?”
Quanto tempo ci vuole per arrivare a…? “How long does it take to get to…?
250
Comodino Night table
Con bagno With bath
Conto Bill
Coperta Blanket
Corridoio Corridor
Cucina Kitchen
Culla Cot
Dependence Annexe
Direttore Manager
Direzione Manager’s office
Disponibile Available
Facchino Porter
Finestra Window
Lampada Lamp
Lavare To wash
Lenzuolo Sheet
Letto Bed
Letto a due piazze Double bed
Letto a una piazza Single bed
Luce Light
Maitre d’hotel Head waiter
Mancia Tip
Mezza pensione Half board
Pasto Meal
Pensione Boarding house
Pensione completa Full board
Piano Floor
Poltroncina Easychair
Porta Door
Portiere Door keeper
Pulito Clean
Riscaldamento Heating
Ristorante Restaurant
Sapone Soap
Sedia Chair
Servizio Service
Sporco Dirty
Stanza libera Vacant room
Stirare To iron
Suitcase Valigia
Tavolo Table
Telefono Telephone
Dialogue:
Buongiorno signora. Come posso Receptionist: Good morning, madam.
aiutarla? How can I help you?
Buongiorno. Avrei bisogno di una camera Madam: Good morning, I need a single
singola per due notti per favore. room for two nights please.
251
Certo signora, quindi lei resterà due Receptionist: Yes, madam, so you are
notti, vero? staying for two days aren’t you?
Si, vorrei una stanza con bagno Madam: Yes. I want a room with a
certamente, che abba una vista sul bathroom of course, overlooking the sea.
mare. La avete? Do have it?
Receptionist: Well, we have some rooms
Bene, abbiamo delle stanze disponibili.
available. If you don’t mind I will show
Se non le dispiace vorrei mostrargliele.
them to you.
Questa è una delle nostre stanze. Come Receptionist: This is one of our rooms.
ben può notare, c’è un letto singolo e la As you can see, we have a single bed
stanza affaccia sul mare. E’ una stanza and the room overlooks the sea. It is a
luminosa. bright room.
Non ne sono convinta. E’ troppo piccolo Madam: I am not sure. It is too small for
per me. Deve essere anche molto me. It must be very noisy as well. I’d
rumorosa. Vorrei una stanza più grande like a bigger room and a less noisy one
e meno rumorosa per cortesia. please.
Mi dispiace Signora, ma questa è l’unica Receptionist: I am sorry Madam, but this
stanza disponibile con vista sul mare. Le one is the only available overlooking the
altre stanze che abbiamo sono già tutte sea. The others we have already been
occupate e quelle restanti non hanno taken and the other ones left do not
vista sul mare. have the sea view.
Va bene, mi mostri le altre stanze per Madam: Ok, show me the other ones,
favore. please.
Receptionist: This room is quite bigger
Questa stanza è un po’ più grande di
than the previous one. It has air
quella precedente. Ha l’aria condizionata
conditioning and bathroom included. It
e il bagno incluso. Ha una finestra e una
has a window and also a beautiful
splendida tenda. Le piace?
curtain. Do you like it?
Certamente! E’ bella! La prendo! Quanto Madam: Oh yes! It’s wonderful. I’ll take
costa a notte? it. How much is this room per night?
Sono 80 euro con colazione inclusa. Se Receptionist: It’s 80 euros with breakfast
lei ha bisogno di un trattamento a included. If you need full board
pensione completa pagherà 100 euro. treatment you will pay 100 euros.
MMM! Prendo la pensione completa. Ah! Madam: MMM! I will have the full board
Un’altra domanda! C’è un garage nei treatment. Ah! One more question! Is
dintorni? there a garage nearby?
Receptionist: Yes, there is just one on
Si, Ce n’è uno all’angolo ed è anche
the corner and it is also very cheap for
molto economico per i clienti dell’albergo.
our customers.
Madam: Is there a porter? I would like
C’è un facchino? Vorrei che la mia valigia
my suitcase to be taken to this room,
sia portata in camera per favore.
please.
Sicuramente Signora. Glielo chiamo
Receptionist: Sure Madam. I call him
immediatamente. Ho bisogno della sua
immediately. I need your identity card
carta d’identità per procedere alla
for registration please.
registrazione.
Receptionist: Before I go, I would like to
Prima che vada, vorrei informarla che
inform you that near your bed you have
vicino al suo letto ha un telefono, il
a telephone, the bathroom is opposite
bagno è di fronte al letto e qui, accanto
the bed and here, close to the door, you
alla porta, ha l’interruttore della luce.
will have the light switch.
Madam: Ok, you are very kind, thank
Va bene, lei è molto gentile, grazie.
you.
Prego, signora. Trascorra un piacevole Receptionist: You are welcome, Madam.
soggiorno. Have a pleasant stay!
252
In your room (In stanza d’albergo)
Servizio in camera. Room service
Potremmo fare la colazione in camera? Could we have breakfast in our room?
Per favore, mi svegli alle ore… Please wake me at…
Non c’è un portacenere nella mia stanza. There is no ashtray in my room.
Posso avere qualche altra gruccia? Can I have more hangers, please?
C’è una presa per il rasoio elettrico? Is there a point for an electric razor?
Che voltaggio ha? What’s the voltage?
Dov’è il bagno? Where is the bathroom?
Dov’è il gabinetto? Where is the lavatory?
C’è la doccia? Is there a shower?
Non ci sono asciugamani nella mia
There are no towels in my room.
stanza.
Non c’è sapone. There is no soap
Non c’è acqua calda. There is no hot water.
Non c’è il tappo nel mio lavandino. There is no plug in my washbasin.
Non c’è carta igienica nel bagno. There is no toilet paper in the lavatory.
Lo sciaquone non funziona. The lavatory won’t flush.
Posso avere un’altra coperta? May I have another blanket, please?
Posso avere un altro cuscino? May I have another pillow?
Queste lenzuola sono sporche. These sheets are dirty.
Non riesco ad aprire la finestra, per
I can’t open my window, please open it.
piacere la apra.
Fa troppo caldo! It’s too hot.
Fa troppo freddo! It’s too cold.
Si può alzare il riscaldamento? Can the heating be turned up?
Si può abbassare il riscaldamento? Can the heating be turned down?
Si può spegnere il riscaldamento? Can the heating be turned off?
La stanza è ad aria condizionata? Is the room air – conditioned?
L’aria condizionata non funziona. The air conditioning doesn’t work.
Entri! Come in!
Lo metta sul tavolo. Put it on the table.
253
Per favore mandi una cameriera / un “Please, send the chambermaid / the
cameriere. waiter.”
Ho bisogno di una guida / di un
“I need a guide / an interpreter.”
interprete.
Dov’è il ristorante? “Where is the dining room?”
“What time is breakfast / lunch /
A che ora è la colazione / pranzo / cena?
dinner?”
C’è un garage? “Is there a garage?”
L’albergo è aperto tutta la notte? Is the hotel open all night?”
A che ora chiude? “What time does it close?”
Departures (Partenze)
Devo partire domani. “I have to leave tomorrow.”
Può prepararmi il conto? “Can you make up my bill?”
Ritornerò il…. Posso prenotare per quella “I shall be coming back on… Can I book
data? a room for that date?
“Could you have my luggage brought
Potrebbe farmi scendere I bagagli?
down?
Per favore, mi chiama un taxi. “Please, call a taxi for me.”
La ringrazio per il piacevole soggiorno. “Thank you for a pleasant stay.”
254
Tazza Cup
Tazza da caffè Coffee cup
Tazza da tè Tea cup
Tovaglia Table cloth
Tovagliolo Serviette
Vassoio Tray
Zuccheriera Sugar pot
Zuppiera Soup tureen
Communication:
Buongiorno, ha un tavolo libero per “Good morning. Have you got a free
Quattro persone? table for four people?
Cameriere, per favore mi porti il menu e “Waiter, please give me the menu and
la lista dei vini. the wine list.”
Questo è il menu a prezzo fisso. Costa X “This is the fixed price menu. It costs X
senza vino. without wine.”
Cosa ordina signore? “What do you wish, Sir?”
E per secondo piatto? “Next, what do you wish?”
Cosa ordina per il dolce? “What do you wish to have for dessert?”
Cosa vuole bere? “What would you like to drink?”
Cameriere, il conto per piacere. “Waiter, the bill please.”
Tenga il resto. “Keep the change for yourself.”
Servizio e Iva non compresi “Service and Vat not included.”
Coperto “Cover charge”
Vorrei qualcosa di leggero “I would like something light.”
Potremmo avere una piccola porzione? “Could we have a small helping?”
Qual’è il piatto del giorno? “What is the dish of the day?”
Cosa ci consigliate? “What do you recommend?”
“What are the specialties of the
Quali sono le specialità della casa?
restaurant?”
Volete provare…? “Would you like to try…?”
Questo non è ciò che avevo ordinato. “This isn’t what I ordered, I want…”
Non voglio nè olio nè salsa. “I don’t want any oil, sauce with it.”
Dell’altro pane, per favore. “Some more bread, please.”
Un po’ di più. “A little more, please.”
Basta così, grazie. “That’s enough, thank you.”
Questo è cattivo / poco cotto / andato a
“This is bad / uncooked / stale.”
male.
E’ freddo / salato / scotto. “This is cold / too salty / overcooked.”
Questo piatto / coltello / cucchiaio / “This plate / knife / spoon / glass is not
bicchiere non è pulito. clean.”
255
Possiamo avere dei conti separati? “May we have separate bills?”
Food (Cibo)
Acciughe Anchovies
Acqua Minerale Mineral Water
Aglio Garlic
Agnello Lamb
Albicocca Apricot
Amaro Bitters
Anatra Duck
Anguria Watermelon
Arancia Orange
Aranciata Orange juice
Baccalà Salt cod
Banana Banana
Birra Beer
Birra alla spina Draught beer
Birra grande Large Beer
Birra Piccola Small Beer
Biscotti Biscuits
Brodo di manzo Consommè
Brodo di pollo Chicken broth
Burro Butter
Caffè con panna Black coffee with cream
Caffè latte White coffee
Caffè nero Black coffee
Calamaretti Small squids
Calamari Squid
Capretto Kid
Carciofi Artchokes
Carciofini sott’olio Artchokes in olive oil
Carne Meat
Carote Carrots
Castagne Chestnuts
Cavolfiore Cauliflower
Ceci Chick-peas
Cervo Deer
Cetriolo Cucumber
Cialde Waffles
Ciliegie Cherries
Cinghiale Boar
Cioccolata Chocolate
Cipolla Onion
Coniglio Rabbit
Cozze Mussels
Crema di piselli Cream of pea soup
Faggiano Pheasing
Fagioli Beans
256
Fegato Livrer
Fettuccine in brodo Noodle soup
Finocchio Femmel
Formaggio Cheese
Fragole Strawberries
Frittata Omelette
Frittelle Pancakes
Fritto di pesce Mixed fried fish
Frutti di mare Shellfish salad
Funghi Mushroom
Gelato Ice Cream
Granchio Crab
Insalata Salad
Insalata di finocchi e cetrioli Fennel and cucumber salad
Insalata di tonno Tunny fish salad
Lattuga Lettuce
Lepre Hare
Limonata Lemonade
Limone Lemon
Lumache Snails
Maccheroni Macaroni
Maiale Pork
Mandarini Tangerines
Manzo Beef
Mela Apple
Melanzane Aubergine
Melone Melon
Merluzzo Hake
Minestra Soup
Minestra di cipolle Onion soup
Minestra di fagioli Bean soup
Minestra di lenticchie Lentil soup
Minestra di pomodoro Tomato soup
Minestra di riso Rice soup
Minestrone Vegetable soup with noodles
Mortadella Bologna sausage
Nasello Whiting
Noci Nuts
Oca Goose
Olive Olives
Ostriche Oysters
Pane Bread
Panino Roll
Pasta e fagioli Pasta and beans in broth
Pasticcio di frutta Fruit pie
Patate Potatoes
Patatine fritte Chips
Pepperoni Peppers
Pera Pear
257
Pesca Peach
Pesce alla griglia Grilled fish
Pesce spada Swordfish
Piselli Peas
Polipi Octopus
Pollo Chicken
Polpette Meat balls
Polpettone Meat roll
Pomodoro Tomato
Pompelmo Grapefruit
Porchetta Roast sucking pig
Prosciutto Ham
Prosciutto affumicato Gammon
Prosciutto e melone Ham and melon
Prugna Prune
Risotto alla marinara Rice with shrimps, squid and octopus
Salame Salami
Salmone Salmon
Salsicce di maiale Pork sausages
Salsiccia Sausage
Sardine Sardines
Scampi Prawns
Scarola Chicory
Sedano Celery
Seppie Cuttlefish
Sogliola Sole
Sottaceti Pickles
Spaghetti Spaghetti
Spigola Sea bass
Spinaci Spinach
Spumante Sparkling
Spuntino Snack
Succo di frutta Fruit juice
Supplì di riso Rice croquettes with ham and cheese
Tacchino Turkey
Tavola calda Snack bar
Tonno Tunny fish
Torrone Nougat
Torta Cake
Torta di mele Apple pie
Trippa Tripe
Uova Eggs
Uova sode Hard boiled eggs
Uva Grape
Vino Wine
Vino bianco White wine
Vino dolce Sweet wine
Vino rosso Red wine
Vino secco Dry wine
258
Vitello Veal
Zampone Stuffed pig’s trotter
Zucchini Baby marrows
Zuppa di cozze Mussel soup
Zuppa di verdure Vegetable soup
Zuppa inglese Trifle
259
Tavolo Table
Tovaglia Tablecloth
Avere sete To be thirsty
Mancia Tip
Stuzzicadenti Toothpick
Vegetariano Vegetarian
Aceto Vinegar
Cameriere Waiter
Cameriera Waitress
Acqua Water
Lista dei vini Wine list
Drinks (Bevande)
Cosa prende da bere? “What will you have to drink?”
Una bottiglia di vino locale. “A bottle of local wine”
Vende vino a bicchieri? “Do you serve wine by the glass?”
Caraffa / bicchiere. “Carafe / glass”
Bottiglia / mezza bottiglia “Bottle / half bottle”
Due bottiglie di birra per favore. “Two glasses of beer, please.”
Ha birra alla spina? “Do you have any draught beer?”
Altre due birre “Two more beers.”
Una birra grande / piccola “Large / small beer.”
Birra liscia “Neat Beer”
Con ghiaccio “On the rocks”
Vorrei un altro bicchiere d’acqua. “I’d like another glass of water”
Lo stesso, per favore. “The same again.”
260
Gioielliere Jeweller
Giornalaio Newsagent
I grandi magazzini Department stores
Latteria Dairy
Lavanderia Launderette
Libreria Bookshop
Macellaio Butcher
Merceria Haberdashery
Negozio di calzature Shoe shop
Negozio di ferramenta Hardware shop
Negozio di giocattoli Toy shop
Ottico Optician
Panettiere Baker
Parrucchiere Hairdresser
Pasticceria Cake shop
Pescivendolo Fishmonger
Salumeria Delicatessen
Tabaccaio Tobacconist
261
Arachide Peanut
Arancia Orange
Asparago Asparagus
Banana Banana
Barbabietola Beet root
Caco Kaki
Carciofo Artichoke
Carota Carrot
Cavolfiore Cauliflower
Cavolo Cabbage
Cetriolo Cucumber
Ciliegia Cherry
Cipolla Onion
Fagiolino French bean
Fagiolo Bean
Fico Fig
Fragola Strawberry
Fungo Mushroom
Insalata Salad
Lattuga Lettuce
Limone Lemon
Mandarino Tangerine
Mandorla Almond
Mela Apple
Nespola Medlar
Nocciola Hazel-nut
Patata Potato
Pera Pear
Pesca Peach
Piselli Peas
Pomodoro Tomato
Prezzemolo Parsley
Sedano Celery
Spinaci Spinach
Uva Grapes
Zucca Squash
Zucchina Vegetable marrow
262
Kid Capretto
Meat Carne
Rabbit Coniglio
Fillet Filetto
Hare Lepre
Pork Maiale
Beef Manzo
Chicken Pollo
Turkey Tacchino
Veal Vitello
263
At the fishmonger (dal pescivendolo)
Anchovy Acciuga
Eel Anguilla
Lobster Aragosta
Squid Calamaro
Crab Gambero
Shrimp Gamberetto
Cod Merluzzo
Whiting Nasello
Polypus Polipo
Salmon Salmone
Sardine Sardina
Cuttle fish Seppia
Sole Sogliola
Tuna Tonno
Trout Trota
264
Communication:
Vorrei una paio di scarpe da uomo I would like a pair of men’s shoes.
Che taglia? 42 What size, please? Seven and half
Sono troppo grandi, troppo piccole, They’re too large, too small, too long,
troppo lunghe, troppo corte. too short.
Questo paio mi calza bene. Quanto
This pair fits me well. How much is it?
costa?
Vorrei un paio di scarpe nere da donna I would like a pair of ladies’ black shoes
Preferisco provare la scarpa al mio piede
I prefer to try the shoe on my left foot.
sinistro
Queste scarpe mi calzano perfettamente These shoes fit me perfectly.
Vorrei un paio di sandali. I would like a pair of sandals.
Sizes (Misure)
34 3½
35 4
36 4½
37 5
38 5½
39 6
40 6½
41 7
42 7½
265
Matita colorata Coloured pencil
Pastels Pastelli
Penna Pen
Penna a sfera Ball pen
Penna stilografica Fountain pen
Pennino Nib
Quaderno Copy book
Quaderno a quadretti Squared copy book
Quaderno a righe Lined copy book
Ricambio di inchiostro Refill
Riga Ruler
Scrivere To write
Spago String
266
Preservativo Preservative
Purgante Purgative
Sciroppo Syrup
Siringa Syringe
Sonnifero Sleeping pill
Supposta Suppository
Tisana Ptisan
Valeriana Valerian
Vitamina A – B – C Vitamin A – B – C
267
Naso Nose
Occhi Eyes
Orecchie Ears
Palpebre Eyelids
Pettorale Chest
Piede Foot
Piedi Feet
Polso Wrist
Sopracciglia Eyebrows
Spalla Shoulder
Testa Head
Unghia Nail
268
Orologio da muro Wall clock
Orologio da polso Wrist – watch
Orologio da tavolo Clock
Perla Pearl
Pietra preziosa Precious stone
Platino Platinum
Quadrante Dial
Regolare l’ora Regulate
Riparare Repair
Rubino Ruby
Smeraldo Emerald
Spilla Pin
Sveglia Alarm clock
Topazio Topaz
Vetro Glass
Zaffiro Sapphire
Communication:
Vorrei comprare un braccialetto dorato. I would like a gold bracelet. Could you
Potrebbe mostramene uno per favore? show me one please?
Vorrei acquistare una buona sveglia. I would like to buy a good alarm clock.
Vorrei acquistare la collana che ho visto I would like to buy the necklace I saw in
in vetrina. Quanto costa? shop window. How much is it?
Potrebbe riparare questo orologio per Could you repair this watch, please? It
favore? Non funziona. doesn’t work.
Potrebbe regolare il mio orologi, per Could you regulate my watch, please?
favore? Va tre minuti avanti. It’s three minutes fast.
Quando posso passare a ritirarlo? When can I fetch it?
Ho rotto il vetro del mio orologio. I have broken my watch glass. Could you
Potrebbe sostituirmelo? change it for me?
269
Piano Floor
Profumeria Cosmetics
Reparto Department
Scala mobile Escalator
Tappeti Carpets
Vestiario Clothing
Communication:
Please, on which floor is the
Per cortesia, a che piano è il reparto…?
department…?
Posso aiutarla Signora? Can I help you madam?
Avete delle…? Do you have any…?
Potrebbe dirmi quanto costa……? Could you tell me how much….is?
Scelgo questo. Potrebbe spedirmelo a
I will choose it. Could send it home?
casa?
Certamente. Potrebbe darmi il suo Of course, Could you give me your
indirizzo e il suo nominativo per piacere? address and name please?
Potrebbe mostrarmi altri giocattoli per
Could you show me other toys please?
favore?
Dove si trova il reparto abbigliamento Where is the clothing department,
per cortesia? please?
Vorrei comprare un abito da uomo. I would like to buy a suit.
Può pagare alla cassa. You can pay at the cash desk.
Che taglia porta? What’s your size?
Posso misurarlo? Can I try it on?
Per favore, entri in cabina. Please come into the cubicle.
Il vestito mi calza bene ma è troppo The dress fits me well but it is too long.
lungo. Potrebbe farmelo accorciare per Can you have it shortened for me
favore? please?
Vorrei delle cravatte I would like some ties.
Clothes - (Vestiti)
Abiti da spiaggia Beach clothes
Accappatoio Bathrobe
Berretto Cap
Calze Stockings
Calzini Socks
Camicia (da donna) Blouse
Camicia (da uomo) Shirt
Camicia da notte Nightdress
Cappello Hat
Cappello per il sole Sunhat
Cappotto Overcoat
Costume da bagno Bathing Costume
Cravatta Tie
Felpa Sweater
Giacca Jacket
Giubbino Anorak
Gonna Skirt
270
Guanti Gloves
Impermeabile Raincoat
Maglia a “V” Jersey
Maglietta T – shirt
Mocassini Loafers
Mutandine Pants
Occhiali Glasses
Pantaloncini corti Shorts
Pantaloni Trousers
Pantofole Slippers
Papillon Bow tie
Pigiama Pijamas
Pullover Jumper
Reggiseno Bra
Sandali Sandals
Scarpe Shoes
Scarpe col tacco Heeled shoes
Scarpe da ginnastica Running shoes
Sciarpa Scarf
Smoking Tuxedo
Stivali Boots
Vestaglia Dressing gown
Cloth (Stoffa)
Cotone Cotton
Filato di cotone Cotton yarn
Lana Wool
Pelle Leather
Raso Satin
Seta Silk
Velluto Velvet
271
40 50
42 52
44 54
46 56
Socks / Calzini
British sizes Italian sizes
9 38 - 39
10 39 - 40
11 41 - 42
272
Communication:
May I make an appointment for Posso prendere un appuntamento per
tomorrow? domani?
What time? A che ora?
I want my hair cut. Vorrei un taglio di capelli.
Not too short at the sides. Non troppo corti ai lati.
A bit shorter at the back please. Un po’ più corti sul collo per piacere.
I miei capelli sono grassi / secchi /
My hair is oily / dry / normal.
normali.
I want a shampoo Vorrei uno shampoo.
I want my hair cut and set. Vorrei un taglio e una messa in piega.
Per favore mi faccia una messa in piega
Please set my hair without rollers.
senza bigodini.
I want a dark shade. Vorrei una tinta scura.
I would like my hair dyed. Vorrei una tintura ai capelli
I would like my hair permed / waved. Vorrei una permanente / capelli ondulati.
Have you got any lacquer? Ha la lacca?
The dryer is too hot. Il casco è troppo caldo.
Thank you, I like it very much. La ringrazio, mi piace molto.
273
Colours (I colori)
Arancione Orange
Bianco White
Blu Blue
Giallo Yellow
Grigio Grey
Marrone Brown
Nero Black
Rosa Pink
Rosso Red
Verde Green
Viola Violet
Communication:
Please, Could you replace the broken Per favore, potrebbe sostituire le lenti
lens of this pair of spectacles? rotte di questo paio di occhiali?
Your spectacles will be ready in three I suoi occhiali saranno pronti tra tre
days. giorni.
Have you got any sun glasses? Ha delle lenti da sole?
Ho bisogno di una coppia di lenti a
I need a pair of contact lenses please.
contatto per favore.
Is it possible to measure my eye sight
E’ possibile misurare la vista per favore?
please?
274
Mal di denti Toothache
Nervo Nerve
Otturare un dente To fill a tooth
Otturazione (al dente) Filling
Perdere l’otturazione To lose a filling
Sciacquarsi la bocca To rinse one’s mouth
Togliere un dente To take the tooth out
Communication:
Posso prendere un appuntamento con il Can I make an appointment with the
dentista? dentist?
Ho un mal di denti. I have a toothache.
Questo dente mi fa male. This tooth hurts.
Mi è caduta l’otturazione. I have lost a filling.
Può otturare il dente? Can you fill it?
Devo tirarle un dente. I must take your tooth out.
Per favore, mi faccia prima un’iniezione. Please, give me an injection first.
Ho la dentiera rotta / scheggiata. I have broken / chipped my dentures.
Ho le gengive gonfie. My gums are swollen.
Le mie gengive continuano a sanguinare. My gums keep bleeding.
Mi sta facendo male. You are hurting me.
Quanto le devo? How much do I owe you?
Quando dovrei ritornare? When should I come again?
Per favore, risciaqui la bocca. Please rinse your mouth.
Lei ha un ascesso. You have an abscess.
275
Red letter days (feste e ricorrenze)
Capodanno New Year’s Eve
Carnevale Carnival
Compleanno Birthday
Domenica delle palme Palm Sunday
Epifania Epiphany
Festa nazionale Bank holiday
Festività Holidays
Il giorno dei Morti All Souls Day
Il mercoledì delle ceneri Ash Wednesday
Natale Christmas
Ognissanti All Saints Day
Onomastico Name day
Pasqua Easter
Pentecoste Whitsunday
Quaresima Lent
Settimana santa Holy week
Vigilia Eve
Vigilia di Natale Christmas Eve
276
viene festeggiata il 26 Dicembre.
277
telefonica To cut off
Lasciare un messaggio To leave a message
Linea telefonica Line
Messaggio Message
Numero dell’interno Extension
Ricevitore Receiver
Segreteria telefonica Answering machine
Telefonata Phone call
Communication:
Dove è la cabina telefonica più vicina? Where is the nearest phone box?
Voglio fare una telefonata. I want to make a phone call.
Posso usare il suo telefono? May use your phone?
Ha un elenco telefonico? Do you have a telephone directory?
Potrebbe darmi dei gettoni per favore? Could you give me some tokens, please?
Mi scusi, la linea è caduta. Potrebbe Sorry, we were cut off. Could you
rimettermi in collegamento? reconnect me?
Pronto? Hallo?
Desidero l’interno…. I want extension…
Posso parlare con…? May speak to…?
Chi parla? Who’s speaking?
E’ il Signor X che parla. This is Mr X speaking.
Attenda in linea per favore. Hold the line please.
Abbassi il ricevitore. Put the receiver down.
Lui non è qui al momento. Potrebbe He is not here at the moment. Could you
telefonare più tardi per favore? phone later please?
Mr X è occupato adesso. Mr X is busy now.
Quando ritornerà? When will he be back?
Vuole lasciare un messaggio? Will you leave a message?
Gli dica che ho telefonato. Tell him I phoned.
Per favore gli chieda di telefonarmi. Please ask him to phone me.
Quale è il suo numero di telefono? What’s your phone number?
Il mio numero di telefono è…. My telephone number is….
Non riesco a sentirla. La linea è
I can’t hear you. It’ s a bad line
disturbata.
La linea è occupata. The line is engaged
Il suo numero è sbagliato. You have the wrong number.
Non c’è risposta. There is no reply.
La metto in collegamento. I’ll put you through.
Ed inoltre:
Comporre un numero di telefono To dial
Cellulare Mobile phone
Casella di posta vocale Voice Mail
Tastiera Keyboard
Entertainment (Divertimento)
278
Lessico:
Abito da sera Evening dress
Cinema Cinema
Concerto Concert
Discoteca Discoteque
Esaurito Sold out
Guardaroba Cloakroom
Guida degli spettacoli Entertainment guide
Locale notturno Nightclub
Posto a sedere Seat
Programma Programme
Rappresentazione Performance
Spettacolo Show
Teatro Theatre
Communication:
Is there an entertainment guide? C’è una guida degli spettacoli?
What’s on at the theatre tonight? Che danno stasera al teatro?
Is there a concert on this evening? C’è un concerto stasera?
I want to book two seats. Voglio prenotare due posti a sedere.
We have sold out! Tutto esaurito!
What time does the show start? A che ora inizia lo spettacolo?
What time does the show end? A che ora finisce lo spettacolo?
Where is cloakroom? Dov’è il guardaroba?
This is your seat sir. Questo è il suo posto, signore.
Where are the best night clubs? Dove sono i migliori locali notturni?
Is there a discoteque near here? C’è una discoteca qui vicino?
Can you recommend a good show? Può consigliarmi un buon spettacolo?
279
Piscina Swimming pool
Porto Harbour
Sabbia Sand
Sci nautico Water– ski
Sedia a sdraio Deckchair
Spiaggia Beach
Tiepida Warm
Tuffarsi To dive
Communication:
Dove sono le migliori spiaggie? Where are the best beaches?
C’è una spiaggia tranquilla qui vicino? Is there a quiet beach near here?
È raggiungibile a piedi o è troppo
Can we walk or is it too far?
lontana?
C’è un autobus che va alla spaggia? Is there a bus to the beach?
La spiaggia è sabbiosa o con ghiaia? Is the beach sand or shingle?
È pericoloso fare il bagno qui? Is it dangerous to bathe here?
Questa spiaggia è sicura per i bambini? Is this beach safe for children?
C’è corrente forte qui. There is a strong current here.
Sei tu un bravo nuotatore? Are you a good swimmer?
L’acqua è profonda? Is the water deep?
Com’è l’acqua? How’s the water?
È calda. È tiepida. It’s cold. It’s warm.
L’acqua è salata? Is it salt water?
Ho bisogno di una cabina per una
I need a cabin for a morning.
mattinata.
Voglio noeggiare una sedia a sdraio e un I want to hire a deckchair and a
ombrellone. sunshade
Possiamo fare sci nautico? Can we water – ski here?
Dove è il porto? Where’s the harbour?
Voglio andare a pescare. We want to go fishing.
Possiamo noleggiare una barca? Can we hire a boat?
280
Ottico Optician
Stare male To be ill
Communication:
C’è un ambulatorio medico qui vicino? Is there a doctor’s surgery near here?
Devo chiamare un dottore. I have to call a doctor.
Potrebbe chiamare un dottore? Could you call a doctor please?
Mi sento male. I am ill.
Ho un dolore al braccio. I have a pain in my arm.
Sono caduto e mi sono fattomale la
I fell down and I hurt my back.
schiena.
I miei piedi sono gonfi. My feet are swollen.
Mi sono scottato. I have burned myself.
Mi sono tagliato. I have cut myself.
Mi sono ammaccato. I have bruised myself.
Mi fa male lo stomaco. My stomach is upset.
Ho un’indigestione. I have indigestion.
Il mio naso continua a sanguinare. My nose keeps bleeding.
Ho mal d’orecchio. I have earache.
Mi sento svenire. I feel dizzy.
Ho un forte raffreddore. I have got a heavy cold.
Allergia Allergy
Appendicite Appendicitis
Asma Asthma
Bruciatura Burn
Colpo di freddo Chill
Colpo di sole Sunstroke
Crampo Cramp
Decimi di febbre Fever
Diabetico Diabetic
Dolore Ache
Dolore Pain
Febbre alta Temperature
Ferita Wound
Foruncolo Boil
Frattura Fracture
Indigestione Indigestion
Infezione Infection
Insonnia Insomnia
Livido Bruise
Mal d’orecchi Earache
Mal di denti Toothache
Mal di gola Sore throat
Mal di pancia Stomachache
Mal di testa Headache
Malattia Illness
281
Raffreddore Cold
Raffreddore Cold
Scottatura di sole Sunburn
Stitichezza Constipation
Tosse Cough
Ulcera Ulcer
Vescica Blister
282
Communication:
Che tempo fa? What’s the weather like?
Fa caldo / freddo / è mite / è ventoso / è
It’s hot / cold / warm / windy / foggy
nebbioso
283
Piacevole Pleasant
Povero Poor
Pulito Clean
Rapido Quick
Ricco Rich
Sgarbato Rude
Simpatico Nice
Sporco Dirty
Stupido Silly
Triste Sad
Utile Useful
Vecchio Old
284
Non lo so I don’t know
Non ne vale la pena It is not worth the while
Non posso I can’t
Non voglio disturbarti I don’t want to bother you
Parli sul serio? Are you serious?
Per piacere Please
Permette? Will you allow me?
Potrebbe farmi un favore Could you do me a favour?
Prego You are welcome
Sbrigati Hurry up
Scusi, come ha detto? I beg your pardon
Si Yes please
Signora X Mrs X
Smettila Stop it
Sto male I’m bad
Suppongo che I suppose that
Taci Shut up
Va bene OK!
Vattene Go away
Vieni qui Come here
Volentieri Willinghly
285
Marito Husband
Moglie Wife
Nipote Nephew
Nipote (femmina) Niece
Nipote maschio Grand son
Nipote femmina Grand daughter
Nuora Daughter in law
Patrigno Step father
Padrino God father
Parenti Relatives
Suocero Father in law
Suocera Mother in law
Zia Aunt
Zio Uncle
286
I Love English Volume 2
Parte 1 – Distinzione e Classificazione dei
verbi
1.1 Il Verbo: premessa
Il Verbo rappresenta una parte fondamentale per la
struttura di una frase. Non a caso indica l’azione
espressa dal soggetto. Sappiamo anche che
quest’ultimo ha diverse declinazioni ma anche
diversi tempi verbali da essere coniugati, per non
parlare delle regolarità e delle irregolarità.
Il verbo, rappresenta sicuramente la sezione più
difficile di una lingua, o meglio, la sezione più
difficile da apprendere per uno studente di lingua.
Non importa di quale lingua noi ci addentriamo a
studiare, sia essa l’inglese, francese, tedesco,
spagnolo e così via. La sua difficoltà soggiace
proprio nel comprendere le diverse concezioni e i
diversi modi di utilizzo di un tempo verbale da
lingua a lingua.
Il presente volume, vuole analizzare questa
peculiarità, soffermandosi in maniera dettagliata e
più semplice possibile di uno dei tanti argomenti
che colpisce la maggior parte degli studenti italiani.
Già nel primo volume: “I Love English: l’inglese a
partire da zero”, abbiamo esaminato
accuratamente un aspetto della grammatica della
lingua inglese: quella elementare, creando così un
volume di 320 pagine in cui ogni struttura
elementare della lingua è stata descritta con
molteplici esempi e soprattutto molteplici schemi e
tabelle. Sono stati affrontati confronti tra due
287
sistemi linguistici: quello italiano e quello inglese in
modo da permettere al lettore di comprendere in
maniera sistematica il funzionamento e quindi il
passaggio da un sistema di L1 (lingua madre) a L2
(lingua straniera).
Lo stesso procedimento faremo in questo volume in
quanto questa sezione dedicata al verbo merita
sicuramente più delucidazioni e più interesse da
parte degli studenti. Da una parte, perchè il verbo
dà l’idea di comunicare. Molti studenti, non appena
imparano a declinare un verbo, oltre a
comprenderne il suo significato, hanno la
sensazione di saper la parlare la lingua
diversamente se questi ultimi non si conoscessero.
Dall’altra parte perchè il verbo è quella parte che
dà un senso alla frase. Tutto l’universo umano si
esprime attraverso i verbi. Immaginatevi una
persona che parlasse soltanto con sostantivi e
congiunzioni e aggettivi senza mai usare un verbo.
Che tipo di conversazione sarebbe? Io direi nulla.
Ovviamente, già nel primo volume abbiamo voluto
delineare una parte dei verbi, anche perchè non
volevamo proprio lasciarvi a bocca asciutta su
quello che avreste successivamente incontrato nel
presente volume. In inglese, come dicevo poc’anzi,
l’aspetto verbale suscita sempre grande
preoccupazione e tensione, non tanto per il modo
in cui essi vengono coniugati, quanto nel modo in
cui debbano essere utilizzati. Ed è proprio questo
aspetto che mi preme insegnare in questo volume:
il loro utilizzo affinchè molti studenti riescano a
trovare “pace” e “conforto” in questo argomento
che dà loro notevoli problemi.
Senza dilungarci troppo passiamo subito al primo
288
aspetto dei nostri tanto ben voluti verbi.
1.2 Classificazione dei Verbi
Il verbo rappresenta la parte fondamentale di una
frase: può esprimere – a seconda della forma in cui
viene coniugato (attiva o passiva) – l’azione
eseguita dal soggetto o l’azione subita dal
soggetto. Nel primo caso parliamo di frase in forma
attiva, nel secondo caso parliamo di frase in forma
passiva, ma di questo ce ne occuperemo nel
volume successivo dedicato ai verbi.
In questo paragrafo ci limiteremo soltanto a
descrivere e a delineare quelli che sono i verbi in
inglese e magari spiegarne la loro struttura giusto
per fornire una minima base di formazione della
forma interrogativa – negativa e interro – negativa.
C’è da premettere una cosa, il verbo rappresenta la
parte della lingua inglese sicuramente più
complessa da apprendere perché gli inglesi a
differenza nostra danno enorme importanza
all’azione avvenuta ed è per questo che possiedono
un innumerevole varietà di forme verbali. Gli inglesi
distinguono un azione in corso di svolgimento, un
azione appena conclusa, un azione compiuta e
terminata in un momento preciso del passato, un
azione che esprime un’intenzione di compiere
un’azione nel futuro, una decisione presa sul
momento o anche un azione che implica la
consequenzialità di un’altra. Vedete quanti diversi
modi di espressione? Pensate che queste non
rappresentano neppure la metà di quelle citate. Ma
adesso non vorrei spaventarmi inutilmente, anche
perché lo scopo di questo testo è quello di volervi
far costruire le basi affinché possiate costruire –
289
mattone dopo mattone – il vostro “castello” della
lingua inglese.
Dopo esserci dilungati abbastanza, passiamo
all’oggetto del nostro paragrafo – ovvero la
classificazione dei verbi.
I verbi vengono classificati in 4 categorie:
Quel verbo che effettua la forma interrogativa invertendo il verbo con il soggetto e
che effettua la forma negativa ponendo la negazione “not” subito dopo il primo
elemento verbale.
290
grammatica inglese.
Continuando la nostra rassegna abbiamo i verbi
ordinari.
Per verbo ordinario si intende:
Quel verbo che effettua la forma interrogativa utilizzando come particella l’ausiliare
“DO / Does” (se terza persona) e che effettua la forma negativa ponendo il “not”
dopo il primo elemento verbale.
Quei verbi difettivi (e sono solo tre) che mancano del tempo dell’infinito e altri
tempi verbali e che posseggono solo il tempo presente, passato e condizionale. Si
comportano come i verbi ausiliari*.
Quei verbi che si collocano a metà tra i verbi modali e verbi ordinari. Hanno una
doppia struttura per la formazione della forma interrogativa e negativa.
291
Ultima classificazione dei verbi riguarda quelli
regolari: Per verbo regolare si intende:
Quel verbo che al passato remoto e al participio passato aggiungono alla radice del
verbo la desinenza –ed.
Quei verbi che effettuano la formazione del passato remoto e del participio passato
attraverso la tabella periodica dei verbi.
292
Bear Bore Born
Beat Beat Beaten
Become Became Become
Begin Began Begun
Bend Bent Bent
Bet Bet Bet / betted
Bind Bound Bound
Bite Bit Bitten / bit
Bleed Bled Bled
Blow Blew Blown
Break Broke Broken
Breed Bred Bred
Bring Brought Brought
Build Built Built
Burn Burnt Burnt
Burst Burst Burst
Buy Bought Bought
Cast Cast Cast
Catch Caught Caught
Choose Chose Chosen
Cling Clung Clung
Come Came Come
Cost Cost Cost
Creep Crept Crept
Cut Cut Cut
Deal Dealt Dealt
Dig Dug Dug
Do Did Done
Draw Drew Drawn
Dream Dreamt Dreamt
Drink Drank Drunk
Drive Drove Driven
Eat Ate Eaten
Fall Fell Fallen
Feed Fed Fed
Feel Felt Felt
Fight Fought Fought
Find Found Found
Fly Flew Flown
Forbid Forbade Forbidden
Forecast Forecast Forecast
Foresee Foresaw Foreseen
Forget Forgot Forgotten
Forgive Forgave Forgiven
Freeze Froze Frozen
Get Got Got / gotten
Give Gave Given
Go Went Gone
Grind Ground Ground
293
Grow Grew Grown
Hang Hung / hanged Hung / hanged
Have Had Had
Hear Heard Heard
Hit Hit Hit
Hide Hid Hidden
Hold Held Held
Hurt Hurt Hurt
Kneel Knelt Knelt
Keep Kept Kept
Know Knew Known
Lay Laid Laid
Lead Led Led
Lean Leant Leant
Leap Leapt Leapt
Learn Learnt Learnt
Leave Left Left
Lend Lent Lent
Let Let Let
Lie Lay Lain
Light Lit / lighted Lit / lighted
Lose Lost Lost
Make Made Made
Mean Meant Meant
Meet Met Met
Mistake Mistook Mistaken
Pay Paid Paid
Put Put Put
Quit Quit Quit
Read Read Read
Ride Rode Ridden
Ring Rang Rung
Rise Rose Risen
Run Run Run
Saw Sawed Sawn
Say Said Said
See Saw Seen
Seek Sought Sought
Sell Sold Sold
Send Sent Sent
Set Set Set
Sew Sewed Sewn / sewed
Shake Shook Shaken
Shine Shone Shone
Shoot Shot Shot
Show Showed Showed / shown
Shrink Shrank Shrunk
Shut Shut Shut
Sing Sang Sung
294
Sink Sank Sunk
Sit Sat Sit
Sleep Slept Slept
Slide Slid Slid
Smell Smelt Smelt
Speak Spoke Spoken
Spell Spelt Spelt
Spend Spent Spent
Spill Spilt Spilt
Spin Span Spun
Spit Spat Spat
Split Split Split
Spoil Spoilt Spoilt
Spread Spread Spread
Stand Stood Stood
Steal Stole Stolen
Stick Stuck Stuck
Sting Stung Stung
Strike Struck Struck
Swear Swore Sworn
Sweep Swept Swept
Swell Swelled Swollen
Swim Swam Swum
Swing Swung Swung
Take Took Taken
Teach Taught Taught
Tear Tore Torn
Tell Told Told
Think Thought Thought
Thrive Throve Thriven
Throw Threw Thrown
Tread Trod Trodden / trod
Understand Understood Understood
Wake Woke Woken / waked
Wear Wore Worn
Weave Wove / weaved Woven / weaved
Weep Wept Wept
Win Won Won
Wind Wound Wound
Withdraw Withdrew Withdrawn
Write Wrote Written
295
Il primo verbo appartenente alla categoria dei verbi
ausiliari che andiamo a descriverne le
caratteristiche è il verbo “essere” che in inglese si
dice “TO BE”.
Vediamo di conoscere insieme le quattro forme di
questo verbo: ossia la forma affermativa, la forma
negativa, la forma interrogativa, la forma interro –
negativa.
Questo è uno dei primi verbi che viene insegnato
alle scuole elementari e medie proprio perchè di
estrema semplicità. Ma se andiamo a vedere già la
forma interrogativa e quella interro negativa tanto
poi semplice non risulta essere ma non si sa perchè
tutti riescono, a differenza degli altri verbi, a usarlo
meccanicamente e spontaneamente.
Cominciamo con la forma affermativa:
VERBO “BE” FORMA AFFERMATIVA
I am Io sono
You are Tu sei
He is Egli è
She is Ella è
It is Esso è
We are Noi siamo
You are Voi siete
They are Essi sono
296
la stessa declinazione verbale. Voi vi chiederete:
come si fa a capire se ci riferiamo ad un gruppo di
persone o solo a una persona?
La risposta è dettata dal contesto situazionale e
quindi dal momento e dagli interlocutori che
abbiamo davanti in un determinato contesto
comunicativo.
Una frase presa singolarmente come del tipo:
“You are intelligent”
Può assumere due significati: o “Tu sei
intelligente”, se l’interlocutore al quale ci stiamo
riferendo è una singola persona, oppure “Voi siete
intelligenti”, se le persone chiamate in causa sono
più di una. Ecco perché dico sempre che l’inglese
deve essere visto in un contesto situazionale e non
può essere scisso da esso.
Terza differenza da notare sono le tre forme per la
terza persona singolare: HE, SHE, IT:
Il pronome personale soggetto “HE” si riferisce alle
persone di sesso maschile: infatti vuol dire “Lui”,
“SHE” viene usato per le persone di sesso
femminile e vuol dire “Lei”, “IT” al contrario si
riferisce a cose e ad animali e significa “Esso”.
La forma negativa si ottiene mettendo la negazione
“NOT” subito dopo il primo elemento verbale per
cui avremo:
VERBO “BE” FORMA NEGATIVA
I am not Io non sono
You are not Tu non sei
He is not Lui non è
She is not Lei non è
It is not Esso non è
We are not Noi non siamo
You are not Voi non siete
They are not Essi non sono
297
invertendo il verbo con il soggetto per cui avremo:
VERBO “BE” FORMA INTERROGATIVA
Am I? Sono io?
Are you? Sei tu?
Is he? E’ lui?
Is she? E’ lei?
Is it? E’ esso?
Are we? Siamo noi?
Are you? Siete voi?
Are they? Sono loro?
298
sembrerà assolutamente nuova.
Bisogna dire che le forme contratte vengono, a
differenza di quelle piene, molto usate dagli inglesi
quando essi parlano e quindi nella forma
comunicativa proprio perchè sono di estrema
semplificazione. Gli inglesi amano essere sintetici
quando parlano e se possono eliminare qualche
vocale o consonante lo fanno con piacere perchè
parlare comunque rappresenta uno sforzo fisico e
come tale stanca. Ovviamente bisogna stare attenti
a usare le forme contratte perchè siccome
rappresentano una forma colloquiale di lingua, non
possono essere adoperate ovunque. Qunidi sarà
sempre bene informarsi prima del contesto in cui ci
si trova: se si tratta di un ambiente formale o
informale, del rapporto che ci lega all’interlocutore
e così via. Ovviamente quando si scrive una lettera
commerciale, le forme contratte sono vietate
proprio perchè quando si affronta un discorso
commerciale e quindi un ambiente formale, anche il
registro e il tono devono essere rigorosamente
rispettati.
Ad ogni modo, visto che questo è un manuale di
grammatica inglese, ci sembra doveroso analizzare
e trattare anche quest’altro aspetto di lingua.
VERBO “BE” FORMA AFFERMATIVA CONTRATTA
I’m Io sono
You’re Tu sei
He’s Egli è
She’s Lei è
It’s Esso è
We’re Noi siamo
You’re Voi siete
They’re Essi sono
299
totalmente generando un’assonanza tra il soggetto
e il verbo. Ovviamente anche il modo di
pronunciare cambierà rispetto alla forma
precedente (quella piena) a tal punto avremo:
Forma piena: I am = Io sono /Ai Em/
Forma Contratta: I’m = Io sono /Ai M/
Adesso vediamo la fonetica per entrambi le
categorie: forma piena e contratta
P.s. Tratterò l’aspetto fonetico non dal punto dei segni dell’IPA (ovvero) alfabeto
fonetico internazionale in quanto il manuale è rivolto a TUTTI e ci potrebbero
essere persone che non conoscono i segni fonetici dell’alfabeto internazionale.
Siccome è un manuale designato per tutti gli studenti di lingua inglese e per tutte
le età dobbiamo permettere a chiunque di poter comprendere la pronuncia di questi
verbi.
300
quella negativa:
VERBO “BE” FORMA NEGATIVA CONTRATTA
I’m not Io non sono
You aren’t Tu non sei
He isn’t Lui non è
She isn’t Lei non è
It isn’t Esso non è
We aren’t Noi non siamo
You aren’t Voi non siete
They aren’t Essi non sono
301
soltanto tre, proprio perchè la forma interrogativa
contratta non esiste.
Facciamo anche qui la sezione della fonetica per
questi altru due casi prima di passare alla forma
passata del Verbo Essere
Fonetica della Forma contratta negativa del verbo
“To Be”
I’m not /Aim not/ Io non sono
You aren’t /Gliu arent/ Tu non sei
He isn’t /Hi iznt/ Lui non è
She isn’t /Sci iznt/ Lei non è
It isn’t /It iznt/ Esso non è
We aren’t /Ui arent/ Noi non siamo
You aren’t /Gliu arent/ Voi non siete
They aren’t /Dei arent/ Essi non sono
302
1.6. Verbo “To Be” forma del passato remoto
Come abbiamo trattato nel paragrafo precedente
della tabella periodica dei verbi, abbiamo notato
che il Verbo Essere è un verbo irregolare. Questo lo
si capisce bene poichè sia la forma passata che
quella del participio passato hanno due desinenze
completamente differenti. Nella forma passata il
verbo essere flette nelle sue due forme: “WAS /
WERE” coniugate in base al soggetto.
“WAS” lo troviamo nella prima persona singolare e
terza persona singolare mentre “WERE” lo troviamo
in tutte le altre persone – e quindi seconda persona
plurale, seconda persona singolare, terza persona
plurale, prima persona plurale.
Forma affermativa del Verbo “Be” Passato Remoto
I Was Io ero
You Were Tu eri
He Was Egli era
She Was Ella era
It Was Esso era
We Were Noi eravamo
You Were Voi eravate
They Were Essi erano
303
“NOT” subito dopo il primo elemento verbale.
Forma negativa del Verbo Essere passato remoto
I was not Io non ero
You were not Tu non eri
He was not Lui non era
She was not Lei non era
It was not Esso non era
We were not Noi non eravamo
You were not Voi non eravate
They were not Essi non erano
304
verbale, per cui una forma contratta del tempo
presente è:
YOU ARE - YOU’RE
YOU WERE - YOU’RE (e quindi non sarebbe
possible)
Si andrebbe a creare il problema temporale tra i
due verbi ecco perché non esiste forma contratta
della forma affermativa del passato remoto.
Per cui ci limiteremo a trattare soltanto le forme
contratte previste dal questo tempo verbale e
ovvero: la forma interro negativa e quella negativa.
Partiamo da quella negativa:
I wasn’t Io non ero
You weren’t Tu non eri
He wasn’t Lui non era
She wasn’t Lei non era
It wasn’t Esso non era
We weren’t Noi non eravamo
You weren’t Voi non eravate
They weren’t Essi non erano
305
trae origine dalla seconda persona singolare. Per
cui avremo:
Wasn’t I? Aren’t I?
Non ero? Non sono?
306
contratta negativa
I wasn’t /ai uoznt/ Io non ero
You weren’t /Gliu uerent/ Tu non eri
He wasn’t /Hi uoznt/ Lui non era
She wasn’t /Sci waznt/ Lei non era
It wasn’t /It uoznt/ Esso non era
We weren’t /ui uerent/ Noi non eravamo
You weren’t /Gliu uerent/ Voi non eravate
They weren’t /Dei uerent/ Essi non eravamo
307
essere che è quella idiomatica. La forma idiomatica
è una particolare costruzione in cui il verbo in
questione assume un significato differente da
quello originario. Vediamo cosa succede nel Verbo
“To Be” in forma idiomatica.
1.7. Forma Idiomatica del verbo “Be”
FORME IDIOMATICHE DEL VERBO “BE”
To be hungry Avere fame
To be thirsty Avere sete
To be hot Avere caldo
To be cold Avere freddo
To be homesick Avere nostalgia di casa
To be seasick Avere mal di mare
To be wrong Avere torto
To be right Avere ragione
To be feverish Avere decimi di febbre
To be sleepy Avere sonno
To be in a hurry Andare di fretta
To be in time Essere in tempo
To be late Fare tardi
To be early Essere in anticipo
To be busy Essere impegnato
To be angry Essere arrabbiato
To be afraid Avere paura
To be frightened Essere spaventato
To be sorry Essere dispiaciuto
To be ashamed Avere vergogna
308
esercitate il più possibile. Soltanto con la forza
dell’abitudine e dell’esercitazione si eviteranno di
commettere sbagli.
Adesso possiamo finalmente lasciare il verbo
Essere per passare al secondo dei verbi Ausiliari
chiamato: “Avere” ovvero “To Have”.
1.8 Il Verbo “To Have”
Il Verbo “To Have” e quindi “Avere”, è il secondo
verbo ausiliare che andremo a vedere. Ovviamente
questo verbo è di estrema importanza perchè
delinea diverse caratteristiche. Oltre alla sua
funzione base (verbo ausiliare), il verbo “Have”
viene usato per formare in inglese i tempi composti
come: (passato prossimo, trapassato remoto,
condizionale passato, futuro anteriore) e così via.
Prima di descrivere le sue caratteristiche e il suo
utilizzo passiamo prima per la declinazione del
verbo nelle sue quattro forme: affermativa,
negativa, interrogativa e interro – negativa.
TO HAVE: forma affermativa
I have got Io ho
You have got Tu hai
He has got Lui ha
She has got Lei ha
It has got Esso ha
We have got Noi abbiamo
You have got Voi avete
They have got Essi hanno
309
You have not got Voi non avete
They have not got Essi non hanno
310
“HAS”
Forma fonetica verbo “Have” forma negativa
I have not /Ai hev not/ Io non ho
You have not /Gliu hev not/ Tu non hai
He has not /Hi hez not/ Lui non ha
She has not /Sci hez not/ Lei non ha
We have not /Ui hev not/ Noi non abbiamo
You have not /gliu hev not/ Voi non avete
They have not /Dei hev not/ Essi non hanno
311
“I have been to London.”
Per formare tempi composti
“Sono stato a Londra”
Nelle forme idiomatiche del verbo “I have breakfast at 8.00 a.m.”
“Avere” “Faccio colazione alle ore 8.00”
“Rafforzativo “Got”
Già avete conosciuto questa sezione quando avete
letto “I LOVE ENGLISH vol. 1 dove abbiamo
dedicato sezioni extra all’interno delle unità proprio
per spiegare al meglio determinati concetti. In
questo paragrafo, che inaugura la sezione del
Focus on the Language, analizzeremo la particella
“GOT”
Non significa nulla (nella sua azione di possesso), nell’ atto della
traduzione ma solo a connotare un rafforzativo verbale
Deriva dal verbo “GET” che è un verbo polisemantico. Se andiamo
ad aprire il dizionario di lingua inglese troveremo innumerevoli
significati legati a questo verbo, nonché i molteplici usi che ne
GOT
vengono fatti in grammatica: uno dei tanti è la cosiddetta forma
riflessiva che avete già incontrato nella sezione dei pronomi (vedi il
capitolo omonimo)
Lo troviamo solo quando la persona possiede un oggetto che sia
tangibile e materiale, non con cose astratte.
312
Molto importante è anche la forma contratta del
verbo Avere
Forma contratta del verbo “To Have” affermativa
I’ve got /Aiv gat/ Io ho
You’ve got /Gliuv gat/ Tu hai
He’s got /Hiz gat/ Lui ha
She’s got /sciz got/ Lei ha
It’s got /Its gat/ Esso ha
We’ve got /Uiv gat/ Noi abbiamo
You’ve got /gliuv gat/ Voi avete
They’ve got /deiv gat/ Essi hanno
313
Does he have? Ha lui?
Does she have? Ha lei?
Does it have? Ha esso?
Do we have? Abbiamo noi?
Do you have? Avete voi?
Do they have? Hanno loro?
314
del verbo avere posso scegliere tra due tipi di
forme: quella ausiliare e quella ordinaria.
Esempio: Lui non ha una casa.
He hasn’t got a house Or: He doesn’t have a house
315
TO HAVE A LOOK AT DARE UN OCCHIATA A…
TO HAVE A TALK FARE UNA CONVERSAZIONE
316
She had Lei aveva
It had Esso aveva
We had Noi avevamo
You had Voi avevate
They had Essi avevano
317
presente per cui non conforme a quello che stiamo
trattando.
Inoltre, siccome la forma del passato remoto è
espressa già dal “DID”, il verbo che deve seguire
deve essere all’infinito senza il “TO” e quindi
“HAVE”. Da queste due unioni “DID” + “HAVE”
deriva la forma passata negativa del verbo avere.
Lo stesso accadrà anche per la forma interrogativa
e interro negativa con la sola eccezione che
trattandosi di una domanda assisteremo
all’inversione degli elementi: ovvero soggetto e
verbo.
VERBO “HAD”: FORMA INTERROGATIVA
Did I have? Avevo io?
Did you have? Avevi tu?
Did he have? Aveva lui?
Did she have? Aveva lei?
Did it have? Aveva esso?
Did we have? Avevamo noi?
Did you have? Avevate voi?
Did they have? Avevano loro?
318
elemento sempre resta il DID seguito da il soggetto
ma prima del verbo “HAVE” troviamo l’elemento
negativo che è il “NOT”.
Adesso, visto che abbiamo visto la forma intera del
verbo passiamo alla forma contratta. Anche qui la
forma contratta riguarda solo la forma negativa e
interro negativa.
Partiamo dall’analisi della forma negativa:
I didn’t have Io non avevo
You didn’t have Tu non avevi
He didn’t have Lui non aveva
She didn’t have Lei non aveva
It didn’t have Esso non aveva
We didn’t have Noi non avevamo
You didn’t have Voi non avevate
They didn’t have Essi non avevano
319
esprimere il verbo avere nella forma presente –
anche nella formazione dei seguenti tempi verbali:
PRESENTE PROGRESSIVO
FORMA PASSIVA
Per verbi ordinari si intendono tutti quei verbi (tranne essere e avere) che
effettuano la forma interrogativa, negativa e interro negativa utilizzando l’ausiliare
“DO/DOES” al presente e “DID” al passato remoto.
320
Voi vi chiederete cosa sia questo “DO” di cui
parliamo tanto ma di questo aspetto dovrete
pazientare ancora un pochino finchè non
giungeremo a trattare della forma negativa ed
interrogativa dei verbi ordinari. Questo paragrafo
per il momento focalizza la forma affermativa dei
verbi che ovviamente anche questa suscita grande
interesse anche se non desta molta difficoltà come
invece possa destare una forma interrogativa o
negativa, per cui state tranquilli che non entrerete
in crisi, perché la sua formazione possiamo definirla
“automatica” per cui se si conosce il verbo la
coniugazione diventa semplice.
In questo paragrafo tratteremo della forma
affermativa dei verbi ordinari al tempo presente
mentre in quello successivo ne parleremo al tempo
passato.
Cominciamo a dire che in inglese tutti – tranne i
verbi ausiliari (Essere – avere*) e quelli modali e
semi – modali – si definiscono verbi ordinari. Questi
verbi hanno tutti una forma infinitiva – cioè sono
preceduto dal “TO” come ad esempio “TO WORK,
TO STUDY” e così via - e sono rintracciabili nella
tabella periodica dei verbi se sono irregolari.
La forma del presente semplice di un verbo
ordinario deriva dall’infinito del verbo SENZA “TO”.
Il che vuol dire che se io voglio coniugare un verbo
ordinario al presente semplice dovrò eliminare solo
il “TO” che lo precede e procedere alla normale
coniugazione.
Facciamo un esempio pratico scegliendo un verbo
semplice come:
1.11 TO WORK
321
Questo verbo è espresso alla forma infinitiva come
lo si può ben notare dalla preposizione “TO” che
precede il verbo. Supponiamo che io volessi
tradurlo al presente, dovrò eliminare il “TO” ed
inserire – proprio come faccio per la coniugazione
di un verbo italiano – il pronome personale
soggetto corrispondente al verbo – esempio: io
lavoro, tu lavori etc etc.
Facciamo un esempio di coniugazione comparata
tra la lingua italiana e quella inglese di questo
verbo lavorare:
I work Io lavoro
You work Tu lavori
He works Lui lavora
She works Lei lavora
It works Esso lavora
We work Noi lavoriamo
You work Voi lavorate
They work Essi lavorano
322
In questo nostro esempio – nel verbo “TO WORK”,
l’aggiunta della “S” non desta alcun tipo di
problema, ma se invece avessimo dei verbi
terminanti per:
O
SH
CH
S
323
quest’ultima è preceduta da una consonante
avremmo che la “Y” cambia in “IES” prima di
aggiungere la “S”.
Prendiamo ad esempio il verbo “TO STUDY” e
passiamo alla coniugazione:
I study Io studio
You study Tu studi
He studies Lui studia
She studies Lei studia
It studies Esso studia
We study Noi studiamo
You study Voi studiate
They study Essi studiano
324
Il verbo significa “FARE” e nella tabella periodica
dei verbi figura:
TO DO DID DONE
325
I don’t
You don’t
He doesn’t
She doesn’t
It doesn’t
We don’t
You don’t
They don’t
326
She teaches Lei insegna
It teaches Esso insegna
We teach Noi insegnamo
You teach Voi insegnate
They teach Essi insegnano
327
“DO”.
Vediamo di comprendere come funziona la forma
interrogativa: partiamo dalla differenza tra verbo
ausiliare e verbo ordinario:
328
Se facciamo un confronto tra la forma affermativa
e quella interrogativa notiamo:
I go Io vado
You go Tu vai
He goes Lui va
She goes Lei va
It goes Esso va
We go Noi andiamo
You go Voi andate
They go Essi vanno
329
(SENZA TO)
330
semplice dei verbi ordinari – in questo paragrafo
tratteremo di un’altra forma verbale che è quella
del passato remoto e quindi l’oggetto del nostro
studio non sarà più “DO” ma bensì “DID”.
Ricordandoci ciò che abbiamo espresso
precedentemente a proposito di “DO” e “DOES”,
abbiamo detto che il verbo “DO” è un verbo
irregolare e come secondo paradigma nella tabella
periodica dei verbi troviamo “DID”:
Volendo coniugare questo tempo verbale passato in
tutte le sue forme abbiamo:
I DID
YOU DID
HE DID
SHE DID
IT DID
WE DID
YOU DID
THEY DID
331
statica. Nel passato remoto, invece il verbo è tutto
statico e anche alla terza persona non esiste la “S”,
per cui è molto semplice da ricordare e da
memorizzare.
La questione adesso da tenere conto è la scelta di
un vebo ordinario. Voi sapete che per il passato
remoto di un verbo dobbiamo distinguere nella
coniugazione alla forma affermativa tra verbo
regolare e verbo irregolare.
Per darvi un esempio a titolo di prova prenderemo
un verbo regolare e uno irregolare per mostrarvi il
funzionamento che poi potrete adottare
rispettivamente per tutti gli altri verbi.
A differenza dei paragrafi precedenti che abbiamo
distinto le varie forme trattandole in paragrafi
distinti, di questo tempo verbale tratteremo di tutte
e quattro le forme all’interno di questo paragrafo.
Cominciamo a trattare della forma affermativa di
un verbo ordinario regolare.
Dicemmo che per verbo regolare, si intende quel
verbo che effettua la formazione del passato
remoto e del participio passato aggiungendo alla
radice principale del verbo la desinenza “ED”.
Se noi prendiamo come riferimento il verbo italiano
“lavorare” diventa in inglese “TO WORK”.
Questo verbo è regolare, nel senso che effettua il
passato remoto aggiungendo alla radice del verbo
la desinenza “ED” come nell’esempio:
332
He worked Egli lavorò
She worked Ella lavorò
It worked Esso lavorò
We worked Noi lavorammo
You worked Voi lavoraste
They worked Essi lavorarono
Esempio:
“Io non lavoravo” diventa “I did not work.”
333
negativa – dato che la forma del passato è
espressa in maniera esplicita dal “DID” – l’altra
parte del verbo è espresso dalla forma dell’infinito
senza il “TO”.
Vediamo adesso un attimo la forma contratta di
questo verbo. La forma contratta negativa –
espressa su – diventa “DIDN’T” per cui assistiamo
un passaggio da DID a DIDN’T
334
Coniughiamo adesso il precedente verbo “TO
WORK” alla forma interrogativa.
Did i work? Io ho lavorato?
Did you work? Tu hai lavorato?
Did he work? Lui ha lavorato?
Did she work? Lei ha lavorato?
Did it work? Esso ha lavorato?
Did we work? Noi abbiamo lavorati?
Did you work? Voi avete lavorato?
Did they work? Loro hanno lavorato?
335
paragrafo che riguarda “la classificazione dei verbi”.
Prendiamo come punto di partenza per il verbo
irregolare il verbo “TO GO” che vuol dire
“ANDARE”.
Analizzando la tabella periodica dei verbi, notiamo
che i suoi paradigmi sono rispettivamente:
TO GO WENT GONE
336
DID SHE GO? ANDO’ LEI?
DID IT GO? ANDO’ ESSO?
DID WE GO? ANDAMMO NOI?
DID YOU GO? ANDASTE VOI?
DID THEY GO? ANDARONO LORO?
E ancora:
DIDN’T I GO? IO NON ANDAI?
DIDN’T YOU GO? TU NON ANDASTI?
DIDN’T HE GO? LUI NON ANDO’?
DIDN’T SHE GO? LEI NON ANDO’?
DIDN’T IT GO? ESSO NON ANDO’?
DIDN’T WE GO? NOI NON ANDAMMO?
DIDN’T YOU GO? VOI NON ANDASTE?
DIDN’T THEY GO? ESSI NON ANDARONO?
337
Parte II – I TEMPI VERBALI
(Presente, Passato Remoto, Passato Prossimo,
Trapassato)
2.1 Present Continuous
Uno dei primi tempi verbali che passeremo ad
analizzare è sicuramente il presente. Stavolta però,
a differenza del capitolo precedente, passeremo
alla rassegna più specifica dei tempi verbali senza
lasciare nulla al caso anche perchè il presente
volume è completamente dedicato ai verbi e quindi
l’argomento deve essere onorevolmente trattato e
rispettato.
In primis bisogna dire che in inglese, a differenza
dell’italiano, i tempi verbali sono il doppio proprio
perchè gli inglesi danno molta importanza non
tanto all’azione in se stessa ma al momento in cui
questa accade. Quindi per gli inglesi è
fondamentale il concetto spazio - tempo ed è
questo concetto che merita di essere ampliamente
analizzato e descritto proprio perchè non concepito
dal pubblico italiano e che desta enorme difficoltà
nella comprensione del sistema verbale.
Anche in un tempo verbale quale il “presente” che
potrebbe essere semplice per noi italiani, esistono
già le prime due differenze: “Present Continuous” e
“Present Simple”.
In questo paragrafo cominceremo a trattare del
“Present Continuous”.
Il Present Continuous chiamato in italiano presente
progressivo indica, come asserisce il nome,
un’azione in progresso, non ancora terminata ma
bensì in esecuzione. In italiano, un’azione in
esecuzione viene scandita con il gerundio come ad
338
esempio: “io sto mangiando”, dove “mangiando”
rappresenta il gerundio del verbo.
La forma gerundiva del verbo in inglese si fa con la
“-ING FORM” che si unisce alla forma base del
verbo che stiamo adoperando. Vediamo di
comprendere questo verbo partendo dalla formula
generica.
Il present continuous si forma con:
339
340
Altro non abbiamo fatto che sostituire al verbo
italiano “Sto” il verbo “essere” coniugato in base al
soggetto e ad aggiungere la “ING” form alla forma
base del verbo “READ”
Coniughiamo alle quattro forme il present
continuous
2.2 Present Continuous – forma affermativa
I am reading /Ai em riding/ Io sto leggendo
You are reading /Gliu Ar riding/ Tu stai leggendo
He is reading /Hi iz riding/ Lui sta leggendo
She is reading /sci iz riding/ Lei sta leggendo
It is reading /It iz riding/ Esso sta leggendo
We are reading /ui ar riding/ Noi stiamo leggendo
You are reading /gliu ar riding/ Voi state leggendo
They are reading /dei ar riding/ Essi stanno leggendo
341
Coniughiamo la forma negativa del verbo
interamente:
I am not reading Io non sto leggendo
You are not reading Tu non stai leggendo
He is not reading Lui non sta leggendo
She is not reading Lei non sta leggendo
It is not reading Esso non sta leggendo
We are not reading Noi non stiamo leggendo
You are not reading Voi non state leggendo
They are not reading Essi non stanno leggendo
342
“BE” + SOGGETTO + NOT + VERBO + - ING
FORM
343
dettata da un avverbio di tempo determinato,
rimane sempre invariata nel tempo verbale del
presente semplice. Ad esempio, se prendiamo la
frase precedente del tipo: “This Year I am
attending an English Course”, la traduzione italiana
è “Quest’anno frequento un corso di Lingua
Inglese”. Potrebbe anche tradursi “quest’anno sto
frequentando un corso di inglese” ma questi due
opzioni non sempre sono possibili trovarle in
italiano. Ad esempio nella frase “Today I am eating
at 1.00 p.m.” non possiamo tradurla “oggi stiamo
mangiando alle ore 13.00” ma verrebbe tradotta in
italiana come un’azione futura. Tutto questo per
volervi stare a dire che ogni qualvolta che in
Italiano troviamo un avverbio di tempo determinato
abbiamo il Present Continuous.
Vediamo quali sono gli avverbi di tempo
determinato:
Avverbi di Tempo Determinato
Now Ora
Today Oggi
This Week Questa settimana
This Month Questo mese
At the moment In questo momento
This Year Quest’anno
In this period of the time In questo periodo di tempo
344
Mi riferisco alle regole ortografiche per l’aggiunta
della ING form al verbo. Vediamole insieme
2.3. Present Continuous (Spelling Rules)
Una caratteristica che divide la lingua inglese da
quella italiana è che non esiste corrispondenza tra il
pronunciare le parole e il loro scrivere. Infatti, una
parola si legge in un modo ma graficamente si
scrive diversamente. Questo crea sempre grande
confusione per un discente di lingua italiana perchè
deve innanzitutto imparare la fonetica della lingua
inglese, comprenderne i suoni e poi cominciare a
scriverla.
Nel Present Continuous le variazioni ortografiche
prescindono dalla fonetica e sono principalmente
legate al concetto della grammatica. Una domanda
che mi viene sempre posta è: Come si mette la –
ING form? Esiste una regola precisa?
In effetti esiste una regola ben precisa e delineata
per poter inserire la ING form al verbo e questo è
principalmente voluto dalla lingua inglese. E’ una
regola che si trova in tutti i testi di grammatica in
commercio e dalla quale non si può prescindere.
Partiamo con alcuni esempi.
La prima caratteristica che dobbiamo tenere in
considerazione è la tipologia di verbo: se esso sia
monosillabico, bisillabico o polisillabico.
Voi vi chiederete cosa significa tutto questo e
magari cosa significhino questi termini. Per verbo
Monosillabico si intende quel verbo che pronunciato
genera soltanto un suono. Per verbo bisillabico si
intende quel verbo che pronunciato genera due
suoni mentre per polisillabico si intende quel verbo
che genera più di due suoni. Per comprendere la
345
sonorità di un verbo bisogna comprendere la
suddivisione in sillabe. Mentre in Italiano la
suddivisione in sillabe avviene per parità di lettere,
in inglese quest’ultima avviene per sonorità e
quindi su dove cade l’accento che divide la parola.
Facciamo un paio di esempi: se io prendo un paio
di verbi come “Travel, Prefer, Sit” vediamo quanti
suoni sentiamo in questi verbi.
Travel Tra – Vel
Prefer Pre – fer
Sit Sit
346
SIT - SITTING
Quindi abbiamo:
SIT + T + ING
Travel - Travelling
Derivando da:
TRAVEL + L + ING form
347
La terza regola ortografica prevede invece i verbi
che terminano per vocale muta:
Tutti i verbi che terminano per vocale muta prima
di aggiungere la ING form al verbo perdono la
vocale finale e al suo posto aggiungono la ING
form.
Prendiamo come esempio il verbo “Venire” che in
inglese si dice “COME”
Siccome il verbo termina per vocale ma
quest’ultima non è pronunciata, se vogliamo
aggiungere al verbo la ING form, dobbiamo
eliminare la vocale finale ovvero la “E”. Quindi il
verbo diventa:
BE /BI/ - BEING
In quanto la vocale finale è pronunciata e non muta.
348
dittongo vocalico “IE”:
Tutti i verbi che terminano con il dittongo vocalico
“IE” al present continuous eliminano il dittongo e
aggiungono la “Y” prima di inserire la ING form.
LIE - LYING
Il verbo terminante per “IE” cambia in Y + Ing
349
Continuous. Esistono una serie di verbi che non si
possono usare al presente progressivo perchè
esprimono sensazioni, capacità e vengono definiti
verbi di percezione. Vediamo nel paragrafo
precedente quali sono.
2.4. Verbi che non reggono la forma
progressiva
In inglese non tutti i verbi possono essere usati
nella forma progressiva proprio perché non
implicano una temporaneità di azione. Questi verbi
vengono comunemente definiti “Verbi di
percezione”.
I “verbi di percezione” sono quei verbi che
esprimono una sensazione, uno stato d’animo, una
capacità percettiva, uditiva e così via e per tale
motivo non sono legati al concetto spazio
temporale ma sono permanenti. Vediamo insieme
alcuni verbi percezione:
To see * Vedere
To hear Sentire
To smell* Odorare
To taste* Assaggiare
To understand Capire
To remember Ricordare
To recall Riportare alla memoria
To remind Far ricordare
To like Piacere
To love Amare
To hate Odiare
To seem Sembrare
To appear Sembrare / apparire
To consist Consistere
To agree Essere d’accordo
To suggest Suggerire
To recommend Consigliare
To allow / permit /enable Permettere
To cost Costare
To Have* Avere (verbo ausiliare)
To Be Verbo Essere
To believe Credere
350
To own Possedere
To want Volere
To wish Desiderare
To realize Comprendere
351
Esempio : Esempio:
“Questa zuppa ha un brutto odore.” “Sto annusando i fiori.”
“This soup smells badly” “I am smelling the flowers.”
To Read - Leggere
352
A differenza della lingua italiana che ha molti verbi
irregolari nella sua coniugazione, l’inglese da
questo punto di vista ha la strada spianata. Questo
è il motivo per cui un parlante inglese non riesce ad
imparare la declinazione dei verbi italiani e
preferisce usare la forma a loro più affine che è
quella dell’infinito.
Abbiamo parlato della “S” alla terza persona
singolare ma non abbiamo ancora detto i casi incui
si aggiunge. Vediamoli un attimo:
Alla terza persona la “S” al verbo si aggiunge in
maniera differente se il verbo termina per le
seguenti lettere:
353
354
Esempio:
Go Goes
Search Searches
Finish Finishes
355
Do you not read? Non leggi?
Does he not read? Lui non legge?
Does she not read? Lei non legge?
Does it not read? Esso non legge?
Do we not read? Non leggiamo?
Do you not read? Non leggete voi?
Do they not read? Non leggono essi?
356
Il passato remoto è un tempo alquanto complesso
in inglese poichè esistono molti verbi irregolari
(circa 210 verbi irregolari) la cui costruzione è
mnemonica. La tabella inerente ai verbi irregolari è
presente nel primo capitolo.
A questi verbi irregolari si devono aggiungere tutti
quelli regolari (ovvero quelli che aggiungono alla
radice del verbo la desinenza –ed).
Premesso che abbiamo abbondantemente
argomentato sulla regolarità e irregolarità dei verbi
e delle loro costruzioni interrogative, in questo
paragrafo ci limiteremo a parlare solo ed
esclusivamente del tempo verbale in questione.
Gli inglesi, a differenza dell’italiano usano molto di
più il passato remoto che il passato prossimo
proprio perchè danno maggiore importanza al
momento in cui un’azione accade. In italiano, al
contrario usiamo sempre il passato prossimo anche
se ci riferiamo ad un’azione effettuata il giorno
precedente. Prendiamo una frase per far capire la
differenza.
“Ieri sono andato al cinema.” Questa frase in
italiano reca un’azione effettuata in un determinato
momento del passato per cui si dovrebbe ritenere
cominciata e conclusasi. Eppure in italiano
utilizziamo un tempo verbale chiamato “passato
prossimo semplice” che è un tempo verbale volto
ad indicare un’azione che ha una risultanza nel
presente. Gli inglesi non potrebbero tradurre
letteralmente una frase simile perchè sarebbe
errata dal loro concetto temporale e per questo
motivo, per dare maggiore enfasi alla fine di
un’azione, preferiscono usare il Passato remoto.
Traduciamo la frase in questione:
357
I went to the cinema yesterday or Yesterday, I
went to the cinema.
358
ortografica nella coniugazione del verbo. Mi spiego
meglio! Mentre nel Simple Present esiste l’aggiunta
della “S” alla terza persona del verbo, nel Passato
remoto, il verbo rimane invariato. Quindi potremmo
definirlo statico.
Coniughiamo le quattro forme di uno dei tanti verbi
irregolari. Per comodità sceglierò il verbo “ANDARE”
che in inglese diventa “TO GO”.
Il paradigma di questo verbo è:
TO GO WENT GONE
359
cambiamento se paragonato alla forma
affermativa. Nella prima sezione del libro abbiamo
parlato di come si effettua la forma interrogativa e
negativa di tutti quei verbi che sono ordinari.
Abbiamo anche trattato della costruzione passata di
un verbo. Siccome la forma negativa necessita
dell’ausiliare “DO” al presente, necessita, al
contrario di “DID” quando ci troviamo nella forma
passata.
Quando si effettua la forma negativa passata di un
verbo bisogna ricorrere all’infinito del verbo senza
“TO” e abbinarlo all’ausiliare “DID” come accaduto
nella tabella. Per ulteriori chiarimenti su tale
funzione si rimanda alla prima sezione di questo
volume.
Vediamo adesso la forma interrogativa di questo
verbo.
Did I go? Andai io?
Did you go? Andasti tu?
Did he go? Andò lui?
Did she go? Andò lei?
Did it go? Andò esso?
Did we go? Andammo noi?
Did you go? Andaste voi?
Did they go? Andarono loro?
360
Queste sono tutte le quattro forme per il Simple
Past (Full Forms). Vediamo adesso la forma
contratta negativa e interro negativa. Forma
negativa contratta
I didn’t go Io non andai
You didn’t go Tu non andasti
He didn’t go Lui non andò
She didn’t go Lei non andò
It didn’t go Esso non andò
We didn’t go Noi non andammo
You didn’t go Voi non andaste
They didn’t go Essi non andarono
361
la-ED raddoppiano la consonante finale. Esempio:
To Travel Travelled
362
They were reading /dei uer riding/ Essi stavano leggendo
363
We weren’t reading Noi non stavamo leggendo
You weren’t reading Voi non stavate leggendo
They weren’t reading Essi non stavano leggendo
364
Adesso, avendo delineato i due tempi verbali,
riepiloghiamo le due caratteristiche del passato
remoto semplice e quella del passato remoto
progressivo.
Past Continuous Simple Past
Parlare di azioni che si stavano
realizzando in un momento preciso del Parlare di azioni cominciate nel passate e
passato. completamente trascorse.
“Yesterday evening I was reading a
book” Yesterday I went to the cinema
“Ieri sera stavo leggendo un libro” Ieri sono andato al cinema
365
modali, genera molte difficoltà nei discenti proprio
perchè non capiscono il concetto di temporalità
entro cui viene espletata un’azione. Noi in italiano
usiamo spesso il passato prossimo anche quando
parliamo di avvenimenti accaduti nel passato e
soltato raramente usiamo il passato remoto. Per
questo motivo, quando traduciamo dall’italiano
all’inglese, ci risulta facile trasporre il nostro
passato prossimo piuttosto che il passato remoto.
Purtroppo, non è così in inglese e bisogna dire che
in inglese il passato remoto ha un uso molto più
vasto rispetto al passato prossimo. Un abitante
della Sicilia, sicuramente non avrebbe problemi ad
utilizzare e a comprendere il present perfect simple
perchè già nel suo DNA è insito l’uso del tempo
passato, per cui è insito in lui il concetto di
temporalità.
Partiamo a delineare la sua regola base per la
formazione:
Il present perfect simple si forma con:
366
Il participio passato non poteva essere che la terza
colonna. Aggiungendo il participio passato del
verbo al verbo “Have”, ottengo e formulo il passato
prossimo. Vediamo ad esempio una coniugazione
completa di tutte le quattro forme. Partiamo dalla
forma affermativa.
I have eaten /ai hev iten/ Io ho mangiato
You have eaten /gliu hev iten/ Tu hai mangiato
He has eaten /hi hez iten/ Lui ha mangiato
She has eaten /sci hez iten/ Lei ha mangiato
It has eaten /it hez iten/ Esso ha mangiato
We have eaten /ui hev iten/ Noi abbiamo mangiato
You have eaten /gliu hev iten/ Voi avete mangiato
They have eaten /dei hev iten/ Essi hanno mangiato
367
Has he not eaten? Non ha lui mangiato?
Has she not eaten? Non ha lei mangiato?
Has it not eaten? Non ha esso mangiato?
Have we not eaten? Non abbiamo noi mangiato?
Have you not eaten? Non avete voi mangiato?
Have they not eaten? Non hanno loro mangiato?
368
L’azione di leggere il libro è iniziata nel
Indicare azioni cominciate nel passato passato ma ha una rilevanza nel
ma che hanno rilevanza nel presente. presente. Inoltre il tempo non è
menzionato per cui non si conosce
effettivamente il momento in cui questo
sia stato letto.
Quando all’interno della frase ci sono gli
avverbi di frequenza. In questo caso gli Ho sempre studiato l’inglese.
avverbi di frequenza si collocano tra i I have always studied English
due verbi: “avere” e participio passato
Ho appena letto un libro
I have just read a book
Quando all’interno della frase ci sono
Ho già letto quel libro.
espressioni come:
I have already read that book.
“JUST, ALREADY e YET”
Non ho ancora mangiato.
I haven’t eaten yet.
Questa settimana ho comprato un paio di
Quando all’interno della frase ci sono gli scarpe.
avverbi di tempo come: This week I have bought a pair of shoes.
THIS WEEK, TODAY, SO FAR, RECENTLY,
LATELY, THIS YEAR, THIS MONTH Recentemente ho letto un libro.
Recently I have read a book
Con le espressioni “THIS MORNING, THIS
Questa mattina ho fatto colazione (e
AFTERNOON e THIS EVENING solo
sono le ore 10.00)
quando ci troviamo all’interno della fascia
This morning I have had breakfast.
oraria.
369
espressioni come “JUST, ALREADY e YET”
Quando all’interno della frase ci sono gli
avverbi di tempo come:
Dopo l’espressione “What Time”
THIS WEEK, TODAY, SO FAR, RECENTLY,
LATELY, THIS YEAR, THIS MONTH
370
trova più al cinema ma bensì in un luogo differente.
Come potete notare l’uso del present perfect si
discosta notevolmente da quello italiano ed è per
questo motivo che desta sempre enormi difficoltà
verso coloro che tendono ad approcciare a questo
tempo verbale. Ad ogni modo, soltanto la pratica
costante permetterà di poter entrare nel vivo del
gioco di questo tempo verbale.
Un altro tempo verbale è sicuramente il “PRESENT
PERFECT CONTINUOUS” detto Passato prossimo
progressivo. Vediamolo insieme.
2.9. Present Perfect Continuous
Anch’esso rientra nei famosi tempi progressivi e si
discosta leggermente dal present perfect simple
per il suo concetto di azione, ma di questo ne
parleremo successivamente. Quello che ci preme
trattare adesso è proprio la sua formazione ed il
suo utilizzo nella lingua inglese.
Innanzitutto partiamo proprio dalla regola di
formazione che sarebbe:
371
esempio:
372
verrebbe:
373
verbale che nel nostro è HAVE” ottenendo:
Have I been studying? Studio io?
Have you been studying? Studi tu?
Has he been studying? Studia lui?
Has she been studying? Studia lei?
Has it been studying? Studia esso?
Have we been studying? Studiamo noi?
Have you been studying? Studiate voi?
Have they been studying? Studiano loro?
374
Attenzione: la forma negativa del present perfect continuous esiste solo se
quest’ultimo è in sostituzione del present continuous. Non esiste forma negativa del
present perfect continuous quando questo indica forma di durata.
375
Studio inglese dall’anno scorso. Ho studiato Inglese.
Quando all’interno della frase ci sono gli
Per indicare un’azione che dipende da avverbi di frequenza. In questo caso gli
un’altra avverbi di frequenza si collocano tra i
due verbi: “avere” e participio passato
I am tired. I have been working hard.
Sono stanco. Ho lavorato molto. I have always watched those films.
Ho sempre guardato quei film.
Può essere utilizzato in sostituzione al Quando all’interno della frase ci sono
Present Continuous. espressioni come “JUST, ALREADY e YET”
376
verbo non desta enorme difficoltà in quanto molto
simile all’uso della lingua italiana. C’è il verbo
“avere” tradotto alla forma passata “HAD” e il
participio passato “Comprato” tradotto con
“BOUGHT”
Io avevo comprato
I had bought
377
Had they bought? Avevano loro comprato?
378
Il PAST PERFECT SIMPLE si usa per:
When I arrived at the station, the train had already
Indicare azioni antecedenti ad left.
un’azione passata Quando arrivai alla stazione. Il treno era già
partito.
If I had had enough money I would have bought a
Nelle frasi di periodo ipotetico
new car.
di terzo tipo per indicare
Se io avessi avuto abbastanza soldi avrei comprato
impossibilità
una macchina nuova.
379
PRESENT PERFECT CONTINUOUS, un azione di
durata e quindi anch’esso rientra nella sezione della
“DURATION FORM”.
La DURATION FORM, si ha quando all’interno della
frase italiana compare la preposizione semplice
italiana “DA”. Solo che mentre nel PRESENT
PERFECT CONTINUOUS, il tempo verbale è
espresso al presente, qui invece il tempo è
espresso al passato. Esempio:
I had been learning English for three
Studiavo Inglese da tre anni.
years.
380
La forma interrogativa, trattandosi di un verbo
ausiliare come quello avere, si ottiene invertendo il
primo lelemento verbale con il soggetto e quindi:
Had I been learning? Imparavo io?
Had you been learning? Imparavi tu?
Had he been learning? Imparava lui?
Had she been learning? Imparava lei?
Had it been learning? Imparava esso?
Had we been learning? Imparavamo noi?
Had you been learning? Imparavate voi?
Had they been learning? Imparavano loro?
381
La forma interro negativa contratta si ottiene
invece:
Hadn’t I been learning? Non imparavo io?
Hadn’t you been learning? Non imparav tu?
Hadn’t he been learning? Non imparava lui?
Hadn’t she been learning? Non imparava lei?
Hadn’t it been learning? Non imparava esso?
Hadn’t we been learning? Non imparavamo noi?
Hadn’t you been learning? Non imparavate voi?
Hadn’t they been learning? Non imparavano loro?
Non si usa mai il present perfect continuous con quei verbi che non reggono la
forma in ING: ovvero i VERBI DI PERCEZIONE, STATO D’ANIMO e così via. Per
l’elenco, rivedere il paragrafo dedicato al present continuous.
382
iniziata in un momento preciso del In questo caso, l’azione di dipingere si
passato ma non si è ancora conclusa ma intende del tutto terminata.
continua nel tempo.
383
molto.
· Simple Present
· Present Continuous
· Simple Past
· Past Continuous
· Present Perfect Simple
· Present Perfect Continuous
384
· Present Perfect Continuous
· Past Perfect Simple
· Past Perfect Continuous
Tabella riepilogativa 2
Present Perfect Present Perfect
Simple Continuous
Si usa per indicare un azione che è
Si usa per indicare azioni iniziate nel ancora in progresso e non ancora
passato ma con rilevanza nel presente. terminata.
385
Ho letto un libro Vivo a Londra dal 1992.
I have already learnt a foreign language. I am thirsty. I have been running for a
long time.
Ho già imparato una lingua straniera
Ho sete. Corro da molto tempo
Si usa quando sono presenti le
La forma negativa è usata solo per
espressioni “this week, this month, this
sostituzione al present continuous.
year” etc etc.
Today, I haven’t been reading a book.
This year I have bought a lot of clothes.
Oggi non sto leggendo un libro
Quest’anno ho comprato molti abiti
Past Perfect
Past Perfect Simple
Continuous
Si usa per indicare un azione che era
Si usa per indicare un’azione antecedente
ancora in progresso nel passato e non
a quella passata.
ancora terminata
I had invited a lot of guests before my
I had been painting a new picture since
husband knew that.
last June.
Avevo invitato molti ospiti prima che mio
Dipingevo un quadro dallo scorso
marito lo sapesse.
Giugno.
Si usa con gli avverbi di frequenza per Si usa in sostituzione al Past continuous
indicare un’azione che si compiva nel per indicare un azione che stava
passato. accadendo in in momento preciso del
passato.
I had always studied English when I was
at school. I had been reading a book yesterday
afternoon.
Avevo sempre studiato inglese quando
ero a scuola. Stavo leggendo un libro ieri pomeriggio.
Si usa per indicare un’azione che
Si usa con Already / Just / Yet.
derivava da un’altra.
I had already learnt a foreign language.
I was thirsty. I had been running fast.
Avevo già appreso una lingua straniera
Avevo sete. Avevo corso velocemente.
Si riscontra nel periodo ipotetico di III
tipo per indicare impossibilità La forma negativa è usata solo per
sostituzione al present continuous.
If I had studied hard, I would have
I hadn’t been reading yesterday
386
If I had studied hard, I would have
passed my exam. I hadn’t been reading yesterday
morning.
Se avessi studiato molto, avrei superato
l’esame. Ieri mattina non stavo leggendo.
387
Parte III – I tempi verbali: il Futuro
3.1. Premessa
In questo capitolo, tratteremo della terza parte dei
verbi inglesi e, se finora abbiamo dato spazio e vita
alla situazione temporale del presente e del
passato, adesso ci rivolgeremo ad un’altra sezione
che è quella del FUTURO e CONDIZIONALE.
Questi sono due tempi verbali che destano grande
interesse dal punto di vistra strutturale. Non tanto
per il condizionale che abbiamo principalemente
soltanto due forme, “quella presente” e quindi
CONDIZIONALE PRESENTE e “quella passata” alias
CONDIZIONALE PASSATO, quanto per il FUTURO
che ne esistono di svariati tipi, ognuno con la sua
caratteristica principale.
Per cui, in questo capitolo affronteremo in maniera
specifica i seguenti tempi verbali:
Futuro Semplice “Will” Condizionale presente
Futuro intenzionale “to be going to” Condizionale passato
Futuro programmato “present
/
continuous”
Futuro Progressivo /
Futuro anteriore /
Periodo Ipotetico /
388
di due elementi verbali di cui uno ha la funzione di
ausiliare rispetto al secondo. Partiamo come al
solito dalla regola base per la formazione.
389
Come si può ben notare l’ausiliare “WILL” appare
come un verbo statico e non dinamico nella sua
coniugazione. Infatti, per tutte le forme verbali,
esso rimane invariato. Anche alla terza persona,
dove abbiamo notato per i tempi verbali precedenti
una leggera flessione, il verbo rimane in forma
base senza aggiungere la “S”.
La forma negativa, si ottiene aggiungendo il “NOT”
proprio tra i due elementi verbali: “WILL” e “infinito
del verbo senza to” proprio come nell’esempio:
I will not open Io non aprirò
You will not open Tu non aprirai
He will not open Lui non aprirà
She will not open Lei non aprirà
It will not open Esso non aprirà
We will not open Noi non apriremo
You will not open Voi non aprirete
They will not open. Essi non apriranno
390
Will they not open? Non apriranno loro?
391
FOCUS ON THE LANGUAGE.
Passiamo adesso a trattare dell’utilizzo di questo
Futuro Semplice.
Innanzitutto prima di cominciare è doveroso dire
che gli italiani quando si parla di futuro pensano
che questo sia l’unica maniera per poter tradurre
una frase italiana futura in inglese. In realtà non è
così per cui tutti, in maniera impropria e poco
corretta dal punto di vista grammaticale, utilizzano
questo tempo verbale. Ma vediamo effettivamente
dove questo “WILL” può essere utilizzato e dove
invece non si può.
Il futuro con WILL si usa per:
I will be 18 in June
Compirò 18 anni a Giugno.
Esprimere un’azione che
L’azione di compiere gli anni, non è una decisione
accadrà in futuro non
volontaria della persona, nè può essere considerata
dipendente dalla volontà
come un’intenzione da parte di colui che parla a voler
della persona
crescere. Questa, deve intendersi come una situazione
naturale, come un fatto ovvio della vita.
All people will use the computer in 2023.
Tutta la popolazione utilizzerà il computer nel 2023.
Per esprimere una
probabilità futura che
Questa sicuramente è una predizione. Non possiamo
qualcosa possa succedere
avere la certezza statistica e matematica che tutta la
popolazione diventerà tecnologica nel 2023.
Will you open the window, please?
Quando chiediamo a Vuoi aprire la finestra per favore?
qualcuno di voler compiere
un’azione per noi In questo caso, il “WILL” assume non più il contesto di
verbo futuro ma bensì quello del verbo “VOLERE”
Quando vogliamo
I won’t help you with your homework.
esprimere un rifiuto verso
Non ti aiuterò a fare i compiti
qualcosa
Quando all’interno della
frase compaiono verbi che
esprimono: dubbio, I hope you will pass your exam
supposizione, speranza, Spero che tu passi l’esame
probabilità come ad I wonder if you will come to my party
esempio: Mi chiedo se verrai alla mia festa.
I think you will be my best friend
I hope Credo che diventerai il mio migliore amico.
I think I will probably invite my friends
I don’t think Probabilmente inviterò I miei amici
I wonder I am sure you will help me
Probably Sono sicuro che mi aiuterai.
I am sure I am not sure you will be so good at English.
I am not sure Non sono sicuro che tu sia così bravo in Inglese.
392
I expect
Quando si decide di
I am hot. I will open the window.
compiere un’azione nel
Ho caldo. Ti apro la finestra.
momento in cui si parla.
393
Dobbiamo staccarci dalla nostra tradizione
linguistica e cercare di avvicinarci maggiormente a
quella anglosassone altrimenti la connessione
verbale non viene del tutto compresa.
Facciamo un classico esempio proprio simile a
quello effettuato nello schema.
Supponiamo che ci sia questo scambio di battute
tra due personaggi ipotetici. Uno lo chiamiamo Jane
e l’altro lo chiamiamo Kate. Immaginiamoci un
contesto situazionale: un mal di testa e vediamo
cosa succede tra questi due personaggi. Per
comodità, ma anche per praticità, per evitare di
scrivere interamente l’intero nome dei due
personaggi, ci limiteremo a contrassegnarli con le
iniziali dei loro nomi e quindi (J) per Jane e (K) per
Kate.
394
un po’ troppo vino al punto tale da essersi
ubriacata. Non ricorda nulla dell’avvenimento e si
risveglia sdraiata in un letto con un forte mal di
testa dettato dalla sbornia. L’amica Jane,
preoccupata per la salute di kate le chiede come
può aiutarla e quest’ultima le risponde di aver
bisogno di un’aspirina. Jane, decide nel momento in
cui sta parlando (e quindi, nel momento in cui Kate
esprime la sua volontà) di compiere il gesto di
acquistare l’aspirina.
395
forma negativa del future continuous.
Se prendiamo due frasi del tipo:
396
un’azione
Nel secondo caso si evince un’impossibilità
oggettiva a compiere un’azione
Adesso, dopo aver abbondantemente spiegato e
chiarificato questo tempo verbale, prima di lasciarlo
mi limiterò a dire che il futuro con “WILL” si usa
anche nella famosa sezione del periodo ipotetico
che tratteremo più avanti e che qui non ho
menzionato proprio per non lasciare in sospeso
determinati concetti.
Il prossimo futuro che andremo a vedere si chiama
“FUTURO INTENZIONALE”. Molti lo conosceranno
con il nome di “TO BE GOING TO”. Andiamo a
vederlo insieme.
3.3 “To Be Going To”
Il futuro con il “TO BE GOING TO” viene chiamato
futuro intenzionale. E’ costituito dal verbo ESSERE
più il verbo “GO” alla forma progressiva proprio per
indicarne la progressione, l’azione futura del verbo
ed in più L’INFINITO del verbo in tutta la sua
forma.
Partiamo come al solito dalla regola base:
397
forme verbali.
Esempio:
Domani comprerò un nuovo paio di scarpe.
Tomorrow I am going to buy a new pair of shoes.
398
Am I going to buy? Comprerò io?
Are you going to buy? Comprerai tu?
Is he going to buy? Comprerà lui?
Is she going to buy? Comprerà lei?
Is it going to buy? Comprerà esso?
Are we going to buy Compreremo noi?
Are you going to buy? Comprerete voi?
Are they going to buy? Compreranno loro?
399
Aren’t you going to buy? Non comprerai?
Isn’t he going to buy? Non comprerà lui?
Isn’t she going to buy? Non comprerà lei?
Isn’t it going to buy? Non comprerà esso?
Aren’t we going to buy? Non compreremo noi?
Aren’t you going to buy? Non comprerete voi?
Aren’t they going to buy? Non compreranno loro?
WILL TO BE GOING TO
La decisione di compiere un’azione è già
La decisione di compiere un’azione viene
stata presa in precedenza e non è
presa nel momento in cui il parlante
istantanea.
esprime una propria volontà.
I am going to write a new book next
I am hot. I will open the window.
week.
Ho caldo. Aprirò la finestra.
La settimana prossima scriverò un nuovo
libro.
L’azione di aprire la finestra è connessa
L’idea di scrivere un nuovo libro era già
alla sensazione di calore avvertita dal
stata precedentemente presa. Non si
parlante nel momento in cui sta
decide di compiere un’azione nel
parlando.
momento in cui si sta parlando.
400
Non comprerò quel disco.
Posso tradurre questa frase in due modi differenti.
Se scelgo di usare Will avrò:
I won’t (will not) buy that record.
I am not going to buy that record.
401
pr cui per tutte le regole di variazione ortografica e
di aggiunta della ING FORM si rimanda al paragrafo
del presente progressivo.
In questa sede ci limiteremo soltanto a dire che il
present continuous, oltre ad esprimere un’azione di
tempo limitata nel tempo ed un’azione che si sta
svolgendo nel momento in cui parla, viene usato
anche per esprimere una programmazione.
Non a caso viene definito “Futuro programmato”.
Facciamo un esempio:
402
simile azione: quella di studiare inglese. Se la
stessa frase fosse comparsa con un avverbio di
tempo futuro del tipo:
403
Adesso passiamo ad un altro futuro che è quello del
PRESENT SIMPLE.
3.4.Simple Present
Il presente semplice è un tempo verbale che come
abbiamo visto in precedenza tende ad indicare
un’azione permanente e stabile nel tempo oppure
un’azione abituale.
Viene anche adoperato per esprimere futuro in ben
due circostanze:
The bus leaves at 8.15 a.m.
Il pullman partirà alle 8.15
Quando ci riferiamo agli orari di mezzi The cinema opens at 7.00 p.m and
pubblici, o ad avvenimenti seguiti da closes at 11.00 p.m.
date. Il cinema apre alle 7 e chiude alle 11
404
3.5.Future Continuous
Il Future Continuous, è un tempo progressivo
proprio come il “present continuous, il past
continuous, il present perfect continuous e il past
perfect continuous”. La sua azione è progressiva e
la sua formula base è quella con:
405
You will not be reading Voi non leggerete
They will not be reading Essi non leggeranno
406
It won’t be reading Esso non leggerà
We won’t be reading Noi non leggeremo
You won’t be reading Voi non leggerete
They won’t be reading Essi non leggeranno
407
Will you open the window please? Will you be inviting your friends?
Vuoi aprire la finestra per cortesia? Inviterai i tuoi amici?
408
He will have studied /hi uil hev stadid/ Lui avrà studiato
She will have studied /sci uil hev stadid/ Lei avrà studiato
It will have studied /it uil hev stadid/ Esso avrà studiato
We will have studied /ui uil hev stadid/ Noi avremo studiato
You will have studied /gliu uil hev stadid/ Voi avrete studiato
They will have studied /Dei uil hev stadid/ Essi avranno studiato
409
I’ll have studied Io avrò studiato
You’ll have studied Tu avrai studiato
He’ll have studied Lui avrà studiato
She’ll have studied Lei avrà studiato
It’ll have studied Esso avrà studiato
We’ll have studied Noi avremo studiato
You’ll have studied Voi avrete studiato
They’ll have studied Essi avranno studiato
410
Il Future Perfect si usa per:
By tomorrow evening I will have finished
writing my book.
Indicare un’azione futura terminata
nell’arco di un periodo di tempo stabilito.
Entro domani sera avrò finito di scrivere
il mio libro.
Esempio:
By 1995 They will have already left for Per il 1995, loro avranno già lasciato
England because of their work. l’Inghilterra a causa del loro lavoro.
411
FUTURE CONTINUOUS
FUTURE PERFECT
Indicare un’azione futura terminata
Per esprimere un’azione che starà
nell’arco di un periodo di tempo stabilito.
accadendo in un momento preciso del
By tomorrow evening I will have finished
futuro.
writing my book.
Tomorrow I will flying to London.
Entro domani sera avrò finito di scrivere
Domani starò in viaggio per Londra.
il mio libro.
412
l’enunciato abbia come riferimento una frase in
discorso indiretto e che al suo interno abbiamo la
compresenza di due elementi verbali: “PASSATO
REMOTO (Lui mi disse) e “CONDIZIONALE
PASSATO (sarebbe venuto).
Se io volessi tradurre questa frase dall’italiano
all’inglese devo fare un “taglio” alla frase ed
eliminare una parte del secondo verbo, (il verbo
Avere), che forma il tempo composto per la
creazione del condizionale passato e sostituirlo con
un condizionale presente (forma verbale semplice)
Paragoniamo le due strutture di frasi:
Diventa:
He said he would come.
PERCHE?
413
determinata frase. Nel discorso diretto la frase su
menzionata sarebbe stata:
414
principale. Quale è questa frase che ci interessa
staccare dal contesto? Sicuramente: “Se tu l’avessi
chiamata, lei sarebbe venuta”. In questo caso, la
traduzione deve essere fatta in maniera letteraria
senza poter sacrificare alcun tempo verbale, visto
che ci troviamo davanti ad un periodo ipotetico di
III tipo. Vediamo la traduzione:
She said: “If you had phoned her, She would have
come”.
Come si può ben notare la traduzione è
estremamente uguale a quella italiana per cui non
reca alcun tipo di difficoltà. Per il momento non ci
addentreremo nel caso specifico ma ci limiteremo a
fare il confronto tra le due frasi.
Lei disse che sarebbe venuta She said she would come
Lei disse che sarebbe venuta se tu She said that She would have come if
l’avessi chiamata you had phoned her
415
you had phoned her.
To be going to
Intenzione a compiere un’azione
Ex. I am going to write a letter.
Scriverò una lettera.
416
Assenza di intenzione a compiere un’azione.
Ex. I am not going to help him.
Non ho intenzione di aiutarlo.
Present
Continuous
Per esprimere un’azione già programmata
Ex. I am writing a letter tomorrow.
Scriverò una lettera domani.
417
Parte IV – Tempi verbali Periodo Ipotetico e
Condizionale
4.0. Premessa
Il periodo ipotetico è un tempo verbale
estremamente interessante e si discosta anche
notevolmente dalla lingua italiana. In cosa si
discosterebbe? Sicuramente nella formula di
composizione. In italiano quando parliamo di
periodo ipotetico, soprattutto quando parliamo di
casi che esprimono REALTA’ si usa un unico tempo
verbale che è il FUTURO, mentre per esprimere
possibilità si usa il CONGIUNTIVO PASSATO e il
CONDIZIONALE PRESENTE e per esprimere
l’impossibilità a compiere un’azione si usa il
TRAPASSATO REMOTO e il CONDIZIONALE
PASSATO.
In inglese ad esempio, quando parliamo soprattutto
del primo e del secondo periodo ipotetico abbiamo
delle differenze strutturali ma soprattutto
grammaticali che adesso vedremo nei seguenti
paragrafi:
4.1. Periodo Ipotetico I tipo
Questo periodo ipotetico esprime il concetto di
REALTA’ e quindi una probabile o possibile
condizione che qualcosa possa accadere.
Per comprendere bene il periodo ipotetico, visto
che si discosta da quello italiano, dobbiamo
apportare alcune spiegazioni teoriche e alcune
differenziazioni strutturali e grammaticali.
Partendo dal contesto grammaticale, dobbiamo
partire con il presupposto di suddividere la frase in
due parti: SUBORDINATA e PRINCIPALE.
Cosa significa FRASE SUBORDINATA?
418
Per Frase Subordinata si intende quella frase che isolata dal contesto della frase
principale non ha alcun tipo di significato.
In contropartita:
Per Frase Principale si intende quella frase che isolata dal contesto della frase
subordinata ha un significato di senso compiuto.
419
Avendo stabilito il presupposto grammaticale,
adesso andiamo a vedere la costruzione
grammaticale in lingua inglese.
Mentre in Italiano abbiamo un unico tempo
verbale: il futuro, in inglese i tempi diventano due
e precisamente il Presente e il Futuro.
Il presente viene collocato nella frase subordinata
mentre il tempo futuro si colloca nella frase
principale.
Nel nostro caso la frase subordinata sarebbe “Se tu
mi telefonerai” mentre quella principale sarebbe
“Sarò molto contento”.
Effettuando la traduzione avremo:
420
Passato e il Condizionale Presente.
Purtroppo la lingua inglese non possiede casi di
congiuntivo e quindi il suo equivalente è il SIMPLE
PAST conosciuto come PASSATO REMOTO e che
abbiamo già ampliamente discusso nei capitoli
precedenti. Come già accennato precedentemente,
la formazione del passato remoto dipende sempre
dal tipo di verbo: se esso sia REGOLARE o
IRREGOLARE. Nel primo caso si aggiunge alla
radice del Verbo la desinenza –ED, nel secondo
caso, si deve ricercarlo nella tabella periodica dei
verbi.
Anche qui, valgono le stesse regole e definizioni del
Primo Periodo Ipotetico e quindi dobbiamo partire
con il presupposto di suddividere la frase in due
parti: SUBORDINATA e PRINCIPALE.
La frase subordinata è quella retta da locuzioni
come
IF Se
WHEN Quando
AS LONG AS Finchè
AFTER Dopo
BEFORE Prima
PROVIDED THAT Ammesso che
UNTIL Fino a
WHILE Mentre
AS SOON AS Non appena
421
(IO).
Seconda cosa, dobbiamo separare le due frasi in
modo tale da stabilire quale sia la subordinata e
quale la principale.
Se mi telefonassi If you phoned me
Sarei molto contento I would be very happy.
If you study, you will pass your exam. If you studied, you would pass your
Se studierai, supererai il tuo esame. exam.
Se tu studiassi, supereresti il tuo esame.
422
Nel primo caso si aggiunge alla radice del Verbo la
desinenza –ED, nel secondo caso, si deve ricercarlo
nella tabella periodica dei verbi. La colonna
corrispondente al participio passato nella tabella
periodica dei verbi è sicuramente la Terza.
Anche qui, valgono le stesse regole e definizioni del
Primo Periodo Ipotetico e quindi dobbiamo partire
con il presupposto di suddividere la frase in due
parti: SUBORDINATA e PRINCIPALE.
La frase subordinata è quella retta da locuzioni
come
IF Se
WHEN Quando
AS LONG AS Finchè
AFTER Dopo
BEFORE Prima
PROVIDED THAT Ammesso che
UNTIL Fino a
WHILE Mentre
AS SOON AS Non appena
423
verbali: Passato remoto e Condizionale con Would,
nel periodo ipotetico di terzo tipo, abbiamo il
Trapassato Remoto e il condizionale passato.
Secondo Periodo Ipotetico Terzo Periodo Ipotetico
PAST PERFECT (Frasi subordinate)
SIMPLE PAST (Frasi Subordinate)
CONDIZIONALE PASSATO (Frasi
CONDIZIONALE “WOULD” (Frasi
Principali)
principali)
If you had studied you would have
If you studied you would pass your
passed your exam.
exam.
Se tu avessi studiato, avresti superato il
Se studiassi, supereresti il tuo esame.
tuo esame.
If you had studied hard, you would have passed your exam.
424
4.5.Condizionale
Il condizionale, come il futuro, è un tempo
composto. Si forma dalla presenza di due elementi
verbali: “WOULD” che ha funzione di verbo
ausiliare e “L’INFINITO DEL VERBO SENZA TO”.
Anche qui dobbiamo distinguere due tipologie di
condizionale:
Present Conditional (Condizionale Presente) e
Past Conditional (Condizionale passato)
Ovviamente la loro formazione è leggermente
differente ma del condizionale passato ne
parleremo nel paragrafo successivo. Per adesso
concentriamoci soltanto a quello presente.
Partendo da una frase italiana come esempio:
Io comprerei un paio di scarpe nuove. I would buy a new pair of shoes.
425
alla terza persona non aggiunge la “S”. La forma
negativa, si ottiene inserendo il “NOT” tra i due
verbi: “WOULD” e “infinito del verbo senza to”,
come nella tabella che segue:
FORMA NEGATIVA
I would not buy Io non comprerei
You would not buy Tu non compreresti
He would not buy Lui non comprerebbe
She would not buy Lei non comprerebbe
It would not buy Esso non comprerebbe
We would not buy Noi non compreremmo
You would not buy Voi non comprerete
They would not buy Essi non comprerebbero
426
come nella tabella. A differenza della forma piena
(che possiede quattro forme di coniugazione), la
forma contratta ne possiede soltanto tre.
Vediamole insieme:
I’d buy Io comprerei
You’d buy Tu compreresti
He’d buy Lui comprerebbe
She’d buy Lei comprerebbe
It’d buy Esso comprerebbe
We’d buy Noi compreremmo
You’d buy Voi comprereste
They’d buy Essi comprerebbero
427
esprimere impossibilità a compiere new car.
un’azione Se avessi molti soldi, comprerei una
nuova macchina.
Would you like a cup of coffee?
Per esprimere offerte
Vorresti una tazza di caffè?
Per esprimere un desiderio o I would like to have a lot of money.
un’aspirazione Vorrei avere molti soldi.
Will you open the windows, please? Would you open the windows, please?
Vuoi aprire la finestra, per favore? Vorresti aprire la finestra?
428
coniugazione.
429
Would I have bought? Avrei comprato?
Would you have bought? Avresti comprato?
Would he have bought? Avrebbe lui comprato?
Would she have bought? Avrebbe lei comprato?
Would it have bought? Avrebbe comprato esso?
Would we have bought? Avremmo noi comprato?
Would you have bought? Avreste voi comprato?
Would have they bought? Avrebbero loro comprato?
430
Wouldn’t you have bought? Non avresti comprato tu?
Wouldn’t he have bought? Non avrebbe compratolui?
Woudn’t she have boought? Nonavebbe comprato lei?
Wouldn’t it have bought? Non avrebbe esso comprato?
Wouldn’t we have bought? Non avremmo noi comrato?
Wouldn’t you have bought? Non avreste comprato voi?
Wouldn’t they have bought? Non avrebbero comprato loro?
431
troviamo solo nella prima persona singolare, terza
persona singolare, prima persona plurale e terza
persona plurale. La seconda persona singolare e
quella plurale si ottengono dall’infinito del verbo
senza To.
La regola generale per la formazione è:
Ricapitolando abbiamo:
Si usa:
Prima persona singolare
Terza persona singolare
Prima persona plurale
Terza persona plurale
LET
Ex. Let me go
Let him go
Let us go
Let them go
432
Dare consigli o suggerimenti Take this pill twice a day.
Prenda questa pillola due volte al giorno.
Follow this street and then you will reach
the square.
Dare indicazioni
Segua questa strada e poi raggiungerà
alla piazza.
Have a nice holiday.
Formulare un augurio
Fai buone Vacanze!
Bring me a cup of coffee, please.
Invitare qualcuno a fare qualcosa
Portami una tazza di caffè
433
accorgiamo da due dati principalmente: il primo è
che manca il soggetto ad entrambi le frasi. Se
vogliamo essere più precisi possiamo dire che il
soggetto è sottinteso. Ma lo è anche in inglese!
Questo è l’unico caso in cui il soggetto in inglese
viene omesso perchè, come detto nel volume 1 di
questa collana, il soggetto in inglese è sempre
espresso anche quando in inglese esso è sottinteso.
Per dare un esempio parlammo, nel primo volume,
di frasi impersonali e dicemmo che in italiano il
soggetto non compare mentre in inglese esso
figura con “IT”. Nell’imperativo questa regola non
vale per cui E’ L’UNICO VERBO CHE NON
PRESENTA IL SOGGETTO ESPRESSO.
Ritornando al nostro caso (i segnali di divieto),
vediamo come si traduce la forma dell’imperativo.
Prendiamo come esempio una frase tipia ci un
segnale di divieto.
Quando siamo in una stazione ad aspettare la
metropolitana, sicuramente avrete notato il
segnale:
434
indicazione specifica personale. Il termine “Vietato”
non implica il soggetto “Tu” o “Voi” ma implica un
concetto molto vasto ed un pubblico alquanto
generico ed è per questo motivo che io non posso
trattare questo verbo allo stesso modo di quelli
analizzati sinora. Quindi attenendosi alla frase su
menzionata e tentando di tradurla otterremo:
435
invece è fondamentale soprattutto quando ci
rivolgiamo in seconda persona singolare o plurale.
Ovviamente, il DO in questa frase non viene
assolutamente tradotto, ma ha solo valore enfatico
e quindi di attenuante.
Prendiamo una frase per porre un esempio:
Prego, si accomodi. Please, Do sit down.
436
persona singolare e plurale e prima persona
plurale. Nelle altre non è possibile.
Facciamo un esempio per spiegare in maniera
chiara cosa succede in queste circostanze:
Seconda Persona singolare
437
Parte V – Verbi Modali (Can-Could-May-Might)
5.1 Premessa
In questa sezione, come accennato poc’anzi,
andremo a trattare di una tipologia di verbi
denominata MODALI. Voi vi chiederete cosa siano
questi verbi anche se, sicuramente, nel excursus
scolastico li avrete studiati o quanto meno sentiti
parlare. Forse il nome “Verbi Modali” non vi
suggerisce nulla ma vi garantisco che all’atto
pratico, subito li riconoscerete.
Innanzitutto passiamo a dare la definizione di cosa
sia un Verbo Modale.
I verbi modali, sono dei verbi DIFETTIVI e sono
esattamente tre:
438
nè in alcun dizionario, nè nella tabella periodica dei
verbi. Sono inoltre dei verbi STATICI e non
DINAMICI in quanto anche nella coniugazione di
ciascuno di essi non esiste alcun caso di flessione.
Si comportano inoltre come verbi ausiliari quando
si effettua la forma interrogativa. Avendo ben
dettagliato e analizzato la loro “provenienza”, ci
limiteremo a schematizzare queste caratteristiche
principali in modo tale da isolarle dall’intero
contesto.
Verbi Modali
Non hanno tutti i tempi verbali (ma solo l’infinito, passato, condizionale e presente)
Non hanno un infinito
Nella coniugazione non presentano casi di flessione
Si comportano come verbi ausiliari
439
I can swim. Io so nuotare.
Con i verbi modali l’infinito del verbo è sempre senza il “TO” tranne per il verbo
“WANT” che analizzeremo più avanti.
440
You can swim /gliu ken suim/ Tu sai nuotare
He can swim /Hi ken suim/ Lui sa nuotare
She can swim /sci ken suim/ Lei sa nuotare
It can swim /it ken suim/ Esso sa nuotare
We can swim /ui ken suim/ Noi sappiamo nuotare
You can swim /gliu ken suim/ Voi sapete nuotare
They can swim /dei ken suim/ Essi sanno nuotare
441
La forma interro negativa si ottiene inserendo il
NOT subito dopo il verbo CAN che diventa primo
elemento rispetto al soggetto come nell’esempio:
Cannot I swim? Non so nuotare?
Cannot you swim? Non sai nuotare?
Cannot he swim? Non sa lui nuotare?
Cannot she swim? Non sa lei nuotare?
Cannot it swim? Non sa esso nuotare?
Cannot we swim? Non sappiamo noi nuotare?
Cannot you swim? Non sapete voi nuotare?
Cannot they swim? Non sanno loro nuotare?
CAN CAN’T
442
Can’t you swim? Non sapete voi nuotare?
Can’t they swim? Non sanno loro nuotare?
443
Adesso passiamo al secondo tempo del verbo
“POTERE” che è “COULD”
5.2. “COULD”
COULD, rappresenta il passato e il condizionale del
verbo “CAN”. Per passato, si intende in questo caso
l’imperfetto e non il passato remoto che si forma in
altra maniera.
Partiamo anche qui dalla frase esempio:
Sapevo leggere bene quando ero
I could read well when I was young.
giovane.
444
Come nell’esempio:
I could not read Io non sapevo leggere
You could not read Tu non sapevi leggere
He could not read Lui non sapeva leggere
She could not read Lei non sapeva leggere
It could not read Esso non sapeva leggere
We could not read Noi non sapevamo leggere
You could not read Voi non sapevate leggere
They could not read Essi non sapevano leggere
445
She couldn’t read Lei non sapeva leggere
It couldn’t read Esso non sapeva leggere
We couldn’t read Noi non sapevamo leggere
You couldn’t read Voi non sapevate leggere
They couldn’t read Essi non sapevano leggere
446
dobbiamo per sicurezza utilizzare COULD a
discapito di CAN. Adesso prima di passare alla
sfaccettatura del condizionale passato espresso da
COULD, cominciamo a delineare in maniera
comparata gli usi principali di CAN e COULD
mettendoli a confronto proprio come abbiamo fatto
cin tutti gli altri tempi verbali precedenti.
CAN COULD
Per esprimere una capacità a compiere Per indicare una capacità di compiere
un’azione un’azione in passato.
447
dal passato riguarda una sorta di rammarico
nonchè dispiacere per un qualcosa che si sarebbe
potuto fare ma che non si è fatto.
La sua formazione generica è:
448
They could not have been informed him Essi non avrebbero potuto informarlo
449
che sarebbe potuta esser fatta ma che in realtà non
è stata eseguita.
You could have phoned him yesterday
Lo avresti potuto telefonare ieri mattina.
morning.
450
COULDN’T + HAVE + PARTICIPIO
CAN’T + HAVE + PARTICIPIO
PASSATO
PASSATO
Esprime una certezza negativa su un Esprime una supposizione su un
particolare avvenimento o azione. particolare avvenimento o azione
accaduto in un tempo passato.
You can’t have used my car. It is locked.
Non puoi aver usato la mia macchina. E’ He couldn’t have killed him. He was
chiusa a chiave. abroad.
Non poteva averlo ammazzato. Lui era
Nella frase su menzionata, si nota una all’estero.
certezza matematica che l’azione di aver
utilizzato la macchina è impossibile. La situazione non è di chiara ed evidente
L’azione deriva dalla situazione presente prova in quanto si riferisce ad una
e quindi da una attuale condizione che situazione passata. Si può ipotizzare che
permette al parlante di mostrare la verità la persona si trovasse all’estero per cui
dei fatti. l’azione di uccidere fosse impossibile.
451
memorizzato bene lo schema e la formazione dei
precedenti verbi, non vi risulterà difficile, adesso,
comprendere il funzionamento di quest’altro verbo.
Partiamo dalla forma infinitiva e immaginiamo di
dover creare un tempo futuro o passato prossimo.
Come si fa?
Innanzitutto si deve far mente locale della regola
base del futuro. Come si forma la regola generica
del futuro?
Abbiamo detto che la regola base è:
452
giungere alla composizione di tutti i restanti tempi
verbali. Per semplificazione, troverete i singoli
tempi verbali all’interno della seguente tabella:
Have been able to (pass. Prossimo) Ho potuto
Was being able to (past continuous) Potevo
Was able to (Simpe past) Potei
Had been able to (Past Perfect) Avevo potuto
Will be able to (Futuro) Potrò
Will have been able to (futuro anteriore) Avrò potuto
Would have been able to (Condizionale
Avrei potuto
Passato)
Being able to (Gerundio) Potendo
453
direttamente:
MAY MIGHT
Si usa per esprimere una richiesta in
maniera formale:
May I use your phone, please? Si usa per esprimere una possibilità che
Posso usare il suo telefono, per favore? qualcosa avvenga. Probabilità più forte.
Si usa per concedere un permesso in It might rain tomorrow.
maniera formale. Potrebbe piovere domani.
You may use my car, if you like.
Puoi usare la mia auto se vuoi. Richiesta gentile
Per indicare una possibilità che avvenga Might I use your car?
un’azione. Potrei usare la tua macchina?
It may rain tomorrow.
Domani può piovere.
454
They may have gone Essi possono essere usciti.
455
probabilità. Un qualcosa di incerto. Non sapremo se
la persona il giorno prima abbia effettivamente
studiato molto ma possiamo immaginarlo, intuirlo
senza alcuna parvenza di certezza. Lo stesso dicasi
di MIGHT.
Se abbiamo una frase italiana espressa con la
forma negativa del verbo CAN come ad esempio:
You can’t have bought a cd. You didn’t Non puoi aver acquistato un cd. Non
have money with you. avevi soldi con te.
Si usa per indicare una capacità Si usa per indicare una probabilità di
percettiva. compiere un’azione
I can hear you well. He could leave for Naples next week but
Riesco a senitrti molto bene. I don’t know if he wants to.
Lui potrebbe partire per Napoli la
456
Si usa per esprimere un rimprovero. settimana prossima ma non so se vuole.
MAY MIGHT
Si usa per esprimere dubbio o incertezza
Si usa per esprimere dubbio o incertezza
nel tempo condizionale.
su un particolare evento.
He might go to London next week.
He may go to London next week.
Lui potrebbe andare a Londra la
Forse va a Londra la settimana prossima.
settimana prossima.
Per concedere un permesso in maniera
Per effettuare una richiesta in maniera
formale.
formale e distaccata.
You may use my car if you like.
Might I go out tonight?
Tu puoi usare la mia macchina, se vuoi.
Potrei uscire stasera?
Per chiedere formalmente qualcosa.
Quando si vuole esprimere una
possibilità che si sarebbe potuta
May I use your phone?
verificare nel passato.
Posso utilizzare il tuo telefono?
You might have helped me.
Avresti potuto aiutarmi.
457
Parte VI – Verbi Modali (Must-Have to-Shall –
Should)
6.0 PREMESSA
In questo capitolo ci soffermeremo sul secondo ti o
di verbi modali dedicato alla forma del DOVERE.
Anche questo, dal punto di vista grammaticale
segue le stesse indicazioni del precedente verbo:
CAN solo che ripetto quest’ultimo reca piu
caratteristiche che lo differenziano dall’altro. Il
verbo DOVERE non è univoco e a volte bisogna
interpretarlo a seconda del tipo di intenzione che si
vuole esprimere. Il nostro senso del dovere in
inglese viene differenziato a secondo se vogliamo
esprimere un OBBLIGO dettato dalla persona
stessa oppure e viene dettato da un’autorità
esterna, se vogliamo esprimere un consiglio o un
suggerimento e così via. Partiamo dalla prima
forma verbale che è MUST
6.1. MUST
Indica il primo verbo modale indicante DOVERE.
Anch’esso dal punto di vista grammaticale è simile
al verbo POTERE: è un verbo difettivo (nel senso ch
non contiene tutti i tempi verbali ma soltanto la
forma del presente, condizionale e passato.) per
tutte le altre forme si usa sicuramente u altro
elemento verbale ma che tratteremo piu avanti.
Anche quwsto ha carattere ausiiare nel senso che
quando facciamo la forma interrogativa effettuiamo
l’inversione tra il verbo e il soggetto. Anche questo
verbo, come il precedente è un verbo statico e non
dinamico perchè come ben si può notare non
resenta alcun tipo di flessione nella coniugazione
anche e soprattutto nella terza persona singolare.
458
Vediamo di schematizzare brevemente cio che
abbiamo detto attraverso l’ausilio di una tabella
MUST
VERBO MODALE
VERBO STATICO (non genera flessione all’interno della coniugazione)
VERBO DIFETTIVO (non ha tutti i tempi verbali ma solo presente, passato e
condizionale)
SI COMPORTA COME UN VERBO AUSILIARE
I must go.
459
She must go /sci mast go/ Lei deve adare
It Must go /it mast go/ Esso deve andare
We must go /ui mast go/ Noi dobbiamo andare
You must go /gliu mast go/ Voi dovete andare
They must go /Dei mast go/ Essi devono andare
460
nell’esempio:
I mustn’t go Non devo andare
You mustn’t go Tu non devi andare
He mustn’t go Lui non deve andare
She mustn’t go Lei non deve andare
It mustn’t go Esso non deve andare
We mustn’t go Noi non dobbiamo andare
You mustn’t go Voi non dovete andare
They mustn’t go Essi non devono andare
461
You must have gone /gliu mast hev gan/ Voi dovete esser andati
They must have gone /dei mast have gan/ Esi devono essere andati
462
quattro forme:
I have to go Io devo andare
You have to go Tu devi andare
He has to go Lui deve andare
She has to go Lei deve andare
It has to go Esso deve andare
We have to go Noi dobbiamo andare
You have to go Voi dovete andare
They have to go Essi devono andare
463
Does it not have to go? Non deve andare esso?
Do we not have to go? Non dobbiamo andare noi?
Do you not have to go? Non dovete andare voi?
Do they not have to go? Non devono andare loro?
464
dalla persona ma bensì da bus.
autorità esterne Devi obliterare il biglietto quando sei sull’autobus
Dovere imposto da una persona. You have to wear a helmet when you
drive a motorbike.
You must study English. I want you to Devi indossare il casco quando guidi il
graduate in English. motorino.
Devi studiare Inglese. Voglio che tu ti
laurei in Inglese. In questo caso, l’obbligo di indossare il
casco non deriva dalal volontà di una
persona ma bensì un obbligo imposto
dalla legge per cui dobbiamo riportare
ciò che la legge ha stabilito.
465
esecuzione della frase bisogna conoscere
dettagliatamente la regola grammaticale onde
evitare in fraintendimenti, proprio come in questo
caso. Se io prendo la stessa frase del tipo:
Ex. “Tu non devi studiare”.
E la traduco rispettivamente:
You mustn’t study You don’t have to study
466
ausiliare, nel senso che, nella forma interrogativa,
interro negativa esegue l’inversione del verbo con il
soggetto. Passiamo alla formazione e quindi alla
regola base del condizionale del verbo DOVERE.
467
Should I study? Dovrei io studiare?
Should you study? Dovresti tu studiare?
Should he study? Dovrebbe lui studiare?
Should she study? Dovrebbe lei studiare?
Should it study? Dovrebbe esso studiare?
Should we study? Dovremmo noi studiare?
Should you study Dovreste voi studiare?
Should they study? Dovrebbero loro studiare?
468
Dare consigli o are wearing are too old.
suggerimenti Dovresti acquistare un nuovo paio di pantaloni. Quelli
che indossi sono troppo vecchi.
It should be rainy tomorrow. Let’s take an umbrella
with us.
Per esprimere probabilità
Dovrebbe piovere domani. Portiamoci un ombrello con
noi.
John should be at home now.
Per esprimere supposizione
John dovrebbe essere a casa ora.
Si usa nel periodo ipotetico If you should come, please let me know.
di II tipo Se dovessi venire, per favore, avvisami.
Un altro modo per esprimere la forma del
condizionale in inglese del verbo DOVERE oltre a
SHOULD è OUGHT TO.
Questo verbo ha una costruzione grammaticale
differente da SHOULD in quanto viene utilizzato
come verbo SEMI MODALE cioè come quel verbo
che possiede due possibili costruzioni per fare la
forma interrogativa: o usare il DO / DOES oppure
quella di anteporre OUGHT e poi il soggetto (come i
verbi MODALI).
Passiamo a fare un esempio:
469
She doesn’t ought to study Lei non dovrebbe studiare
It doesn’t ought to study Esso non dovrebbe studiare
We don’t ought to study Noi non dovremmo studiare
You don’t ought to study Voi non dovreste studiare
They don’t ought to study Essi non dovrebbero studiare
Oppure:
Ought I study? Dovrei io studiare?
Ought you study? Dovresti tu studiare?
Ought he study? Dovrebbe lui studiare?
Ought she study? Dovrebbe lei studiare?
Ought it study? Dovrebbe esso studiare?
Ought we study? Dovremmo noi studiare?
Ought you study? Dovreste voi studiare?
Ought they study? Dovrebbero loro studiare?
Quindi fate attenzione a quando usate le due forme
del condizionale. Ricordatevi sempre che: se usate
SHOULD dovete inserire l’infinito del verbo senza il
TO. Se usate OUGHT TO dovete mettere l’infinito
nella sua forma piena.
470
I should study Dovrei studiare
I ought to study Dovrei studiare
471
She had better not study Lei farebbe meglio a non studiare
It had better not study Esso farebbe meglio a non studiare
We had better not study Noi faremmo meglio a non studiare
You had better not study Voi fareste meglio a non studiare
They had better not study Essi farebbero meglio a non studiare
472
A causa della pioggia non sono riuscito a uscire
473
tabella:
Do I not owe? Non devo io?
Do you not owe? Non devi tu?
Does he not owe? Non deve lui?
Does she not owe? Non deve lei?
Does it not owe? Non deve esso?
Do we not owe? Non dobbiamo noi?
Do you not owe? Non dovete voi?
Do they not owe? Non devono loro?
474
con il soggetto:
Am I supposed to leave? Devo io partire?
Are you supposed to leave? Devi tu partire?
Is he supposed to leave? Deve lui partire?
Is she supposed to leave? Deve lei partire?
Is it supposed to leave? Deve esso partire?
Are we supposed to leave? Dobbiamo noi partire?
Are you supposed to leave? Dovete voi partire?
Are they supposed to leave? Devono loro giocare?
475
He isn’t supposed to leave Egli non deve partire
She isn’t supposed to leave Ella non deve partire
It isn’t supposed to leave Esso non deve partire
We aren’t supposed to leave Noi non dobbiamo partire
You aren’t supposed to leave Voi non dovete partire
They aren’t supposed to leave Essi non devono partire
476
con il soggetto come nell’esempio:
Am I to leave? Devo io partire?
Are you to leave? Devi partire?
Is he to leave? Deve lui partire?
Is she to leave? Deve lei partire?
Is it to leave? Deve esso partire?
Are we to leave? Dobbiamo partire noi?
Are you to leave? Dovete voi partire?
Are they to leave? Devono essi partire?
477
DOVERE anche qui però con forma arcaica.
Partiamo dalla coniugazione del verbo nelle sue
quattro forme:
I shall go /Ai Shell go/ Io devo andare
You shall go /Gliu shell go/ Tu devi andare
He shall go /Hi shell go/ Lui deve andare
She shall go /shi shell go/ Lei deve andare
It shall go /it shell go/ Esso deve andare
We shall go /Ui shell go/ Noi dobbiamo andare
You shall go /gliu shell go/ Voi dovete andare
They shall go /dei shell go/ Essi devono andare
478
Shall it not go? Non deve esso andare?
Shall we not go? Non dobbiamo noi andare?
Shall you not go? Non dovete voi andare?
Shall they not go? Non devono loro andare?
479
persona. Devi usare il casco quando guidi la
Ex. You must study. motocicletta.
Tu devi studiare
Per esprimere un’azione che avviene
Esprime un invito convincente. ripetutamete e quindi con l’uso degli
This movie is great. You must see it. avverbi di frequenza.
Questo film è fantastico. Devi Ex. I always have to get up early in the
assolutamente vederlo. morning to go to work.
Devo alzarmi sempre presto la mattina
Esprime un divieto a compere un’azione. per andare a lavoro.
Ex. You mustn’t walk on the grass.
Non devi calpestare l’erba
Quando si vuole chiedere su un evento
necessario.
Esprime un rimprovero. Ex. Do you have to go out tonight?
Devi uscire stasera?
Ex. Must you go out tonight?
Devi uscire per forza stasera? Quando non c’è nessità a compiere
un’azione.
Ex. You don’t have to turn on the
thermostat. It is not so hot.
Non è necessario che tu accenda I
riscaldamenti. Non fa molto caldo.
SHALL SHOULD
Per esprimere una propria volontà o
decisione a compiere un’azione Per esprimere consigli o suggerimenti.
Shall I help you? You should study more.
Ti aiuto? Dovresti studiare di più.
Esprime una forma arcaica del verbo Nel periodo ipotetico di secondo tipo.
DOVERE. Ex. If you should come, please let me
Ex. He shall study. know.
Lui deve studiare. Se dovessi venire, per favore avvisami.
480
Parte VII – Verbi Modali (Want – Will – Wish-
Would Like)
7.1. VOLERE “WILL”
Il verbo volere è il terzo e ultimo verbo modale in
questione. Dopo di loro abbiamo i verbi semi
modali che non saranno trattati in questo volume
ma bensì saranno trattati nel terzo volume di I
LOVE ENGLISH VOL. 3: I VERBI FRASALI.
Il verbo Volere, pur appartendendo alla categoria
dei VERBI MODALI ha una caratteristica
leggermente diversa rispetto ai due precedenti.
Mentre CAN e MUST si comportano come verbi
ausiliari nella formazione della frase interrogativa,
e ineterro negativa, il verbo VOLERE al contrario ha
bisogno del DO e del DOES (quando utilizziamo
WANT e WISH) mentre per gli altri due: (WOULD
LIKE e WILL), i due verbi seguono le stesse
caratteristiche di CAN e MUST.
Anche il verbo VOLERE, come gli altri, non ha tutti i
tempi verbali ma bensì un presente e un
condizionale. Come primo tempo verbale, in
questione, passiamo a trattare del verbo WILL.
Questo verbo, lo abbiamo già incontrato quando ci
siamo affacciati al futuro e abbiamo detto che la
forma interrogativa si ottiene invertendo il primo
elemento verbale con il soggetto. Onde evitare di
essere ripetitivi sulla costruzione di questo tempo
verbale, che come detto poc’anzi è uguale a quella
del futuro per cui vi invito a riallacciarvi a tale
capitolo, in questa sede e per questo tempo
verbale, mi limiterò a dire i due casi di utilizzo nel
verbo VOLERE di WILL.
Quando si usa WILL? WILL si usa per:
481
Chiedere a qualcuno di compiere Will you open the window?
un’azione Vuoi aprire la finestra?
Will you have a cup of coffee?
Quando si offre qualcosa a qualcuno
Vuole una tazza di caffè?
482
He wants to study /hi uonts tu stadi/ Lui vuole studiare
She wants to study /sci uonts tu stadi/ Lei vuole studiare
It wants to study /it uonts tu stadi/ Esso vuole studiare
We want to study /ui uont tu stadi/ Noi vogliamo studiare
You want to study /gliu uont tu stadi/ Voi volete studiare
They want to study /dei uont tu stadi/ Essi vogliono studiare
483
ottiene aggiungendo la desinenza ED alla radice del
verbo come nella tabella:
I wanted Io volevo
You wanted Tu volevi
He wanted Lui voleva
She wanted Lei voleva
It wanted Esso voleva
We wanted Noi volevamo
You wanted Voi volevate
They wanted Essi volevano
484
Did it not want to study? Non voleva esso studiare?
Did we not study? Non volevamo noi studiare?
Did you not want to study? Non volevate voi studiare?
Did they not want to study? Non volevano loro studiare?
FORMA NEGATIVA:
FORMA INTERROGATIVA:
485
TO + INFINITO
486
Adesso vi chiederete: ma per chiedere a qualcuno
di compiere un’azione non si usava WILL? Beh,
certo ma adesso metteremo a confronto i due
tempi verbali: WANT e WILL sul concetto di far fare
un’azione. Prenderemo la stessa frase come
modello e la tradurremo in entrambi i modi
spiegandone le differenze
WILL WANT
Do you want to open the window?
Will you open the window? Vuoi aprire la finestra?
Vuoi aprire la finestra?
In questo caso ci stiamo semplicemente
In questo caso io sto chiedendo ad una informando sulla volontà della persona a
persona di voler compiere un’azione per voler aprire la finestra. Può darsi che
me. Forse io ho caldo e le chiedo di vediamo la persona avere caldo e le
aprirmi la finestra. chiediamo se sente la necessità di aprire
la finestra
487
interro negativa.
I don’t want Io non voglio
You don’t want Tu non vuoi
He doesn’t want Egli non vuole
She doesn’t want Ella non vuole
It doesn’t want Esso non vuole
We don’t want Noi non vogliamo
You don’t want Voi non volete
They don’t want Essi non vogliono
488
Questo rappresenta il condizionale del verbo
VOLERE. Nasce dall’unione di due verbi: WOULD e
LIKE che uniti danno il significato di VORREI.
Questo verbo è seguito dal “TO” quindi avremo: I
WOULD LIKE TO più l’infinito del verbo.
489
Would they like to study? Vorrebbero loro studiare?
490
verbo:
WOULD LIKE si usa per:
I would like to live in England.
Per esprimere un desiderio
Vorrei vivere in Inghilterra
Would you like a cup of coffee?
Per offrire qualcosa
Vorresti una tazza di caffè?
Would you like to come to the cinema?
Per invitare qualcuno
Vorresti venire al cinema?
491
I would like to have studied more. Mi sarebbe piaciuto studiare di più.
492
WOULD LIKE per:
I would like to have studied.
Esprimere un rammarico per qualcosa
Mi sarebbe piaciuto studiare.
493
Would they not like to have studied? Vorrebbero loro non aver studiato?
494
7.4. WISH (Desiderare)
Il verbo “TO WISH” è un verbo modale regolare con
il significato di DESIDERARE.
Come struttura è simile alla forma italiana nel
senso che subito dopo il verbo regge l’infinito.
495
Does it wish to go to England? Desidera esso andare in Inghilterra?
Do we wish to go to England? Desideriamo noi andare in Inghilterra?
Do yu wish to go to England? Desiderate voi andare in Inghilterra?
Do they wish to go to England? Desiderano loro andare in Inghilterra?